Orologico Forum 3.0

Kienzle cronografo a carica manuale

Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #165 il: Maggio 05, 2016, 14:01:11 pm »
No, si chiama realismo

Angelo, anche la Cina ha sua sua bella e ricca storia nel contesto dell'orologeria.
Se, insieme alle macchine, trovaassero anche eccellenti addetti Marketing, ci sarebbe pure abbondante fuffa per loro. Certo, una fuffa che oggi dorme da sempre, difficile da svegliare, ma non impossibile, soprattutto per il mercato interno che, numericamente, potenzialmente, sarebbe enorme.


Antonio ci decriveresti meglio il quadro di questa bella e ricca storia sull'orologeria cinese, siccome la ignoro vorrei capire. E così vorrei capire se questa storia può essere sufficientemente salda e credibile per uno sviluppo di uno o più brand forti e per poter così aspirare a prendere fette di mercato(ricordiamolo in declino) o ancora meglio a surclassare in successo e vendite nel mondo(tra pochi anni) l'orologeria svizzera o tedesca dei ranghi alti.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #166 il: Maggio 05, 2016, 14:19:54 pm »
La fuffa per definizione si crea. Basta avere il denaro. Della tradizione non importa a nessuno. Se il settore come sembra oggi non avrà futuro nessuno investirà, tanto più con il mercato cinese chiuso. Ma se la situazione mutasse avremmo orologiai cinesi. I cinesi possono fare tutto: sia ovviamente prodotti artigianali sia prodotti industriali. Investire o non investire è solo una scelta. Anche perché tra l'altro nulla impedisce ad un imprenditore cinese di comprare dopo Eterna e Movado anche qualche altro marchio che andrà in crisi (o è già in crisi). Le possibilità sono infinite. Le scelte di investimento sono comuni. Le capacità tecniche (neppure tecnologiche) e produttive idem.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #167 il: Maggio 05, 2016, 14:41:20 pm »
La fuffa per definizione si crea. Basta avere il denaro. Della tradizione non importa a nessuno. Se il settore come sembra oggi non avrà futuro nessuno investirà, tanto più con il mercato cinese chiuso. Ma se la situazione mutasse avremmo orologiai cinesi. I cinesi possono fare tutto: sia ovviamente prodotti artigianali sia prodotti industriali. Investire o non investire è solo una scelta. Anche perché tra l'altro nulla impedisce ad un imprenditore cinese di comprare dopo Eterna e Movado anche qualche altro marchio che andrà in crisi (o è già in crisi). Le possibilità sono infinite. Le scelte di investimento sono comuni. Le capacità tecniche (neppure tecnologiche) e produttive idem.


Non sapevo che la Movado e la Eterna attuali fossero di proprietà cinese, c'è sempre da imparare...
Molto interessante, hanno quindi rilevato l'intera impresa.
Da questi due esempi possiamo quindi già fare un raffronto tra un prima e un dopo. Chiedo a chi lo sa perché io non li conosco, come sono attualmente gli orologi prodotti da queste due maison? Si possono collocare in quale fascia?
E come sono in raffronto al passato di quando li produceva la svizzera..?
In questo caso possiamo parlare di miglioramento della qualità oppure no? Così tanto per sapere...
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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mbelt

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #168 il: Maggio 05, 2016, 15:07:25 pm »
La fuffa per definizione si crea. Basta avere il denaro. Della tradizione non importa a nessuno. Se il settore come sembra oggi non avrà futuro nessuno investirà, tanto più con il mercato cinese chiuso. Ma se la situazione mutasse avremmo orologiai cinesi. I cinesi possono fare tutto: sia ovviamente prodotti artigianali sia prodotti industriali. Investire o non investire è solo una scelta. Anche perché tra l'altro nulla impedisce ad un imprenditore cinese di comprare dopo Eterna e Movado anche qualche altro marchio che andrà in crisi (o è già in crisi). Le possibilità sono infinite. Le scelte di investimento sono comuni. Le capacità tecniche (neppure tecnologiche) e produttive idem.


Non sapevo che la Movado e la Eterna attuali fossero di proprietà cinese, c'è sempre da imparare...
Molto interessante, hanno quindi rilevato l'intera impresa.
Da questi due esempi possiamo quindi già fare un raffronto tra un prima e un dopo. Chiedo a chi lo sa perché io non li conosco, come sono attualmente gli orologi prodotti da queste due maison? Si possono collocare in quale fascia?
E come sono in raffronto al passato di quando li produceva la svizzera..?
In questo caso possiamo parlare di miglioramento della qualità oppure no? Così tanto per sapere...
Per Eterna è troppo presto, e comunque va rifondata perché negli anni forniva calibri a Porsche Design che la possedeva. Movado idem, deve essere rifondata visto che non può vivere sul Museum.
Ma comunque c'è un altro settore che dimostra che persino in un settore tecnologico e molto competitivo i cinesi possono fare benissimo. Le automobili: Volvo è cinese da diversi anni, e mai è stata bene come oggi con  prodotti di nuovo competitivi e record di vendita continui. Idem per la proprietà indiana di Jaguar e Land Rover: stanno facendo molto ma molto meglio della americana proprietà Ford.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Ermanno Muzii

Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #169 il: Maggio 05, 2016, 15:59:08 pm »
Ermanno nel 2026 forse l'orologio meccanico nemmeno esisterà più in commercio altro che orologio cinese :D

Ripropongo la domanda: se il mercato vive di fuffa e di suggestioni evocative di tradizione e se non si vendono nemmeno molti orologi svizzeri che questa evocazione ce l"hanno, come dimostra il secondo polso che ha domanda virtualmente nulla e prezzi a volte da cineserie attuali, come potete immaginare che domani siano i cinesi a fare questo mercato visto che non hanno né la fuffa né la tradizione di cui sopra?
Angioli',
la fuffa se la sono creata i vari Mille,D.B. e compagnia cantante,perche' non dovrebbero i cinesi?

ciaca

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #170 il: Maggio 05, 2016, 16:01:22 pm »
Di Cinese nella produzione Volvo c'è poco o nulla a parte quelle 4 cose che assemblano a Chengzu.
La quasi totalità della produzione si fa ancora in Svezia.
D'altronde qualunque gruppo ha stabilimenti in giro per il mondo ma se porsche si fa assemblare le cayman in Finlandia non significa che è tecnologia finlandese, come non è brasiliana la tecnologia Che Fiat utilizza nei suoi stabilimenti in quel paese.
Continuo a pensare che la facciate troppo facile. Capitale e proprietà sono una cosa, tecnologia e know How un'altra.
La tecnologia è il know How si possono anche acquisire, con tempo e risorse disponibili, più facile acquisire quella matura, molto più difficile quella nuova e ancora più difficile essere a propria volta innovatori.

Per essere davanti di pane e cipolla bisogna mangiarne, e anche tanto, specie in settori (e non è il caso degli orologi ma delle automobili si) dove la concorrenza quella tecnologia e quel know How lo sviluppa da decenni e non sta certo a guardare o ad aspettare che i cinesi imparino.

Ai giapponesi per essere al pari della concorrenza sul piano tecnologico, nel settore automobilistico, c'è voluto oltre mezzo secolo.

E ancora oggi non sono in grado di competere, nelle competizioni sportive più tecnologicamente avanzate come la F1, con una loro auto interamente basata su loro tecnologia. Quando ci hanno provato, con Toyota, pur spendendo vagonate di soldi hanno raccolto figure miserrime. Come nelle sport prototipi dove i tedeschi dominano incontrastati nonostante i tentativi reiterati proprio dei giapponesi.

Force India compete in formula 1 ma di indiano non ha nulla se non il capitale, per il resto è tutta tecnologia europea.
I freni continuano a farli i soliti due, l'elettronica i soliti due, e così via.

Quando vedremo fornitori specializzati cinesi con prodotti a tecnologia cinese in grado di competere con quelli di altri paesi potremo dire che i cinesi sanno fare le auto.
« Ultima modifica: Maggio 05, 2016, 16:16:08 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #171 il: Maggio 05, 2016, 16:16:07 pm »
No, si chiama realismo

Angelo, anche la Cina ha sua sua bella e ricca storia nel contesto dell'orologeria.
Se, insieme alle macchine, trovaassero anche eccellenti addetti Marketing, ci sarebbe pure abbondante fuffa per loro. Certo, una fuffa che oggi dorme da sempre, difficile da svegliare, ma non impossibile, soprattutto per il mercato interno che, numericamente, potenzialmente, sarebbe enorme.

Antonio ci decriveresti meglio il quadro di questa bella e ricca storia sull'orologeria cinese, siccome la ignoro vorrei capire. E così vorrei capire se questa storia può essere sufficientemente salda e credibile per uno sviluppo di uno o più brand forti e per poter così aspirare a prendere fette di mercato(ricordiamolo in declino) o ancora meglio a surclassare in successo e vendite nel mondo(tra pochi anni) l'orologeria svizzera o tedesca dei ranghi alti.

In alcuni libri di storia dell'orologeria, si fa addirittura risalire l'invenzione dell'orologio meccanico (idraulico) ad un certo Su Song, parliamo dell'XIII secolo... e siamo in Cina.

Ricordo di aver letto, sul libro di Chapuis, La Montre chinoise, libro che vi consiglio, che si conoscono delle clessidre del X secolo, con gli automates. Una con 12 statue all'interno; ognuna a segnare le 12 ore rispettive.

Addirittura che nel 725, il monaco Yi
Xing con l'aiuto di un funzionario di stato, Liang  Lingzan construì un orologio astronomico con quello che, probabilmente, potrebbe essere il primo scappamento della storia... 

E comunque, potrebbero prendere ad esempio le nuove aziende occidentali che fanno risorgere i nomi di vecchi orologiai... vedi Graham, Arnold, l'ultimo creato da Chopard, Ferdinand Berthoud ecc ecc ecc...

Ora, è anche vero che lo sviluppo dell'orologeria moderna, per come la intendiamo noi, parte dalla metà del 700 con i primi commercianti esteri quali Jaquet Droz, Leschot o ancora Bovet.

Ma la storia cinese ha anch'essa nomi da poter far risorgere. Magari a noi non diranno nulla quei nomi perché non ci siamo abituati, ovvio, ma a loro potrebbero, a forza di marketing, cominciare ad interessare, chi losa...

https://www.press.umich.edu/17345/eastern_magnificence_and_european_ingenuity

Anche questo dovrebbe essere un buon libro... ahahah
History  of  Chinese  Timekeeping  Instruments (中国计时仪器通史)



questo
http://www.amazon.com/Heavenly-Clockwork-Astronomical-Clocks-Medieval/dp/0521087163#reader_0521087163
« Ultima modifica: Maggio 05, 2016, 16:46:51 pm da Croix_de_Malte_® »
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

ciaca

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #172 il: Maggio 05, 2016, 16:20:40 pm »
Ci aveva provato THG già a metà anni 90 ad entrare nella fascia alta del mercato acquisendo Daniel Roth e Gerald Genta.
Abbiamo visto che fine hanno fatto le due aziende e che "perle" hanno prodotto proprio una volta passate sotto il controllo cinese :)

Ora abbiamo Eterna e Movado di proprietà cinese, rilevano qualcosa sul mercato di fascia alta di prezzo? E davvero credete che nel 2026 possano essere la Rolex o la Omega di oggi, o che nel 2026 la Chin chu Lin di turno potrà essere la Vacheron, L&S o peggio PP di oggi?
Non ci credete davvero neanche voi :D

È più probabile vedere nel 2026 il marchio JLC su una scarpa o VC su un set di pentole che non un qualunque marchio cinese su un orologio di pregio da n mila euro che vende.
« Ultima modifica: Maggio 05, 2016, 16:44:56 pm da ciaca »
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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #173 il: Maggio 05, 2016, 17:59:03 pm »
E' inutile continuare a discutere: mi sembra proprio non si voglia capire. E mi sembra dall'inizio di questa discussione che non si voglia capire. Dovremo concludere che solo gli svizzeri sanno fare alta orologeria, anche se la fanno molto ma molto male oggi. Anche se la tecnica è di due secoli fa. Anche se vendono il 90 per cento di fuffa che si crea col denaro.  Per me rimane incomprensibile. Possono fare in mille modi. Le automobili sono prodotti tecnologici, ma ci si dimentica che gli orologi non lo sono affatto. E comunque anche sulle auto non hanno da apprendere nulla da nessuno. Si confonde una non convenienza con una impossibilità...causata da cosa? Dai geni? Dagli occhi a mandorla? Quanta cecità.
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ciaca

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #174 il: Maggio 05, 2016, 18:17:41 pm »
Citazione
E comunque anche sulle auto non hanno da apprendere nulla da nessuno

Quando lo dimostreranno avrai ragione.
Quando vedremo tecnologia cinese applicata alle auto, freni chin Chu lao invece che Brembo, cambi din don Dan invece che ZF, rivoluzionari sistemi elettronici zao chon Lao invece che Bosh o Magneti Marelli, ammortizzatori Fen Liu Ping invece che Koni, turbine Ping pong pang invece che Garrett o KKK, ecc ecc....

Fino ad oggi il "china export" è questo



E la "tecnologia" cinese é questa



Chiedere ai tanti che si sono fatti sostituire la batteria di uno smartphone con una copia a "tecnologia prettamente cinese" per conferma  (io ho un iPhone 3 con la batteria originale ancora perfettamente funzionante e un 3gs con batteria cinese che è gonfiata fino a spaccare il telefono in due parti) :)
« Ultima modifica: Maggio 05, 2016, 18:53:46 pm da ciaca »
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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #175 il: Maggio 05, 2016, 18:54:18 pm »


In alcuni libri di storia dell'orologeria, si fa addirittura risalire l'invenzione dell'orologio meccanico (idraulico) ad un certo Su Song, parliamo dell'XIII secolo... e siamo in Cina.

Ricordo di aver letto, sul libro di Chapuis, La Montre chinoise, libro che vi consiglio, che si conoscono delle clessidre del X secolo, con gli automates. Una con 12 statue all'interno; ognuna a segnare le 12 ore rispettive.

Addirittura che nel 725, il monaco Yi
Xing con l'aiuto di un funzionario di stato, Liang  Lingzan construì un orologio astronomico con quello che, probabilmente, potrebbe essere il primo scappamento della storia... 

E comunque, potrebbero prendere ad esempio le nuove aziende occidentali che fanno risorgere i nomi di vecchi orologiai... vedi Graham, Arnold, l'ultimo creato da Chopard, Ferdinand Berthoud ecc ecc ecc...

Ora, è anche vero che lo sviluppo dell'orologeria moderna, per come la intendiamo noi, parte dalla metà del 700 con i primi commercianti esteri quali Jaquet Droz, Leschot o ancora Bovet.



Interessante, come del resto lo è tutta la storia dell'orologeria, dalle meridiane, alle clessidre, ai meccanismi ad acqua, fino ai rudimentali orologi sui campanili medievali.
Ma io mi riferivo alla storia dell'orologeria meccanica, l'industria e ai suoi sviluppi per come noi la conosciamo noi e cioè dal XVIII secolo, o diciamo anche dalla nascita di Blancpain nel 1735 se vogliamo, e sono già quasi 3 secoli di storia.
In questo contesto volendo considerare un lasso temporale in cui nasce "l'industria vera e propria" cinese, della quale credo si possa considerare una sua storia molto, ma molto recente, la prima fu Seagull Watch che ho letto nasce nel 1955.
Mentre ad esempio quella giapponese nasce già molto prima, presente già prima dalla fine dell'800 mi pare, per poi avere la sua vera consacrazione con l'era del quarzo negli anni 70/80, dove invece l'industria cinese vera e propria era ancora allo stato iniziale o "embrionale", corretto? (Se dico qualche fesseria correggetemi...)
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-Samuel Johnson-

tick

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #176 il: Maggio 05, 2016, 21:35:06 pm »
La fuffa per definizione si crea. Basta avere il denaro. Della tradizione non importa a nessuno. Se il settore come sembra oggi non avrà futuro nessuno investirà, tanto più con il mercato cinese chiuso. Ma se la situazione mutasse avremmo orologiai cinesi. I cinesi possono fare tutto: sia ovviamente prodotti artigianali sia prodotti industriali. Investire o non investire è solo una scelta. Anche perché tra l'altro nulla impedisce ad un imprenditore cinese di comprare dopo Eterna e Movado anche qualche altro marchio che andrà in crisi (o è già in crisi). Le possibilità sono infinite. Le scelte di investimento sono comuni. Le capacità tecniche (neppure tecnologiche) e produttive idem.

Non sapevo che la Movado e la Eterna attuali fossero di proprietà cinese, c'è sempre da imparare...
Molto interessante, hanno quindi rilevato l'intera impresa.
Da questi due esempi possiamo quindi già fare un raffronto tra un prima e un dopo. Chiedo a chi lo sa perché io non li conosco, come sono attualmente gli orologi prodotti da queste due maison? Si possono collocare in quale fascia?
E come sono in raffronto al passato di quando li produceva la svizzera..?
In questo caso possiamo parlare di miglioramento della qualità oppure no? Così tanto per sapere...
Eterna almeno un calibro interessante lo fa. Ne avevamo parlato qui
http://www.orologico.info/index.php?topic=20839.msg344984#msg344984
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ciaca

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #177 il: Maggio 05, 2016, 22:49:39 pm »
Si ma è un prodotto svizzero (fatto nello stabilimento di Grenchen a quanto leggo) che di cinese non ha nulla.
A parte la proprietà della casa.
E siamo punto e a capo :)
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Errol

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Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #178 il: Maggio 06, 2016, 05:28:48 am »
Ermanno nel 2026 forse l'orologio meccanico nemmeno esisterà più in commercio altro che orologio cinese :D


Io mi accontenterei di arrivarci al 2026, se ci arrivano i meccanici passa in secondo piano
        

Re:Kienzle cronografo a carica manuale
« Risposta #179 il: Maggio 06, 2016, 18:55:12 pm »
Allora, chi è tra i bravi ragazzi che si sacrifica per portare un Kienzle chrono o un Lamberti alla prossima cena per esaminarlo tutti assieme?
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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