Io penso che la scelta di un orologio, se uno lo fa per sola passione, è come scegliere una donna, si fa per lemozione, la sensazione istantanea, il feeling a pelle, se ti devi mettere a fare i conti su: età, parenti, soldi, amiche, proprietà, ecc a me non piace più.
Qui era rimasta in sospeso una mia risposta a Gianluca.
Innanzitutto, mi stupirebbe se il "giochino" (come io stesso l'ho definito) del giudizio di qualità fosse preso alla lettera, come se davvero qualcuno si mettesse lì con la calcolatrice a calcolare il peso specifico dei diversi elementi di scelta
No lo faccio io, non lo fa Enrico, non lo fanno quelli di WatchTime.
Ciò non significa che il giochino sia inutile.
Costringendoci a formalizzare le nostre conoscenze, ci aiuta a crescere.
Peraltro,
scelta consapevole non significa fredda e senza passione. L'estetica - l'elemento che suscita maggiormente la nostra attrazione - può essere messa al primo posto in ogni tipo di elenco/gerarchia di scelta, che è sempre un mix di elementi.
All'opposto, una scelta
del tutto priva di ponderazione non è "passionale", ma semplicemente... casuale. E non la fa nessun "appassionato" che abbia un minimo di conoscenza degli orologi.
Vale anche per la scelta delle donne.
Ci sono quelle che ti fulminano a prima vista, ma ti fanno cadere le braccia quando aprono bocca. Oppure, dopo una frequentazione, si rivelano completamente diverse da quello che sembravano (anche se c'è chi se ne accorge troppo tardi...
).
Il "colpo di fulmine" che si rivela duraturo è quello che resiste alle prove successive.
Per me lo stesso vale per lorologio, io mi innamoro, e me ne frego di tutto quello che posso aver studiato.
A me piace così
No, non è così neanche se tu volessi, perché
non puoi essere diverso da quello che sei.
Non puoi cancellare quello che hai imparato, che è diventato parte di te e condiziona i tuoi giudizi anche quando ti sembrano istintivi o passionali.