Oramai fa parte del panorama nel cruscotto, occultato e discreto non è oramai più un accessorio ma parte integrante dell'auto.
Ma non è stato sempre così, ci sono stati tempi in cui l'autoradio valeva più del portafoglio (in cui c'era niente
) , sempre con noi, ho una immagine di me al matrimonio di un parente e l'inseparabile autoradio appoggiata sull'inginocchiatoio della chiesa e la preoccupazione di lasciarla li quando sono andato a fare la comunione!
Ma facciamo un po' di cronistoria, la prima autoradio che ricordo era questa sotto installata sulla Fiat 600 targata Roma 22... di mio fratello, se la lasciavi accesa, in un'ora buttava giù la batteria!
La prima auto che ho avuto è stata una 500F c'era installato un "paiperino" il mitico Piper dell'Autovox.
Piccolo ed estraibile, un vero gioiellino, unica pecca i contatti a strisciamento tra lui ed il contenitore, fatti di materiale economico ero sempre li con le pinzette a restringerli!
C'erano però già quelle dette con ricerca automatica, ossia, meccanicamente memorizzavi 5 stazioni e pigiando il tasto di scatto la stanghetta delle stazioni si portava in posizione memorizzata, era già qualcosa dii pregio e non da tutti, era dentro le Flavia o le Flaminia.
La tecnologia avanzava ed anche la fame di buona musica, il sistema Stereo 8 era fantastico, nettamente superiore alla musicassetta, girava più veloce annullando il fruscio di fondo, era su quattro piste quindi la selezione già selezionabili per 4 ed era a ciclo continuo, ossia non dovevi riavvolgere o riversare.
Essendo prodotta e brevettata da una piccola casa come la Voxon in Via di Tor Cervara Roma non ha avuto ovviamente scampo nei confronti dei colossi come Sony, Panasonic Hitachi che avevano la musicassetta.
La prima versione chiamato il "due pezzi" aveva la parte transitors di potenza staccata e così chi aveva in auto questo immenso tesoro si era inventato un connettore volante in modo da portar via la parte frontale che comunque pesava un paio di chili e senza appigli e lasciare l'altro chilo in auto.
Alla Voxon avevano capito il problema furti e così uscì l'evoluzione, tutto concentrato in un solo pezzo, ed estraibile!
La nuova versione soprannominata "boccanera" era il sogno segreto di tutti noi ma essendo estraibile di fatto introvabile!
E si perché qui bisogna fare una parentesi, le radio nuove le compravano i ricchi, noi poveracci le compravamo rigorosamente a Porta Portese, ufficialmente regolari perché erano li con il loro banco sotto gli occhi di poliziotti e carabinieri ma assolutamente solo radio rubate!
E quando benestante acquistai la prima autoradio in negozio,vidi una cosa strana che non avevo mai visto e di cui nessuno mi aveva mai parlato prima, La Garanzia!
Quella appoggiata sull'inginocchiatoio, era la radio degli anni 80, quella comoda con il manico quella di Toto Cutugno dell'italiano con l'autoradio sempre nella mano destra, pensavo che oramai la tecnologia non potesse più andare avanti tanto la consideravo comoda confortevole ed integrata nella mano, spegnere l'auto ed estrarla e scendere con lei era un gesto oramai completamente automatico.
E invece non era finita, il frontalino ebbe un effetto devastante per noi nostagici del "boccanera", era la fantascienza, troppo leggero e troppo piccolo, ma mai mai mai noi provenienti dagli anni 60 avremmo potuto immaginare che l'autoradio sparisse togliendo di fatto il lavoro a quei romantici ladri di autoradio fornitori dei nostri negozianti a Porta Portese.