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IL CALIBRO 85XX DI IWC

ciaca

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Re:IL CALIBRO 85XX DI IWC
« Risposta #30 il: Maggio 21, 2015, 11:28:36 am »
Il PTFE (teflon) è un polimero che in applicazioni meccaniche nella sua composizione viene additivato con sostanze quali il bisolfuro di molibdeno capaci di renderlo "autolubrificante" oltre che aumentarne la resistenza all'usura.
http://www.lati.com/pdf/dati_tecnici/latilub.pdf
Non so se Omega utilizzasse formule di PTFE così preparato ma non ho ragione di credere il contrario visto il tipo di lavoro meccanico a cui erano soggetti i freni in plastica e il motivo per i quali venivano utilizzati, che era appunto quello di ridurne l'usura rispetto a quelli in metallo.
Grazie Angelo.
Convieni che il teflon non additivato non sia autolubrificante?
O meglio,esiste l'impiego di teflon senza aggiunta di lubrificanti?

Certo, il ptfe è un polimero plastico utilizzato in mille campi assai diversi tra loro e che nella sua originaria formulazione non ha alcuna caratteristica di "autolubrificazione". Nel manico di una pentola l'additivazione per renderlo autolubrificante non avrebbe molto senso, su parti soggette ad usura di un meccanismo (che sia un orologio o una macchina industriale poco rileva) ha più senso, e per questo nel tempo sono nati questi additivi e queste particolari formulazioni chimiche "autolubrificate" del ptfe.
Non so se Omega all'epoca utilizzasse questo tipo particolare di ptfe, ma devo desumere che se hanno scelto il teflon per ridurre l'usura del freno hanno scelto proprio un freno "autolubrificante" (l'additivo oltre a ridurre l'attrito per autolubrificazione aumenta la resistenza all'usura delle superfici), cosa per altro ripetuta tante volte in "letteratura" e credo anche dalla comunicazione istituzionale della casa. :)
Diciamo che ci sono ottime probabilità che il teflon usato da Omega fosse proprio di tipo "autolubrificante"

Citazione
Sarò banale, sarò superficiale, ma per me sempre plastica rimane.
 ;D

Per quel che conta, anche per me.
Studiando un po' di tecnologia dei materiali, e in particolare le tecniche per renderli "oilless" mi sono reso conto, tuttavia, che tali proprietà possono essere conferite ad un vasto campo di materiali, inclusi molti metalli (pure l'acciaio) molti dei quali di uso comune in orologeria.
Ci sarebbero, almeno in linea teorica, i presupposti per realizzare movimenti quasi del tutto oilless, dilatando così i tempi di revisione in modo esponenziale e riducendo comunque i danni conseguenti alla marcia con olii secchi e sporchi. Ma le case non sembrano molto attive su questo fronte, forse perchè buona parte del loro business lo fanno sull'assistenza?!
« Ultima modifica: Maggio 21, 2015, 11:34:28 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

S.M.

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Re:IL CALIBRO 85XX DI IWC
« Risposta #31 il: Maggio 21, 2015, 11:59:26 am »
E' anche e soprattutto un fatto "etico" il non utilizzare plastica.

Che in molti impieghi i derivati del petrolio siano anche migliori dei metalli, è assodato da tempo. Inoltre additivandoli con altri materiali, il loro campo di impiego è pressochè illimitato.

Ti faccio solo un esempio tanto banale quanto estremo: le armi da fuoco militari.
Praticamente oggi non esiste arma assegnata che non abbia il fusto, o parte di esso, in polimero rinforzato. Ed i loro impiego non è per giocarci a biliardo.....
Eppure molte pistole da tiro si fregiano di corpi in metallo. Non è neanche un fatto di prezzi perchè le armi militari a volte (quasi sempre) costano ben più di quelle sportive

Tornando a noi, non metto in dubbio che il teflon possa essere migliore del metallo per qualche leva sottoposta ad attrito strisciante, però un orologio è anche un monile, un oggetto prezioso dove il pregio è dato anche dal materiale e dalla sua lavorazione. Risulta difficile giustificare della plastica quando si chiedono decine di migliaia di euro.

La strada per avere gli stessi pregi dei materiali plastici senza averne i difetti c'è, è solo più tortuosa e difficile, ma proprio perchè si chiedono certe cifre va pretesa.

Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.