Orologico Forum 3.0

Audemars calibro 2003

fabri5.5

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #15 il: Luglio 22, 2015, 23:44:53 pm »
Quello che ho letto su the Purists è che fosse una evoluzione commissionata a LeCoultre da VC e AP, di un precedente "calibro ML" da 9"' fatto da Luis Elysee Piguet per AP e presentato nel 44.
Nel libro su AP di brunner, pfeiffer-belli e wehrli tale calibro è elencato con la nomenclatura 9"' ML L.E.P. E scompare dall'indice annuale dei calibri proprio nel 1955, anno di introduzione del calibro 2003.
Di questo ML però non sono riuscito a trovare foto per confrontarlo con il 2003 e verificare la credibilità della tesi, quello che mi pare evidente è che il 2003 ha preso il posto di questo ML e con ogni probabilità il vecchio LEP sarà stato usato come base di partenza per il nuovo 2003; da questo a dire che il secondo è solo una evoluzione del primo, piuttosto che un calibro del tutto diverso, ce ne passa :)


quello che avevo letto anch'io....

ciaca

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #16 il: Luglio 22, 2015, 23:46:18 pm »
Una foto in realtà sono riuscito a trovarla, e mi sento di dire che la matrice è, chiaramente, comune :) posizione di viti dei ponti e rubini mi sembrano identiche, a parte piccole modifiche minori e una chiaramente rivisitata architettura dei ponti mi vien da dire che sono lo stesso calibro  :D

9ML




2003


Anche Revolution accredita la medesima tesi

"The next step was taken in 1953 when Audemars Piguet introduced caliber 2003, also a manual wind movement. This caliber was developed together with Jaeger-LeCoultre with involvement of Vacheron Constantin. Based on the cal. 9ML, caliber 2003 shares the main characteristics such as height and diameter, but the number of bridges were reduced. The main goal for this was to make the movement sturdier. Since Audemars Piguet supplied the base movement for the project, it retained the exclusive right to produce and market caliber 2003 for the next two years. In 1955 Vacheron Constantin introduced the caliber as 1003, and both brands kept the movement in production until late 2002, early 2003. Jaeger-LeCoultre though went a different path. Although the movement did get a Jaeger-LeCoultre designation, as caliber 803, it was never used in any Jaeger-LeCoultre up for public sale."

http://revo-online.com/ultra-slim-the-lesser-known-side-of-audemars-piguet/

Quanto all'orologio proposto in apertura, appartiene alla tipolgia dei c.d. "Dischi volanti", molto in voga negli anni 50. Qui la ref. 6395 di VC con lo stesso calibro.

« Ultima modifica: Luglio 23, 2015, 00:15:53 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

erm2833

Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #17 il: Luglio 23, 2015, 08:06:08 am »
Non direi che si tratti dello stesso calibro.
Tutti i calibri manuali ultrapiatti hanno + o - la stessa architettura,per forza di cose.

Quanto ai "dischi volanti" la definizione va ristretta agli ultrapiatti tondi che non presentano anse.

mbelt

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #18 il: Luglio 23, 2015, 08:57:45 am »
Anche in questo caso le foto sono già sufficienti a farmi dire che in versione VC era rifinito meglio, decisamente.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

PESSOA67

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #19 il: Luglio 23, 2015, 09:41:07 am »
Altro pic:



In cosa è meglio rifinito VC nel calibro Marco?

mbelt

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #20 il: Luglio 23, 2015, 10:21:26 am »
Altro pic:



In cosa è meglio rifinito VC nel calibro Marco?
Gli anglage sono più costosi. Sul VC che ho io col calibro 1003 ci sono più spigoli rifiniti in maniera impeccabile.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #21 il: Luglio 23, 2015, 13:22:04 pm »
Citazione
Non direi che si tratti dello stesso calibro
.

Dici? Diametro e spessore sembrerebbero identici, la posizione dei rubini sembra la stessa, pure le posizioni delle varie viti di fissaggio sembrano coincidere. Al netto del diverso numero e disegno dei ponti, del freno del rocchetto del bariletto e della diversa dimensione della ruota corona a me sembrano "uguali" (leggasi molto molto simili). Altre differenze che noto, ovvie, nel tipo di bilanciere adottato e nello scavo della platina, che segue tutta la circonferenza del bilanciere nel LEP 9ML mentre nel 2003 non c' é nella parte periferica.
complessivamente mi pare molto più curato il LEP, chiaramente più economico il 2003.
Non mi sembra quindi peregrina la tesi dell'origine dei 1003/2003 quali "evoluzioni" del LEP, e sarebbe piuttosto interessante capire se in effetti, a parte il bilanciere monometallico liscio autocompensato, si tratti davvero di "evoluzione" :)
« Ultima modifica: Luglio 23, 2015, 13:38:05 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

erm2833

Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #22 il: Luglio 23, 2015, 13:52:51 pm »
Citazione
Non direi che si tratti dello stesso calibro
.

Dici? Diametro e spessore sembrerebbero identici, la posizione dei rubini sembra la stessa, pure le posizioni delle varie viti di fissaggio sembrano coincidere. Al netto del diverso numero e disegno dei ponti, del freno del rocchetto del bariletto e della diversa dimensione della ruota corona a me sembrano "uguali" (leggasi molto molto simili). Altre differenze che noto, ovvie, nel tipo di bilanciere adottato e nello scavo della platina, che segue tutta la circonferenza del bilanciere nel LEP 9ML mentre nel 2003 non c' é nella parte periferica.
complessivamente mi pare molto più curato il LEP, chiaramente più economico il 2003.
Non mi sembra quindi peregrina la tesi dell'origine dei 1003/2003 quali "evoluzioni" del LEP, e sarebbe piuttosto interessante capire se in effetti, a parte il bilanciere monometallico liscio autocompensato, si tratti davvero di "evoluzione" :)
Il calibro cui somiglia maggiormente direi essere il Piguet 21.

ciaca

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #23 il: Luglio 23, 2015, 14:24:59 pm »
Nel disegno dei ponti e in alcuni dettagli si, ma nell'insieme mi sento di dire che l'origine più probabile resta il 9ML, calibro che a differenza del FP21 all'epoca AP conosceva bene :)
Diciamo che col 2003 hanno fatto buona sintesi dei due :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #24 il: Luglio 23, 2015, 14:56:55 pm »
Anche io avevo letto la stessa storia, come derivazione poi da JLC 818 - vero è che quello postato da Erm sembra la sua fotocopia o quasi:

The AP cal. 2003 (VC cal. 1003) is actually an AP/VC commissioned JLC evolution of the Louis-Elysee Piguet 9 ligne movement cal. ML that belonged to AP and which was announced in 1944 and shown in 1946.
The calibre 2003 was first produced by AP in 1953, upon the finish of its development by JLC. VC does not ship their finished reference, using their version dubbed the cal. 1003, until 1955; AP in 1956.
Since then, this calibre has been in continuous and exclusive use by AP and VC (and PP?) until 2002. Its current fate is uncertain, as both AP and VC have, on the one hand, reduced use significantly due to its cost and limited applications; yet on the other, this great landmark calibre still has many very, very committed and reverent fans even at the very highest echelons of both companies. (AP/MW 40803 VC/CS 40703)
« Ultima modifica: Luglio 23, 2015, 14:58:53 pm da PESSOA67 »

ciaca

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #25 il: Luglio 23, 2015, 15:07:40 pm »
L'818 non c'entra, non mischiamo l'oro col ferro :P
Se lo legge Ermanno ti cancella dalla rubrica :D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #26 il: Luglio 23, 2015, 15:11:30 pm »
L'818 non c'entra, non mischiamo l'oro col ferro :P
Se lo legge Ermanno ti cancella dalla rubrica :D
Allora mi sono perso un passaggio..da quale calibro JLC deriva?
 :-\

ciaca

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #27 il: Luglio 23, 2015, 15:16:43 pm »
L'818 non c'entra, non mischiamo l'oro col ferro :P
Se lo legge Ermanno ti cancella dalla rubrica :D
Allora mi sono perso un passaggio..da quale calibro JLC deriva?
 :-\

Da nessuno, è un progetto che AP commissionò a LeCoultre per sostituire i vecchi LEP 9ML.
Il calibro che ne derivò, come "evoluzione" del suddetto e forse con ispirazioni al FP21 come mostrato da Ermanno, non fu mai utilizzato da JLC - la quale nella propria nomenclatura interna gli affidò il codice 803 (come il 2120 che in nomenclatura JLC assume il nome 920) - essendo un'esclusiva prima della sola AP e a seguire anche di VC.
L'aevamo già scritto, ma voi non leggete... :-[

L'818 è tutt'altro calibro, figlio di altra epoca, pensato come ebauche economica (e con quote del tutto diverse rispetto agli AP2003/VC1003) e che ha avuto la sua più ampia utilizzazione a partire dal periodo dei quarzi (anni di miseria), soprattutto in casa PP che lo ha chiamato 215 usandolo come rimpiazzo economico delle vecchie ebauche manuali dell'epoca d'oro e di ben altro pregio, e ce lo continuano a propinare anche in quest'epoca di vacche grassissime a prezzi surreali. Anche VC ne ha fatto uso, in una configurazione di ponti e con un livello di finitura nettamente superiori a quelli dei PP215, ma comunque sempre ben lontani dal pregio dei 1003 che rimangono tra i più sottili (e finzionanti) calibri manuali mai realizzati, per giunta in un'epoca in cui le frese a controllo numerico non esistevano e le tolleranze dei processi produttivi erano di gran lunga superiori a oggi :)

Mettere in piedi la produzione di un nuovo calibro, per di più di tali caratteristiche, a quei tempi significava prima di tutto inventarsi e costruirsi dal nulla tutti gli strumenti, utensili, torni e accessori vari, idonei a realizzarlo in serie, oltre che avere a disposizione orologiai con gli attributi capaci di usarli e in quantità sufficiente a garantire livelli di produzione adeguata; oggi basta caricare un file dati e la fresa sforna automaticamente tutti i componenti. Però poi scopriamo che quelli usciti dalla fresa cnc, come i 2120 di produzione AP, hanno problemi che le vecchie produzioni "a l'ancienne" non hanno mai manifestato. Segno che la micro-meccanica non è fatta solo di "tolleranze"...e che se al posto degli orologiai hai solo operatori di sistema i guai, che sono sempre dietro l'angolo, non sai più come risolverli :)

I costi di ricerca, sviluppo, prototipazione e produzione erano di gran lunga superiori a quelli di oggi, a fronte di volumi di produzione che erano solo frazioni degli attuali e quindi con economie di scala e margini unitari nemmeno paragonabili, eppure si faceva allora molto più di quanto non si faccia oggi. Il che è uno dei tanti forti segnali di una inesorabile decadenza.
« Ultima modifica: Luglio 23, 2015, 15:42:26 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #28 il: Luglio 23, 2015, 15:24:21 pm »
Non è vero che non leggo...mi sono confuso tra JLC818 e JLC803 ma pensavo fosse un'evoluzione appunto dell'803.

GEKKO

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Re:Audemars calibro 2003
« Risposta #29 il: Luglio 23, 2015, 15:50:42 pm »
Secondo voi é possibile trovare un elenco delle referenze VC con calibro 1003?