mi sa che ti sei perso qualche passaggio.
Le casse sono quelle che Zenith usava nelle referenze 06.0050.400 e 06.0051.400, quindi non sono fatte da tizio o caio ma da chi le forniva anche alla Manifattura.
L'importatore non é solo un commerciante ma un centro di revesione in grado di disassemblare, assemblare, manutenere ed accedere a componenti originali, con tanto di certificazioni e garanzia sul lavoro svolto da parte della Casa madre e che puó e deve seguire le direttive della Casa madre quanto a referenze da attribuire e codici da inserire nei registri ufficiali, quindi se questi particolari quadranti venivano fatti per un particolare modello che solo all' Italia doveva essere destinato, se tra i mei fornitori di casse ne ho uno in Italia e sempre li ho ho anche i miei laboratori in grado di montarmi l'orologio garantendo le stesse certificazioni e controlli qualitá di Le Locle (vale per le revisioni, no?) e logisticamente mi conviene spedire solo calibri e quadranti (e probabilmente anche i corredi, ammesso che giá non li abbiano in loco), perché non dovrei/potrei farlo?!.
Quindi, quello che é, certamente, possibile o meno lasciamolo dire ai dipendenti e dirigenti delle varie aziende che operano in questo settore, partiamo pertanto dal presupposto che le nostre sono solo speculazioni ma almeno usiamo la testa per dire quello che poi dichiariamo nero su bianco.
Altro aspetto su cui ragionavo poco fa mentre correvo... siamo nel 1989, da 5 anni Zenith é tornata a commercializzare orologi meccanici, avendo in mano quello che era il miglior calibro cronografico in circolazione, é quindi in piena rinascita, da due anni si era aggiudicata una fornitura decennale (decennale!) di calibri per Rolex che le permetteva in buona parte questa rinascita, quindi l'immagine e la serietá soprattutto in quel periodo erano fondamentali per lei e nei confronti del suo piú importante cliente, al quale quel calibro faceva la differenza e non poco... e in questo periodo, la stessa Zenith si sarebbe andata a "sporcare la reputazione" per due spiccioli, fornendo calibri e quadranti con tanto di nome sopra (e che quadranti... in smalto con indici in oro applicati... che come si dice a casa mia "proprio niente non é eh!") ad un qualche gioielliere italiano non meglio noto che li avrebbe incassati in casse non meglio note, ed avrebbe fatto girare questi oggetti in non si sa che corredi, senza garanzie e certificazioni alcune.
é questo che mi vorreste dire?! Ottimo!
P.S. quel libro é stato scritto con il benestare e la collaborazione di Zenith, che, tra le altre cose, ha permesso di immortalare moltissimi pezzi della collezione aziendale.
Tra l'altro quel libro in copertina ha i loghi con i font ed i colori ufficiali dei cataloghi di quegl'anni (2008), che come ho avuto modo di dire in altre discussioni erano all'epoca come un marchio di fabbrica... non penso sia un caso.