Roberto, io non volevo aprire un dibattito pubblico su un esercente (contro cui non ho nulla di personale), proprio per il motivo che può essere fuorviante additarne uno, per un singolo episodio (la cui “gravita” può essere discussa), quando altri si possono essere resi responsabili di scorrettezze ben maggiori.
E non ho "denigrato" nessuno, perché ho evocato un fatto preciso.
Intendevo solo evidenziare che la tua esperienza fortemente positiva non può dare purtroppo garanzia che presso quel rivenditore, così come per molti altri, si possa acquistare con “tranquillità”.
Però, visto che ci tieni a sviluppare pubblicamente l’argomento…
1) Non penso si tratti di un negoziante disonesto. Anche perché questa tipologia è difficile che resista a lungo su piazza…
Però il livello di correttezza e trasparenza commerciale non è uniforme tra gli operatori. Anche quelli che concludono la maggior parte delle transazioni con soddisfazione dell’acquirente (anche perché il pezzo che hanno per le mani non dà problemi…), in alcuni casi (con pezzi più difficili…) possono indulgere a qualche furbizia.
Ebbene:
io penso che sia nostro interesse di consumatori essere sempre più esigenti su questo aspetto, e non “chiudere un occhio”, se non vogliamo darci la zappa sui piedi. Innanzitutto, meritano tutela tutti gli acquirenti, anche i più inesperti. Ma anche chi è più “scafato” prima o poi va incontro a delusioni (che non significa necessariamente truffe), se non c’è una
cultura della trasparenza nel commercio.
Hai mai visto le inserzioni di alcuni commercianti giapponesi? Quelli che evidenziano con le freccette rosse ogni minima imperfezione di quadrante o cassa?
Qualcuno commenterà: “Ma quelli mica so’ normali!” E io rispondo: continuiamo a ignorare i buoni esempi (che ci tutelano) e ad applaudire chi ci induce in errore.
2)
Come si calcola il diametro di un orologio rotondo?
Si calcola come facciamo sempre in questo forum e come fanno tutti gli operatori del settore, da un secolo a questa parte:
corona e spallette escluse. E
quando viene fornita la misura comprensiva della corona, viene sempre specificato.
L’unico caso controverso che io conosca è stato quello del Nautilus, in cui le spallette (le “orecchie”) sono da entrambi i lati e caratterizzano fortemente l’aspetto dell’orologio. Ma anche lì si è convenuto in breve di escluderle, per cui il diametro viene misurato dalle 10 alle 4.
Poiché il mercato odierno privilegia i diametri più grandi, sappiamo che alcuni rivenditori (è capitato eccezionalmente anche con qualche casa produttrice…
) aumentano leggermente le misure: di mezzo mm (i Blancpain da 33,5 sono “arrotondati” a da 34); in alcuni casi anche di 1 mm. Ma se gli arrotondamenti sono comunemente accettati, già gli aumenti di 1 mm sono normalmente denunciati come scorretti; e – per fortuna -
non riguardano assolutamente la generalità dei rivenditori (non è vero che “fanno tutti così”).
Se i consumatori gradiscono una misura anziché un’altra, avranno tutto il diritto di sapere quello che comprano, visto che pagano! E visto che il valore degli orologi cambia anche in base a questo parametro… Per cui non è questione di “lana caprina”. È un principio di correttezza commerciale elementare, che non dipende dalle nostre opinioni personali se sia davvero sensato o meno dare così peso ai diametri. Altrimenti possiamo dare i numeri al lotto…
Però queste cose non devo spiegarle a un appassionato come te. Per cui – perdonami – non capisco la tua espressione “tanto a 37 mm ci arriva” (abbiamo dimensioni variabili?
)…
3) Il caso specifico di cui ti ho parlato in privato riguarda il Vacheron Overseas prima serie, che come molti sapranno è stato realizzato con due varianti di diametro: da 35 e diametro da 37 mm. Corona e spallette escluse…
Ora: la variante da 35 mm è poco apprezzata dal mercato, perché è una misura che appare esigua tenendo conto che si tratta di un orologio informale (non di un ultrapiatto da cerimonia) e che la lunetta abbastanza importante rende il quadrante più piccolo.
La variante da 37 mm, invece, riscuote un apprezzamento più vasto, sia pure minoritario in epoca in cui la richiesta si è spostata verso i 40 mm.
Non è “lana caprina”.
Perché se gli incrementi di mezzo mm / 1 mm sono come detto non rarissimi, quelli di ben due mm sono davvero un’eccezione.
Perché fra i 35 e i 37 mm balla una differenza, in termini di superficie dell’orologio – e quindi di impatto visivo – di oltre il 10%.
E perché balla anche una
differenza di quotazione di un migliaio di euro…
La differenza di quotazione non sfugge ai commercianti: uno dei rari casi in cui si “aumentano” le dimensioni di ben due mm è quello degli Overseas prima serie, con i quali alcuni non resistono alla tentazione del giochino di far passare le referenze da 35 come modelli da 37. Giochino più grave che in altri casi: perché se tu mi aumenti il diametro di un modello che non ha un “fratello quasi gemello” più grande, io posso fare abbastanza facilmente una verifica via internet sulle misure corrette di quella referenza. Se invece - come per l'Overseas - mi viene indicato che si tratta proprio del fratello più grande, io in buona fede – se non conosco alcuni dettagli del quadrante - posso credere che si tratti di quello.
Notiamo anche una “casualità”: in questo momento, su Ch24, ci sono circa 6/7 esemplari da 35 mm in vendita, di cui oltre al metà sono erroneamente presentati come 37 mm. Ci sono poi oltre 20 esemplari da 37 mm, di cui però nessuno è presentato come 39 mm…
Come mai? Eppure anche questi ultimi, con la corona, “arrivano” a 39, misura più gradita al mercato di 37… Forse però il giochino in questo caso non funzionerebbe, perché non c’è un modello da 39 mm con cui fare confusione?
Infine: il reseller di cui stiamo parlando ci tiene così tanto a far passare il suo esemplare come un 37 mm da aver indicato la misura nel titolo dell’inserzione. E da aver ignorato la mia segnalazione dell’errore. (Gli va dato atto che almeno l’indicazione della referenza sembra corretta. Elemento però poco utile agli acquirenti, visto che sui numeri di referenza di questi Overseas c’è grande confusione. È un così grande sforzo indicare correttamente il dato più chiaro e apprezzabile, il diametro?)
Ad ogni modo:
esposti i fatti, ognuno saprà valutare se l’indicazione del commerciante è corretta e trasparente (e quindi sono io troppo “pignolo”). Non ero entrato pubblicamente in dettaglio proprio perché – ripeto -non intendevo mettere nel mirino questo particolare operatore. Magari in futuro mi potrebbe pure capitare di acquistare da loro.
Volevo però ricordare agli amici del forum – e anche qui mi ripeto – che se negli acquisti a distanza serve sempre grande prudenza, questo reseller non fa eccezione. Penso che nel forum dobbiamo preoccuparci di tutelare innanzitutto i
nostri interessi di acquirenti che sganciano bei soldini…