Orologico Forum 3.0

Christian Klings: un artista solitario

S.M.

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #240 il: Aprile 23, 2018, 22:53:06 pm »
Io infatti da un artigiano mi farei fare l’oroligio con le misure che piacciono a me che, per coerenza di pensiero, non sono i 37-38 x 5-6mm. Roba troppo piccola per me.

Sono ovviamente dei plus che ci riportano a tempi morti e sepolti. Una meraviglia. Solo un pazzo può affermare che il poter fare un orologio come più ti piace e su richiesta è una cosa negativa.

Io sono d’accordo, ma è emerso questo.
Boh, e’ qualche giorno che si fanno discussioni a distruggere.
Infatti difficilmente continuerò a scrivere. Orologico non mi sta più piacendo/divertendo.
Mi spiace che tu veda questa discussione come volta a distruggere solo perchè si hanno opinioni contrastanti.
Dove tutti la pensano allo stesso modo, non è che pensano un gran chè. (guarda altri Forum....)
 ;)
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

fansie

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #241 il: Aprile 23, 2018, 23:04:59 pm »
Dico anche la mia...  :D
Il paragone con Breguet è del tutto sbagliato. Quando faceva gli orologi Breguet, erano uno strumento utilissimo, si sarebbero diffusi e sarebbero divenuti indispensabili. Il Breguet di oggi non farebbe l'orologiaio, ma sarebbe stato un programmatore di pc, un Bill Gates... Mica un artigiano!
Per questa ragione, nel 2018, in un orologio meccanico, non mi focalizzerei sulla ricerca del miglior supporto tecnologico e sulla valutazione esasperata della performance, perchè semplicemente, sarebbe come ricercare l'artigianalità in uno shuttle. È proprio la natura stessa dell'oggetto ad essere in antitesi alla tecnologia. Per questo motivo,  il pensiero dell'orologiaio che lavora al suo orologio artigianalmente, fa breccia nei cuori.  :)
Federico

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #242 il: Aprile 23, 2018, 23:31:19 pm »
Dico anche la mia...  :D
Il paragone con Breguet è del tutto sbagliato. Quando faceva gli orologi Breguet, erano uno strumento utilissimo, si sarebbero diffusi e sarebbero divenuti indispensabili. Il Breguet di oggi non farebbe l'orologiaio, ma sarebbe stato un programmatore di pc, un Bill Gates... Mica un artigiano!
Per questa ragione, nel 2018, in un orologio meccanico, non mi focalizzerei sulla ricerca del miglior supporto tecnologico e sulla valutazione esasperata della performance, perchè semplicemente, sarebbe come ricercare l'artigianalità in uno shuttle. È proprio la natura stessa dell'oggetto ad essere in antitesi alla tecnologia. Per questo motivo,  il pensiero dell'orologiaio che lavora al suo orologio artigianalmente, fa breccia nei cuori.  :)

Anche questa è una analisi che mi sento di condividere, se non in toto in buona parte. La verità è che i tempi sono troppo distanti per un parallelo sensato.
Oggi l'orologeria meccanica è desueta e la ricerca sulla meccanica fine a se stessa viene apprezzata solo dall'appassionato.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #243 il: Aprile 23, 2018, 23:45:37 pm »
Per non perdere però il filo del topic consiglio di andare a rivedere in apertura le magnifiche foto inserite da Claudio dei lavori di Klings che sono una meraviglia.
Klings fa un cote de genève sui suoi calibri di una rara bellezza... se avete avuto modo di guardare al lentino uno di questi ultimi lavori dell'orologiaio appare evidente come questa finitura appaia molto diversa da quella che si vede di solito. Le strisce sono più spaziate tra loro, più ampie, come delle "pennellate" più grandi.
E' una caratteristica voluta dice l'artista, in questo modo si ha una finitura più distensiva, più rilassante. In effetti come dargli torto, davvero molto bella ed insolita e sembra produrre proprio un effetto più riposante alla vista.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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Istaro

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #244 il: Aprile 24, 2018, 00:01:30 am »
l’orologio rimane un compromesso tra esigenze diverse,

Applausi. Parole da scolpire. Ecc. ecc.

Io non mi iscrivo a un partito, quello degli "indipendenti" migliori o peggiori a prescindere.
Guardo all'orologio.
Ma, nel giudicare l'orologio, il modo  con cui è realizzato è uno degli elementi da considerare.

L'artigianalità è un pregio (non solo nelle finiture, anche nell'ideazione e nella realizzazione dell'orologio); la personalizzazione anche.
Questi pregi vanno messi sul piatto della bilancia insieme con estetica, proporzioni, precisione, affidabilità, originalità, raffinatezza (tecnica e costruttiva), storicità, innovazione, rispetto della tradizione (ebbene sì, si può innovare nel solco di una tradizione), rapporto qualità/prezzo, affidabilità, riparabilità...
La gerarchia dei pregi, poi, ognuno la costruisce come crede.

Quanto alle prestazioni cronometriche: è fondamentale che siano ottime (parliamo pur sempre di meccanismi per misurare il tempo, per di più dai costi elevatissimi), non che siano da primato (non parliamo di strumenti professionali).
Conoscete la legge dei rendimenti decrescenti? In economia, oltre un certo limite, l'incremento dell'apporto di un fattore produttivo non produce più rendimenti proporzionali all'incremento stesso.
Vale per i rendimenti economici, ma vale anche per l'apprezzabilità - da parte dell'acquirente - delle prestazioni di un prodotto meccanico.
Quando acquistiamo un'automobile sportiva - qui il paragone mi sembra utile  :P - guardiamo soltanto  l'accelerazione? Oppure guardiamo anche ripresa, coppia, curva di erogazione della potenza, elasticità, tenuta di strada e tanti altri fattori che regolano la prestazione complessiva (per intenderci: il "tempo sul giro") e il piacere di guida?
E quando mettiamo di fronte due vetture entrambe ad altissimi livelli  in termini di prestazioni complessive, guardiamo solo il valore assoluto di queste (privilegiando esclusivamente chi ottiene il primato) o anche il comfort di marcia, la dotazione degli accessori, la linea, ecc.?

Se tra due orologi la differenza di prestazioni cronometriche è esigua, questo fattore resta degno di attenzione, ma la sua apprezzabilità diminuisce (rendimento decrescente) ed entra maggiormente in gioco con gli altri (estetica, originalità, ecc.).

Quello che intendeva in precedenza Leandro è che se Klings mi offre un'ottima resa cronometrica (e penso che possiamo presumerlo, vista l'altissima qualità del prodotto anche dal punto di vista meccanico), diventa non dirimente - anche se alcuni possono assegnarvi un peso maggiore che altri - la differenza di una frazione di secondo rispetto ad altro orologio (che magari mi offre minore gratificazione negli altri elementi da soppesare). E diventa puro esercizio verbale ipotizzare il micromiglioramento possibile ricorrendo a una progettazione con l'ausilio di strumenti informatici. Anche perché non stiamo acquistando orologi da portare a una di quelle gare di cronometria che erano in voga soprattutto cinquant'anni fa (quando gli orologi erano anche strumenti professionali e i margini di miglioramento erano ancora rilevanti).
« Ultima modifica: Aprile 24, 2018, 00:32:16 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Lego

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #245 il: Aprile 24, 2018, 00:07:21 am »
---
Infatti difficilmente continuerò a scrivere. Orologico non mi sta più piacendo/divertendo.

Roberto che succede ..
Un lungo respiro e .. via  :)

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #246 il: Aprile 24, 2018, 00:45:33 am »
l’orologio rimane un compromesso tra esigenze diverse,

Applausi. Parole da scolpire. Ecc. ecc.

Io non mi iscrivo a un partito, quello degli "indipendenti" migliori o peggiori a prescindere.
Guardo all'orologio.
Ma, nel giudicare l'orologio, il modo  con cui è realizzato è uno degli elementi da considerare.

L'artigianalità è un pregio (non solo nelle finiture, anche nell'ideazione e nella realizzazione dell'orologio); la personalizzazione anche.
Questi pregi vanno messi sul piatto della bilancia insieme con estetica, proporzioni, precisione, affidabilità, originalità, raffinatezza (tecnica e costruttiva), storicità, innovazione, rispetto della tradizione (ebbene sì, si può innovare nel solco di una tradizione), rapporto qualità/prezzo, affidabilità, riparabilità...
La gerarchia dei pregi, poi, ognuno la costruisce come crede.

Quanto alle prestazioni cronometriche: è fondamentale che siano ottime (parliamo pur sempre di meccanismi per misurare il tempo, per di più dai costi elevatissimi), non che siano da primato (non parliamo di strumenti professionali).
Conoscete la legge dei rendimenti decrescenti? In economia, oltre un certo limite, l'incremento dell'apporto di un fattore produttivo non produce più rendimenti proporzionali all'incremento stesso.
Vale per i rendimenti economici, ma vale anche per l'apprezzabilità - da parte dell'acquirente - delle prestazioni di un prodotto meccanico.
Quando acquistiamo un'automobile sportiva - qui il paragone mi sembra utile  :P - guardiamo soltanto  l'accelerazione? Oppure guardiamo anche ripresa, coppia, curva di erogazione della potenza, elasticità, tenuta di strada e tanti altri fattori che regolano la prestazione complessiva (per intenderci: il "tempo sul giro") e il piacere di guida?
E quando mettiamo di fronte due vetture entrambe ad altissimi livelli  in termini di prestazioni complessive, guardiamo solo il valore assoluto di queste (privilegiando esclusivamente chi ottiene il primato) o anche il comfort di marcia, la dotazione degli accessori, la linea, ecc.?

Se tra due orologi la differenza di prestazioni cronometriche è esigua, questo fattore resta degno di attenzione, ma la sua apprezzabilità diminuisce (rendimento decrescente) ed entra maggiormente in gioco con gli altri (estetica, originalità, ecc.).

Quello che intendeva in precedenza Leandro, è che se Klings mi offre un'ottima resa cronometrica (e penso che possiamo presumerlo, vista l'altissima qualità del prodotto anche dal punto di vista meccanico), diventa non dirimente - anche se alcuni possono assegnarvi un peso maggiore che altri - la differenza di una frazione di secondo rispetto ad altro orologio (che magari mi offre minore gratificazione negli altri elementi da soppesare). E diventa puro esercizio verbale ipotizzare il micromiglioramento possibile ricorrendo a una progettazione con l'ausilio di strumenti informatici. Anche perché non stiamo acquistando orologi da portare a una di quelle gare di cronometria che erano in voga soprattutto cinquant'anni fa (quando gli orologi erano anche strumenti professionali e i margini di miglioramento erano ancora rilevanti).

Sposo in toto la riflessione di Gianni.
Aggiungo a questa che ripetere che alcuni dei migliori Watchmakers della terra fanno solo i decoratori è falso, oltre che offensivo.
Liquidare Dufour, Voutilainen, Smith, Halter a "semplici" decoratori, soltanto per sostenere la propria tesi, quando sappiamo che sono autori di splendidi e straordinari calibri come il duality, la ripetizione decimale, il coassiale, la gran sonnerie, il coassiale, il tourbillon triassiale.

Si è vero, rifiniscono ad arte i loro movimenti, custodendo in questo modo un'arte secolare non imitabile ancora dalle macchine: gliene vogliamo fare una colpa?
Quindi fatemi capire, un movimento simile è solo ben decorato:
https://www.orologidiclasse.com/orologio-voutilainen-vingt-8/

Ogni volta poi che si parla di grandi orologiai esce fuori chi dice che Breguet avrebbe fatto questo o quello, ma mi chiedo: fate sedute spiritiche per poter affermare cosa farebbe oggi Breguet?
Chissà cosa avrebbe fatto oggi Breguet.... magari quell'orologeria anticonvenzionale che non amate.

Certo è che se devo pensare ad un orologiaio geniale oggi penso a Claret e probabilmente lo avrebbe pensato anche Breguet  ;D

Stefano per quanto ti riguarda, alla fine torni sempre li, se non è ultrapiatto non è degno di nota ma non può esser una regola.
Proprio l'esempio che hai fatto della tua ripetizione, è degna di nota certo, ma aggiungiamo anche che una ripetizione in un movimento e cassa tanto sottile insegue il dato numerico, il record, ma per me non è fondamentale in una complicazione in cui ciò che più m'interessa è la qualita del suono, il timbro, l'assenza del rumore di fondo ecc...

S.M.

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #247 il: Aprile 24, 2018, 07:31:30 am »

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Stefano per quanto ti riguarda, alla fine torni sempre li, se non è ultrapiatto non è degno di nota ma non può esser una regola.
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[/quote]



Su questo Claudio invece devo dirti che la mostra mi ha fatto (in parte) cambiare idea.

Ho capito che in qualche caso per poter apprezzare la tridimensionalita' bisogna avere spessori più consistenti.
Lavorazioni dei quadranti alla Daniel Roth o Daniels hanno la necessità di maggiori spessori per trasmettere le loro peculiarità.
Stesso dicasi per movimenti dove occorre spazio per creare effetti di vuoto ed apprezzare lo spessore dei ponti.

Preciso che non e' il caso di Klings che credo abbia prezzi piu' umani, pero' quello che intendo nei miei discorsi, è che pur comprendendo le ragioni che spingono nel ricercare la massima artigianalita', quando sento cifre di 100-180k per un orologio non complicato "solo" perché fatto a mano su misura, un po' mi viene da riflettere.
Personalmente penso che preferirei l'utilizzo di tecnologie moderne per creare il componente (esempio una lancetta, un ponte, ecc.) da lavorare e rifinire poi a mano e risparmiare 100K.

Perché poi mi viene anche il dubbio che si sappia davvero riconoscere un pezzo in parte progettato al CAD ed eseguito per elettroerosione poi super rifinito a mano, dallo stesso pezzo ma completamente ricavato a mano.
Se non lo dichiara il Maestro io, non saprei riconoscerlo. Un quadrante si, ma una cassa od i componenti di un movimento no.
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ALAN FORD

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #248 il: Aprile 24, 2018, 07:54:44 am »
Molte volte confrontando gli indipendenti odierni con Breguet, commettiamo un grosso errore di fondo.
Breguet tecnicamente era il massimo esistente alla sua epoca. Sicuramente c'erano degli orologiai che rifinivano come lui (o magari anche meglio) che sono rimasti però sconosciuti perchè oscurati dalla sua enorme supremazia tecnica.

Supremazia tecnica che si esplicava in precisione (vedi l'invenzione del tourbillon o la curva Breguet della spirale, ecc.), affidabilità (perfezione dell'ancora svizzera, di sistemi antiurto per il bilancere, ecc.), complicazione (invenzione della molla sonora, del calendario perpetuo, ecc.)

Questo per dire che per paragonare un indipendente moderno a Breguet, non basta che sappia fare gli anglange a specchio ed i biselli rientranti a regola d'arte, occorre ben altro.
Daniels è uno di quelli che è possibile paragonare a Breguet, probabilmente anche Journe o Papi e molti altri che non sono in grado di citare perchè neanche conosco.

Non so se Klings rientri tra questi, magari parliamone (pacatamente), però quello che intendo sottolineare è che Breguet all'epoca faceva si gli orologi a lume di candela, ma solo perchè non c'era ancora la corrente elettrica, altrimenti l'averebbe sicuramente utilizzata. Era un uomo di scienza, non certo un romantico.

Il Breguet moderno, io lo vedo più come colui che applicando tutti i più sofisticati ed innovativi ritrovati che il progresso tecnologico mette a disposizione, riesce a darmi l'orologio (meccanico) più performante, affidabile, durevole, e curato (quindi anche bello e rifinito) senza alcuna concessone a compromessi, come invece purtroppo fanno le grandi case.

Invece io vedo che spesso bastano super rifiniture su movimenti banali o magari un bilanciere da 1cm di diametro o un ponte tubolare o scegliere semplicemente di non utilizzare alcun ausilio informatico (ma la corrente si però ;)) per gridare al miracolo.
Per carità, possono venir fuori pezzi a tiratura limitata, magari anche esclusivi e su misura, ma non sono come i Breguet del 1800.
Sono opere che vanno giudicate come un quadro, una scultura od un mobile, cioè con parametri diversi.
Se si parla di orologeria si deve anche vedere altro.

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?


Io credo che il paragone con Bregunet non può essere fatto semplicemente perché ogni inventore è figlio dei propri tempi.
A Leonardo che è stato il più grande inventore della storia non poteva certo venire in mente di inventare i sensori per il parcheggio visto che non esisteva l'auto e neanche il problema del parcheggio.
Ha insistito fino alla morte sul volo con l'ala battente perché non aveva il motore.
E così Bregunet ha inventato cose necessarie all'epoca, oggi i moderni orologiai inventano (quelli che inventano) solo per stupire, ma le loro invenzioni sono assolutamente inutili come sono inutili gli orologi meccanici.
E quindi le realizzazioni debbono solo appagare gli appassionati senza un reale fine di utilità.
E' più difficile inventare una cosa che non serve di una che serve.

Patrizio

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #249 il: Aprile 24, 2018, 08:09:56 am »
A mio avviso nell'idea di orologio artigianale rientrano sia la precisione che le finiture. nè comprendo perchè anche solo ipoteticamente, rifinire meglio dovrebbe andare a detrimento della precisione. Anche perchè chi sarebbe così pazzo da progettare un movimento da zero o quasi essendo solo un rifinitore? si prenderebbe un bell'eta 2824 e via con gli anglage. dopodichè i paragoni storici hanno poco senso. in molti campi. è più forte pelè o messi? maradona o cr7 (xxxtacci sua)? mi godrei il presente di klings, voutilainen e compagnia bella senza scomodare giganti sulle cui spalle l'orologeria moderna è seduta.
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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #250 il: Aprile 24, 2018, 08:15:53 am »
Alla fine è quello che intendevo.
Il parallelo con Breguet non l'ho tirato fuori io.

E credo sia un'utopia acquistare un orologio costruito "come faceva Breguet" (che poi non è mai così) semplicemente perché Breguet sfruttata il massimo della tecnologia e delle conoscenze dell'epoca, come dovrebbe fare chiunque anche oggi.

Naturalmente è il mio punto di vista.
Non si deve offendere nessuno ed bisogna accettarlo come io accetto chi la pensa diversamente.
« Ultima modifica: Aprile 24, 2018, 08:28:10 am da S.M. »
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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #251 il: Aprile 24, 2018, 09:29:40 am »
Molte volte confrontando gli indipendenti odierni con Breguet, commettiamo un grosso errore di fondo.
Breguet tecnicamente era il massimo esistente alla sua epoca. Sicuramente c'erano degli orologiai che rifinivano come lui (o magari anche meglio) che sono rimasti però sconosciuti perchè oscurati dalla sua enorme supremazia tecnica.

Supremazia tecnica che si esplicava in precisione (vedi l'invenzione del tourbillon o la curva Breguet della spirale, ecc.), affidabilità (perfezione dell'ancora svizzera, di sistemi antiurto per il bilancere, ecc.), complicazione (invenzione della molla sonora, del calendario perpetuo, ecc.)

Questo per dire che per paragonare un indipendente moderno a Breguet, non basta che sappia fare gli anglange a specchio ed i biselli rientranti a regola d'arte, occorre ben altro.
Daniels è uno di quelli che è possibile paragonare a Breguet, probabilmente anche Journe o Papi e molti altri che non sono in grado di citare perchè neanche conosco.

Non so se Klings rientri tra questi, magari parliamone (pacatamente), però quello che intendo sottolineare è che Breguet all'epoca faceva si gli orologi a lume di candela, ma solo perchè non c'era ancora la corrente elettrica, altrimenti l'averebbe sicuramente utilizzata. Era un uomo di scienza, non certo un romantico.

Il Breguet moderno, io lo vedo più come colui che applicando tutti i più sofisticati ed innovativi ritrovati che il progresso tecnologico mette a disposizione, riesce a darmi l'orologio (meccanico) più performante, affidabile, durevole, e curato (quindi anche bello e rifinito) senza alcuna concessone a compromessi, come invece purtroppo fanno le grandi case.

Invece io vedo che spesso bastano super rifiniture su movimenti banali o magari un bilanciere da 1cm di diametro o un ponte tubolare o scegliere semplicemente di non utilizzare alcun ausilio informatico (ma la corrente si però ;)) per gridare al miracolo.
Per carità, possono venir fuori pezzi a tiratura limitata, magari anche esclusivi e su misura, ma non sono come i Breguet del 1800.
Sono opere che vanno giudicate come un quadro, una scultura od un mobile, cioè con parametri diversi.
Se si parla di orologeria si deve anche vedere altro.

Una automobile costruita oggi totalmente a mano come una Benz del 1910 (e fatta allo stesso modo, con i cerchioni di legno), che valore avrebbe?
E' sempre un'auto moderna, non un'originale auto storica. La preferireste ad una Ferrari (o Lamborghini o Bentley) che rappresentano oggi il massimo realizzabile?


Io credo che il paragone con Bregunet non può essere fatto semplicemente perché ogni inventore è figlio dei propri tempi.
A Leonardo che è stato il più grande inventore della storia non poteva certo venire in mente di inventare i sensori per il parcheggio visto che non esisteva l'auto e neanche il problema del parcheggio.
Ha insistito fino alla morte sul volo con l'ala battente perché non aveva il motore.
E così Bregunet ha inventato cose necessarie all'epoca, oggi i moderni orologiai inventano (quelli che inventano) solo per stupire, ma le loro invenzioni sono assolutamente inutili come sono inutili gli orologi meccanici.
E quindi le realizzazioni debbono solo appagare gli appassionati senza un reale fine di utilità.
E' più difficile inventare una cosa che non serve di una che serve.

Quoto Ale.
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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #252 il: Aprile 24, 2018, 09:53:40 am »
Comunque secondo me anche il voler fare per forza dei paralleli è sbagliato. Diciamo che di questo orologiaio si deve apprezzare il fatto che fa tutto in casa, cassa compresa. L’orologio commissionato sappiamo per certo che è stato fatto da lui e lui soltanto e le tante richieste dell’eventuale cliente vengono soddisfatte come nessun’altro ad oggi fa, almeno che io sappia.
Quindi se si cerca questo tipo di approccio all’orologeria classica, col massimo oggi dell’artigianalità, un pensiero su questo singolare indipendente conviene farcelo. :)
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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #253 il: Aprile 24, 2018, 10:02:19 am »
Comunque secondo me anche il voler fare per forza dei paralleli è sbagliato. Diciamo che di questo orologiaio si deve apprezzare il fatto che fa tutto in casa, cassa compresa. L’orologio commissionato sappiamo per certo che è stato fatto da lui e lui soltanto e le tante richieste dell’eventuale cliente vengono soddisfatte come nessun’altro ad oggi fa, almeno che io sappia.
Quindi se si cerca questo tipo di approccio all’orologeria classica, col massimo oggi dell’artigianalità, un pensiero su questo singolare indipendente conviene farcelo. :)
Certo, se ricercassi questo aspetto perché lo ritenessi prioritario rispetto ad altri valori, anche io mi rivolgere a Klings che da quanto ho appreso da voi, sembra essere il più conveniente oltrechè piacevole nell'aspetto e giusto nelle dimensioni.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #254 il: Aprile 24, 2018, 11:03:01 am »
Comunque secondo me anche il voler fare per forza dei paralleli è sbagliato. Diciamo che di questo orologiaio si deve apprezzare il fatto che fa tutto in casa, cassa compresa. L’orologio commissionato sappiamo per certo che è stato fatto da lui e lui soltanto e le tante richieste dell’eventuale cliente vengono soddisfatte come nessun’altro ad oggi fa, almeno che io sappia.
Quindi se si cerca questo tipo di approccio all’orologeria classica, col massimo oggi dell’artigianalità, un pensiero su questo singolare indipendente conviene farcelo. :)
Certo, se ricercassi questo aspetto perché lo ritenessi prioritario rispetto ad altri valori, anche io mi rivolgere a Klings che da quanto ho appreso da voi, sembra essere il più conveniente oltrechè piacevole nell'aspetto e giusto nelle dimensioni.
Dipende da cosa intendi per conveniente. Un suo prodotto va da un minimo di 20k in su. Con le personalizzazioni e con l’oro si sale un pò, ma neanche tanto. La differenza tra oro e acciaio e di 5k.
Insomma non come Rolex che tra il Gmt acciaio e quello oro rosa ci carica per differenza 27k...  :-X
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