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saviano

geco

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saviano
« Risposta #60 il: Ottobre 15, 2009, 12:02:59 pm »
Patrizio ha scritto:

geco ha scritto:

Angelo, come Patrizio sei stato anche tu contagiato dal virus del "tiriamo in mezzo Berlusconi in qualunque discussione"?! [:D][:D][:D]

Ritornando al tema: è pacifico che Saviano, nel suo libro Gomorra, non abbia scritto niente di nuovo sulla camorra. Egli stesso ha più volte ripetuto che le notizie da lui riportate erano spesso semplici citazioni da atti giudiziari. A questo punto però vi domando: prima del libro di Saviano, quanti di voi avevano mai sentito parlare del processo Spartacus?



io lo tiro in mezzo quando serve. punto.
su mafia e camorra pare che c'entri qualcosa...

e poi se saviano è diventato miloionario con mondadori anche mondadori leggasi la figlia intelligente dell'innominabile lo è diventata con saviano...

o no?


Credo che la mia battuta iniziale, che per inciso voleva solo essere scherzosa, ti abbia offuscato la vista e quindi ti abbia impedito di leggere quanto ho scritto successivamente.
Se sussistono valide motivazioni, dal mio punto di vista la scorta a Saviano è un atto dovuto e necessario. Non mi scandalizzo certo per questo o per i soldi che Saviano ha giustamente guadagnato con il suo lavor e con il suo libro, anzi gli sono grato per aver fatto conoscere all'Italia intera la realtà della camorra oggi ed la minaccia che essa rappresenta per il nostro paese. Ricordo che lo stesso Falcone non ne aveva capito fino in fondo la pericolosità, ritenendola sostanzialmente un fenomeno locale e facilmente arginabile.
Ho poi fatto una domanda alla quale nessuno ha risposto: avete mai sentito parlare del processo Spartacus prima del libro di Saviano?


ma che ne sapete di saviano? che ne sapete di come è vivere con la scorta? che ne sapete delle strategie di mafia e camorra? nn vi viene minimamente in mente per esempio che finchè è così famoso è abbastanza al sicuro?
lasciate perdere...
le guerre personali a mezzo stampa non le fa certo scalfari...visti i "giornalisti" che si trovano nei quotidiani del padrone....


Abito a pochi chilometri da Casal Di Principe, patria o meglio "feudo" del famigerato Francesco "Sandokan" Schiavone, da Giugliano, San Cipriano d'Aversa, San Marcellino, ed altri luoghi ameni che ti consiglio di visitare uno di questi giorni. Non pretendo di avere riconosciuta una laurea ad honorem in camorrologia né pretendo di essere un'esperto in materia, ma, se permetti, conosco la camorra per più di un sentito dire.

Ciao
Francesco
"If I knew for a certainty that a man was coming to my house with the conscious design of doing me good, I should run for my life." H.D.Thoreau

Patrizio

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saviano
« Risposta #61 il: Ottobre 15, 2009, 12:46:09 pm »
geco,

evidentemente la mia risposta era solo sulla prima frase.
per il resto stiamo dicendo la stessa cosa - precisa identica ecco perchè non ho commentato ulteriormente.
« Ultima modifica: Ottobre 15, 2009, 13:19:47 pm da Patrizio »
- Homo sapiens non urinat in ventum -


Manu

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saviano
« Risposta #62 il: Ottobre 15, 2009, 13:47:30 pm »
il messaggio di gomorra è:
indignatevi
leggete..chi non conosce, e indignatevi
Non lasciamo che certe cose e certi problemi siano solo di alcuni (addetti)
Non lasciamo che lo scontro sia solo tra malavita e stato
Provate sdegno, per queste cose, tutti
Perchè se tutti conoscimo, tutti ci indignamo
E se tutti provano sdegno, tutti possono chiedere allo stato di fare di +

Tutti possono sentrisi + fort, a ribellarsi
anche chi la vive da dentro o + vicino di chi legge solamente
Le rivoluzioni, le hanno fatte i popoli uniti, non i capi di stato o le sole istituzioni

queste era ed è il messaggio

e invece qui state a scandalizzarvi sullo scorta a saviano
o peggio, a pensare che la scorta è una finta per vendere
ed è meglio vivo per la mondadori anzichè morto
tutte cose che produce le vostra mente, e senza alcun riscontro reale
o a piazzare saviano a dx o sx politicamente
o contro o pro qualcuno

pazzesco.

Manu

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saviano
« Risposta #63 il: Ottobre 15, 2009, 13:52:50 pm »
rri ha scritto:

scusate amici ma questa discussione mi lascia un sorriso funesto sul viso.
Non beffardo ne saccente ma terribilmente mesto.

Vi siete chiesti se la "scorta" di saviano ruota?
Vi siete interrogati a fondo.... Ma molto a fondo e scevri da qualsiasi preconcetto od ideale come mai questo governo è riuscito in pochi anni a mettere in gattabuia più di 1500!!! adepti di mafia, camorra, ndrangheta e sacra corona unita???
Conoscete Saviano?
Conoscete veramente la camorra?
Incassi successo e ristampe a go go contano solo per lo scrittore?
Meglio vivo pronto a far uscire altri libri, films interviste, reportage per se e per il suo editore; o morto?
Vi siete chiesti CHI o COSA è la vera scorta di Saviano?

mhà
"l'uomo ama guardare lontano per il sol fatto che è presbite"



tutte, e dico TUTTE tue ipotesi

un classico esempio di quando si vuole sospettare sempre e cmq di qualsiasi cosa
parli e ti spacci per conoscitore unico del problema
come dire: tutti quelli che hanno letto saviano, hanno seguito le sue vicende e quelle della camorra di cui parla, non sanno nulla

un po' come quanto dite: sono tutti scemi allora, gli italiani che hanno votato il nano?

be, è uguale
sono tutti scemi quelli che credono e sostengono e vogliono protetto uno come saviano (e tutti quelli che si impegnano a far conoscere certi problemi come lui)?
senza sospetti e balle e ipotesi campate per aria?

alanford

saviano
« Risposta #64 il: Ottobre 15, 2009, 14:35:06 pm »
manuele ha scritto:

rri ha scritto:

scusate amici ma questa discussione mi lascia un sorriso funesto sul viso.
Non beffardo ne saccente ma terribilmente mesto.

Vi siete chiesti se la "scorta" di saviano ruota?
Vi siete interrogati a fondo.... Ma molto a fondo e scevri da qualsiasi preconcetto od ideale come mai questo governo è riuscito in pochi anni a mettere in gattabuia più di 1500!!! adepti di mafia, camorra, ndrangheta e sacra corona unita???
Conoscete Saviano?
Conoscete veramente la camorra?
Incassi successo e ristampe a go go contano solo per lo scrittore?
Meglio vivo pronto a far uscire altri libri, films interviste, reportage per se e per il suo editore; o morto?
Vi siete chiesti CHI o COSA è la vera scorta di Saviano?

mhà
"l'uomo ama guardare lontano per il sol fatto che è presbite"



tutte, e dico TUTTE tue ipotesi

un classico esempio di quando si vuole sospettare sempre e cmq di qualsiasi cosa
parli e ti spacci per conoscitore unico del problema
come dire: tutti quelli che hanno letto saviano, hanno seguito le sue vicende e quelle della camorra di cui parla, non sanno nulla

un po' come quanto dite: sono tutti scemi allora, gli italiani che hanno votato il nano?

be, è uguale
sono tutti scemi quelli che credono e sostengono e vogliono protetto uno come saviano (e tutti quelli che si impegnano a far conoscere certi problemi come lui)?
senza sospetti e balle e ipotesi campate per aria?



Guarda che quando parli al plurale a me non devi mettermici.
Perchè io a quello che ha scritto saviano anche se lo avesse copiato, ci credo e mi indigno!!!.
Io parlavo solo della scorta!!! punto.
Ed anche 'sta cosa che berlusconi lo terrebbe in vita perchè è la gallina dalle uova d'oro
mi sembra veramente da paranoia.
Ma quanto inciderà come fatturato saviano sulla mondadori? lo 0,....%?

Manu

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saviano
« Risposta #65 il: Ottobre 15, 2009, 14:43:51 pm »
alanford ha scritto:




Guarda che quando parli al plurale a me non devi mettermici.
Perchè io a quello che ha scritto saviano anche se lo avesse copiato, ci credo e mi indigno!!!.
Io parlavo solo della scorta!!! punto.
Ed anche 'sta cosa che berlusconi lo terrebbe in vita perchè è la gallina dalle uova d'oro
mi sembra veramente da paranoia.
Ma quanto inciderà come fatturato saviano sulla mondadori? lo 0,....%?

[/quote]

allora devi capire che la scorta c'è, perchè serve
perchè è meglio
manganelli, ieri ha ribadito che c'è l'ha, e ce l'avrà in futuro
fino a quando sarà ritenuto che sia in pericolo
tutto qua

quanto è saviano?
sì..come dici tu: lo 0,00..

geco

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saviano
« Risposta #66 il: Ottobre 15, 2009, 17:14:39 pm »
alanford ha scritto:
Guarda che quando parli al plurale a me non devi mettermici.
Perchè io a quello che ha scritto saviano anche se lo avesse copiato, ci credo e mi indigno!!!.
Io parlavo solo della scorta!!! punto.
Ed anche 'sta cosa che berlusconi lo terrebbe in vita perchè è la gallina dalle uova d'oro
mi sembra veramente da paranoia.
Ma quanto inciderà come fatturato saviano sulla mondadori? lo 0,....%?


Alleggeriamo un po' il tono della discussione e proviamo a divertirci un po' con i numeri.
Dalle notizie che sono riuscito a reperire su Internet, del libro Gomorra sono state vendute più di 2 milioni di copie, mentre il fatturato consolidato della Mondadori è di circa 2.000 milioni di euro all'anno, mentre quello della divisione libri è di circa 400 milioni di euro.
Il libro è stato pubblicato nel 2006, quindi sono passati 3 anni. Se facciamo l'ipotesi, non tanto realistica per la verità, che le vendite annuali sono state costanti, possiamo dire che sono state vendute circa 700.000 copie del libro ogni anno.
Attualmente Gomorra viene venduto in libreria a 15,50€, supponiamo che la Mondadori lo venda alle librerie a 8,00€, allora per ogni anno la Mondadori ha fatturato 5,6 milioni di euro per le vendite del libro di Saviano.
Alla fine della fiera, possiamo stimare che le vendite di Gomorra hanno inciso ogni anno per circa lo 0,3 % del fatturato consolidato della Mondadori e per l' 1,4 % del fatturato della divisione libri.

Ovviamente le percentuali esatte non saranno queste, ma credo possiamo prenderle con confidenza come un ordine di grandezza.

Perdonatemi se vi ho annoiato.

Ciao
Francesco
"If I knew for a certainty that a man was coming to my house with the conscious design of doing me good, I should run for my life." H.D.Thoreau

alanford

saviano
« Risposta #67 il: Ottobre 15, 2009, 17:36:45 pm »
geco ha scritto:

alanford ha scritto:
Guarda che quando parli al plurale a me non devi mettermici.
Perchè io a quello che ha scritto saviano anche se lo avesse copiato, ci credo e mi indigno!!!.
Io parlavo solo della scorta!!! punto.
Ed anche 'sta cosa che berlusconi lo terrebbe in vita perchè è la gallina dalle uova d'oro
mi sembra veramente da paranoia.
Ma quanto inciderà come fatturato saviano sulla mondadori? lo 0,....%?


Alleggeriamo un po' il tono della discussione e proviamo a divertirci un po' con i numeri.
Dalle notizie che sono riuscito a reperire su Internet, del libro Gomorra sono state vendute più di 2 milioni di copie, mentre il fatturato consolidato della Mondadori è di circa 2.000 milioni di euro all'anno, mentre quello della divisione libri è di circa 400 milioni di euro.
Il libro è stato pubblicato nel 2006, quindi sono passati 3 anni. Se facciamo l'ipotesi, non tanto realistica per la verità, che le vendite annuali sono state costanti, possiamo dire che sono state vendute circa 700.000 copie del libro ogni anno.
Attualmente Gomorra viene venduto in libreria a 15,50€, supponiamo che la Mondadori lo venda alle librerie a 8,00€, allora per ogni anno la Mondadori ha fatturato 5,6 milioni di euro per le vendite del libro di Saviano.
Alla fine della fiera, possiamo stimare che le vendite di Gomorra hanno inciso ogni anno per circa lo 0,3 % del fatturato consolidato della Mondadori e per l' 1,4 % del fatturato della divisione libri.

Ovviamente le percentuali esatte non saranno queste, ma credo possiamo prenderle con confidenza come un ordine di grandezza.

Perdonatemi se vi ho annoiato.

Ciao
Francesco


Hai confermato con i numeri quello che io intuivo a naso.
Saviano per la mondadori è lo 0,3%!!

Airangel

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saviano
« Risposta #68 il: Ottobre 15, 2009, 17:44:52 pm »
certo ma le case editrici vivono dell'autore del momento....in assoluto conta poco, ma è il fenomeno del momento, scriverà altri libri, quindi si sta costruendo.

nominalmente vale poco, ma in realtà molto.

Manu

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saviano
« Risposta #69 il: Ottobre 16, 2009, 10:52:32 am »
Io, la mia scorta e il senso di solitudine
di ROBERTO SAVIANO
"LO VEDI, stanno iniziando ad abbandonarci. Lo sapevo". Così il mio caposcorta mi ha salutato ieri mattina. Il dolore per la protezione che cercano di farmi pesare, di farci pesare, era inevitabile. La sensazione di solitudine dei sette uomini che da tre anni mi proteggono mi ha commosso. Dopo le dichiarazioni del capo della mobile di Napoli che gettano discredito sul loro sacrificio, che mettono in dubbio le indagini della Dda di Napoli e dei Carabinieri, la sensazione che nella lotta ai clan si sia prodotta una frattura è forte.

Non credo sia salutare spaccare in due o in più parti un fronte che dovrebbe mostrarsi, e soprattutto sentirsi, coeso. Società civile, forze dell'ordine, magistratura. Ognuno con i suoi ruoli e compiti. Ma uniti. Purtroppo riscontro che non è così. So bene che non è lo Stato nel suo complesso, né le figure istituzionali che stanno al suo vertice a voler far mancare tale impegno unitario. Sono grato a chi mi ha difeso in questi anni: all'arma dei Carabinieri che in questi giorni ha mantenuto il silenzio per rispetto istituzionale ma mi ha fatto sentire un calore enorme dicendomi "noi ci saremo sempre".

Mi ha difeso l'Antimafia napoletana attraverso le dichiarazioni dei pm Federico Cafiero De Raho, Franco Roberti, Raffaele Cantone. Mi ha difeso il capo della Polizia Antonio Manganelli con le sue rassicurazioni e la netta smentita di ciò che era stato detto da un funzionario. Mi ha difeso il mio giornale. Mi hanno difeso i miei lettori.

Ma uno sgretolamento di questa compattezza è malgrado tutto avvenuto e un grande quotidiano se ne è fatto portavoce. Ciò che dico e scrivo è il risultato spesso di diversi soggetti, di cui le mie parole si fanno portavoce. Ma si cerca di rompere questa nostra alleanza, insinuando "tanti lavorano nell'ombra senza riconoscimento mentre tu invece...". Chi fa questo discorso ha un unico scopo, cercare di isolare, di interrompere il rapporto che ha permesso in questi anni di portare alla ribalta nazionale e internazionale molte inchieste e realtà costrette solo alla cronaca locale.

Sento di essere antipatico ad una parte di Napoli e ad una parte del Paese, per ciò che dico per come lo dico per lo spazio mediatico che cerco di ottenere. Sono fiero di essere antipatico a questa parte di campani, a questa parte di italiani e a molta parte dei loro politici di riferimento. Sono fiero di star antipatico a chi in questi giorni ha chiamato le radio, ha scritto sui social forum "finalmente qualcuno che sputa su questo buffone". Sono fiero di star antipatico a queste persone, sono fiero di sentire in loro bruciare lo stomaco quando mi vedono e ascoltano, quando si sentono messi in ombra. Non cercherò mai i loro favori, né la loro approvazione. Sono sempre stato fiero di essere antipatico a chi dice che la lotta alla criminalità è una storia che riguarda solo pochi gendarmi e qualche giudice, spesso lasciandoli soli.

Sono sempre stato fiero di essere antipatico a quella Napoli che si nasconde dietro i musei, i quadri, la musica in piazza, per far precipitare il decantato rinascimento napoletano in un medioevo napoletano saturo di monnezza e in mano alle imprenditorie criminali più spietate. Sono sempre stato antipatico a quella parte di Napoli che vota politici corrotti fingendo di credere che siano innocui simpaticoni che parlano in dialetto. Sono sempre stato fiero di risultare antipatico a chi dice: "Si uccidono tra di loro", perché contiamo troppe vittime innocenti per poter continuare a ripetere questa vuota cantilena.

Perché così permettiamo all'Italia e al resto del mondo di chiamarci razzisti e vigliacchi se non prestiamo soccorso a chi tragicamente intercetta proiettili non destinati a lui. Come è accaduto a Petru Birladeanu, il musicista ucciso il 26 maggio scorso nella stazione della metropolitana di Montesanto che non è stato soccorso non per vigliaccheria, ma per paura.
Sono sempre stato fiero di risultare antipatico a chi mal sopporta che vada in televisione o sulle copertine dei giornali, perché ho l'ambizione di credere che le mie parole possano cambiare le cose se arrivano a molti.

E serve l'attenzione per aggregare persone. Sarò sempre fiero di avere questo genere di avversari. I più disparati, uniti però dal desiderio che nulla cambi, che chi alza la testa e la voce resti isolato e venga spazzato via com'è successo già troppe volte. Che chi "opera" sulle vicende legate alla criminalità organizzata e all'illegalità in generale, continui a farlo, ma in silenzio, concedendo giusto quell'attenzione momentanea che sappia sempre un po' di folklore. E se percorriamo a ritroso gli ultimi trent'anni del nostro Paese, come non ricordare che Peppino Impastato, Giuseppe Fava e Giancarlo Siani - esposti molto più di me e che prima di me hanno detto verità ora alla portata di tutti - hanno pagato con la vita la loro solitudine. E la volontà di volerli ridurre, in vita, al silenzio.

Sono sempre stato fiero, invece, di essere stato vicino a un'altra parte di Napoli e del Sud. Quella che in questi anni ha approfittato della notorietà di qualcuno emerso dalle sue fila per dar voce al proprio malessere, al proprio impegno, alle proprie speranze. Molti di loro mi hanno accolto con diffidenza, una diffidenza che a volte ha lasciato il posto a stima, altre a critiche, ma leali e costruttive. Sono fiero che a starmi vicino siano stati i padri gesuiti che mi hanno accolto, le associazioni che operano sul territorio con cui abbiamo fatto fronte comune e tante, tantissime persone singole.

Sono fiero che a starmi vicino sia soprattutto chi, ferocemente deluso dal quindicennio bassoliniano, cerca risposte altrove, sapendo che dalla politica campana di entrambe le parti c'è poco da aspettarsi. Sono sempre stato fiero che vicino a me ci siano tutti quei campani che non ne possono più di morire di cancro e vedere che a governare siano arrivati politici che negli anni hanno sempre spartito i propri affari con le cosche. Facendo, loro sì, soldi e carriera con i rifiuti e col cemento, creando intorno a sé un consenso acquistato con biglietti da cento euro.

È stato doloroso vedere infrangersi un fronte unico, costruito in questi anni di costante impegno, che aveva permesso di mantenere alta l'attenzione sui fatti di camorra. È stato sconcertante vedere persone del tutto estranee alla mia vicenda esprimere giudizi sulla legittimità della mia scorta. La protezione si basa su notizie note e riservate che, deontologia vuole, non vengano rese pubbliche. Sono stato costretto a mostrare le ferite, a chiedere a chi ha indagato di poter rendere pubblico un documento in cui si parla esplicitamente di "condanna a morte". Cose che a un uomo non dovrebbero mai essere chieste.

Ho dovuto esibire le prove dell'inferno in cui vivo. Ho esibito, come richiesto, la giusta causa delle minacce. Sento profondamente incattivito il territorio, incarognito. Gli uni con gli altri pronti a ringhiarsi dietro le spalle. Molti hanno iniziato a esprimere la propria opinione non conoscendo fatti, non sapendo nulla. Vomitando bile, opinioni qualcuno addirittura ha detto "c'è una sentenza del Tribunale che si è espressa contro la scorta". I tribunali non decidono delle scorte, perché tante bugie, idiozie, falsità? Addirittura i sondaggi online che chiedevano se era giusto o meno darmi la scorta.

Quanto piacere hanno avuto i camorristi, il loro mondo, lì ad osservare questo sputare ognuno nel bicchiere dell'altro? Dal momento in cui mi è stata assegnata una protezione, della mia vita ha legittimamente e letteralmente deciso lo Stato Italiano. Non in mio nome, ma nel nome proprio: per difendere se stesso e i suoi principi fondamentali. Tutte le persone che lavorano con la parola e sono scortate in Italia, sono protette per difendere un principio costituzionale: la libertà di parola. Lo Stato impone la difesa a chi lotta quotidianamente in strada contro le organizzazioni criminali. Lo Stato impone la difesa a magistrati perché possano svolgere il loro lavoro sapendo che la loro incolumità fa una grande differenza.

Lo Stato impone la difesa a chi fa inchieste, a chi scrive, a chi racconta perché non può permettere che le organizzazioni criminali facciano censura. In questi anni, attaccarmi come diffamatore della mia terra, cercare di espormi sempre di più parlando della mia sicurezza, è un colpo inferto non a me, ma allo stato di salute della nostra democrazia e a tutte le persone che vivono la mia condizione. Sento questo odio silenzioso che monta intorno a me crea consenso in molte parti
Sta cercando il consenso di certa classe dirigente del Sud che con il solito cinismo bilioso considera qualunque tentativo di voler rendere se non migliore, almeno consapevole la propria terra, una strategia per fare soldi o carriera.

Ma mi viene chiesta anche l'adesione a un "codice deontologico", come ha detto il capo della Mobile di Napoli, il rispetto delle regole. Quali regole? Io non sono un poliziotto, né un carabiniere, né un magistrato. Le mie parole raccontano, non vogliono arrestare, semmai sognano di trasformare. E non avrò mai "bon ton" nei confronti delle organizzazioni criminali, non accetterò mai la vecchia logica del gioco delle parti fra guardie e ladri. I camorristi sanno che alcuni di loro verranno arrestati, le forze dell'ordine sanno in che modo gestire gli arresti che devono fare.

Lo hanno sempre detto a me, ora sono io a ribadirlo: a ognuno il suo ruolo. La battaglia che porto avanti come scrittore è un'altra. È fondata sul cambiamento culturale della percezione del fenomeno, non nel rubricarlo in qualche casellario giudiziario o considerarlo principalmente un problema di ordine pubblico.

Continuare a vivere in una situazione così è difficile, ma diviene impossibile se iniziano a frapporsi persone che tentano di indebolire ciò che sino a ieri era un'alleanza importante, giusta e necessaria. So che è molto difficile vivere la realtà campana, ma c'è qualcuno che ci riesce con tranquillità. Io non ho mai avuto detenuti che mi salutassero dalle celle, né me ne sarei mai vantato, anzi, pur facendo lo scrittore, ho ricevuto solo insulti. Qualcuno dice a Napoli che è riuscito a fare il poliziotto riuscendo a passeggiare liberamente con moglie e figli senza conseguenze. Buon per lui che ci sia riuscito. Io non sono riuscito a fare lo scrittore riuscendo a passeggiare liberamente con la mia famiglia. Un giorno ci riuscirò lo giuro.

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rri

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saviano
« Risposta #70 il: Ottobre 16, 2009, 11:14:08 am »
manuele ha scritto:

rri ha scritto:

scusate amici ma questa discussione mi lascia un sorriso funesto sul viso.
Non beffardo ne saccente ma terribilmente mesto.

Vi siete chiesti se la "scorta" di saviano ruota?
Vi siete interrogati a fondo.... Ma molto a fondo e scevri da qualsiasi preconcetto od ideale come mai questo governo è riuscito in pochi anni a mettere in gattabuia più di 1500!!! adepti di mafia, camorra, ndrangheta e sacra corona unita???
Conoscete Saviano?
Conoscete veramente la camorra?
Incassi successo e ristampe a go go contano solo per lo scrittore?
Meglio vivo pronto a far uscire altri libri, films interviste, reportage per se e per il suo editore; o morto?
Vi siete chiesti CHI o COSA è la vera scorta di Saviano?

mhà
"l'uomo ama guardare lontano per il sol fatto che è presbite"



tutte, e dico TUTTE tue ipotesi

un classico esempio di quando si vuole sospettare sempre e cmq di qualsiasi cosa
parli e ti spacci per conoscitore unico del problema
come dire: tutti quelli che hanno letto saviano, hanno seguito le sue vicende e quelle della camorra di cui parla, non sanno nulla

un po' come quanto dite: sono tutti scemi allora, gli italiani che hanno votato il nano?

be, è uguale
sono tutti scemi quelli che credono e sostengono e vogliono protetto uno come saviano (e tutti quelli che si impegnano a far conoscere certi problemi come lui)?
senza sospetti e balle e ipotesi campate per aria?



Mi spiace di questa ruvidità nel tuo intervento.
Non mi ritengo saccente per defoult assolutamente.
Ma non posso esprimere in queste pagine l'esatto mio parere, e le mie cristalline esperienze.
Ahimè però constato che spesso montano tanto sistemi di pensiero o presunte posizioni più o meno opportune, per il parto di pareri assolutamente rispettabili e intellettualmente ineccepibili che però non tengono sempre conto dei fatti veri.
Non per mancanza di attenzione per carità;
ma più semplicemente perchè attingono da risorse informative di questa "particolare" contemporaneità.
Giornali, TV, libri, e media di ogni genere.
Questo il potere lo sa bene, perchè da un pò di tempo ci si rispecchia e ci si interfaccia fin troppo bene.
Io

Manu

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saviano
« Risposta #71 il: Ottobre 16, 2009, 13:49:51 pm »
scusa se ti sono parso ruvido
di fronte a un  boccale di birra, le cose sarebbero vis a vis e ci manderemmo a quel paese e discuteremmo col sorriso, credo
pero, ti domando: quali sarebbero i "fatti veri" di sta storia?

il mio punto di vista è che a volte, mi pare un po' troppo esasperata la teoria del sospetto, sempre e cmq su ogni cosa

saviano
« Risposta #72 il: Ottobre 16, 2009, 14:20:38 pm »
rri ha scritto:

manuele ha scritto:

rri ha scritto:

scusate amici ma questa discussione mi lascia un sorriso funesto sul viso.
Non beffardo ne saccente ma terribilmente mesto.

Vi siete chiesti se la "scorta" di saviano ruota?
Vi siete interrogati a fondo.... Ma molto a fondo e scevri da qualsiasi preconcetto od ideale come mai questo governo è riuscito in pochi anni a mettere in gattabuia più di 1500!!! adepti di mafia, camorra, ndrangheta e sacra corona unita???
Conoscete Saviano?
Conoscete veramente la camorra?
Incassi successo e ristampe a go go contano solo per lo scrittore?
Meglio vivo pronto a far uscire altri libri, films interviste, reportage per se e per il suo editore; o morto?
Vi siete chiesti CHI o COSA è la vera scorta di Saviano?

mhà
"l'uomo ama guardare lontano per il sol fatto che è presbite"



tutte, e dico TUTTE tue ipotesi

un classico esempio di quando si vuole sospettare sempre e cmq di qualsiasi cosa
parli e ti spacci per conoscitore unico del problema
come dire: tutti quelli che hanno letto saviano, hanno seguito le sue vicende e quelle della camorra di cui parla, non sanno nulla

un po' come quanto dite: sono tutti scemi allora, gli italiani che hanno votato il nano?

be, è uguale
sono tutti scemi quelli che credono e sostengono e vogliono protetto uno come saviano (e tutti quelli che si impegnano a far conoscere certi problemi come lui)?
senza sospetti e balle e ipotesi campate per aria?



Mi spiace di questa ruvidità nel tuo intervento.
Non mi ritengo saccente per defoult assolutamente.
Ma non posso esprimere in queste pagine l'esatto mio parere, e le mie cristalline esperienze.
Ahimè però constato che spesso montano tanto sistemi di pensiero o presunte posizioni più o meno opportune, per il parto di pareri assolutamente rispettabili e intellettualmente ineccepibili che però non tengono sempre conto dei fatti veri.
Non per mancanza di attenzione per carità;
ma più semplicemente perchè attingono da risorse informative di questa "particolare" contemporaneità.
Giornali, TV, libri, e media di ogni genere.
Questo il potere lo sa bene, perchè da un pò di tempo ci si rispecchia e ci si interfaccia fin troppo bene.
Io


Caro Renato
non ho capito bene cosa vuoi dire! Scusami se te lo dico cosi ...ma te lo chiedo perchè la tua oppinione mi interessa....che ne pensi tu? ...di Saviano ...del libro della scorta ...di quello che dice?
Con amicizia Paolo[;)]
La forza dei tuoi desideri, dirà alla storia chi eri!

Manu

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saviano
« Risposta #73 il: Novembre 13, 2009, 08:56:04 am »
visto saviano da fazio
visto annozero ieri

hanno ragione quelli che lo infangano e di parlare di cose che non ci sono
e di aver infangato un paese/città (casal di principe/napoli)
o quelli che quando vengon intervistati, alla domanda: come ma?i non vi rivoltate, non scendete in piazza..a denunciare..
rispondono: e, provi lei..a vivere qui..a ribellarsi..
???

le due cose sono in forte contraddizione, o sbaglio?
e perdonatemi, non c'è la via di mezzo
o c'è (il problema), o non c'è.

è una domandina semplice-semplice, credo.
se hanno ragione i secondi
tutte le cose dette e scritte per screditare l'impegno socio-letterario di saviano, decadono in un millesimo
se hanno ragione i primi, be..allora non parliamone +

Airangel

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saviano
« Risposta #74 il: Novembre 13, 2009, 09:00:49 am »
manuele ha scritto:

visto saviano da fazio
visto annozero ieri

hanno ragione quelli che lo infangano e di parlare di cose che non ci sono
e di aver infangato un paese/città (casal di principe/napoli)
o quelli che quando vengon intervistati, alla domanda: come ma?i non vi rivoltate, non scendete in piazza..a denunciare..
rispondono: e, provi lei..a vivere qui..a ribellarsi..
???

le due cose sono in forte contraddizione, o sbaglio?
e perdonatemi, non c'è la via di mezzo
o c'è (il problema), o non c'è.

è una domandina semplice-semplice, credo.
se hanno ragione i secondi
tutte le cose dette e scritte per screditare l'impegno socio-letterario di saviano, decadono in un millesimo
se hanno ragione i primi, be..allora non parliamone +


non ho capito una mazza....
puoi rispiegare con parole tue?
[:D][:o)]