Non è che voglio rispondere ad Angelo su ciò che ha scritto su Putin con giorni di ritardo, perché tanto è chiaro a tutti che la pensiamo esattamente all'opposto. Né voglio parlare di Livtonenko e delle accuse della GB perché sono fatti noti e stranoti, che riportano sempre alla causa di tutti i mali, la guerra in Cecenia, il momento in cui la UE è morta politicamente, e forse anche a livello di autonomia e di dignità politica...
A me non risulta che la UE sia mai nata.
Forse era nata per chi grazie a lei si e' arricchito,cioe' i soliti noti,non certo per i popoli.
Il percorso di unità Europea nacque sotto ottimi auspici, coinvolgendo nazioni che fino a pochi anni prima si erano dilaniate nella più terribile delle guerre.
E per quarant'anni, con piccoli ma continui passi avanti, ha portato effettivi benefici economici e sociali.
A partire dagli anni Novanta qualcosa è cambiato.
Si è premuto l'acceleratore sull'integrazione, conferendo alle istituzioni burocratiche e alle regolamentazioni europee una forte incidenza sulla vita politica e sociale dei popoli del continente.
Ma non sono state sviluppate, parallelamente, le istituzioni politiche, non è stato riconosciuto ai popoli un potere di controllo diretto.
Questo ha creato un corto circuito di provvedimenti calati dall'alto, condizionati dalle
lobbies delle diverse nazioni (alcune - nord-europee - più efficienti); e di crescente malcontento nelle popolazioni.
Il capitale di fiducia nell'Europa (ancora negli anni Novanta oltre il 90% degli Italiani era convintamente europeista) è stato dilapidato.
Non è che voglio rispondere ad Angelo su ciò che ha scritto su Putin con giorni di ritardo, perché tanto è chiaro a tutti che la pensiamo esattamente all'opposto. Né voglio parlare di Livtonenko e delle accuse della GB perché sono fatti noti e stranoti, che riportano sempre alla causa di tutti i mali, la guerra in Cecenia, il momento in cui la UE è morta politicamente, e forse anche a livello di autonomia e di dignità politica...
A me non risulta che la UE sia mai nata.
Forse era nata per chi grazie a lei si e' arricchito,cioe' i soliti noti,non certo per i popoli.
Sarebbe consigliabile un ripasso della storia contemporanea. L'Ue non è nata grazie a chi si è arricchito ma a grandi pensatori, per primi qui Spinelli, Colorni, e Rossi, che si sono talmente arricchiti che erano al confino quando hanno scritto il trattato di Ventotene, e che sono morti nella povertà. Ed è nata grazie alle tragedie delle due guerre mondiali, e grazie a grandi statisti. Come tu possa arrivare a scrivere una simile sciocchezza proprio non lo so.
Vedo che da un po' di tempo si fa largo una certa riscrittura della storia...
E non mi riferisco principalmente a Marco, perché questa
vulgata del
Manifesto di Ventotene come fonte ispiratrice del cammino europeo è largamente diffusa.
Al
Manifesto di Ventotene e ai suoi autori bisogna riconoscere il merito di aver pensato all'idea di unione europea in un momento in cui gli Europei si ammazzavano a vicenda (anche se io trovo i contenuti di quel documento in molte parti "discutibili").
Ma se parliamo di "padri" dell'Europa unita, bisognerebbe ricordare che la loro influenza politica nell'avvio di quel percorso è stata vicina allo zero.
Il cammino dell'Europa -
così come si è storicamente realizzato, non come pensatori e filosofi lo hanno ipotizzato o auspicato... - è stato pensato da un funzionario e consigliere politico francese, Jean Monnet.
Il quale ne ha concordato la concretizzazione politica con l'allora ministro degli esteri, Robert Schuman.
Schuman, il quale fece della promozione del progetto di integrazione europea la sua missione politica, convinse il cancelliere tedesco Adenauer a realizzare la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), delineandone i futuri sviluppi; e ad essi si unì subito De Gasperi.
Questi furono i "padri" dell'Europa; oggi - che si vuole riscrivere la storia - dimenticati.
Per capirci (in termini di "peso" politico): Robert Schuman fu eletto per acclamazione,
nel 1958, primo Presidente del nuovo Parlamento europeo. Altiero Spinelli vinse
nel 1973 (dopo che nel 1970 era stato nominato per l'Italia membro della Commissione europea) il premio... Robert Schuman.
Possiamo ritenere - e in molti lo hanno fatto - che Spinelli sia stato a lungo "profeta inascoltato". Che un'Europa costruita secondo i suoi disegni sarebbe stata migliore.
Ma,
nei fatti, non è stato uno dei protagonisti del percorso di integrazione ("inascoltato"...).
Perché oggi il
Manifesto di Ventotene viene non solo rivalutato (il che sarebbe pienamente legittimo), ma spacciato per documento fondante dell'Europa unita (anche se non è così)?
Perché questo documento disegna un'Europa federale, che è quella auspicata dalle attuali
élites europee.
Mentre il disegno originale era di un'Europa
confederale, a cerchi concentrici ("piccole patrie" regionali, come diceva Schuman, nazioni, Europa, mondo), basata sul principio di sussidiarietà.
Insomma, l'ennesimo caso di storia riscritta a fini politici contingenti.
P.S.: I veri padri dell'Europa erano tutti democratici-cristiani. Corrente di pensiero politico oggi in disgrazia e condannata alla
damnatio memoriae.