Secondo me la bellezza di un quadrante non si può valutare solo in base alle lavorazioni dello stesso ma é fortemente condizionata da tanti altri fattori, come le affissioni, come sono congegnate, proporzionate e disposte nello spazio, per esempio. O i colori, le sfere, i caratteri e le forme degli indici, e tanto altro.
Ed in questo quindi assumono rilevanza anche le varie tipologie, come nel retrogrado di Michele dove la bellezza del quadrante passa anche dal modo in cui l'affissione retrograda é disegnata, disposta e relazionata al resto. O come nel 3130, dove é la particolare posizione e proporzione della riserva di carica e delle fasi lunari a fare la differenza rispetto a molti altri quadranti Breguet.
O ancora come nei turbo breguet/Daniel Roth dove é la triplice sfera dei secondi e il particolare decoupage per far spazio al tourbillon a fare la differenza.
Se così non fosse dovremmo concludere che tutti i quadranti DR prima maniera o tutti i quadranti Breguet sono belli uguale, avendo tutti lo stesso tipo di lavorazioni e dello stesso livello. É cosí, chiaramente, non é
Prendendo spunto da quanto scritto da Ermanno in merito ai quadranti scheletrati, anche qui secondo me è bene fare dei distinguo; sono una tipologia di quadranti che va valutata a se stante, su alcuni orologi scheletrati come il VC perpetuo già postato di fatto il quadrante non c'è, su altri orologi c'è ed è anche ricco di lavorazioni fondendosi bene con quelle della platina del movimento scheletrato sottostante
In altri casi ad essere scheletrato e cesellato è solo il quadrante
D'altronde, per tornare al precedente argomento, esiste una particolare tipologia di orologi dove la bellezza e il pregio del quadrante è intimamente legata più che in altri casi alle caratteristiche meccaniche dell'orologio, e mi riferisco agli orologi con automi