Purtroppo alle case gli appassionati del vintage interessano poco o nulla e non gli dedicano l’attenzione che meriterebbero. Giusto il minimo per una questione di “immagine”.
Poi i cambi di proprietà, spesso di sede e non ultimo il pensionamento di tutti “i vecchi” che sono la mente storica, fa si che nella stragrande maggioranza dei casi siamo noi a saperne più di loro.
Anche i musei interni che più o meno tutti hanno, sono curati da persone che poco conoscono sulla storia dei modelli. Solo la vera e genuina passione può alimentare le ricerche storiche non un incarico passeggero.
Per loro (le case) è più remunerativo investire in eventi e pubblicità sul nuovo. Orologi banali su cui hanno ricarichi pazzeschi.
Ah, dimenticavo.... orologio bellissimo, peccato per quel quadrante nuovo nuovo che ci stona....
Da prendere come esempio come dimensioni, linee, equilibrio e stile.
Stupendo il colpo d’occhio a fondello aperto. Altro che i ciambellati moderni!!!
Grazie per i complimenti
Sulla questione "quadrante" sono parzialmente d'accordo (e con questo post rispondo indirettamente a tutti coloro che hanno sollevato la questione) perché è vero che si tratta di un "redial", ma anche il quadrante che c'era prima del restauro era un altro "redial", probabilmente fatto fare da mio padre in epoche passate.
Per fare una cosa ben fatta, dovrei sapere quali modelli in oro siano stati esportati in Italia nel 1940-42, quindi dovrei avere a disposizione i cataloghi originali dell'epoca e, come sappiamo, non è un'impresa facile. Non escludo un viaggio a Biel-Bienne per cercare nei loro archivi i vecchi cataloghi, ammesso che li abbiano conservati.
Ho forti dubbi anche sulle lancette Breguet e la pressoché totale certezza che la lancetta del cronografo sia stata sostituita. Dal momento che mio padre era medico e che questo orologio era un regalo di laurea, propenderei per la circostanza che il quadrante originale avesse una scala pulsometrica, che in quegli anni andava di moda, assieme alla scala telemetrica.