Orologico Forum 3.0

Sopravvissuti

Re:Sopravvissuti
« Risposta #135 il: Novembre 26, 2015, 15:07:02 pm »
Quello di Palermo a 2,8k dice nuovo, anche Brescia mai indossato.
« Ultima modifica: Novembre 26, 2015, 15:18:13 pm da Frank_Lunare »
“La generosità significa dare più di quello che puoi, e l'orgoglio sta nel prendere meno di ciò di cui hai bisogno.”
Khalil Gibran

Teo

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #136 il: Novembre 27, 2015, 17:22:47 pm »
Però un Primero HW con ancora i buchi del rotore di carica tolto... insomma...
L'automatico perde 50 mt stessa cassa stesso tutto credo ma 50 mt in meno.
Questo il mio:

ALAN FORD

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #137 il: Novembre 27, 2015, 17:24:34 pm »
Però un Primero HW con ancora i buchi del rotore di carica tolto... insomma...
L'automatico perde 50 mt stessa cassa stesso tutto credo ma 50 mt in meno.
Questo il mio:


Quindi volendo puoi rimontarlo o è più sottile?

Re:Sopravvissuti
« Risposta #138 il: Novembre 27, 2015, 18:35:55 pm »
No che non lo puoi rimontare, mancherà tutta la gabbia dell'automatico con la ruota che devia sugli invertitori, che non ci saranno e altro. :)
Limite mio, ma non comprendo bene come si possa scegliere un El Primero manuale. Calibro che prende il suo nome proprio perchè nel 1969 fu il primo cronografo automatico... ???
« Ultima modifica: Novembre 27, 2015, 18:40:09 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #139 il: Novembre 27, 2015, 19:17:37 pm »
E anche piuttosto bruttino, quindi che poco beneficia dell'assenza del rotore di carica.
Francamente anch'io capisco poco il senso di un el primero manuale, così come di un 7753.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #140 il: Novembre 27, 2015, 20:31:20 pm »
E anche piuttosto bruttino, quindi che poco beneficia dell'assenza del rotore di carica.
Francamente anch'io capisco poco il senso di un el primero manuale, così come di un 7753.
Anche io , lo considero insulso.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Sopravvissuti
« Risposta #141 il: Novembre 27, 2015, 21:14:59 pm »
E anche piuttosto bruttino, quindi che poco beneficia dell'assenza del rotore di carica.
Francamente anch'io capisco poco il senso di un el primero manuale, così come di un 7753.
Ricordo ed ho anche ritrovato la discussione su altri lidi, dove dicesti che nonostante la "castrazione" El Primero restava nettamente superiore al Lemania che definivi il piu' brutto e povero...che molti si focalizzano sulla castrazione rappresentata dal veniale peccato di togliergli l'automatico...
Ricordasti anche delle castrazioni che aveva operato Rolex sul medesimo calibro...
Mi ricordo della discussione perchè proprio io (che rispetto a te e quasi tutti gli altri mi reputo un neofita) storsi il naso davanti al movimento monco, ma il tuo intervento mi portò a riflettere e rivalutare la cosa.
Per coerenza, questo El Primero privo del rotore ha senso oppure no?
Adesso avete detto a Gidi che il 1861 è poca roba (sono in accordo), il 7750 è economico e paragonarlo al  Lemania è eresia, che El Primero monco è addirittura insulso...
Allora Gidi ha ragione quando dice che a quel prezzo non c'è niente meglio del Moon?
Giusto per capire ed imparare...

PS  Naturalmente il consiglio era riferito all' HW per restare nella fascia di prezzo indicata da Giuseppe altrimenti e con altri prezzi El Primero è AUTOMATICO
« Ultima modifica: Novembre 27, 2015, 21:18:48 pm da Frank_Lunare »
“La generosità significa dare più di quello che puoi, e l'orgoglio sta nel prendere meno di ciò di cui hai bisogno.”
Khalil Gibran

ciaca

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #142 il: Novembre 27, 2015, 21:17:54 pm »
Ma infatti non rinnego quello che ho scritto, ossia che anche castrato resta comunque nettamente superiore al lemania.
Qui però si stava parlando anche del lato estetico della cosa, e certamente il primero bello da vedere non é, da cui poco capisco il senso, ossia l'utilità, di rimuovere l'automatico, il che mi pare non aggiunga nulla al lato estetico (che é la ragion d'essere di un crono manuale) e tolga solo funzionalità al movimento.
Non vedo contraddizione in tutto questo :)
« Ultima modifica: Novembre 27, 2015, 21:20:29 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Sopravvissuti
« Risposta #143 il: Novembre 27, 2015, 21:29:34 pm »
Ma infatti non rinnego quello che ho scritto, ossia che anche castrato resta comunque nettamente superiore al lemania.
Qui però si stava parlando anche del lato estetico della cosa, e certamente il primero bello da vedere non é, da cui poco capisco il senso, ossia l'utilità, di rimuovere l'automatico.
Sono in pieno accordo, non volevo creare contraddizioni, anch'io trovo esteticamente non troppo felice quella soluzione (mi chiedo anche perche' utilizzare il cavolo del fondello a vista).Ho fatto riferimento a quel vecchio intervento per capire, dovendo scegliere in quella fascia di prezzo, tra HW, 1861 e 7750/53 come ti saresti comportato.
Tralasciando la triste evirazione lasciata pure in bella vista, l' HW resta comunque tecnicamente e qualitativamente migliore.
Io prenderei nonostante tutto HW (questo è il senso del mio intervento), per me il Moon solo se monta il 321; possiedo 7750 e non mi dispiace ma l'ho pagato molto molto meno.
« Ultima modifica: Novembre 27, 2015, 21:41:20 pm da Frank_Lunare »
“La generosità significa dare più di quello che puoi, e l'orgoglio sta nel prendere meno di ciò di cui hai bisogno.”
Khalil Gibran

erm2833

Re:Sopravvissuti
« Risposta #144 il: Novembre 27, 2015, 23:34:15 pm »
Guardate dal vero il Primero manuale e vi accorgerete che e' di una tristezza sconvolgente.
Sembra che lo abbiano disegnato in Jaeger.

Istaro

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #145 il: Dicembre 27, 2017, 00:57:43 am »
Ripesco questo vecchio topic perché mi sembra non sia stato citato l’intramontabile Calatrava.

Fu il primo orologio della Patek Philippe a fregiarsi di questo nome, riferito al simbolo della maison  (la croce emblema dei cavalieri che difesero la fortezza di Calatrava contro i Mori nel 1158). Fortemente voluto nel 1932 dai fratelli Stern, nuovi soci dell’azienda, la risollevò dalla crisi.

Innovò profondamente l’aspetto degli orologi, passando dalla ricercatezza dello stile Art deco  al minimalismo dello stile Bauhaus.
La celeberrima “referenza 96” aveva una cassa rotonda con bordo a moneta, anse integrate nella carrure  e rastremate (una soluzione ancora rara all’epoca). Ma, soprattutto, un quadrante essenziale, con indici trapezoidali applicati, lancette dauphine, secondina al 6.




Per 85 anni, accanto alle numerose varianti, Patek ha continuato a produrre lo stesso, intramontabile modello (ovviamente aggiornato nei calibri incassati), diventato – penso – l’orologio icona per eccellenza, il più imitato, il primo che viene in mente a chiunque chiude gli occhi e pensa a un segnatempo (anche se poi chi coltiva la passione è indotto a ricercare la varietà e l’originalità).
Ovviamente è uno dei modelli più longevi nel panorama dell’orologeria: come modelli introdotti ancor prima sul mercato, e tutt’ora in produzione, ricordo solo i Cartier (Santos e Tank) e il Reverso.

Enrico (Diemmeo) ha la fortuna di possedere una referenza degli anni Ottanta/Novanta (la 3796), che misura ancora 31 mm come l’originale.
Peccato che oggi, pur mantenendo quasi inalterata la linea (la secondina si è spostata un po’ più su), si sia arrivati a ben 37 mm (i 35 mm delle successive referenze 565 e 570 erano ancora accettabili; oltre, l’orologio si snatura un po’).
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

diemmeo

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #146 il: Dicembre 27, 2017, 07:21:10 am »
Ripesco questo vecchio topic perché mi sembra non sia stato citato l’intramontabile Calatrava.

Fu il primo orologio della Patek Philippe a fregiarsi di questo nome, riferito al simbolo della maison  (la croce emblema dei cavalieri che difesero la fortezza di Calatrava contro i Mori nel 1158). Fortemente voluto nel 1932 dai fratelli Stern, nuovi soci dell’azienda, la risollevò dalla crisi.

Innovò profondamente l’aspetto degli orologi, passando dalla ricercatezza dello stile Art deco  al minimalismo dello stile Bauhaus.
La celeberrima “referenza 96” aveva una cassa rotonda con bordo a moneta, anse integrate nella carrure  e rastremate (una soluzione ancora rara all’epoca). Ma, soprattutto, un quadrante essenziale, con indici trapezoidali applicati, lancette dauphine, secondina al 6.




Per 85 anni, accanto alle numerose varianti, Patek ha continuato a produrre lo stesso, intramontabile modello (ovviamente aggiornato nei calibri incassati), diventato – penso – l’orologio icona per eccellenza, il più imitato, il primo che viene in mente a chiunque chiude gli occhi e pensa a un segnatempo (anche se poi chi coltiva la passione è indotto a ricercare la varietà e l’originalità).
Ovviamente è uno dei modelli più longevi nel panorama dell’orologeria: come modelli introdotti ancor prima sul mercato, e tutt’ora in produzione, ricordo solo i Cartier (Santos e Tank) e il Reverso.

Enrico (Diemmeo) ha la fortuna di possedere una referenza degli anni Ottanta/Novanta (la 3796), che misura ancora 31 mm come l’originale.
Peccato che oggi, pur mantenendo quasi inalterata la linea (la secondina si è spostata un po’ più su), si sia arrivati a ben 37 mm (i 35 mm delle successive referenze 565 e 570 erano ancora accettabili; oltre, l’orologio si snatura un po’).

Condivido in tutto le considerazioni di Gianni (Istaro), che sono una gradevole sorpresa alla fine di questo post “ripescato” e che ho riletto con interesse. Io ho scelto consapevolmente la referenza 3796 da 31mm (31.5?) fedele esteticamente alla mitica ref. 96 del 1932, rispetto alla ref. 5196 da 37mm (senza citare la 5297 da 39mm) pure disponible dal medesimo reseller a prezzo doppio a parità di condizioni. Le ultime referenze citate, con il medesimo calibro da 10 linee (21.9mm diametro) hanno, a mio avviso, seguito la tendenza del mercato a scapito delle proporzioni movimento/cassa. Aggiungo una foto della referenza con diametro maggiore in cui si vede che, per riempire il vuoto del quadrante a ore 6, è stato aggiunto il marker orario prima assente.

ALAN FORD

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Re:Sopravvissuti
« Risposta #147 il: Dicembre 27, 2017, 20:41:01 pm »
E' bello veder riemergere vecchi post, segno che qualcosa di valido si è scritto in passato.
Anzi...adesso vado a cercare ancora più indietro quando ero in piena forma.