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Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?

ciaca

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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #180 il: Novembre 23, 2015, 20:55:22 pm »
Altro elemento che dimostra quanto non siamo preparati, l'europa dei ragionieri tutti con la calcolatrice in mano per stabilire se le spese in sicurezza debbano rientrare nei patti di stabilità. Patetici buffoni, altro che Putin....
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #181 il: Novembre 23, 2015, 23:13:48 pm »
Altro elemento che dimostra quanto non siamo preparati, l'europa dei ragionieri tutti con la calcolatrice in mano per stabilire se le spese in sicurezza debbano rientrare nei patti di stabilità. Patetici buffoni, altro che Putin....

 :'( :'( :'(
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #182 il: Novembre 24, 2015, 11:08:25 am »
Ne volete un altro?
Il nostro valoroso presidente della Repubblica non va alla prima della Scala.
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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #183 il: Novembre 24, 2015, 12:36:12 pm »
Ne volete un altro?
Il nostro valoroso presidente della Repubblica non va alla prima della Scala.
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Perché nun c'ha l'orologio adatto! ;)

ciaca

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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #184 il: Novembre 24, 2015, 16:26:09 pm »
se poi volevamo una prova di quanto compatto fosse il fronte "anti isis", di quanto illuminato e moderato il califfo Erdogan, di quanto distesi i rapporti con Putin (come sostenuto da Marco) e quanto trasparente nel conflitto non solo la posizione della Turchia ma di tutto l'occidente che della Turchia è ufficialmente alleato, oggi ne abbiamo avuto la conferma con l'abbattimento del caccia russo da parte dell'aviazione turca.

Siamo preparati al terrorismo? No, perchè i nostri popoli sono del tutto ignari di ciò che sta accadendo, ossia una terza guerra mondiale combattuta in medio oriente e nel golfo persico per procura e per volontà di classi dirigenti occidentali serve delle autarchie economiche e finanziarie e pronte a qualsiasi cosa, anche a finanziare e armare quei macellai che vogliono staccarci la testa dal collo a casa nostra, per assecondare i propri voleri e desideri. Una classe politica e dirigente inetta e criminale che ci sta portando tutti alla rovina, che noi fingiamo di eleggere con le nostre ridicole "democrazie" di cartone mentre è di fatto piazzata al comando come marionette di pezza dai famosi "poteri occulti" che tutto sono tranne che occulti visto che chi sono lo sanno ormai pure i muri. Bachieri, faccendieri, grandi capitalisti del petrolio e delle armi, che pensano di potersi spartire impunemente il mondo costi quel che costi (per tutti gli altri).
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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #185 il: Novembre 24, 2015, 16:43:55 pm »
se poi volevamo una prova di quanto compatto fosse il fronte "anti isis", di quanto illuminato e moderato il califfo Erdogan, di quanto distesi i rapporti con Putin (come sostenuto da Marco) e quanto trasparente nel conflitto non solo la posizione della Turchia ma di tutto l'occidente che della Turchia è ufficialmente alleato, oggi ne abbiamo avuto la conferma con l'abbattimento del caccia russo da parte dell'aviazione turca.

Siamo preparati al terrorismo? No, perchè i nostri popoli sono del tutto ignari di ciò che sta accadendo, ossia una terza guerra mondiale combattuta in medio oriente e nel golfo persico per procura e per volontà di classi dirigenti occidentali serve delle autarchie economiche e finanziarie e pronte a qualsiasi cosa, anche a finanziare e armare quei macellai che vogliono staccarci la testa dal collo a casa nostra, per assecondare i propri voleri e desideri. Una classe politica e dirigente inetta e criminale che ci sta portando tutti alla rovina, che noi fingiamo di eleggere con le nostre ridicole "democrazie" di cartone mentre è di fatto piazzata al comando come marionette di pezza dai famosi "poteri occulti" che tutto sono tranne che occulti visto che chi sono lo sanno ormai pure i muri. Bachieri, faccendieri, grandi capitalisti del petrolio e delle armi, che pensano di potersi spartire impunemente il mondo costi quel che costi (per tutti gli altri).

Mettici anche i pacifisti buonisti de noantri sempre pronti a giustificare tutto e tutti.

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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #186 il: Novembre 24, 2015, 16:53:04 pm »
quelli contano quanto il due di coppe quando briscola è a mazze, prezzolati ipocriti che si inclinano alla bisogna come canne al vento e alla bisogna vengono utilizzati per imbonire le masse belanti.
Ermanno ha centrato da subito il nocciolo della questione, che sono "i picciuli". E le guerre, da sempre, sono il miglior modo per fare "picciuli", prima, durante e soprattutto DOPO.
Il problema siamo "noi" che siamo talmente abbrutiti dalla decadenza delle nostre società da non essere più in alcun modo "popoli" e come tali artefici dei nostri destini, destini che abbiamo consegnato ad oligarchie criminali e nichiliste, disposte a qualunque cosa nel nome del dio soldo mentre noi ci trastulliamo nell'inutilità del nostro decadente e vanaglorioso sedicente "benessere".
Altro che un Putin ci vorrebbe, ce ne vorrebbe uno - statista vero - per ognuna di queste maleodoranti "democrazie" di cartone. La questione "fanatismo religioso" sarebbe risolta in poche settimane, insieme a molte altre.
« Ultima modifica: Novembre 24, 2015, 16:57:22 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #187 il: Novembre 24, 2015, 17:13:42 pm »
quelli contano quanto il due di coppe quando briscola è a mazze, prezzolati ipocriti che si inclinano alla bisogna come canne al vento e alla bisogna vengono utilizzati per imbonire le masse belanti.
Ermanno ha centrato da subito il nocciolo della questione, che sono "i picciuli". E le guerre, da sempre, sono il miglior modo per fare "picciuli", prima, durante e soprattutto DOPO.
Il problema siamo "noi" che siamo talmente abbrutiti dalla decadenza delle nostre società da non essere più in alcun modo "popoli" e come tali artefici dei nostri destini, destini che abbiamo consegnato ad oligarchie criminali e nichiliste, disposte a qualunque cosa nel nome del dio soldo mentre noi ci trastulliamo nell'inutilità del nostro decadente e vanaglorioso sedicente "benessere".
Altro che un Putin ci vorrebbe, ce ne vorrebbe uno - statista vero - per ognuna di queste maleodoranti "democrazie" di cartone. La questione "fanatismo religioso" sarebbe risolta in poche settimane, insieme a molte altre.
Che cecità...non capire che con 100 Putin avresti cento primavere e rivolte, e ne avresti ancora di più domani, oppure cento cecenie, se è questo che piace. E i pochi paesi liberi avrebbero ancora più terrorismo. Sulla questione russo turca, vorrei capire cosa è successo prima di giudicare: in genere ho questa preoccupazione. Tanto più che secondo molti osservatori, diciamo tutta la stampa occidentale, la Russia sinora colpisce i curdi, cioè i nemici veri di Assad, cioè i nemici veri dell'Isis, mentre l'Isis sarebbe risparmiata. Anzi rafforzata  se togli coloro che la combattono. Per un certo periodo sembra che Turchia e Russia abbiano colpito gli stessi nemici loro, a favore di Isis. Ora vediamo cosa è successo.
« Ultima modifica: Novembre 24, 2015, 17:19:38 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

gidi_34

Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #188 il: Novembre 24, 2015, 17:14:41 pm »
Ne volete un altro?
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anche Hollande alla prima esplosione era già a gambe levate ;)


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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #189 il: Novembre 24, 2015, 17:26:08 pm »
quelli contano quanto il due di coppe quando briscola è a mazze, prezzolati ipocriti che si inclinano alla bisogna come canne al vento e alla bisogna vengono utilizzati per imbonire le masse belanti.
Ermanno ha centrato da subito il nocciolo della questione, che sono "i picciuli". E le guerre, da sempre, sono il miglior modo per fare "picciuli", prima, durante e soprattutto DOPO.
Il problema siamo "noi" che siamo talmente abbrutiti dalla decadenza delle nostre società da non essere più in alcun modo "popoli" e come tali artefici dei nostri destini, destini che abbiamo consegnato ad oligarchie criminali e nichiliste, disposte a qualunque cosa nel nome del dio soldo mentre noi ci trastulliamo nell'inutilità del nostro decadente e vanaglorioso sedicente "benessere".
Altro che un Putin ci vorrebbe, ce ne vorrebbe uno - statista vero - per ognuna di queste maleodoranti "democrazie" di cartone. La questione "fanatismo religioso" sarebbe risolta in poche settimane, insieme a molte altre.
Che cecità...non capire che con 100 Putin avresti cento primavere e rivolte, e ne avresti ancora di più domani, oppure cento cecenie, se è questo che piace. E i pochi paesi liberi avrebbero ancora più terrorismo. Sulla questione russo turca, vorrei capire cosa è successo prima di giudicare: in genere ho questa preoccupazione. Tanto più che secondo molti osservatori, diciamo tutta la stampa occidentale, la Russia sinora colpisce i curdi, cioè i nemici veri di Assad, cioè i nemici veri dell'Isis, mentre l'Isis sarebbe risparmiata. Anzi rafforzata  se togli coloro che la combattono. Per un certo periodo sembra che Turchia e Russia abbiano colpito gli stessi nemici loro, a favore di Isis. Ora vediamo cosa è successo.

Quindi Putin alleato dell'Isis?

mbelt

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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #190 il: Novembre 24, 2015, 17:55:20 pm »
quelli contano quanto il due di coppe quando briscola è a mazze, prezzolati ipocriti che si inclinano alla bisogna come canne al vento e alla bisogna vengono utilizzati per imbonire le masse belanti.
Ermanno ha centrato da subito il nocciolo della questione, che sono "i picciuli". E le guerre, da sempre, sono il miglior modo per fare "picciuli", prima, durante e soprattutto DOPO.
Il problema siamo "noi" che siamo talmente abbrutiti dalla decadenza delle nostre società da non essere più in alcun modo "popoli" e come tali artefici dei nostri destini, destini che abbiamo consegnato ad oligarchie criminali e nichiliste, disposte a qualunque cosa nel nome del dio soldo mentre noi ci trastulliamo nell'inutilità del nostro decadente e vanaglorioso sedicente "benessere".
Altro che un Putin ci vorrebbe, ce ne vorrebbe uno - statista vero - per ognuna di queste maleodoranti "democrazie" di cartone. La questione "fanatismo religioso" sarebbe risolta in poche settimane, insieme a molte altre.
Che cecità...non capire che con 100 Putin avresti cento primavere e rivolte, e ne avresti ancora di più domani, oppure cento cecenie, se è questo che piace. E i pochi paesi liberi avrebbero ancora più terrorismo. Sulla questione russo turca, vorrei capire cosa è successo prima di giudicare: in genere ho questa preoccupazione. Tanto più che secondo molti osservatori, diciamo tutta la stampa occidentale, la Russia sinora colpisce i curdi, cioè i nemici veri di Assad, cioè i nemici veri dell'Isis, mentre l'Isis sarebbe risparmiata. Anzi rafforzata  se togli coloro che la combattono. Per un certo periodo sembra che Turchia e Russia abbiano colpito gli stessi nemici loro, a favore di Isis. Ora vediamo cosa è successo.

Quindi Putin alleato dell'Isis?
Nei fatti sino ad oggi, sì, assolutamente sì. E sono certo che lo finanzi pure. E i bombardamenti sono stati sino ad ora a favore di Isis , di Assad. D'altronde è il Putin che ha introdotto l'estremismo dei ceceni, che non esisteva. Ma se stermini un popolo, inevitabilmente chi sopravvive sceglie strade poco urbane per manifestarsi. Poi di certo questo Isis non è a favore della liberaldemocrazia, ma dei regimi autoritari, dittatoriali e autocratici sì.
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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #191 il: Novembre 24, 2015, 17:59:40 pm »
Citazione
Che cecità...non capire che con 100 Putin avresti cento primavere e rivolte

difficile fare primavere e rivolte con i sassi e a mani nude, infatti in Siria per decenni non se n'è visto nemmeno l'odore, così come in Libia, in Egitto, e in Iraq, almeno finchè qualche "illuminata" democrazia non ha pensato bene di armare i fanatici che vogliono sgozzarci tutti come capretti, e solo perchè a qualcuno nella sua torre d'avorio conviene così.
Tanto le gole sgozzate sono quelle del popolo bue, mica dei "signori" che se la guardano comodamente seduti nelle loro lussuose suite a 5 stelle mentre contano gli zeri dei loro trust.

Citazione
Nei fatti sino ad oggi, sì, assolutamente sì. E sono certo che lo finanzi pure.

della serie, di che colore era il cavallo bianco di napoleone? ma NERO, ovviamente. Vabbè....
« Ultima modifica: Novembre 24, 2015, 18:02:04 pm da ciaca »
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« Risposta #192 il: Novembre 24, 2015, 18:00:38 pm »
Ne volete un altro?
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La “Prima” alla Scala è uno degli eventi culturali più importanti in Italia.

Il fatto che la “buona società” milanese ne abbia fatto anche l’evento mondano per eccellenza non dovrebbe essere visto negativamente, in un Paese “normale”: si tratta in effetti dell’ossequio – sincero o ipocrita, meno importa – che la borghesia produttiva rende alla cultura.

E invece in Italia (che infatti non è un Paese “normale”) l’antipatia che certi moralisti riservano alla mondanità finisce col travolgere una delle nostre più belle tradizioni culturali.

Per cui ogni volta che c’è da “contestare” qualcosa o qualcuno ci si dà convegno alla Scala: slogan e uova contro le orrende “signore impellicciate” (che magari hanno anche un Cartier al polso… sciagurate!).

Ed ogni volta che i nostri politici vogliono dimostrarsi “sensibili” a un evento luttuoso (almeno finché dura l’ondata emotiva…), ecco che scatta il gesto politicamente corretto di rinunciare all’evento “mondano” per eccellenza.
Che poi si tratti – ripeto - di uno degli eventi culturali più importanti in Italia, poco importa.

Con questi gesti “forti” e coraggiosi il nostro Paese è sicuramente più pronto ad affrontare ogni minaccia, terroristica e non!
 

P.S.: io quest’anno alla Scala non ci sarei andato in ogni caso, ma per altri motivi.

Va in scena la Giovanna d'Arco di Verdi, che è stata così presentata dai registi Moshe Leiser e Patrice Caurier, in un'intervista rilasciata al mensile Classic Voice: “La storia di Giovanna e del Jihad hanno tante affinità. La struttura è la stessa, di là c'è il Cattolicesimo, di qua l'Islam, ma la filosofia è la stessa. Oggi il fanatismo religioso e il nazionalismo distruggono l'Europa e noi sentiamo la responsabilità di raccontare questa storia di follia, questo desiderio di sangue per la glorificazione di Dio”.

Sappiamo tutti che Giovanna d’Arco – che spronò il suo re alla liberazione della Francia dall’occupazione inglese - non era una “terrorista” religiosa, non ha mai invocato o praticato lo sterminio di civili inermi.
Lo sanno anche quei registi… che però ritengono - in malafede - di fare un’operazione utile assimilando la nostra cultura e la nostra tradizione religiosa a quella dei terroristi islamisti. L’esigenza più impellente, per loro, sarebbe quella di alimentare i sensi di colpa di un Occidente già in profonda crisi di identità.

Insomma, le nostre élites (?) culturali la violenza non la combattono, la… esorcizzano!
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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #193 il: Novembre 24, 2015, 18:04:05 pm »
Citazione
Va in scena la Giovanna d'Arco di Verdi, che è stata così presentata dai registi Moshe Leiser e Patrice Caurier, in un'intervista rilasciata al mensile Classic Voice: “La storia di Giovanna e del Jihad hanno tante affinità. La struttura è la stessa, di là c'è il Cattolicesimo, di qua l'Islam, ma la filosofia è la stessa. Oggi il fanatismo religioso e il nazionalismo distruggono l'Europa e noi sentiamo la responsabilità di raccontare questa storia di follia, questo desiderio di sangue per la glorificazione di Dio”.

Sappiamo tutti che Giovanna d’Arco – che spronò il suo re alla liberazione della Francia dall’occupazione inglese - non era una “terrorista” religiosa, non ha mai invocato o praticato lo sterminio di civili inermi.
Lo sanno anche quei registi… che però ritengono - in malafede - di fare un’operazione utile assimilando la nostra cultura e la nostra tradizione religiosa a quella dei terroristi islamisti. L’esigenza più impellente, per loro, sarebbe quella di alimentare i sensi di colpa di un Occidente già in profonda crisi di identità.

che farneticante delirio....

Citazione
Insomma, le nostre élites (?) culturali la violenza non la combattono, la… esorcizzano!

e infatti è grazie a queste "elites" e a questa "intellighenzia" (culturale, politica e direi anche religiosa, visto che il papa chiaccherone pare essere il più amato dai tempi di Papa Luciani) se siamo nel letame fino al collo e immersi nella più inesorabile decadenza. Nulla accade per caso, e quello che accade oggi per le strade d'Europa (e non solo in termini di terrorismo) ce lo meritiamo tutto. Basta vedere in che letamaio sono state trasformate quelle che un tempo erano la "ville lumiere" e "caput mundi", per esempio.
« Ultima modifica: Novembre 24, 2015, 18:17:55 pm da ciaca »
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Re:Siamo preparati all'arrivo del terrorismo islamico?
« Risposta #194 il: Novembre 24, 2015, 19:05:11 pm »
Vorrei intanto fare notare un altro piccolo fatto.Putin afferma che sarebbe "una pugnalata alle spalle". Il che conferma che è esistito fino ad ora un accordo fra Erdogan e Putin nell'intervenire in Siria, bombardando asseritamente per ragioni diverse, gli stessi combattenti contro l'Isis.
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