Orologico Forum 3.0

Nato con la ...camicia.

Nato con la ...camicia.
« Risposta #15 il: Dicembre 10, 2008, 09:44:49 am »
belloriccoefamoso ha scritto:

interessante pezzo
bravo mariol
la mia stima nei tuoi confronti non fa altro che salire!

Mio caro amico, ti ringrazio per la tua generosa manifestazione di stima; tuttavia, non è certo per ottenere riscontri del genere, che cerco di partecipare attivamente a questo forum.
Mi sono accorto, che la sezione vintage, è sempre piuttosto "scarna", io cerco di rimpolparla un pò, proponendo discussioni su tematiche tecniche o estetiche, che ritengo possano interessare anche altri utenti.
Mi sembra piuttosto limitata e limitante, la continua proposizione di nuovi modelli di questa o quella marca, le discussioni, (piuttosto sterili, direi) sul primato di questa o quella maison sull'altra e cose di questo genere. Per l'amor del cielo, ci sta questo ed altro ancora, non è assolutamente nelle mie intenzioni teorizzare limiti in questo senso.
Se siamo quì, è perchè siamo tutti appassionati dell'argomento "orologi", ognuno con i suoi gusti, le sue tendenze e convinzioni e sono tutte rispettabilissime, anche quelle in apparenza più futili e banali.
L'importante, a mio avviso, è che ognuno di noi tragga un piacere, unito ad un briciolo di arricchimento personale, da ciò che fà. [:D][:D][:D]

belloriccoefamoso

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Nato con la ...camicia.
« Risposta #16 il: Dicembre 10, 2008, 10:03:10 am »
vieni qui che ti bacio
[:D]

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« Risposta #17 il: Dicembre 10, 2008, 10:23:21 am »
cicci ha scritto:

mariol4749 ha scritto:

Vedo che nessuno nemmeno ci prova a sbilanciarsi un pò.
Devo dedurne che l'argomento sia assolutamente privo di interesse, oppure che nessuno abbia mai visto niente del genere e non sappia che pesci pigliare? cicci, dove sei? [:D][;)]


La cassa è stata fabbricata con la tecnica che in inglese viene chiamata: "gold filled" oppure rolled gold.


ROLLED GOLD
Rolled gold is a very thin sheet of gold that is laminated to a lesser metal (usually brass). The two layers of metal are heated under pressure to fuse them together. The sheet is them rolled into a very thin sheet and then used to make jewelry or other objects. Jewelry made from rolled gold wear well over time. Rolled gold pieces are marked rolled gold plate, R.G.P., or plaqué d'or laminé.

Questo metodo è stato usato spesso anche da Omega, Longines, Movado etc..

Cicci
[;)]


Conosco bene la tecnica che citi, si tratta di una laminatura a strati successivi operata a caldo, usatissima negli anni '40/'50, fino agli anni '60, poi sostituita dalla meno impegativa e costosa "doratura elettrolitica", che però risulta essere meno durevole della laminatura a caldo, queste laminature, andavano dai 10, fino ai 50 (raro) micron di spessore, lo spessore più frequentemente adottato, era di 20 micron, che garantiva una buona durata, unitamente a costi non eccessivi.
Ho avuto tra le mani un Tudor Prince Oyster date, anni '50, che sul fianco della cassa, tra le anse ad ore 6, (dove solitamente viene posizionata) recava la punzonatura "Gold filled 40 micron"!
Se però osservi bene le foto del pezzo che propongo, noterai che esiste una sottile discontinuità tra i due metalli, (acciaio e oro) che non sarebbe visibile in una laminatura a caldo, dal momento che i due materiali risulterebbero omogenei. Inoltre, sempre osservando le foto, risulta evidente, che non si può parlare di micron, ma di decimi di millimetri almeno, in questo caso, si tratta di una vera e propria "camicia" applicata all'acciaio sottostante; come? e' quello che sto cercando di capire.[:D][:D][;)]

massotto

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« Risposta #18 il: Dicembre 10, 2008, 10:33:02 am »
Mah , vedi Mario , la sterilità della quale tu parli è sicuramente evidente , come è eviente la sterilità del "mi piace , non mi piace" .
Ritengo altrettanto sterile "consumare" 32 risposte su un post Nomos (sempre quello si adora qui )... che da sempre propone oggetti tecnicamente forse validi ma di una piattezza estetica credo quasi unica , come il suo scarso successo commerciale .
Sei encomiabile nel tentativo di rianimare la scarna sezione vintage , ma devi purtroppo fare i conti con una "credo" diffusamente limitata conoscenza della tecnica pura ( e io sono uno di quelli) .
Nel forum come nel bar è molto piu' semplice parlare di cose ..sentite o di .gusti personali che non di esperienze dirette ( come le tue ) .
Forse anche questo è uno dei pregi spensierati " del bar" .

Nato con la ...camicia.
« Risposta #19 il: Dicembre 10, 2008, 11:57:24 am »
Probabilmente è come dici tu, peccato che io, non essendo mai stato un assiduo frequentatore di bar, se non per lo stetto tempo necessario a consumare una bevanda o quantaltro mi garbasse in quel momento, faccio piuttosto fatica a capire certe "abitudini" convivialisticamente dispersive.
Ogni periodo della mia vita, è stato più o meno caratterizzato da "passioni" di vario genere; c'è stato il periodo della pesca sportiva, forse l'unico hobby che ho avuto, legato alla pura passione primitiva per la cattura di una preda, senza finalità legate ad una particolare curiosità da soddisfare.
Con un mio amico d'infanzia, gastronomo e sommellier, ho frequentato enoteche e convivii, spinto dal desiderio di conoscenza sul mondo dei vini e credo di essermi fatto una certa cultura sul tema. Sono stato e sono tuttora un buon cercatore di funghi, unendo il piacere della ricerca materiale al piacere della ricerca naturalistica sulle molteplici specie esistenti. Come puoi intendere, ho sempre cercato di unire le mie passioni, ad uno studio sulle medesime, altrimenti non riuscirei  trovare un motivo valido a quel che faccio. Io sono io e so quel che voglio, non ho mai avuto nessun atteggiamento di censura o disapprovazione su quel che fanno gli altri; soltanto un maggiore o minore gradimento personale.[:D][:D][;)]

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« Risposta #20 il: Dicembre 22, 2008, 21:26:43 pm »
Qualche giorn fa, è arrivato lo strano esemplare in questione, premetto che so per esperienza che questo venditore, presenta i suoi oggetti con foto ad altissima definizione, impietose nei confronti della minima inperfezione, sapevo quindi che l'oggetto sarebbe stato molto meglio di quanto apparisse, così è stato; veramente bello e dopo il solito trattamento di pulizia e bellezza, che riservo ad ogni nuovo arrivo, è ancora più bello e smagliante. Come è ovvio, l'occhio è subito andato alla "placca" in oro che ricopre il bordo superiore della cassa e delle anse: si tratta di un vero e proprio "mantello", di circa 2/3 decimi di mm. di spessore in oro 14 k., non è sicuramente frutto di una placcatura a caldo, ma di un assemblaggio di due diversi metalli, come? Non ne ho la minima idea, è una tecnica che non riesco ad individuare e che continua ad incuriosirmi.
Un'altra bella notizia, è che la macchina, (ETA cal. 1080) marcia in modo superbo, con una precisione mai riscontrata in altri orologi vintage, senza prima essere stati oggetto di revisione: ritarda di 2 secondi scarsi al giorno, prestazione invidiabile direi.[:D][:p][:D][:p][;)]

belloriccoefamoso

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« Risposta #21 il: Dicembre 24, 2008, 12:17:44 pm »
mariol hai ricevuto la mia mail con i numeri d'asta?
mumble mumble....

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« Risposta #22 il: Dicembre 25, 2008, 01:05:43 am »
belloriccoefamoso ha scritto:

mariol hai ricevuto la mia mail con i numeri d'asta?
mumble mumble....

No, non mi sono accorto che avevo la casella piena, penso che l'abbia rifiutata, rimandamela.[:D][;)]

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« Risposta #23 il: Dicembre 25, 2008, 01:17:17 am »
Dopo svariate ricerche, che mi hanno impegnato non poco, (ma il tempo non mi manca) sono riuscito a risalire alle origini della maison "Felca", poi diventata "Felsa", grande produtrice negli anni '50/'60 di movimenti di più che discreta qualità, che si cimentò anche nella produzione di orologi "fatti e finiti".
La cosa che mi suona strana, è che poi dentro ci ha messo un ETA; non sembrano anche a voi, un pò contorti sti svizzeri? Bisogna però che me li guardo bene, lui e altri suoi fratellini che ho e che montano un calibro Felsa, non vorrei che il venditore, che pure è un professionista esperto, abbia preso la vacca per le balle.[:D][B)][;)]
« Ultima modifica: Dicembre 25, 2008, 01:21:33 am da mariol4749 »

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« Risposta #24 il: Dicembre 26, 2008, 21:57:05 pm »
Aveva ragione il venditore; il Felca monta proprio un ETA 1080. Ho trovato delle foto del movimento, perfettamente identico al mio, che per di più fanno riferimento all'orologio in cui era montato il movimento ed è esattamente un "Felca Watch", più certo di così, si muore, è un movimento che riconosco abbastanza facilmente, dal momento che posseggo altri orologi che lo montano, lui e versioni precedenti o successive; un buon movimento. C'è anche da dire, che ad esempio un Astrolux, sempre anni '50, recentemente arrivatomi, monta un Felsa cal. 465, che presenta moltissime similitudini estetico/costruttive con l'Eta 1080, sarebbe interessante sapere che tipo di rapporto esistesse tra i due costruttori, in quel particolare periodo.[:D][:D][;)]

fabri5.5

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« Risposta #25 il: Dicembre 27, 2008, 00:13:56 am »
ma la laminatura?
sei ancora nel buio?

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« Risposta #26 il: Dicembre 27, 2008, 14:08:59 pm »
fabri5.5 ha scritto:

ma la laminatura?
sei ancora nel buio?

Buio pesto! E si che ne ho smosse di acque!
Sembra che sia proprio un mistero, poi magari potrebbe rivelarsi una scemata assoluta, ma per intanto, il mistero rimane. Non vorrei arrivare al punto che per soddisfare la mia curiosità, la tentazione di scalzare la "camicia" avesse il sopravvento.[:D][}:)][;)]

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« Risposta #27 il: Febbraio 07, 2009, 21:57:29 pm »
Riprendo questa vecchia discussione, perchè nel mio girovagare a caccia di oggetti interessanti, sono incappato  in questo oggetto che presenta similitudini rilevanti col Felca da me acquistato, si tratta di un "Vinca" anni '60, (marca a me sconosciuta) penso che la tecnica di asemblaggio dei due metalli, sia la medesima. Rimane e permane la curiosità, sul come i due metalli siano stati accoppiati.[:D][;)]

Immagine:

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76,63 KB

Andrea80

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« Risposta #28 il: Febbraio 07, 2009, 22:40:49 pm »
questo le anse le ha totalmente placcate...
cmq mi ero perso qst discussione... molto interessante...

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

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« Risposta #29 il: Febbraio 16, 2009, 00:09:03 am »
Pensandoci bene, forse la soluzione è più semplice di quel che sembra.
La ghiera del vetro si incastra come una normalissima ghiera, sull'unghia della cassa, le anse, inizialmente delle semplici lamine d'oro piatte e non ancora sagomate, sono saldate all'interno della stessa ghiera, opportunamente sagomata e vengono successivamente ribattute e sagomate sull'acciaio dell'ansa, infine l'eccesso della lamina viene eliminato e rifinito. Mi sembra abbastanza plausibile.[:D][;)]