A me Kari non delude mai:
Il GMT-6 è mosso da un movimento che custodisce alcuni dei più illustri testamenti orologieri meccanici. Kari Voutilainen è appassionato di precisione meccanica, ma di quella da Concorso di Cronometria.
A regolare la frequenza ci pensa uno scappamento con doppia ruota che rilascia al bilanciere un impulso diretto. Questo dispositivo, molto più stabile di un tradizionale scappamento ad ancorino svizzero, permette di ottenere oscillazioni più isocrone e in ogni condizione di utilizzo.
Anche la molla del bilanciere, da sempre uno dei particolari cui Voutilainen presta più attenzione, non è standard. Sin dai suoi primi cronometri Vingt, il maestro ne utilizza una tutta sua con curvatura esterna Philips (tipo Breguet), e nella parte terminale a curvatura Grossmann. Quest’ultima è distinguibile per il piccolo tratto finale della molla sopraelevato.
Le magiche movenze di questo scappamento, e dei suoi precisi scatti, si possono scorgere osservando il ponte che regge il bilanciere.
Ma come mette subito in chiaro il suo nome, il Vouilainen GMT-6 possiede anche la complicazione dedicata a segnare un secondo fuso orario, ovviamente realizzata in modo inedito.
Esso è marcato da un disco posizionato a ore 6 che mostra sia i 24 fusi orari sia l’indicatore giorno notte. L’indicazione dell’ora del fuso scelto è segnata da un triangolino che punta su un anello con la scala concentrica a quella dei secondi continui. Il disco avanza a passi di un’ora premendo semplicemente il pulsante posto sulla corona di carica.
In occasione del SIHH 2016 l’orologiaio AHCI finlandese, oramai naturalizzato svizzero, ha creato un nuovo e colorato quadrante per il GMT-6, blu e arancio, con l’interno della ruota dedicata ai fusi orari colorata di azzurro e giallo. Al centro si nota un’estesa lavorazione a guilloche. Un vero capolavoro.
La cassa da 39 mm. è in platino e il coperchio del fondello è anch’esso smaltato Grand Feu trasparente blu dove figurano altre meravigliose incisioni.