Orologico Forum 3.0

Percezione dell’orologeria

Istaro

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #15 il: Maggio 05, 2018, 16:09:30 pm »
La recente mostra di Roma non è stata per me un punto di "svolta", ma piuttosto l'approdo di un cammino percorso in qualche anno di frequentazione di questo mondo (e, soprattutto, di questo forum).

Nel tempo ho imparato ad apprezzare sempre più l'orologeria indipendente.

In parte per l'originalità di alcune soluzioni, almeno quelle che si mantengono nell'alveo del concetto classico di orologeria (per semplificare all'estremo: mi piacciono alcune affissioni anticonvenzionali e soluzioni tecniche particolari, però in orologi di forma e dimensioni convenzionali).
E debbo dire che questo tipo di orologeria era ottimamente rappresentato nella mostra organizzata da Claudio.

Per altro verso, apprezzo ovviamente il grado di artigianalità o di semi-artigianalità espresso da certa orologeria indipendente.
Questa prospettiva, a dire il vero, non è stata per me una folgorazione, visto che già prima di addentrarmi nel mondo dell'orologeria avevo una predilezione per le lavorazioni artigianali.
Però la mostra di Roma mi ha dato la splendida occasione di ammirare dal vero alcuni capolavori che altrimenti avrei potuto vedere solo fortuitamente, nel corso degli anni.  :)

Detto questo, anche se questa orologeria di eccellenza costituisce ormai un punto di riferimento nel settore (almeno dal punto di vista della qualità), non arrivo a pensare che batta 10 a 0 l'orologeria industriale su tutti i fronti.
Io resto sempre focalizzato sul singolo orologio, e continuo ad apprezzare anche gli orologi industriali frutto di un progetto azzeccato e realizzati al meglio di quanto questa produzione può offrire.
Voglio dire: se Vacheron o Patek o AP o Cartier ecc. tirano fuori un grande orologio, che mi affascina, mi "accontento" anche se non esprime una soluzione originalissima e se non è al top delle finiture.

Questo, ovviamente, è il mio giudizio da... spettatore (:P), visto che in larga parte si tratta di orologi lontani dai miei orizzonti economici (sia gli indipendenti sia i prodotti di punta dell'orologeria industriale).
Ammiro le Ferrari, ma scelgo la Golf. O qualche Maserati di seconda mano (leggi la splendida orologeria di fine anni Ottanta e degli anni Novanta  :D).
« Ultima modifica: Maggio 06, 2018, 08:24:42 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Bertroo

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #16 il: Maggio 05, 2018, 16:16:49 pm »
Pienamente d’accordo con te Gianni.
Anche sul discorso artigianale-industriale.
La cosa che invece mi ha colpito e’ stata la grande differenza del tutto artigianale.
Fino ad ora ho sempre visto e avuto i semi-artigianale (vedi i Roth, o i L&S per esempio). Ma il divario tra il semi e il tutto è a parer mio enorme. E’ questo che mi ha colpito. E indubbiamente stiamo parlando di due mondi diversi.
Quando ho avuto modo di provare il LO o il KV mi è arrivata una sensazione nuova, che prima non avevo mai provato. Una percezione di “bello” che prima non avevo. Una cosa nuova ecco....

Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #17 il: Maggio 05, 2018, 18:39:12 pm »
Gran bel topic Roby, complimenti!
Conosco bene la sensazione descritta da te, Leo, Vittorio, Gianni, ecc..
Mi avvicinai a questa quasi esclusivamente per motivi estetici (artistici) ma come sempre l'infatuazione si trasformò in qualcosa di più con la conoscenza, l'approfondimento e, come per voi, con il "contatto"!
Questo, aimè, fu fatale, specialmente quello con Kari V. mi diede (non Kari ma il tenere in mano le sue creazioni) delle percezioni di qualità non riscontrate in precedenza, nemmeno in orologeria industriale/semi artigianale di altissimo livello.

Come ha ben scritto Gianni però, questo non mi ha chiuso gli occhi gli occhi su tanta bella orologeria industriale del presente e del passato, ci sono ancora così tanti bei pezzi che mi affascinano e che amerei possedere, e alcuni di questi sono ancora nella mia ipotetica lista dei desideri: il crono Reverso di Corrado ad esempio così come il QP della stessa LE del '90, un paio di Roth ancora, alcuni orologi più semplici molto gradevoli esteticamente che oggi grazie alle particolarità del mercato si potrebbero acquisire a prezzi assai interessanti o qualche straordinaria occasione d'importanti complicazioni svalutate molto.

Il problema come sempre è il vil denaro  ;D
L'orologeria tutta, costa molto, indipendenti come industriali, e purtroppo molti di noi sono costretti a scegliere, io ho deciso che su eventuali somme più importanti voglio "tutto": il watchmaker, unicità, originalità, design, movimento, finiture, decorazioni e vi dirò di più, voglio anche sapere che su quello specifico orologio sono state spese ore di duro lavoro e impegno meticoloso. Non chiedetemi perchè, è complicato da spiegare ma è così.

Bertroo

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #18 il: Maggio 05, 2018, 20:25:13 pm »
Infatti ho tenuto a specificare che non è una critica all’orologeri industriale. Al contrario, come detto me la fa apprezzare maggiormente proprio perché uno è realmente consapevole di ciò che ha.
E come ha detto claudio, lo studiare e conoscere anche l’orologeria indipendente ti porta a studiare e voler conoscere di più anche l’industriale.
Giustamente uno mi dirà “guarda caso proprio dopo il 5 aprile”, no non è un caso!
Mi spiego, a livello di orologeria stavo passando un periodo di appiattimento. Ci sono moltissimi orologi che mi piacciono (a dir la verità è più facile trovare quelli che non mi piacciono) ma che acquisterei veramente pochi. Anche perché, personalmente, prediligo un’oroligeia sportiva e per quel che mi riguarda coi miei 3 moschettieri, ho soddisfati le mie voglie sporive: 1) con bracciale integrato, ottimo calibro automatico di manifattura, richiamo storico e quadrante davvero ben lavorato (ingenieur 3237), 2) chrono sportivo braccialato di fascia medio-alta con un ottimo calibro automatico di concezione moderna e orologio tutto fare, 3) sportivo-elegante di design unico e ottimamente lavorato con finiture di casa splendide. Per cui una volta soddisfatte le richieste, come detto, ero in un periodo di appiattimento. Considerando che il vintage non è roba per me, Serviva una svolta, nuovi stimoli. Lo stimolo c’è stato quando ho potuto provare e vedere dal vivo quello che è realmente un prodotto “hand Made”. Dove nulla è lasciato al caso, dove ogni dettaglio non è a se bensì è propedeutico a tutto ciò che poi uno osserva e trova nell’orologio. La cosa che lascia il segno è che ogni singolo mm quadrato, ogni singolo componente, ogni singola leva e ruota e pignone, sono lavorati con massima cura e dedizione.
La componente che mi ha colpito e che rimarrà per sempre scolpita ai miei occhi, è la catena del Logical One! Pazzesca! Ogni incastro della catena è dotato di rubino! Una cosa talmente poco appariscente ma così di gran qualità che, quando uno la vede, farimanere a bocca aperta!
E come quella altre componenti di altri orologi....ecco lo stimolo che dicevo! Non so se sono riuscito a farmi capire  :D

ALAN FORD

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #19 il: Maggio 05, 2018, 20:32:56 pm »
Debbo dire la verità.
Mi affascinava più conoscere gli orologiai che gli orologi.
Gli orologi li avevo già visti e pure bene con macro fatte ad arte e dal vero non potevano essere migliori di come fotografati.
Quindi per me è cambiato poco, adoravo Voutilainen e continuo ad adorarlo ed il mio desiderio di avere un suo orologio non è aumentato era già altissimo.

Bertroo

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #20 il: Maggio 05, 2018, 20:37:59 pm »
Invece a me le foto non avevano fatto capire appieno le reali differenze! Il vedere dal vivo mi ha spiazzato...e la cosa che mi ha fatto pensare è stata una frase di claudio (che ne ha visti eccome) che mi disse al telefono “Avevi ragione! Il chrono di Asaoka è uno spettacolo! Dalla foto mi piaceva, ma non vedevo la reale bellezza dell’orolgio” e devo dire che quel chrono dal vivo è imbarazzante!

Lego

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #21 il: Maggio 05, 2018, 20:56:53 pm »
---
Mi affascinava più conoscere gli orologiai che gli orologi.
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E' la cosa più interessante ed importante, propedeutica ad un miglior approccio a questo tipo di orologeria.

tonio5

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #22 il: Maggio 05, 2018, 21:47:07 pm »
È verissimo, poter apprezzare dal vivo e da vicino quelle micro opere meccaniche è stata un viaggio che mi ha regalato delle sensazioni incredibili
Pensare poi che vi è la possibilità di poter riuscire ad arrivare ad un indipendente con cifre non folli fa si che i pensieri strani su questi oggetti si facciano parecchio insistenti:-)

Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #23 il: Maggio 05, 2018, 22:09:29 pm »
Debbo dire la verità.
Mi affascinava più conoscere gli orologiai che gli orologi.
Gli orologi li avevo già visti e pure bene con macro fatte ad arte e dal vero non potevano essere migliori di come fotografati.
Quindi per me è cambiato poco, adoravo Voutilainen e continuo ad adorarlo ed il mio desiderio di avere un suo orologio non è aumentato era già altissimo.

Vorrei fare un intervento prendendo spunto da questa frase di Ale in merito la questione. Due cose:
La prima è che anche per me conoscere e poter capire che genere persone fossero gli orologiai è stata una bellissima esperienza. Diversa da come immaginavo perchè non credevo fossero persone tanto disponibili, gentili ed umili, alcuni di loro secondo me non si rendono neanche conto di quanto sono bravi e geniali. Forse per il fatto che per noi sono dei beniamini esalta ancor di più il contrasto di una sensazione di semplicità di una figura che nell'immaginario collettivo ci appare come "importante", "possente", "autoritaria"... Nulla di tutto ciò mi è parso, però debbo anche pensare che senza gli orologi la mostra non mi avrebbe attratto. I maestri e la loro presenza ha la loro rilevanza, ma alla fine è il prodotto scaturito dalle loro menti ciò che desta davvero il mio interesse.
La seconda cosa è: ma come si può dire che dalle foto e dalle macro si aveva già la perfetta idea di come fossero gli orologi? ;D
Le foto spesso se fatte bene sono belle e ricche di particolari, ma profondità non pervenuta(importantissima!), giochi di luce non pervenuti(importantissimi per valutare il grado di finitura!) e sensazioni tattili(per i fortunati che hanno avuto modo di toccarli) non pervenute(importanti anch'esse per valutare bene peso, dimensioni ed armonia).
In orologi di una tale caratura, come già un Klings, tanto caro a Roberto(e a me), un Halter o un Voutilainen, come un Daniels o un JDN, etc... è impossibile valutare in foto e senza riserve, tanto ben di Dio senza vedere accuratamente dal vivo.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Bertroo

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #24 il: Maggio 05, 2018, 23:47:39 pm »
Assolutamente d’accordo. Le foto rendono il 30% di un orologio. Impossibile valutarlo tutto da una foto. Da una foto puoi dire se ti piace o meno come impatto estetico, ma poi ti rimane un buon 70% da dover gustare. Prendiamo ad esempio le foto dei calibri. Non sono assolutamente veritiere (lasciamo perdere il Dufour che sarebbe troppo facile perché per quanto sbrilluccicavano gli anglage sembrava avesse dei diamanti sui ponti), visto che l’ha citato Leandro prendiamo CK e le sue “mellow stripes”. Pazzesche! Onde così morbide e così belle da guardare che ti mettono tranquillità nell’osservarle. E nel parlare con lui, la cosa buffa è che ha confermato che quella era la sensazione ve lui voleva dare a chi avesse osservato il calibro. Vogliamo tornare al Logical One? Orologio di un bello be definere pazzesco per me è poco...lasciamo perdere poi il Deep Space orologio galattico!
Tutte queste cose in foto non si riescono a vedere, la foto non ti da queste sensazioni e visualizzazioni.

Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #25 il: Maggio 06, 2018, 00:48:57 am »
In un certo senso, amo più l'orologeria industriale che quella artigianale.
Mi piacciono i bei progetti, l'ambizione di ricercare forme e complicazioni oltre le capacità dei processi comuni. Mi piacciono le sperimentazioni sul silicio, sul titanio e sullo zaffiro che non sarebbero possibili senza alcune tipologie di macchine per il cui funzionamento l'uomo funge da programmatore e servente.
Mi hanno sempre dato del matto quando dico che un 5100 è un signor progetto, così come per me lo è il Breitling B01, il 7750 e il 6139.
Ho poi il gusto malato del vintage, l'estetica lineare ed immutabile del "classico" mi si addice molto di più di alcune ardite forme. Non sopporto le casse di forma, figuriamoci i palazzi sul polso :)
Con qualche rara eccezione.
Se dovessi dire cosa mi rappresenta di più oggi, nel confine tra industriale e artigianale, genio e metodo, progetto e arte ecco:

« Ultima modifica: Maggio 06, 2018, 00:53:25 am da Oromaniac »

ALAN FORD

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #26 il: Maggio 06, 2018, 12:16:40 pm »
Forse non mi sono spiegato bene, non è che io non volessi vedere gli orologi perché tanto li avevo visti in foto è che tra il vedere gli orologi dal vero e conoscere di persona il mito, metto al primo posto il mito poi è ovvio che vedere un orologio dal vero è indispensabile, le proporzioni le vedi solo dal vero anche se le finiture secondo me salvo che non hai la possibilità di vederli con il lentino, quelle si vedono meglio con le macro.

Bertroo

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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #27 il: Maggio 06, 2018, 16:48:56 pm »
Forse non mi sono spiegato bene, non è che io non volessi vedere gli orologi perché tanto li avevo visti in foto è che tra il vedere gli orologi dal vero e conoscere di persona il mito, metto al primo posto il mito poi è ovvio che vedere un orologio dal vero è indispensabile, le proporzioni le vedi solo dal vero anche se le finiture secondo me salvo che non hai la possibilità di vederli con il lentino, quelle si vedono meglio con le macro.

Tranne per Dufour! Quelle pure ad occhio nudo porca miseria! :o

Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #28 il: Maggio 08, 2018, 06:55:16 am »
Come è cambiata nel tempo la vostra percezione dell’orologeria?
Dopo aver visto dal vivo certi orologi, l’immagine che avevo dell’orologeria meccanica si è completamente rovesciata.
E’ vero che orologeria artigianale e industriale sono due cose completamente opposte, ma i paragoni sorgono spontanei come è ovvio.
Le cose che più mi sono saltate all’occhio sono le lavorazioni di quadranti. Nell’artigianale i guilloche sono moooolto più profondi e hanno una tridimensionalità incredibile, lasciando anche dei giochi di luce fantastici.
Oltre i quadranti ovviamente anche le lavorazioni dei calibri, già si nota un livello diverso tra un industriale è un semi industiale, ma quando si va sulle rifiniture fatte interamente a mano siamo su di un altro pianeta.
Ora, non che l’oroligeria industiale sia brutta o non mi piaccia più, anzi (anche perché quelli ho) ma senza dubbio il mio punto di vista dell’orologeria e la sua percezione, ad oggi sono cambiati. Non so se è un bene o un male sinceramente  :D però tutti gli orologi industriali, per quanto mi possano piacere (tanto) li vedo ora in maniera diversa.

Mi ritrovo con le tue sensazioni Roberto. Sarà perché abbiamo visto e rivisto la mostra tante volte, ed insieme, condividendo le impressioni e le sensazioni di entrambi seduta stante.
Quello che esattamente ha dato a me è che il divario è piuttosto abissale tra l’orologeria artigianale e quella industriale se sai come, cosa guardare e cosa chiedere agli artisti, ti rendi conto meglio di come siano realizzati alcuni dettagli e con quali modi e tempi. Sarebbe interessante avere in futuro un work in progress coadiuvato da alcune immagini dei lavori, in modo da avere la percezione di come e con quali passaggi e metodi si affrontano certe attività in corso d’opera, magari in futuro potremmo avere tale fortuna.
Io il divario tra le due orologerie(indipendente ed industriale) lo rilevo dal fatto che continuano a piacermi entrambe, ma non riesco più a trovare entusiasmo per orologi industriali a certi prezzi o meglio non li concepisco a mio modo di vedere. Neanche mi viene voglia di rimirarmelo al lentino se so che è freddo, perfetto sotto certi aspetti, ma tirato via rapidamente da un’altro. Ne viene fuori un’emozione un pò sterile o monca nel suo complesso. L’orologeria industriale la prendo per buona quando devo indossare un orologio in modo disinvolto e disincantato, mi piace ma non pretendo più di vedere tra le righe ciò che non esiste. Il percepire imperfezioni su un quadrante, tradendo il lavoro a mano e scoprire che più quelle imperfezioni fanno parte di un complesso che esalta la profondità ed evidenzia sfumature e giochi di luce in modo molto, molto più evidente che su un orologio industriale, per quanto ben fatto sia anch’esso ha fatto scattare in me questo tipo di riflessione. Orologeria industriale bella ma non pretendo oltre ciò che mi offre. Ci spendo, la indosso molto volentieri, ma non mi va di farci follie.
Per quella indipendente (potendo)farei senz’altro follie.
Con differenza meno marcata, ma potrei sintetizzare che ho avuto la sensazione che paragonare l’orologeria indipendente a quella industriale, sia come paragonare un bel quadro ad una bella ristampa.
« Ultima modifica: Maggio 08, 2018, 06:57:13 am da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
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Re:Percezione dell’orologeria
« Risposta #29 il: Maggio 08, 2018, 09:41:05 am »
Mi sento di confermare.
Ciò che non so, perché non conosco, e’ l’altissimo di gamme dell’orologeria industriale. Quanto si sente la mano dell’orologiaio e quanto no? E quali e quanti sono? E che prezzi hanno?