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Topics - claudio969

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Orologi e Co... / FP Journe Resonance yellow dial: declinazione artistica.
« il: Settembre 23, 2018, 22:01:35 pm »
Dal sito web di FP Journe:
"Ogni oggetto oscillante emette vibrazioni, i corpi vicini assorbono la stessa frequenza, è il principio usato per sintonizzare una radio sulla stazione giusta.

Nel caso di un orologio da polso a risonanza creato da François-Paul journe, ogni bilanciere funge alternativamente da eccitatore e risuonatore. Quando entrambi gli equilibri sono in movimento, raggiungono uno stato di "simpatia" attraverso l'effetto della risonanza e iniziano a battere naturalmente nella direzione opposta. I due equilibri si sostengono a vicenda, dando maggiore inerzia al loro movimento. Questa armonia è possibile solo se la differenza di frequenza tra i due non è superiore a cinque secondi al giorno accumulati in 6 posizioni. La loro regolazione è un compito estremamente delicato. Mentre un movimento di disturbo esterno influisce sul funzionamento di un orologio meccanico tradizionale, nel caso di un orologio a risonanza questo stesso disturbo ha l'effetto di accelerare uno degli equilibri e rallentare l'altro. Poco per volta, i due bilanceri tornano insieme per raggiungere un punto di accordo e quindi eliminare il disturbo. Questo innovativo cronometro offre un livello di precisione che non ha rivali tra gli orologi meccanici. "

E' tanto che avevo il desiderio di trovare il tempo per presentare un orologio che ho a lungo desiderato e che ritengo essere uno dei capolavori di uno dei maggiori Watchmakers del secolo: FP Journe.
Se non considero la prima Grand Sonnerie in pezzo unico e il Tourbillon T10 (L.E. 10 esemplari), che erano praticamente dei magnifici pezzi artigianali realizzati su commissione,, ritengo il Resonance (per gli amici Reso) e il Tourbillon (primo orologio di serie) i maggiori capolavori del geniale orologiaio francese.

I primi orologi di Journe furono realizzati tutti con movimento in ottone (oggi sono in oro rosa) e con 2 dial: oro bianco / oro rosa.  Quest'ultimi inizialmente non ebbero molto successo (furono realizzati per solo 4 anni), le vendite furono al 90% di oro bianco, probabilmente perchè il dial oro rosa e in alcuni addirittura giallo, probabilmente risultava troppo diverso o appariscente.
E' incredibile come oggi, dopo quasi 20 anni, gli appassionati desiderano e ricercano principalmente il dial più raro e colorato (preferito anche all'attuale salmone opaco), e in asta arrivano a pagarlo anche il doppio rispetto al dial in oro bianco o alle versioni più attuali.

Negli ultimi anni sto rivedendo radicalmente la mia raccolta (e non è facile) con l'obiettivo e desiderio di arrivare ad alcuni dei segna tempo più significativi di quei Watchmakers per me più stimolanti del panorama orologiero.
Questo il motivo della mia scelta del Resonance che ho ricercato per anni in questa declinazione. Una ricerca non facile perchè le prime versioni di Journe, hanno un dial molto delicato ed è stato arduo trovar degli esemplari in perfette condizioni. Inoltre desideravo poter avere un dial giallo più del rosa (comunque bellissimo) ed una misura di 38mm.

Il fascino della Risonanza che per primo Antide Janvier, poi Breguet studiarono applicandola ad alcune creazioni e che 200 anni dopo, FP Journe per primo, ha portato in un orologio da polso. Un movimento magnificamente disegnato, con un'architettura splendida e buone decorazioni. Ho sempre sostenuto che se alcuni orologi di Journe avessero avuto anche delle decorazioni artigianali di alto livello, probabilmente sarebbero stati, nel loro complesso, tra i migliori orologi da polso della storia.










2
Un saluto a tutti, come da titolo vendo quello che considero uno dei perpetuali più affascinanti in commercio.
L'orologio è stato disegnato da uno dei maggiori Watchmakers del secolo: Derek Pratt.
Tutti i più grandi nomi dell'orologeria che ho letto e conosciuto hanno definito Pratt un genio assoluto, uno dei maggiori protagonisti di tutti i tempi. Il mitico George Daniels dichiarò che non avrebbe ottenuto i suoi eccezionali successi sullo scappamento coassiale senza l'apporto del suo amico Pratt, Richard Stenning della mitica orologeria Charles Frodsham, appena qualche giorno fa mi ha detto personalmente di considerare Pratt il più grande orologiaio del secolo.
L'apporto di Derek Pratt alla meccanica è stato fondamentale per tutto il settore, inoltre l'orologiaio austriaco ha disegnato alcuni tra gli orologi da tasca più belli del novecento.
Nell'orologeria da polso ha realizzato pochissimi segnatempo ma che hanno definito lo stile e il successo dell'attuale Urban Jurgensen e ha influenzato evidentemente lo stile di Kari Voutilainen che oggi con le sue creazioni è tra gli orologiai più desiderati dagli appassionati di tutto il mondo.
Voutilainen in un'intervista di qualche anno fa dichiarò che per il suo cinquantesimo anno si era fatto un regalo speciale, proprio il perpetuo UJ che oggi sto mettendo in vendita.

Il Perpetuo Ref. 3 è ancora oggi la proposta più apprezzata e completa (grazie alla riserva di carica al 12) nel listino Urban Jurgensen
www.urbanjurgensen.com/collections/perpetuals/reference-3
Il suo costo attuale è, a dir poco - esorbitante - e negli anni questo modello non è cambiato di una virgola.
Come dicevo sopra, il disegno del dial ha influenzato molti grandi Watchmakers e brand, vi basterà osservare le creazioni di Kari Voutilainen (i guillochée, le sfere, la cassa) e il design del perpetuo realizzato da Denis Flageollet per De Bethune.

RICAPITOLANDO:
Urban Jurgensen ref. 3, calendario perpetuale, cassa in platino, Limited Edition.
Fasi luna (luna in oro), dial argentè, la base del movimento è affidata ad uno dei migliori dell'industria, il celebre FP71 con un rotore in oro 21 carati magnificamente lavorato.
La qualità del Ref 3 è molto alta nel panorama delle Maisons, ciò perchè rispetto agli altri brand, l'apporto manuale in UJ è elevato e di assoluta qualità, le sfere sono in oro massiccio e realizzate in fusione in unico pezzo, il guillochée è davvero apprezzabile e la cassa ha un magnifico e seducente disegno dalle linee morbide, e anse a goccia splendidamente realizzate e integrate.
L'orologio, come potrete verificare dalle foto, è in eccellenti condizioni, mai lucidato, indossato pochissimo e completo di tutto il corredo, anche la sua scatola originale foderata in struzzo.
L'orologio messo sul cronocomparatore tiene perfettamente il tempo, il movimento è pulito e gli olii sono a posto.

Prezzo offerto 28.000 euro per una trattativa veloce e senza ulteriori ribassi, non sono interessato a permute dal momento che vendo l'orologio esclusivamente per poter prenderne un altro.

Il prezzo ritengo sia molto interessante rispetto all'offerta sempre esigua del mercato di questo Perpetuo UJ (in questo momento sul solito motore di ricerca c'è in vendita realmente soltanto una ref. 2, la versione senza riserva di carica, è in platino ed è offerto ad un prezzo di ben 8.000€ più alto).

Come avrete capito dalle mie parole, con questo orologio ritengo di metter in vendita uno dei migliori, più belli e rari perpetui in produzione, e lo faccio esclusivamente per poter arrivare ad uno dei miei Dream Watch che in queste ore ho l'opportunità di acquisire.

Contatti in MP.

L'orologio è offerto anche su altri siti.
Ringrazio OROLOGICO per la possibilità e lo spazio a disposizione.





















3
Citando il titolo di un celebre film del grandissimo Troisi: "Scusate il ritardo"

Volevo aver il piacere di presentare personalmente l'evento su Orologico e spero che facendolo non violo alcuna norma, se così fosse Patrizio, basterà dirmelo.

Watchmakers - The Masters of Art Horology è una mostra su cui sto lavorando oramai da molto tempo, quasi 2 anni.
L'idea: una mostra itinerante che espone in splendidi spazi museali e galleristici dedicati all'arte, le creazioni di 13 tra i migliori Watchmakers del pianeta.

Ammetto che non è stato affatto semplice la realizzazione di questo progetto perchè molti dei Watchmakers non mi conoscevano, il mondo dell'arte non ha mai esposto mostre di orologeria contemporanea e, come Roberto può confermare, le istituzioni avevano uno sguardo particolarmente "assente" mentre gli spiegavamo il progetto (questo in Italia perchè all'estero è stato assai più semplice).

Nonostante ciò, sono fiero di affermare che la più grande mostra itinerante di Orologeria contemporanea che celebra le creazioni dei maggiori Watchmakers del pianeta nasce in Italia, da un'organizzazione italiana, e l'opening mondiale avrà luogo a Roma.





(fine prima puntata  ;D)

4
Ian Skellern ha scritto: più che agli orologi sono interessato alle storie di grandi orologiai che si celano dietro una creazione.
Ecco, questa cosa in modo subcosciente probabilmente ha sempre influenzato molto anche me ma leggerla mi ha aperto gli occhi e forse mi sta spingendo da circa un anno a trasformare la mia raccolta di orologi, in una collezione. In qualcosa che ha un senso tematico, dei parametri.
Ho iniziato a inseguire degli orologi rappresentativi di alcuni orologiai che, è mia opinione, sono più che dei designers e non sono solo orologiai, sono per capacità e talento degli artigiani straordinari e in alcuni casi, potremmo definirli: Artisti.
Questa rivisitazione della mia raccolta naturalmente non poteva esser indolore perchè per inseguire dei grandi orologi (e anche poi per indossar questi pezzi più spesso), a meno che non si ha il pozzo di San Patrizio, è necessario sacrificare anche alcuni pezzi che si possiedono e si apprezzano moltissimo. L'unica consolazione in questo caso, è vederli finire in mano di veri appassionati!

Fatta questa lunga e sentita premessa, qualche parola su Urban Jurgensen e Derek Pratt.
Urban Jurgensen è una maison che prende il nome dal noto orologiaio danese vissuto tra la fine del settecento e l'ottocento, ai tempi cioè del grande Breguet, con cui collaborò, così come con Ferdinand Berthoud, John Arnold e il famoso Jacques-Frédéric Houriet (di cui sposò anche la figlia).
Figlio di orologiaio, così come lo diventarono anche i suoi 2 figli, raggiunse un enorme successo e fama specialmente per i suoi orologi da marina.
Lo stile è quello inglese, particolarmente in voga in quel periodo, che tutti noi spesso definiamo, per amor di sintesi, con il nome dell'orologiaio più straordinario e famoso di tutti i tempi: Abraham Louis Breguet (non ti eccitare Gianluca  :D)

Derek Pratt è il nome invece di uno dei maggiori watchmakers del '900 a cui nei primi anni '90, Peter Baumberger, il nuovo proprietario della rediviva Urban Jurgensen, affida la direzione artistica della società.
Pratt, grande appassionato di orologi da tasca, realizzerà per la UJ dei tasca straordinari, veri e propri capolavori di tecnica e estetica sintesi di straordinaria cultura orologiera e competenza tecnica.
Nonostante i tasca siano quasi tutti oramai ignorati dal mercato, quelli di Pratt, sono premiati così come tutti i capolavori dei maggiori orologiai protagonisti della storia dell'orologeria. Ad esempio il tasca ovale del 91 di Pratt, tourbillon remontoir con scappamento a molla, fu aggiudicato a oltre 300k











Grande amico di George Daniels (toccante il necrologio scritto dallo stesso alla morte nel 2009 di Pratt) con cui ha a lungo collaborato anche nella realizzazione dello scappamento coassiale. Fu lo stesso Daniels che scrisse che l'apporto di Pratt, la sua conoscenza degli scappamenti, fu fondamentale nella realizzazione dello scappamento coassiale..
Fu anche un grande appassionato e studio di orologi ad acqua, pare che in giro per la Svizzera ce ne siano diversi, pubblici, che portano il suo nome.




5
Salve a tutti, come da titolo, vendo un Audemars Piguet Royal Oak Perpetual in oro giallo ref. 25654, calendario perpetuale RO, edizione abbastanza rara da trovare anche sul noto motore di ricerca, affascinante il particolare dial bianco (rispetto al più frequente giallo) che contrasta con l'oro giallo della cassa e del bracciale.
Ciò che però è più importante però sono le incredibili condizioni dell'orologio, specialmente considerando che parliamo di un RO che ha quasi 25 anni!!
L'oro ha un colore brillante, la cassa non è mai stata lucidata, gli spigoli sono vivissimi, difficili da trovare anche delle semplici hairline: ci troviamo davanti all'inusuale opportunità di poter acquisire un Royal Oak Perpetuale in oro, che sembra esser un NOS, nonostante i suoi 25 anni!!
Io stesso l'ho indossato in pochissimi episodi, sempre sotto la manica della camicia.
2 anni fa è stata fatta una revisione (documentabile) presso il concessionario Bartorelli: marcia perfettamente e tutte le indicazioni funzionano...come un orologio :)
l'AP è accompagnato dalla sua scatola originale con rotore (funzionante).

Richiesta 28.500€, prezzo molto basso se consideriamo che i pochi che si trovano sul noto motore di ricerca, a parte un esemplare sito a Hong Kong, si vendono a prezzi più alti.

Valuto i seguenti scambi:

1 FP JOURNE RESONANCE Platinum with yellow dial 38mm (first series)

2 FP JOURNE TOURBILLON Platinum with yellow dial 38mm (first series)

3 DE BETHUNE DB25L or DB25QP

4 ROMAIN GAUTHIER HM Prestige

5 URWERK 103 TiALN

6 PATEK PHILIPPE WORLD TIME Ref. 5110 Platinum

7 PATEK PHILIPPE WORLD TIME Ref. 5130 Platinum

8 PATEK PHILIPPE WORLD TIME Ref. 5230 Platinum

Accetto una parziale permuta di un Rolex Submariner 114060 completo e in eccellenti condizioni.



























L'orologio è in vendita anche su altri siti.
Contatti tramite mp.
Grazie a Orologico per lo spazio ed un saluto.

6
Due perpetuali che amo molto da sempre, due perpetuali classici e dallo stile elegante e raffinato, sempre attuale.
Stile Breguet (o ad esser più precisi dovremmo dire "stile inglese") per entrambi gli orologi, nati nei primi degli anni '90, Daniel Roth in vendita per pochi anni (4/5 circa), mentre l'UJ è ancora in vendita.
Un confronto dei 2 complicati nel metallo "bianco" perchè personalmente vedo i Perpetuali come orologi quotidiani, quindi seppur a volte più affascinanti nel metallo colorato, personalmente nel bianco li vedo meno impegnativi negli abbinamenti e quindi indossabili con maggior frequenza.

Il Daniel Roth Perpetuale viene presentato nel 1991 come il primo perpetuale istantaneo ma in realtà i primi esemplari vengono consegnati solo nel 1994 e sono semi-istantanei.
Sembra che il movimento e il dial siano il frutto di un lavoro a 4 mani Roth /Dufour, la piastra di derivazione Genta, è molto ben rifinita e decorata, la cassa originale è fusa dal pieno e poi quel dial, che da sempre è il punto forte dell'orologiaio francese (straordinario disegnatore di quadranti): oro grigio lavorato al bulino con motivo lignè e fascia ore e data d'argento sovrapposta.
Misure 35x38x11, ergonomicamente ottimo al polso, considerando che amo l'orologio classico con un certo spessore perchè otticamente, quel millimetro in più, lo rende un lingottino prezioso.

l'Urban Jurgensen ref. 3 Perpetuale è disegnato da uno dei migliori watchmakers viventi, Derek Pratt, che come nei quadranti dei suoi bellissimi tasca, nel Reference 3 ha trovato un equilibrio compositivo straordinario, elegante, sublime nella sua classicità. Il guillochè del dial è di qualità e le sfere in oro sono lavorate dal pieno in modo artigianale. La cassa e le anse a tutto tondo sono....seducenti e realizzate ad arte.
La base del movimento è l'affidabile e prestigioso FP71 e la piastra è rifinita ad alto livello.
Misure 38x9,2mm, vestibilità perfetta, più "aderente" del Roth e quindi probabilmente più pratico nell'uso quotidiano anche grazie alle sue forme stondate.

Curiosità: negli anni '90 il Roth in platino costava 85k chf, l'UJ oggi costa 98k chf   :D

Di seguito le foto... lascio a voi le considerazioni



















scusate non ho trovato particolari in metallo bianco







7
Cosa scegliereste tra queste due complicazioni diverse di Journe e perchè? E quale esteticamente vi colpisce di più?
Si tratta di 2 simboli di Journe (mi sembra che con entrambi gli orologi Journe vinse al GPHG) nelle declinazioni che più amo:
 il Resonance 38mm in quel Platinum/yellow dial lucido molto scenografico di cui stiamo parlando in un recente topic, movimento in ottone (prima versione), movimento manuale dalla splendida architettura
Il Calendrier 40mm fa parte della collezione di maggior successo di Journe, la collezione Ruthenium, il colore del dial è originalissimo, il movimento essendo automatico è esteticamente meno d'effetto otticamente del Resonance, le finiture dell'orologio forse superiori a quelle del Resonance



























8
Sempre affascinato dalle complicazioni meccaniche che permettono di osservare con relativa facilità fusi orari diversi, voglio sottoporre al confronto i 3 orologi nel genere che più mi attraggono, certo che semmai un giorno ne volessi uno, sarebbe di certo tra questi, specie nelle declinazioni che vi mostro:

FP Journe Resonance prima serie in Platino con dial in oro giallo lucido, diverso rispetto le serie successive che presentano un dial matte più rosa/salmone. In questa prima serie però il movimento è in ottone anzichè in oro.



Laurent Ferrier Galet Traveller, oro rosa, dial lievemente a cupola smaltato cloisonnè dipinto a mano, zaffiro a cupola.



Patek Philippe 5130P, platino quadrante ore blu, più grande di 2 mm delle serie precedenti ma a mio gusto più intrigante nei colori del quadrante e soprattutto nelle sfere



Ergonomia
Misure:
Journe 38 x 8.8mm
Ferrier 41 x 12,6mm
Patek  39,5 x 10,26
Hanno quindi tutti un diametro accettabile e seppur io non sia un fissato dell'extra plate (anzì in alcuni orologi importanti apprezzo la scelta di un diametro di maggior spessore) in questo confronto dimensionale dovremmo dire che prevale Journe per la sua capacità d'inserire la complicazione nel minimo spessore e per un diametro più giusto (al mio polso)



Finiture e decorazioni
A mio parere la complessità dello smalto cloisonnè dipinto a mano nel dial, il dial a cupola e le sempre splendide decorazioni del movimento di Ferrier, sono inarrivabili per i 2 contendenti




Movimento
Architettura e complessità del movimento manuale a risonanza del Journe è a mio parere superiore al nuovo e ben disegnato movimento automatico Ferrier, e assai superiore all'ormai datato, seppur affidabile, 240 di PP.



Mercato
Inutile sottolineare che qui vince Patek Philippe che del mercato con Rolex è la regina, quindi nel tempo dovrebbe premiare.
Dovrebbe perchè non sono certo siano queste le referenze su cui si nota questa differenza attualmente i 3 orologi si comprano nuovi tutti attorno ai 65/70k e usati attorno ai 35/40k



La vs opinione sui tre orologi? Quale scegliereste e perchè?
Preferite altro?




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Orologi e Co... / Seiko Prospex SLA017
« il: Ottobre 28, 2017, 15:44:41 pm »
Cari ragazzi vorrei confrontarmi con voi sull'orologio in oggetto. Con questo Seiko credo di aver trovato finalmente il mio Diver. Come più volte dichiarato, non sono un gran amante del genere, o meglio, sino ad oggi non ho mai trovato un diver che mi spingesse a togliere risorse a orologi di genere diverso per me assai più emozionanti.
Ora non dico che questo diver mi toglie il sonno ma, esteticamente mi piace molto, più di quasi tutti gli altri e al pari di altri che però sono assai più costosi.

Provo a spiegarmi meglio, questi sono i diver che amo di più:
1 Jaeger LeCoultre Memovox Tribute to Deep Sea
2 Rolex 114060 (no data) e Seiko Prospex esteticamente (cassa e dial) li metto a pari merito.
con la differenza che il Seiko costa meno della metà degli altri due.

(non ho inserito nella lista il nuovo Daytona in oro bianco 116519LN seppur è quello che mi piace di più perchè costa troppo e non avrei mai il coraggio di usarlo in ambito sportivo o in acqua)

Il Seiko Prospex è una reincarnazione del primo diver di Seiko, il 62 MAS.
Esteticamente il nuovo Prospex è davvero molto fedele all'originale del 1965, naturalmente è stato aumentato un po nelle dimensioni passando dai 38mm ai 39,9 x14mm, l'acciaio ha un rivestimento temprato che lo protegge maggiormente dai graffi, personalmente trovo molto bello il dial soleil grigio antracite e gli indici applicati e lievemente sollevati, cristallo zaffiro a cupola (terribile da fotografare ma attraente da osservare), la resistenza all'acqua è passata dai 150 ai 200 metri, cinturino in silicone + bracciale in acciaio in confezione, L.E. 2000 esemplari.
Le novità più significative sono nel movimento, calibro 8L35, appositamente progettato per orologi da immersione e realizzato dalla Seiko Shizuku-ishi Watch Studio di Morioka nel nord del Giappone. Questo movimento è basato sull'architettura del Grand Seiko 9S55, 60 ore di riserva di carica, batte più velocemente rispetto dei movimenti standard Seiko (28.800 contro 21.600) e è assemblato e regolato a mano.
Ultima info è naturalmente il costo di 3.8k da cui è possibile ottenere uno sconto del 15% circa.

Ora le foto, in attesa poi delle vs considerazioni.


















10
Buongiorno, con la scusa di un nuovo confronto approfitterei per mostrar e scrivere di bella orologeria vista finalmente di persona la scorsa settimana.
Prima di entrare in topic però voglio salutare e ringraziare Alessandro (Cirotti), romano insediatosi da qualche anno a Londra che ho avuto il piacere di conoscere e che mi ha fatto da cicerone accompagnandomi a veder quell'orologeria indipendente che oggi è quasi impossibile da trovare in Italia.
Aggiungo che avere Alessandro a Londra, la città dove è oggi possibile trovare praticamente tutta l'orologeria che esiste, è una vera e propria "risorsa" per tutti noi (Ale non me ne volere per questa riflessione  ;D)

Tornando all'oggetto del Topic, ho visto i 2 orologi a Londra (il Ferrier aveva il quadrante salmone che mi ha deluso perchè un po' spento, ecco perchè vi propongo il Sunburst che è il mio preferito), si tratta di due solo tempo fantastici ai vertici della categoria e purtroppo molto costosi, probabilmente secondi soltanto ai solo tempi di chi ritengo realizzi l'eccellenza artigianale assoluta (Dufour, Voutilainen, Smith) che per inciso hanno prezzi ancora superiori.

Romain Gauthier HM Prestige red gold, mi ha sorpreso moltissimo, specialmente se penso che in effetti questo è il primo orologio realizzato da Gauthier. La variante in oggetto poi, oro rosso con guillochè nero, è stupefacente.
In fotografia non mi convinceva pienamente ma dal vivo mi ha tolto ogni dubbio. Splendida cassa di 41x11,3mm, al polso veste molto bene, finiture del dial davvero notevoli, quando poi si volta l'orologio lo stupore è incontenibile perchè le decorazioni sono a dir poco sublimi (opera di Sébastien Berney, risorsa preziosissima della RG perchè c'è lui dietro le celebri finiture del marchio).
Il movimento oscilla a 28800bph e ha 60 ore di riserva di carica.
Come dicevo questo è stato il primo orologio della RG, Gauthier impiegò ben 4 anni di ricerca per lo sviluppo e la realizzazione del primo prototipo, rifinito poi ad arte da Barney con i consigli di Dufour.
RG pare sia molto esperto e capace nell'utilizzo delle macchine CNC e nella sua azienda oggi sembra che ci siano quelle più evolute.
Al polso l'HM risulta "prezioso" e raffinato, le forme molto morbide della cassa e l'assenza di corona (posta orizzontalmente sul fondello e manovrabile volendo con l'orologio al polso) lo fanno sembrare più contenuto nelle dimensioni di quello che in realtà è. Il contrasto dei colori del dial (in oro) è particolarmente affascinante.

Il Laurent Ferrier Galet Square Sunburst è da tempo ormai uno dei solo tempo che, per forma della cassa e l'eleganza dei dial disegnati dal suo creatore, mi emozionano maggiormente.
Il Galet Square nasce nel 2015, ricorda la classica cassa a cuscino anche se resa terribilmente "stilosa" dalla matita di Ferrier, curve e tagli di luce che si esaltano nella visione orizzontale della cassa. Le dimensioni sono di 41x41x11,1mm ma la cassa a cuscino riduce otticamente la sua "presenza" sul polso rendendolo più confortevole delle sue effettive misure (sembra più piccolo del Gauthier)
Il dial da me scelto per il confronto, denominato Sunburst, ha una lavorazione soleil leggera e raffinatissima, su un quadrante e indici in oro, il design è minimalista, il color è oro giallo/champagne in una tonalità per me terribilmente accattivante.
Il movimento è il micro rotor dalla magnifiche finiture che già conosciamo, decorazioni forse un gradino inferiori a quelle del Gauthier ma comunque sempre eccelse e artigianali, ben al di sopra di quelle industriali che troviamo nei segna tempo delle più celebri Maisons. Si tratta di un automatico con micro rotore che oscilla a 18800bph "scappamento di silicio con doppio impulso diretto sul bilanciamento. L'equilibrio viene spinto due volte per oscillazione, un principio che richiede due ruote di scappamento e una leva opportunamente sagomata. Massimizza l'efficienza energetica, garantendo così un'alta ampiezza dell'equilibrio. Ciò riduce la quantità di forza meccanica necessaria per avvolgere la molla e quindi ottimizza l'avvolgimento e unito ad una più bassa frequenza, una probabile maggior durata nel tempo" (praticamente la stessa filosofia di Voutilainen al netto del silicio che Kari mal digerisce).

Uscito dal negozio Ale e io ci siamo detti che il Gauthier era ben superiore ma ora, dopo qualche giorno, non so... metabolizzando la visita, direi che lo scontro non è così scontato.










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Orologi e Co... / Aste George Daniels
« il: Settembre 19, 2017, 16:39:47 pm »
...che dire, ho una sensazione di piacere quando, tra tanti orologi industriali status Symbol -per me- di mediocre livello, si erge, imperioso, il merito di un orologio e un orologiaio che non può esser ignorato nemmeno dalla massa omologata :D

Risultati di pochi minuti fa


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Orologi e Co... / Cedere più orologi che si "amano" per un Dream Watch?
« il: Agosto 27, 2017, 09:57:44 am »
Premetto che non si sta parlando della cessione di tutti gli orologi per uno, quindi non vi sto chiedendo come la pensate circa il possedere un unico grande orologio, con tutte le limitazioni del possesso di un orologio che, evidentemente, non è da tutti i giorni e tutti gli usi.
Il topic si concentra su una domanda che credo ci siamo fatti un po tutti almeno una volta:
 come la pensate sul perdere più orologi che si sono inseguiti a lungo e si apprezzano moltissimo per avere un pezzo assolutamente eccezionale che altrimenti non si potrebbe mai possedere?

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...sono diversi, hanno un diametro grande, sono quelli che hanno creduto più degli altri nell'uso del silicio, per qualcuno sono orologi per esibizionisti ma....
ma almeno hanno moltissimo da esibire, i dial sono splendidi con finiture e guillochè che in pochissimi possono vantare, tutto è curato a livelli di eccellenza, casse, sfere, corone, le anse poi, sono basculanti e quindi adattabili al polso seguendone le curve (un sistema che dovrebbero adottare tutti gli orologi sopra i 39/40mm).
I movimenti sono tutti nuovi e di manifattura, complicati e stupefacenti, quasi tutti con 7 giorni di carica, belli a vedersi nelle architetture, anglage a regola d'arte, strisce eccellenti...
Io li ho indossati, si sono grandi ma mi aspettavo molto piu grandi, il DB28 da 44 con l'ansa basculante centrale lunga è quello che ho trovato più impegnativo, seppur bellissimo,
il DB25 Tourbillon un vero e proprio sogno in 42mm,
il DB25 perpetuale ha un guillochè ai livelli di Voutilainen e al polso, nonostante i 44 mm, io l'indosserei senza alcun dubbio perchè veste molto meglio di quanto potessi minimamente immaginare ed è cosi spettacolare che non avrei timore d'esser poco discreto
E oraun bel po d'immagini, spero i moderatori mi perdoneranno ma eliminarne qualcuna è per me impossibile...






































continua....

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Novità Orologi / Ophion OPH786
« il: Giugno 05, 2017, 14:47:04 pm »
Nuovo marchio spagnolo Ophion, estetica del dial che è un chiaro omaggio ai tasca breguet, realizzazione del guillochè fatta al CNC, sfere che riprendono quelle disegnate da Voutilainen per Urban Jurgensen, movimento Technotime (azienda che recentemente acquistata da Soprod) con ponti ridisegnati e decorati a macchina dalla Ophion, doppio bariletto con 120 ore di riserva di carica.
Dimensioni 39x10,35 comprensivi di 2,5mm  del cristallo zaffiro bombato
Prezzo dai 1600 ai 2000€
Personalmente li trovo davvero molto ben fatti, bella la cassa, ben disegnato il dial, fasce sovrapposte indici disegnati forando la fascia, ponti decorati e guillochè tutto finito a macchina,riserva di carica  di 5 giorni....
beh, per me, considerando il prezzo, offrono tanto.... è vero che è un mix di cose che abbiamo già visto ma è stato ben "cucinato" per un entry level.
http://www.watchprosite.com/horological-meandering/ophion-to-me-this-looks-fascinating/17.1134426.8708776/0/




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Orologi e Co... / Christian Klings: un artista solitario
« il: Maggio 20, 2017, 17:51:35 pm »
Orologiaio tedesco poco conosciuto perchè affatto mondano, interessato più alla realizzazione delle sue "creature" che al vederle pubblicate su riviste patinate.
Un orologiaio d'altri tempi, dal gusto classico, grande lavoratore che, con orgoglio oggi afferma che i suoi orologi sono tutti fatti a mano, le sue mani.
I movimenti sono originali spesso con soluzione innovative e le architetture sempre più suggestive, i dial tradiscono la sua passione per l'orologeria classica, l'amore per Breguet, seppur ricche di personalità, le finiture sono sempre più ricche perchè negli ultimi anni le ha messe al centro del suo lavoro.
Personalmente ritengo per il suo lavorar solitario su ogni parte dei suoi orologi un orologiaio quasi unico nel panorama indipendente mondiale accostabile a Daniel Roth, Philippe Dufour e pochissimi altri.
Ora qualche foto senza un particolare ordine
P.S. che peccato non possa mostrarvi alcune foto di prototipi e disegni...
Sarebbe bello il contributo di Michele, dal momento che so trattasi di uno dei suoi orologiai preferiti


































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