Orologico Forum 3.0
Gli Orologi => Orologi ... Vintage => Topic aperto da: rutt32 - Marzo 23, 2017, 09:58:28 am
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Salve amici.. dato che ho tra le mani questo bel crono della Pierce monopulsante...da restaurare.. vorrei sapere secondo voi quanto vale a livello collezionistico... dato che ho letto molti pareri discordanti sulla qualità dei calibri Pierce... Monta il cal.130 con ruota a colonna.
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Nessuno ha un parere... ?
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I miei dubbi si riferiscono al fatto che molti ritengono i calibri Pierce, comunque di manifattura, poco curati. Ciò non toglie che nel ,caso di specie, sia stata proprio la Pierce per prima ad installare i secondi cronografici perpendicolari al 12.. rendendo di fatto il cal. 130 il primo crono ad avere questa caratteristica... forse oggi si è giunti a considerare apprezzabili solo le canoniche 5 Maison?
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Sono sicuro che se ci fosse stato scritto Longines.. questo pezzo avrebbe suscitato molto più interesse...
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Io non posso proprio aiutarti, ma devo dire che trovo l'orologio molto bello. Perché dici che é da restaurare? La cassa é d'acciaio?
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No.. purtroppo la maggior parte dei Pierce aveva la cassa cromata.. va restaurato perché la cassa non è proprio ben messa e il crono non funziona.. infatti il venditore lo ha quasi svenduto proprio per questo motivo.. il suo orologiaio non ha saputo aggiustarlo...
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Certo che se postassi delle foto decenti darti un parere sarebbe piu' facile,non credi?
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Certo che se postassi delle foto decenti darti un parere sarebbe piu' facile,non credi?
Beh, proprio indecenti non mi sembrano...
Quella del quadrante non va bene?
Quelle del movimento, invece, sono effettivamente un po' sfocate.
Ad ogni modo, per vederle nella loro piena dimensione, i file possono essere aperti cliccando sull'iconcina col fermaglio posta sotto la foto (ed impostando lo zoom al 100% quando sono aperte).
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Le foto del movimento sono sfocate e non aiutano a capire le reali condizioni della macchina, che a naso non sembrano delle migliori. Rimettere in sesto una macchina per la quale non esiste più fornitura non è un fatto scontato e potrebbe avere un onere antieconomico in rapporto al valore commerciale dell'orologio che sospetto non essere elevato.
La fattura non è certamente tra le più pregevoli, tuttavia da profano del campo non sono in grado di stabilire l'eventuale rilevanza collezionistica dell'orologio, né tantomeno il suo conseguente valore di mercato. Da assoluto ignorante mi stupirei, tuttavia, se tale valore superasse qualche centinaio di euro
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Per le foto.. ho dovuto usare quelle che mi ha fornito il venditore.. perché purtroppo l'orologio è ancora in viaggio....poi quelle del quadrante mi sembrano molto più che decenti... tornando al valore collezionistico... ho visto vendere modello molto meno particolari e antichi di questo a prezzi non proprio bassi.. ma prescindendo dal mero valore venale.. chè per quanto mi riguarda non reputo importante.. dubito che un orologio con queste caratteristiche innovative per la sua epoca , mi riferisco sopratutto alla parte cronografia.. non possa avere un gran valore collezionistico...
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Grazie a Gianni che mi ha spiegato come vedere le foto.
Caro rutt,io per i miei orologi ragiono cosi':nei vintage quello che cerco (messa a parte la coerenza che e' imprescindibile) e' soprattutto la uniformita' dello stato cassa-quadrante-movimento.Nel senso che ad un quadrante settantenne e quindi "acciaccato" deve corrispondere una cassa dall'aspetto settantenne.Le casse cromate o si accettano nelle condizioni in cui si trovano o meglio lasciar perdere;perche' se fai ricromare la cassa la troverai lucida quasi come nuova ed il suo stato stonera' con quello del quadrante sul quale non si puo' intervenire.Potresti far ristampare lo stesso ma che senso avrebbe aver comprato un vintage e stravolgerlo per renderlo esteticamente appagante?
Il discorso sul movimento e' ancora piu' complesso:sono un fautore dell'acquisto di orologi che non funzionano perche' si prendono a prezzi stracciati...ma devo a quel momento gia' sapere chi e come ci mettera' le mani.
Il rischio e' quello di ritrovarsi con un orologio che non funzionera' mai e non e' una bella prospettiva.
Il mio consiglio?non avventurarsi in acquisti di orologi antecedenti agli anni 70.
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mai acquistare un pierce non funzionante,quasi impossibile da riparare
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Per quando riguarda il problema cassa.. io sono dell'idea che quando si ama una cosa bisogna curarla.. Applicando il ragionamento "se è vintage non si tocca" avremmo perso le più belle opere d'arte fatte da i più grandi artisti della storia. Io che amo gli orologi..ritengo che nei limiti della "decenza" si debba cercare di conservare e quindi restaurare le parti più sensibili all'usura del tempo. Non curare una cassa cromata nel 1930.. significa portarla alla sua distruzione. Cosa che non ritengo da fare assolutamente su i quadranti.. perché a mio avviso sono l'anima dell'orologio stesso. Sulle parti non funzionanti.. ritengo che in alcuni casi bisogna correre il richischio, se si ha almeno una possibilità di riuscita... Sono orologi antichi e come tali vanno trattati.. con tutti i limiti e le spese che essi comportano...
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mai acquistare un pierce non funzionante,quasi impossibile da riparare
infatti ...anche a me era stata detta la medesima cosa...
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E invece poi sei riuscito a ripararlo...?
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L'orologiaio riparatore, come da testo omonimo, ossia colui che non si limita a sostituire pezzi di ricambio ma ripara ove possibile l'originale, o al limite se non esiste il ricambio se lo costruisce da sé, è una figura ormai in via d'estinzione.
Sono pochissimi, costano tanto e spesso non hanno né il tempo né la voglia di cincischiare con le carabattole perché sono sommersi di lavori anche molto più importanti visto che nelle loro mani finiscono quasi sempre orologi molto pregiati e anche molto costosi.
Motivo per il quale un certo tipo di orologi per i quali non esistono ricambi se non funzionanti sono destinati a rimanere tali.
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Condivido. Ed aggiungo che questo concetto si sposa a meraviglia con la falsa idea che i meccanici sono eterni. Dimostrazione infatti del contrario...
sono eterni finché ci sarà chi li può riparare e pare che già orologi di un certo tipo siano destinati per le vicissitudini espletate da ciaca a restare non funzionanti.
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Probabilmente "la salvezza" arriverà attraverso le stampanti 3D.
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Il problema non credo sia il tornio, la cnc o la stampante 3d, ma le professionalità capaci di fare e che sono in via di esaurimento. Dubito che un normale appassionato collezionista armato di stampante potra' mai avere le conoscenze e la perizia per stamparsi e montarsi un pezzo in casa :)
Comunque mi sono venute in mente le rolojerie che ho visto a Cuba dove si rabberciavano alla bene e meglio i peggiori catorci. Ecco, se capita di fare un viaggio nell'isola caraibica magari un orologiaio che il Pierce riesce a metterlo in marcia, in un modo o nell'altro, si trova :)
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Quello che intendevo dire é che un orologiaio "medio" potrebbe costruirsi i pezzi in maniera economica e veloce.
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Sinceramente dubito che un orologiaio medio abbia la competenza per costruire alcunché. Se l'avesse non avrebbe difficoltà a farlo col tornio, che per altro costa anche meno di una buona stampante 3D :)
Quello che voglio dire è che il problema non sono gli strumenti ma chi dovrebbe utilizzarli, indipentemente da quali essi siano.
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Bhe avvolte basterebbe un po di inventiva unità all amicizia... ma capisco che soprattutto in città.. è molto difficile unire le due cose...
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Non è un problema di inventiva ma di competenza, merce ormai molto rara.
L'amicizia invece non ha nulla a che vedere con la professionalità, l'una non può sostituirsi all'altra :)
50 anni fà gli orologi non si riparavano né per inventiva e né per amicizia, ma perché era un'attività remunerativa e c'era molta gente capace di farla. Orologi se ne compravano pochi e quelli che si possedeva li si voleva funzionanti per tutta una vita.
Oggi che l'attività non è più remunerativa, o lo è molto meno che in passato e molto meno di fare il cambia pezzi, non c'è quasi più nessuno che sa farlo.
Infatti l'orologeria per come la intendono e la amano molti di noi è già morta negli anni 70.
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Però sai una cosa... quello che dici lo pensavo anch'io eppure ho scoperto qualche mese fa.. che on un piccolo paese vicino al mio.. ed è un paese che ti assicuro non ha proprio nulla.. c'è un esperto orologiaio che ripara dal piccolo orologio anonimo al Rolex... sicuramente l'orologereria come la intendiamo noi è quasi morta.. però quei pochi che co sono.. lavorano eccome...
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Eppoi sono sicuro di buna cosa. . Molto si improvvisano orologiai... ma se hai la fortuna di trovarne uno come si deve.. il pezzo mancante lo ricostruisce....
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Se trova il tempo e se glie lo paghi ;)
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Sì.. questo è sacrosanto
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É sacrosanto ma è anche il motivo per il quale molti dei pochi che sanno fare certe cose poi non le fa.
Per ricostruire parti del tuo Pierce e rimetterlo in sesto, quanto tempo dovrebbe perdere un orologiaio? A quantè e quali incognite va incontro e con quali eventuali sbattimenti? E quanti soldi dovrebbe chiederti per un orologio che, di contro, vale molto poco?! Quanti sono disposti a pagare bene certo tipo di lavori su certo tipo di orologi?! E quanto può guadagnare un orologiaio facendo revisioni di rolex (centinaia di euro per poche ore di lavoro senza nessun particolare impegno) nel tempo che dovrebbe dedicare ad un orologio come il tuo Pierce? :)
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Hai ragione... l'unica speranza che posso avere è 1-che non abbia un grande problema e 2-per amicizia mi faccia il piacere... altrimenti ho fatto un buco nell'acqua... comunque vi terrò informati....
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Comunque mi sono venute in mente le rolojerie che ho visto a Cuba dove si rabberciavano alla bene e meglio i peggiori catorci. Ecco, se capita di fare un viaggio nell'isola caraibica magari un orologiaio che il Pierce riesce a metterlo in marcia, in un modo o nell'altro, si trova :)
Nel periodo especial il reciclo e il re-purposing diventarono a Cuba parte della vita quotidiana e parte della formazione.
E' molto interessante sfogliare "Con nuestros propios esfuerzos" che si trova facilmente in PDF in rete e capire come si mettesse mano a qualsiasi cosa per donargli nuova vita o un nuovo scopo.