Invece non ne sono usciti con un ragionamento su quell'orologio (VC?) che ha due frequenze di vibrazione separate, così da andare in modalità "risparmio". Per riassumere il dilemma: la frequenza alta serve per avere una precisione ottimale, ma consuma energia. Quella bassa ne consuma molta meno, ma a questo punto cosa ne è della precisione? Se l'idea è che resta preciso con la frequenza bassa, a cosa serve la alta? E se non resta preciso a sufficienza, l'idea è che quando lo si riprende in mano lo si corregge solo di un tot di minuti, senza dover rimettere tutte le altre indicazioni? Spero di essermi spiegata.
Sul VC Twin Beat ho fatto le stesse riflessioni…
L'unica utilità concreta è quella per cui, ritrovando l'orologio marciante dopo molto tempo, anche se il bilanciere a bassa frequenza avrà condizionato la precisione, sarà sufficiente una piccola regolazione per rimettere l'ora esatta, evitandosi le correzioni delle altre indicazioni.
L'utilità di questa semplificazione nella regolazione penso valga solo per i perpetui: il secondo bilanciere è una specie di sostituto delle macchine del tempo.
In realtà da quel che ho letto nelle presentazioni di questo nuovo twin beat, la precisione è garantita anche con la bassa frequenza, a patto però che l'orologio sia lasciato a riposo in piano. Ciò perché l'assenza delle variazioni dovute alla diversa forza di gravità nelle varie posizioni nelle quali si troverebbe nell'uso quotidiano, dovrebbe consentire un regime particolarmente regolare del bilanciere sufficiente a garantire la precisione. Con ciò si risponde anche alla questione "se è preciso con la bassa frequenza che necessità vi è di quella alta?": semplicemente le due frequenze si usano in situazioni diverse. Poi sarà la prova sul campo a dire se tutto ciò è vero o se qualche minutino mancherà all'appello. Tuttavia consideriamo che anche gli standard Cosc consentono, nel periodo di due mesi, la perdita di qualche minuto (i -4 sec/giorno tollerati, moltiplicati per i 60 giorni di riserva massima, fanno 4 minuti), per cui non mi scandalizzerei se ciò avvenisse anche qui.
m sembra comunque un falso problema ed in ogni caso un enorme vantaggio.
se il calendario resta sincronizzato bisognerà rimettere al massimo l'ora di qualche minuto. senza questo sistema oltre all'ora bisognerebbe rimettere pure il calendario, quindi in ogni caso un guadagno di funzionalità c'è.
io anche negli automatici che indosso spesso ogni tot giorni risincronizzo l'ora perche dopo 15/20 giorni magari qualche minuto di scarto comincio a vederlo
Esattamente. La sua funzione è proprio quella di avere una autonomia del movimento sufficientemente lunga da poter riporre l’orologio per periodi considerevoli senza le seccature della rimessa.
Aggiungo anche un’altra considerazione. Il movimento a 1,2 hz preserva anche da usure di un certo grado, essendo per sua natura molto più lento e tranquillo del movimento 5 hz.
Quindi il timore di dover lasciare l’orologio in movimento sempre è in parte scongiurato da questo dato.
Senz’altro meglio di una classica soluzione automatica convenzionale che spesso costringe a dover usare un rotore di carica per tenere il perpetuo sempre pronto all’uso.
Peccato che tale soluzione non venga applicata anche in orologi più “umani”, sarebbe un buon punto di partenza per rifarmi un perpetuo visto che l’ho dato via principalmente per il fatto che quelle rare volte lo indossavo sempre rimettendo solo l’ora per la poca pazienza ad impostare tutto ogni volta.