Orologico Forum 3.0

Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #60 il: Dicembre 31, 2015, 08:08:21 am »
Citazione
Beh , questo me l'ero immaginato, però il problema è che un submariner tutti sanno cosa costa , i guadagni sono limitati ma per venderne tanti bisogna comprarne tanti, mi posso sbagliare ma secondo me la fate troppo facile

Ma infatti non è sull'orologio tipo submariner che il commerciante può fare il grosso margine. Lo ritira a 500 euro meno di quanto lo vende ma lo ha già rivenduto dopo mezz'ora e ha nel frattempo venduto un altro orologio.
Con questi continui cambi e scambi di Rolex e similari che in tanti, specie in Italia, si dilettano a fare il commerciante fa volume e non immobilizza capitali.
Ma non c'è solo il submariner e quando il giovane a caccia di submariner si presenta dal commerciante con l'orologio del padre o del nonno di cui non sa nulla e nulla gli interessa il commerciante si sfrega le mani e si lecca le dita :D

Ciaca non è vero... Si sfrega le mani se il giovane gli propone un vecchio "Freccione'  per il submariner e lo vuole imbrogliare...

Se ha un Corum Admiral gli fa un piacere a ritirarlo e dargli qualcosa perché deve aspettare anni forse e perché deve trovare uno che entri a vederlo...

Mi spiace ma oggi anche il cliente casuale prima di fare qualcosa SA GIÀ orientativamente cosa ha e cosa compra ( consigli di amici , informazioni sul web , ecc) ...


Ma de chè..?
L'orologio più ricercato di tutto "orologico" dopo il Papillon, qui è "chi l'ha visto"...
Il mio attuale il rivenditore ce lo aveva da pochissimo tempo e me lo sono accaparrato, ora ne è spuntato un'altro e l'ha preso Sandro mi pare, il prossimo sarà di Corrado senz'altro, poi magari saranno finiti perchè ce ne sono pochissimi e vanno solo agli appassionati.
Esempio di bell'orologio di buon pregio(pochi pezzi/FP71/ultrapiatto/quadrante in smalto/cassa pregevole) al quale un appassionato(sempre che piaccia) non può rinunciare, visto poi il prezzo ridicolo, il pranzo è servito.
Ha ragione Angelo, se lo porti ad un venditore si sfrega le mani altro che ti fa un favore, perchè ti ci danno 300 euro e se lo vendono a cinque volte tanto o più, altro che spiccioli, solo con tempi un pò più lunghi di altri, forse.

Beato te... Se lo porti ai reseller che frequento io da 20 anni te se mette a ridere...

Beati voi che avete trovato questa chicca... 8)

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #61 il: Dicembre 31, 2015, 08:10:47 am »
Avere disponibili le informazioni non significa aver voglia di farle proprie :)
E d'altronde è proprio un fenomeno come quello di ch24 che avvalora, per esempio, certe quotazioni. Per cui se su ch24 mediamente un ultrapiatto da 34 mm vale 2500 euro cosa vuoi che lo sprovveduto possa replicare al commerciante che per venderlo a 2500 deve ritirarglielo a 1500? :)

Senza contare che su ch24 la fascia di prodotto da oltre 5000 euro si vede ma non si compra, ergo sempre dal commerciante si passa.
Che poi se il 99% delle inserzioni su ch24 sono appunto di commercianti,  un motivo ci sarà?! ;)

Il motivo è che per la stragrande maggioranza degli acquirenti, chiamiamoli consumatori poco informati, il negozio fisico di un commerciante è ancora una garanzia rassicurante su acquisti di importo elevato. Giusto o sbagliato tale garanzia appare irrinunciabile ai più al punto, in alcuni casi, da strapagarla in termini di prezzo d'acquisto o condizioni economiche di permuta.

P.s: ci tengo a precisare che non è una "mia" visione della cosa ma quella che mi viene rappresentata da alcuni commercianti.

Mi sembra giusto questo ultimo pensiero.

C'è da aggiungere che oltre la metà dei commercianti che conosco ti propone si orologi a prezzi alti ma , in modo limpido e corretto , ti informa eticamente anche sulla svalutazione di ciò che stai per comprare.

È questo mi rassicura non poco , già testato sul campo.

Mi spiego : se compri un Longines o uno Zenirh da 4K il commerciante corretto ti informa che se ti stanchi dopo un mese ne riprenderai 1,2/1.3 ....

Se compri un Rolex , un AP da 6k dopo un mese ne riprendi 5...

Questo non perché a loro non piaccia Zenit o Nomos ...ma perché devono rivendere l'usato e il mercato CHIEDE QUELLO ....

Di Omega il mercato chiede 9 moonwatch su 10 Omega venduti ..anche se hanno macchine molto igliori del moon gli altri.

Il mercato ( chi passeggia in centro , si ferma , chiede e compra ) chiede un certo tipo di oggetti ..stop !

Il commerciante non può ricomprare un Dubuis alla percentuale svalutativa a di un Gmt master 2 ...

Il commerciante deve vendere non collezionare in negozio quello che VOI RITENETE sia il meglio dell'orologeria   8)
Perché tu invece cosa ritieni sia il meglio dell'orologeria? E' così difficile capire che in questo settore "il meglio" non di valuta dai numeri di vendita o dalla commerciabilità. Esistono parametri altri con cui valutare gli orologi, anzi più connotanti l'oggetto della nostra analisi o passione...

Se leggi cosa ho scritto ...il meglio dell'orologeria NON FREGA NULLA A CHI DEVE VENDERE E COMPRARE...

I commercianti ( oggetto del topic ) vogliono gli oggetti che piacciono non i migliori...e non quelli che piacciono a 10/20 persone nei forum....

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #62 il: Dicembre 31, 2015, 09:25:40 am »
Te lo ripeto, sono proprio questo tipo di orologi che fanno sfregare le mani ai commercianti, orologi che nessuno vuole o quasi, proprio perché possono dirti con loro(finto) rammarico che l'orologio è desueto, ha misure poco confacenti alle mode, non è ricercato ecc. Poi te lo pagano in noccioline e se lo rivendono bene, il compratore prima o poi arriva se sono bravi a piazzarlo.
Coi soliti noti hanno uno smercio più rapido, ma si tratta di qualche centone o poco più, non comprano a 1 e rivendono a 5. Non sono certo gli orologi che smuovono la baracca quelli di nicchia, ma sono quelli che in proporzione gli fanno speculare di più, almeno io la vedo così.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #63 il: Dicembre 31, 2015, 12:05:02 pm »
Citazione
Beato te... Se lo porti ai reseller che frequento io da 20 anni te se mette a ridere...

Non hai capito, ti ripeto beati i reseller che trovano i fessi  che ci credono e lasciano in permuta orologi a prezzi da ferro vecchio. Senza di questi potrebbero chiudere pure domani :D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #64 il: Dicembre 31, 2015, 12:15:41 pm »
ok..avete senz'altro ragione voi... ;)

Buon anno a tutti ... :D

ilcommesso

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #65 il: Dicembre 31, 2015, 15:09:40 pm »
Non è che abbiamo ragione, è un dato di fatto.
Un commerciante può essere sprovveduto al pari di un cliente, ma mentre il valore di un Rolex o Patek è abbastanza noto, con orologi più rari la faccenda cambia.
 
L'analisi di Leandro è impeccabile.

ciaca

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #66 il: Dicembre 31, 2015, 15:32:05 pm »
Sempre più spesso comprare o vendere un orologio da un privato sta diventando un salto nel buio, ci vuole molto pelo sullo stomaco e buon fiuto per riconoscere le truffe, e non si è mai al sicuro completamente, specie in Italia che è il paradiso terrestre per farabutti di ogni specie visto il lassismo della "giustizia" di questo paese.
È questa una delle ragioni per la quale i commercianti sono un'alternativa rassicurante anche per chi del tutto sprovveduto non è; ci si accontenta di qualcosa in meno (quando le valutazioni non sono da estorsione) a fronte di maggiori garanzie, e questo tanto più quanto maggiore è il valore dell'orologio.
Che è poi la principale ragione per la quale gli orologi "inportanti" si vendono quasi solo e sempre tramite commercianti
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

erm2833

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #67 il: Dicembre 31, 2015, 16:48:48 pm »
Ecco Ermanno, non entro nello specifico, ma credo sia semplice sgamare un quadrante ristampato da parte tua, forse meno semplice da parte sua. Poi, credo che se smonti il quadrante e ne osservi il retro, dimostrando ampiamente la ristampa non credo che la persona in oggetto abbia problemi a rendere il denaro a te come al primo passante per la strada. Non mi pronuncio sul certificato , anche perchè mi sembrerebbe di dovere prendere le difese della categoria. in ogni caso gli episodi da te indicati sono la cartina di tornasole del livello della categoria. E se questo citato è , almeno sulla carta, uno tra i più seri non riesco ad immaginare cosa possano combinare altri del livello di quelli citati da Patrizio. Io , comunque, ho sempre creduto nell'impresa sana e responsabile, come l'unica che potesse avere un futuro e che potesse dare una soddisfazione professionale a chi la esercitava. Non so perchè mi è venuto il passato....
Ci sono ristampe difficili da beccare ed altre facili facili,quelle cui ho fatto riferimento erano elementari.

Circa il certificato:se io che non conosco i Rolex metto su un'associazione di appassionati del marchio e comincio a rilasciare certificati di originalita' per gli stessi che valenza possono avere i miei certificati?
E come faccio io commerciante "importante" a pubblicare sul mio forum di vendita che il tal Breguet Type 20 e' certificato?
Oppure vogliamo parlare dei vari 5402 e 3700 con quadranti certamente non originari?
Perche' non scriverlo a chiare lettere?
Se non li conosce e' grave,non stiamo parlando di orologi rari o di marche sconosciute.
Sia chiaro che io non ce l'ho con lui:pochi giorni fa ho scritto qui sul forum che aveva in vendita un 3700 tutto originale e 
con tutti i componenti originari,cosa che in Italia non capita di sovente.
E' la categoria che e' abituata a lavorare in maniera non cristallina.

erm2833

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #68 il: Dicembre 31, 2015, 17:06:43 pm »
I venditori stanno in piedi grazie al fatto che spesso sono riciclatori di nero. Scusate.
Per Ermanno, il mio giusto ed edificante era ovviamente ironico, ma si sa che i commercianti sono commercianti e noi ragioniamo con la mentalità degli appassionati.
Vedo pochi commercianti con la B maiuscola come quello conosciuto da Errol che conoscono in molti su questo forum e non solo. Questo Signore potrebbe essere uno dei pochi che rimarrà in piedi. In primis poichè stiamo parlando di piazze storiche e con una platea di osservatori mondiali, in secundis perchè ha una ottima rete di pescatori. Vende molto , investe molto, fa girare il prodotto e riesce a rimanere sui prezzi di mercato. Vedo invece altri commercianti , prima molto noti, anche in località balneari, che si stanno infognando in situazioni molto pericolose. A mio parere ci sarà una falcidiata di personaggi molto prima dei trent'anni prospettati da Alan.
Perdonami,non avevo capito.

Quanto al commerciante con la B a me non ha fatto una buona impressione dal lato umano e tanto meno da quello tecnico.Un commerciante deve capire chi ha di fronte e non continuare a dichiarare originali quadranti ristampati qualche giorno prima;o scrivere che un Type 20 ha il certificato di autenticita' quando quest'ultimo e' stato rilasciato da un signore italiano,non professionista, che di quel tipo di Breguet ne sa poco o niente.O mettere in vendita sul sito orologi di terzi non presenti in negozio.
A questi livelli molto meglio il "professore"...

Scusa Ermanno ma chi è il "professore"?
Per un romano e' grave!
E' il titolare di un negozio che vendeva,non so se lo faccia ancora,anche in televisione.
Alla trasmissione partecipavano anche il figlio ed un assistente che si rivolgevano a lui chiamandolo appunto "professore".
Per noi vecchi appassionati tale e' rimasto,il professore.

range

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #69 il: Dicembre 31, 2015, 17:22:06 pm »
Ermanno dimentichi che claudio ha un botto di anni meno di noi...😂 😂 😂

Il professore entrò nello staff della trasmissione del negozio fianco monte dei pegni per dare "lustro" e ragguagli su alcuni modelli di prezzo elevato...  una trasmissione dove l'italiano latitava ma in compenso si rideva parecchio e ridevano pure loro...😄😄😄

erm2833

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #70 il: Dicembre 31, 2015, 17:40:03 pm »
Ascoltarlo era uno spettacolo nello spettacolo..."I Cavalieri di Calatrava"...

Quando ho trattato a quattro occhi con lui pero' mi sono trovato bene.

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #71 il: Dicembre 31, 2015, 18:15:29 pm »
...quando avrete tempo mi dovrete raccontare perche questa storia voglio conoscerla....forse è  meglio in mp pero

Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #72 il: Dicembre 31, 2015, 21:13:47 pm »


Il professore entrò nello staff della trasmissione del negozio fianco monte dei pegni per dare "lustro" e ragguagli su alcuni modelli di prezzo elevato...  una trasmissione dove l'italiano latitava ma in compenso si rideva parecchio e ridevano pure loro...😄😄😄
[/quote]

La ricordo benissimo quella trasmissione...descrizione "pomposa" dei segnatempo che vendevano...e poi la parola al "professore"...divertente....
Ricordo anche le trasmissioni di B&B Orologi....piu o meno lo stesso periodo??
Alessandro

range

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #73 il: Dicembre 31, 2015, 21:20:33 pm »
Si stesso periodo del grande Luca bebo... aciaio tutto aciao mai sentito battito cardiaco!😄😄😄


Errol

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Re:Il commerciante di orologi nell'era internet, quale futuro?
« Risposta #74 il: Dicembre 31, 2015, 21:27:23 pm »
Si stesso periodo del grande Luca bebo... aciaio tutto aciao mai sentito battito cardiaco!😄😄😄

Da quel che so il grande Luca dopo una "bevuta " dell GDF adesso starà meglio di noi in quel di Rio....