Oggi, a distanza di tanti anni, possiamo dire che il "quarzo" stesso, dopo aver causato la crisi e il ridimensionamento dell'orologeria meccanica, ne ha comunque permesso la sopravvivenza prima (almeno dei marchi più "solidi") e la successiva rinascita.
Il merito è sicuramente di mister Hayek e delle sue geniali intuizioni, ma anche di altri personaggi più o meno noti al grande pubblico che hanno salvato, custodendole amorevolmente, gran parte delle conoscenze e delle professionalità legate al settore dell'orologeria tradizionale.
E' un pò quel che è successo, per azzardare un paragone con la riproduzione musicale, con la "guerra" tra disco in vinile e il cd, in cui il primo fu dato troppo presto per spacciato e invece non è mai morto del tutto: negli anni 80-90 è sopravvissuto come "nicchia" per pochi utenti nostalgici e oggi sta tornando prepotentemente alla ribalta come supporto preferito negli impianti audio di alto livello, in virtù del fatto che molti audiofili ritengono il cd (o la musica "liquida" in generale) troppo asettica e poco reale.
Chissà che non succeda qualcosa di simile in un prossimo futuro anche in campo motoristico con il buon vecchio carburatore, soppiantato dagli impianti di iniezione comandati da imperscrutabili e diaboliche centraline elettroniche? [
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