Ma come fate a determinare che ci vogliono 10/20kg di forza per attivare il tasto del crono... e poi sempre come fate a credere di poter calcolare "a braccio" quali pressioni e di quale entità siano in grado di agire sul tasto a 500mt di profondità... boh.
Sono cose che se si fanno si fanno in laboratori specializzati, con macchinari e calcoli che almeno io ignoro totalmente e poi credo si calcoli e progetti sempre su base statica e non dinamica, come accadrebbe nella realtà.
Ma come,....... questo è facilissimo.....
Su ogni sezione di qualsiasi oggetto immerso in acqua,
come minimo (non considerando quindi spinte dovute al nuoto od altre azioni) agisce una colonna di liquido alta come i metri che lo separano dalla superficie. Basta calcolare il volume di questa colonna e sapendo che l'acqua pesa circa 1kg a dmc, il gioco è fatto.
Riporto testualmente da "L'Orologio" set 1993:
"......
dato che la pressione di 200 atm equivale ad una colonna d'acqua di 2.000m (si parlava dell'Ocean 2000) ed il vetro ha un'area di 10,05 cmq, sul vetro alla massima profondità si concentra un peso di ben 2009,6kg, il peso di una Range Rover....."
I copri tasti io li ho ipotizzati di 5x10mm (0,5cmq) e la colonna d'acqua 500m. Fa esattamente 25kg.
Ora potranno avere una sezione della metà, ma fanno sempre 12,5kg.
Quanto offre di resistenza un tasto crono per essere azionato?
Questo non lo so, fate una prova voi che ne avete. Io presumo 2-3kg massimo.
Ripeto, quell'orologio deve avere qualcosa che non consideriamo. Io ho supposto una lamina metallica interna al caucciù che ne aumenta la resistenza alla pressione. Però in questo modo risulterebbe molto duro azionare i pulsanti.
Chissà, sarei curioso.