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Indipendente: analizziamo questo termine

palombaro

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Indipendente: analizziamo questo termine
« il: Aprile 23, 2015, 15:54:27 pm »
Qui dentro ormai mi conoscete abbastanza bene e sapete quanto io sostenga l'orologeria indipendente...
Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
Ovvero il termine "indipendente"
Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
***

mbelt

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #1 il: Aprile 23, 2015, 15:57:36 pm »
Qui dentro ormai mi conoscete abbastanza bene e sapete quanto io sostenga l'orologeria indipendente...
Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
Ovvero il termine "indipendente"
Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
Per me conta la dimensione produttiva e la presenza o meno di grandi orologiai dotati di visione ed idee: questi sono in fattori critici, non l'indipendenza in sé.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

palombaro

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #2 il: Aprile 23, 2015, 16:05:19 pm »
Qui dentro ormai mi conoscete abbastanza bene e sapete quanto io sostenga l'orologeria indipendente...
Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
Ovvero il termine "indipendente"
Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
Per me conta la dimensione produttiva e la presenza o meno di grandi orologiai dotati di visione ed idee: questi sono in fattori critici, non l'indipendenza in sé.

si ma quando si parla in termini generici e si vuol distinguere le due classi .. ci si ritrova ad utilizzare il termine indipendente, credo sarebbe utile, vista l'usanza, cercare di stabilirne il confine...
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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #3 il: Aprile 23, 2015, 16:15:08 pm »
Qui dentro ormai mi conoscete abbastanza bene e sapete quanto io sostenga l'orologeria indipendente...
Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
Ovvero il termine "indipendente"
Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
Per me conta la dimensione produttiva e la presenza o meno di grandi orologiai dotati di visione ed idee: questi sono in fattori critici, non l'indipendenza in sé.

si ma quando si parla in termini generici e si vuol distinguere le due classi .. ci si ritrova ad utilizzare il termine indipendente, credo sarebbe utile, vista l'usanza, cercare di stabilirne il confine...
Allora preciso meglio la mia definizione: piccole dimensioni produttive, non appartenenza a grandi aziende del settore, presenza di grandi orologiai. E' tutto qui.
Ci sono eccezioni, ma si spiegano. Renaud&Papi è di AP, ma si muove come un indipendente di altissima gamma, perché in realtà è molto autonoma, è una piccola azienda a parte, lavora per l'esterno soprattutto, e ha una serie di grandissimi orologiai. Montblan Villeret (Minerva) sicuramente è di Richemont, ma anche qui: sede separata in cui fanno pochi orologiai l'anno, grandi orologiai (oggi un po' meno...). Quindi i fattori critici non è l'indipendenza in sé, ma altro.
« Ultima modifica: Aprile 23, 2015, 16:24:49 pm da mbelt »
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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #4 il: Aprile 23, 2015, 16:24:25 pm »
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Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
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Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
Per me conta la dimensione produttiva e la presenza o meno di grandi orologiai dotati di visione ed idee: questi sono in fattori critici, non l'indipendenza in sé.

si ma quando si parla in termini generici e si vuol distinguere le due classi .. ci si ritrova ad utilizzare il termine indipendente, credo sarebbe utile, vista l'usanza, cercare di stabilirne il confine...
Allora preciso meglio la mia definizione: piccole dimensioni produttive, non appartenenza a grandi aziende del settore, presenza di grandi orologiai. E' tutto qui.

Piccole dimensioni produttive: vogliamo definire meglio con un numero.. ? ? (circa)
Presenza di grandi orologiai non è ben definibile però capiaco cosa intendi..
La presenza o meno di un CEO.. ? ? Cosa ne pensi di quest'ultima riflessione.. ?!?!
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mbelt

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #5 il: Aprile 23, 2015, 16:26:53 pm »
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Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
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Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
Per me conta la dimensione produttiva e la presenza o meno di grandi orologiai dotati di visione ed idee: questi sono in fattori critici, non l'indipendenza in sé.

si ma quando si parla in termini generici e si vuol distinguere le due classi .. ci si ritrova ad utilizzare il termine indipendente, credo sarebbe utile, vista l'usanza, cercare di stabilirne il confine...
Allora preciso meglio la mia definizione: piccole dimensioni produttive, non appartenenza a grandi aziende del settore, presenza di grandi orologiai. E' tutto qui.

Piccole dimensioni produttive: vogliamo definire meglio con un numero.. ? ? (circa)
Presenza di grandi orologiai non è ben definibile però capiaco cosa intendi..
La presenza o meno di un CEO.. ? ? Cosa ne pensi di quest'ultima riflessione.. ?!?!
Dimensioni? Non più di mille pezzi l'anno. La presenza di un CEO non significa nulla, anche Journe è CEO di fatto della sua azienda. Forse vorresti dire di manager al vertice distinto dalla proprietà, ma per me non è questo, sono altri i fattori. Sono aziende in cui gli orologiai contano.
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palombaro

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #6 il: Aprile 23, 2015, 16:31:56 pm »
Qui dentro ormai mi conoscete abbastanza bene e sapete quanto io sostenga l'orologeria indipendente...
Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
Ovvero il termine "indipendente"
Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
Per me conta la dimensione produttiva e la presenza o meno di grandi orologiai dotati di visione ed idee: questi sono in fattori critici, non l'indipendenza in sé.

si ma quando si parla in termini generici e si vuol distinguere le due classi .. ci si ritrova ad utilizzare il termine indipendente, credo sarebbe utile, vista l'usanza, cercare di stabilirne il confine...
Allora preciso meglio la mia definizione: piccole dimensioni produttive, non appartenenza a grandi aziende del settore, presenza di grandi orologiai. E' tutto qui.

Piccole dimensioni produttive: vogliamo definire meglio con un numero.. ? ? (circa)
Presenza di grandi orologiai non è ben definibile però capiaco cosa intendi..
La presenza o meno di un CEO.. ? ? Cosa ne pensi di quest'ultima riflessione.. ?!?!
Dimensioni? Non più di mille pezzi l'anno. La presenza di un CEO non significa nulla, anche Journe è CEO di fatto della sua azienda. Forse vorresti dire di manager al vertice distinto dalla proprietà, ma per me non è questo, sono altri i fattori. Sono aziende in cui gli orologiai contano.

si di fatto Journe è CEO di se stesso.. non intendevo questo .. ma come meglio hai detto tu intendevo un manager al vertice distinto dalla proprietà ...
Vogliamo inserire il fatto che l'orologiaio fondatore del marchio deve essere a capo del marchio stesso .. ? ?
***

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #7 il: Aprile 23, 2015, 16:34:44 pm »
Per me l'indipendente è semplicemente un artigiano a 360° con tutto quello che comporta in termini di qualità e numero di pezzi prodotti.............che poi siano 10 - 100 - 1000 poco importa.......... sennò pure AP è da considerarsi un indipendente.

gidi_34

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #8 il: Aprile 23, 2015, 16:35:37 pm »
per me cosa significa indipendente? uno che si fa in casa tutto, dalle casse ai bracciali al movimento...se compri anche un semplice gioco sfere sei uno come tanti altri con un 'aurea che ti vuoi cucire addosso per darti delle arie...sarò talebano..sapete chi è veramente indipendente secondo questa mia personalissima filosofia? Seiko

mbelt

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #9 il: Aprile 23, 2015, 16:38:01 pm »
Qui dentro ormai mi conoscete abbastanza bene e sapete quanto io sostenga l'orologeria indipendente...
Anni fa se ne parlava pochissimo, ora ho notato che sempre più spesso se ne parla, per fortuna e anche per merito loro!
Però vi inviterei a riflettere o a farmi riflettere su qualcosa che ormai non mi è più molto chiaro...
Ovvero il termine "indipendente"
Gli indipendenti più famosi sono quelli di AHCI e forse da li poi è nato questo termine per identificare tutti quegli orologiai che non dipendono da nessuno ... Ma volendo anche Patek non dipende da nessuno se non da se stessa, eppure la sua struttura è molto più simile ad una multinazionale che al piccolo artigiano orologiaio...
Vi chiedo, come si potrebbe sostituire il termine indipendente.. ? ? O come si potrebbe meglio incrementare il termine stesso...
Dov'è il confine che permette di stabilire se un marchio è indipendente o meno.. ? ?
Chiedo: una buona base di partenza potrebbe essere la presenza o meno di un CEO all'interno del marchio .. ? ?
Per me conta la dimensione produttiva e la presenza o meno di grandi orologiai dotati di visione ed idee: questi sono in fattori critici, non l'indipendenza in sé.

si ma quando si parla in termini generici e si vuol distinguere le due classi .. ci si ritrova ad utilizzare il termine indipendente, credo sarebbe utile, vista l'usanza, cercare di stabilirne il confine...
Allora preciso meglio la mia definizione: piccole dimensioni produttive, non appartenenza a grandi aziende del settore, presenza di grandi orologiai. E' tutto qui.

Piccole dimensioni produttive: vogliamo definire meglio con un numero.. ? ? (circa)
Presenza di grandi orologiai non è ben definibile però capiaco cosa intendi..
La presenza o meno di un CEO.. ? ? Cosa ne pensi di quest'ultima riflessione.. ?!?!
Dimensioni? Non più di mille pezzi l'anno. La presenza di un CEO non significa nulla, anche Journe è CEO di fatto della sua azienda. Forse vorresti dire di manager al vertice distinto dalla proprietà, ma per me non è questo, sono altri i fattori. Sono aziende in cui gli orologiai contano.

si di fatto Journe è CEO di se stesso.. non intendevo questo .. ma come meglio hai detto tu intendevo un manager al vertice distinto dalla proprietà ...
Vogliamo inserire il fatto che l'orologiaio fondatore del marchio deve essere a capo del marchio stesso .. ? ?
Se esiste sì, ma potrebbe essere anche no. Perché tu potresti avere un CEO esterno, la proprietà magari potrebbe essere finanziaria, come era Mannesmann, ma se all'interno della azienda ci sono grandi orologiai che contano e che producono pochi pezzi, hai di nuovo una condizione di altissimo livello. Ribadisco: pochi pezzi, grandi orologiai, solitamente - ma non sempre - non proprietà di altre aziende grandi del settore.
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palombaro

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #10 il: Aprile 23, 2015, 16:44:04 pm »
per me cosa significa indipendente? uno che si fa in casa tutto, dalle casse ai bracciali al movimento...se compri anche un semplice gioco sfere sei uno come tanti altri con un 'aurea che ti vuoi cucire addosso per darti delle arie...sarò talebano..sapete chi è veramente indipendente secondo questa mia personalissima filosofia? Seiko

ecco perchè ho aperto il topic: mi sa che non c'è un pensiero comune sul termine "indipendente" ...

Seiko per me non lo è ... eventualmente si potrebbe discutere sulla manifattura..
***

gidi_34

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #11 il: Aprile 23, 2015, 16:52:58 pm »
per me cosa significa indipendente? uno che si fa in casa tutto, dalle casse ai bracciali al movimento...se compri anche un semplice gioco sfere sei uno come tanti altri con un 'aurea che ti vuoi cucire addosso per darti delle arie...sarò talebano..sapete chi è veramente indipendente secondo questa mia personalissima filosofia? Seiko

ecco perchè ho aperto il topic: mi sa che non c'è un pensiero comune sul termine "indipendente" ...

Seiko per me non lo è ... eventualmente si potrebbe discutere sulla manifattura..
bene che significa manifattura?

fatto a mano? no signore, ormai nulla viene fatto a mano...

Fatto tutto in casa?
bene ritorniamo su seiko..l'unica che può far questo

:D

sembra una provocazione, in fondo lo è ma forse è proprio questa la verità.

Oppure non dobbiamo più usare i termini indipendenti e manifattura ma coniarne altri

ciaca

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #12 il: Aprile 23, 2015, 16:59:48 pm »
Definizioni ed etichette spesso hanno il limite di essere solo delle convenzioni lessicali nate per raggruppare tipologie diverse in sottoinsiemi omogenei.
"indipendente" é un termine che nasce negli anni 80 per identificare tutte quelle realtà genericamente di piccolissime dimensioni slegate e indipendenti dalle grandi aziende del settore.
Orologiai che, piuttosto di figurare a libro paga di queste grandi aziende, referivano avviare la propria attività di produzione e commercializzazione di orologi.
La definizione data da Marco mbelt é quindi calzante, tutte le aziende associate nell'AHCI infatti erano:

- indipendenti (a livello di controllo del capitale sociale) dalle altre aziende del settore
- con uno o più orologiai di comprovabile abilità alla loro guida, per lo meno dal punto di vista tecnico
- di piccole dimensioni ; si definisce normalmente piccola impresa quella con un numero di dipendenti inferiore ad un dato valore ma stabilire quale questo sia in modo puntuale é irrilevante. É più sensato invece definire piccola l'azienda il cui numero di addetti sia di ordine di grandezza inferiore a quello medio delle grandi aziende del settore.

L'equivoco nasceva dal fatto che molti tendevano ad identificare l'indipendente con l'artigiano che lavora in casa da solo producendo tutto da se o comunque montando da se quel poco che acquistava come semilavorato dai fornitori.

Questa realtà esiste, ma é una piccolissima frazione di quella galassia di "indipendenti" intesi come produttori slegati dal circuito mainsteam dei marchi commerciali.
« Ultima modifica: Aprile 23, 2015, 17:04:56 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

palombaro

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #13 il: Aprile 23, 2015, 17:07:48 pm »
per me cosa significa indipendente? uno che si fa in casa tutto, dalle casse ai bracciali al movimento...se compri anche un semplice gioco sfere sei uno come tanti altri con un 'aurea che ti vuoi cucire addosso per darti delle arie...sarò talebano..sapete chi è veramente indipendente secondo questa mia personalissima filosofia? Seiko

ecco perchè ho aperto il topic: mi sa che non c'è un pensiero comune sul termine "indipendente" ...

Seiko per me non lo è ... eventualmente si potrebbe discutere sulla manifattura..
bene che significa manifattura?

fatto a mano? no signore, ormai nulla viene fatto a mano...

Fatto tutto in casa?
bene ritorniamo su seiko..l'unica che può far questo

:D

sembra una provocazione, in fondo lo è ma forse è proprio questa la verità.

Oppure non dobbiamo più usare i termini indipendenti e manifattura ma coniarne altri

non ho capito... comunque indipendente e manifattura non sono la stessa cosa...
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gidi_34

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #14 il: Aprile 23, 2015, 17:09:22 pm »
ti chiedevo...appunto..cosa significa per te manifattura?