Orologico Forum 3.0

Le dimensioni degli orologi

ilcommesso

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #15 il: Luglio 29, 2015, 16:39:18 pm »
In ogni caso i perpetui con compax sono

Se ad un aumento del diametro non corrisponde un miglioramento della leggibilità, quello è di sicuro un errore.

Da sottolineare la differenza dimensionale tra funzioni accessorie come il datario, che su un Lange o GO risulta immediata, mentre sul nuovo Royal oak crono risulta quasi dispersa e nascosta tra i compax ed il quadrante inutilmente allargato.

Non dico che più grande è necessariamente più leggibile, però indicazioni più grandi lo sono sicuramente.

Ho 10/10, giusto per chiarire che non sono una talpa. ;)

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #16 il: Luglio 29, 2015, 16:50:21 pm »
Citazione
Non dico che più grande è necessariamente più leggibile, però indicazioni più grandi lo sono sicuramente.

Pacifico, ma non sempre, anzi quasi mai, dimensioni più grandi (a patto di rimanere nell' alveo della "cristianità :D) corrispondono a indicazioni più grandi.
Spesso i quadranti hanno dimensioni simili, per esempio nel RO la dimensione se la "mangia" tutta la lunetta che su un Breguet praticamente non esiste, così che il perpetuo Breguet é leggibile anche più del RO perpetuo.
Poi teniamo conto anche del fatto che le indicazioni sono condizionate dalla dimensione dei calibri, che in molti casi sono calibri pensati per casse di dimensioni inferiori.
Metti accanto un 3970 e un 3940 e i loro successori, scopriresti che i piccoli non sono meno leggibili dei grandi e forse é vero il contrario.
Poi se mi prendi come paradigma della leggibilità del grande diametro lo Zeitwerk allora alzo le mani :D
« Ultima modifica: Luglio 29, 2015, 16:55:28 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ilcommesso

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #17 il: Luglio 29, 2015, 16:55:40 pm »
Lo zeitwerk è grande se lo confronto al vagabondage di journe, però il Lange mi sembra più complicato, a livello di calibro, quindi la dimensione è vincolata ad esigenze strutturali.

ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #18 il: Luglio 29, 2015, 17:01:52 pm »
Si ma qua stiamo discutendo di diametri (la maggiore complessità dello zeitwerk si riflette nel suo spessore, il diametro credo sia una scelta progettuale di design), e di diametri da 38/39 per orlogi pseudo eleganti che conferirebbero maggiore leggibilità ai pari tipologia di diametro inferiore. Cosa che, esempi alla mano, non é vera, nemmeno per i perpetui ad affissione tradizionale.
Per vedere indicazioni più grandi in modo sensibile ci vogliono casse molto più grandi di quanto il buon gusto non permetta e calibri dimensionati di conseguenza.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #19 il: Luglio 29, 2015, 17:07:52 pm »
Lo zeitwerk è grande se lo confronto al vagabondage di journe, però il Lange mi sembra più complicato, a livello di calibro, quindi la dimensione è vincolata ad esigenze strutturali.
Lo Zeitwerk Simone è esattamente complicato come il Vagabondage, non di più, non di meno. Ma è più veloce ed è la metà come volume di cassa, forse meno.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #20 il: Luglio 29, 2015, 18:46:35 pm »
Commenti “laconici”, eh?  :)

Se però mi sono permesso di aprire questa discussione, è perché ho constatato che in quasi tutte le altre il dibattito sul tema imperversa, anche con argomentazioni approfondite.
Mi sembrava interessante “concentrarle” in una discussione coerente, che magari potesse chiarire alcune incomprensioni e restare di riferimento per un tema che è senz’altro ricorrente.

Non riuscirete a trascinarmi nell'ennesima diatriba tra diametri, da questo punto di vista ho già dato  :P

Un “bignamino” qui no?  ;)

Ad ogni modo, leggendo i commenti pubblicati, c’è chi ovviamente non dà molta importanza alle dimensioni, che vengono chiamate in causa soprattutto per la coerenza col calibro.
Criterio che personalmente ritengo corretto, seppure non dirimente: se mettiamo a confronto due orologi simili, uno 36 e uno 44 mm, possono piacere ugualmente purché abbiano ciascuno un calibro coerente?
A quel punto penso vengano in ballo – più o meno consapevolmente - altri criteri di giudizio, che magari non si ha interesse a indagare, preferendo considerarli “sensazioni” del momento. 

Tra quelli che invece alle dimensioni danno importanza, il criterio prevalente mi sembra quello dell’indossabilità (anche perché l’importanza della ‘leggibilità’ mi sembra un po’ ridimensionata dallo scambio di pareri): “mi sono fatto un’idea della validità delle misure - per le diverse tipologie di orologio - soprattutto vedendo come mi stanno al polso”.

Questo approccio emerge tanto in quelli affezionati a misure più classiche (erm2833, leolunetta, … il sottoscritto  :P ), quanto in quelli che esigono misure più "moderne", seppure non spropositate (massotto).

Cosicché - come ipotizzavo nel mio post iniziale - mi sembra emergere un diverso concetto di “indossabilità”: la questione è di "stile" in un senso più ampio di quello legato alla linea dei singoli orologi.
« Ultima modifica: Luglio 29, 2015, 18:52:23 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #21 il: Luglio 29, 2015, 19:05:19 pm »


Questo approccio emerge tanto in quelli affezionati a misure più classiche (erm2833, leolunetta, … il sottoscritto  :P )

Cosicché - come ipotizzavo nel mio post iniziale - mi sembra emergere un diverso concetto di “indossabilità”: la questione è di "stile" in un senso più ampio di quello legato alla linea dei singoli orologi.

Io rispondo per me, e ti dico che per me non è una questione di affezione alle misure classiche, non potrebbe esserlo visto che mi sono invaghito dell'orologeria meccanica solo da pochi anni.
La mia è una questione estetica, di armonia, che risponde positivamente all'emozione che provo quando indosso l'oggetto e me lo guardo al polso, per me orologio e polso non devono fare a pugni, non ne giova al mio occhio e al mio senso estetico.
Non dimentichiamoci che abbiamo, e almeno io ce l'ho, quel pizzico di vanità quando ho al polso uno dei miei orologi, che mi è costato soldi, fatica, attesa, studi, passione, discussioni, rischi ed altro, e quando me lo guardo per vedere l'ora(si avete letto bene, uso l'orologio meccanico per lo scopo per cui è stato creato) voglio che sia in sintonia col mio modo di giudicare l'armonia e l'equilibrio in tal senso.
« Ultima modifica: Luglio 29, 2015, 19:07:55 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #22 il: Luglio 29, 2015, 19:17:24 pm »
Commenti “laconici”, eh?

Se però mi sono permesso di aprire questa discussione, è perché ho constatato che in quasi tutte le altre il dibattito sul tema imperversa, anche con argomentazioni approfondite.
Mi sembrava interessante “concentrarle” in una discussione coerente, che magari potesse chiarire alcune incomprensioni e restare di riferimento per un tema senz’altro ricorrente.

Non riuscirete a trascinarmi nell'ennesima diatriba tra diametri, da questo punto di vista ho già dato  :P

Un “bignamino” qui no?  ;)

Ad ogni modo, leggendo i commenti pubblicati, c’è chi ovviamente non dà molta importanza alle dimensioni, che vengono chiamate in causa soprattutto per la coerenza col calibro.
Criterio che personalmente ritengo corretto, seppure non dirimente: se mettiamo a confronto due orologi simili, uno 36 e uno 44 mm, possono piacere ugualmente purché abbiano ciascuno un calibro coerente?
A quel punto penso vengano in ballo – più o meno consapevolmente - altri criteri di giudizio, che magari non si ha interesse a indagare, preferendo considerarli “sensazioni” del momento. 

Tra quelli che invece alle dimensioni danno importanza, il criterio prevalente mi sembra quello dell’indossabilità (anche perché l’importanza della ‘leggibilità’ mi sembra un po’ ridimensionata dallo scambio di pareri): “mi sono fatto un’idea della validità delle misure - per le diverse tipologie di orologio - soprattutto vedendo come mi stanno al polso”.

Questo approccio emerge tanto in quelli affezionati a misure più classiche (erm2833, leolunetta, … il sottoscritto  :P ), quanto in quelli che esigono misure più moderne, seppure non spropositate (massotto).

Cosicché, tornando al mio post iniziale, mi sembra emergere un diverso concetto di “indossabilità”: la questione diventa anche di "stile" in un senso ampio di quello legato alla linea dei singoli orologi.
Anche l'indossabilità è un concetto relativo. Molti orologi che qui sono considerati inindossabili in realtà lo sono senza tanti sacrifici. Penso per esempio a molti De Bethune. Se vedi la scheda tecnica dimensionale sembrano inindossabili, ma in realtà è molto molto diverso. Gli orologi , soprattutto se originali , vanno visti dal vivo.
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Istaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #23 il: Luglio 29, 2015, 19:33:48 pm »


Questo approccio emerge tanto in quelli affezionati a misure più classiche (erm2833, leolunetta, … il sottoscritto  :P )

Cosicché - come ipotizzavo nel mio post iniziale - mi sembra emergere un diverso concetto di “indossabilità”: la questione è di "stile" in un senso più ampio di quello legato alla linea dei singoli orologi.

Io rispondo per me, e ti dico che per me non è una questione di affezione alle misure classiche, non potrebbe esserlo visto che mi sono invaghito dell'orologeria meccanica solo da pochi anni.
La mia è una questione estetica, di armonia, (...)

In effetti intendevo dire che sei - siamo - incline ad apprezzare misure contenute, che tendenzialmente coincidono con quelle classiche, anche se il motivo non risiede in un esplicito richiamo a un'epoca (tesi 1 nel mio post iniziale), bensì in una spontanea ed empirica constatazione di quali misure consentano una maggiore indossabilità degli orologi e, quindi, una migliore armonia con il tuo polso (tesi 4).

Il fatto poi che le misure che consideri armoniche coincidano più o meno con quelle classiche - aggiungo io - forse non è una semplice "coincidenza"... forse chi ci ha preceduto qualcosa di armonia ed estetica capiva ( ;) ); e forse le proporzioni col polso (sulla base di un concetto di eleganza improntato alla discrezione) erano uno dei criteri che hanno consolidato nel tempo determinati canoni estetici.
« Ultima modifica: Luglio 29, 2015, 23:38:32 pm da Istaro »
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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #24 il: Luglio 29, 2015, 19:48:10 pm »
Cosicché, tornando al mio post iniziale, mi sembra emergere un diverso concetto di “indossabilità”: la questione diventa anche di "stile" in un senso più ampio di quello legato alla linea dei singoli orologi.
Anche l'indossabilità è un concetto relativo. Molti orologi che qui sono considerati inindossabili in realtà lo sono senza tanti sacrifici. Penso per esempio a molti De Bethune. Se vedi la scheda tecnica dimensionale sembrano inindossabili, ma in realtà è molto molto diverso. Gli orologi , soprattutto se originali , vanno visti dal vivo.

Che l'indossabilità sia un concetto relativo è proprio quello che scrivevo anch'io...  ;)

Solo che, secondo me, non dipende esclusivamente dal singolo orologio in sé, ma anche dalla prospettiva generale di chi guarda: esistono modi diversi di vedere il proprio "rapporto" con l'orologio da indossare.  :)
« Ultima modifica: Luglio 29, 2015, 23:36:47 pm da Istaro »
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ciaca

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #25 il: Luglio 29, 2015, 20:28:16 pm »
Tutto, in linea di principio, é indossabile, se piace.
Sono indossabili le Adidas da cestista col completo? É indossabile un abito stampato con fantasia mimetica? Sono indossabili i Submariner e i panerai con l'abito formale? É indossabile il Breguet da 34mm con jeans e polo a manica corta? E i calzoni col cavallo che arriva alle caviglie? E le mille altre estrosità alla moda, quale che sia la moda?
La risposta é si, se piacciono a chi li/le indossa.

Storia completamente diversa é se queste cose siano legate tra loro dalla coerenza, l'eleganza o quello che definiamo "buon gusto" senza forse averne una definizione univoca e oggettiva, ne l'indossabilitá ha nulla a che vedere con le proporzioni di un oggetto, l'equilibrio che quelle dimensioni producono sul quadrante o la coerenza concettuale che quelle dimensioni e proporzioni dovrebbero avere con la tipologia e la destinazione d'uso.

É l'annosa distinzione tra oggettivo e soggettivo, tra fashion e classico, tra gusto e buon gusto. Non ne verremo mai a capo :D
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Istaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #26 il: Luglio 29, 2015, 23:35:55 pm »
Tutto, in linea di principio, é indossabile, se piace.
Sono indossabili le Adidas da cestista col completo? É indossabile un abito stampato con fantasia mimetica? Sono indossabili i Submariner e i panerai con l'abito formale? É indossabile il Breguet da 34mm con jeans e polo a manica corta? E i calzoni col cavallo che arriva alle caviglie? E le mille altre estrosità alla moda, quale che sia la moda?
La risposta é si, se piacciono a chi li/le indossa.

Storia completamente diversa é se queste cose siano legate tra loro dalla coerenza, l'eleganza o quello che definiamo "buon gusto" senza forse averne una definizione univoca e oggettiva, ne l'indossabilitá ha nulla a che vedere con le proporzioni di un oggetto, l'equilibrio che quelle dimensioni producono sul quadrante o la coerenza concettuale che quelle dimensioni e proporzioni dovrebbero avere con la tipologia e la destinazione d'uso.

É l'annosa distinzione tra oggettivo e soggettivo, tra fashion e classico, tra gusto e buon gusto. Non ne verremo mai a capo :D

Mi sembra che al termine "indossabiità" abbiamo attribuito due significati diversi...

Tu intendi per "indossabile" ciò che è possibile e lecito indossare (cioè quasi tutto), anche se incoerente, inelegante o di cattivo gusto.

Io, invece, intendevo indicare proprio ciò che è elegante, con particolare riferimento ad un criterio di proporzione diametro-polso (che secondo me è un requisito di eleganza).

Anche mbelt mi sembrava attribuisse al termine "indossabile" una valenza positiva, per quanto lui sia di "più larghe vedute" sui diametri e su ciò che può essere considerato di buon gusto.

Chiarita la questione "terminologica", so bene che è impossibile una definizione univoca di eleganza e buon gusto, trattandosi di concetti "elastici".
Elastici sì, ma non fumosi e inconsistenti (altrimenti non avrebbe nemmeno senso invocarli).
Cosicché penso che non sia tempo perso cercare di chiarire meglio - già a noi stessi! - che cosa intendiamo, e cercare di capire che cosa intendono gli altri.  :)
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erm2833

Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #27 il: Luglio 29, 2015, 23:38:03 pm »
Possiamo paragonare il polso ad un esagono irregolare.
La cassa non dovrebbe sporgere dal piatto superiore cosi' come le anse non possono essere piu' lunghe degli angoli piu' acuti.

Istaro

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #28 il: Luglio 29, 2015, 23:59:47 pm »
Possiamo paragonare il polso ad un esagono irregolare.
La cassa non dovrebbe sporgere dal piatto superiore cosi' come le anse non possono essere piu' lunghe degli angoli piu' acuti.

Ohh! Sono contento che Ermanno abbia deciso di "coinvolgersi"!  :D

Questo esempio dà forma - nel senso letterale  :) - ad alcuni concetti che spesso descriviamo confusamente.

Grazie, almeno da parte mia!

So già che qualcuno dirà che non dobbiamo impiccarci alla geometria e alle calcolatrici...

Io invece trovo enormemente stimolante - scusatemi se mi ripeto - poter capire meglio, dare un "perché" alle mie sensazioni empiriche.

Ben sapendo che tutte le schematizzazioni hanno un evidente valore esplicativo e di riferimento, non "normativo".  :)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Teo

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Re:Le dimensioni degli orologi
« Risposta #29 il: Luglio 30, 2015, 09:30:01 am »
Secondo me un orologio deve essere comodo.
Se è comodo le misure sono un dettaglio.
Quello che non capisco quando si acquistano certi esemplari è come possano essere comodi al polso... perché ok le mode ma il cilicio al polso no eh  :o :o :o
Matteo