Vacheron Constantin Fiftysix

Uffa! Che barba, che noia questi Ebel!

Franck Muller Crazy Hours

Su quadranti bianchi in ceramica...

Non sempre....

In che senso?

Intendevo il TAG Heuer Monaco V4.
Non è il mio genere perchè non amo gli orologi tutti neri, però è un modello interessante dal punto di vista meccanico. Certo, non accostabile a Porsche, dato che è un V4 e non un... boxer! 

Zelos ha presentato un nuovo modello sportivo e subacqueo, lo Spearfish (aguglia).



Fin qui nulla di nuovo: cassa in acciaio "indurito", quadranti in vari colori o in meteorite, resistenza fino a 20 bar ed altri dettagli che verranno rivelati in seguito.







La vera novità consiste nell'adozione di un calibro svizzero realizzato da La Joux-Perret, il G100:





Questo calibro nasce con il compito preciso di rimpiazzare gli ETA 2824 e/o i corrispettivi cloni, come il Sellita (di cui replica al millimetro le misure), avendo però sin dalla base finiture migliori, garantendo una riserva di carica maggiorata fino a 68 ore e con la particolarità di avere un rotore in tungsteno (di serie), per facilitare la ricarica.








Al momento pare che l'orologio, non ancora presente ufficialmente sul sito Zelos, verrà venduto ad un prezzo di circa 650 dollari.


Nel link che segue un'accurato smontaggio del calibro di La Joux-Perret. Il calibro sembra essere sviluppato sulla base del Miyota 9015 (ricordiamo che l'azienda svizzera è stata interamente acquistata da Ctizien nel 2018), ma di quest'ultimo riprenderebbe, per l'appunto, solo la base, ovvero la platina ed altri particolari minori, con la restante parte del calibro di progettazione interamente svizzera, così come la sua costruzione.

https://www.thenakedwatchmaker.com/la-joux-perret-g100?fbclid=IwAR0CqilfSsybTZ5qufG_FDTRUUrUlOHjyvhuL4ajh39WVmbYFBvM2d7VcUU


Qui un confronto tra i due calibri: Miyota sopra, La Joux-Perret sotto:

Anche alcuni nomos sono esclusivi come calibri

Saranno oggetto delle prossime puntate! 

Ne approfitto per chiedere a tutti ulteriori contributi su aziende che abbiano sviluppato uno o più calibri proprietari.

Citazione da: SoloMeccanico - Gennaio 20, 2022, 16:50:05 pm

Citazione da: S.M. - Gennaio 18, 2022, 10:53:12 am

Ecco, questo è un punto dove batterei invece di fare le battaglie ideologiche sulla manifattura si/manifattura no: il costo finale.

Vedrei molto di buon occhio un abbassamento generalizzato dei prezzi visto che se non si usa un calibro davvero esclusivo (e per questo con più alti costi di produzione), il movimento non incide che per poche centinaia di euro sul costo dell'orologio.

Ossia, accetto di buon grado se mi monti un Eta (oggi Sellita) degnamente rifinito, ma almeno per giustificare il prezzo finale di vendita che ci siano altri contenuti di alto livello.
Chessò, una cassa in metallo particolare ed elaborata, un bracciale complesso con chiusura micrometrica, quadrante con lavorazioni manuali, sfere sfaccettate in metallo nobile, ecc.

Se mi fai pagare 4/5k per un Sellita dentro una banale cassa in acciaio con un modesto bracciale, sei un ladro.

Forse anche noi "appassionati" dovremmo dare più attenzione a queste cose nel valutare complessivamente un orologio e guardare un pò meno la genesi del movimento.

Affermazione già fatta da me in altre discussioni e che ha ottenuto per risposta: "eh ma paghi le finiture". Mi fa piacere constatare che anche altri appassionati se ne stanno accorgendo.
Concordo sul fatto che molti concessionari non sono più davvero coscienti di cosa stanno vendendo e questo sarebbe un bel tema per un'altra discussione, così come sarebbe interessante aprire una discussione per un'attenta disamina delle comunicazioni commerciali di alcuni marchi, come quella di Hublot.

Non le piace Hublettin Hublettona?

??
Se parliamo di Hublot il problema, in questo caso, non è l'estetica, ma il prezzo. Per le cifre richieste ci si potrebbe aspettare dei calibri più raffinati o, almeno, che un ETA 2892 non venga definito come calibro "in house", dato che non è certo un progetto di Hublot.