Orologico Forum 3.0

Ma guarda te il Chopard

Istaro

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #255 il: Gennaio 05, 2017, 18:16:33 pm »
Spostare l'affissione delle ore e dei minuti è piuttosto semplice, e difatti per il suo(eventuale) decentramento si utilizzano ruote e rinvii sulla platina lato quadrante. Spostare la secondina no, perché la sua posizione all'interno è predeterminata all'origine(sia a secondi centrali che con secondina decentrata) ed è parte integrante del progetto del calibro.
Se fosse così semplice ci troveremmo molti più calibri piccoli incassati in casse e quadranti grandi ma ben distanziate e proporzionate, cosa che non avviene praticamente mai. ;)

Scusa leolunetta ma se lato quadrante dove esce l'asse su cui si innesta lo sferino, ci innesti una ruota che problema c'è a spostarla in giro (cosa che sono certo aver visto fare, mi metto a cercare quando ho un minuto)? Intendi che possono nascere problemi di efficienza? Una piastra crono ridotta ai minimi termini, per capirci.

Aumenti leggermente lo spessore...
Fattore non irrilevante, visto che parliamo di orologi ultraformali.
Anche se forse di minor impatto che una secondina accentrata.

L'optimum sarebbe, ovviamente, un calibro pensato e ottimizzato in tal senso.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

tick

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #256 il: Gennaio 05, 2017, 18:24:39 pm »
Spostare l'affissione delle ore e dei minuti è piuttosto semplice, e difatti per il suo(eventuale) decentramento si utilizzano ruote e rinvii sulla platina lato quadrante. Spostare la secondina no, perché la sua posizione all'interno è predeterminata all'origine(sia a secondi centrali che con secondina decentrata) ed è parte integrante del progetto del calibro.
Se fosse così semplice ci troveremmo molti più calibri piccoli incassati in casse e quadranti grandi ma ben distanziate e proporzionate, cosa che non avviene praticamente mai. ;)

Scusa leolunetta ma se lato quadrante dove esce l'asse su cui si innesta lo sferino, ci innesti una ruota che problema c'è a spostarla in giro (cosa che sono certo aver visto fare, mi metto a cercare quando ho un minuto)? Intendi che possono nascere problemi di efficienza? Una piastra crono ridotta ai minimi termini, per capirci.

Aumenti leggermente lo spessore...
Fattore non irrilevante, visto che parliamo di orologi ultraformali.
Anche se forse di minor impatto che una secondina accentrata.

L'optimum sarebbe, ovviamente, un calibro pensato e ottimizzato in tal senso.

Non c'è dubbio, e magari in qualche caso non puoi proprio per specificità del calibro, ma in linea di massima non mi sembra sta gran cosa. Chiaro che paghi in efficienza e spessore, ma se si tratta di tombini come quello dell'altro thread, di cosa parliamo?
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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #257 il: Gennaio 05, 2017, 21:54:23 pm »
Spostare l'affissione delle ore e dei minuti è piuttosto semplice, e difatti per il suo(eventuale) decentramento si utilizzano ruote e rinvii sulla platina lato quadrante. Spostare la secondina no, perché la sua posizione all'interno è predeterminata all'origine(sia a secondi centrali che con secondina decentrata) ed è parte integrante del progetto del calibro.
Se fosse così semplice ci troveremmo molti più calibri piccoli incassati in casse e quadranti grandi ma ben distanziate e proporzionate, cosa che non avviene praticamente mai. ;)

Scusa leolunetta ma se lato quadrante dove esce l'asse su cui si innesta lo sferino, ci innesti una ruota che problema c'è a spostarla in giro (cosa che sono certo aver visto fare, mi metto a cercare quando ho un minuto)? Intendi che possono nascere problemi di efficienza? Una piastra crono ridotta ai minimi termini, per capirci.


Credo di aver capito cosa intendi, una specie di "innesto" come nei crono al solo fine di spostare la secondina.
In tutta probabilità l'amplitudine e l'efficienza cronometrica dell'orologio sarebbe compromessa in modo permanente(e non come nei crono che sono disattivati nel 99% dei casi funzionando senza innesto del comparto), quindi prestazioni più scarse di quelle di base e riserva di carica probabilmente inferiore, bisognerebbe anche lavorare per evitare il vuoto del passaggio dovuto all'innesto(continuo)se ipotizziamo ruota su ruota come negli innesti laterali dei crono, se pensiamo invece ad un più efficace contatto pignone-ruota dove bisognerebbe comunque preventivare la piastrina aggiuntiva coi rubini in cui applicare il comparto, i problemi di efficienza di cui abbiamo parlato comunque restano anche perchè più ruote, pignoni, perni, rubini (estranei al progetto e non previsti) ci sono da trascinare più calano efficienza e accuratezza cronometrica.
Ultimo ma non ultimo infine lo spessore che inevitabilmente aumenta, anche se di poco, ma immaginiamo un orologio da 5-6mm di spessore con un ultrapiatto FP72.
Anche 0,4/0,5mm in più sarebbero tanti…
Tutto ciò per il solo equilibrio estetico e per 4 impallinati in croce, che ovviamente essendo tali faranno anche caso "all'accrocchio" per il raggiungimento dello scopo storcendo il naso oltremodo... ;)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

e.m.

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #258 il: Gennaio 05, 2017, 22:28:43 pm »
Leandro,una soluzione come quella dei secondi indiretti al centro?

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #259 il: Gennaio 05, 2017, 23:12:47 pm »
Leandro,una soluzione come quella dei secondi indiretti al centro?


Non ho capito cosa intendi. ???
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-Samuel Johnson-

e.m.

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #260 il: Gennaio 05, 2017, 23:27:59 pm »
I primi orologi con secondi centrali nascevano con secondi al 6 e venivano poi adattati dalle case costruttrici dei calibri stessi rimandando indirettamente i secondi al centro.
Tutte le case hanno adottato questo sistema prima che venissero progettati calibri specifici che nascevano con l'indicazione dei secondi centrali.
Parlo di Patek come di Vacheron,di Zenith come di IWC e via dicendo.

marco daytona

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #261 il: Gennaio 06, 2017, 09:27:00 am »
Leggo soltanto ora, interessante il calibro 1.96 di Chopard, ma la spiegazione a pag.11 sul contenimento dello spessore tramite il micro-rotore contenuto nello spessore della stessa platina, mi fa un pó (passatemi il termine) "schifare" i normali micro-rotore, tipo il nuovo automatico di Panerai che é bello, ma dopo aver letto questo thread...solo a vedersi.
Quello che mi attrae del 240 o UG66 (da cui PF deriva se ho ben capito) é quello spessore piccolo piccolo di 2,3mm.
Quel gioco di ingranaggi volto a non incrementare lo spessore totale, rimanendo immerso nella platina. Solo questo ingegno meccanico applicato a questo calibro, me lo fa percepire come una cosa non solo bella da vedere ma anche da apprezzare.
I 747 stanno ai classici D.Roth come gli Offshore stanno ai 15202... "Erm"
Sarei curioso di provarlo un ultrapiatto da 43mm...praticamente un compact disc al polso "Ciaca"
I punti (sulla patente) sono come le cicatrici degli eroi di guerra "Il Falegname"