Orologico Forum 3.0

Patek 5370

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #90 il: Agosto 27, 2015, 13:30:20 pm »
Appunto...orologi per chi non vuole bagni di sangue o anche meglio vuole sgobbarci su qualche soldo. Questa é la "percezione" tra chi gli orologi li compra, e può permettersi di farlo, gettando via tanti soldi in questi giocattoli da ricchi.

E infatti, più questa percezione cala, e più monsieur Stern si affanna a fare "selezioni" e "liste" che hanno sempre più il sapore della farsa quando gli orologi per i quali dovresti avere il suo permesso li trovi nelle vetrine dei reseller.
Altro che percezione...ma de che?!
« Ultima modifica: Agosto 27, 2015, 13:32:58 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Errol

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Re:Patek 5370
« Risposta #91 il: Agosto 27, 2015, 13:33:38 pm »
tutta l'orologeria superiore ad uno Swatch è un giocattolo per ricchi o presunti tali.
        

Errol

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Re:Patek 5370
« Risposta #92 il: Agosto 27, 2015, 13:36:40 pm »
e più monsieur Stern si affanna a fare "selezioni" e "liste" che hanno sempre più il sapore della farsa quando gli orologi per i quali dovresti avere il suo permesso li trovi nelle vetrine dei reseller.
Altro che percezione...ma de che?!

Premetto che non voglio accusare nessuno ma se facessi leggere tutti i vostri commenti su PP ad un "esterno forum" che non conosce la vostra conoscenza e cultura sugli orologi,  l'immagine che ne uscirebbe analizzando i vostri commenti è che siate stati esclusi da tali liste e selezioni
        

Re:Patek 5370
« Risposta #93 il: Agosto 27, 2015, 13:43:12 pm »
il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico
Per chi ha un minimo di onestà intellettuale e di cultura in ambito di orologi, queste parole andrebbero scolpite nella roccia in quanto oggettivamente indiscutibili.
Rimetto le foto:


Se non ci fosse la scritta PP, a quel prezzo non se lo comprerebbe nessuno al mondo.

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #94 il: Agosto 27, 2015, 13:51:20 pm »
e più monsieur Stern si affanna a fare "selezioni" e "liste" che hanno sempre più il sapore della farsa quando gli orologi per i quali dovresti avere il suo permesso li trovi nelle vetrine dei reseller.
Altro che percezione...ma de che?!

Premetto che non voglio accusare nessuno ma se facessi leggere tutti i vostri commenti su PP ad un "esterno forum" che non conosce la vostra conoscenza e cultura sugli orologi,  l'immagine che ne uscirebbe analizzando i vostri commenti è che siate stati esclusi da tali liste e selezioni

E a che servono se poi basta girare l'angolo per trovare gli stessi orologi presso i vari reseller?
Esserne esclusi non mi pare un grosso problema :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Patek 5370
« Risposta #95 il: Agosto 27, 2015, 13:55:50 pm »
Citazione
Per questa celebrazione sono stati scelti i modelli più belli e più iconici della Casa

Opinabile, il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico, a meno che della speculazione che lo avvolge non si voglia fare appunto l'icona della nuova era post Patrizzi della casa.
Che é esattamente il motivo per il quale la percezione di questo marchio sta cominciando a vacillare, perché da chi gli orologi li compra non per farne mercimonio, che sia l'oligarca russo o il parvenu cinese, É sempre più visto come orologio da bottegaio
Sul 5070 siamo d'accordo ma tu di un concetto estrapoli solo un particolare.

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #96 il: Agosto 27, 2015, 14:03:58 pm »
Mica vero, sei tu che hai parlato di orologi più belli e iconici.
A ME non sembrano ne l'uno ne l'altro, e non solo il 5070.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #97 il: Agosto 27, 2015, 14:22:34 pm »
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco io non  conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Patek non ha bilanci negativi. Però è un dato di fatto che un tipo di clientela lo hanno perso. E se mi permetti è una parte della clientela, è una parte ininfluente. Tu pensi che questa clientela non conti niente, e non influisca. Io so solo che ho preso nove Patek nuovi più diversi complicati negli anni scorsi che oggi non comprerei più. Poi oggi le informazioni girano su internet. Quindi è chiaro che il cliente che non si collega ad internet non saprà nulla. Ma ormai quasi tutti lo fanno, e lo faranno sempre di più. Le informazioni girano. La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati? Così si costruisce e si disfa il marchio
« Ultima modifica: Agosto 27, 2015, 14:26:36 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #98 il: Agosto 27, 2015, 14:31:30 pm »
Citazione
Per questa celebrazione sono stati scelti i modelli più belli e più iconici della Casa

Opinabile, il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico, a meno che della speculazione che lo avvolge non si voglia fare appunto l'icona della nuova era post Patrizzi della casa.
Che é esattamente il motivo per il quale la percezione di questo marchio sta cominciando a vacillare, perché da chi gli orologi li compra non per farne mercimonio, che sia l'oligarca russo o il parvenu cinese, É sempre più visto come orologio da bottegaio
v
Sul 5070 siamo d'accordo ma tu di un concetto estrapoli solo un particolare.
Le referenze più belle ed iconiche sono ben altre rispetto a quelle riprodotte. Aggiungo anche per fortuna.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

PESSOA67

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Re:Patek 5370
« Risposta #99 il: Agosto 27, 2015, 14:45:39 pm »
A me sembra che tutti noi, molti di noi, comincino a sentire su di sè una certa chiamiamola nostalgia.
Vuoi per età anagrafica o perchè il presente è davvero troppo globalizzato.
Ma io ripeto, in un mondo di 7 miliardi di persone di cui si dice il 10pct detenga il 90pct della ricchezza totale i nr delle produzioni delle Maison di orologi sono credo irrisori, voglio dire, non c'è sovraproduzione.
I giovani non comperano più orologi, questo è un dato di fatto, hanno tante e troppe altre distrazioni, questo non produce in primis una nuova cultura orologiera e il marketing tratta questo mercato come un altro qualsiasi mercato del lusso.
Hai potere d'aquisto, vedi una pubblicità, entri e comperi.
I palati fini guardano al vintage, i palati davvero fini hanno già quello che volevano avere, cosa rimane?
Rimangono i "marchi", chi più chi meno svuotati dei loro significati originali, adattati ai tempi, deturpati, magari qualche volta migliorati, ci sono gli alti e bassi e le new entry.
Io non ci vedo nulla di incongruente con tutti gli altri prodotti che si producono oggi, scusate la ripetizione.
Ferrari ho letto mantiene prezzi/nr di produzione: quale è stata la sua ultima icona di serie? Il Testarossa forse. La Enzo è troppo concept, ed io amo la Ferrari beninteso ma dopo Dino BB e TR poco altro che rimarrà nel tempo, Porsche continua a rifare la 911 dopo essersi buttata su diesel suv e ammiraglia, le Audi in autostrada che arrivano da dietro sono tutte uguali..
Hermes è una piacevole eccezione ed i russi volgarotti che sottointendete la Kelly la regalano alla loro segretaria come noi regaliamo la scatola panettone e spumante a Natale.
Quello che voglio dire è che i numeri che voi citate andrebbero confrontati su larga scala.
Se la fam Stern fosse stata legata al suo passato siete così sicuri ora sarebbe ancora in mano alla sola famiglia?
Io non lo so.
   

ciaca

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Re:Patek 5370
« Risposta #100 il: Agosto 27, 2015, 15:08:23 pm »
Nessuno ha la sfera di cristallo, ma non c'è una sola ragione per ritenere che se Stern avessero adottato altro tipo di strategie volte a focalizzarsi sulla nicchia dell'eccellenza piuttosto che puntare sui grandi numeri e le produzioni in serie con inevitabile crollo della qualità, l'azienda non sarebbe ancora viva, vegeta e saldamente nelle loro mani.

La storia d'altronde parla chiaro: tutti i grandi marchi svenduti alle holding del lusso dalla fine degli anni 90 erano aziende che si erano già giocate l'immagine con le medesime strategie.
Aziende come Vacheron che avevano storia e blasone non inferiore a Patek fino agli anni 70 e che nel breve volgere di un decennio erano state completamente sputtanate da gestioni inadeguate e prodotti incommentabili.
« Ultima modifica: Agosto 27, 2015, 15:13:12 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Patek 5370
« Risposta #101 il: Agosto 27, 2015, 15:16:01 pm »
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco io non  conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Patek non ha bilanci negativi. Però è un dato di fatto che un tipo di clientela lo hanno perso. E se mi permetti è una parte della clientela, è una parte ininfluente. Tu pensi che questa clientela non conti niente, e non influisca. Io so solo che ho preso nove Patek nuovi più diversi complicati negli anni scorsi che oggi non comprerei più. Poi oggi le informazioni girano su internet. Quindi è chiaro che il cliente che non si collega ad internet non saprà nulla. Ma ormai quasi tutti lo fanno, e lo faranno sempre di più. Le informazioni girano. La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati? Così si costruisce e si disfa il marchio

...quel che vorrei capire è se non li ricompreresti più solo per la qualità dei prodotti o anche perchè hai riscontrato, nel rivenderli che perdono, in percentuale, esattamente quanto gli altri?
Perchè, vedi Marco, io credo sia tutto lì il discorso e cioè che, se è tutta una strategia di marketing PP per far credere che i loro segnatempo sono quell'ottimo investimento che poi all'atto pratico non è....allora, come dici tu, è più che naturale che con la consapevolezza delle persone vi sarà una reazione atta a disfare l'immagine aziendale.
Se pero, non li ricompreresti per motivi tecnici e qualitativi allora non ti seguo perchè di persone che s'interessano a questi aspetti piuttosto che al Brand, all'immagine di esclusività data dalla doppia PP, la rivendibilità o addirittura la speculazione, sono una percentuale di cui, secondo me, Stern, se li perde e di contro guadagna interi mercati di nuovi ricchi cinesi, indiani, russi ecc... se ne frega altamente.
Pensaci...sono molti di più, comprano e richiedono "solo" un quadrante piacevole in materiale nobile con la scritta Patek Philippe, il retro con oblò e magari decorazioni esteticamente scenografiche ma soprattutto vogliono leggere di record d'asta Patek.....nessuna domanda circa i movimenti, la cronometria, l'Anglage, le dimensioni, lo spessore, il Guillochè, la manifattura che tanto apprezzi....persone che se gli nomini Dufour pensano alle caramelle... anzi no, datosi i conti in banca, agli Yachts!!

Esaspero naturalmente, altrimenti i discorsi diverrebbero troppo articolati ma era per rispondere alla tua domanda:  "La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati?"
Ti rispondo che sicuramente è fatta dagli ultimi citati ma il mondo cambia e se Stern si vuol arricchire a dismisura, puntando ora tutto sui nuovi ricchi, spendendo di meno e preferibilmente in marketing, incassando molto di più....beh, che dire....l'azienda è sua!!

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #102 il: Agosto 27, 2015, 15:20:14 pm »
A me sembra che tutti noi, molti di noi, comincino a sentire su di sè una certa chiamiamola nostalgia.
Vuoi per età anagrafica o perchè il presente è davvero troppo globalizzato.
Ma io ripeto, in un mondo di 7 miliardi di persone di cui si dice il 10pct detenga il 90pct della ricchezza totale i nr delle produzioni delle Maison di orologi sono credo irrisori, voglio dire, non c'è sovraproduzione.
I giovani non comperano più orologi, questo è un dato di fatto, hanno tante e troppe altre distrazioni, questo non produce in primis una nuova cultura orologiera e il marketing tratta questo mercato come un altro qualsiasi mercato del lusso.
Hai potere d'aquisto, vedi una pubblicità, entri e comperi.
I palati fini guardano al vintage, i palati davvero fini hanno già quello che volevano avere, cosa rimane?
Rimangono i "marchi", chi più chi meno svuotati dei loro significati originali, adattati ai tempi, deturpati, magari qualche volta migliorati, ci sono gli alti e bassi e le new entry.
Io non ci vedo nulla di incongruente con tutti gli altri prodotti che si producono oggi, scusate la ripetizione.
Ferrari ho letto mantiene prezzi/nr di produzione: quale è stata la sua ultima icona di serie? Il Testarossa forse. La Enzo è troppo concept, ed io amo la Ferrari beninteso ma dopo Dino BB e TR poco altro che rimarrà nel tempo, Porsche continua a rifare la 911 dopo essersi buttata su diesel suv e ammiraglia, le Audi in autostrada che arrivano da dietro sono tutte uguali..
Hermes è una piacevole eccezione ed i russi volgarotti che sottointendete la Kelly la regalano alla loro segretaria come noi regaliamo la scatola panettone e spumante a Natale.
Quello che voglio dire è che i numeri che voi citate andrebbero confrontati su larga scala.
Se la fam Stern fosse stata legata al suo passato siete così sicuri ora sarebbe ancora in mano alla sola famiglia?
Io non lo so.
 
Non mi sento nostalgico per nulla, è continuo a comprare orologi anche nuovi, semplicemente ho escluso alcune grandi marche perché per me hanno perso la qualità del prodotto, i contenuti e il design. Patek è quella che ha perso più di tutte, ma non è sola in quest tendenza. Non sono d'accordo con il paragone automobilistico, Ferrari e Porsche sono molto migliorate, ancora di più Ferrari di Porsche che era già su un livello alto. Ti assicuro che una Ferrari di oggi rispetto ad una Testarossa è su un altro pianeta rispetto al resto del circolante . Oggi è al top una F12, come una 488 GTB lo è nella sua categoria, trenta anni fa non era così. E guarda caso vive con soli 7000 esemplari prodotti l'anno. Se certe case di alta orologerìa avessero preso l'esempio di Ferrari oggi il loro prodotto e la loro immagine sarebbero diversi. Ed è inutile ripetere la tiritera che questi mercati non contano, perché anche qui si compravano e si comprano orologi, e anche perché quei mercati emergenti a volte vanno in crisi, e allora sono guai se vendi solo li. Le case serie mantengono la clientela e la estendono, non tentano di sostituirla. E se mi permetti non tutti i clienti sono ugualmente influenti.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Patek 5370
« Risposta #103 il: Agosto 27, 2015, 15:23:55 pm »
Nessuno ha la sfera di cristallo, ma non c'è una sola ragione per ritenere che se Stern avessero adottato altro tipo di strategie volte a focalizzarsi sulla nicchia dell'eccellenza piuttosto che puntare sui grandi numeri e le produzioni in serie con inevitabile crollo della qualità, l'azienda non sarebbe ancora viva, vegeta e saldamente nelle loro mani.

La storia d'altronde parla chiaro: tutti i grandi marchi svenduti alle holding del lusso dalla fine degli anni 90 erano aziende che si erano già giocate l'immagine con le medesime strategie.
Aziende come Vacheron che avevano storia e blasone non inferiore a Patek fino agli anni 70 e che nel breve volgere di un decennio erano state completamente sputtanate da gestioni inadeguate e prodotti incommentabili.

...e se questo non gli bastasse e volesse invece UTILI SMODATI?

mbelt

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Re:Patek 5370
« Risposta #104 il: Agosto 27, 2015, 15:26:55 pm »
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco io non  conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Patek non ha bilanci negativi. Però è un dato di fatto che un tipo di clientela lo hanno perso. E se mi permetti è una parte della clientela, è una parte ininfluente. Tu pensi che questa clientela non conti niente, e non influisca. Io so solo che ho preso nove Patek nuovi più diversi complicati negli anni scorsi che oggi non comprerei più. Poi oggi le informazioni girano su internet. Quindi è chiaro che il cliente che non si collega ad internet non saprà nulla. Ma ormai quasi tutti lo fanno, e lo faranno sempre di più. Le informazioni girano. La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati? Così si costruisce e si disfa il marchio

...quel che vorrei capire è se non li ricompreresti più solo per la qualità dei prodotti o anche perchè hai riscontrato, nel rivenderli che perdono, in percentuale, esattamente quanto gli altri?
Perchè, vedi Marco, io credo sia tutto lì il discorso e cioè che, se è tutta una strategia di marketing PP per far credere che i loro segnatempo sono quell'ottimo investimento che poi all'atto pratico non è....allora, come dici tu, è più che naturale che con la consapevolezza delle persone vi sarà una reazione atta a disfare l'immagine aziendale.
Se pero, non li ricompreresti per motivi tecnici e qualitativi allora non ti seguo perchè di persone che s'interessano a questi aspetti piuttosto che al Brand, all'immagine di esclusività data dalla doppia PP, la rivendibilità o addirittura la speculazione, sono una percentuale di cui, secondo me, Stern, se li perde e di contro guadagna interi mercati di nuovi ricchi cinesi, indiani, russi ecc... se ne frega altamente.
Pensaci...sono molti di più, comprano e richiedono "solo" un quadrante piacevole in materiale nobile con la scritta Patek Philippe, il retro con oblò e magari decorazioni esteticamente scenografiche ma soprattutto vogliono leggere di record d'asta Patek.....nessuna domanda circa i movimenti, la cronometria, l'Anglage, le dimensioni, lo spessore, il Guillochè, la manifattura che tanto apprezzi....persone che se gli nomini Dufour pensano alle caramelle... anzi no, datosi i conti in banca, agli Yachts!!

Esaspero naturalmente, altrimenti i discorsi diverrebbero troppo articolati ma era per rispondere alla tua domanda:  "La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati?"
Ti rispondo che sicuramente è fatta dagli ultimi citati ma il mondo cambia e se Stern si vuol arricchire a dismisura, puntando ora tutto sui nuovi ricchi, spendendo di meno e preferibilmente in marketing, incassando molto di più....beh, che dire....l'azienda è sua!!
Ho escluso Patek perché a fronte di prezzi sempre più folli qualità, contenuti e design sono peggiorati e stanno ancora peggiorando. Poi è anche vero che con Patek ho rimesso tanti soldi, ma tanti soldi, mentre chi me li vendeva diceva che erano assegni circolari. Un sacco di balle. Io ti dico che non tutti i clienti pesano uguali. Ci sono clienti in ogni continenti che sono influenti, altri che lo sono meno. Ed è grazie ai clienti influenti che una casa manitiene un nome ed un prestigio, oltre a farselo. Saranno i primi ad andarsene ma non gli ultimi, questo è sicuro. I tempi sono cambiati, ma anche nel senso che l'informazione gira più veloce oggi di un tempo, e l'informazione sul calo di qualità Patek è mondiale, non la vede chi non la vuol vedere, come sempre. Questo non è mai un buon segno per una azienda. È in genere l'inizio della fine.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre