L'altro giorno viene un collega che non avevo ancora conosciuto sulla mia base, impossibile che lo sguardo non vada subito sul polso.. Submariner vintage 1680 anni 80, più o meno.
Parlando di orologi mi dice che all'inizio anche lui fu preso dalla "bulimia orologiera", al punto che subito dopo un acquisto, anche importante, già era predisposto per pensare al successivo.
Lui ha qualcosa come 120 orologi, uno più bello dell'altro e di gran marche, ma da una decina di anni a questa parte indossa solo ed esclusivamente il Sub, aggiungendo che potrebbe darli via tutti senza accorgersi della loro mancanza, tutta un'altra filosofia, insomma.
E sapete che alla fine mi ha convinto?
Da tempo mi chiedevo che senso ha acquistare orologi a vanvera solo per il fatto di possederli, pensateci: un orologio vive solo quando stà al polso del suo padrone, e lasciarlo nel cassetto dentro una scatola soddisfa solo un effimero senso della proprietà.
In altre parole, per me è stato uno spunto di riflessione non da poco, e non per il fatto che non ci sono mai arrivato spontaneamente, ma perchè mi sono sempre rifiutato di ragionarci sopra, una sorta di rifiuto psicologico ad affrontare il discorso.
Anch'io vorrei approdare all'orologio della vita, un segnatempo che divida con me tutte le vicende quotidiane, che possa narrare silenziosamente il trascorrere del tempo insieme a colui che lo ha scelto come fedele compagno di viaggio..
Ma quale?...