Orologico Forum 3.0

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Topics - ciaca

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Il Caffè di Orologico / se anche Mentana perde la pazienza...
« il: Marzo 22, 2016, 19:27:20 pm »
http://youtu.be/_yUgv88gvvM

Sarà tacciato di populismo anche lui, massimo esponente del politicamente corretto, o c'è forse un limite (già passato da molto tempo) oltre il quale neanche il politicamente corretto (vero dogma dei nostri giorni) può più resistere?

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Novità Orologi / novità Rolex a Basilea 2016
« il: Marzo 16, 2016, 20:54:32 pm »
Oltre al "nuovo" Daytona acciaio una infornata di nuove discutibili varianti di modelli già in produzione, un nuovo tragicomico airking, e anche qui una proliferazione di cromie improbabili anche ad un carnevale.
Ma per chi li fanno? Ma a chi li vendono? Li vedo malissimo, peggio di quanto pensavo.
Ho la netta sensazione che il tanto osannato Dufour farà rimpiangere i precedenti CEO segati al ritmo di uno ogni due anni.

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Novità Orologi / novità Patek Philippe a Basilea 2016
« il: Marzo 16, 2016, 19:42:19 pm »
http://www.patek.com/it/collezione/novita-2016

28 (diconsi ventotto) nuove proposte, alcune novità assolute (crono ore del mondo, ore del mondo e nuovo perpetuo da 40 mm) a dir poco agghiaccianti, una proliferazione di colori e baggianate degna della peggior swatch, una deriva gigantista irrefrenabile, una proliferazione di varianti e modelli da far girare la testa e accapponare la pelle per quanto confusa che anche la vetrina da paccottiglia di bigiotteria al confronto sembra avere più ordine e criterio.
Si stanno mangiando un marchio e un intero settore senza rendersene conto, o peggio se ne rendono conto ma sono troppo stupidi per capirlo e fare qualcosa in controtendenza.
Desolante

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Orologi e Co... / azzeramento automatico dei secondi
« il: Febbraio 28, 2016, 18:37:41 pm »
Sempre più orologi di fascia alta implementano questa interessante funzione che permette di azzerare e bloccare i secondi in modo automatico quando si estrae la corona di carica al fine di una più precisa rimessa all'ora rispetto ad un segnale orario di riferimento.

Mi piacerebbe capire meglio come le diverse case implementano tale sofisticazione anche al fine di comprendere quanto tale aggravio di complicazione possa potenzialmente influire sia sull'affidabilitá di tutto il movimento che sul suo spessore.

Ho visto per esempio il Minerva postato da Fabri in altro Topic, certamente bello, ma mi pare che il meccanismo abbia una complessità paragonabile a quella di un cronografo e anche un deciso ingombro in termini di spessore della macchina. :)

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Orologi e Co... / ebel e max busser
« il: Febbraio 17, 2016, 16:50:16 pm »
In quest'intervista Max Busser svela i suoi primi contatti con il mondo dell'orologeria. È anche una fotografia di come questo mondo sia cambiato tanto velocemente e profondamente in così poco tempo.

http://www.ablogtowatch.com/first-grail-watch-maximilian-busser-mbf/

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Il Caffè di Orologico / Ryanair taglia 600 posti di lavoro
« il: Febbraio 02, 2016, 20:31:39 pm »
Ryanair taglia 600 posti e chiude due Hub in Italia. Accuse al governo e ad Alitalia

http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/finanza/2016/02/02/news/ryanair_taglia_600_posti_di_lavoro-132573822/

Come affermava un grande statista italiano qualunque idiota è capace di inventare nuove tasse o aumentare quelle che già ci sono.

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Orologi e Co... / gli annunci farlocchi su ch24
« il: Dicembre 21, 2015, 16:41:47 pm »
Sempre più spesso mi capita di imbattermi in annunci farlocchi sulla nota piattaforma. Che da anni ormai è stata presa a misura di un eventuale borsino degli orologi usati, così che magari succede che qualche commerciante che vuole ritirare una permuta a basso prezzo metta, spesso con utenza inventata ad arte, un'inserzione particolarmente vantaggiosa da mostrare poi al malcapitato e sprovveduto acquirente  che vuole dare il suo orologio in permuta, come prova del suo valore.
In altri casi, più semplicemente, i commercianti riempiono la loro vetrina di orologi che di fatto non posseggono, e a prezzi da liquidazione ca va Sans dire,  solo per aumentare la propria visibilità.

Ch24 ha fatto con trusted check out un deciso passo in avanti per quanto riguarda la possibilità di aumentare il commercio a distanza di orologi di valore cospicuo l, fornendo ai clienti delle indispensabili garanzie di buon fine dell'operazione prima inesistenti.

Forse un ulteriore passo in avanti potrebbe farlo obbligando gli inserzionisti a fornire prova del possesso degli orologi messi in vendita (cosa riservata solo ai privati con le due foto di controllo, il che renderebbe più difficile la pratica degli annunci fasulli, renderebbe più significativa la qualifica del trusted o premium seller, darebbe maggiore credibilità alle stime desumibili da questa piattaforma ormai globale e toglierebbe anche di mezzo tutti gli annunci su ordinazione con foto di repertorio che fanno solo confusione.

Ci sono voluti almeno 5 anni da quando ne parlai la prima volta perché Ch24 si prendesse carico della garanzia di buon fine della transazione, chissà che non ce ne vogliano meno per quest'altra novità :)

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Orologi e Co... / L'orologio d'ordinanza : il Rolex
« il: Dicembre 17, 2015, 16:08:50 pm »
Parlando con un amico si rifletteva su quanto diffuso sia il Rolex (vero e in molti casi anche finto) al polso degli italiani.
In una misura che, almeno nel mio girare per il mondo, non ho mai riscontrato altrove. Quello che si potrebbe definire un autentico fenomeno di costume.
Solo in Italia, per esempio, vedo gente accalcarsi davanti alle vetrine dei concessionari Rolex, e le rare volte che mi é capitato all'estero, guarda caso, erano italiani in vacanza :D

Voi, nel vostro peregrinare per il globo, avete avuto percezioni diverse? Esistono altri posti al mondo dove ritenete che "il Rolex" abbia la medesima diffusione e la medesima percezione (orologio buono per tutto, dalla muta allo smoking per parafrasare celebri messaggi pubblicitari)?
Esistono altri paesi al mondo in cui ovunque guardate, dove c'è un orologio che non sia un plasticone e non costi più di 100 euro, 99 volte su 100 c'é un Rolex?
Cosa sarebbe Rolex senza l'Italia? :)

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Orologi e Co... / Swatch e le sue forniture
« il: Dicembre 16, 2015, 16:31:30 pm »
Alla luce di come si è evoluto il sistema delle produzioni conto terzi, ritenete che la mossa di Swatch Group (chiudere l'accesso alle forniture delle proprie aziende agli assemblatori e ai marchi dei gruppi concorrenti) gli abbia dato un qualche vantaggio?
A me, a ben guardare, sembra di no.
Le aziende del gruppo Swatch, oggi, sembrano le meno vitali sia sul piano commerciale che su quello manifatturiero, la concorrenza non sembra avere accusato il colpo potendo godere sia di fornitori alternativi che di proprie manifatture capaci di fare e replicare quanto veniva prima fatto dai vari ETA e compagnia bella, la mossa di Hayek alla luce di quanto si è venuto a delineare negli ultimi anni sembra essere stata tardiva e poco efficace, anzi ha prestato il fianco alla concorrenza che sul concetto di "manifattura" ha potuto fare molto marketing squalificando allo stesso tempo la produzione SG intrappolata nel luogo comune ETA=schifezza.

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Orologi e Co... / Numerazione Breguet
« il: Dicembre 11, 2015, 18:24:43 pm »
Come sapete tutti gli orologi Breguet riportano un numero individuale sul quadrante ripetuto sulla cassa seguito da una o più lettere.
La numerazione é complessiva riferita a tutta la produzione mentre la lettera dopo il numero cambia ogni 10.000 esemplari prodotti.
La numerazione con lettera non era adottata negli anni 80 mentre prende piede a partire, pare, dal 1990.

Ho recuperato in rete una tabella di corrispondenza tra lettere e anni di produzione che credo sia opera dell'amico Gianluca (Errol) che ringrazio anticipatamente.
Credo possa essere utile a chi si avvicina a questi orologi e vuole un ausilio di verifica delle informazioni che spesso molti commercianti scrivono con scarsa consapevolezza.

senza lettera ante 1989
A 1989/1990
B 1990/1991
C 1991/1992
D 1993/1994
E 1994/1995
F 1996/1997
G 1997
H 1997
I 2000
J 2001
K 2001
L 2002
M 2002
N 2003
O 2003/2004
P 2004
Q 2004
R 2005
S 2005
T 2005
U 2006
V 2006/2007
W 2007
Y/Z 2008
AA 2008
AB 2008
AC 2008
AD 2008
AE 2008
AF 2008
AG 2008
AH 2009
AI 2010
AJ 2010
AK 2010

Si noti l'incredibile crescita dei numeri di produzione a cominciare dalla metà degli anni 90 in poi, con la casa che passa dai 5000 orologi/anno alle svariate decine di migliaia degli ultimi anni.

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Il Caffè di Orologico / L'Italia
« il: Dicembre 10, 2015, 17:17:23 pm »
Imprenditori che si ammazzano oberati da debiti e vessati dal fisco, imprese che chiudono, scappano o falliscono impoverendo il tessuto produttivo, risparmiatori che si ammazzano dopo aver perso tutto per colpa di un sistema bancario criminoso, famiglie che vedono aggredita la loro unica certezza, la casa, intere generazioni tagliate fuori dal mondo del lavoro, che vivono con le pensioni dei genitori che non si sa per quanto tempo ancora potranno essere elargite, e altri senza prospettive previdenziali di alcun tipo, immigrazione clandestina incontrollata, insicurezza e criminalità dilagante, stato del diritto inesistente, giustizia da Repubblica delle banane sudamericana, sperequazioni di ogni sorta, e i soliti antichi vizi e privilegi corporativi sempre in cima alle priorità di una classe dirigente incapace, inetta, imbelle.
Un paese distrutto, una società dilaniata, uno stato sempre più decadente e con l'autorevolezza di una formica.
25 anni di seconda repubblica sono bastati a fare danni che in 45 anni di prima Repubblica non si sarebbero potuti concepire nemmeno nelle più pessimistiche delle previsioni.
Quelli della mia generazione che sognavano un paese senza gli Andreotti e i De Mita si trovano oggi a doverli rimpiangere, quelli che non li hanno nemmeno conosciuti si trovano costretti a riporre le loro modeste speranze in un comico e in un chiacchierone parolaio che nel nulla più assoluto della politica italiota appare quasi come l'unico statista possibile.
Una volta, nemmeno troppo lontana nel tempo, era il "bel paese", che tutto il mondo invidiava come luogo di fantasia, creatività e saper vivere.
Ora é un paese a pezzi, da ogni punto di vista.
Riposi in pace il "bel paese" senza più nessuna speranza.

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Orologi e Co... / Il mercato e il classicismo
« il: Dicembre 10, 2015, 11:29:37 am »
É un mercato, quello degli orologi, che ha ormai completamente voltato le spalle all' orologio di stampo "classico" ed "elegante".
Il gusto si é evoluto sin dagli anni 70, e sempre più nel nuovo millennio, verso orologi di stampo più casual che comunemente identifichiamo come "sportivi", al punto che anche una maglia lucida su un bracciale Rolex può parzialmente pregiudicare il gradimento commerciale di un modello, al punto che anche le case più solidamente posizionate sull'orologeria di stampo classico ed elegante, come Patek, vivono oggi più che mai con la modellistica di stampo più "sportivo" e sempre più bisogno hanno di virare la loro produzione, anche quella classica, verso una cifra stilistica più vicina a questa tipologia di prodotto, al punto che modelli classici in metallo nobile, complicati e di marchio commercialmente vivace hanno quotazioni dell'usato in alcuni casi irrisorie se paragonate a quelle di altri modelli in vile acciaio e meno pregiati/complicati ma di foggia più "sportiva", con lo stesso marchio.
I canoni di questa sportività? Grandi misure, forme geometriche nette e squadrate, quadranti scuri, acciaio o metallo nobile bianco, al limite materiali innovativi neri e/o trattamenti di "coating" votati al nero, ed in genere uno stile che evoca più il prodotto "tecnologico" di un cad che non "l'opera d'arte" della mano di un uomo.
Il messaggio che traspare da questo mercato assurdo e paradossale é che classico=vecchio, sportivo=moderno, elegante=desueto, pregiato=superfluo; schemi nei quali una massa indistinta e incapace di un proprio senso critico resta intrappolata e vi si conforma pedissequamente.
Frutto della globalizzazione del senso estetico e della ragione? Della globalizzazione dei gusti e degli stili di vita? Del conformismo trans nazionale? Della coglionaggine dilagante?
Non lo so ma trovo questo fenomeno, che sembra non conoscere confini e latitudini e sembra contagiare in modo indistinto generazioni e popoli diversi, quantomeno inquietante.
Quando a "tutti" piacciono sempre le stesse cose, e solo quelle, c'è qualcosa di vizioso; é contro natura.

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Il Caffè di Orologico / La Francia svolta a destra
« il: Dicembre 06, 2015, 21:28:30 pm »
FRONT NACIONAL di Marie Le Pen primo partito di Francia con quasi il 30% se le proiezioni verranno confermate.
Mi sembra una svolta storica per il paese e forse epocale per tutta l'Europa il cui quadro politico inevitabilmente risentirà di questo "terremoto".
Sempre più convinto che questa Europa abbia bisogno di un po' di sana politica di Destra, quella con la D maiuscola (in Italia, purtroppo, non pervenuta).

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Il Caffè di Orologico / A proposito di SUV?! Sono il passato...
« il: Dicembre 02, 2015, 21:29:45 pm »
Visto che la vecchia discussione è stata chiusa, per tutti gli amanti del genere bigger is better, ora è disponibile il primo carro armato omologato per la strada.
Si chiama Rispsaw ev2  8)



http://www.ripsawtank.com

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Il Caffè di Orologico / Tutte le tasse che sogna il PD
« il: Novembre 30, 2015, 09:25:16 am »
Dalle biciclette ai cimiteri: tutte le tasse che sogna il Pd

Paolo Bracalini

Mancava solo la «bici-tax», eccola. L'idea è del senatore Marco Filippi, capogruppo Pd in commissione Lavori pubblici a Palazzo Madama. Nel suo emendamento alla riforma del codice della strada il senatore propone di inserire questa novità: «Individuare criteri e modalità d'identificazione delle biciclette nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti», «attraverso un'idonea tariffa per i proprietari». In pratica, traducono le associazioni dei ciclisti già in rivolta, un bollo e una targa anche per le biciclette.

Il senatore piddino, assalito su Twitter, si difende spiegando di non essere stato capito: «Per favore leggere tutti, l'emendamento è riferito a cicli adibiti a trasporto di merci o persone per attività commerciali: la sicurezza è la priorità!». Ma la spiegazione non sembra convincere molti, anche perché l'emendamento parla di «biciclette e veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone»: in poche parole tutte le biciclette. Perciò, scrive ad esempio il blog Salvaiciclisti, «chiediamo, e non smetteremo di farlo, al senatore Marco Filippi di ritirare il suo emendamento». Se il senatore Pd intendeva altro rispetto a bollo e targa per le bici, forse gli conviene modificare il testo dell'emendamento, troppo ambiguo. Per ora il risultato che ha ottenuto è una pagina personale su Wikipedia, dove l'unica nota biografica presente è questa: «Nel novembre 2015, con un emendamento a un ddl delega, ha proposto di eventualmente tassare le biciclette».Sarà un caso, ma non è la prima volta che il Partito Democratico dimostra una notevole fantasia fiscale.

Questa estate, in pieno incubo da default della Grecia, il deputato del Pd Giampaolo Galli ha pensato che per evitare la Grexit, l'unica soluzione fosse una Grextax, un'imposta per finanziare i debiti di Atene. «Default o exit sarebbero devastazione per loro e per Ue. Non possiamo consentirlo. Occorre una tassa per la Grecia» aveva scritto sui social, prima di essere anche lui crivellato dalle critiche. Ma dalle fervide menti dei parlamentari Pd è uscita anche una tassa sui morti, visto che sui vivi la pressione fiscale invade già ogni campo. Il disegno di legge sulla disciplina delle attività funerarie presentato a prima firma dal senatore democratico Vaccari e controfirmato da mezzo Senato piddino, chiede di introdurre l'Iva al 10% sui servizi funebri, e a questa aggiungere una tassa una tantum di 30 euro (rivalutata ogni anno secondo gli indici Istat) per ogni operazione funebre che il parente del defunto abbia la sventura di chiedere (tumulare il caro estinto, cremarlo...).

Ancora più avanti, però, un piccolo comune della rossa Emilia Romagna, Castelvetro Piacentino, a guida Pd, dove hanno messo direttamente l'Imu anche sulle tombe.Mentre la Camera ha da poco approvato lo ius soli per concedere la cittadinanza italiana ai figli di genitori stranieri residenti in Italia, ai figli di italiani residenti all'estero il Pd ha regalato un'imposta di 300 euro, una tassa (emendamento firmato da Giorgio Tonini del Pd) per vedersi riconosciuta anche la cittadinanza italiana, pur essendo nati da genitori italiani. Alla Camera poi era spuntata ad un certo punta anche una tassa di scopo per i possessori di cani e gatti, «con l'obiettivo di finanziare iniziative contro il randagismo», subito cancellata dopo l'esplosione delle inevitabili proteste contro l'emendamento. Anche quello, per coincidenza, a firma Pd.

Il Giornale

Insomma, piccoli "statisti" crescono

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