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Royal oak con doppio bilanciere

mbelt

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #105 il: Gennaio 29, 2016, 20:14:20 pm »
In realtà lessi da qualche parte che proprio il montaggio contrapposto delle due spirali aveva, come effetto secondario, quello di "mediare" i difetti dei due elementi creando una spirale "virtuale" con un funzionamento più vicino a quello teorico.

Dico secondario perchè il primo ed il più evidente era comunque il mantenimento del baricentro del sistema.

Forse ho usato termini impropri, citando a memoria, ma più o meno il concetto era questo.
Infatti, in questo topic sei stato quello che ha fornito le interpretazioni tecniche più corrette.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #106 il: Gennaio 29, 2016, 20:24:56 pm »
In realtà lessi da qualche parte che proprio il montaggio contrapposto delle due spirali aveva, come effetto secondario, quello di "mediare" i difetti dei due elementi creando una spirale "virtuale" con un funzionamento più vicino a quello teorico.

Dico secondario perchè il primo ed il più evidente era comunque il mantenimento del baricentro del sistema.

Forse ho usato termini impropri, citando a memoria, ma più o meno il concetto era questo.

In realtà primario e secondario coincidono, nel senso che è proprio la correzione di eccentricità del baricentro della singola spirale l'unico motivo per il quale due spirali identiche e sovrapposte in contro fase, come nell'idea messa in atto da Moser, se perfettamente identiche, compensano ciascuna il difetto dell'altra mantenendo il baricentro della molla risultante virtualmente nello stesso punto fisso in asse col bilanciere. Gli effetti più che "mediati" sono sovrapposti per annullarsi a vicenda.
E la cosa non funziona proprio perché le due spirali non saranno mai identiche e quindi gli effetti invece di compensarsi fino al punto di annullarsi è anche possibile che si sommino e si amplifichino
Altra storia, di tutt'altro tipo, è quella della possibile risonanza delle due spirali che Papi raccontava di aver sperimentato (e allora trova anche spiegazione l'ispirazione al resonance di Journe); allora si gli errori delle due spirali sarebbero mediati e la loro oscillazione tenderebbe ad uniformarsi all'unisono.
Ma questa a tutt'ora è solo un'ipotesi tratta da un vecchio (sette anni fa) intervento di Papi a proposito del fenomeno della risonanza.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #107 il: Gennaio 29, 2016, 20:27:57 pm »
In realtà lessi da qualche parte che proprio il montaggio contrapposto delle due spirali aveva, come effetto secondario, quello di "mediare" i difetti dei due elementi creando una spirale "virtuale" con un funzionamento più vicino a quello teorico.

Dico secondario perchè il primo ed il più evidente era comunque il mantenimento del baricentro del sistema.

Forse ho usato termini impropri, citando a memoria, ma più o meno il concetto era questo.

In realtà primario e secondario coincidono, nel senso che è proprio la correzione di eccentricità del baricentro della singola spirale l'unico motivo per il quale due spirali identiche e sovrapposte in contro fase, come nell'idea messa in atto da Moser, se perfettamente identiche, compensano ciascuna il difetto dell'altra mantenendo il baricentro della molla risultante virtualmente nello stesso punto fisso in asse col bilanciere. Gli effetti più che "mediati" sono sovrapposti per annullarsi a vicenda.
E la cosa non funziona proprio perché le due spirali non saranno mai identiche e quindi gli effetti invece di compensarsi fino al punto di annullarsi è anche possibile che si sommino e si amplifichino
Altra storia, di tutt'altro tipo, è quella della possibile risonanza delle due spirali che Papi raccontava di aver sperimentato (e allora trova anche spiegazione l'ispirazione al resonance di Journe); allora si gli errori delle due spirali sarebbero mediati e la loro oscillazione tenderebbe ad uniformarsi all'unisono.
Ma questa a tutt'ora è solo un'ipotesi tratta da un vecchio (sette anni fa) intervento di Papi a proposito del fenomeno della risonanza.
Si, peccato a me lo abbia ripetuto circa 3 anni fa, di persona, ed in più mi abbia detto anche altro. Secondo me la risonanza non c'entra nulla con questo orologio, sarei quasi pronto a scommetterci.
Tu Angelo continui a non capire perché ha tirato in ballo il Resonance, a me sembra facilissimo da capire, lampante, ovvio:1) un fatto storico, cioè i suoi studi con i due bilancieri e la cronometria sono cominciati dal Journe. Cioè lui ha analizzato il Journe con un po' di scetticismo, ha scoperto che funzionava bene, e ha proseguito studi e ricerche sui due bilancieri che hanno portato a questo orologio. Non mi sembra così strano; 2) ripeto, per l'ennesima volta, che a parte questo Ap, con duu bilancieri, senza differenziale, esiste solo il reso. Non mi sembra complicato. Il legame con il Reso. Al di là del fatto storico, anche prescindendo da esso, mi pare assai forte anche per questo secondo aspetto, che non è affatto irrilevante, anche se non sfrutta- probabilmente - alcuna risonanza.
« Ultima modifica: Gennaio 29, 2016, 20:32:44 pm da mbelt »
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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #108 il: Gennaio 29, 2016, 20:32:17 pm »
Vedremo dai.....

Queste cose prima o poi vengono scoperte, non resta che aspettare.

Magari lo sentiremo direttamente dalle parole di Papi.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

fabri5.5

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #109 il: Gennaio 29, 2016, 23:54:20 pm »
continuate a parlare di risonanza,
ma la risonanza a patto di riuscire a crearla,
è gratis,quindi è già un beneficio!!!

S.M.

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #110 il: Gennaio 30, 2016, 07:10:09 am »
continuate a parlare di risonanza,
ma la risonanza a patto di riuscire a crearla,
è gratis,quindi è già un beneficio!!!
La risonanza non c'entra !!!!!

I bilanceri sono calettati sullo stesso asse quindi esiste un solido vincolo meccanico.
Bisogna solo verificare cosa comporta accoppiare direttamente due sistemi.
Poco, molto, nulla, peggio?
È qui il nocciolo della questione
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guagua72

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #111 il: Gennaio 30, 2016, 07:34:21 am »
Speriamo in qualche approfondimento maggiore da fonti esterne o meglio dallo stesso Papi

ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #112 il: Gennaio 30, 2016, 10:44:48 am »
Citazione
La risonanza non c'entra !!!!!

Forse....
A meno che non riguardi le due spirali, e non i due bilancieri, come lasciava intendere Papi stesso in una vecchia discussione. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

S.M.

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #113 il: Gennaio 30, 2016, 14:15:23 pm »
Citazione
La risonanza non c'entra !!!!!

Forse....
A meno che non riguardi le due spirali, e non i due bilancieri, come lasciava intendere Papi stesso in una vecchia discussione. :)
Ma se le spirali sono vincolate meccanicamente (perché lo sono i bilanceri dato che condividono lo stesso perno) come possono non andare in sincronia?
Magari una sforza di più e trascina l'altra, ma sempre insieme si muoveranno.

La risonanza si manifesta solo se due elementi sono fisicamente separati ed iniziano comunque a vibrare con la stessa frequenza influenzandosi a vicenda.

Perlomeno come la conoscevo io.
La caratteristica fondamentale è l'assenza di qualsivoglia vincolo fisico.

Non so, però la vedo così
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ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #114 il: Gennaio 30, 2016, 14:25:17 pm »
Il fatto che due elementi oscillanti siano vincolati allo stesso vincolo non gli impedisce di scambiarsi mutuamente onde di pressione attraverso l'aria o di entrare in risonanza, come in risonanza possono entrare due pendoli che oscillano sullo stesso asse (così erano i pendoli a risonanza sperimentati da Breguet). Senza contare che l'aria non è l'unico mezzo di trasmissione di questa quota di energia cinetica, ci sono anche le vibrazioni delle masse alle quali le spirali sono collegate.
Potrebbe anche non essere il fenomeno della risonanza vero e proprio di cui parliamo quando ci riferiamo al journe o ai pendoli, ma il presupposto fisico esiste comunque; magari Papi ha scoperto che ha effetti positivi sulla cronometria (e così lasciava intendere in quella discussione in cui accennava alla sua doppia spirale su un unico bilanciere) anche su oscillatori vincolati l'uno all'altro.
« Ultima modifica: Gennaio 30, 2016, 14:39:26 pm da ciaca »
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ALAN FORD

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #115 il: Gennaio 30, 2016, 14:48:09 pm »
Citazione
La risonanza non c'entra !!!!!

Forse....
A meno che non riguardi le due spirali, e non i due bilancieri, come lasciava intendere Papi stesso in una vecchia discussione. :)
Ma se le spirali sono vincolate meccanicamente (perché lo sono i bilanceri dato che condividono lo stesso perno) come possono non andare in sincronia?
Magari una sforza di più e trascina l'altra, ma sempre insieme si muoveranno.

La risonanza si manifesta solo se due elementi sono fisicamente separati ed iniziano comunque a vibrare con la stessa frequenza influenzandosi a vicenda.

Perlomeno come la conoscevo io.
La caratteristica fondamentale è l'assenza di qualsivoglia vincolo fisico.

Non so, però la vedo così

Potrebbe essere un perno dentro l'altro ed essere svincolati.

ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #116 il: Gennaio 30, 2016, 15:07:03 pm »
Per Stefano:

per capire fino in fondo quali possono essere gli effetti benefici a cui mi riferivo dobbiamo pensare all'energia che i due oscillatori, seppur vincolati tra loro, si scambiano mutuamente per effetto della vibrazione (dell'aria o delle masse a cui sono vincolati); nel fenomeno della risonanza onde di pressione in regime stazionario si trasferiscono mutuamente dall'uno all'altro e questo in modo additivo, energeticamente quindi parte dell'energia cinetica perdUta nello smorzamento dell'oscillazione di uno viene trasferita per risonanza all'oscillazione dell'altro.
Il vantaggio della risonanza delle due spirali vincolate allo stesso bilanciere, o a dUE distinti bilancieri vincolati tra loro come nel caso in oggetto, potrebbe quindi essere una minore dissipazione di energia di smorzamento e quindi un minor prelievo di energia dalla forchetta dell'ancora per mantenere stazionaria l'oscillazione del sistema, con l'ulteriore vantaggio in quest'ultimo caso a dUE bilancieri, del raddoppio della massa e quindi dell'inerzia del sistema.
E questo spiega anche la seguente affermazione di Papi nel descrivere il suo sistema a doppia spirale:

"Mi sono risparmiato tanta ... perdita di energia."

:)
« Ultima modifica: Gennaio 30, 2016, 15:08:55 pm da ciaca »
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guagua72

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #117 il: Gennaio 30, 2016, 15:12:18 pm »
Ma dai, oramai eccedere in commenti è superfluo, non divertente e anche un pò noioso......

ciaca

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #118 il: Gennaio 30, 2016, 15:21:23 pm »
Citazione
Ma dai, oramai eccedere in commenti è superfluo

Mica vero, usare la testa non è mai superfluo :)

Siamo partiti dalla risonanza dei bilancieri, siamo passati dalla sovrapposizione delle spirali a la Moser e siamo giunti infine alla risonanza delle spirali per aumentare l'efficienza energetica dello scappamento :P
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guagua72

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Re:Royal oak con doppio bilanciere
« Risposta #119 il: Gennaio 30, 2016, 15:26:44 pm »
Ma sono solo supposizioni, sono oramai diversi post che si suppone, mi piacerebbe non supporre e capire le reali opportunità offerte da questo movimento, tutto qui.......comprendo la grande passione tecnica e la competenza nella micromeccanica che sfocia nelle più ampie e appassionate supposizioni, am sempre di supposizioni si tratta, senza avere uno spaccato del movimento come si fa? Ecco tutto qui. Vorrei cercare di capire non per il gusto dello sforzo in sé ma per qualcosa che abbia a che fare realmente col movimento.....Scusate lo sforzo.......hihihihi