Orologico Forum 3.0

Conta di più il percorso o la meta?

mbelt

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Conta di più il percorso o la meta?
« il: Luglio 10, 2016, 22:14:59 pm »
No, non sono impazzito, sto scrivendo di orologi meccanici, e forse anche di qualcosa di più.
Il percorso configura in buona misura la meta, esattamente come i mezzi configurano in gran parte le finalità che si intendono raggiungere.
Fa molto caldo, e quest'anno dopo tanti anni di resistenza mi sono convertito nel tempo libero e anche al lavoro informale alle maniche corte che ho sempre aborrito. Ed è successo che questo fatto abbia influenzato la scelta dell'orologio da indossare. Infatti l'orologio rimane del tutto scoperto, e ho scoperto di tollerare poco uno spessore importante che rende l'orologio poco elegante. E ho così riscoperto l'importanza dello spessore misurato e di un diametro non eccessivo.
Così ho iniziato ad indossare un orologio che non mi mettevo da un po' perché oggettivamente molto più elegante e meno vistoso in questa situazione.
Poi è finita che oggi mi sia messo a guadare con lentino le profondità di questo orologio, ad apprezzarne la realizzazione e la complessità del suo funzionamento. La minuzia, il dettaglio delle finiture.
E così ancora una volta , attraverso l'apprezzamento fisico dell'ingegno e dell'impegno meccanico, e della quantità di lavoro meccanico che si nasconde dietro un orologio in funzionamento, mi sono trovato a riflettere sul fatto che nella vita ci sono tanti modi di fare le cose. Che alcuni sono molto più semplici di altri. Che i risultati contano sempre. Ma che al conseguimento dei risultati non dobbiamo MAI sacrificare il percorso corretto che serve a raggiungerli anche perché altrimenti....raggiungiamo qualcosa di diverso da ciò che avevamo programmato inizialmente. Cioè due risultati conseguiti in modo radicalmente diverso mai saranno uguali, potranno essere simili, ma c'è sempre nel percorso che seguiamo un riverbero sull'esito, e bisogna essere consapevoli di questo. Che nella vita conta più viaggiare nel modo corretto che raggiungere la meta, anche se pure il raggiungimento della meta è importante. Che si può avere successo anche senza vincere sempre. Che è meglio non essere presi dalla semplicità, dalle scorciatoie per raggiungere un risultato.
Ecco, la riflessione sulla meccanica degli orologi può portare molto lontano.......Ma stiamo discutendo sempre della stessa cosa.
Ed ecco che allora la mia passione della meccanica rivela un tratto del mio carattere e del modo di vivere. Forse io e la meccanica orologiera ci dovevamo comunque incontrare. Ed ecco che allora rimango sempre un po' sorpreso quando la passione per la meccanica orologiera a volte mi sembra si palesi in persone che  non seguono apparentemente questo modo di affrontare la vita. Con profondità, scrutando le profondità, dei problemi, delle soluzioni, dei percorsi e del sapere, per quanto possibile.
Ed è qui il fascino dell'orologio meccanico: la difficoltà di conseguire risultati minimi, la scelta di un percorso non utilitaristico per raggiungere una meta, la scelta di un percorso superato per molti aspetti rispetto a finalità che possono essere conseguiti in modo più semplice e razionale con l'elettronica. Ma alla fine anche il risultato è diverso e più affascinante, e i mezzi per ottenerlo sono un mondo in cui ci si può perdere.
Ed è anche per questo che il mio percorso con gli orologi si modifica sempre. Per i primi anni le complicazioni sono state gran parte del mio interesse. Intendiamoci: lo sono ancora. Se molto complesse, o eseguite in modo unico, dicono molto del pregio di un oggetto. Ma oggi sempre di più sono attento a COME sono realizzate le cose, con quanta cura, con quanto ingegno, con quanta attenzione per la funzionalità e la comodità di uso.
« Ultima modifica: Luglio 10, 2016, 22:28:55 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Conta di più il percorso o la meta?
« Risposta #1 il: Luglio 12, 2016, 00:39:19 am »
La meta per me è solo uno stato mentale virtuale. Uno schema creato dal nostro cervello per dare una ipotetica 'fine' ad uno stato fisiologico di un desiderio invece perpetuato e continuamente alimentato, rinnovato all'infinito(finchè dura una passione). Pura illusione e null'altro.
La verità e la realtà è solo nel viaggio che ci accompagna, ma la meta che si rinnova ogni volta ci occorre per avere la forza di affrontarlo ed arrivare più lontani e sempre oltre ed anche i passi indietro fanno parte del percorso e non andrebbero visti come tali, ma come parte necessaria del processo nell'andare avanti… basta esserne consci e la spiegazione esiste.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ilcommesso

Re:Conta di più il percorso o la meta?
« Risposta #2 il: Luglio 12, 2016, 07:27:43 am »
Penso che percorso e mèta siano coincidenti, in questo àmbito, perché la nostra passione si estrinseca nel possesso e uso di un orologio.

Solo nel metterlo al polso, nel guardarlo bene, nel viverlo quotidianamente (il percorso) ci rendiamo conto se quello che indossiamo (la meta) ci appaga.
Se così non è, il percorso riprende in cerca di una nuova meta, finché non si arriva a trovarsi sempre negli stessi luoghi, cioè quegli orologi cui davvero teniamo.

Io la vedo così ;)

ciaca

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Re:Conta di più il percorso o la meta?
« Risposta #3 il: Luglio 12, 2016, 12:39:50 pm »
In questo ambito, come ogni altro ludico ed effimero, la meta non esiste. É il percorso che con le emozioni che produce è esso stesso meta.

Se però il percorso a cui si riferisce Marco, come intuisco, é quello di un orologiaio per ottenere un certo risultato, allora certamente si, conta il modo in cui un orologiaio (o una casa) lavora per raggiungere un certo risultato (ed é ovvio che a modi di lavorare diversi corrispondono risultati diversi).

Non esistendo risultati uguali tramite vie diverse, almeno in orologeria (e la distinzione tra industriale e artigianale ben rappresenta questa realtà), va da sé che percorso e meta anche in questo caso tendono a coincidere.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Conta di più il percorso o la meta?
« Risposta #4 il: Luglio 12, 2016, 18:54:53 pm »
Conta solo il percorso perchè la meta non esiste, mai, in nessun fatto umano. Cosa è una meta, quale è l'uomo, anche nell'orologeria meccanica che può dirsi arrivato. Se la massima complicazione raggiungibile, anche per gli appassionati di complicazioni, viene raggiunta, ovvero posseduta, dopo viene la ricerca delle proporzioni, delle varie sfaccettature, dei diversi savoir faire. Come è bella la cassa come sono fatti i biselli e dopo arriveranno gli scheletrati e dopo i quadranti Mk o 6 rovesciati dei Rolex. mai , nessun punto di arrivo è possibile nell'essere umano.