lo stiamo vivendo sulla nostra pelle io e annalisa...la ricerca è ferma in italia...è in stallo totale e si vieta di far entrare soldi privati che darebbero vita e linfa al settore...portando avanti chi veramente vale e produce innovazione...non il solito figlio di...
Quando si parla di cervelli in fuga e sento i 60 enni di oggi che ci dicono andate all'estero che qui non c'è trippa per gatti rispondo sempre così:"andate all'estero voi, che avete prosciugato l'Italia e ridotta ad un calzino rivoltato, andate via voi che i posti lasciati da voi vengon buoni per noi".
Quasi sempre si rinchiudono in un doveroso ed imbarazzante silenzio.
Non sarò certo io a chiudermi in un doveroso ed imarazzato silenzio, io che dopo aver lavorato una vita e pagato una montagna di tasse sul mio lavoro, mi vedo giustamente riconociuti i miei diritti, con la possibilità di passare una vecchiaia appena, appena serena. Prenditela con le centinaia di migliaia di pensioni d'invalidità assegnate a chi non ne avrebbe diritto, prenditela con una gestione politica della cosa pubblica semplicemente vergognosa ed altre ignobili situazioni che hanno prosperato in questo povero paese. Non ti è mai passato per la mente, che anche i sessantenni onesti avrebbero molto da recriminare? Non credi che se ognuno avesse fatto il suo dovere, pagando le tasse e non accettando l'illegalità diffusa che ci circonda, oltre a restare il giusto per i giovani, sarebbe avanzato anche qualcosa di più sostanzioso per rimpolpare il reddito di tanti anziani, costretti ad una vecchiaia di stenti? Osservando la situazione generale, mi rendo conto di essere relativamente fortunato, ma è anche vero che se oggi ho 10, è perchè per il resto della mia vita, ho pagato 100, questa è la verità. Quanto alle scarse opportunità riservate ai giovani, bisogna che vi ficcate nella zucca, che le opportunità, se non ci sono, bisogna crearsele o andarsele a cercare dove maggiore è la probabilità di trovarne. Molti giovani vivono una realtà locale e nazionale, dimenticando che la dimensione del problema, è transnazionale, europea, se non addirittura mondiale, ed in quell'ambito va ricercata la soluzione; se quì non c'è trippa per gatti, prendete l'aereo, portatevi la vostra valigia firmata e andate ad offrire il vostro talento in altre parti del pianeta; c'è chi l'ha fatto in altri tempi, partendo con un biglietto di quarta classe a bordo di un piroscafo e la valigia era di cartone, tenuta assieme da un vecchio spago sfilacciato. C'è chi ha fatto fortuna, in molti sono rimasti quello che erano in patria: inetti e senza talento alcuno. Ci sarà mai chi troverà il coraggio di dire ai giovani, che molti di loro, la stragrande maggioranza, è destinata a non veder avverati i suoi sogni e non solo per mancanza di opportunità, ma anche e sopratutto per mancanza di attidudini, talenti e non ultima una giusta dose di buona volontà e senso del sacrificio, che non hanno mai avuti e non avranno mai.