Orologico Forum 3.0

L'orologio, gli oli e la loro efficacia

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #15 il: Luglio 14, 2015, 18:26:32 pm »
Giusto che ci troviamo a chiacchierare liberamente di olii, mi incuriosisce molto come si comportano gli orologiai nella scelta dei lubrificanti, anche in relazione alle schede tecniche dei vari calibri dove spesso sono indicate oltre che le quantità di lubrificante da apporre nei vari punti, anche diverse tipologie di olii. Tipologie che, va da se, possono anche essere "superate" da prodotti più nuovi, performanti ed entrati in commercio da relativamente poco tempo, come è il caso del Moebius 1300.
Ho il sospetto fondato che molti orologiai utilizzino olii "generici" un po' dappertutto senza curarsi delle diverse specifiche prescritte dalle case, specifiche in molti casi piuttosto datate.
Per esempio, davanti ad un Valjoux 2x o ad un Venus 179, calibri di un'altra epoca, è ragionevole ipotizzare che l'uso di un Moebius 1300 ovunque sia previsto l'uso dell'olio, possa dare risultati altrettanto sufficienti se non addirittura migliori rispetto alle originarie specifiche?

P.s: da quel che ho potuto apprendere leggendo in giro mi è parso di capire che i minerali hanno ottime doti di stabilità nel tempo ma pessime doti di lubrificazione, al contrario dei vegetali che erano ottimi nella lubrificazione ma scadenti nella durata, mentre i moderni sintetici hanno di fatto accoppiato le doti delle due precedenti tipologie. Anche per questo, immagino, non c'è ragione alcuna oggi di usare i vecchi olii al posto dei moderni sintetici :)

Credo che spesso gli orologiai in mancanza di una scheda tecnica accurata (cosa peraltro frequente visto che molte case non mettono a disposizione molto materiale) agiscano per istinto.
All'inizio sembra un bel dilemma quello di mettere l'olio giusto al punto giusto, nella quantità giusta, ma dopo un po' è quasi meccanico, in fondo gli orologi non sono poi così diversi tra loro, e basta saper riconoscere le loro parti e cosa e come applicare, è un discorso più facile a farsi che a dirsi quando sei all'opera.
Sui vecchi calibri non posso risponderti con certezza, credo che molti movimenti vintage arrivati a noi abbiano già avuto modo di essere revisionati coi moderni oli, il risultato credo possa essere migliore, ma le condizioni in cui spesso arrivano a noi  dopo 50 o 60 anni, credo che vanifichino in gran parte il vantaggio dato dagli oli superiori, credo ci vorrebbero calibri nuovi per dei test attendibili.
Sulle vecchie specifiche tra l'altro sono spesso riportati oli in disuso oggi come il D5, sostituito appunto dall'HP 1300, migliore in tutto.
Sostituire l'olio riportato in scheda con uno analogo ma più attuale oltre che migliore credo che porti solo vantaggi.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #16 il: Luglio 14, 2015, 18:33:58 pm »
Delle ebauche più utilizzate, eta, jlc, fp, c'è tutto a livello di schede ma ho la forte impressione che gli orologiai se ne infischino lo stesso :)
Io dei lavori "a naso" ho sempre molta paura... :D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #17 il: Luglio 14, 2015, 18:47:21 pm »
Delle ebauche più utilizzate, eta, jlc, fp, c'è tutto a livello di schede ma ho la forte impressione che gli orologiai se ne infischino lo stesso :)
Io dei lavori "a naso" ho sempre molta paura... :D

Tranquillizzati, salvo orologi particolarmente complicati(spesso fuori portata per il semplice orologiaio) , scappamenti speciali etc, gli orologi sono tutti simili ed hanno tutti i componenti che richiedono gli stessi oli, bisogna solo fare attenzione ed essere concentrati a dove e come li si applica questo si, un olio sbagliato in un punto importante è un errore quasi irrimediabile, perché in tutta probabilità non ti sarai accorto dello sbaglio e tutto andrai a pensare (dell'orologio che magari va maluccio) tranne che hai sbagliato il tipo di olio. Premesso poi che anche con una scheda ad hoc l'errore suddetto lo puoi fare lo stesso.
« Ultima modifica: Luglio 14, 2015, 18:52:29 pm da leolunetta »
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #18 il: Luglio 14, 2015, 20:18:34 pm »
Tranquillizzati è una parola forte quando si parla di questi gingilli, e soprattutto di certi sedicenti orologiai :D
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fabri5.5

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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #19 il: Luglio 26, 2015, 21:39:59 pm »
gli olii sintetici hanno grandi doti,ma senza il dovuto épilamage,
anche questi,non restano al loro posto per molto tempo.

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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #20 il: Agosto 06, 2015, 21:46:39 pm »
No fixodrop no party 😀
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #21 il: Agosto 07, 2015, 16:08:51 pm »
Brevemente il trattamento per l'epilame o il fixodrop non sono cose che abitualmente posso essere fatte in casa senza una adeguata attrezzatura per il lavaggio(e li si torna ai lavaggi)e adeguata preparazione, a volte è meglio evitare visto che se non verrebbe fatto ad arte rischia di peggiorare i risultati. Spesso anche molti orologiai lo evitano, con tutto che sarebbero attrezzati per farlo.
Ad ogni modo a me è capitato comunque e più di una volta di trovare presenza di oli sulle pietre anche dopo diversi anni, l'ho specificato, tutto sta all'uso che si è fatto dell'orologio e quanto questo abbia camminato al polso.
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #22 il: Agosto 07, 2015, 19:22:30 pm »
personalmente ritengo che ogni orologiaio che voglia fregiarsi di questo appellativo dovrebbe conoscere l'epilamage ed essere attrezzato per farlo almeno col fixodrop. Il che non richiede alcuna particolare attrezzatura ma solo la pazienza di volerlo usare e ovviamente la conoscenza di cosa si sta facendo e perchè. Ci va di mezzo un bagnetto di qualche minuto e delle sole parti su cui il trattamento è da fare, e un'asciugata con aria calda. Su calibri ad alta frequenza come l'el primero, poi, è ancora più importante, mica basta il bisolfuro di molibdeno per evitare che si spari lubrificante a destra e a manca. In ogni caso su specifiche parti del movimento è indispensabile farlo se si vuole ottenere un risultato "professionale".
Perchè come giustamente fa notare fabri, hai voglia di avere olii che durano anni se poi non restano al loro posto :)
il problema vero è che molti "orologiai" non sanno nemmeno cosa sia, e molti di quelli che lo sanno non hanno voglia di perdere tempo a farlo e, soprattutto, di spendere 100 euro per una boccettina da 100ml di un liquido altamente volatile e non riciclabile.
« Ultima modifica: Agosto 07, 2015, 19:56:48 pm da ciaca »
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #23 il: Agosto 08, 2015, 18:26:36 pm »
Accidenti Leo che discussione interessante mi ero perso, complimenti per averla aperta. E complimenti per le foto e per il tuo hobby. Come mi piacerebbe imparare il fai-da-te anche in questo campo.....

L'argomento degli oli, della loro durata, dei loro limiti, di quando è opportuna una revisione è stato sempre un mio pallino.
Praticamente è stato detto tutto (o comunque molto), l'unica cosa che mi sento di aggiungere è che nel deperimento del potere degli oli, bisogna considerare oltre alle ore di marcia effettiva dell'orologio e dell'infiltrazione di elementi estranei (polvere o umidità), anche le temperature di esercizio e soprattutto l'esposizione alla luce.
Mentre per la prima, a meno che non ci mettiamo a prendere il sole con un orologio con quadrante nero, starei abbastanza tranquillo, la seconda è quella che mi farebbe più preoccupare.
Con la moda di quadranti trasparenti o comunque con delle aperture sulla meccanica, l'esposizione ai raggi UVA UVB è un grande nemico di oli che sono fatti sostanzialmente per funzionare al buio o comunque non costantemente sotto la luce.

E' vero che solitamente l'orologio alloggia sotto il polsino, ma pensate ad esempio di estate con le maniche corte, od anche quando guidate con il gomito poggiato sul pannello sotto il finestrino. Anche con la camicia a maniche lunghe l'orologio sta sempre fuori, spesso per tutto il viaggio.
E' anche per questo (ma non solo) che non amo quadranti trasparenti o con aperture.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #24 il: Agosto 08, 2015, 19:08:38 pm »
In realtà il discorso della luce l'ho evitato per un motivo, normalmente la luce all'interno di un orologio non dovrebbe penetrare, a meno che non si indossi sempre uno scheletrato al sole, o un'open-heart (tipo Zenith o Hamilton), o un Tourbillon, tutti orologi particolari, direi più insoliti, e anche gli orologi coi fondelli zaffiro potrebbero avere passaggio, ma generalmente durante l'esposizione lo abbiamo al polso e quindi in ombra.
Diciamo che in orologi "aperti" potrebbe essere presente un problema in più da considerare nella qualità e persistenza degli oli nel tempo all'interno dell'orologio, quello della luce.
Poi è tutto da dimostrare credo, non so se qualcuno si sia mai adoperato per dei test sulla fotosensibilità degli oli e la perdita di caratteristiche dovute alla sola esposizione alla luce. Si sente dire che è un problema reale questo, ma non sappiamo con quale rilevanza nell'atto pratico, almeno per quanto ne sappia io(molto poco).
« Ultima modifica: Agosto 08, 2015, 19:10:42 pm da leolunetta »
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #25 il: Agosto 08, 2015, 23:08:07 pm »
Mi sembra un falso problema, gli orologi con quadrante scheletrato sono particolari e non si indossano certo come un seiko o un Rolex :)
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #26 il: Agosto 09, 2015, 08:55:14 am »
Mi sembra un falso problema, gli orologi con quadrante scheletrato sono particolari e non si indossano certo come un seiko o un Rolex :)
Forse questo era valido una volta, ma oggi esistono moltissimi orologi di fascia media con finestre sul quadrante, e' una delle mode anche se non ci sarebbe nulla da vedere. Sono orologi che vengono indossati normalmente, proprio come gli altri anche perché penso che nessuno faccia questo genere di considerazioni.
Poi stiamo facendo un discorso tecnico generale sugli oli, non possiamo omettere questa eventualità.

Detto questo, gli oli normalmente hanno due reazioni se esposti lungamente alla luce.
O divengono gommosi, impastati, oppure cristallizzano.
In entrambi i casi, se non intervengono altri fattori tipo la sporcizia, pur modificando il loro indice di viscosità, credo che mantengano un certo potere lubrificante quindi non ci saranno danni al meccanismo ma solo anomalie più o meno marcate nella marcia.
Ecco, forse per questo tipo di orologi, mi sento di poter dire che gli intervalli di manutenzione dovrebbero essere più ravvicinati, per tutti gli altri i 10 anni sono il periodo minimo da cui partire, specialmente se con una buona cassa impermeabile.
« Ultima modifica: Agosto 09, 2015, 08:57:26 am da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #27 il: Agosto 09, 2015, 15:25:50 pm »
Mi sembra un falso problema, gli orologi con quadrante scheletrato sono particolari e non si indossano certo come un seiko o un Rolex :)
Forse questo era valido una volta, ma oggi esistono moltissimi orologi di fascia media con finestre sul quadrante, e' una delle mode anche se non ci sarebbe nulla da vedere. Sono orologi che vengono indossati normalmente, proprio come gli altri anche perché penso che nessuno faccia questo genere di considerazioni.
Poi stiamo facendo un discorso tecnico generale sugli oli, non possiamo omettere questa eventualità.

Detto questo, gli oli normalmente hanno due reazioni se esposti lungamente alla luce.
O divengono gommosi, impastati, oppure cristallizzano.
In entrambi i casi, se non intervengono altri fattori tipo la sporcizia, pur modificando il loro indice di viscosità, credo che mantengano un certo potere lubrificante quindi non ci saranno danni al meccanismo ma solo anomalie più o meno marcate nella marcia.
Ecco, forse per questo tipo di orologi, mi sento di poter dire che gli intervalli di manutenzione dovrebbero essere più ravvicinati, per tutti gli altri i 10 anni sono il periodo minimo da cui partire, specialmente se con una buona cassa impermeabile.


Sono più o meno d'accordo con quanto esposto da Stefano, ad ogni modo ripeto che di questo problema della fotosensibilità degli oli si sa poco, io ad esempio in rete non ho trovato nulla e in alcuni testi c'è solo scritto che va evitato il contatto diretto con la luce, ma non molto altro. Poi c'è il fatto che gli oli sono di vario tipo e varia natura e o i loro limiti alla luce si generalizzano o si prende caso per caso e si fanno test con oli minerali e sintetici, e anche su densi e fluidi.
A me sembra tutto abbastanza superfluo, anche perché una volta capito(ammesso che sia) che tutti gli oli hanno una sensibilità accentuata alla luce, cosa facciamo? Evitiamo il giorno a tutti gli orologi che abbiano una pur minima fessura sul quadrante o il fondello zaffiro o altro?
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #28 il: Agosto 09, 2015, 16:15:20 pm »
Dicevo che é un falso problema proprio perché la suddetta foto sensibilità si manifesta solo se si espongono gli olii a fonti dirette di luce per periodi di tempo prolungati e continuati, un po' come si potrebbe esporre un orologio subacqueo al sole per tutto il periodo estivo.
Siccome per lo più questa tipologia di orologi, con quadrante scheletrato o con ampi decoupage (per esempio per il tourbillon), non si indossano al mare e men che meno si espongono al sole per periodi di tempo sifnificativi, ma vivono buona parte del tempo al buio di una cassetta o all'ombra di un indumento, mi pare che il problema, se esiste, sia più teorico che pratico :)
« Ultima modifica: Agosto 09, 2015, 16:18:48 pm da ciaca »
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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #29 il: Agosto 13, 2015, 01:40:25 am »
Leo, scopro solo ora questo topic e voglio riprendere le parole di Stefano e di tutti gli altri per complimentarmi anch'io per l'interessante e scrupoloso lavoro di reportage realizzato: BRAVO', BRAVO'