Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => L'Angolo tecnico => Topic aperto da: Airangel - Agosto 09, 2009, 16:28:46 pm

Titolo: Glossario di orologeria
Inserito da: Airangel - Agosto 09, 2009, 16:28:46 pm
Sarebbe interessante mettere in RILIEVO questa discussione, in modo da poter inserire qui tutti i quesiti e i post squisitamente tecnici, come richiesto da tanti utenti.
non le schede degli orologi, ma le domande, spiegazioni, curiosità sui calibri, i movimenti ed i loro componenti.
 
Chiedo anche ai moderatori, se fosse possibile, spostare nel caffè le due discussioni ora in rilievo OROLOGICO-DAY e OROLOGICO-DAY in Vicenza, e magari, visto che non è più molto attuale, lasciare andare al suo destino la discussione su basel world.
Un pò di pulizia insomma.....[;)]

Intanto comincio io a postare un bel calibro di R. Dubuis, il RDo829, incassato nel modello excalibur:

un movimento di 14 linee e tre/quarti (in una cassa da 45) con:

ripetione minuti con dissipatore di energia
calendario perpetuo a scatto immediato
tourbillon volante
giorni della settimana
grande data
mese
indicazione giorno-notte
indicazione anni bisestili
fasi lunari
doppio fuso orario
composto da 662 parti.

doppio microrotore in platino.

quello che mi ha colpito è capire il "dissipatore, o silenziatore di energia" nella ripetizione minuti, che elimina i rumori parassiti di attrito, per un suono di eccezionale purezza.

sarebbe interessante approfondire questo aspetto....


<b>Immagine:</b>
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20098916200_a.jpg)
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<b>Immagine:</b>
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/200989162641_a.bmp.jpg)
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http://www.youtube.com/watch?v=I7g-MEVt4Zo
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 10, 2009, 11:13:13 am
forse siamo partiti troppo sparati[:D]
questo dissipatore non ho la minima idea di che dispositivo sia e come possa funzionare,
praticamente il suo scopo è quello di silenziare il freno centrifugo,
disposivivo che regola la cadenza dei rintocchi.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 10, 2009, 16:04:59 pm
fabri5.5 ha scritto:

forse siamo partiti troppo sparati[:D]




forse hai ragione....partiamo dalle basi.....[;)]

BILANCIERE:

Organo di controllo della velocità della rotazione delle ruote di un apparecchio orologiero.
Generalmente ha la forma di una ruota il cui peso più grande risiede nella "serge".
Oscilla sotto l'impulso di una molla ed è tenuto in movimento dallo scappamento.
Il periodo di oscillazione di un bilancere, è influenzato dai cambiamenti di temperatura che possono essere compresi da una modifica del raggio del movimento rotatorio.
All'epoca di Breguet con fusione o ribaditura, si fissava dell'ottone o un anello d'argento sul bordo esteriore di un bilancere in acciaio.
Questa "serge" bimetallica era tagliata, in punti diametralmente opposti, vicino ai bracci permettendone così la flessione.
Nel caso di aumento della temperatura, la più grande dilatazione del metallo esteriore provoca un indietreggiamento della "serge" verso l'interno, riducendone così il raggio. in caso di abbassamento, avviene l'effetto inverso.
Il movimento più grande si colloca alla destra el taglio della "serge" e il grado di compensazione può essere modificato avvicinando o allontanando una parte della massa della "serge" (con l'aiuto di viti e di pesi) dal punto di flessibilità massima. Il pendolo degli orologi è anche chiamato bilancere, ma per evitare confusione, gli orologiai riservarono il termine del bilancere al regolatore circolare degli orologi e delle pendole.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20098101643_a.jpg)
30,08 KB
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Uhren - Agosto 10, 2009, 16:32:20 pm
Visto che hai postato un bilanciere ad inerzia variabile, sarebbe il caso di capire se porta effettivi miglioramenti, come io credo, o meno.
In particolare vorrei sapere se è più facile fare una regolazione più precisa della spirale e se migliora l'isocronismo e la resistenza agli urti.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 10, 2009, 19:44:21 pm
con un bilancere del genere non si fa' nessuna regolazione di
lunghezza della spirale perchè essa è libera.
dovrebbe migliorare l’isocronismo perchè la spirale non passa più tra le spine
percui la sua lunghezza rimarrà sempre la stessa.
sicuramente avrà maggior stabilità in caso di urti.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Uhren - Agosto 10, 2009, 19:51:36 pm
fabri5.5 ha scritto:

con un bilancere del genere non si fa' nessuna regolazione di
lunghezza della spirale perchè essa è libera.
dovrebbe migliorare l’isocronismo perchè la spirale non passa più tra le spine
percui la sua lunghezza rimarrà sempre la stessa.
sicuramente avrà maggior stabilità in caso di urti.

Sì, giusto.
Ma il bilanciere a spirale libera consente alla fine di regolare meglio la marcia di un orologio oppure anche gli altri tipi di bilanciere hanno la possibilità di fare una regolazione altrettanto fine?
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 10, 2009, 22:41:19 pm
Uhren ha scritto:

fabri5.5 ha scritto:

con un bilancere del genere non si fa' nessuna regolazione di
lunghezza della spirale perchè essa è libera.
dovrebbe migliorare l’isocronismo perchè la spirale non passa più tra le spine
percui la sua lunghezza rimarrà sempre la stessa.
sicuramente avrà maggior stabilità in caso di urti.

Sì, giusto.
Ma il bilanciere a spirale libera consente alla fine di regolare meglio la marcia di un orologio oppure anche gli altri tipi di bilanciere hanno la possibilità di fare una regolazione altrettanto fine?

se si riesce a far toccare per l'identico tempo la spirale in andata
su di una spina ed al ritorno sull'altra si avrebbe l'identico risultato della spirale libera.
ponendo di essere riusciti a fare questo rimane il problema
che la racchetta essendo suscettibile agli urti inficia
la regolazione.

PS. l'eventuale intervento di Severo comunque sono certo
che metterebbe molta ma molta più chiarezza all'argomento![;)]
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 11, 2009, 11:39:57 am
pensandoci meglio ci sarebbe quell'attimo quando il bilancere cambia
senso di marcia che la spirale non dovrebbe toccare nessuna delle due spine
e percui avere una lunghezza diversa.
in definitiva la spirale libera con la regolazione inerziale del bilancere offre dei vantaggi
rispetto al sistema con la racchetta!!!
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 11, 2009, 14:42:10 pm
Scappamento

Meccanismo che regola la velocità di rotazione delle ruote, e dunque delle lancette di una pendola o di un'orologio. E' composta da un regolatore (sia un bilanciere circolare che un pendolo) e da una ruota di scappamento che agisce sia direttamente sul regolatore, sia tramite un altro pezzo. Ad ogni oscillazione, il regolatore permette ad un dente di scappare. Nel corso di questa azione, il dente da impulso al regolatore per intrattenere le oscillazioni.


Scappamento ad àncora

Scappamento libero che dà un impulso ad ogni vibrazione. Inventato nel 1754 da Thomas Mudge (1715-1794), questo scappamento è utilizzato universalmente per gli orologi meccanici. Comporta due palette d'impulso girevoli sulla stessa asse della barretta di forcella. Le loro superfici attive sono in piano inclinato e nel momento del disimpegno sotto l'azione del bilanciere, vincolano la forcella, i denti della ruota di scappamento, sollevano i piani inclinati per stimolare il bilancere tramite la barretta. Le palette agiscono alternativamente ad ogni vibrazione del bilanciere e alla fine della rimozione per mezzo di una paletta, la ruota di scappamento è bloccata dall'altra. Il dardo impedisce alla barretta di essere bloccata in posizione sbagliata ed il tiraggio la tiene contro l'arresto di limitazione.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009811143823_a.jpg)
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Spirale (o molla a spirale)

Sottile molla per la regolazione del periodo di oscillazione del bilancere. Aveva in origine la forma di una spirale a una e mezzo o due spire e fu montata per la prime volta su un bilancere verso il 1675. L'invenzione probabilmente è dovuta a Robert Hooke (1635-1703), ma è stata applicata con successo solo da Christian Huyghens (1629-1695). L'estramità interna è fissata all'asse del bilancere e l'esterno ad un punto adeguato della cartella. Quando il bilanciere oscilla, la molla si avvolge e si svolge ed esercita un'influenza sul periodo di oscillazione, in modo tale da ridurre gli scarti degli impulsi ricevuti dallo scappamento. Come lo scappamento a verga, utilizzato negli orologi, nell'epoca in cui èapparsa la spirale, aveva un solo arco di vibrazione ridotto, l'espansione e la contrazione di una molla corta non erano eccessivi.Dei nuovi tipi di scappamento, che avevano degli archi più importanti, esigevano un maggior numero di spire per evitare una flessibilità eccessiva. L'estremità esterna era fissata alla cartella, la flessione massima si produceva all'opposto del punto di fissaggio, deformando così la spirale che esercita delle pressioni laterali sui perni del bilancere. Per rimediare a questa deformazione, Breguet sollevò la spira esterna sopra la spirale e ridusse il suo diamero. L'estremità era allora fissata ad una groffa posta al di sopra della molla o della coq. Modificando la forma e la lunghezza della spira superiore, si possono ridurre gli scarti dovuti alla variazione dei periodi dei differenti archi. La spirale conviene perfettamente all'orologio per il fatto che necessita solamente di un posto minimo nel senso di spessore del movimento. La spirale può essere fissata sia al di sopra, sia al di sotto del bilancere. Quando il pezzo disponibile lo permette, è la mola a bordino (detta spirale cilindrica) avvolta in modo parallelo, dunque a raggi uguali, che conserva la parzialità. Le spire terminali sono talvolta ridotte in diametro, come nel caso della spira superiore di Breguet, in modo da ugualizzare gli scarti dei periodi di oscillazione del bilancere. Nel 1782, John Arnold ha brevettato l'utilizzazione di questo sistema come molla a spirale.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009811144133_a.jpg)
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Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 12, 2009, 16:10:13 pm
Platina

base anteriore e posteriore su cui si inseriscono tutti i ruotismi. Costituisce la struttura portante dell'orologio.


Ponte

Pezzo metallico nel quale gira almeno uno dei perni della parte mobile degli orologi.


Rubino

al fine di ridurre l'usura nelle sedi di rotazione dei perni, in orologeria, vengono utilizzate delle pietre. Comunemente sono rubini sintetici di forma circolare forati all'interno e appositamente svasati per consentire la permanenza del lubrificante.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 13, 2009, 15:10:13 pm
Racchetta

Organo che serve a modificare la marcia diurna di un apparecchio di orologieria con bilancere circolare. La racchetta generalmente ha la forma di una baguette a due bracci; uno, quello corto, porta le coppiglie tra le quali passa l'estremità esteriore della spirale. L'altro, quello lungo, è un indice, chiamato anche "corda di racchetta". Agendo su questa, la lunghezza attiva della spirale si allunga o si accorcia. Avvicinando le coppiglie del piton, avviene un rallentamento, il contrario allontanandole.

Regolazione

Operazione che consiste nel modificare il peso o la posizione delle viti sul "serge" del bilancere.

Ancora

struttura fondamentale del movimento meccanico dell'orologio, di forma simile ad un' ancora marina (vedi Fig.1) ha due leve che si inseriscono nei denti della ruota di scappamento. E' realizzata generalmente in ottone o in acciaio.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/200981315953_a.jpg)
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Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: maximus 83 - Agosto 17, 2009, 13:50:39 pm
ciao a tutti[:)] vorrei chiedervi, se possibile, ragguagli circa le differenze tra movimenti cronografici integrati e modulari. quali i pro ed i contro di entrambi?...
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 17, 2009, 15:26:35 pm
il movimento crono intergrato è un tutt uno, mentre il modulare è un movimento solotempo al quale viene sovrapposta la complicazione cronografica.

la si riconosce perchè, guardando di profilo l'orologio, i tasti nel modulare non sono in linea, ma i due tasti del crono sono disassati rispetto alla corona.

il movimento integrato è più prestigioso di un modulare, perchè appunto è progettato e costruito insieme alla funzione tempo.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: StevenSegal - Agosto 17, 2009, 15:38:27 pm
aggiungo: i modulari hanno un numero di rubini molto maggiore.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 17, 2009, 22:55:01 pm
credo che dovremo riconsiderare il discorso modulare-integrato,
secondo G.Papi sono solo due i movimenti cronografici ad essere integrati
tutto il resto è modulare.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 17, 2009, 23:08:54 pm
Bariletto

Scatola rotonda che contiene la molla del movimento. E' formato da un disco dentato all'esterno di una cassa cilindrica chiusa da un coperchio. Il bariletto è calettato su un albero su cui ruota liberamente, agganciato ad un estremità della detta molla ed è in pratica il "motore" dell'orologio.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/200981723629_a.jpg)
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Bariletto a due

Bariletto che comporta due serie di denti, una sul bariletto, l'altra su una ruota montata sull'albero. Sistema utilizzato per trascinare due ruote con la stessa molla.

Brida

porzione di molla motrice agganciata alla parete del bariletto per porlo in rotazione sul suo asse, all'atto della carica.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: maximus 83 - Agosto 17, 2009, 23:34:12 pm
fabri5.5 ha scritto:
<<credo che dovremo riconsiderare il discorso modulare-integrato,
secondo G.Papi sono solo due i movimenti cronografici ad essere integrati
tutto il resto è modulare.>>

quali sono questi 2 movimenti?
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 18, 2009, 10:15:58 am
maximus 83 ha scritto:

quali sono questi 2 movimenti?


lo JLC Duometre e i Frederic Piguet 1180/1185.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 18, 2009, 16:06:43 pm
Albero di bariletto

Albero in acciaio sul quale gira il bariletto. Serve ugualmente a rimontare la molla la cui estremità interiore è agganciata all'albero. Quando l'albero gira con l'aiuto di una chiave, arrotola la molla su se stessa. Una ruota dentata ed un cliquet impediscono all'albero di girare al contrario, evitando così l'allentamento della molla.


Alternanza

termine che indica lo spostamento di un pendolo, o di un altro corpo oscillante, da un'estremità all'altra della sua possibile corsa (detta anche ampiezza totale) e specificata anche in Hertz.


Antishok

particolare supporto montato sull'asse dei ruotismi e/o del bilancere atto a proteggerlo dagli urti.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/200981816620_a.jpg)
8,79 KB
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 19, 2009, 14:29:16 pm
StevenSegal ha scritto:

fabri5.5 ha scritto:

credo che dovremo riconsiderare il discorso modulare-integrato,
secondo G.Papi sono solo due i movimenti cronografici ad essere integrati
tutto il resto è modulare.


intendi dire che non dovremmo "snobbare" il modulare?


esatto, papi intende questo....
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 19, 2009, 14:54:57 pm
Calendario perpetuo

Meccanismo di calendario le cui indicazioni sono automaticamente corrette in funzione dei mesi corti e lunghi dell'anno , ivi compreso il 29 febbraio degli anni bisestili.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009819145255_a.jpg)
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Calibro

Disposizione e dimensioni di differenti parti del movimento, sostegni, ruote, bariletti, etc.


Calibro Lèpine

Tipo di movimento dell'orologio nel quale ciascune ruota, etc. è sostenuta da un ponte separato. Ideato da Jean-Antoine Lépine (1720-1814) e perfezionato da Breguet per i suoi orologi extra-piatti di alta gamma.


Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 20, 2009, 14:43:10 pm
Carrure

Parte mediana della cassa dell'orologionella quale si mette il movimento. I fondi e le lunette sono fissati alla carrure.


Cassa

è la struttura esterna dell'orologio. E' la carrozzeria atta a contenere e proteggere il movimento e caratterizza l' orologio. E' composta dalla carrure, dal fondello, dalla lunetta che contiene il vetro. Le casse hanno comunemente cinque diverse forme: quadrata, rettangolare, tonda, tonneau e ovale. Vi sono anche casse monoblocco, ovvero costituite da un solo pezzo lavorato al tornio.


Chaussee

Pignone sul quale è fissata la lancetta dei minuti e che aziona il movimento (rotismo) di minuteria.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 21, 2009, 14:36:02 pm
Cliquet

Leva munita di un beccoper bloccare una ruota con dentellatura. Serve ad impedire all'albero del bariletto di girare al contrario durante la carica. Il cliquet è tenuto a contatto con i denti della ruota dentellata da una piccola molla.


Coq

Ponte sul quale è fissato il cuscinetto destinato a ricevere il perno superiore dell'asse del bilancere.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009821143455_a.jpg)
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Corindone

Alluminio cristallizzato. Pietra di poco meno dura del diamante. Quando è incolore, prende il nome di zaffiro. Se vi è incluso ossido di cromo acquista un colore rosso vivo e prende il nome di rubino. Impiegato per la costruzione dei cuscinetti: dal 1910 circa, però, si usa solo il rubino sintetico, sempre composto da alluminio cristallizzato.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 21, 2009, 16:40:32 pm
è un pò troppo integralista su questo papi.....[;)]
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 22, 2009, 10:26:49 am



Calibro Lèpine

Tipo di movimento dell'orologio nel quale ciascune ruota, etc. è sostenuta da un ponte separato. Ideato da Jean-Antoine Lépine (1720-1814) e perfezionato da Breguet per i suoi orologi extra-piatti di alta gamma.



pensavo che il termine lepine identificasse semplicemente
i movimenti con piccoli secondi in linea all'asse di carica.[:I][:I]
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 22, 2009, 14:31:52 pm
COSC

acronimo di Controle Officiel Suisse des Chronomètres, l’ente svizzero preposto a rilasciare il certificato di cronometro a quegli orologi che rientrino in determinati standard di precisione ed accuratezza.


Cronocomparatore

strumento per la prova di marcia degli orologi e per la loro registrazione.


Cronografo

(termine esatto cronoscopo): Orologio che lascia una traccia della durata di un periodo di tempo.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 23, 2009, 14:51:21 pm
Cronografo Medicale

realizzato per permettere al medico, sulla base delle pulsazioni indicate dal quadrante del cronografo stesso (normalmente non superiori alle 30), il controllo del numero di pulsazioni reali, estese al minuto.


Cronografo Monorattrappante

cronografo costituito da una sola lancetta centrale dei secondi che può essere fermata per la misurazione di un tempo intermedio e riavviata successivamente ottenendo il recupero immediato del tempo trascorso dal suo precedente arresto.


Cronografo con scala tachimetrica

trattasi di un apposito cronografo utilizzato per ottenere la media oraria. Azionando la lancetta del cnonografo all'inizio della misurazione (alla partenza) e arrestandola allorché si è percorsa la distanza stabilita, si può leggere sulla scala l'indicazione della media oraria.

Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 24, 2009, 14:29:18 pm
Cronografo rattrappante

cronografo caratterizzato da due lancette sovrapposte. Permette la lettura dei tempi intermedi senza che sia necessario arrestare il cronografo. Una delle due lancette, avviate entrambe con l'apposito pulsante, può essere fermata per la lettura del tempo intermedio, mentre l'altra prosegue la sua corsa. Terminata la lettura, alla sucessiva pressione del bottone, la lancetta arrestatasi raggiunge istantaneamente l'altra, pronta a ricominciare le misurazioni.


Cronometro

Apparecchio ad alta precisione per misurare il tempo. Tuttavia, per i conoscitori di pezzi di orologeria sono qualificati cronometri solo quelli muniti di uno scappamento a scatto.


Cuscinetto

Piccolo cilindro forato che può essere in metallo (ottone o glucydur) od in pietra dura sintetica: in questo caso la materia con cui è realizzato è il Corindone (vedi anche corindone) che ha sostituito, dall’inizio del secolo, il rubino naturale (ma il nome è rimasto).
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 25, 2009, 23:18:49 pm
Equazione del tempo

Differenza in minuti tra tempo solare e il tempo medio.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009825231527_a.jpg)
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Flangia di compensazione

(o compensatore Breguet): Lamina bimetallica destinata a compensare i cambiamenti di temperatura modificando effettivamente la lunghezza della spirale. Ne esistono due tipi di base. Il più vecchio agisce sulla racchetta quando la lamina si deforma seguendo le variazioni di temperatura. L'altro tipo è fissato sulla racchetta e modifica il gioco della spirale tra la coppiglia della racchetta e il becco della lamina. La deformazione della lamina che segue la temperatura, modifica l'intervallo tra la coppiglia fissa e l'estremità della flangia. Quando questa è fredda, l'orologio tende ad andare avanti ma la lamina fa aumentare l'intervallo tra le coppiglie e fa allungare effettivamente la spirale perchè compensi. quando l'orologio è caldo avviene il contrario.


Fondello

 è la parte sottostante della cassa, a contatto con il polso. Esistono varie tipologie di fondello, contraddistinti dal modo con cui si inseriscono sulla cassa: a pressione, con chiusura a scatto, a vite, con vite, incernierato.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 26, 2009, 17:59:26 pm
Forcella

In uno scappamento ad ancora, l'estremità biforcuta della leva che, durante lo scappamento, è vincolata alla cheville de plateau per assicurare le funzioni di disinnesto e di impulso.


Frequenza

numero di oscillazioni normalmente riferite al secondo per i movimenti al quarzo e all'ora per i movimenti meccanici.


Ghiera

anello metallico graduato, generalmente zigrinato internamente, fissalo alla cassa. La ghiera viene generalmente utilizzata sugli orologi subacquei per permettere di verificare i tempi di immersione. In questo caso ruota solo in senso antiorario.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 27, 2009, 14:44:50 pm
Glucydur

particolare lega utilizzata nella costruzione dei volantini del bilanciere più pregiati.


Gong

Pezzo di filo in metallo perimetrico al movimento, destinato ad un suono. Un'estremità è fissata ad uno zoccolo, ed il filo vibra producendo un suono nel momento in cui è battuto da un martello. L'invenzione del Gong è attribuita a Breguet.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009827144411_a.jpg)
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GMT

(Greenwich Mean Time). Greenwich è il distretto londinese attraversato dal meridiano zero. Per orologio GMT sono intesi quelli che attraverso vari modi possono indicare oltre all'ora locale anche ore diverse (solitamente due)
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: cicci - Agosto 28, 2009, 00:24:05 am
Un pò obsoleto,[:I][:I] ma per un'infarinatura.........[:I] può andare bene:

http://books.google.com/books?id=UWh43LbRZz0C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q=&f=false


Cicci
[;)]
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 28, 2009, 17:16:50 pm
Guillochè

decorazione del quadrante effettuata attraverso l'incisione di disegni geometrici composti da linee che si incrociano ripetutamente formando una fitta trama, molto gradevole.


Impermeabile

dicesi di cassa che non lascia penetrare umidità e acqua al suo interno. La qualifica di impermebilità deve sempre essere accompagnata da un' indicazione che chiarisce il reale livello di tenuta della cassa (normalmente indicato in metri).


Incabloc

è il marchio registrato di uno dei più diffusi sistema antiurto posto agli estremi dell'asse del bilanciere.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 29, 2009, 15:22:52 pm
Indice

elemento collocato sul quadrante indicante una determinata ora o una funzione.


Incavatura di quadrante

Taglio incavato sulla superficie del quadrante che permette ad una lancetta (ad esempio quella dei secondi) di trovarsi più in basso rispetto alla superfice del quadrante delle ore.


Indicatore di carica

Quadrante ausiliare o settore di quadrante di orologio che indica la riserva di marcia della molla motrice.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 30, 2009, 15:50:51 pm
Invertitore

struttura che consente di trasmettere ogni movimento del rotore degli orologi automatici sempre nella medesima direzione al rocchetto del bariletto per caricare la molla.


Leva dell'ancora

piccolo prisma realizzato con materiali assai duri (di solito il rubino sintetico), inserito in ambedue i bracci di leva dell' ancora. I piani terminali delle leve sono opportunamente angolati per inserirsi nei denti della ruota di scappamento bloccandola e liberandola alternativamente, esercitando il minor attrito possibile.


Linea

unità di misura utilizzata in orologeria e corrispondente a circa 2,256 mm. La linea è utilizzata come unità campione per caratterizzare le dimensioni dei movimenti.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Agosto 31, 2009, 09:50:23 am
Lubrificazione

intervento realizzato con appositi oli lubrificanti utilizzati in dosaggio atto a diminuire l'attrito tra i perni degli assi e le sedi all' interno delle quali gli stessi ruotano e tra gli ingranaggi e i ruotismi in genere.


Luminova

materiale luminoso privo di componenti radioattive utilizzato per gli indici a partire dal 1998/'99.


Lunetta

Anello sul quale è fissato il vetro dell'orologio o di una pendola.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 01, 2009, 10:06:27 am
Magnetizzazione

caratteristica assunta da alcuni metalli dopo un contatto con campi magnetici o con magneti. Negli orologi la magnetizzazione di alcune parti può generare difetti e instabilità di marcia.


Massa oscillante

(o rotore). elemento realizzato in metallo o in lega metallica a forma semicircolare che, imperniato per lo più al centro del movimento, permette con le sue oscillazioni o rotazioni di ricaricare l'orologio. È l' elemento precipuo del movimento meccanico automatico.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009911066_a.jpg)
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Meccanismo

(o rotismo). Insieme delle ruote e dei pignoni di un movimento di orologeria. Il termine si applica sia alla parte oraria, sia alla soneria o alla ripetizione. L'estensione ed il periodo di oscillazione di un pendolo o di un bilancere possono essere determinati modificando il numero di denti delle ruote e dei pignoni. Gli orologi sono generalmente stabiliti per segnare trenta ore e utilizzano cinque ruote: la ruota del bariletto che da la forza motrice, la ruota dei minuti che fa un giro all'ora e porta la lancetta dei minuti, la ruota media che trasmette la forza alla ruota dei secondi (che porta eventualmente una ruota dei secondi) e, infine, la ruota di scappamento. Se si utilizza la lancetta dei secondi, il rapporto dei giri tra la ruota dei minuti ed il pignone dei secondi, deve essere di 60:1. I denti della ruota sono predisposti per trascinare le ali dei pignoni che, a loro volta sono predisposti per farsi trascinare. Questo perchè gli scappamenti ad indietreggiamento, come quello a verga sono inadatti per una misura precisa di tempo.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 02, 2009, 14:29:10 pm
Microstella

sistema di regolazione del bilanciere brevettato da Rolex nel 1957, impiegato in sostituzione della regolazione a racchetta.


Molla di arresto

Molla utilizzata negli orologi "perpetui" per limitare la corsa della massa di carica
ed attutire i colpi dovuti ad una corsa eccessiva.


Molla di passaggio

Molla sottile e flessibile montata sul détente dei cronometri. Nel momento della vibrazione d'impulso, trascina il détente per liberare la ruota di scappamentlo. Nel corso dell'altra vibrazione, si scansa davanti al detente e lo lascia liberoda ogni ingerenza. Questa molla è generalmente in oro martellato duro. Qualche fabbricante francese, tra cui Breguet, l'ha realizzata in acciaio.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 03, 2009, 15:37:08 pm
Molla Motrice

Molla principale di un orologio. Ha la forma di un "raban" in acciaio a molla avvolto in un bariletto. L'albero girando, carica la molla all'interno del bariletto.


Nivarox

particolare lega utilizzata per costruire alcuni tipi di spirale.


Olio

sostanza lubrificante atta a ridurre il più possibile gli attriti. In orologeria vengono utilizzati degli oli studiati appositamente per avere particolari caratteristiche, quali : giusta viscosità e alta resistenza all'evaporazione e all'ossidazione.

Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: cicci - Settembre 03, 2009, 23:17:30 pm
airangel ha scritto:


Nivarox

particolare lega utilizzata per costruire alcuni tipi di spirale.




Nivarox è un marchio[:I] non esattamente una lega[:)]. La sua storia inizia nel lontano 1933, mentre il Dr. Straumann perfeziona il processo di fabbricazione delle spirali nel suo laboratorio di Waldenburg (Svizzera).  Nivarox-FAR nel 1984 nasce dalla fusione delle aziende Nivarox SA e Fabriques d'Assortiments Réunis (FAR). FAR era la ragione sociale scelta nel 1932 per un’entità comprendente diverse aziende e filiali situate a Le Locle, in Svizzera, e produttrice di diversi componenti di orologeria.

Oggi, Nivarox-FAR è uno specialista svizzero, leader nella produzione di pezzi oscillanti e di scappamento. I suoi quattro stabilimenti di produzione sono installati nel cuore dell’arco giurassiano, asse principale dell’orologeria elvetica. L’azienda fa appello a una concezione e a una tecnologia di punta per produrre i suoi componenti, anima degli orologi meccanici più prestigiosi del mondo. È specializzata in:
– [:)]parti dello scappamento: ancora, ruote di scappamento e plateau del bilanciere,
– [:D]pietre da orologeria: leva dell’ancora, caviglia del plateau,
– [8D]parti oscillanti: bilanciere (massa oscillante, vite, dado), spirale, bilanciere-spirale,
– [^]pezzi torniti di dimensioni piccolissime: vite, pignone, asta dell’asse del bilanciere, pitone, asse,
– [:X]componenti di microstampaggio: brida,
– [8)]elettroerosione.


Cicci
[;)]
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 04, 2009, 09:35:38 am
Ore saltanti

Lancetta delle ore "saltante" direttamente da un'ora alla seguente.


Orologio a soneria

Orologio provvisto di un meccanismo di soneria delle ore e dei quarti, come un orologio a muro.


Orologio a "tact"

Orologio munito di indice che gira sul davanti o sul fondo dell'orologio. L'indice può essere girato a mano finchè non è arrestato da una resistenza provocata dal movimento. L'ora è dunque indicata dalla posizione dell'indice rispetto a dei bottoni di contatto disposti sulla carrure della cassa.

Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 05, 2009, 09:35:10 am
Orologio semplice

Termine usato da Breguet per indicare un orologio senza complicazioni di sistema.


Orologio Souscription

Orologio di qualità, senza complicazioni, con una sola lancetta, concepito da Breguet per aiutare il rientro della sua attività dopo la Rivoluzione. Il cliente dava un acconto al momento dell'ordine, e il saldo era pagabile alla consegna.


Paletta

Piccola pietra destinata a bloccare la ruota di scappamento e a ricevere gli impulsi.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 07, 2009, 10:57:02 am
Paletta di divincolamento

In uno scappamento a détente, piccola pietra che fa flettere il détente per liberare la ruota di scappamento.


Paletta di entrata

In uno scappamento ad ancora, pietra posta da un lato che fa avanzare la ruota di scappamento. La pietra posta dall'altro lato è chiamata paletta di uscita.


Paletta di impulso

Piccolo pezzo che riceve l'impulso. Generalmente in rubino (o zaffiro).
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 08, 2009, 09:51:28 am
Paracadute

Dispositivo di sicurezza inventato da Breguet nel 1790 per proteggere i perni di un bilancere da una caduta o da un colpo. Il cuscinetto è montato su una molla che flette con l'inerzia del bilancere e permette al colpo di essere assorbito dal parapetto più resistente dell'asse del bilancere. Talvolta indicato come "sospensione elastica".


Perno

Estremità di un asse il cui diametro è stato ridotto per girare in un cuscinetto (rubino).


Perno conico

Perno appuntito utilizzato da Breguet per i bilanceri dei suoi orologi anti-urto. Vedi Para colpi.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 08, 2009, 14:50:13 pm
una notizia interessante di tecnica:

Arlanch’s New Oil-Free Anchor Escapement

The Swedish watch brand Arlanch has created an oil free anchor escapement.

By adding a layer of graphite on the pallet stones the friction gets so low that oil is no longer needed. Graphite is made of carbon atoms formed in honeycomb sheets called graphene. It is the thinnest yet strongest material known to man. Unaffected by temperature it slides with extreme ease making it ideal as an self lubricant.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20099814493_mini-a.jpg)
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The founder of Arlanch, Gabriel Arlanch, says “Since the escapement really was the only thing left to improve in the mechanical movement it interested me. I first thought of an mechanical solution but last year I was convinced that some sort of coating would be more efficient. I teamed up with Ph.D. Mats Larsson and his company Primateria that specialises in surface engineering. They examined the escape wheels in an electron microscope, which uses electrons instead of light, to understand the wear and friction of the escapement. It would eventually be Mats that came up with the solution. Because of his great knowledge in friction and coating it was of no surprise. I am very pleased to present our Graphite Escapement this year beeing the 250 years anniversary of Thomas Mudges anchor escapement.”


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/200998144957_mini-a.jpg)
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Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 08, 2009, 15:16:46 pm
annoso problema quello della lubrificazione.....come disse breguet. "datemi il lubrificante giusto, e vi creo l'orologio perfetto".

per i componenti più sensibili del treno del tempo il silicio ha dato una soluzione (Un è stata la prima ad usarlo), ma solo in parte ed alcune case come rolex l'hanno scartato....

la grafite viene usata anche da jlc nel suo lab-tourbillon mentre la polvere di diamante è stata utilizzata da voutilanen in un suo orologio.....ma sono più che altro esperimenti...
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 09, 2009, 14:31:24 pm
Perpetuo

Termine utilizzato da Breguet per indicare i suoi orologi automatici.


Piccolo piano

Piccola rondella montata sull'asse del bilancere di uno scappamento ad ancora e che lavora con il dardo per impedire lo spostamento accidentale della forcella lungo l'arco supplementare.


Pietre

al fine di ridurre l'usura nelle sedi di rotazione dei perni, in orologeria, vengono utilizzate delle pietre. Comunemente sono rubini sintetici di forma circolare forati all'interno e appositamente svasati per consentire la permanenza del lubrificante.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 10, 2009, 09:22:45 am
com è fatto un movimento automatico con scappamento coassiale:

http://www.orologico.it/forumita2/forum/topic.asp?TOPIC_ID=7410
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 10, 2009, 10:40:56 am
Pignone

Piccola ruota dentata in acciaio di un movimento di orologeria. Generalmente fatto di un solo pezzo, che eventualmente porta una ruota. I denti dei pignoni sono chiamati "alette" e sono disposti per essere trascinati dai denti di una ruota. Vedi meccanismo (o rotismo).


Pignone di centro

In un movimento di orologeria, è il primo pignone ad essere trascinato. Posto generalmente al centro del movimento, conserva la sua denominazione, anche se viene deportato.


Pitone

Blocco nel quale è fissata con coppiglie l'estremità esteriore della spirale.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 11, 2009, 10:45:39 am
Quarzo

piccola pietra costituita da ossido di silicio, tagliata a forma di bastoncino che, inserita in apposita struttura cilindrica di protezione, vibra meccanicamente quando è attraversata da un campo elettrico. Le oscillazioni del quarzo sono assai elevate e costanti: negli orologi da polso il cristaIlo ha 32.768 oscillazioni al secondo.


Rabescatura

Tipo di incisione meccanica utilizzata in orologeria, principalmente per le casse ed i quadranti. Il pezzo da lavorare è fissato su una macchina che può girare o oscillare mentre la fresa è in contatto con la superficie del pezzo. Ne risulta un decoro ondulato, dritto o circolare. Breguet è stato certamente il primo ad usare questo genere di decorazione sui quadranti.


Racchetta

Organo che serve a modificare la marcia diurna di un apparecchio di orologieria con bilancere circolare. La racchetta generalmente ha la forma di una baguette a due bracci; uno, quello corto, porta le coppiglie tra le quali passa l'estremità esteriore della spirale. L'altro, quello lungo, è un indice, chiamato anche "corda di racchetta". Agendo su questa, la lunghezza attiva della spirale si allunga o si accorcia. Avvicinando le coppiglie del piton, avviene un rallentamento, il contrario allontanandole.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 12, 2009, 09:49:28 am
Rastrello

In orologeria, settore dentato girevole destinato a contare il numero dei colpi nei meccanismi a soneria.


Rastrello dei quarti

Rastrello di un orologio a ripetizione o di una pendola a soneria, che libera il meccanismo (rotismo) e conta i quarti da suonare.


Rastrello delle ore

In un orologio a ripetizione, rastrello dentato che carica il meccanismo e suona le ore. In una pendola, rastrello dentato che cade sulle ore per regolare il numero dei colpi battuti.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 13, 2009, 11:29:00 am
Rattrappante

è una complicazione del movimento a cronografo. Permette di bloccare una delle due lancette sovrapposte del contasecondi, permettendo la lettura di un tempo parziale. Tali orologi anno un terzo pulsante dedicato a tale funzione.


Regolatore

Pendolo di precisione con bilancere pendolare compensatore concepito specialmente per mantenere una perfetta regolazione, ma che non comporta nessuna complicazione di sistema.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009913112846_a.jpg)
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Regolatore ad aletta

Coppia di alette fissate all'ultima parte mobile di un movimento (rotismo) di soneria per regolarizzare la cadenza dei colpi battuti.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 15, 2009, 14:43:34 pm
questa non è la sezione giusta per le presentazioni.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 15, 2009, 14:47:13 pm
Ripetitore

Tutti gli orologi che possono suonare le ore e le parti dell'ora trascorse dell'ora in corso, facendo pressione su un bottone o agendo sulla slitta.


Ripetitore a 5 minuti

Meccanismo a ripetizione che divide le parti trascorse di un'ora in frazioni di cinque minuti.


Ripetitore a mezzi quarti

Orologio a ripetizione che batte un colpo unico supplementare se la lancetta dei minuti raggiunge o supera la metà della distanza tra due quarti d'ora.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 17, 2009, 15:46:33 pm
Ripetitore a minuti

Orologio a ripetizione che suona le ore, i quarti ed i minuti.


Ripetitore a quarti

Meccanismo di ripetizione che suona le ore ed i quarti.


Ripetitore muto

Orologio a ripetizione nel quale il martello batte su un blocco per suonare le ore. Per l'uso notturno, certi "ripetitori" a cloche possono utilizzarsi in ripetitori muti premendo un bottone sul lato della scatola. Questo gesto impedisce al martello di battere sulla cloche, ed i colpi possono essere contati dalle vibrazioni del bottone.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 19, 2009, 10:14:08 am
Riserva di carica

Forza residua trattenuta in una molla all'arresto.


Ritardare

Spostare la coda della rachetta di un orologio verso la lettera "R" incisa sulla scala della coq.


Ruota a colonne

Ruota che nei cronoscopi di alta qualità coordina le fasi della funzione cronografo: avviamento, arresto e ritorno a zero della lancetta dei secondi. Nei cronografi di qualità più comune, questa ruota è sostituita da un sistema a leve.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009919101352_a.jpg)
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Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 23, 2009, 08:29:49 am
Ruota dei minuti

La prima e la più grande delle ruote di un meccanismo (rotismo) di pendolo o di orologio.


Ruota dei secondi

Quarta ruota di un meccanismo (rotismo) di orologio. Porta generalmente la ruota dei secondi e vincola il pignone di scappamento.


Ruota di scappamento

è una ruota con apposita e particolare dentatura in cui si inseriscono le leve dell'ancora (scappamento ad ancora) che la fermano e rilasciano ciclicamente. E' la parte attiva degli ingranaggi dello scappamento in quanto trasmette un impulso periodico al bilancere. Il suo pignone è mosso dal la ruota dei secondi.

Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Bertroo - Settembre 25, 2009, 10:14:36 am
Mi permetto di postare qui il video di una veloce regolazione del bilancere.


http://www.youtube.com/watch?v=78xH4dY7-Ag&feature=related
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Bertroo - Settembre 25, 2009, 10:22:18 am
Interessante smontaggio e montaggio di un orologio meccanico Zenith 88.8. Video unico diviso in 5 parti.


http://www.youtube.com/watch?v=pauS2Jo1Icw&feature=related


http://www.youtube.com/watch?v=4v9jQhuNCO0&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=jCR6KOlOUHs&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=f1v54EuIxX8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=vW2l-FyC8f4&feature=related
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 25, 2009, 18:00:00 pm
Ruota Dentellata

(o ruota a rochet): Ruota con denti di sega utilizzata per tenere la molla in posizione di carica.


Ruota Media

In un orologio, è posta tra la ruota dei secondi e la ruota dei minuti.


Ruotismo

(o treno degli ingranaggi) è composto dalle ruote dentate che vanno dal bariletto alla ruota di scappamento, ovvero: ruota dei minuti (fa un giro in sessanta minuti) o di centro, ruota mediana (o media), ruota dei secondi (fa un giro in sessanta secondi), ruota di scappamento.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 28, 2009, 14:21:31 pm
non è normale una cosa simile, non credo sia sufficente una regolazione della racchetta che agisce sulla spirale....serve proprio aprirlo e vedere che succede....
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 28, 2009, 17:15:17 pm
Scappamento

Meccanismo che regola la velocità di rotazione delle ruote, e dunque delle lancette di una pendola o di un'orologio. E' composta da un regolatore (sia un bilanciere circolare che un pendolo) e da una ruota di scappamento che agisce sia direttamente sul regolatore, sia tramite un altro pezzo. Ad ogni oscillazione, il regolatore permette ad un dente di scappare. Nel corso di questa azione, il dente da impulso al regolatore per intrattenere le oscillazioni.


Scappamento ad àncora

Scappamento libero che dà un impulso ad ogni vibrazione. Inventato nel 1754 da Thomas Mudge (1715-1794), questo scappamento è utilizzato universalmente per gli orologi meccanici. Comporta due palette d'impulso girevoli sulla stessa asse della barretta di forcella. Le loro superfici attive sono in piano inclinato e nel momento del disimpegno sotto l'azione del bilanciere, vincolano la forcella, i denti della ruota di scappamento, sollevano i piani inclinati per stimolare il bilancere tramite la barretta. Le palette agiscono alternativamente ad ogni vibrazione del bilanciere e alla fine della rimozione per mezzo di una paletta, la ruota di scappamento è bloccata dall'altra. Il dardo impedisce alla barretta di essere bloccata in posizione sbagliata ed il tiraggio la tiene contro l'arresto di limitazione.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009928171251_a.jpg)
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Scappamento a cilindro

Scapamento a contatto permanente inventato da George Graham verso il 1725. Chiamato talvolta scappamento orizzontale dovuto al fatto che la ruota di scappamento è orizzontale in rapporto al bilancere, mentre nello scappamento a verga è orizzontale. Vedi. L'impulso è dato al bilanciere dai piani inclinati dei denti della ruota di scappamento allontanando le "labra" del cilindro montato sull'asse del bilanciere. A prima vista, questo scappamento sembra superiore a quello a verga che ha rimpiazzato negli orologi di qualità. Dopo l'impulso, i denti della ruota riposano senza muoversi sull'esterno del cilindro e interferiscono meno con le oscillazioni del bilanciere nel corso dell'arco supplementare che, conseguentemente, si trova aumentato. Il miglioramento di precisione che ne risulta non poteva essere tenuto che grazie a puliture e oliature frequenti. In caso di negligenza, le "labra" del cilindro si consumerebbero nei punti di contatto con i denti della ruota. Utilizzando dei cilindri in rubino e curvandone i piani inclinati per rendere uniforme, per tutta l'azione, la velocità della ruota, si ha migliorato l'affidabilità quanto la marcia. Breguet ah migliorato le proporzioni e la costruzione dello scappamento fino al punto in cui non potrebbero esserlo di più ed ha applicato la sua versione di scappamento standard ai suoi orologi souscription. L'utilizzo di questo scappamento è stato abbandonato in Inghilterra alla fine del diciottesimo secolo, ma gli ateliers di Breguet continuarono ad utilizzarlo nella sua versione "Casa", fino al 1830 circa. Ripreso dagli svizzeri alla metà del diciannovesimo secolo per essere montato negli orologi di qualità media, il suo utilizzo è proseguito fino alla metà del ventesimo secolo.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 30, 2009, 11:11:35 am
Scappamento a contatto permanente

Scappamento nel quale il regolatore è in contatto con la ruota di scappamento durante tutta la durata dell'arco di scappamento e di quella dell'arco supplementare.


Scappamento a dètente

Scappamento libero utilizzato nei garde-temps portatili di precisione. L'impulso è dato al bilanciere solo da una vibrazione alternata di ogni oscillazione. Tranne che per l'angolo d'impulso che rappresenta solo 40° d'arco, e il breve momento del contatto con la molla di passaggio, il bilancere è completamente libero di oscillare senza subire alcun fastidio da parte dello scappamento. Il principio d'impulso in un senso solo è stato concepito da Pierre Le Roy (1717-1785) nel 1776, ma a John Arnold (1736-1799) che, nel 1773, ha fabbricato i primi scappamenti pratici funzionanti su questa base. Il miglioramento dei suoi elementi non ha mai cessato ed è proseguito fino ai giorni nostri. Questo scappamento è utilizzato come campione soprattutto nei cronometri di bordo per la messa a punto.


Scappamento a doppio plateau

Scappamento ad ancora a piani separati, uno per l'impulso, l'altro, più piccolo con intaccatura, che lavora con il dardo.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: alanford - Settembre 30, 2009, 16:10:56 pm
Questa domanda è rivolta ad un esperto , sicuramente Cicci, ma anche Claudio ing meccanico
(mi pare) potrebbe essere adatto.
Nei due allegati successivi, vediamo gli ingranaggi del lange e nel successivo come deve essere un ingranaggio modulo (x).
Si noterà la differenza di forma e già quì mi chiedo che modulo viene usato in orologeria,
ed in più vedo un grande gioco tra un dente e l'altro , quando in meccanica anche molto più grezza il gioco è di pochi decimi.


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(http://www.orologico.info/Public/data/alanford/200993016951_lange ingr..jpg)
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Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/alanford/2009930161017_modulo.jpg)
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Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 01, 2009, 07:35:53 am
Scappamento duplex

Scappamento a contatto permanente che dà un impulso al momento di una vibrazione su delle oscillazioni del bilancere. La ruota di scappamento riposa sull'asse del bilancere fermata come nello scappamento a cilindro. L'impulso è dato tuttavia da una paletta separata su un raggio più grande, come nello scappamento a détente. E' stata largamente adottata dai fabbricanti inglesi alla fine del XVIII° secolo e qualche ventennio dopo. Si è rivelata poco sicura a causa dei frequenti bloccaggi e galoppi dovuti all'usura dei pezzi componenti. La precisione era tanto buona come negli scappamenti ad ancoradell'epoca e siccome era più facile da fabbricare, ha praticamente soppiantato l'ancora per un ventennio.


Scappamento a forza costante

Scappamento nel quale l'impulso è dato al bilancere o al pendolo, tramite un peso o dalla molla intermediaria. Alla fine dell'impulso, il peso o la molla, fanno avviare un meccanismo (rotismo) che li rimette a posto per il prossimo impulso.


Scappamento di Graham

Scappamento a contatto permanente per pendole,inventato da Graham. Con una precisione superiore rispetto allo scappamento ad ancora ad indietreggiamento che ha rimpiazzato gli orologi a muro di precsione. E' stato utilizzato da Breguet nei suoi regolatori. Vedi anche "scappamento a cilindro".
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 05, 2009, 17:13:50 pm
Scappamento libero

Scappamento di orologio a muro o orologio nel quale il pendolo o il bilancere siano indipendenti dallo scappamento nel corso dell'arco supplementare. E' preferibile allo scappamento a contatto permanente, perchè gli archi supplementari del pendolo o del bilancere non sono influenzati dalle variazioni della forza motrice.


Scappamento a ruota a Cheville

Scappamento nel quale i denti della ruota di scappamento vengono rimpiazzati da perni perpendicolari al piano della ruota.


Scappamento a verga

Scappamento a contatto permanente e ad indietreggiamento. L'impulso è dato direttamente all'asse del bilanciere da una ruota verticale, i cui denti vincolano le palette dell'asse. La sua precisione di marcia è inferiore a tutti gli altri scappamenti utilizzati negli orologi, però è robusto e assicura un servizio per lunghi periodi senza intervallo, sopravvivendo per settant'anni sostanziali modifiche. E' l'unico caso in cui il bilancere provoca un indietreggiamento della ruota di scappamento e che funziona quindi senza spirale.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 08, 2009, 18:37:25 pm
Scappamento a virgola

Scappamento a contatto permanente presso i fabbricanti continentali alla fine del XVIII° secolo. Il suo funzionamento è simile a quello di uno scappamento duplex tranne che l'impulso è dato dal dente di riposo della ruota di scappamento, mentre il duplex ha dei denti di impulso su un raggio più piccolo.


Secondo morto

Indicazione dei secondi che può essere fermata senza che l'orologio smetta di funzionare.


Sfregamento grasso

Sfregamento elastico di una parte che gira su un'asse. La chaussèe che porta la lancetta dei minuti, di una pendola o di un'orologio, è montata a sfregamento grasso per permettere di far girare le lancette, per esempio per la regolazione.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 09, 2009, 16:11:45 pm
Sospensione cardano

Forma universale di sospensione destinata a mantenere un cronometro in posizione orizzontale. Due anelli concentrici indipendenti, rispettivamente mobili intorno a due assi perpendicolari l'una all'altra. L'anello esterno è fissato al coffret. Se questo viene a pendere, per esempio col rollio della nave, il cronometro resta orizzontale.


Spirale Breguet

Spirale a spira esterna rialzata, ideata da Beguet per realizzare lo sviluppo concentrico della molla.


Spirale

Sottile molla per la regolazione del periodo di oscillazione del bilancere. Aveva in origine la forma di una spirale a una e mezzo o due spire e fu montata per la prime volta su un bilancere verso il 1675. L'invenzione probabilmente è dovuta a Robert Hooke (1635-1703), ma è stata applicata con successo solo da Christian Huyghens (1629-1695). L'estramità interna è fissata all'asse del bilancere e l'esterno ad un punto adeguato della cartella. Quando il bilanciere oscilla, la molla si avvolge e si svolge ed esercita un'influenza sul periodo di oscillazione, in modo tale da ridurre gli scarti degli impulsi ricevuti dallo scappamento. Come lo scappamento a verga, utilizzato negli orologi, nell'epoca in cui èapparsa la spirale, aveva un solo arco di vibrazione ridotto, l'espansione e la contrazione di una molla corta non erano eccessivi.Dei nuovi tipi di scappamento, che avevano degli archi più importanti, esigevano un maggior numero di spire per evitare una flessibilità eccessiva. L'estremità esterna era fissata alla cartella, la flessione massima si produceva all'opposto del punto di fissaggio, deformando così la spirale che esercita delle pressioni laterali sui perni del bilancere. Per rimediare a questa deformazione, Breguet sollevò la spira esterna sopra la spirale e ridusse il suo diamero. L'estremità era allora fissata ad una groffa posta al di sopra della molla o della coq. Modificando la forma e la lunghezza della spira superiore, si possono ridurre gli scarti dovuti alla variazione dei periodi dei differenti archi. La spirale conviene perfettamente all'orologio per il fatto che necessita solamente di un posto minimo nel senso di spessore del movimento. La spirale può essere fissata sia al di sopra, sia al di sotto del bilancere. Quando il pezzo disponibile lo permette, è la mola a bordino (detta spirale cilindrica) avvolta in modo parallelo, dunque a raggi uguali, che conserva la parzialità. Le spire terminali sono talvolta ridotte in diametro, come nel caso della spira superiore di Breguet, in modo da ugualizzare gli scarti dei periodi di oscillazione del bilancere. Nel 1782, John Arnold ha brevettato l'utilizzazione di questo sistema come molla a spirale.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2009109161137_a.jpg)
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Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 11, 2009, 11:49:31 am
Spostamento laterale

Installazione di un organo qualsiasi sul lato della sua posizione classica. Breguet ha spostato i quadrati femmine di regolazione per ridurre l'altezza della chaussèe.


Stella

Ruota a numero voluto di bracci in punta, utilizzata per far funzionare le lancette saltanti, come per esempio, in un movimento calendario.


Sveglia

Meccanismo destinato a far risonare un segnale sonoro ad un'ora prestabilita. Breguet la utilizzò spesso nei suoi orologi da viaggio.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 16, 2009, 09:41:37 am
Svegliarino

Orologio da polso dotato di meccanismo di sveglia a suoneria.


Simpatique

Termine uato da Breguet per indicare una combinazione di pendolo e di orologio, dove questo è messo a posto dalla pendola, e sia caricato e regolato nello stesso momento.


Tamburo

Altro nome con cui viene indicato il bariletto contenente la molla di carica dell'orologio meccanico.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Novembre 13, 2009, 09:58:44 am
Tempo decimale

Nel 1792, in Francia, è stato introdotto un sistema di divisione delle ore e del calendario in unità decimale. La giornata era divisa in due periodi di dieci ore, le ore in cento minuti, e i minuti in cento secondi. La divisione dell'anno era in dodici mesi ma ogni mese era di trenta giorni. Per tenere conto di un periodo di 365 giorni, si aggiungevano 5 giorni all'ultimo mese. Questi erano numerati e dedicati come segue:PRIMIDI (Virtù), DUODI (Genio), TRIDI (Lavoro), QUATRIDI (Opinione), QUINTIDI (Ricompensa).
Per gli anni bisestili, si aggiungeva un giorno supplementare, chiamato "giorno della rivoluzione". I mesi erano battezzati come segue:PLUVIO, SEVENTO, SEGERMINAL, FLOREAL, PRAIRIAL, MESSIDOR, THERMIDOR, FRUCTIDOR, VENDEMIA, IREBRUMAIRE, PRIMAIRE, NIVOSE.

Tempo medio

Media di durata di tutti i mesi dell'anno. Gli orologi e le pendole mostrano in genere il tempo medio.

Tempo siderale

Campione di tempo utilizzato dagli astronomi. Il tempo siderale è il tempo che scorre tra due pasaggi successivi della stessa stella sul meridiano dell'osservatore. Il giorno siderale è più corto 55 secondi e mezzo rispetto al giorno solare medio.


Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Novembre 13, 2009, 10:02:53 am
Tempo solare

Ora indicata da un quadrante solare.


Tige

Albero di carica che dal movimento collega all'esterno della cassa la corona di carica, a cui sono demandate le funzioni di carica, rimessa della data e dell'ora.


Tiraggio

Piccolo spostamento angolare dei profili di riposo delle palette di ancora che permette di tenere la forcella contro l'arresto di limitazione durante il riposo, particolarmente nel caso in cui l'orologio è scosso nel corso dell'arco supplementare.

Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Dicembre 11, 2009, 16:54:04 pm
Treno

indicazione generica con cui si contraddistingue una successione di ruote dentate e pignoni (tipicamente treno del tempo).


Trizio

materiale luminoso (simbolo T o 3H) utilizzato per gli indici a partire dagli anni ‘50, bandito nel ’98 a causa delle sue proprietà radioattive.


Turbillon

Gabbia girevole inventata da Breguet che contiene lo scappamento dell'orologio. Facendo girare lo scappamento di 360° in modo permanente, si annullano gli errori di equilibatura. Breguet ha costruito gabbie che compiono un giro in uno, due, quattro o sei minuti.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20091211165356_a.jpg)
54,53 KB
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Dicembre 11, 2009, 16:55:52 pm
Tout ou rien

Negli orologi a ripetizione, dispositivo che produce un disinnesto della soneria, esclusivamente quando la cremagliera è spinta a fondo.


Virole

Piccola barretta metallica, generalmente fusa, destinata a ricevere l'estremità esterna della spirale e montata a sfregamento grasso sull'asse del bilancere.


Vite di quadrante

Vite utilizzata per fissare il quadrante al movimento.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Dicembre 13, 2009, 10:33:38 am
Viti di bilanciere

Viti disposte sulla serge di bilancere compensatore. La loro posizione può essere modificata per variare gli effetti della compensazione.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20091213103227_a.jpg)
31,82 KB


Viti Noyès

Viti di bilancere immerse sotto la superfice della serge per ridurre gli effetti della resistenza dell'aria e aumentare il raggio rotatorio del bilancere.


Viti Règules

Viti poste sulla serge di un bilancere per regolare la marcia diurna, ma che non ha alcuna influenza sulla compensazione.




Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Dicembre 13, 2009, 10:34:59 am
Volano

dispositivo realizzato al fine di moderare un moto per renderlo maggiormente uniforme nel tempo.


Zenith

tale termine indica il punto in cui la verticale ideale innalzata in una determinata zona, incontra un corpo celeste.


Zigrinatura

Lavorazione di una superficie, per esempio la corona di carica, per aumentare l'aderenza delle dita.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Gennaio 13, 2010, 15:57:41 pm
Franck Muller and the World Presentation of Haute Horlogerie Exhibitions


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20101131505_a.jpg)
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Franck Muller will be offering watch professionals and the international press a comprehensive view of its seven brands: Franck Muller, Pierre Kunz, ECW, Rodolphe Montres & Bijoux, Barthelay, Backes & Strauss and Martin Braun. The new collections will be exhibited in purpose-built pavilions, with elegantly arranged stands, sophisticated design and contemporary decor meeting the most stringent demands. More than 5,000 visitors and 600 journalists are expected during the two exhibitions. This prestigious event is a must for both professionals and haute horlogerie aficionados!

The Aeternitas Mega is the pinnacle of success in the art of watch-making in terms of complexity and complications. A grandiose work of art culminating in the design of the most complex wrist watch ever made in the world thanks to the multifaceted skills of our watch-makers and constructors. Each of the 1,483 components was designed to give the watch an elegant design in the pure traditions of the old “cadraturiers” (the mechanisms located under the dial) of the Vallée de Joux, Switzerland. This watch inspires countless emotions as an exceptional time piece and simply unique in the eyes of lovers in the art of fine mechanics and luxury watch making.

From the very beginning, the Mega was incorporated in to the Aeternitas project and is, indeed, the culmination of this project. The basis was always the same, an automatic Tourbillon, but, with two motors. The plate has been hollowed out on the dial side to hold the striking mechanism.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2010113155645_a.jpg)
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In comparison to the Aeternitas versions, the four Aeternitas Mega versions only have a thickness of 0.2mm as it had to accommodate the striking mechanism of the “Chime of Westminster”. The Mega sets itself apart thanks to its “Grande Sonnerie” Chime of Westminster striking mechanism sounding on the hours and quarter hours. In the “Petite Sonnerie” version, the strike on the hour is removed, and it only sounds on the quarter hours.

The programming of the large and small striking mechanisms is done through simple pressure on a waterproof push-button placed at the 10.30 mark on the watchcase. This push-button programmable function enables the movement of the striking mechanism to be stopped. The minute repeater enables the “Chime of Westminster” to be activated at any time, and so giving the complete strike of the hours, the Westminster quarters and the minutes. The “Grand Sonnerie” is the only watch in which the Tourbillon is visible on the dial side, which limits the space available for the “Grand Sonnerie” mechanism and thus makes the design even more complicated.


Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/2010113155717_Image00001.jpg)
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The glass sapphire case back enables the harmoniously chiselled and decorated pieces that overlap to be admired in a stunning combination as a dazzling ballet. This masterpiece of complications and know how was entirely designed and manufactured by the Franck Muller group and once again demonstrates their vast array of skills and ability in the Art of Haute Horlogerie.
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: topdown - Marzo 29, 2010, 13:22:36 pm
avrei una piccola idea per airangel. Questa discussione è molto interessante e utile per quelli che come me sanno gran poco delle parti interne di un orologio. Pertanto avrei un'idea, perchè non la sistemi eliminando tutti i messaggi che sono stati lasciati dagli altri utenti e fai un privilegio che puoi scrivere solo tu in questa discussione? perchè essendo molto utile è un peccato sia "rovinata" diciamo da altri messaggio. Quindi che ne diresti di mettere un po di ordine così da fare una cosa fatta bene? secondo me sarebbe più chiaro e meglio per tutti così se qualcuno cerca qualcosa in particolare non fatica più di tanto e si trova le immagini di tutte le parti con la relativa descrizione... lo so che è impegnativo ma prova a farci un pensiero... se vuoi ti do volentieri una mano per quel poco che posso fare...
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Marzo 29, 2010, 14:11:26 pm
topdown ha scritto:

avrei una piccola idea per airangel. Questa discussione è molto interessante e utile per quelli che come me sanno gran poco delle parti interne di un orologio. Pertanto avrei un'idea, perchè non la sistemi eliminando tutti i messaggi che sono stati lasciati dagli altri utenti e fai un privilegio che puoi scrivere solo tu in questa discussione? perchè essendo molto utile è un peccato sia "rovinata" diciamo da altri messaggio. Quindi che ne diresti di mettere un po di ordine così da fare una cosa fatta bene? secondo me sarebbe più chiaro e meglio per tutti così se qualcuno cerca qualcosa in particolare non fatica più di tanto e si trova le immagini di tutte le parti con la relativa descrizione... lo so che è impegnativo ma prova a farci un pensiero... se vuoi ti do volentieri una mano per quel poco che posso fare...


grazie per il suggerimento.

Ci potranno scrivere tutti, ma giustamente, visto che è l'angolo tecnico, rimarranno solo quesiti o post strettamente legati alla tecnica, tutto il resto verrà cancellato.
[;)]
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Sughetto - Aprile 03, 2010, 03:41:51 am
qui mi piacerebbe proprio sapere come effettivamente si interviene sulle viti di regolazione...come funziona la regolazione, il comprendere dove sta la scompensazione...

airangel ha scritto:

Viti di bilanciere

Viti disposte sulla serge di bilancere compensatore. La loro posizione può essere modificata per variare gli effetti della compensazione.

Immagine:
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20091213103227_a.jpg)
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Viti Noyès

Viti di bilancere immerse sotto la superfice della serge per ridurre gli effetti della resistenza dell'aria e aumentare il raggio rotatorio del bilancere.


Viti Règules

Viti poste sulla serge di un bilancere per regolare la marcia diurna, ma che non ha alcuna influenza sulla compensazione.





Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Teo - Aprile 07, 2010, 08:50:05 am
Ciao a tutti, a me interesserebbe avere qualche dettaglio tecnico sul meccanismo di funzionamento di un cronometro a risonanza.

Grazie
Titolo: L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Aprile 07, 2010, 10:27:33 am
Teo ha scritto:

Ciao a tutti, a me interesserebbe avere qualche dettaglio tecnico sul meccanismo di funzionamento di un cronometro a risonanza.

Grazie


in sintesi:

È Journe che ha inventato il Cronometro a risonanza: in sintesi, due orologi in uno, con tanto di bariletti e bilancieri separati. I due bilancieri, di raffinata fattura e grandi (le dimensioni influenzano la precisione), entrano in risonanza fra loro, contribuendo a eliminare l' effetto negativo di perturbazioni esterne. Sembra complicato e lo è, al punto che per evitare che qualcuno, inesperto, metta mano alle delicatissime regolazioni del movimento, il fondello è tenuto in sede da viti con testa personalizzata, impossibili da svitare senza uno specifico strumento. Una raffinatezza, non l' unica del Cronometro a risonanza di Journe. C' è, per esempio, la corona di carica, personalizzata, al 12, mentre al 4 c' è quella per l' azzeramento di entrambi i contatori per i secondi; e poi ci sono l' indicazione dell' autonomia residua e le lancette personalizzate.
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Maggio 20, 2010, 13:15:35 pm
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Teo ha scritto:

Ciao a tutti, a me interesserebbe avere qualche dettaglio tecnico sul meccanismo di funzionamento di un cronometro a risonanza.

Grazie
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

in sintesi:

È Journe che ha inventato il Cronometro a risonanza: in sintesi, due orologi in uno, con tanto di bariletti e bilancieri separati. I due bilancieri, di raffinata fattura e grandi (le dimensioni influenzano la precisione), entrano in risonanza fra loro, contribuendo a eliminare l' effetto negativo di perturbazioni esterne. Sembra complicato e lo è, al punto che per evitare che qualcuno, inesperto, metta mano alle delicatissime regolazioni del movimento, il fondello è tenuto in sede da viti con testa personalizzata, impossibili da svitare senza uno specifico strumento. Una raffinatezza, non l' unica del Cronometro a risonanza di Journe. C' è, per esempio, la corona di carica, personalizzata, al 12, mentre al 4 c' è quella per l' azzeramento di entrambi i contatori per i secondi; e poi ci sono l' indicazione dell' autonomia residua e le lancette personalizzate.

Sei sicuro che sia stato Journe ad "inventare" (meglio usare il termine SCOPRIRE in orologeria) la risonanza?
Credo sia stato un certo Antide Janvier qualcosa come 200 anni prima...Certo, allora si parlava di pendoli, ora di orologi da polso...  :)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Maggio 20, 2010, 13:22:09 pm
allora si può dire che l'uno l'ha scoperto.....l'altro l'ha adattato al polso...... ;)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Maggio 20, 2010, 13:27:44 pm
allora si può dire che l'uno l'ha scoperto.....l'altro l'ha adattato al polso...... ;)

Si, esattamente  ;)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: aratro - Maggio 29, 2010, 17:09:24 pm
qui mi piacerebbe proprio sapere come effettivamente si interviene sulle viti di regolazione...come funziona la regolazione, il comprendere dove sta la scompensazione...

<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">airangel ha scritto:

<b>Viti di bilanciere</b>

Viti disposte sulla serge di bilancere compensatore. La loro posizione può essere modificata per variare gli effetti della compensazione.

<b>Immagine:</b>
(http://www.orologico.info/Public/data/airangel/20091213103227_a.jpg)
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<b>Viti Noyès</b>

Viti di bilancere immerse sotto la superfice della serge per ridurre gli effetti della resistenza dell'aria e aumentare il raggio rotatorio del bilancere.


<b>Viti Règules</b>

Viti poste sulla serge di un bilancere per regolare la marcia diurna, ma che non ha alcuna influenza sulla compensazione.





</span></td></tr></table>< align="center" id="quote2">
gran bella foto
sarà l'età ma cominciano a piacermi + queste foto che le f............................ ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: archangel - Agosto 27, 2010, 11:38:14 am
Esiste online una buona guida in pdf, djvu o altro da scaricare per studiare con calma il funzionamento di un orologio meccanico in tutti i suoi dettagli ? Ho cercato molto sia in italiano che in inglese ma non ho trovato nulla di soddisfacente. Oppure anche un buon libro da acquistare.
Grazie
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 27, 2010, 16:18:45 pm
prova questo:
http://www.orologeria.com/italiano/rivista/rivista005.html
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: maximus 83 - Settembre 11, 2010, 12:15:51 pm
Ciao a tutti ;)
Qualche topic fa si è accennato ad alcune caratteristiche meccaniche presenti nei cronografi ed alcuni utenti hanno espresso un certo interesse per l'argomento, sottolineando che quella cronografica è forse la complicazione orologiera più diffusa tra l'utenza (mi pare l'abbia fatto rilevare Roberto ;) ). A questo punto mi farebbe immenso piacere, con il benestare di chi ha aperto questo topic, che qualcuno parlasse in questa sede delle meccaniche cronografiche (manuali ed automatiche) ed in particolare dei seguenti argomenti:
- cos'è un cronografo?
- sistemi di smistamento delle funzioni cronografiche (mediante camme, ruota a colonna, ecc.).
- innesto verticale.
- cronografi integrati e modulari.
- varie ed eventuali ;) .
Ringraziandovi anticipatamente, mi scuso per l'eventuale utilizzo di terminologia impropria riguardo ad elementi di meccanica orologiera che non conosco a sufficienza :-[ ;) :) :) :)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 11, 2010, 15:14:03 pm
funzionamento di un crono con ruota a colonne.....

http://www.zvisuel.com/montrespassion/francais/index.html
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 11, 2010, 15:15:47 pm
Cronografo:

Orologio che consente e facilita la misurazione di brevi fenomeni. Allo scopo è stato aggiunto un meccanismo che presiede al movimento di una grande lancetta supplementare posta al centro del quadrante, che può essere fatta partire, arrestata ed azzerata a mezzo di appositi pulsanti. È completato dalla presenza di una o due minuscole lancette (contaminuti e contaore), ruotanti su altrettanto piccoli quadranti, che indicano i minuti e le ore della durata della misurazione. Il nome (dal greco: cronos = tempo; grafos = scrivo) deriva dal primo tipo, dell’inizio dell’800, che consentiva la misurazione grazie a due puntini di inchiostro rilasciati, alla partenza ed all’arresto, da una speciale lancetta sul quadrante di smalto. Successivamente fu proposto il termine più pertinente di Cronoscopio, ma non è mai stato usato né dal pubblico né dagli stessi costruttori. Sul quadrante del cronografo possono essere presenti diversi tipi di scale a seconda dell’impiego specifico a cui è destinato. In base al modo come vengono ottenute meccanicamente le tre funzioni del cronografo (partenza, arresto, azzeramento) si distinguono:

CRONOGRAFO CON RUOTA A COLONNE :  nel quale il centro di comando delle funzioni è costituito dalla ruota a colonne. È il tipo più raffinato di movimento, oggi usato solo da pochi costruttori.

CRONOGRAFO SENZA RUOTA A COLONNE :  tipologia più recente nella quale le funzioni cronografiche sono ottenute a mezzo di spostamento di leve, senza l’impiego della ruota a colonne; la maggior parte dei componenti è ricavata per tranciatura meccanica, fatto che ha permesso di abbattere notevolmente i costi di produzione del meccanismo.
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Settembre 11, 2010, 15:17:20 pm
differenza tra crono integrato e crono modulare:

Il primo nasce con un movimento studiato in fase di progetto per avere la funzione di cronografo, il secondo prevede una base tempo autonoma ed un modulo aggiunto per la sola funzione cronografica.
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: claudiamit - Settembre 15, 2010, 14:51:48 pm
buongiorno, visto che e' un angolo tecnico volevo che qualcuno mi spiegasse, passaggio per passaggio come si revisiona un orologio a cucu'!
avrei un immenso bisogno di saperlo perche' al momento ho 3 cucu' che andrebbero revisionati e non e' una spesa da poco, per questo volevo provarci io.
datemi una mano per favore! 
grazie.
cordiali saluti.
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: cicci - Settembre 15, 2010, 15:18:46 pm
BUONGIORNO, VISTO CHE E' UN ANGOLO TECNICO VOLEVO CHE QUALCUNO MI SPIEGASSE, PASSAGGIO PER PASSAGGIO COME SI REVISIONA UN OROLOGIO A CUCU'!
AVREI UN IMMENSO BISOGNO DI SAPERLO PERCHE' AL MOMENTO HO 3 CUCU' CHE ANDREBBERO REVISIONATI E NON E' UNA SPESA DA POCO, PER QUESTO VOLEVO PROVARCI IO.
DATEMI UNA MANO PER FAVORE! :'(
GRAZIE.
CORDIALI SALUTI.
CLAUDIA

Benvenuta Claudia,  ....... :) :D

l'orologio a Cucù non è lavoro facile. Suggerisco di far revisionare un solo Cucù alla volta e farlo fare da uno specialista in Cucù (che sembra una battuta ma Vi assicuro che non lo è  :-[ . :)).

In Bocca al Lupo e buona permanenza sul Forum..... ;)

Cicci
 ;)

ps: da dove scrivi?
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Bertroo - Ottobre 05, 2010, 18:26:19 pm
Prendendo spunto dal topic "Vi va di giocare", ho voluto inserire questa discussione dove è ben spiegato il funzionamento di un movimento meccanico di base...penso che sia molto interessante e bello anche per chi ne sa un pò di più e forse può far apprezzare ancor di più l'orologio in se a chi ne sa un pò di meno...le immagini sono molto chiare e ben descritte:
 
Ponte dell’ancora: è il ponte dove l’ancora trova sede, incastrata tra quest’ultimo e la platina (in due rubini sintetici) dentro la quale svolge la sua piccola rotazione, ingaggiando la ruota di scappamento. Questi due pezzi sono i responsabili del ticchettio del Vostro orologio.

Ancora: prende il nome dalle ancore delle barche a causa della sua forma rassomigliante.
La sua funzione è quella di impedire che la molla di carica liberi la sua energia tutta in una volta, dando il ritmo (grazie al bilancere) alla ruota di scappamento.

Copri pitone: non è altro che il coperchio che ferma il pitone al portapitone.

Porta pitone: vedi pitone

Racchetta: elemento di regolazione che influisce sulla distanza tra una spira e l’altra della spirale, aumentando o diminuendo la velocità d’oscillazione del bilancere, anticipando o ritardando la marcia dell’orologio.

Coq: è il ponte che chiude tra se e la platina il bilancere, sede anche del portapitone e della racchetta, nonché del sistema antiurto.

Spirale: elemento tra i più importanti e delicati del movimento, è la molla che fa oscillare il bilancere dando il “ritmo”. Questa è la responsabile delle alternaze (massima rotazione del bilancere nei due sensi = 1 oscillazione o 2 alternanze) che nel caso dei movimenti a 28.800 alternaze/ora, il secondo sarà diviso in 4 (0,25 secondi)

Bilancere: imperniato sul movimento, funziona da volano, ruotando nei due sensi per mezzo della forza elastica della spirale.

Pitone: elemento di congiunzione tra bilancere e spirale.

Ponte dello scappamento: racchiude tra se e la platina la ruota di scappamento.

Ruota di scappamento: è la prima ruota, colei che trasmette il moto del bilancere, al treno del tempo, avanzando di uno spazio tra 2 denti (passo) ogni 0,25 secondi (1 oscillazione).

Ponte dei secondi: è il ponte che racchiude tra se e la platina la ruota dei secondi.

Ruota dei secondi: ovvero la ruota che effettivamente compie un giro in un minuto.

Ruota di centro: è la ruota che compie un giro in 60 minuti, da qui si deduce che la lancetta dei minuti, ha un rapporto diretto con essa.

Ruota mediana: ultima ruota del treno, ha un rapporto diretto con la ruota dei minuti, e di conseguenza rapportata in modo che compia un giro in 12 ore, segnando le ore.

Ponte del bariletto: racchiude tra se e la platina, la molla di carica e il suo meccanismo.

Rocchetto: è la ruota dentata che serve al cricco a non far srotolare la molla durante la ricarica, incastrandosi sui denti posti sulla sua circonferenza.

Tamburo del bariletto: oltre a far da “coperchio” alla molla di carica, funge anche (e soprattutto) da ruota conduttrice dell’energia necessaria a far girare tutto il treno del tempo.

Molla di carica: si trova arrotolata all’interno del tamburo, e collegata in modo diretto a quest’ultimo.

Asse del bariletto: attorno ad esso, è arrotolata la molla di carica, che trasmette l’energia elastica della molla al treno del tempo.

Coperchio del bariletto: è il coperchio inferiore del bariletto, che insieme al tamburo, molla e asse, completano il bariletto stesso.

Cricco: molla che si incastra sulla dentatura del rocchetto, impedendo di srotolarsi durante la ricarica.

Platina: struttura portante del movimento, dove si imperniano tutte le ruote, si incastrano i rubini e si avvitano i ponti, normalmente ricavato dal pieno.

Vite del fissaggio del quadrante: infatti il quadrante, si trova normalmente fissato alla platina, incastrato o anche avvitato (come nel nostro caso).

 
 
 
Lo scappamento ad ancora e gli elementi che lo compongono, fatta esclusione per la spirale, il cui compito è di fornire la necessaria energia elastica al bilanciere per compiere le sue oscillazioni attorno all'asse centrale.
     
Il treno del tempo e le ruote che lo compongono, di un movimento meccanico con frequenza di funzionamento di 28.800 alternanze/ora.
   
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Bertroo - Ottobre 05, 2010, 18:42:09 pm
Piccolo dizionario della Tecnica Orologiera 

A/h: alternanze del bilanciere per ora. 2 alternanze causano il "tic-tac" dell'orologio meccanico e vengono definite oscillazione.
 
Acciaio (inossidabile): lega di acciaio, nickel e cromo, inossidabile, estremamente restistente e amagnetico, tuttavia molto difficile da lavorare.
 
Ancora: leva di collegamento a due bracci tra il ruotismo ed il bilanciere, trasmette l'energia al bilanciere.
 
Antiurto: sistema di protezione dei perni dell'asse del bilanciere da rotture. Le pietre d'appoggio e le contropietre dei perni dell'asse del bilanciere sono fissate in maniera elastica al ponte del bilanciere e nella platina principale. A seguito di colpi secchi ammortizzano lateralmente e/o assialmente l'urto. Un orologio da polso con sistema antiurto deve sopportare senza danni una caduta da un metro d'altezza su di un pavimento in quercia. Oltre a questo non deve presentare alcuno scarto rilevante nella marcia.
 
Avvallamenti: rientranze per gli appoggi del ruotiscmo. Negli orologi da polso o da tasca pregiati, ma  anche per orologi da parete ci sono delle rientranze speciali nei rubini per le ruote e i pignoni che girano velocemente. I segnatempo più semplici si accontentano di rientranze nelle platine, nei ponti o nel ponte del bilanciere. Questo porta al fatto che le rientranze con carenza d'olio, dopo un certo periodo, possano consumarsi. In questo caso orologiai capaci, volenterosi e debitamente attrezzati, possono inserirvi delle guaine in ottone o in bronzo.
 
Bilanciere Glucydur: bilanciere, che, dopo l'invenzione della spirale del bilanciere autocompensante negli orologi di lusso, ha sostituito la spirale compensante bimetallica. I bilancieri Glucydur sono costituiti da una lega con rame, alla quale è stato aggiunto ca il 3% di Beryllium, ottenendone una coloraione dorata, Le spirali più semplici in nickel hanno un colore argenteo. I bilancieri Glucydur possiedono una durezza di 380 Vickers contro i 220 dei bilancieri in nickel e dei 180 di quelli in ottone. Cosi lasciano facilmente rivettare/ribadirem equilibrare e regolare finemente (amagnetici, non ossidanti).
 
Bilanciere: il bilanciere è collegato alla spirale del bilanciere, l'organo regolatore della marcia di un orologio meccanico. La precisione di un segnatempo dipende enormemente dalla sua costruzione. Lanello del bilanciere può essere definito quale statica "ruota oscillante" equilibrata. Nei movimenti classici il bilanciere oscilla avanti e indietro, con 5 oscillazioni/secondo o 18.000/ora. Negli orologi da polso moderni la frequenza del bilanciere è stato alzata per migliorarne la precisione di marcia a 19.800, 21.600, 28.800 o addirittura 36.000 alternanze/ora, la velocità di rotazione di un bilanciere (28.800 alternanze/ora) corrisponde a quella di una ruota di una locomotiva che viaggia a circa 140km/h sui binari. Viene utilizzato in tutti gli orologi meccanici di prestigio. I moderni bilancieri in Glucydur (lega di rame e Beryllium) possiedono una durezza di 380 Vickers. Ecco perchè sono facilmente malleabili, equilibrati e microregolati.
 
Cabochon: pietra da decoro, levigata semisfericamente.
 
Calendario completo: calendario completo con indicazione di giorno, data e mese. Necessita nei mesi con meno di 31 giorni di una correzione manuale dell'indiccazione della data e del mese.
 
Calibro: termine specifico per forma e/o dimensione di un movimento di un orologio, che ne indica nella norma il tipo di movimento. Il diametro del movimento viene spesso espresso in linee (1 linea(1"') =2,256mm).
 
Carato: unità di misura per esempio per il grado di purezza dell'oro in una lega espressa su una scala di 24 punti. L'oro fine, puro quasi al 100%, possiede 24 kt. La cassa di un orologio da polso in oro a 18 kt ha 750 millesimi di parte di oro fine, cosi come altri metalli legati(rame, ottone, argento,...). Un carato è la 24sima parte di un chilogrammo di oro fine, quindi 41,66 gr. Il contenuto d'oro viene indicato con un punzone sulla cassa.
 
Carica automatica/automatico: orologio, la cui molla del bariletto viene posta in tensione tramite il movimento del braccio. Una massa rotante (rotore) gira grazie al movimento e tende la molla. L'inventore fu Abraham L.Perrelet (nel 1770 circa).
 
Corona: parte per caricare un orologio, per impostarne l'ora e/o correggere l'indicazione della data, ecc.
 
Correzione rapida (secondo fuso orario): impostazione per la regolazione diretta del 2° fuso orario tramite pulsante (1 ora).
 
Coste di Ginevra: decorazione a bande spesso utilizzata su ponti e coq (ponte del bilanciere) di fini orologi haut-de-gamme. Viene apposta prima del procedimento galvanico restando poi riconoscibile. Le coste di Ginevra si trovano generalmente solo negli orologi di lusso.
 
Cronografo: (dal greco"scrittore di tempo") orologio con meccaniscmo per la rilevazione di tempi (avvio, arresto e azzeramento)
 
Cronografo Rattrapante: =a doppia lancetta=lancetta trotteuse: cronografo a trascino, anche di
 
Chronoswiss (costruzione brevettata).
 
Cronometro: orologio di precisione, la cui regolarità di marcia è stata dimostrata nel corso di un controllo di 15 giorni presso l'Ente ufficiale svizzero per la certificazione degli orologi (C.O.S.C.). In cinque posizioni la marcia media giornaliera deve essere tra -4 e +6 secondi, lo scarto medio giornaliero può essere di 2 secondi, il maggiore non deve superare i 5 secondi. Tutti gli orologi vengono testati a temperature di 20,4°C e 36°C. Se le tolleranze previste vengono superate l'orologio può fregiarsi del nome di Cronometro ed ottenere il certificato di marcia (Bulletin de Marche).
 
Ebauche: dal francese movimento grezzo senza scappamento e molla del bariletto.
 
Echappement: dal francese scappamento.
 
Email: dal francese smalto, sostaza fluida di vetro disposta su metallo, che serve a proteggere o decorare qest'ultimo. Chimicamento lo smalto è costituito da vetro speciale, che viene colorato di bianco con antimonio, ossido di zircone o ossio di titanio o di vari colori con ossido di cobalto, ossido di cromo o altre materie coloranti. Il vetro viene fuso a 1.200°C e poi raffreddato di colpo. I granuli che ne derivano vengono macinati con coloranti. Infine lo smalto viene apposto su di una base di metallo ben pulita, con pennellate, bagni o spruzzi e cotto tra gli 800 e i 900 °C in un forno speciale.
 
Etablisseur: azienda dell'industria orologiera, che si occupa esclusivamente dell'assemblaggio degli orologi, i cui movimenti grezzi vengono acquistati presso fornitori d'ébauche.
 
Etanche: dal francese impermeabile. C'è una cosa a cui prestare estrema attenzione: le indicazioni sul gradi l'impermeabilità sono dati momentanei e non valori dalla durata eterna. Manipolazioni alla cassa, processi d'invecchiamento dei materiali delle guarnizioni o forti sbalzi di temperatura (per esempio dal caldo del sole all'umido fresco) possono far entrare persino nella parte più interna della cassa dell'acqua e causarne delle costose riparazioni. Per questo il consiglio, indicato nelle istruzioni per l'uso, di far revisionare gli orologi impermeabili una volta all'anno da personale competente dovrebbe essere preso sul serio.
 
Fasi lunari: lunazione, la luna percorre dalla posizione sole-luna-terra le fasi lunari da essa dipendenti (luna nuova - primo quarto - luna piena - ultimo quarto - luna nuova) entro una lunazione di circa 29,5 giorni.
 
Fondello trasparente: Fondello con vetro zaffiro che consente di vedere il movimento dell'orologio.
Frequenza: numero di alternanze/secondo (unità di misura= Hertz). Un pendolo a secondi realizza un'oscillazione in 2 secondi, per questo la frequenza è di 1/2 Hertz (Hz). Un orologio da polso, il cui bilanciere realizzi 18.000 alternanze/ora, possiede una frequenza di 2,5 Hz. Oscillatori veloci con 28.800 alternanze/ora hanno una frequenza di 4Hz.
 
Funzione: indicazione, per esempio di tempo, data, calendario completo, equazione, riserva di carica.
GMT=UTC= Ore del mondo. Greenwich Mean Time. Greenwich rappresenta lo zero della meridiana del tempo mondiale. La terra è suddivisa in 24 fusi orari. Le indicazioni del tempo avvengono sulla terra sempre riferite al GMT. Così per esempio New York ha GMT -7, Sidney +8.
 
Guillochè: dal francese l'apporto di forme geometriche intrecciate (Guilloche) su metallo, avviene meccanicamente tramite azionamento dell'utensile per incisione.
 
Incabloc: è il sistema antiurto magiormente utilizzato negli orologi da tasca e da polso. Si lascia montare in ogni tipo di calibro senza alcun problema.
 
Indicazione: per esempio di tempo, data, calendario completo, equazione, riserva di carica.
 
Indicazione a retrograde: una lancetta si muove per esemio per l'indicazione del tempo o della data lungo un segmento circolare (da 1 a 12 o da 1 a 31). Quando è arrivata alla fine della scala, salta all'indietro alla sua posizione di partenza. A questo scopo la lancetta è collegata direttamente o tramite una leva ad una piccola chiocciola. Quando la lancetta è arrivata alla sua posizione finale, cade la parte finale dal gradino della chiocciola riportandola cosi alla posizione di partenza instantaneamemente.
 
Indicazione analogica del tempo: indicazione del tempo tramite un paio di lancette. Dalla posizione della lancetta delle ore e dei minuti, una rispetto all'altra, risulta il tempo del momento.
Indicazione della data: l'indicazione della data è o analogica o digitale con disco stampato. Lancetta e disco ruotano in 31 giorni una volta intorno al proprio asse. Quotidianamente a mezzanotte vengono spinti in avanti di una posizione dal meccanismo delle lancette. Negli orologi meccanici i mesi con meno di 31 giorni devono essere corretti manualmente. Normalmente con un pulsante sul bordo della cassa, tramite la corona ed il meccanismo delle lancette (correzione rapida con movimento in avanti e all'indietro della lancetta tra le 22.00 e le 24.00 circa) oppure con l'aiuto di una speciale correzione rapida direttamente tramite la corona. Per farlo bisogna porre qust'ultima in una posizione intermendia girandola sino a quando l'indicazione della data non corrisponde.
Indicazione delle fasi lunari: al di sotto della finestrella sul quadrante ruota un disco con le diverse fasi lunari.
 
Indicazione digitale: il tempo viene indicato con cifre.
 
Jewels: definizione internazionale per le pietre di un movimento (rubini).
 
Lancette azzurrate: "azzurrare" o "rivestire d'azzurro". La superficie dell'acciaio si ossida previo surriscaldamento. Blu scuro a 290°C - 310°C.
 
Lancetta troteuse: doppia lancetta: (Rattrappante), seconda lancetta sull'asse dei secondi. Due o più procedimenti si lasciano simultaneamente misurare, se incominciano contemporaneamente e hanno durate differenti. Questo è il caso ad esempio delle competizioni. La lancetta trascinata è collegata tramite un compleso e costoso meccanismo alla lancetta dei secondi cronografici. Tramite un pulsante speciale la lancetta trotteuse si lascia arrestare a piacimento e -ad esempio dopo la lettura del tempo - riportare accoppiata alla lancetta cronografica, che nel frattempo ha proseguito la sua corsa.
 
Lunaione: fasi lunari.
 
Lunetta dal francese "anello del vetro" di una cassa; viene pressata o avvitata trattenendo il vetro come parte inetermedia con la cassa.
 
 
 
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Bertroo - Ottobre 05, 2010, 18:42:20 pm
Manifattura: un produttore si può definire "manifatturiero" fondamentalmente solo quando realizza in prorpio almeno un'ébauche o un movimento grezzo. I costruttori specializzati di movimenti grezzi confezionati già pronti per l'uso si chiamano nel settore "Etablisseur". Sono un'eccezione le marche d'orologi che utilizzano movimenti in esclusiva o a loro riservati. Infine ci sono modifiche ai comuni calibri stanard, che su speciale ordine ai differenti Etablisseur vengono sviluppati e realizzati.
 
Metalli nobili: per le casse degli orologi da polso vengono utilizzati metalli nobili quali oro, platino e argento. L'oro viene utilizzato con un grado di purezza di 333/1000 (8 carati ), 375/1000 (9 carati), 575/1000 (14 carati) o 750/1000 (18 carati9. La lega con altri metalli(per esempio rame) ne determina il colore. L'oro a 21,23 o addirittura 24 carati lo si trova per esempio nei rotori di carica. Il platino con un grado di purezza di 950/1000 è molto ricercato per il sobrio colore.
 
Molla a del bariletto: le molle del bariletto sono lunghe, elastiche e fatte di metallo avvolto a spirale, immagazzinano le riserve d'energia e trovano utilizzo negli orologi meccanici. Sono alloggiate nel bariletto e sviluppano nello stato di carica massima il loro più alto momento torcente. Più diminuisce la tensione della molla, più diminuisce, in maniera continuativa, il momento torcente, che si ripercuote sulla marcia di un orologio. Per gli orologi a carica automatica la molla del bariletto viene continuamente mesa in tensione. Questo comporta un momento torcente relativamente costante e quindi un'analoga marcia regolare,. Negli orologi da polso moderni trova in generale l'utilizzo di molle del bariletto "Nivaflex". Queste sono costituite da una lega speciale e sono alla lunga più elastiche e ancor più resistenti alle rotture.
 
Molla del bariletto: la spirale del bilanciere di un orologio meccanico necessita circa 1/1.000.000.000 di un CV, per mantenere regolari le sue oscillazioni. Questa forza è fornita-nell'esecuzione tramite i ruotismi . dalla molla del bariletto e questo, a seconda del tipo di movimento, per quasi due giorni. La molla del bariletto è attaccata con l'aiuto di un gancio e un asola al bariletto e all'asse del bariletto. Qui si tratta per esempio di una lega fatta da ferro - nickel - cromo con aggiunta di cobalto - molibdeno - glucinio. Simili tipi di molle (la Nivaflex ne è una delle più rappresentative) vantano anche una serie di vantaggi: sono indistruttibili, non si arruginiscono e sono indeformabili. Oltre a ciò sono quasi amagnetiche.
 
Movimento grezzo: Ebauche. Movimento completo (platina, ponti, gruppo del ruotismo, parti in acciaio,...) senza scappamento, bilanciere, molla della spirale, quadrante e lancette. A richiesta può essere ottenuto con o senza rubini inseriti a pressione, Lerifiniture rispettano le proprie esigenze. A causa delle complesse procedure di produzione i movimenti grezzi vengono sviluppati e realizzati solo da pochi produttori specializzati.
 
Movimento scheletrato: movimento in cui platina, ponti ponte del bilanciere, bariletto e (qualora presente) rotore, vengono ridotti a mezzo di tranciatura, segatura o fresatura, in modo che avanzi solo il materiale effettivamente necessario a espletare la funzione. Cosi si può guardare attraverso il movimento. La scheletratura viene effettuata a mano o in maniera semiautomatica con mascherina (pantografo) negli orologi di lusso e incorpora la scuola orologiera più elitaria.
 
Nivarox: lega speciale per il bilanciere della spirale. Inossidabile, amagnetico, quasi neutrale agli sbalzi termici.
 
Ore a saltarello: movimento nel quale la lancetta delle ore viene sostituita da un disco, che porta tutte le 12 cifre delle ore. Un piccolo meccanismo aggiuntivo si occupa di far avanzare con un salto di 30° d'arco ogni 60 lminuti in modo da far apparire l'ora successiva nel ritaglio del quadrante.
 
Ore del mondo:UTC:GMT: il tempo si sopsta, partendo dal meridiano zero di Greenwich, di 15 gradi longitudinali ogni ora intera. Questo sistema mondiale venne adottato nel 1883 prima in Canada e successivamente negli USA. Orologi con le ore del mondo mostrano due o più fusi orari sul quadrante. A questo scopo vengono utilizzati diversi movimenti nella cassa o un meccanismo aggiuntivo che ne permetta la rappresentazione di più fusi orari (sistema "heure universelle" sino a 24). Gli orologi da polso "ore nel mondo", esistono sin dagli anni trenta e sono apprezzati prima di tutto da viaggiatori a lungo raggio o uomini d'affari, che devono tenefonare spesso su lunghe distanze.
Oro: metallo nobile. Negli orologi meccanici veramente di pregio vengono ultimati in oro per esempio anche le viti del bilanciere, i castoni dei rubini, le ruote oppure l'intero movimento dell'orologio.
Orologi da polso impermeabili: la cassa, la corona di carica, i pulsanti e il vetro di un orologio impermeabile sono costruiti in modo che ne polvere, ne acqua vi possano entrare. 3 atm è la pressione di 3kg/cm2 e corrisponde a 30 metri di profondità. Gli orologi da polso impermeabili devono essere controllati e revisionati una volta all'anno.
 
Orologi meccanici: orologi che vengono azionati tramite una molla e dei quali il sistema d'scillazione funziona in maniera puramente meccanica, per esempio bilancieri o pendoli.
Orologio a carica manuale: segnatempo, la cui molla del bariletto viene posta in tensione per mezzo di una corona di carica e che deve essere azionata manualmente ogni giorno.
 
Pietre: per diminuire l'attrito degli appoggi principali si utilizzano delle leve per l'ancora e l'elisse. Esistono pietre d'appoggio, contropietre, pietre delle leve e pietre dell'ellisse. Molte pietre non sono necessariamente espressione di una speciale bontà di movimento. Al contrario: spesso l'alto numero di "Jewels" riportato sul quadrante di orologi da polso a buon mercato lascerebbe intenderne un'alta qualità. In questi orologi però le pietre sono utilizzate solo raramente laddove sono veramente necessarie. Un orologio di precisione a carica manuale necessita di almeno 15 pietre funzionali: 10 pietre d'appoggio, 2 contropietre per il bilanciere, 2 pietre per le leve dell'ancora, così come una pietra per la leva (ellisse). L'ottimale dotazione sussiste con 18 pietre. Negli orologi complicati, per esempio quelli a carica automatica, cronografi o movimenti con ripetizione a passaggio il numero delle pietre necessarie si eleva ulteriormente.
 
Platino: raro metallo nobile. Per 1 grammo di platino bisogna estrarre più di 300 chilogrammi di minerale. Per 1 grammo d'oro bastano già 100 chilogrammi. Con 1.779°C  possiede il più alto punto di fusione (per l'oro 1.063°C, per l'argento 960°C). E' più resistente, malleabile e pesante rispetto agli altri metalli preziosi, questo spiega il perchè vengano utilizzati attrezzi e tecniche speciali. Infine viene utilizzato generalmente col gradi di purezza di 950/1000. Questo significa che i relativi prodotti sono costituiti al 95% da puro platino. Una cassa in platino pesa circa il 35% in più di un'analoga in oro 18 kt.
 
Ponte: appoggio per ancora, bilanciere, ruotismi. Fissato solo ad un punto con perni d'appoggio.
 
Posizioni: ricoprono un ruolo assai importante nella regolazione di un orologio. Gli orologi da polso in special modo - al ontrario di quelli da tasca -  vengono portati in diverse posizioni. Gli orologi da tasca si trovano generalmente nella posizione d'aggancio (corona in alto) o in posizione d'appoggio (quadrante sopra). Gli orologi da polso di precisione vengono regolati generalmente in cinque posizioni "corona a sinistra", "corona sopra", "corona sotto", "quadrante sopra" e "quadrante sotto". Se devono portare l'indicazione di cronometro, allora la loro puntualità di marcia deve essere testata dall'Ente ufficiale svizzero per il controllo degli orologi (C.O.S.C.) nel corso di esami di più giorni. Nelle cinque posizioni deve presentare una marcia media giornaliera tra i -4 e +6 secondi, lo scarto medio giornaliero può essere di 2 secondi e quello massimo non può superare i 5 secondi. Tutti gli orologi vengono esaminati a temperature di 20,4°C  ed i 36°C. Dopo aver superato gli esami di cronometria viene rilasciato un cetificato.
 
Precisione: L'orologio ticchettante appartiene alle macchine meccaniche più vecchie e contemporaneamente più precise. Un movimento che quotidianamente (86.400 sec.) presenta uno scarto di 30 secondi dalla norma ufficiale possiede aritmeticamente una quota d'errore dello 0,035%. Il suo grado di precisione è già incredibilmente del 99,965%. I cronometri ufficialmente testati raggiungono valori largamente migliori, che possono essere inferiori allo 0,005%.
 
Pulsante: elemento, con il quale si attiva una funzione. Tramite il pulsante negli orologi da tasca con coperchio a scatto si può aprire il coperchio; i cronografi vengono avviati, arrestati e azzerati con l0aiuto di pulsanti, tramite questi si possono attivare anche alcuni meccanismi di ripetizione a passaggio.
 
Quadratura: meccanismo per esempio per movimenti a ripetizione, calendari o anche cronografi.
 
Règulateur: dal francese regolatore. Orologi di precisione da parete, che a suo tempo furono impiegati per controllare la marcia di orologi di piccolo formato. Caratteristiche: lancette delle ore e dei secondi decentrate.
 
Regolazione micrometrica: meccanismo per la regolazione fine dello scarto di marcia quotidiano. Ci sono diverse costruzioni, per esempio quella elegante a collo di cigno o quella con vite eccentrica. Molto diffusa è la credenza errata, che una regolazione micrometrica comporti una maggiore precisione. Un orologio si lascia esattamente regolare anche con racchette del tutto normali. Questo procesoo richiede tuttavia molta sensibilità nelle dita dell'orologiaio.
 
Riserva di marcia: Durata di marcia: tempo massimo di funzionamento di un movimento meccanico dopo una carica completa.
 
Rotore: massa che ruota illimitatamente negli orologi automatici. La molla del bariletto, a seconda della construzione della carica automatica, si lascia mettere in tensione bi- o unilateralmente. Ci sono rotori centrali e microrotori. I primi ruotano sopra a tutto il movimento, mentre i secondi sono integrati nel livello del movimento.
 
Scala tachimetrica: suddivisione su scala del quadrante nei cronografi, per la rilevazione di velocità medie. Per misurarle bisogna percorrere in auto un tratto di un chilometro o di un miglio. All'inizio del tratto misurato, per esempio una pietra miliare sull'autostrada, si avvia il cronografo, arrestandolo alla fine del tratt desiderato. La lancetta dei secondi cronografici indica solo la velocità media (km/h o mph) con la quale è stata percorso il tratto di rilevazione.
 
Scappamento ad ancora: scappamento tramite ancora con rubini e leve, chiamato anche scappamento svizzero. Inventato all'incirca nel 1715 dall'orologiaio inglese G. Graham. Tipi di scappamento ad ancora: lo scappamento inglese a dente appuntito, lo scappamento di Glashutte, lo scappamento svizzero.
 
Scappamento ad ancora svizzero: scappamento: scappamento libero nei piccoli orologi nel quale i denti della ruota dello scappamento si stendono con pistoni esternamente. Grazie ad essi si distribuisce l'elevazione alla ruota di marcia e all'ancora con le sue due leve (in rubino).
 
Scappamento: meccanismo che trasmette la forza dalla molla del bariletto tramite i ruotismi al sistema d'oscillazione (bilanciere, spirale del bilanciere) di un orologio. Lo scappamento è costituito dalla sua ruota con relativo pignone, dall'ancora con le due leve, la forchetta dell'ancora, i perni di sicurezza cosi come il doppio disco con ellisse. I due dischi sono fissati all'asse del bilanciere e si muovono al ritrmo del bilanciere in avanti e all'indietro. Lo scappamento di un orologio da polso meccanico svolge un lavoro di fatica con un numero di oscillazioni del bilanciere di 28.800 alternanze/ora un ruotismo si lascia sospingere in avanti entro 24 ore 691.200 volte. Questo comporta in quattro anni più di un miliardo di spinte di forza, che vengono trasmesse dallo scappamento. Questo valore corrisponde alla prestazione del cuore umano sestuplicata.
 
Scarto di marcia: scarto quotidiano da 0 sino a +15 secondi.
 
Secondi centrali indiretti: nei movimenti con secondi centrali indiretti la forza di spinta della lancetta dei secondi risiede al di fuori del normale flusso di forze del ruotismo. Questi si trovano spesso in calibri che sono costruiti con i piccoli secondi.
 
Secondo: 86.400sima parte di un giorno. Dal 1967 vale, che ogni secondo corrisponda alla durata di 9.192.631.770 oscillazioni eletromagnetiche nell'elettrone di un atomo di Cesio. In Germania è fondamento della misurazione del tempo.
 
Smussatura: caratteristica degli orologi più fini e inoltre arrotondamento delgi angoli delle parti in acciaio. La smussatura viene apportata in maniera meccanica tramite il "pantografo" (a naso di cicogna) oppure tradizionalmente fatta a mano. L'angolo dello spigolo è di 45°.
 
Spirale: Nivarox. "Anima" dell'orologio meccanico,. La sottile striscia in metallo a forma di banda si occupa di far oscillare il bilanciere regolarmente in avanti e all'indietro. Grazie all'allungamento o all0accorciamento della spirale si può modificare la durata dell'oscillazione del bilanciere.
 
Swiss Made: denominazione d'origine sul quadrante e /o sul movimento di un "oroloio da polso svizzero". Oggi ci sono segnatempo, che portano- in maniera giuridicamente corretta. la scritta Swiss Made, in vista sul quadrante, ma che nei fatti non la meritano. Approfittano di un decreto revisionato sull'itilizzazione del nome "svizzero" per gli orologi (decreto "Swiss Made"), secondo il quale si può far uso della dicitura se il meccanismo è di origine svizzera, il montaggio, l'assemblaggio, ed il controllo finale avvengono in Svizzera. Gli orologi svizzeri invece sono quelli le cui parti provengono da fabbriche svizzere - senza prestare attenzione ai costi di montaggio . che ne costituiscano almeno il 50% del valore dell'orologio.
 
TME: tempo medio europeo. Il 1° aprile 1893 la Germania ed altri Paesi dell'Europa centrale introdussero il TME. Il TME possiede una differenza di +1 ora rispetto al tempo medio solare mondiale o universale definito dallo zero della meridiana di Greenwich (GMT Greenwich Mean Time)
 
Vetro bombato: vetro arcuato.
 
Vetro minerale: vetro minerale orologio. Vantaggio: inscalfibile rispetto al vetro in materiale sintetico.
 
Durezza 5 (scala di Mohs); svantaggio: sensibile ai colpi.
 
Vetro zaffiro: vetro per orologi inscalfibile dalla durezza 9 (scala di Mohs). Solo il diamante è più duro.
 
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Bertroo - Ottobre 05, 2010, 18:55:11 pm
Uno schemino carino con i vari tipi di antiurto....
 
 
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 06, 2010, 14:41:57 pm
un bel sito dove poter vedere in 3D il funzionamento dell'orologio.....

http://www.zvisuel.com/montrespassion/francais/index.html
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Bertroo - Ottobre 07, 2010, 18:42:34 pm
Credo di fare cosa gradita a tutto il forum, mettendo qui tutti calibri utilizzati da Panerai nei suoi orologi con nome del calibro e derivazione e anche quelli di manifattura....vedete di apprezzare perchè mi sono fatto un culx!!!!!! (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif) (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif) (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif) (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif) (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif) (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif) (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif) (http://www.orologico.info/Smileys/default/grin.gif)   
 
Calibri derivati:
 
-OP I   Unitas 6497                       equipaggia  PAM 002 e 055
 
-OP II  Unitas 6497-A2                  equipaggia  PAM 001, 022 e 036
 
-OP III Valjoux 7750                     equipaggia  PAM 024, 064, 104, 107 - Ferrari 001 e 002
 
-OP IV  El Primero                         equipaggia  PAM 052, 072 e 074
 
-OP V  Frederique Piguet 1185         equipaggia  PAM 045 e 105
 
-OP VI El Primero FlyBack               equipaggia PAM 060
 
-OP VII Zenith Elite 680                 equipaggia PAM 062, 103 e 141
 
-OP VIII Valjoux 7750                    equipaggia PAM  088, 1, 186, 003 e 009
 
-OP  IX  Valjoux 7750                    equipaggia PAM 090, 123 e 222
 
-OP  X Unitas 6497-A2                   equipaggia PAM 112, 210, 219, 232 e 262
 
-OP XI Unitas 6497-A2                   equipaggia PAM  111, 115, 127 e 183
 
-OP XII Valjoux 7753                      equipaggia PAM 162, 168, 187, 188, 202, 288, 004 e 008
 
-OP XIII Le Coultre 897                   equipaggia PAM 184 e 242
 
-OP XIV Le Coultre 877                    equipaggia PAM 190, 197 e 198
 
-OP XV Valjoux 7750                       equipaggia PAM 193
 
-OP XVI Lemania 1872                     equipaggia PAM 189, 192 e 215
 
-OP XVII                                       NOT YET USED
 
-OP XVIII La Joux Perret 8150           equipaggia PAM 213, 214, 286, Ferrari 005 e 010
 
-OP XIX Valjoux 7750                       equipaggia PAM 212, 253,  Ferrari 014
 
-OP XX                                          NOT YET USED
 
-OP XXI  Valjoux 7750                       equipaggia PAM 246 e Ferrari 025
 
-OP XXII Valjoux 7750P1 + Agenhor     equipaggia Ferrari 015 e 016
 
-OP XXIII ETA 2894-A2                     equipaggia Ferrari 018 e 019
 
-OP XXIV AS5008 La Joux Perret 5900  equipaggia Ferrari 016
 
-OP XXV                                          NOT YET USED
 
-OP XXVI Valjoux 7750 P1                   equipaggia PAM 308
 
-OP XXVII Minerva                            equipaggia PAM 309 e 322
 
-OP XXVIII Minerva 13-20                  equipaggia Ferrari 024
 
-Rolex Cortebert 620                         equipaggia PAM 021
 
-FP 1153                                         PAM 073
 
-FP 6850                                         PAM 065
 
-ETA 2893-A2                                  PAM 023, 029 E 062
 
-Soprod ETA 2892-A2                        PAM 027 e 028
 
-GP 59                                            PAM 046 e 092
 
-Ebauchez Chezard 7400                    PAM 080
 
-Omega/Lemania 920                         PAM 078
 
-Girard Perregaux 9907                      PAM 077
 
- CHT 15 Lemania                             PAM 067
 
-Venus 179                                      PAM 047
 
-Venus 185                                     PAM 147
 
-Valjoux 234                                    PAM 163
 
-Angelus 240                                   PAM 203       
 
 
Movimenti di Manifattura
 
-P 2002                                           PAM 200, 201 e Ferrari 012
 
-P 2002-1                                        PAM 233, 289
 
-P 2002-2                                        Ferrari 007
 
-P 2002-3                                        PAM 268
 
-P 2002-4                                        NOT YET USED
 
-P 2002-5                                        NOT YET USED
 
-P 2003                                           PAM 270, 273
 
-P 2003-1                                        NOT YET USED
 
-P 2003-2                                        NOT YET USED
 
-P 2003-3                                        NOT YET USED
 
-P 2003-4                                        NOT YET USED
 
-P 2003-5                                        Ferrari 022
 
-P 2004                                           PAM 311 E 317
 
-P 2004-1                                        Luminor 1950 Titaniumo 8 Days
 
-P 2004-2                                        NOT YET USED
 
-P 2004-3                                        NOT YET USED
 
-P 2004-4                                        NOT YET USED
 
-P 2004-5                                        Ferrari 020
 
-P 2005                                           PAM 276 Luminor e Radiomir
 
-P 2006-3                                        PAM 319
 
-P 9000                                           PAM 312, 328 E 305
 
-P 9001                                           PAM 320 E 329
 
-P 9002                                           PAM 321
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 08, 2010, 14:25:09 pm
un lavoro dell'utente Manuele:

Qualche tempo fa si parlava di cronografi e di se meglio "modulari" o "integrati".
Poi si è parlato di seiko e del suo innovativo ma un po’ snobbato calibro ad innesto verticale…
Poi qualche gg fa, anche di el primero e 7750..
Perciò mi sono messo a fare un po’ di ricerche…e specie per chi si avvicina a questo mondo, ho messo giù queste righe…perché mi pare di aver colto che l’anno 1969 è stato un anno, diciamo, fruttuoso, da molto punti di vista.
Allora, tornando a bomba, la distinzione (tra crono modulare e integrato) è data dal fatto che , in un cronografo modulare tutti i pezzi del cronografo sono montati su una piastra separabile dal resto del movimento, mentre in un integrato, sono montati, pezzo per pezzo, sul resto del movimento stesso.
Il primo modulare in questo senso – se nn erro-  è stato il Buren calibro 11, del 1969.
Si tratta però, a ben vedere, di una distinzione fittizia. Cronografi modulari e integrati funzionano nella stessa maniera, e la distinzione sostanziale è solo la forma delle piastre.
 
Tutti i cronografi costruiti fino al 1969, e la maggior parte di quelli successivi (anche oggi), in effetti, sono dei "modulari", nel senso che la parte cronografica del movimento è un modulo aggiunto alla parte standard - che non ne avrebbe bisogno per funzionare - e separato da questa. La pressione di un pulsante fa sì che una ruota aggiuntiva che prende il movimento direttamente dalla ruota dei secondi, si muova "in orizzontale", ed ingrani su un treno di ingranaggi aggiuntivi rispetto al treno del tempo, mettendolo in movimento.

Questo sistema standard provoca in effetti alcuni inconvenienti.
Il primo è che l'azionamento del cronografo, mettendo in moto almeno 4 ruote aggiuntive (con il contaore diventano almeno sei), con la conseguente resistenza, fa sì che l'orologio abbia velocità diverse a seconda che il cronografo sia azionato o meno, e anche la riserva di carica sia differente nei due casi.
Il secondo è che i denti delle ruote coinvolti nell'azionamento del cronografo non hanno la forma migliore per evitare l'usura, ma la migliore per favorire l'ingranamento rapido e senza scosse. Quindi, se il cronografo fosse azionato in permanenza, si usurerebbero molto prima degli altri.
Il terzo è che il movimento "a scatto" della ruota che aziona il cronografo è comunque traumatico. Provoca tensioni sugli assi della ruota dei secondi, e inevitabilmente, dato che i denti non si presentano nella posizione ideale al momento dell'azionamento, provoca uno scatto avanti o indietro della lancetta dei secondi cronografici di qualche decimo. Variabile di volta in volta.
Insomma, il famoso “saltino” che si coglie a volte quando si aziona il crono.
Qui sopra ho elencate in poche parole, piccoli “problemi” dati dalla complicazione della cronografia
 
E cosa succede nel 69?
nel 69 alcune case concorrono alla corsa al primo cronografo automatico…
La storia (per chi maneggia bene con l’inglese) si può leggere qui:
http://www.onthedash.com/docs/Project99.html

Quello che va notato, è che tutti e tre i progetti concorrenti, oltre ad introdurre un cronografo automatico, introducevano almeno un'altra importante novità
-          il modulo Dubois-Depraz per il Calibro 11
-         il primo cronografo da polso "fast beater" a 36000 alternanze per l'El Primero
-         il primo cronografo ad "azionamento verticale" per il Seiko 6139
 
Tutte innovazioni e progetti validissimi ancora oggi, visto che tanti, ha preso spunto da tali progetti..
Migliorandoli, ecc
Ma nessuno può essere realmente considerato meglio dell’altro o + geniale.
Vediamo, a mio modo di vedere, perché:

Il Calibro 11 era una soluzione complessa ad un problema inesistente. Solo le pippe dei progettisti (si era sempre fatto così) faceva sì che essi ritenessero indispensabile piazzare il modulo cronografico sulla parte alta del movimento invece che sul lato quadrante, e quindi dovessero impelagarsi con il microrotore , non ha mai funzionato un granchè bene, e costrinse i due partner maggiori a cercare l'accordo con Buren, e quindi a trascinare dentro Hamilton.
Un problema del microrotor era dato che o era in un materiale davvero massiccio, o aveva alcuni problemi di natura cinetica.

L'El Primero era eccellente tecnicamente (non a caso è l'unico sopravvissuto ancora oggi), ma era sostanzialmente un cronografo classico con la parte cronografica spostata, ed il movimento appiattito al massimo, per fare spazio ad un rotore classico. Era insieme la soluzione concettualmente più scontata, e anche quella tecnicamente più difficile.

Il Seiko 6139 (poi affiancato dal 6138, con il contaore) era il movimento che più si avvicinava alla genialità, ad un cambiamento nel concetto stesso del movimento cronografico. Ma era come se, una volta che avevano fatto tutta la strada verso un movimento geniale, i tecnici della  Seiko si fossero fermati subito prima dell'ultimo passo.
Insomma, darono per ultimato e rivoluzionario un mezzo cronografo, o un mezzo “orologio”, inteso come oggetto che misuri il tempo

Nel 6139 per la prima volta, la parte cronografica è realmente integrata nel movimento. La ruota dei secondi cronografici è la quarta ruota del treno del tempo, messa in posizione centrale, su cui, al momento dell'azionamento del cronografo, viene semplicemente "depositato" dall'alto l'asse della lancetta dei secondi cronografaci.
Con questa soluzione:
si ridusse della metà il numero di ruote aggiuntive (rimangono quelle del contaminuti e del contaore) e ad un valore trascurabile la resistenza e l'usura aggiuntiva date dall'azionamento del cronografo (infatti rimangono le ruote che si muovono più lentamente,e che quindi hanno meno frizione, inoltre la forma dei denti è quella giusta)
sì eliminò lo stress sulle ruote dato dall'azionamento del cronografo
sì eliminò qualsiasi scossa iniziale della lancetta dei secondi cronografaci (il famoso saltello/scatto che dicevo sopra)
in soldini, se ci pensate, per il movimento 6139 è indifferente che il cronografo sia azionato o meno.
Insomma, la lancetta del crono, equivale in pratica a quella dei secondi continui, ma da una posizione di fermo.
 
La differenza tra il 6139 e i movimenti cronografici precedenti (e quasi tutti i successivi) era davvero sostanziale. Il 6139 nasceva davvero come “crono”
Mentre gli altri, eran orologi normalei, che potevan “anche” fare i crono.

il 6139 era tecnicamente il + adatto alla funzione per cui era nato (crono), ma chi lo prendeva si trovava di fronte a quale bivio?
Se azionava la parte crono e la usava come secondi continui (tanto lo sforzo è uguale) non aveva il gusto e la possibilità di azionarlo come “complicazione” o come utilizzo del crono vero e proprio, perché andava azzerato e fatto ripertire.
Se non lo teneva azionato, rinunciava alla lancetta dei secondi (infatti, dato che la quarta ruota era centrale, non rimaneva nulla a cui attaccare una lancetta dei secondi continui, a meno di avere due lancette dei secondi centrali, con conseguente confusione) ed aveva un orologio un po’ immobile (non si vede niente in funzione).
C'era inoltre anche qualche problemino con il dimensionamento dei pezzi, che rendeva il movimento un po’ più fragile dei concorrenti e qualche complicazione nel mettergli mano.

Insomma, tutti e tre innovativi, tutti e tre ottimi progetti
Ma tutti e tre con pro e contro
E nessuno sembrava poter conquistare il primo posto sul podio dell’innovazione
 
Per arrivare al “genio” (poi qualcuno dopo sto post, mi insulterà! Hi hi hi!!), bisogna aspettare due anni ed un quarto concorrente.
Quale?
CITIZEN

Citizen si confrontava con Seiko da anni sul mercato giapponese.
Con Seiko che aveva, in genere, il vantaggio di usare materiali e grafiche migliori per casse e quadranti, mentre Citizen usava in genere movimenti meglio congegnati. Le due compagnie di solito mettevano in commercio movimenti e modelli di orologi molto simili solo a pochi mesi di distanza l'una dall'altra.
Il cronografo automatico di Seiko però prese in contropiede Citizen, che ci mise due anni per far uscire la sua versione.
Alla fine però furono anni ben spesi. Citizen, per il suo movimento 8110, infatti riprese in pieno (per non dire che copiò spudoratamente) lo schema Seiko per quanto riguardava la trasmissione del moto, ma dimensionò meglio tutti i pezzi, usò un treno di ricarica automatica bidirezionale (contro l’unidirezionale del seiko) ad ingranaggi, mise l'antishock anche alla ruota di scappamento, due rubini in più, e accelerò il bilancere a 28800 frequenze (contro le 21600 del seiko), ottenendo il secondo cronografo "fast beater" della storia (il primo posto era dello zenith el primero, come detto sopra, con 36000)
Direte voi che tutto questo lo renderebbe un movimento tecnicamente migliore, ma non più geniale.
Dove sta la svolta geniale?
Il genio stette nel fare l'ultimo passo, ovvero nel rendersi conto che, in un cronografo ad azionamento verticale, aggiungere la funzione "flyback" (l'azzeramento al volo degli indici cronografici senza fermare il cronografo. Una complicazione fino ad allora presente solo in cronografi molto costosi, ed utile, ad esempio, per prendere una serie di tempi in circuito) costava poco, e risolveva tutto. Si aveva non solo una funzione aggiuntiva ma, insieme, la lancetta dei secondi continui e l'azionamento del cronografo con un solo pulsante.
Insomma, era come il 6139, quindi tecnicamente nato come crono, ma un po’ + orologio per via della possibilità di utilizzare la lancetta crono come una dei secondi continui….e “al volo”…passare alla cronografia senza dover azzerare…e ripartire.

Non si può dire che la portata della rivoluzione sia stata ben compresa.
Per di +, come seiko, il marketing Citizen, che non spinse per nulla sulla cosa.
E pure chi lo comprava, non è che ne facesse chissà quale pubblicità.
Il movimento cmq ebbe un buon successo soprattutto perchè competeva con ben + costosi tra i cronografi automatici.
Era l'equivalente automatico del movimento Landeron…e costava molto meno.
l’orologio di maggiore appeal e successo, con questo calibro (8110) fu  il "bullhead" che è un bicompax "truccato" da tricompax.
Ma è vero che non poteva avere l’altionanza e il blasone di Breitling, heuer o Zenit El Primero.

Per fare un confronto con un altro movimento "popolare" uscito due anni dopo, il Valjoux 7750 "base", spesso considerato l'apice della semplicità (ma a mio modesto parere, anche ottimo), l'8110a risulta più compatto, ha la ricarica bidirezionale, ha sei rubini in più, tre ruote (veloci) in meno, una funzione in più con una lancetta ed un quadrante in meno, e i vantaggi dell'azionamento verticale e della maggiore integrazione.
 
E così si passa dal 69..agli  80
Dove i quarzi presero il sopravvento, in particolare tra quello che doveva essere il prodotto “pop”.
Citizen interruppe la produzione dell'8110 e nello stesso periodo vennero abbandonati anche il 6138-6139 e il Chronomatic di heuer) con il risultato che l'orologeria meccanica fece davvero un passo indietro, o come minimo, si fermò un attimo

Bisognerà aspettare sei anni perchè Piguet riprenda l'azionamento verticale del cronografo, e altri due pechè lo metta su un movimento automatico (1185). Ma la concezione è diversa. Il movimento viene normalmente chiamato "altamente integrato", ma in realtà è un mezzo integrato o semimodulare.
Scegliete voi.
La ruota dei secondi cronografici non è la quarta ruota del treno del tempo, ma è sempre in presa con questa attraverso un pignone (e sono già due ruote aggiuntive veloci). Il treno degli ingranaggi cronografici ha lo stesso numero di ruote di un treno classico, ed è sempre aggiuntivo rispetto al treno del tempo. Il movimento guadagna una quasi inutile piccola lancetta dei secondi continui, ma perde il “flyback” e il giorno della settimana (e la ricarica automatica è uni direzionale).
 
Un po’ di annetti e …arriva ROLEX col 4130 ad azionamento verticale (usato sui Daytona), che riprende lo schema Piguet ma perde del tutto il datario.

Due anni fa la Seiko torna sul luogo del delitto e spara fuori l'8R28, che però non è un evoluzione del 6139.
Anzi, un po’ lo è ma riprende anche lo schema Piguet, ed ha le stesse funzioni.

Poi arriva l’attuale Breitling…che in parte riprende Piguet (senza datario), con il B01.
 
La scheda di presentazione (del B01) che ho trovato su un giornale a casa di mio papà diceva: "l'azionamento verticale della cronografia, sinonimo di orologi di alta qualità".
Per avere ragione, può darsi anche che ce l'abbiano.
Ma mi chiedo quanto pensassero ai modesti, popolari, poveri e snobbati orientali degli anni '70 quando l'hanno scritto.
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: aratro - Ottobre 08, 2010, 16:11:27 pm



La scheda di presentazione (del B01) che ho trovato su un giornale a casa di mio papà diceva: "l'azionamento verticale della cronografia, sinonimo di orologi di alta qualità".
Per avere ragione, può darsi anche che ce l'abbiano.
Ma mi chiedo quanto pensassero ai modesti, popolari, poveri e snobbati orientali degli anni '70 quando l'hanno scritto.



prima di tutto tu e roberto state facendo un ottimo lavoro
e per questo vi ringrazio :D :D


sembra che in questi ultimi anni l'orologeria abbia perso la memoria ;)
personalmente l'innesto verticale non lo stimo
in quanto lo dovete pensare come un panino
multistrato  tenuto insieme da uno stecco di legno
che lo tiene e non vi  fa vedere cosa c'e' dentro


mi spiego meglio
è una ruota
multi strato
che  a comando
si apre
 per portare il movimento
alla ruota secondi chr
è una ruota sempre in movimento
non può essere manutentata
perchè non apribile e di conseguenza non lubrificabile
ad eccetto il  cal. 4130
cal. peraltro che anche qui si distingue ;D

Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Ottobre 08, 2010, 19:13:53 pm
non è stata mai messa una foto del gruppo:

(http://img337.imageshack.us/img337/5156/1250693026.png)

1 pignone della ruota dei secondi
2 ruota di rinvio (sul suo asse si sviluppa il sistema di innesto)
3 disco di innesto
4 molla
5 ruota conduttrice
6/7 pinze
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 09, 2010, 07:09:08 am
ottimo Fabri.... ;)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Airangel - Ottobre 09, 2010, 07:22:18 am
Una ricerca dell'utente Dani80

Da www.orologidiclasse.com

Il background
Oltre 500 anni fa l’uomo era completamente indifferente di fronte alla possibilità di conoscere l’ora in un preciso istante della giornata, ma la cosa è andata “peggiorando” fino ad arrivare ai nostri giorni dove dispositivi come cellulari e organizers sono lì pronti a gridarti tutte le volte che vuoi non solo che ora è ma anche, ora che lo sai, che cosa devi fare.

Gli orologi dal 1500 in poi possedevano già un meccanismo in grado di fornire la data, il giorno e il mese e naturalmente anche l’ora, al tempo misurata in maniera molto imprecisa: i primi segnatempo tra l’altro non contemplavano neppure la possibilità di leggere i minuti.
In un orologio con calendario i mesi sono tutti uguali, tutti di 31 giorni. Ovviamente, considerando un funzionamento continuo senza soste in un anno, in cui i mesi potranno essere di 28, 29, 30 e 31 giorni, sarà necessario correggerlo cinque volte. Il primo giorno del mese di marzo, maggio, ottobre e dicembre.



(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2010/10/patek-philippe-5207.jpg)
Patek Philippe Calibro R TO 27 PS QI


Dalla soluzione la poesia
Non c’è un appassionato di orologi meccanici che non sogni di possedere un calendario perpetuo, perché sa che dentro a quella cassa c’è qualcosa di molto complicato e perciò molto misterioso.
Allora perché non parlare ancora della magica Ref. 5207 di Patek Philippe presentata a Baselworld 2008 come interpretazione magistrale dell’argomento calendario perpetuo? In realtà è un Grand Complication perché include tanto per esagerare anche una ripetizione minuti e un tourbillon nascosto (com’è scritto nelle antiche tradizioni orologiere), che però – con rispetto – tralascerò in questo post.

(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2010/10/patek-philippe-ref-5207.jpg)
Patek Philippe Ref. 5207


Dietro un aspetto estetico molto minimalista c’è anche un calendario perpetuo, istantaneo in tutte le sue funzioni.

Ora proverò a descrivertelo in profondità: ad un certo punto inserirò pari pari la spiegazione fornitami dall’ufficio stampa Patek Philippe, perché meglio di così non si potrebbe proprio spiegare.

Premessa: tutti i calendari perpetui richiedono da meno di mezz’ora di tempo a qualche ora per modificare tutte le loro indicazioni. Il vero test è fatto alla mezzanotte del 28 febbraio: il disco della data deve avanzare di quattro giorni per arrivare al 1°marzo. E’ per far ciò che accada che tutti i maestri orologiai sudano sette camicie. Il modulo del solo calendario perpetuo del Patek Philippe 5207 è composto di 212 elementi e i tecnici della Maison riuscirono due anni fa ad assicurare che a mezzanotte i dischi che indicano il giorno, la data, il mese e l’anno bisestile fossero in grado – se il momento l’avesse richiesto – di avanzare simultaneamente. E’ un modulo indipendente in quanto inseribile in uno dei movimenti meccanici esistenti. Tutto è però tracciato con molto ordine: il Calibro del 5207 è il R TO 27 PS QI del 5207 ci dice che R sta per ripetizione minuti, TO per tourbillon, 27 mm è il diametro, PS sta per piccoli secondi e le ultime due lettere QI, Quantième (calendario) Istantaneo.

(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2010/10/patek-philippe-5207-explode.jpg)
esploso Calibro R TO 27 PS QI


La forza: volendo far compiere al calendario perpetuo tutte queste funzioni istantaneamente – non dimentichiamoci poi anche delle altre complicazioni – sarebbe stata necessaria un energia impensabile e alla Patek Philippe hanno pensato di complicarsi ancora di più la vita imponendosi – per capitolato – che gli scatti istantanei sarebbero dovuti avvenire anche in presenza di una riserva di carica residua di appena due ore e mezza. Dulcis in fundo la natura costruttiva del 5207 prevede non sottili lancette, ma dischi molto più pesanti da muovere.
Risposta: una molla lunga 425 mm avvolta in un bariletto di meno di 10 mm, per l’esattezza 9,18 mm, che garantisce una riserva di carica – utilizzando tutte le funzioni – di circa 48 ore: una prova di grande capacità di progettazione, disposizione razionale globale dei componenti e soluzioni adottate. E’ un movimento meccanico a carica manuale

Inizio spiegazione Patek Philippe

La prima delle due innovazioni brevettate riguarda l’attivazione delle indicazioni del calendario mediante una grande bascula.

(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2010/10/patek-philippe-calendario-perpetuo-istantaneo.jpg)
la soluzione Patek Philippe per il calendario perpetuo istantaneo


La grande bascula è comandata da un rastrello a quattro pioli (1) che, lavorando congiuntamente con una leva dei mesi (2), posiziona la camma di programmazione annuale, essa stessa collegata ad altre camme di commutazione tramite bracci articolati, e controlla il cambiamento collettivo ed istantaneo dei dischi della data, del giorno, del mese e dell’anno bisestile. Questo funzionamento complesso spiega la forma inedita e complicata di questa grande basculla (3), costituita da quindici componenti singoli, di cui alcuni sono mobili. Essa permette l’attivazione collettiva e istantanea delle indicazioni del calendario. La programmazione annuale si basa su una camma di quattro anni(4), satellite della camma dei mesi (6).
La seconda innovazione brevettata riguarda l’acrobazia quotidiana necessaria al cambiamento delle indicazioni del calendario. Alla fine dei mesi di 31 giorni, il disco della data deve avanzare di ungiorno, ma di due giorni se il mese è di 30 giorni. Se l’anno è bisestile, il disco deve saltare tre giorni per passare dal 29 febbraio al 1°marzo. Negli anni non bisestili il calendario deve saltare quattro giorni per passare dal 28 febbraio al 1°marzo. Tutto ciò comporta un incremento graduale della traiettoria e della deviazione angolare della grande bascula, e quindi anche una regressione progressiva dell’angolo tra la grande bascula e l’asse su cui si esercita l’azione della molla di trascinamento, il che indebolisce proporzionalmente la forza risultante della molla. Non si può d’altra parte rimediare all’indebolimento di questa forza ricorrendo semplicemente a una molla motrice più potente, soprattutto perché, alla fine dei mesi «lunghi» si aumenterebbe il rischio divedere il disco della data saltare fino al 2 o al 3 del mese invece di fermarsi sul 1°. Gli ingegneri hanno dovuto perciò trovare una soluzione per far avanzare il disco della data con una forza sempre controllata a prescindere dalla durata del mese in corso.
Patek Philippe ha inventato un sistema basato su due molle (5) di eguale potenza che agiscono in direzioni differenti. Durante i mesi «lunghi», la grande bascula è collegata solo alla prima delle due molle (5.1) a causa del suo angolo chiuso. L’energia di questa molla è sufficiente a far avanzare il disco della data (e le altre indicazioni del calendario) di uno o due giorni in modo istantaneo e controllato. Maggiore è la deviazione della bascula, tuttavia, più debole è la forza della prima molla. Quando si oltrepassa un certo angolo, la grande bascula entra in contatto con la seconda molla (5.2)il cui vettore di forza è deviato di circa 45°rispetto a quello della prima molla: tanto minore è la forza esercitata sulla grande bascula dalla prima molla, tanto maggiore è l’effetto della seconda molla. Questo accorgimento garantisce che, anche alla fine del mese di febbraio, le indicazioni del calendario potranno usufruire di energia sufficiente per avanzare in modo controllato fino al 1°marzo. Il dispositivo descritto costituisce la seconda innovazione che ha dato luogo al deposito di un brevetto ((5) deposito di brevetto svizzero n°01080/07).
Allo scopo di proteggere questa fragile interazione di forze, le fasi lunari vengono fatte avanzare separatamente alle 2 del mattino. A quell’ora la grande bascula è completamente passiva, tanto che l’ampiezza del bilanciere non è influenzata dai movimenti del meccanismo del calendario.

Fine spiegazione Patek Philippe

Una curiosità: tanto per ritornare sulla terra il Patek Philippe 5207 calendario perpetuo, ripetizione minuti, tourbillon è sottoposto alla certificazione di cronometro dal COSC come un banale movimento meccanico da poche centinaia di Euro, ma dopo averla conseguita la Maison – dichiarava nel 2008 – che i bollettini venivano consegnati direttamente nelle mani del presidente Philippe Stern – ora in meritata pensione – che visionandoli avrebbe dato o meno l’approvazione finale se quel Calibro fosse stato degno di chiamarsi «Patek Philippe Tourbillon» o se, dopo una seconda regolazione in fabbrica sarebbe stato rispedito all’ente certificatore per un nuovo esame…

Questo calendario perpetuo istantaneo è avvolto da un’atmosfera magica, come lo è stato Breguet ai suoi tempi quando inventò questa complicazione.
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: aratro - Ottobre 13, 2010, 16:50:50 pm
non è stata mai messa una foto del gruppo:

(http://img337.imageshack.us/img337/5156/1250693026.png)

1 pignone della ruota dei secondi
2 ruota di rinvio (sul suo asse si sviluppa il sistema di innesto)
3 disco di innesto
4 molla
5 ruota conduttrice
6/7 pinze


ma chi sei :o :o ;) :)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: fabri5.5 - Ottobre 13, 2010, 22:49:39 pm
non è stata mai messa una foto del gruppo:


1 pignone della ruota dei secondi
2 ruota di rinvio (sul suo asse si sviluppa il sistema di innesto)
3 disco di innesto
4 molla
5 ruota conduttrice
6/7 pinze


ma chi sei :o :o ;) :)

la foto arriva dal mensile l'Orologio.
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Dani80 - Giugno 08, 2011, 13:40:39 pm
Approfitto di questo topic per pubblicare un post dedicato ai Rapporti Aurei applicati al design degli orologi, magari con l'angolo tecnico (inteso come "meccanico") c'entra poco, ma lo ritengo comunque di discreto interesse nell'ambito della progettazione e delle teorie matematiche che vengono applicate a determinati segna-tempo...



Si tratta di un "A.Favre & Fils. - Phoenix 10.1 Quantième à Grand Affichage Rotatif", che in particolare sfrutta i princìpi del teorema di Pitagora...


(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2010/12/a-favre-fils-phoenix-10-front.jpg)


(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2010/12/a-favre-ratio.jpg)


[Figura 1] il rettangolo in rosso delimita la larghezza del cristallo del quadrante e nel contempo definisce la lunghezza delle anse in proporzione alla larghezza della cassa (1° Rapporto Aureo)

[Figura 2] il quadrato n°2 definisce la larghezza dell'ansa, i quadrati n°3-4 definiscono le coordinate per il taglio dell'angolo della cassa (2° Rapporto Aureo)

[Figura 3] l'angolo dato alla carrure della cassa (inclinato di 7° tra la parte superiore e quella inferiore) cerca di creare l'illusione ottica che lo spessore della cassa stessa sia più sottile se la si guarda in prospettiva a 3/4 (3° Rapporto Aureo)


Per finire, visto che anche l'occhio vuole la sua parte, ecco un immagine del calibro montato all'interno (davvero bello) :D ;)

(http://www.orologidiclasse.com/wp-content/uploads/2010/12/phoenix-10-calibre.jpg)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Lu82ca - Ottobre 05, 2013, 15:08:31 pm
Ragazzi scusate utilizzo qs topic per sapere che movimento acquistare, è quindi quale movimento monta l hamilton khaki field king quartz...ho trovato su internet un eta 955.132..però smontato invece è un esa 955.132 ce differenza ? tnks a lot
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: FEDELE - Novembre 15, 2013, 00:23:02 am
 ::) ::)
Titolo: Re:L'angolo tecnico
Inserito da: Istaro - Luglio 01, 2015, 19:23:00 pm
Plaudo all'apertura della nuova sezione "L'angolo tecnico"!  :D

A questo punto, però, si pone il "problema" di rendere fruibile questa discussione omonima...
Non dovrebbe essere impossibile, considerato che ha ancora una lunghezza ragionevole (otto pagine).

Io propongo ai moderatori di rinominarla "Glossario di orologeria" (o qualcosa di simile), considerato che la maggior parte dei post inseriti ha questa caratteristica.

I post "eccentrici" rispetto al glossario, che cioè sviluppano singoli aspetti e non fanno riferimento diretto ad altri post della discussione, potrebbero essere presi in "affidamento" da un moderatore, che li potrà utilizzare per aprire progressivamente nuove discussioni sugli argomenti relativi, oppure aggiungerli a nuovi topic che saranno nel frattempo aperti.

Titolo: Re:Glossario di orologeria
Inserito da: Istaro - Aprile 20, 2016, 23:11:07 pm
Questo topic, secondo me, merita di essere inserito tra quelli "in evidenza" della sezione".

Che ne pensate?
Titolo: Re:Glossario di orologeria
Inserito da: Istaro - Maggio 10, 2016, 15:44:30 pm
Questo topic, secondo me, merita di essere inserito tra quelli "in evidenza" della sezione.

Rinnovo la proposta, nonostante le scarse adesioni (ma anche le scarse obiezioni  ;D ).

Non so se il suggerimento è semplicemente sfuggito all'attenzione dei moderatori; o se hanno ritenuto che fosse poco opportuno o poco supportato (c'è un quorum da raggiungere?  :P ).
Titolo: Re:Glossario di orologeria
Inserito da: AleArturo - Maggio 10, 2016, 18:44:47 pm
Non avevo neanche visto la discussione.

Credo che qualcuno si dovrebbe curare di inserire nel primo post (o comunque nella prima pagina) tutte le definizioni, altrimenti si rischia che l'idea di un glossario venga sommersa dalla quantità di pagine fra le quali si perdono i lemmi, ma che sarebbe carino avere anche questo topic in rilievo.
Titolo: Re:Glossario di orologeria
Inserito da: Istaro - Luglio 18, 2017, 22:40:20 pm
Questo è un topic che i meno esperti (ma non solo) troveranno utile avere in evidenza.