Orologico Forum 3.0

Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #225 il: Aprile 11, 2018, 08:19:26 am »
Gauthier nel 2016 ha prodotto 80 pezzi (che generano l'80% del giro d'affari, fornendo competenze anche ad altre ditte), oggi saranno circa un centinaio.
Poi Gauthier, ma lo potresti dire per altri degli espositori, non fa tutto da solo neppure lui, e neppure tutti i calibri sono progettati interamente da lui. Ma ripeto, vale anche per altri.
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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #226 il: Aprile 11, 2018, 08:26:37 am »
Ho letto l’elencazione dei criteri che sarebbero stati alla base delle scelte e delle esclusioni. Li rispetto ma non li condivido, aggiungo anche che alcuni sono tali per cui si ha l’impressione di una classica razionalizzazione  ex post, più che una scelta ex ante. Inoltre in base ad alcuni di quei criteri enunciati qualcuno che non c’era avrebbe potuto esserci, e altri che c’erano non avrebbero dovuto esserci.
Sulle modalità espositive forse andrebbe ricordato che un orologio non è un quadro, e non è una scultura. Che già le sculture comunque si toccano in genere, ed è importante. Che l’orologio meccanico non è una opera d’arte, ma un oggetto meccanico da indossare. Volerlo trasformare in opera d’arte, od in un qualcosa che si guarda solo, trovo sia snaturarlo completamente nel suo essere orologio. Ed infatti i maestri presenti, la vera ricchezza della mostra, non hanno avuto difficoltà a dare in mano i propri orologi . Voutilianen ha aperto la vetrina per farmi vedere un pezzo, di Gauthier non ne parlavamo neppure, idem Ballouard, idem Roth . Ho il sospetto che anche per loro un orologio non si espone come un quadro. Tutto qua. Ma sarò io in errore clamoroso.
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palombaro

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #227 il: Aprile 11, 2018, 08:51:37 am »
Per quel che riguarda i quadranti mi piacerebbe aprire un topic dedicato e mi impegnerei a farlo se avete un po’ di pazienza.. Sarei felice se si potesse snocciolare il discorso anche perché Claudio ha detto di aver visto come vengono composti  quelli di Voutilainen.  Da parte mia posso esporre le differenze che noto con altri (come ad esempio Smith, Daniels, Roth o Klings) e sarei felicissimo (credetemi) di arrivare ad imparare come vengono fatti quelli di Voutilainen. Nella mia ignoranza spero di far cosa gradita con il topic che andrò ad aprire.. Ci sarà da imparare ed è ciò che di meglio si può chiedere ad un forum. L’importante sarà essere chiari su ciò che riteniamo essere supposizioni o impressioni in modo da separare le impressioni dai fatti concreti.
Scusate il ritardo
Apro con la frase di rito perché sono diventato ormai un assenteista nel forum .. ahimè
Come state .. ?? Vi vedo arzilli come sempre.. bene quindi.. ;)
Io c’ero:  orgoglioso di poterlo dire! Ho preso pure l’aereo per godermi questo grande evento.
Grazie Claudio … grazie grazie grazie, da appassionato non posso che ringraziarti per aver avuto il “coraggio” di osare, la caparbietà di provarci, la bravura nel riuscirci .. a proporre qualcosa che altri non fanno, un evento più unico che raro in Italia. Noi appassionati siamo assuefatti da un unico contesto, quello del concessionario, del negozio, dell’aver a che fare con un commesso (spesso) che ne sa pure meno di noi. Assuefatti da prodotti industriali conditi da marketing generoso “nell’inventar fiaba”.
Grazie Claudio perché hai dato spazio e acceso un riflettore su un concetto di orologeria insolita ai più.
Nella serata trascorsa, ho avuto la sensazione che il tempo (è proprio il caso di dirlo) fosse relativo, accelerato.. il giorno dopo ho fatto il conto: ho passato 8 ore in ottima compagnia di persone e orologi sensazionali .. eppure la percezione è stata di 3, forse quattro ore !!
Ringrazio tutti gli amici incontrati e quelli conosciuti lì …. Viceversa mi spiace per quelli che magari conosco qui e non ho riconosciuto alla serata.. ma il web ed i nickname ci catapultano in un mondo virtuale che poi inevitabilmente rilascia scorie in quello reale, chissà quanti avrei potuto conoscere e salutare (presenti in questo forum) e non sapevo ci fossero.. Un vero peccato.
Claudio l’unico vero errore che ti attribuisco è quello di non aver portato alla mostra un Antiqua ..  :D mi volevi far un dispetto .. ?? Forse la verità è che mi hai letteralmente viziato fin dalla prima idea di questa mostra, l’ho vista crescere e mai avrei sperato, inizialmente, riuscissi a far così tanto … quindi prendila solo come una battuta la mia ;) Grazie per aver rinvigorito ancor di più questa mia passione in una serata.. e grazie anche ai forumisti che ho incontrato.

Complimenti per il Roth retrogrado che ho visto alla cena. Con Denny con l'ultrapiatto bianco, facevate una coppia strepitosa.  8) 8)

ti ringrazio.. è stato un piacere conoscerti e ti ringrazio anche per la gentilezza a fine serata ;) ..

Scusate il ritardo
Apro con la frase di rito perché sono diventato ormai un assenteista nel forum .. ahimè
Come state .. ?? Vi vedo arzilli come sempre.. bene quindi.. ;)
Io c’ero:  orgoglioso di poterlo dire! Ho preso pure l’aereo per godermi questo grande evento.
Grazie Claudio … grazie grazie grazie, da appassionato non posso che ringraziarti per aver avuto il “coraggio” di osare, la caparbietà di provarci, la bravura nel riuscirci .. a proporre qualcosa che altri non fanno, un evento più unico che raro in Italia. Noi appassionati siamo assuefatti da un unico contesto, quello del concessionario, del negozio, dell’aver a che fare con un commesso (spesso) che ne sa pure meno di noi. Assuefatti da prodotti industriali conditi da marketing generoso “nell’inventar fiaba”.
Grazie Claudio perché hai dato spazio e acceso un riflettore su un concetto di orologeria insolita ai più.
Nella serata trascorsa, ho avuto la sensazione che il tempo (è proprio il caso di dirlo) fosse relativo, accelerato.. il giorno dopo ho fatto il conto: ho passato 8 ore in ottima compagnia di persone e orologi sensazionali .. eppure la percezione è stata di 3, forse quattro ore !!
Ringrazio tutti gli amici incontrati e quelli conosciuti lì …. Viceversa mi spiace per quelli che magari conosco qui e non ho riconosciuto alla serata.. ma il web ed i nickname ci catapultano in un mondo virtuale che poi inevitabilmente rilascia scorie in quello reale, chissà quanti avrei potuto conoscere e salutare (presenti in questo forum) e non sapevo ci fossero.. Un vero peccato.
Claudio l’unico vero errore che ti attribuisco è quello di non aver portato alla mostra un Antiqua ..  :D mi volevi far un dispetto .. ?? Forse la verità è che mi hai letteralmente viziato fin dalla prima idea di questa mostra, l’ho vista crescere e mai avrei sperato, inizialmente, riuscissi a far così tanto … quindi prendila solo come una battuta la mia ;) Grazie per aver rinvigorito ancor di più questa mia passione in una serata.. e grazie anche ai forumisti che ho incontrato.

Complimenti per il Roth retrogrado che ho visto alla cena. Con Denny con l'ultrapiatto bianco, facevate una coppia strepitosa.  8) 8)
Ah, magnifico, quindi finalmente sono riuscito a conoscere Michele il Palombaro, dopo tanti anni di mancati incontri e neppure mi ha fatto vedere il Roth retrogrado.....vabbé vuol dire che ci rivedremo presto, spero.

troppe cose in un unica serata e molte me le sono dimenticate .. fra le quali farti vedere il retrogrado.. ma ci sarà sicuramente un altra occasione ;)
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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #228 il: Aprile 11, 2018, 10:33:48 am »
Ho letto l’elencazione dei criteri che sarebbero stati alla base delle scelte e delle esclusioni. Li rispetto ma non li condivido, aggiungo anche che alcuni sono tali per cui si ha l’impressione di una classica razionalizzazione  ex post, più che una scelta ex ante. Inoltre in base ad alcuni di quei criteri enunciati qualcuno che non c’era avrebbe potuto esserci, e altri che c’erano non avrebbero dovuto esserci.
Sulle modalità espositive forse andrebbe ricordato che un orologio non è un quadro, e non è una scultura. Che già le sculture comunque si toccano in genere, ed è importante. Che l’orologio meccanico non è una opera d’arte, ma un oggetto meccanico da indossare. Volerlo trasformare in opera d’arte, od in un qualcosa che si guarda solo, trovo sia snaturarlo completamente nel suo essere orologio. Ed infatti i maestri presenti, la vera ricchezza della mostra, non hanno avuto difficoltà a dare in mano i propri orologi . Voutilianen ha aperto la vetrina per farmi vedere un pezzo, di Gauthier non ne parlavamo neppure, idem Ballouard, idem Roth . Ho il sospetto che anche per loro un orologio non si espone come un quadro. Tutto qua. Ma sarò io in errore clamoroso.

Quindi in sintesi:
la mostra è deludente, i criteri me li sono inventati dopo, l'illuminazione li rende impossibile da vedersi, sbagliata è la selezione degli artisti, sbagliato è volerli presentare come creazioni artistiche, i dial di Voutilainen non sono artigianali e le decorazioni deludenti (specie rispetto al tuo gronefeld e al MDT con decorazioni di voutilainen), il logical one è un orologio difettoso, ferrier non merita un posto, halter non indossabile causa dimensioni (lo hai detto proprio tu????:D :D :D), dufour pessimo e comunque non è quell'artigianato di cui il mondo parla, brutto lo Smith, DB non pervenuto, Claret Xtrem forse bello ma sin quando le tue preziosi mani non lo maneggiano non gli possiamo dare una sufficienza.

Inoltre, come sempre fai, hai scritto con la solita secumera, che soltanto io avevo problemi ad aprir le vetrine e che Voutilainen, Roth, Gauthier e Ballouard le hanno aperte senza problemi.... ecco di questo parlo quando dico che fai affermazioni non veritiere come se ne fossi stato testimone: le chiavi delle vetrine le avevo solo io e non ne ho aperta una.
Smettila di scrivere ciò di cui non hai certezza.
Gli orologi che avete toccato, chi li ha toccati, sono quelli che i Watchmakers avevano al polso.

Queste regole, in un museo, sono fissate dalle assicurazioni, lo ripeto, non è una fiera... non parlare di cose di cui non hai la massima certezza.

Io mi rendo conto che dirti queste cose non servirà a nulla ma stai parlando del mio lavoro come se ne sapessi di più e avessi visto cose che immagini o che ti sono utili alle tue argomentazioni fantasiose.

qualcuno mi ha appena scritto qualcosa che trovo sia particolarmente attinente:
Quanto all’intervento “dissonante”, ci sta anche quello, in fondo bisogna pur farsi notare ...
A me ha ricordato questa epigrafe:
Qui giace l’Aretin, poeta tosco.
Che d’ognuno disse mal, fuorché di
Cristo,
Scusandosi col dir: “Non lo conosco”!

Errol

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #229 il: Aprile 11, 2018, 10:37:56 am »
Ho letto l’elencazione dei criteri che sarebbero stati alla base delle scelte e delle esclusioni. Li rispetto ma non li condivido, aggiungo anche che alcuni sono tali per cui si ha l’impressione di una classica razionalizzazione  ex post, più che una scelta ex ante. Inoltre in base ad alcuni di quei criteri enunciati qualcuno che non c’era avrebbe potuto esserci, e altri che c’erano non avrebbero dovuto esserci.
Sulle modalità espositive forse andrebbe ricordato che un orologio non è un quadro, e non è una scultura. Che già le sculture comunque si toccano in genere, ed è importante. Che l’orologio meccanico non è una opera d’arte, ma un oggetto meccanico da indossare. Volerlo trasformare in opera d’arte, od in un qualcosa che si guarda solo, trovo sia snaturarlo completamente nel suo essere orologio. Ed infatti i maestri presenti, la vera ricchezza della mostra, non hanno avuto difficoltà a dare in mano i propri orologi . Voutilianen ha aperto la vetrina per farmi vedere un pezzo, di Gauthier non ne parlavamo neppure, idem Ballouard, idem Roth . Ho il sospetto che anche per loro un orologio non si espone come un quadro. Tutto qua. Ma sarò io in errore clamoroso.

Quindi in sintesi:
la mostra è deludente, i criteri me li sono inventati dopo, l'illuminazione li rende impossibile da vedersi, sbagliata è la selezione degli artisti, sbagliato è volerli presentare come creazioni artistiche, i dial di Voutilainen non sono artigianali e le decorazioni deludenti (specie rispetto al tuo gronefeld e al MDT con decorazioni di voutilainen), il logical one è un orologio difettoso, ferrier non merita un posto, halter non indossabile causa dimensioni (lo hai detto proprio tu????:D :D :D), dufour pessimo e comunque non è quell'artigianato di cui il mondo parla, brutto lo Smith, DB non pervenuto, Claret Xtrem forse bello ma sin quando le tue preziosi mani non lo maneggiano non gli possiamo dare una sufficienza.

Inoltre, come sempre fai, hai scritto con la solita secumera, che soltanto io avevo problemi ad aprir le vetrine e che Voutilainen, Roth, Gauthier e Ballouard le hanno aperte senza problemi.... ecco di questo parlo quando dico che fai affermazioni non veritiere come se ne fossi stato testimone: le chiavi delle vetrine le avevo solo io e non ne ho aperta una.
Smettila di scrivere ciò di cui non hai certezza.
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Queste regole, in un museo, sono fissate dalle assicurazioni, lo ripeto, non è una fiera... non parlare di cose di cui non hai la massima certezza.

Io mi rendo conto che dirti queste cose non servirà a nulla ma stai parlando del mio lavoro come se ne sapessi di più e avessi visto cose che immagini o che ti sono utili alle tue argomentazioni fantasiose.

qualcuno mi ha appena scritto qualcosa che trovo sia particolarmente attinente:
Quanto all’intervento “dissonante”, ci sta anche quello, in fondo bisogna pur farsi notare ...
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Qui giace l’Aretin, poeta tosco.
Che d’ognuno disse mal, fuorché di
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hai dimenticato di parlar male del buffet ....il parmigiano reggiano era in realtà grana ed il vino al metanolo... ;D ;D
        

mbelt

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #230 il: Aprile 11, 2018, 10:57:52 am »
Ho letto l’elencazione dei criteri che sarebbero stati alla base delle scelte e delle esclusioni. Li rispetto ma non li condivido, aggiungo anche che alcuni sono tali per cui si ha l’impressione di una classica razionalizzazione  ex post, più che una scelta ex ante. Inoltre in base ad alcuni di quei criteri enunciati qualcuno che non c’era avrebbe potuto esserci, e altri che c’erano non avrebbero dovuto esserci.
Sulle modalità espositive forse andrebbe ricordato che un orologio non è un quadro, e non è una scultura. Che già le sculture comunque si toccano in genere, ed è importante. Che l’orologio meccanico non è una opera d’arte, ma un oggetto meccanico da indossare. Volerlo trasformare in opera d’arte, od in un qualcosa che si guarda solo, trovo sia snaturarlo completamente nel suo essere orologio. Ed infatti i maestri presenti, la vera ricchezza della mostra, non hanno avuto difficoltà a dare in mano i propri orologi . Voutilianen ha aperto la vetrina per farmi vedere un pezzo, di Gauthier non ne parlavamo neppure, idem Ballouard, idem Roth . Ho il sospetto che anche per loro un orologio non si espone come un quadro. Tutto qua. Ma sarò io in errore clamoroso.

Quindi in sintesi:
la mostra è deludente, i criteri me li sono inventati dopo, l'illuminazione li rende impossibile da vedersi, sbagliata è la selezione degli artisti, sbagliato è volerli presentare come creazioni artistiche, i dial di Voutilainen non sono artigianali e le decorazioni deludenti (specie rispetto al tuo gronefeld e al MDT con decorazioni di voutilainen), il logical one è un orologio difettoso, ferrier non merita un posto, halter non indossabile causa dimensioni (lo hai detto proprio tu????:D :D :D), dufour pessimo e comunque non è quell'artigianato di cui il mondo parla, brutto lo Smith, DB non pervenuto, Claret Xtrem forse bello ma sin quando le tue preziosi mani non lo maneggiano non gli possiamo dare una sufficienza.

Inoltre, come sempre fai, hai scritto con la solita secumera, che soltanto io avevo problemi ad aprir le vetrine e che Voutilainen, Roth, Gauthier e Ballouard le hanno aperte senza problemi.... ecco di questo parlo quando dico che fai affermazioni non veritiere come se ne fossi stato testimone: le chiavi delle vetrine le avevo solo io e non ne ho aperta una.
Smettila di scrivere ciò di cui non hai certezza.
Gli orologi che avete toccato, chi li ha toccati, sono quelli che i Watchmakers avevano al polso.

Queste regole, in un museo, sono fissate dalle assicurazioni, lo ripeto, non è una fiera... non parlare di cose di cui non hai la massima certezza.

Io mi rendo conto che dirti queste cose non servirà a nulla ma stai parlando del mio lavoro come se ne sapessi di più e avessi visto cose che immagini o che ti sono utili alle tue argomentazioni fantasiose.

qualcuno mi ha appena scritto qualcosa che trovo sia particolarmente attinente:
Quanto all’intervento “dissonante”, ci sta anche quello, in fondo bisogna pur farsi notare ...
A me ha ricordato questa epigrafe:
Qui giace l’Aretin, poeta tosco.
Che d’ognuno disse mal, fuorché di
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Scusandosi col dir: “Non lo conosco”!
Capisco che non accetti le critiche. Io sono fatto diversamente, e per me chi rifiuta le critiche mostra debolezza ed insicurezza. Ma per me può bastare, abbiamo idee diverse e la chiudo qui. Tanto di laudatores tutti ne possiamo trovare quanti ci pare. Io so che praticamente tutte le critiche che ho fatto sono state condivise da tanti dei più esperti, conoscitori ed osservatori, diciamo quelli con la vista migliore, che fino a ieri anche tu hai considerato i massimi esperti. Ad un certo punto ci siamo persino sorpresi che coincidessero, le vautaziini sugli orologi esposti e su alcuni errori dell’esposizione. A me questo basta e avanza, ognuno ha le sue idee.
« Ultima modifica: Aprile 11, 2018, 10:59:42 am da mbelt »
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Lego

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #231 il: Aprile 11, 2018, 11:29:56 am »
Ho passato parecchio tempo a parlare con Romain Gauthier di diverse cose.
La mia attenzione principale era rivolta ad una prova al polso del Logical One - orologio da sempre piaciuto e più recentemente entrato nell'ottica di un potenziale acquisto - al cospetto del suo artefice.
Romain ha tranquillamente detto che lui non poteva accedere all'esemplare in vetrina.
Invece molto disponibile, come tutti gli altri Watchmakers, a mostrare l'orologio che indossava, un Insight Micro-Rotor (ha anche aperto una finestra per migliorare le foto che si volevano scattare):



qui nella versione Black Titanium

Kari, gentilmente come sempre, ha mostrato l'orologio che aveva al polso, il nuovo 271-QRS con datario "retrogrado lento", quadrante nero:



mentre nella vetrina è esposto un Vingt-8 ed un Scintillante.

L'istrionico Ballouard si era diversamente organizzato, con un paio di modelli da poter prendere in mano, più l'Upside Down dial azzurro che aveva al polso:


















mbelt

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #232 il: Aprile 11, 2018, 11:33:35 am »
Ho passato parecchio tempo a parlare con Romain Gauthier di diverse cose.
La mia attenzione principale era rivolta ad una prova al polso del Logical One - orologio da sempre piaciuto e più recentemente entrato nell'ottica di un potenziale acquisto - al cospetto del suo artefice.
Romain ha tranquillamente detto che lui non poteva accedere all'esemplare in vetrina.
Invece molto disponibile, come tutti gli altri Watchmakers, a mostrare l'orologio che indossava, un Insight Micro-Rotor (ha anche aperto una finestra per migliorare le foto che si volevano scattare):



qui nella versione Black Titanium

Kari, gentilmente come sempre, ha mostrato l'orologio che aveva al polso, il nuovo 271-QRS con datario "retrogrado lento", quadrante nero:



mentre nella vetrina è esposto un Vingt-8 ed un Scintillante.

L'istrionico Ballouard si era diversamente organizzato, con un paio di modelli da poter prendere in mano, più l'Upside Down dial azzurro che aveva al polso:








Che strani questi Maestri che pensano che gli orologi vadano indossati, visti e fatti vedere! Qualcuno ha giustamente pensato così di ovviare ai limiti dell’espozione. Come avevo scritto....
Peraltro, non tutti ma qualcuno criticava gli spessori di diversi orologi. Per me lo spessore ridotto è un pregio ho sempre detto e scritto che è un valore relativo che deve combinarsi con tutti gli altri. Se c’è una cosa che una mostra così può far capire è che le dimensioni non sono tutto. Ci sono per esempio orologi che hanno esigenze meccaniche, ci sono altri che magari sono un po’ più grandi per far vedere meglio la meccanicao le finiture, che in una sorta di bidimensionalià non si vedono. Quel bellissimo JDN ad esempio in piccole dimensioni non si apprezzerebbe, così anche per i Voutilianen e molti orologi esposti. A volte vi è anche la necessità di far vedere ed apprezzare.
« Ultima modifica: Aprile 11, 2018, 12:08:16 pm da mbelt »
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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #233 il: Aprile 11, 2018, 12:06:44 pm »
Far toccare gli orologi togliendoli dalle vetrine e di fronte a 300 persone è follia solo pensarlo. Anche io prima della mostra mi ero fatto la stessa domanda”ma si potranno toccare”? Poi ovviamente una volta li la risposta me la sono data da solo e Claudio che era già avanti aveva già intuito l’impossibilità di arrivare a tanto e l’orientamento dell’esposizione.
Se qualcuno ha toccato gli orologi al vernissage era perché i modelli accessibili per questo erano quelli al polso dei maestri. Se neanche ci si accorge che le vetrine non sono state aperte da nessuno allora bisogna che miglioriamo un tantino la soglia di attenzione
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #234 il: Aprile 11, 2018, 12:30:36 pm »
Far toccare gli orologi togliendoli dalle vetrine e di fronte a 300 persone è follia solo pensarlo. Anche io prima della mostra mi ero fatto la stessa domanda”ma si potranno toccare”? Poi ovviamente una volta li la risposta me la sono data da solo e Claudio che era già avanti aveva già intuito l’impossibilità di arrivare a tanto e l’orientamento dell’esposizione.
Se qualcuno ha toccato gli orologi al vernissage era perché i modelli accessibili per questo erano quelli al polso dei maestri. Se neanche ci si accorge che le vetrine non sono state aperte da nessuno allora bisogna che miglioriamo un tantino la soglia di attenzione
Ne deduco che non se mai stato al Sihh, o ad altre grandi esposizioni di orologi. Li, altro che 300 persone, migliaia di persone toccano e provano orologi di alto valore, anche i più esclusivi. Evidentemente sanno cosa è un orologio , come lo si apprezza, e che la gente li vuole valutare e vedere. Quindi per essere possibile è possibile, ma bisogna volerlo fare ed organizzarsi come si deve. E non avere una concezione sacrale dell’orologeria. Sono solo orologi, certo di grandissimo pregio e di grande valore, non opere d’arte in pezzo unico che a volte fanno la storia. E ti dirò di più. Anche al Sihh ci sono vetrinetre ed espositori con illuminazione artificiale ma è studiata per far vedere gli orologi non per farli intravedere.
« Ultima modifica: Aprile 11, 2018, 12:40:48 pm da mbelt »
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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #235 il: Aprile 11, 2018, 12:35:07 pm »
Io non sottilizzerei troppo, la mostra è stata eccezionale, credo di non aver mai visto così tante eccellenze tutte insieme.
Potevano esserci più orologi?
Più firme?
Più spazio?
Magari !!!! ...... ma non può essere oggetto di critica.
È come avere una Ferrari da 500Cv e lamentarsi perché potevano farla da 650!!!
 :)
Dobbiamo solo che ringraziare Claudio per quello che ha fatto.
Ci ha concesso una Ferrari da 500Cv.....

Quanto agli orologi, mai avrei pensato ad una disponibilità così "umana" dei maestri che si sono tolti gli orologi dal polso pur di farli prendere in mano. Impensabile poter accedere a quelli in vetrina. In nessuna mostra è concesso.


In ultimo, non parlando molto l'inglese, devo ringraziare gli amici (alcuni appena conosciuti) a cui mi sono accodato per sentire le parole dei Maestri.
« Ultima modifica: Aprile 11, 2018, 12:37:35 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #236 il: Aprile 11, 2018, 12:42:37 pm »
Ora Claudio avendola pensata così, non sa cos’è un orologio e tantomeno come lo si apprezza...  Questa mi mancava, c’è sempre da imparare.
Claudio ha fatto una cosa eccezionale, senza se e senza ma.
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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #237 il: Aprile 11, 2018, 12:45:15 pm »
Far toccare gli orologi togliendoli dalle vetrine e di fronte a 300 persone è follia solo pensarlo. Anche io prima della mostra mi ero fatto la stessa domanda”ma si potranno toccare”? Poi ovviamente una volta li la risposta me la sono data da solo e Claudio che era già avanti aveva già intuito l’impossibilità di arrivare a tanto e l’orientamento dell’esposizione.
Se qualcuno ha toccato gli orologi al vernissage era perché i modelli accessibili per questo erano quelli al polso dei maestri. Se neanche ci si accorge che le vetrine non sono state aperte da nessuno allora bisogna che miglioriamo un tantino la soglia di attenzione
Ne deduco che non se mai stato al Sihh, o ad altre grandi esposizioni di orologi. Li, altro che 300 persone, migliaia di persone toccano e provano orologi di alto valore, anche i più esclusivi. Evidentemente sanno cosa è un orologio , come lo si apprezza, e che la gente li vuole valutare e vedere. Quindi per essere possibile è possibile, ma bisogna volerlo fare ed organizzarsi come si deve. E non avere una concezione sacrale dell’orologeria. Sono solo orologi, certo di grandissimo pregio e di grande valore, non opere d’arte in pezzo unico che a volte fanno la storia. E ti dirò di più. Anche al Sihh ci sono vetrinetre ed espositori con illuminazione artificiale ma è studiata per far vedere gli orologi non per farli intravedere.

senza polemica, ma vorrei farti una domanda?
ma che cacchio ci sei venuto a fare se non ti stava bene niente?

oppure, riformulo
visto che non sapevi com'era, perchè dopo due minuti non sei andato via visto che faceva tutto schifo, dagli orologi, alle luci, ecc
        

corrado71

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #238 il: Aprile 11, 2018, 12:54:39 pm »
Ho passato parecchio tempo a parlare con Romain Gauthier di diverse cose.
La mia attenzione principale era rivolta ad una prova al polso del Logical One - orologio da sempre piaciuto e più recentemente entrato nell'ottica di un potenziale acquisto - al cospetto del suo artefice.
Romain ha tranquillamente detto che lui non poteva accedere all'esemplare in vetrina.
Invece molto disponibile, come tutti gli altri Watchmakers, a mostrare l'orologio che indossava, un Insight Micro-Rotor (ha anche aperto una finestra per migliorare le foto che si volevano scattare):



qui nella versione Black Titanium

Kari, gentilmente come sempre, ha mostrato l'orologio che aveva al polso, il nuovo 271-QRS con datario "retrogrado lento", quadrante nero:



mentre nella vetrina è esposto un Vingt-8 ed un Scintillante.

L'istrionico Ballouard si era diversamente organizzato, con un paio di modelli da poter prendere in mano, più l'Upside Down dial azzurro che aveva al polso:








Che strani questi Maestri che pensano che gli orologi vadano indossati, visti e fatti vedere! Qualcuno ha giustamente pensato così di ovviare ai limiti dell’espozione. Come avevo scritto....
Peraltro, non tutti ma qualcuno criticava gli spessori di diversi orologi. Per me lo spessore ridotto è un pregio ho sempre detto e scritto che è un valore relativo che deve combinarsi con tutti gli altri. Se c’è una cosa che una mostra così può far capire è che le dimensioni non sono tutto. Ci sono per esempio orologi che hanno esigenze meccaniche, ci sono altri che magari sono un po’ più grandi per far vedere meglio la meccanicao le finiture, che in una sorta di bidimensionalià non si vedono. Quel bellissimo JDN ad esempio in piccole dimensioni non si apprezzerebbe, così anche per i Voutilianen e molti orologi esposti. A volte vi è anche la necessità di far vedere ed apprezzare.

Scusa ma non avevi scritto così, bensì che KV ti aveva aperto la vetrina per darti l'orologio, e ciò è semplicemente falso o sbagliato. Se non ammettere che avevi sbagliato (la qual cosa, lo riconosco, non è semplice per alcuni), almeno abbi l'accortezza di non sottolineare il fatto con un altro errore.
Io credo che, alle volte, prevalga la voglia di contraddire più che di osservare le cose con obiettività. Io credo che ciò appaia evidente laddove si dice che, nella scelta degli orologiai, hanno influito i gusti personali dell'organizzatore che dunque ha escluso Journe, di cui però indossava al polso uno dei modelli più rappresentativi. Io credo che, in un normale consesso di persone di mondo, non sia indispensabile sottolineare eventuali (per me inesistenti, visto quanto realizzato) pecche, ma sia più logico ed opportuno esplorare le potenzialità che un simile evento potrebbe avere. Io credo che, comunque, ci siamo modi più cortesi di dire determinate cose. Io, infine, credo ci siano persone che non sanno condividere la comune passione per gli orologi.

mbelt

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #239 il: Aprile 11, 2018, 12:55:14 pm »
Far toccare gli orologi togliendoli dalle vetrine e di fronte a 300 persone è follia solo pensarlo. Anche io prima della mostra mi ero fatto la stessa domanda”ma si potranno toccare”? Poi ovviamente una volta li la risposta me la sono data da solo e Claudio che era già avanti aveva già intuito l’impossibilità di arrivare a tanto e l’orientamento dell’esposizione.
Se qualcuno ha toccato gli orologi al vernissage era perché i modelli accessibili per questo erano quelli al polso dei maestri. Se neanche ci si accorge che le vetrine non sono state aperte da nessuno allora bisogna che miglioriamo un tantino la soglia di attenzione
Ne deduco che non se mai stato al Sihh, o ad altre grandi esposizioni di orologi. Li, altro che 300 persone, migliaia di persone toccano e provano orologi di alto valore, anche i più esclusivi. Evidentemente sanno cosa è un orologio , come lo si apprezza, e che la gente li vuole valutare e vedere. Quindi per essere possibile è possibile, ma bisogna volerlo fare ed organizzarsi come si deve. E non avere una concezione sacrale dell’orologeria. Sono solo orologi, certo di grandissimo pregio e di grande valore, non opere d’arte in pezzo unico che a volte fanno la storia. E ti dirò di più. Anche al Sihh ci sono vetrinetre ed espositori con illuminazione artificiale ma è studiata per far vedere gli orologi non per farli intravedere.
Perché comunque ero stato invitato da chi affermava che era anche causa mia se c’era stata questa iniziativa, perché io non ho mai scritto che la mostra faceva schifo, o che non meritava di essere vista. Ho solo espresso un paio di critiche su scelta degli espositori ( già note a chi mi ha invitato da oltre un anno) e scelta delle modalità di esposizione. Perché è stata bellissima serata con tanti forumisti ed intenditori. Perché comunque si sono visti diversi orologi eccezionali che non si vedono mai. Perché c’erano tanti maestri che è difficile incontrare e con cui è stato piacevole ed istruttivo scambiare opinione, come sempre quando c’è vera passione. E guarda caso quelle persone li sono sempre molto aperte anche verso gli orologi della concorrenza, anche quelli che non farebbero mai perché a loro non piacciono. Comunque è stato un grande evento, e lietissimo di esserci stato, Claudio mi ha solo fatto passare la voglia di tornarci e vedere tutto in migliori condizioni ( con meno gente e più visibilità dei pezzi, pare).

senza polemica, ma vorrei farti una domanda?
ma che cacchio ci sei venuto a fare se non ti stava bene niente?

oppure, riformulo
visto che non sapevi com'era, perchè dopo due minuti non sei andato via visto che faceva tutto schifo, dagli orologi, alle luci, ecc
Perché comunque ero stato invitato da chi affermava che era anche causa mia se c’era stata questa iniziativa, perché io non ho mai scritto che la mostra faceva schifo, o che non meritava di essere vista. Ho solo espresso un paio di critiche su scelta degli espositori ( già note a chi mi ha invitato da oltre un anno) e scelta delle modalità di esposizione. Perché è stata bellissima serata con tanti forumisti ed intenditori. Perché comunque si sono visti diversi orologi eccezionali che non si vedono mai. Perché c’erano tanti maestri che è difficile incontrare e con cui è stato piacevole ed istruttivo scambiare opinione, come sempre quando c’è vera passione. E guarda caso quelle persone li sono sempre molto aperte anche verso gli orologi della concorrenza, anche quelli che non farebbero mai perché a loro non piacciono. Comunque è stato un grande evento, e lietissimo di esserci stato, Claudio mi ha solo fatto passare la voglia di tornarci e vedere tutto in migliori condizioni ( con meno gente e più visibilità dei pezzi, pare). E ho apprezzato che almeno uno dei miei pochi miti, George Daniels, non solo non mi ha deluso ma ha confermato e superato le mie aspettative. Come anche Daniel Roth, Smith, Klings che miti miei non sono mai stati e forse non lo diventeranno. Ma davvero ottimi pezzi da parte loro.
« Ultima modifica: Aprile 11, 2018, 13:07:18 pm da mbelt »
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