Orologico Forum 3.0

Nuovo orologio in arrivo...

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #105 il: Agosto 18, 2016, 12:35:51 pm »
Comunque (tanto per farci 2 risate), io rispetto a Marco sono già avanti  8) :D

Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #106 il: Agosto 18, 2016, 12:46:44 pm »
Si Dario ma le innovazioni che rimangano esercizi di stile o possano camviare il futuro non si può  saperlo prima...

Il Nautilus...lo hanno toccato eccome e non per innovarlo ma per risparmiare... su tutto... se sei critico devi esserlo obiettivamente...
Idem i breguet e tutti gli altri.... ma noto non sei critico con le multinazionali quanto lo sei con un indipendente che con un'idea, un laboratorio e 4 spiccioli sfida con passione Golia.

Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #107 il: Agosto 18, 2016, 13:08:02 pm »
Grazie per la chicca del sudafricano che non avevo notato.
Comunque mi è parso che qui coloro che sono stati "intimiditi" sono i conservatori più che i progressisti. Io sono del parere di Claudio, sebbene a lui non piacciano questi Hyt, che occorre qualcuno che sappia apprezzare queste novità, anche se un domani fossero irriparabili. Ma pensate che sia poi facile riparare un Journe? Sicuramente possibile ma costosissimo in certi casi ove si vada ad intervenire su alcune complicazioni. Se non più in garanzia le migliaia di Euro possono diventare diverse. Oppure trovare un pezzo di ricambio originale e coevo di alcuni Roth? La riparabilità in orologeria , anche Vintage, potrebbe sempre essere un problema. Comprendo il dubbio sull'affidabilità dell'Hyt ma comprendo anche che qui non stiamo parlando di disponibilità economiche, stiamo parlando dell'orologio in sè. Altrimenti finiremmo sempre col dire che Seiko e Orient sono il meglio sulla piazza. Io ho visto questi oggetti, sono molto molto interessanti.

Tutto vero, però in termini di soldoni sarebbe anche interessante garantire una vita futura a questi orologi ! Acquistare oggi un orologio di quel tipo è magari tra 5/10 anni doverlo buttare perché non riparabile non mi sembra una cosa logica.
Il mio pensiero verte solamente sul fatto che certe creazioni dovendo rompere i vecchi stilemi sono dei semplici esercizi di stile per far vedere che uno sa fare meglio creando un orologio strano che resterà sempre e solo un esercizio di stile, una creazione effimera che non trovando un riscontro globale si concluderà esattamente come è iniziata. Venendo sì ricordata ( forse ) da appassionati ma superata da qualche altra creazione ancora più spettacolare che a sua volta farà la stessa fine. Mentre l'orologeria classica fatta di ingranaggi , lancette, forme portabili , dimensioni umane continuerà ad essere presente, così come è sempre stato.
Hai fatto due esempi lampanti : journe e Roth. I costi per riparare un journe sono elevati ma journe con la sua orologeria è un "classico" e probabilmente di lui resterà qualcosa sperando che ci siano gruppi che abbiano voglia di acquistarselo. Infatti da informazioni ricevute non mi sembra che economicamente sia un azienda florida ma che sia molto indebitato con le banche.
Roth sappiamo tutti la fine che ha fatto, riparare un Roth solotempo o Chrono non dovrebbe essere così difficile , discorso differente per i complicati ma con un po di impegno si possono aggiustare anche quelli. Ma il punto è che Roth da indipendente qual era non ha resistito ( problemi personali certo) e ha dovuto vendere. Ma ad oggi le sue creazioni continuano a piacere ad una schiera ristretta di appassionati di bella orologeria perché sono orologi portabili. Ma Giorgio, uno Hyt a chi può piacere ? Ci sarà un numero limitatissimo di acquirenti che lo acquisteranno per l'innovazione tecnica mentre un numero più elevato ( se di numeri elevati si può parlare con una produzione così bassa ) lo acquista perché è un orologio esteticamente bifolco, cafone e da esibizionista.

Stavolta Dario, non sono d'accordo con te in uno solo dei concetti espressi, temo (è solo una supposizione, naturalmente) che questi oramai siano guidati dalla battaglia che avete iniziato con Marco.
Ti dico cosa trovo di sbagliato in tutto ciò che hai scritto cercando di seguir il tuo ordine:
Riparazioni: sono dell'idea che studiando, tutto sia riparabile trattandosi di meccanica, i Journe sono molto complicati ma per un ottimo orologiaio andando a ritroso dovrebbe esser comprensibile, idem per l'HYT.
Mi dirai che questi oramai non ce ne sono più molti e questo è un segno di un settore che sta morendo ma non è colpa di quelle grandi Maisons, da te tanto osannate, che anzichè fare ancora ricerca, continuano a sfornare orologi su movimenti vecchi di 50 anni e più, grazie anche a clienti che dei movimenti se ne fregano, basta che sono affidabili.
Per me se questo settore ha un futuro lo deve solo a quei 4 indipendenti, chi più bravo chi meno, che con passione per l'orologeria,come moderni Don Chisciotte, sfidano le multinazionali del lusso, con le sole idee, la ricerca e 4 soldi in tasca.
Qualsiasi settore senza ricerca, anche quella più spinta, muore...pensa all'auto ad esempio se utilizzassimo lo stesso motore, freni, frizioni ecc... di 50anni fa, identici eh, perchè è cosi negli orologi da te tanto amati, pensa se ci fossero persone come te che dicessero  no alla formula 1 che fa ricerca,no ai primi sistemi di centralina elettronica, antipattinamento, abs, ripartitori di frenata ecc...
Senza studio e ricerca, anche quella esasperata,non c'è futuro, l'uomo è nato per cercare di migliorarsi.... poi è naturale che non tutta la ricerca porterà a dei cambiamenti, che sarà utilizzata e che avrà sviluppi ma ne tu, ne nessun altro ha la sfera di vetro per dire cosa funzionerà e cosa no.
Quindi stabilire cosa è e rimarrà esercizio di stile ritengo sia da parte tua presuntuoso. E te lo dice uno che ama Roth, Daniels, Klings, Voutilainen, Dufour....Breguet, ma questo non esclude la ricerca.
Questa Dario dovrebbe esser orologeria -meccanica-, e quando un Nautilus o un R.O.(che ho appena comprato), nuovi incorporano movimenti di 40/50 anni  (JLC e UG), significa che tu stai comprando un orologio Vintage mascherato (nemmeno tanto dal momento che ripropongono linee ispirate a 40 anni fa) da orologio nuovo, ma ci stanno -perculando- Dario, spendono niente e si presentano come nuovi.
Le Maisons negli anni passati sino al 90 facevano ricerca,la Patek è Patek perchè in passato, facevano ricerca e si sfidavano sul mercato con le idee, oggi grazie all'ignoranza del cliente fanno vestiti, ma se non inizi a prendere il lentino e studiare i movimenti e comprare anche in base a questi, ti porteranno all'uso e getta della moda.
Poi per il discorso di cosa possa piacere e a chi, non entro perchè è molto soggettivo, c'è chi non comprende il mio amore per i Roth definiti vetusti, chi non ama i padelloni Panerai da 50 che appaiono come Telefunken portati al polso, chi trova Urwerk e Cabestan chissà cosa.... ma Amen è soggettivo, certo non puoi esser tu a stabilire ciò che è bello.
Io vorrei solo dirti che sentirti parlare ultimamente mi sembra che tu abbia scambiato l'orologeria MECCANICA per la gioielleria.
Ciascuno degli interventi precedenti è meritevole di considerazioni anche se per aspetti diversi.
Io non sono contro la meccanica sperimentale tout court.
Sono contro gli effetti speciali meccanici fini a se stessi.
Ed ho scritto che, sostanzialmente,  sono esperimenti aziendali a cui volontariamente o involontariamente ci si sottopone.
Esteticamente poi li trovo orripilanti ma, se dobbiamo infiocchettare la cosa possiamo dire che si inquadrano nelle linee guida di assoluto eccesso formale che quest'epoca che deve stupire a tutti i costi ci propina.
Il discorso della riparabilità di certi oggetti non è argomento di poco conto.
Qualcuno ha scritto che se non si può riparare e chissenefrega..!
A me questo paiono discorsi possibili solo da chi non conosce il valore del denaro e i sacrifici necessari per guadagnarli. Ma buon per lui se si può permettere certi discorsi e certi acquisti.
Io credo che una meccanica o un sistema è valido se dura nel tempo e se è riparabile nel tempo.
A meno che non siamo in ambito militare per cui si Sa che certi meccanismi debbono durare tot colpi o tot ore perché in tot colpi o tot ore saranno statisticamente distrutti.
Noi abbiamo esempi di congegni e meccanismi sono arrivati a noi funzionanti dopo secoli.
L'orologeria moderna non ha fatto altro che affinare tali meccaniche al punto che un orologio medio, mediamente manutenuto dura anche diverse generazioni.
Possiamo dire altrettanto di certe meccaniche sperimentali?
Anche l'esempio delle macchine, a mio modo di vedere non è corretto.
I sistemi automobilistici si sono enormemente evoluti perché partivano dal carretto a cui è stato applicato un motore a scoppio.
L'orologeria moderna nasce invece già adulta grazie a Breguet.
Ma anche Breguet ha attinto a suoi predecessori.
Journe, uno dei geni dell'orologeria moderna non ha rivoluzionato con cose strane e stravaganti ma ha attinto a quel tipo di mondo.
Circa poi la riparabilità dei suoi orologi è vero che per alcuni fornisce pezzi di ricambio ma io non so se avrei il coraggio di affidare un suo orologio ad un orologiaio qualsiasi.
Per quel tipo di meccanica vorrei non dico ke sue mani na certamente le mani di uno che esce dalla sua scuola perché ritengo il valore nel tempo di un orologio uno dei criteri imprescindibili nella sua scelta.
E per valore non intendo semplice valore economico ma che l'orologio continui la sua vita nel tempo.

guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #108 il: Agosto 18, 2016, 13:11:58 pm »
Comunque la passione per l'orologeria non è fatta solo di acquisto, di collezionismo e di tecnica sublimata all'ennesima potenza. Vive però di diverse sfaccettature e di diversi modi di intenderla. Chi la vede come un capo di abbigliamento o gioiello, dandone di conseguenza un giudizio basato sulla propria idea estetica la quale trae spunto e germoglia da un terreno ricco di cultura, tradizione e ricerca per il buon gusto, chi invece adotta un criterio sostanzialmente tecnico/meccanico, chi si appassiona ad un solo marchio ( vedasi i rolexari), chi si si specializza , facendo sfociare la propria passione su meccaniche ed estetiche del passato rifuggendo il moderno ( vuoi per i prezzi vuoi per le forme o dimensioni), chi infine adotta uno spirito collezionistico puro, amando anche andare oltre i normali canoni dell'orologeria. Io personalmente, nell'uso dell'orologio e dell'orologeria in generale mi rispecchio nel primo esempio descritto aggiungendo che mi inserisco nel solco dei "non collezionisti" per partito preso. Allo stesso tempo non posso non fare rimarcare che un certo approfondimento vuoi di prodotto o vuoi di meccanica scaturisce sempre spontaneamente nell'appassionato a qualunque tipologia egli appartenga.

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #109 il: Agosto 18, 2016, 13:12:47 pm »
Concordo anche sul fatto che non può essere trascurata la questione sulla riparabilità. La meccanica è prima di tutto efficenza e resistenza e per questo, ora dico una vera bestemmia in un forum di appassionati, col tempo ho rivalutato enormemente gli eta! Anche se, posseggo calibri di qualità ed extra piatti che non mi hanno mai dato problemi di nessun tipo!
Ma partendo dal presupposto che la meccanica èsipratutto affidabilità e durevolezza nel tempo, non si può far passare in secondo ordine la riparazione. Se ho una macchina bella innovativa ma col rischio che possa essere solo per un determinato arco di tempo lo trovo del tutto inutile!

E qui ritorniamo anche al discorso del silicio e altri materiali.

ALAN FORD

  • *****
  • 8005
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #110 il: Agosto 18, 2016, 13:23:40 pm »
Citazione
Riparazioni: sono dell'idea che studiando, tutto sia riparabile trattandosi di meccanica, i Journe sono molto complicati ma per un ottimo orologiaio andando a ritroso dovrebbe esser comprensibile, idem per l'HYT.

Claudio sono anch'io della tua idea che in meccanica tutto si ripara, il problema sorge quando non è meccanica.
Come si rimpiazza il liquido di questo idrorologio?
Come si rimpiazzano le cinghie dentare del Tag V4?
Sono solo esempi di cose che potrebbero essere solo da buttare un domani in cui nessuno fornisce la formula chimica del liquido o in mancanza degli stampi per l'iniezione delle cinghie in gomma tag.

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #111 il: Agosto 18, 2016, 13:42:53 pm »
Concordo. È un elemento che prendo seriamente in considerazione.

Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #112 il: Agosto 18, 2016, 14:17:39 pm »
Citazione
Riparazioni: sono dell'idea che studiando, tutto sia riparabile trattandosi di meccanica, i Journe sono molto complicati ma per un ottimo orologiaio andando a ritroso dovrebbe esser comprensibile, idem per l'HYT.

Claudio sono anch'io della tua idea che in meccanica tutto si ripara, il problema sorge quando non è meccanica.
Come si rimpiazza il liquido di questo idrorologio?
Come si rimpiazzano le cinghie dentare del Tag V4?
Sono solo esempi di cose che potrebbero essere solo da buttare un domani in cui nessuno fornisce la formula chimica del liquido o in mancanza degli stampi per l'iniezione delle cinghie in gomma tag.
Io invece non sono d'accordo nè con Claudio e nè con Sandro:non è detto che in meccanica tutto si ripari e nè che per riparare bisogna studiare.
Un prodotto industriale per essere riparabile deve avere alla sua base un criterio di riparabilità.
Altrimenti non vale la pena farlo.
Ci sono congegni o meccanismi che giacciono buttati perché non conviene ripararli: hanno finito la loro vita, sono buoni tutt'al più per i ricambi.
Ma anche i ricambi, quelli che si rompono sono spesso gli stessi.
Per questo sarebbe importante avere almeno i ricambi giusti.
Certi oggetti, in special modo, questo tipo di oggetti finiranno la loro vita per fare i fermacarte o i soprammobili.
Ma saranno  fermacarte chic e di livello, dato il prezzo d'acquisto.

ilcommesso

Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #113 il: Agosto 18, 2016, 14:47:14 pm »
Innovare su orologi classici ? Scusami Claudio ma per me certi orologi non vanno toccati soprattutto quando sono perfetti così come sono. Cosa innoveresti per esempio su un Nautilus ? Cosa modificheresti su un cronografo Breguet? Cosa toccheresti di un ultra piatto di Jlc ? Questi orologi seppur con meccaniche vecchie di 50 anni rappresentano la perfezione e se nessuno si è messo a stravolgere i movimenti affidabili perché anche se non ne ho la certezza in quanto di meccanismi mai mi sono interessato , ho la sensazione che siano stati rivisti rendendoli più moderni. Ma anche se ciò non fosse, non avrebbe senso modificare ciò che è perfetto, che funziona , con il rischio di renderlo impreciso.
inoltre preciso che i miei interventi e le mie esternazioni non sono collegate allo scontro avuto con Marco tanto più che tali mie osservazioni erano già state fatte prima della discussione.
Concordo quando dici che le innovazioni sono importanti , ma lo sono solo se poi sono utilizzabili e portano a qualcosa di concretamente impiegabile ! Altrimenti restano delle prove fini a loro stesse !
Poi per dovere di replica non ho definito Journe un orologio cafone ma solo questi orologi HYT che esteticamente è innegabile che lo siano. Poi se uno lo vuole comprare amen ma non lo si faccia passare per quello che non è!
In RM invece riconosco un grande pregio ossia di essere l'unico grande indipendente ad avere disegnato una cassa che ha segnato la storia dell'orologeria moderna.

I classici cosa sarebbero?
Orologi dalla casa tonda? 34 mm?
Ma per fortuna che il mondo è andato avanti, seppure si siano adoperati poco nel disegnare nuovi orologi.

Il Nautilus fino a 10 anni fa non se lo inculava nessuno, scusate la durezza di linguaggio.
I problemi sono nati quando si è diffusa da Rolex la passione per i soldi e l'investimento, questa è la triste storia dell'orologeria moderna, che fino ad allora era sopravvissuta proprio grazie agli appassionati.
Poi sono arrivati gli esperti, i reseller, i libri, i forum, con tutto quello che ne è conseguito, nel bene e nel male.
Il Nautilus è l'esempio lampante di un impoverimento qualitativo, con un modello diventato il cavallo di battaglia di PP, anche se è meglio dire gallina dalle uova d'oro.
AP non ne parliamo, capace di riesumare la microtapisserie sul solito royal oak.

Di orologi nuovi e belli dal disegno finalmente diverso ce ne sono,l' octo di bulgari su tutti.
Provato qualche giorno fa, il finissimo è davvero bello.

RM è solo un bravo manager che ha saputo piazzare la sua roba partendo da un ambiente ricco come quello della F1, per il resto al di là delle sponsorizzazioni non è che avesse conti in buona salute, anzi.

Un PP o un Rolex coperto di diamanti è molto più cafone di un HYT, imo

Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #114 il: Agosto 18, 2016, 15:00:56 pm »
Innovare su orologi classici ? Scusami Claudio ma per me certi orologi non vanno toccati soprattutto quando sono perfetti così come sono. Cosa innoveresti per esempio su un Nautilus ? Cosa modificheresti su un cronografo Breguet? Cosa toccheresti di un ultra piatto di Jlc ? Questi orologi seppur con meccaniche vecchie di 50 anni rappresentano la perfezione e se nessuno si è messo a stravolgere i movimenti affidabili perché anche se non ne ho la certezza in quanto di meccanismi mai mi sono interessato , ho la sensazione che siano stati rivisti rendendoli più moderni. Ma anche se ciò non fosse, non avrebbe senso modificare ciò che è perfetto, che funziona , con il rischio di renderlo impreciso.
inoltre preciso che i miei interventi e le mie esternazioni non sono collegate allo scontro avuto con Marco tanto più che tali mie osservazioni erano già state fatte prima della discussione.
Concordo quando dici che le innovazioni sono importanti , ma lo sono solo se poi sono utilizzabili e portano a qualcosa di concretamente impiegabile ! Altrimenti restano delle prove fini a loro stesse !
Poi per dovere di replica non ho definito Journe un orologio cafone ma solo questi orologi HYT che esteticamente è innegabile che lo siano. Poi se uno lo vuole comprare amen ma non lo si faccia passare per quello che non è!
In RM invece riconosco un grande pregio ossia di essere l'unico grande indipendente ad avere disegnato una cassa che ha segnato la storia dell'orologeria moderna.

I classici cosa sarebbero?
Orologi dalla casa tonda? 34 mm?
Ma per fortuna che il mondo è andato avanti, seppure si siano adoperati poco nel disegnare nuovi orologi.

Il Nautilus fino a 10 anni fa non se lo inculava nessuno, scusate la durezza di linguaggio.
I problemi sono nati quando si è diffusa da Rolex la passione per i soldi e l'investimento, questa è la triste storia dell'orologeria moderna, che fino ad allora era sopravvissuta proprio grazie agli appassionati.
Poi sono arrivati gli esperti, i reseller, i libri, i forum, con tutto quello che ne è conseguito, nel bene e nel male.
Il Nautilus è l'esempio lampante di un impoverimento qualitativo, con un modello diventato il cavallo di battaglia di PP, anche se è meglio dire gallina dalle uova d'oro.
AP non ne parliamo, capace di riesumare la microtapisserie sul solito royal oak.

Di orologi nuovi e belli dal disegno finalmente diverso ce ne sono,l' octo di bulgari su tutti.
Provato qualche giorno fa, il finissimo è davvero bello.

RM è solo un bravo manager che ha saputo piazzare la sua roba partendo da un ambiente ricco come quello della F1, per il resto al di là delle sponsorizzazioni non è che avesse conti in buona salute, anzi.

Un PP o un Rolex coperto di diamanti è molto più cafone di un HYT, imo

orologi classici nel termine di orologeria tradizionale indipendentemente dalle forme, ma fatta di ruote, viti, sfere, ecc.. Roba vera insomma ! Modelli che sono diventati iconici e anche se il Nautikus non lo voleva nessuno, oggi non è più così ! Comunque cosa rivoluzionereste su questi orologi ? Non mi avete risposto. Sono a mio avviso orologi da non toccare perché perfetti.
Non ho mai detto di essere contro al progresso e contro le innovazioni ma queste devono riassumersi in qualcosa di valido.
Perché se innovare significa fare orologi grandi 52 mm, spessi come un tombino, con vetri a cupola , pieni di effetti speciali , fluidi luminescenti , catene di trasmissione con il clown che esce se schiacci un bottone e che suona la trombetta .... Beh tutto ciò non fa per me. I motivi gli ho già espressi, i miei timori sul futuro pure e collimano con quelli di tanti altri. Poi dovrei ripetermi sugli aspetti economico aziendali ma questi probabilmente interessano solo a me ...

GEKKO

  • *****
  • 1585
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #115 il: Agosto 18, 2016, 15:06:05 pm »
Secondo il mio modesto parere qualcuno dovrebbe rileggere il mito della caverna di Platone. Qua dentro non ci si rende conto che l'orologeria é morta. E non lo é per i conti delle multinazionali del lusso o per la mancanza di ricerca. É morta perché è cessata la sua funzione. Tutti andiamo in giro con almeno due orologi appresso dei quali uno assolutamente preciso. Che senso ha?

Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #116 il: Agosto 18, 2016, 15:10:35 pm »
L'orologeria sarà morta quando nessuno più produrrà orologi. Fintanto che sul mercato ci sarà anche un solo produttore di segnatempo, se permetti, non è morto un bel nulla.

GEKKO

  • *****
  • 1585
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #117 il: Agosto 18, 2016, 15:17:47 pm »
Non vorrei essere frainteso: io amo la meccanica e comprerei anche l'orologio di cui si sta parlando. Non lo indosserei neanche se mi pagassero ma passerei ore a vederlo funzionare fregandomene della futura riparabilità. Il discorso è diverso: non mi scandalizzo per la mancanza di innovazione tecnica nell'orologeria moderna perché capisco che non ha senso. Non mi scandalizzo nemmeno per la mancanza di ricerca sui sestanti...

Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #118 il: Agosto 18, 2016, 15:23:07 pm »
Non vorrei essere frainteso: io amo la meccanica e comprerei anche l'orologio di cui si sta parlando. Non lo indosserei neanche se mi pagassero ma passerei ore a vederlo funzionare fregandomene della futura riparabilità. Il discorso è diverso: non mi scandalizzo per la mancanza di innovazione tecnica nell'orologeria moderna perché capisco che non ha senso. Non mi scandalizzo nemmeno per la mancanza di ricerca sui sestanti...

Si ma fregarsene della futura riparabilità ha senso ? Orologi da 100 k che poi non possono essere riparati? O che c'è questo rischio ?
Certo c'è anche chi potrebbe usare le Ferrari per testare la robustezza dei paracarri 😜

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Nuovo orologio in arrivo...
« Risposta #119 il: Agosto 18, 2016, 15:27:03 pm »
Citazione
catene di trasmissione con il clown che esce se schiacci un bottone e che suona la trombetta

:D
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"