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Regolazione "a campione" o a casaccio?

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #45 il: Maggio 03, 2016, 00:26:03 am »
No Marco, il discorso non è quello del mezzo sec al mese di regolarità in più o in meno, o della ricerca ossessiva della migliore cronometria possibile a costo di complicare le macchine all'inverosimile, qua si parla del minimo sindacale per un orologio, ossia che sia regolato il minimo per stare dentro al cosc, che è quel livello di errore tollerabile perché praticamente irrilevante che deve avere qualunque orologio e a maggior ragione uno che ha un listino di 2 decine di migliaia di euro
« Ultima modifica: Maggio 03, 2016, 00:27:39 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #46 il: Maggio 03, 2016, 08:12:27 am »
Ma che significato ha COSC oggi giorno?

mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #47 il: Maggio 03, 2016, 08:17:38 am »
No Marco, il discorso non è quello del mezzo sec al mese di regolarità in più o in meno, o della ricerca ossessiva della migliore cronometria possibile a costo di complicare le macchine all'inverosimile, qua si parla del minimo sindacale per un orologio, ossia che sia regolato il minimo per stare dentro al cosc, che è quel livello di errore tollerabile perché praticamente irrilevante che deve avere qualunque orologio e a maggior ragione uno che ha un listino di 2 decine di migliaia di euro
Se adesso il COSC è diventato riferimento confermo che alcuni mesi fa era una sciocchezza, considerata tale. Mi fa piacere che, lo ripeto, l'idea sia del tutto mutata. Prima mi ricordo mi si diceva, sbagliando, che nessuno controlla più l'ora sull'orologio, che la precisione ormai non serve più a nulla. Ora viene fuori non solo che serve ma che deve stare anche dentro il COSC. Io sarei anche più restrittivo ma apprezzo la svolta.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ALAN FORD

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #48 il: Maggio 03, 2016, 09:38:40 am »
No Marco, il discorso non è quello del mezzo sec al mese di regolarità in più o in meno, o della ricerca ossessiva della migliore cronometria possibile a costo di complicare le macchine all'inverosimile, qua si parla del minimo sindacale per un orologio, ossia che sia regolato il minimo per stare dentro al cosc, che è quel livello di errore tollerabile perché praticamente irrilevante che deve avere qualunque orologio e a maggior ragione uno che ha un listino di 2 decine di migliaia di euro
Se adesso il COSC è diventato riferimento confermo che alcuni mesi fa era una sciocchezza, considerata tale. Mi fa piacere che, lo ripeto, l'idea sia del tutto mutata. Prima mi ricordo mi si diceva, sbagliando, che nessuno controlla più l'ora sull'orologio, che la precisione ormai non serve più a nulla. Ora viene fuori non solo che serve ma che deve stare anche dentro il COSC. Io sarei anche più restrittivo ma apprezzo la svolta.

Personalmente questa cosa non credo mai di averla neanche pensata, tutte le centinaia di orologi che in cinquant'anni mi sono passati per le mani, se non erano precisi ce li ho fatti diventare facendoli regolare, per me il ritardo, l'andare indietro non deve proprio esistere, per l'avanzamento tollero al massimo tre secondi al giorno.
Quelli che non rispettavano questi canoni li ho venduti.

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #49 il: Maggio 03, 2016, 11:37:54 am »
Citazione
Se adesso il COSC è diventato riferimento

Non è da adesso che il cosc è diventato "riferimento", semmai ha smesso di esserlo, e da molto, come garanzia di qualità superiore (cosa che era prima dell'avvento degli orologi al quarzo), da quando l'industria degli orologi ha raggiunto una evoluzione dei sistemi produttivi tale da garantire che qualunque movimento prodotto in milioni di pezzi, che sia un banale Rolex o ETA, possa avere una marcia accettabile per quegli standard che un tempo erano alla portata di un solo ristretto numero di orologi particolarmente curati e quindi di pregio superiore alla media.

Proprio perché non è più riferimento di qualità superiore, ma uno standard alla portata di tutti, è inconcepibile che orologi cHe costano decine di migliaia di euro e che dovrebbero essere realizzati con una cura superiore allo standard dell'orologeria industriale pane e salame siano in realtà ben lontani dal quello standard e vadano sul mercato senza alcuna regolazione marciando con decine e decine di secondi di anticipo o ritardo.

Cosa c'è di difficile da comprendere in questa cosa?
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #50 il: Maggio 03, 2016, 12:59:04 pm »
...e qui i Seiko5 da 50 euro dopo 12 anni spaccano il secondo...
Eh già.... :)
Ho un Seiko Samurai con Cal 7s26 , entry level di Seiko , automatico senza possibilità di ricarica manuale che , a parte le prime due/tre ore , poi spacca il secondo .
Di giorno quasi un quarzo , di notte pure se lo tieni con corona su.
Con dial su galoppa un po' , ma è pur sempre un calibro da qualche decina di Euro ( se non meno) , non regolato nelle varie posizioni.
Ho pure un Seiko Sarb 15 ( calibro poco meglio) che si comportava allo stesso modo prima che gli facessi fare un volo di qualche metro....
La precisione/regolarità di marcia di un orologio NON è un valore.
Ci deve essere a prescindere .
Figuriamoci per orologi che costano qualche k/decine di K, COSC o non COSC
Ma per favore !!
Ti quoto
“La generosità significa dare più di quello che puoi, e l'orgoglio sta nel prendere meno di ciò di cui hai bisogno.”
Khalil Gibran

PESSOA67

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #51 il: Maggio 03, 2016, 14:15:55 pm »
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...

mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #52 il: Maggio 03, 2016, 15:17:33 pm »
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.
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PESSOA67

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #53 il: Maggio 03, 2016, 15:39:48 pm »
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.

Certo Marco, ma queste due settimane chiamiamolo di rodaggio che non vengano fatte sul mio polso ma prima. 

ALAN FORD

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #54 il: Maggio 03, 2016, 15:44:57 pm »
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.

Marco permettimi di essere dubbioso al riguardo, forse sono fortunato io (ma ne dubito perché di problemi ne ho avuti di tutti e di più) però questa storia del rodaggio a me non risulta almeno personalmente.
Gli orologi nuovi in linea di massima sono sempre andati bene come marcia e qualcuno che non andava non si è assestato ma si è dovuto intervenire per regolarlo.

ciaca

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #55 il: Maggio 03, 2016, 16:16:26 pm »
Il "rodaggio" dovrebbe essere già stato fatto dalla casa.
JLC dichiara 1000 ore di test sui suoi orologi prima di metterli in commercio, e non ho mai letto di un JLC nuovo di pacca che appena messo al polso ritardasse di 20 secondi al giorno.
Rolex non dichiara nulla ma è evidente che se manda i calibri al cosc dove vengono testati per 4 settimane hai voglia di "rodaggio" che hanno fatto.
Non esiste ragione al mondo che non sia la scarsa se non nulla cura con la quale l'orologio è stato prodotto, regolato e testato, per la quale un orologio da nmila euro possa avere scarti cronometrici rilevanti, neanche per un orologino da quattro soldi sarebbe concepibile. Ma quale rodaggio e rodaggio, se mi danno un'auto che va a 2 cilindri mica aspetto il rodaggio prima di capire che c'è un difetto.
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mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #56 il: Maggio 03, 2016, 17:28:33 pm »
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
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Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.

Marco permettimi di essere dubbioso al riguardo, forse sono fortunato io (ma ne dubito perché di problemi ne ho avuti di tutti e di più) però questa storia del rodaggio a me non risulta almeno personalmente.
Gli orologi nuovi in linea di massima sono sempre andati bene come marcia e qualcuno che non andava non si è assestato ma si è dovuto intervenire per regolarlo.
A me invece è capitato più di una volta. Se portate i vostri orologi con continuità per del tempo e li osservate attentamente sul piano cronometrico vedrete dei cambiamenti. E' inevitabile, ecco perché non concordo con chi dice che lo deve fare la casa. No, lo deve fare il cliente che è l'unico che lo può fare. Peraltro una buona parte degli orologi nuovi che si comprano non sono stati fatti ieri, sono orologi magari fermi da un po' dopo la produzione, non danno le loro vere prestazioni subito. E' una cosa normale con un orologio meccanico. Molti non lo sanno perché non sono abituati a sorvegliare la cronometria dei loro orologi dopo magari due giorni se l'orologio sembra accettabile si smette di guardare. Male, è bene continuare a guardare.
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mbelt

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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #57 il: Maggio 03, 2016, 17:32:15 pm »
Il "rodaggio" dovrebbe essere già stato fatto dalla casa.
JLC dichiara 1000 ore di test sui suoi orologi prima di metterli in commercio, e non ho mai letto di un JLC nuovo di pacca che appena messo al polso ritardasse di 20 secondi al giorno.
Rolex non dichiara nulla ma è evidente che se manda i calibri al cosc dove vengono testati per 4 settimane hai voglia di "rodaggio" che hanno fatto.
Non esiste ragione al mondo che non sia la scarsa se non nulla cura con la quale l'orologio è stato prodotto, regolato e testato, per la quale un orologio da nmila euro possa avere scarti cronometrici rilevanti, neanche per un orologino da quattro soldi sarebbe concepibile. Ma quale rodaggio e rodaggio, se mi danno un'auto che va a 2 cilindri mica aspetto il rodaggio prima di capire che c'è un difetto.
A te della cronometria Angelo non è mai importato nulla e questo discorso lo conferma. Certo che se ho un calibro ultraperformante, un Journe, che nuovo mi prende venti secondi al giorno, posso pensare vada regolato. Ma se ho un JLC 920 nuovo che mi prende 20 secondi al giorno, se lo porti per due settimane, o tre, quello scarto varia, in più o in meno. A quel punto ha senso portarlo a regolare se lo scarto è ancora abbondante. Queste cose si sanno se si osserva con continuità il comportamento degli orologi nel tempo, cosa che non fai, come hai sempre scritto. Dopo le prime tre settimane in genere l'orologio si stabilizza e marcia con poche variazioni.
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #58 il: Maggio 03, 2016, 17:42:11 pm »
Comprato il primo panerai e messo al polso mi accorgo subito che anticipa di 15 sec/giorno.
Portato per intere settimane di seguito, per mesi intervallato saltuariamente ad altri orologi, sempre in carica e sempre marciante, ha continuato ad anticipare di 15 sec./giorno fino a quando non l'ho venduto.

Aquatimer, comprato nuovo di pacca avanzava di 5 sec/giorno quando l'ho comprato e avanzava di 5 sec/giorno quando l'ho venduto dopo due anni, portato spesso e durante l'estate quasi sempre.

Rolex 216570, un secondo anticipava 4 anni fa quando l'ho comprato (nuovo) e un secondo anticipa oggi dopo che di rodaggio ne ha fatto per 100 volte.

Panerai Submersible, stesso calibro del precedente, tre secondi anticipava quando l'ho preso e 3 secondi anticipa adesso, tenuto al polso o in carica per tutto l'inverno.

Io controllo sempre la cronometria degli orologi che compro, e periodicamente lo rifaccio per capire se è arrivato il tempo di fare il tagliando.

Non mi importa nulla del secondo in più o in meno in quanto simbolo di non so che ma questo non significa che non bado a come segna l'ora una cosa nata per fare quello :)

Il rodaggio non c'entra nulla, c'entra come sono regolati in fabbrica gli orologi (quando li regolano).
« Ultima modifica: Maggio 03, 2016, 17:47:14 pm da ciaca »
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Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
« Risposta #59 il: Maggio 04, 2016, 08:56:31 am »
Discorso complesso quello della marcia e della sua regolarità, difficile pensare che il non rodaggio o il rodaggio apporti differenze significative, i fattori possono essere molteplici, anche una magnetizzazione leggera alla cassa o in alcune parti del movimento possono modificare la marcia in modo da trarci in errore, a me è capitato tante volte che orologi ben regolati al cronocomparatore abbiano poi avuto delle variazioni quasi improvvise ed apparentemene inspiegabili anche di pochi secondi al giorno, sia in anticipo che in ritardo. Una volta verificato l'andamento e smagnetizzato è tornato a marciare esattamente come quando lo avevo regolato.
Quanti di voi sanno che una magnetizzazione leggera può apportare ritardi o anticipi anche di pochi di secondi al giorno e non necessariamente grosse e sempre percepibili differenze(come quando si tratta della spirale)?
Detto questo comunque molti orologi che ho acquistato non erano regolati bene e su alcuni sono dovuto intervenire, diciamo che io poi ho una buona tolleranza e in calibri molto usati e datati come possono essere un 920, un 66 o un 71(in non in perfettissimo stato) non pretendo prestazioni da cosc, ma i 10/15 secondi al dì di scarto li posso tollerare senza problemi. :)
(L'importante è che altri valori siano nella norma, altrimenti è il caso di intervenire)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-