Orologico Forum 3.0

Ma guarda te il Chopard

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #45 il: Giugno 04, 2016, 06:57:47 am »
Ricordavo male, se non é il grattage PP poco ci manca



Lucido curvo sui calibri punzonati (1.96), piatto a macchina su quelli non punzonati


Sull'1.96 è fatto bene, sull'altro tralasciamo i commenti... :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #46 il: Giugno 04, 2016, 07:58:01 am »
Sono anni che scrivi di problemi che però io non ho mai sperimentato su nessuno dei 240 che ho avuto o che ancora possiedo, cosa che fai pure per il JLC920 senza nessun riscontro.

Ermanno ha anche gli UG66 che sono anche più vecchi dei PP240 e mi pare non abbia mai lamentato un problema.
I miei 240 marciano bene, caricano bene e più velocemente dei JLC920, come d'altronde i FP71. Negli ultimi anni hanno anche aumentato la riserva di carica portandola da 46 a 54 ore (effettive e misurate).
Io non posso che parlarne bene.
Del 4.96 non so nulla, del 240 so che funziona (bene) da oltre 40 anni. Tra 40 anni potremo fare analoghi bilanci sui 4.96
La mia esperienza con i 66 e' ottima,non buona.
Nelle varie configurazioni,semplici,scheletrate,con calendari completi,sotto diversi marchi.
Il piu' giovane ha 25 anni,il piu' anziano 35.
E' uno dei calibri che piu' mi affascina,lo avrete capito.

mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #47 il: Giugno 04, 2016, 08:15:23 am »
Citazione
Ma hai goduto molto poco quando il tuo 240 è andato in assistenza perché il 5712 aveva un correttore inceppato, hai atteso otto mesi

Il che però col 240 non c'entra nulla. Visto che il correttore inceppato al massimo c'entra col modulo supplementare e visto che gli 8 mesi (in verità 11) non dipendono certo dalla complessitá del movimento.
Non é Che per rimarcare le lacune di una casa si devono creare problemi che non esistono, sono già più che sufficienti quelli che esistono e tra questi, di certo, non c'è il 240.

Citazione
Il 240 oggi ha bilanciere, scappamento e ruota dello scappamento in silicio, che loro chiamano sinlivar.

Io parlo di quelli che possiedo, che non hanno silicio.

Citazione
non si contano per esempio gli esemplari con il microtore che striscia sul fondello

Sarò fortunato, ne ho 4 e nessuno striscia.
Se il sig. Stefano Farina volesse illustrarci quali sarebbero questi difetti strutturali, dati alla mano, sarebbe ovviamente molto interessante.

Citazione
Allora concludemmo che se Patek sua sponte e con sue spese faceva questa operazione anche se l'utente non  segnalava problemi, evidentemente sapeva che esisteva un problema alla carica automatica e all'autonomia su tutti gli esemplari.

Problemi che però io non ho mai sperimentato e di cui non ho mai letto nulla da nessuna parte. Un indizio non fa una prova.
Però ti ha cambiato il quadrante senza avvisarti, evidentemente il problema alla riserva di carica ci doveva essere, doveva essere regolarmente presente su tutti per fare un intervento oneroso, invasivo e non richiesto.
Poi se ti ricordi in quel post famoso in cui tu raccontavi della tua odissea un altro forumista a cui avevano cambiato il quadrante disse che lui quando usava il 5712 prima delle modifiche non richiesta non vedeva mai la sfera della riserva di carica superare la metà della scala dell'indicatore, altra prova che qualche problema c'era. Quindi come vedi già stando alla tua testimonianza, a quella di quell'altro forumista, al comportamento di Patek con gli orologi che gli vanno in assistenza per altro motivo, ai problemi che ho avuto io, non si può certo dire che questo 240 non abbia problemi, e anche decisamente seri. E pure scandalosi visto che è un calibro che risale a metà degli anni 50, e che Patek fa dal 1977. Ecco che allora ho aspettative che il LUC funzioni meglio, perché ci vuole poco.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ALAN FORD

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #48 il: Giugno 04, 2016, 08:20:35 am »
Citazione
esempio gli esemplari con il microtore che striscia sul fondello,

Se struscia il microrotore sul fondello, dipenderà dal progetto della cassa, che c'entra il movimento?

Planar

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #49 il: Giugno 04, 2016, 08:32:22 am »
Sono anni che scrivi di problemi che però io non ho mai sperimentato su nessuno dei 240 che ho avuto o che ancora possiedo, cosa che fai pure per il JLC920 senza nessun riscontro.

Ermanno ha anche gli UG66 che sono anche più vecchi dei PP240 e mi pare non abbia mai lamentato un problema.
I miei 240 marciano bene, caricano bene e più velocemente dei JLC920, come d'altronde i FP71. Negli ultimi anni hanno anche aumentato la riserva di carica portandola da 46 a 54 ore (effettive e misurate).
Io non posso che parlarne bene.
Del 4.96 non so nulla, del 240 so che funziona (bene) da oltre 40 anni. Tra 40 anni potremo fare analoghi bilanci sui 4.96
La mia esperienza con i 66 e' ottima,non buona.
Nelle varie configurazioni,semplici,scheletrate,con calendari completi,sotto diversi marchi.
Il piu' giovane ha 25 anni,il piu' anziano 35.
E' uno dei calibri che piu' mi affascina,lo avrete capito.

Breve OT: quali altri marchi hanno usato il 66? A parte il derivato Patek intendo. Grazie

fabri5.5

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #50 il: Giugno 04, 2016, 09:47:24 am »
Chi é Stefano Farina?



lo hai conosciuto dall'altra parte,
non ricordo però il suo nick.
ti consiglio il suo libro:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/scienza-e-tecnica/94315/tempo-imperfetto-3/

ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #51 il: Giugno 04, 2016, 10:03:38 am »
Grazie Fabri :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Errol

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #52 il: Giugno 04, 2016, 10:07:00 am »
Se dovessimo giudicare i calibri solo in base alle esperienze personali ( cosa che sto cominciando a fare) molte graduatorie risulterebbero capovolte.
Questa la mia personale esperienza (qualche numero non lo ricordo e indico l'orologio):

Automatici
Rolex 3135: capacità di carica ottima, precisione scarsa
Rolex 3185 (gmt): come sopra
FP 71: carica eccezionale, precisione discreta
JLC 889: carica stratosferica, precisione buona
JLC svegliarino automatico: carica pessima, precisione discreta
JLC crono 751: carica discreta, buona precisione
Lemania 8810: carica rapida, precisione buonissima
AP 15300: carica eccezionale, precisione discreta
ETA 2892: il migliore, carica meravigliosa, precisione eccezionale


Manuali
Lemania 1860, precisione discreta
Lemania 2310: precisione appena discreta
Patek 215: precisione ottima
Lange 1: il migliore tra i manuali, 5 secondi in un mese
JLC manuale ( mi pare 818) : precisione discreta
JLC REVERSO 8 gg: precisione ottima

Tirando le somme senza dubbio i calibri che ritengo migliori sono il 2892 è quello del Lange, ad un'incollatura il Lemania 8810, il FP 71 e lo Jaeger 889

        

tick

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #53 il: Giugno 04, 2016, 10:26:47 am »
Qui un altro paio di macro del 1.96







Questa invece è la versione 9.96 con il sigillo Fleurier











« Ultima modifica: Giugno 04, 2016, 10:29:37 am da tick28800 »
The quieter you become, the more you can hear

mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #54 il: Giugno 04, 2016, 11:19:41 am »
Citazione
esempio gli esemplari con il microtore che striscia sul fondello,

Se struscia il microrotore sul fondello, dipenderà dal progetto della cassa, che c'entra il movimento?
Fai lo spiritoso? Cioè pensi che qualcuno progetta una cassa che fa strisciare il rotore?  E' ovvio che è uno dei problemi di questo calibro 240 che se si usa troppo presenta a volte questo problema, già presente sugli UG, peraltro.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #55 il: Giugno 04, 2016, 12:26:54 pm »
Quello che scrivi non significa nulla.
Se "si usa troppo" anche i Rolex della serie 3xxx, che hanno fama di essere muli inarrestabili, con il paletto della massa oscillante che logora la sua sede d'appoggio e che tende a inclinarsi, fa strisciare la massa sulle Platine.

Ma questo accade non perché "si usa troppo" ma perché non si fa la necessaria manutenzione (leggasi una revisione ogni 10 anni).
La cosa vale per tutti gli orologi e tutti i movimenti, a maggior ragione quelli più estremi con una minore tolleranza all'usura come sono tutti i calibri di architettura estrema (come appunto sono gli ultrapiatti).

Calibri che paradossalmente, proprio perché di solito non vengono usati in orologi di utilizzo frequente e logorante, risentono ancor meno del problema usura rispetto ai c.d. "trattori" spesso spremuti per anni senza alcuna manutenzione.

Quindi per tutti quei "trattori' per i quali dopo 20 anni dobbiamo sostituire un buon numero di parti logore o che a seguito di logorio eccessivo di altre parti sono state danneggiato cosa scriviamo? Che sono "difettosi"?

Quindi, se qualche 240 avrà palesato problemi di strisciamento del rotore sulla platina (cosa di cui non ho mai sentito parlare da nessuna parte né mai ho visto sui miei), prima di parlare di "calibro difettoso" forse bisognerebbe iniziare a vedere come era stato usato e manutenzionato.

E la stessa cosa vale per la presunta "scadente" cronometria, Che va valutata in relazione allo stato di manutenzione.
« Ultima modifica: Giugno 04, 2016, 12:29:26 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #56 il: Giugno 04, 2016, 12:31:12 pm »
Quello che scrivi non significa nulla.
Se "si usa troppo" anche i Rolex della serie 3xxx, che hanno fama di essere muli inarrestabili, con il paletto della massa oscillante che logora la sua sede d'appoggio e che tende a inclinarsi, fa strisciare la massa sulle Platine.

Ma questo accade non perché "si usa troppo" ma perché non si fa la necessaria manutenzione (leggasi una revisione ogni 10 anni).
La cosa vale per tutti gli orologi e tutti i movimenti, a maggior ragione quelli più estremi con una minore tolleranza all'usura come sono tutti i calibri di architettura estrema (come appunto sono gli ultrapiatti).

Calibri che paradossalmente, proprio perché di solito non vengono usati in orologi di utilizzo frequente e logorante, risentono ancor meno del problema usura rispetto ai c.d. "trattori" spesso spremuti per anni senza alcuna manutenzione.

Quindi per tutti quei "trattori' per i quali dopo 20 anni dobbiamo sostituire un buon numero di parti logore o che a seguito di logorio eccessivo di altre parti sono state danneggiato cosa scriviamo? Che sono "difettosi"?

Quindi, se qualche 240 avrà palesato problemi di strisciamento del rotore sulla platina (cosa di cui non ho mai sentito parlare da nessuna parte né mai ho visto sui miei), prima di parlare di "calibro difettoso" forse bisognerebbe iniziare a vedere come era stato usato e manutenzionato.
Chi ha scritto che questo fenomeno si manifesta in calibri che non fanno la manutenzione regolare? Io no, perché si manifesta anche su orologi che fanno la manutenzione regolare. Ripeto: parla con Stefano Farina, e ti spiega questa e altre piacevoli caratteristiche del 240. Dopo di che capirai finalmente cosa vale veramente questo calibro: poco, nulla. E' una delle fregature più grosse dell'attuale industria dell'orologeria, molto peggio anche del non perfetto 920. E una casa serie non tiene in produzione una roba simile con problemi di questo tipo.
Per la cronaca: la massa non  struscia sulla platina, struscia sul fondello.....e lo danneggia definitivamente.
E non è l'unico problema ma solo uno dei tanti.
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ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #57 il: Giugno 04, 2016, 12:36:17 pm »
Ma io Stefano Farina non lo conosco e non so come parlarci.
Tu che ci parli potresti spiegarci, con dati di fatto e argomenti e non solo con chiacchiere prive di contenuto per sentito dire, quali sarebbero esattamente i presunti molteplici difetti progettuali di questo movimento.
Cosa, come e perché.
Che conoscete solo tu (per sentito dire) e Stefano Farina (forse), visto che per oltre 40 anni questo movimento é stato usato prima da UG e poi da PP, il che fa pensare che questi difetti non esistano (di solito, almeno la storia dell'orologeria dice questo, i calibri difettosi spariscono presto dalla circolazione, anche quelli PP).
Avercene di calibri estremi, performanti e affidabili come i 240, i jlc920 e i FP71, con decenni di vita e collaudo sulle spalle, con relativa comprovata e sperimentata affidabilità ed efficacia.

Tra una trentina d'anni poi parleremo di cosa accade "se si usano troppo" a molte delle acrobazie meccaniche frutto dell'ologeria cnc 2.0
A giudicare dai 920 di recente produzione non JLC) nulla di buono.
Il tuo MdT "usandolo troppo" quanto é durato prima di doverlo mandare in assistenza?!
« Ultima modifica: Giugno 04, 2016, 12:45:26 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #58 il: Giugno 04, 2016, 13:46:22 pm »
Ma io Stefano Farina non lo conosco e non so come parlarci.
Tu che ci parli potresti spiegarci, con dati di fatto e argomenti e non solo con chiacchiere prive di contenuto per sentito dire, quali sarebbero esattamente i presunti molteplici difetti progettuali di questo movimento.
Cosa, come e perché.
Che conoscete solo tu (per sentito dire) e Stefano Farina (forse), visto che per oltre 40 anni questo movimento é stato usato prima da UG e poi da PP, il che fa pensare che questi difetti non esistano (di solito, almeno la storia dell'orologeria dice questo, i calibri difettosi spariscono presto dalla circolazione, anche quelli PP).
Avercene di calibri estremi, performanti e affidabili come i 240, i jlc920 e i FP71, con decenni di vita e collaudo sulle spalle, con relativa comprovata e sperimentata affidabilità ed efficacia.

Tra una trentina d'anni poi parleremo di cosa accade "se si usano troppo" a molte delle acrobazie meccaniche frutto dell'ologeria cnc 2.0
A giudicare dai 920 di recente produzione non JLC) nulla di buono.
Il tuo MdT "usandolo troppo" quanto é durato prima di doverlo mandare in assistenza?!
L'MDT aveva bisogno di un aggiornamento. Fatto, in meno di 24 ore, contro gli otto mesi del 5712 (non so se cogli la differenza) funziona benissimo, non ha nessuno dei gravi difetti del 240. Quindi tu pensi che non esistano in commercio calibri con gravi difetti? Non ti facevo così ingenuo, non si finisce mai di imparare.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ALAN FORD

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #59 il: Giugno 04, 2016, 14:15:46 pm »
Il mio è perfetto, preciso, si carica in un amen e non struscia, sarò il solito fortunato a me che si è rotto di tutto meno che i tre Patek che ho posseduto.