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Off Topic => Il Caffè di Orologico => Topic aperto da: MauroDS - Agosto 23, 2016, 13:33:52 pm

Titolo: Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 23, 2016, 13:33:52 pm
http://www.rischiocalcolato.it/2016/08/brexit-il-prodotto-civetta-e-stato-smascherato.html
Quest'articolo, pur rimanendo in superficie tratta per sommi capi le tappe del processo unitario europeo pur non entrando nel focus  del problema che è poi il governo della moneta senza capire la quale sono del tutto superflui ed errati tutti i discorsi sul debito.
Sembra infatti che il debito sia cosa naturale e scontata, quasi necessaria.
Pare addirittura che tra poco si scoprirà che fa bene ed è salutare, sia per i popoli che per le nazioni.

Chiedo scusa per l'errore.
Chiedo ai moderatori di spostare in sezione opportuna.
Grazie.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 23, 2016, 18:49:05 pm
Io mi limito solo a dire che i "veri" effetti della Brexit non abbiamo neanche iniziato a vederli, anche perché una brexit di fatto ancora non esiste (né se ne intravede anche solo l'inizio).
Qualcuno si illude che l'andamento di borsa di breve periodo sia foriero di chissà quale salvifica soluzione, io dico riparliamone tra qualche tempo, se e quando sarà stato attivato l'art. 50 del trattato di Lisbona e le trattative per l'uscita dell'UK dalla UE avranno avuto inizio.

Quanto alla questione del debito mi continua a sembrare un falso problema, l'economia degli stati da sempre funziona a debito e la sovranità monetaria non é mai stata una leva per il debito (l'italia emetteva titoli di debito anche quando stampava la sua moneta). Semmai era una leva per svalutare il debito (maggiore emissione di moneta=maggiore inflazione=svalutazione del montante) entro certi limiti (ma con eccessi di inflazione si otteneva l'effetto contrario in termini di costo del debito, ossia tassi di interesse molto alti). Una leva con margini di manovra assai limitati e certamente non determinanti.
Il problema italiano è tutto italiano e nulla ha a che vedere con i meccanismi dell'economia (a debito) o con la leva monetaria: sono problemi congeniti e strutturali che hanno a che fare con la "qualità" della spesa pubblica e quindi del debito.
Il Giappone ha un debito mostruoso, ma i giapponesi quei soldi se li ritrovano spesi e ben visibili sotto forma di infrastrutture e servizi resi. Noi abbiamo un debito mostruoso e molte parti del paese assomigliano fin troppo da vicino al terzo mondo. Segno evidente che quei soldi i cittadini non li vedono spesi ma li vedono sprecati per le tante greppie di cui si nutrono molti italiani.
Se l'italia fosse divisa in due, da Roma in sú l'ultimo problema sarebbe il debito con un'economia anche più forte di quella tedesca, mentre da Roma in giù si avrebbe una nuova argentina, praticamente un paese fallito.
La media delle due opposte situazioni crea un paese zavorrato a due velocità con tutti i problemi che si porta dietro, e coi quali il debito e la sovranità monetaria continuo a sostenere non c'entrano nulla.
C'entrano invece un apparato feudale, una giustizia sudamericana e un fisco bizantino. Lo status quo che nessuno può e/o vuole riformare. Ci vorrebbe una feroce dittatura di oltre mezzo secolo, e invece ci tocca annegare nel gorgo di queste postdemocrazie ormai fuori dalla storia.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 26, 2016, 15:23:46 pm
Ti continua a sembrare un falso problema?
Ma perché per te avere debiti o non averne è lo stesso?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 26, 2016, 17:54:37 pm
No, non è lo stesso.
Ma non conosco azienda o stato che non abbia debito, ossia che non ricorra al mercato per approvigionarsi di capitale con cui finanziare le proprie attività, per cui l'alternativa è mero esercizio retorico.
L'economia funziona a debito dalla notte dei tempi, e pensare che nel mondo in cui viviamo, che non é quello di Giulio Cesare, il "problema" del debito possa risolversi stampando moneta a piacimento continuo a considerarla una barzelletta.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2016, 01:12:24 am
Ti sembrerà una barzelletta solo che a ridere non è la gente ma chi stampa moneta.
Il problema non nasce nella notte dei tempi ma semplicemente nel 1694 con la nascita della banca d'Inghilterra il cui schema poi è stato copiato da tutte le altre banche centrali.
Non c'è proprio niente da ridere.
Se uno capisce c'è seminai da piangere.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2016, 09:07:35 am
È proprio perché è così dal 1694 (in realtà da molto prima ma vabbé....) che voler tornare ai tempi di Giulio Cesare fa sorridere come tutte queste lamenazioni sul signoraggio bancario.
E non é ripetendola 1000 volte che di una sciocchezza si fa una cosa seria.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2016, 10:16:16 am
È proprio perché è così dal 1694 (in realtà da molto prima ma vabbé....) che voler tornare ai tempi di Giulio Cesare fa sorridere come tutte queste lamenazioni sul signoraggio bancario.
E non é ripetendola 1000 volte che di una sciocchezza si fa una cosa seria.
Il fatto è che questa sciocchezza è diventata cosa seria e redditizia proprio contando sul l'ignoranza delle persone.
Anziché addebitare basterebbe accreditare.
Tutti contenti tranne i banchieri. Ovviamente.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 29, 2016, 10:47:18 am
Di solito dietro soluzioni semplicistiche si nascondono le più ovvie sciocchezze.
Accreditare cosa? Carta alla quale più nessuno sarebbe disposto a riconoscere un valore, e tornare al baratto.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 29, 2016, 16:50:45 pm
Di solito dietro soluzioni semplicistiche si nascondono le più ovvie sciocchezze.
Accreditare cosa? Carta alla quale più nessuno sarebbe disposto a riconoscere un valore, e tornare al baratto.
il realtà il tutto è molto semplice: ad ogni cittadino dev'essere accreditata una quota l'arte di valore derivante dalla creazione del valore monetario.
La moneta ha valore su base esclusivamente fiduciaria( Draghi docet).
Chi crea il calore della moneta non è chi emette ma chi accetta.
Ergo, una parte di quel valore me lo devi accreditare mentre ora me lo stai addebitando.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 29, 2016, 19:10:52 pm
Di solito dietro soluzioni semplicistiche si nascondono le più ovvie sciocchezze.
Accreditare cosa? Carta alla quale più nessuno sarebbe disposto a riconoscere un valore, e tornare al baratto.
il realtà il tutto è molto semplice: ad ogni cittadino dev'essere accreditata una quota l'arte di valore derivante dalla creazione del valore monetario.
La moneta ha valore su base esclusivamente fiduciaria( Draghi docet).
Chi crea il calore della moneta non è chi emette ma chi accetta.
Ergo, una parte di quel valore me lo devi accreditare mentre ora me lo stai addebitando.

perchè?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 29, 2016, 20:59:04 pm
Di solito dietro soluzioni semplicistiche si nascondono le più ovvie sciocchezze.
Accreditare cosa? Carta alla quale più nessuno sarebbe disposto a riconoscere un valore, e tornare al baratto.
il realtà il tutto è molto semplice: ad ogni cittadino dev'essere accreditata una quota l'arte di valore derivante dalla creazione del valore monetario.
La moneta ha valore su base esclusivamente fiduciaria( Draghi docet).
Chi crea il calore della moneta non è chi emette ma chi accetta.
Ergo, una parte di quel valore me lo devi accreditare mentre ora me lo stai addebitando.

perchè?
Si capisce la moneta se se ne capisce la natura GIURIDICA e non economica.
La moneta misura il valore delle cose mentre l'economia( e la finanza...)si occupa della sua distribuzione.
La moneta è un concetto giuridico che ha valore convenzionale e basa il suo valore sull'accettazione da parte del primo prenditore.
Per semplificare: chi crea il valore della moneta è chi accetta e non chi emette.
Per questo motivo il valore convenzionale della moneta dev'essere accreditato e non addebitato.
Per capire questo bisogna partire dal corpus giuridico successivo alla rivoluzione francese col passaggio al diritto positivo.
Se non si comprende questo inutile parlare di giustizia sociale reddito di cittadinanza ecc.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 29, 2016, 21:25:29 pm
Non ho capito. Il valore della moneta e' una convenzione e ci siamo. Il nesso col debito mi sfugge. Il diritto positivo lo capisco ma accreditare e addebitare no.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 29, 2016, 21:44:23 pm
Non ho capito. Il valore della moneta e' una convenzione e ci siamo. Il nesso col debito mi sfugge. Il diritto positivo lo capisco ma accreditare e addebitare no.
se la moneta ha valore convenzionale non vi è alcuna motivazione economica, razionale e morale, aggiungo, perché il denaro debba essere addebitato allo stato per quella funzione, quella monetaria, che lo stato o l'Europa potrebbe assolvere senza ricorrere ad una banca centrale che è una S.p.A partecipata dalle banche centrali nazionali a loro volta partecipate dalle rispettive banche commerciali nazionali.
Le banche centrali hanno scopodi lucro ed è questa la radice del debito pubblico.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 29, 2016, 21:48:19 pm
Per chiarire: il denaro che hai in tasca in realtà non è il tuo ma è della Bce che lo stampa mediante un copy right( le monete sono registrate come marchio).
In più è gravato di debito.
Se non comprendiamo la natura della moneta e le implicazioni conseguenti non c'è la potremo mai fare.
È tutta una finzione giuridica e il problema non è quello che avviene illegalmente ma quello a cui siamo costretti legalmente in forza di norme giuridiche e cogenti.
Per questo bisogna comprendere la moneta sottili profilo giuridico e non economico.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 29, 2016, 22:56:16 pm
Per me questa teoria non ha né capo né coda, non ha nessun senso, ed è totalmente ideologica ed inutile. Il denaro costa perché costa metterlo a disposizione delle aziende e delle persone, e questa funzione qualcuno la deve svolgere per il bene dell'economia. Oltrettutto tutto questo non c'entra nulla con il fatto che le banche centrali siano partecipate dalle banche commerciali. Prima di tutto questa è una anomalia italiana che si sta risolvendo, ma questo incrocio non significa niente.
Io so da dove viene questa teoria, ha una storia lunga, viene dai Savi di Sion, viene dall'antigiudaismo e dall'antiebraismo. E' la sua versione "moderna", ma sempre lì si va a finire.  Quando Angelo in altro topic dice che il fascismo è morto con Mussolini, dice una cosa in parte - ma solo in parte - vera. Perché la circolazione di questa roba, l'antisemitismo che continua a girare, il razzismo diffuso, l'inneggiare alle dittature, meglio ancora se tendenti al totalitario, dimostrano che i fascisti esistono ancora, così come i razzisti e propugnatori dello stato etico. Ciò che era alla base della mobilitazione ideologica del fascismo, tratto che ne faceva un regime autoritario con tratti totalitari, che non potevano esplicarsi compiutamente in Italia, è profondamente radicato nella e nelle culture del nostro Paese. Senza Europa l'Italia tornerà lì, esattamente da dove viene.
La conosco bene questa teoria ho letto Auriti. Il vero trappolone da cui una persona senza ossessioni razziste dovrebbe fuggire è l'idea di trovare la causa occulta di tutti i guai, il capro espiatorio, la sovrastruttura che sovrasta la struttura...magari i problemi avessero cause uniche e semplici. Per quelli di oggi non è mai così.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 29, 2016, 23:11:28 pm
Non parlare di cose che non sai.
Il denaro viene stampato a costo tipografico e viene addebitato senza spalcuna giustificazione ne economica ne razionale.
L'ideologia non c'entra niente.
È solo la tua visione ideologica a buttare tutto in ideologia.
Guarda i fatti e ragiona sui fatti.
La Bce è privata ed è partecipata da banche centrali nazionali che sono private.
L'euro ha il copy right stampato su ogni banconota.
Se non sai le cose prima di parlare informati.
Non esiste una circo,azione monetaria secondo Mauro o secondo Mbelt.
Cos'è ideologia questa?
Si vede che lo hai letto a fondo Auriti e sopratutto che lo hai ben compreso.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Istaro - Agosto 29, 2016, 23:51:26 pm
Le banche centrali hanno scopo di lucro ed è questa la radice del debito pubblico.

Qui mi sembra che stiamo forzando un po' i concetti...  ;)

Più in generale, a mio parere dobbiamo chiarire a noi stessi l'utilità di alcune riflessioni sulla macroeconomia.

Vogliamo arricchire il nostro bagaglio culturale, per il piacere di una maggiore conoscenza e per accrescere la nostra consapevolezza di cittadini?
Benissimo.

Alcune informazioni ci confermano più in dettaglio nella convinzione che i meccanismi finanziari utilizzati a livello internazionale consegnano enormi guadagni e leve di potere immenso a gruppi ristretti?
Probabile (nel senso che la concentrazione di ricchezza e di potere è un dato abbastanza evidente, anche se spesso ce ne sfuggono i contorni. Non è però detto che ogni fenomeno economico-finanziario debba essere considerato come funzionale a questa concentrazione).

Però... se pensiamo con questo di avere acquisito reale e piena consapevolezza dei meccanismi macro-economici e finanziari; se pensiamo di aver davvero colto i contorni delle concentrazioni di ricchezza e di potere; se pensiamo di aver trovato la ricetta per aggredire quelle concentrazioni, per recuperare sovranità e democrazia economica... allora stiamo davvero facendo il passo più lungo della nostra gamba.
Cadiamo nell'illusione che "più informazione", acquisibile con relativa facilità nell'era di internet, possa ridestare le coscienze.

Si tratta di un' "illusione", perché di informazione, oggigiorno, ne abbiamo pure troppa. Il problema è selezionarla.

Si tratta di un'illusione, inoltre, perché nelle questioni più tecniche, come l'economia, l'informazione acquisibile non è in ogni caso sufficiente, se non è padroneggiata in ambito professionale.
L'economia è scienza complicata, in cui ogni scelta ha implicazioni di segno spesso opposto: ne cogliamo alcune, ce ne sfuggono altre.
Spesso gli stessi grandi economisti prendono cantonate in buona fede (che si aggiungono a quelle che prendono perché "costretti" dalle convenienze o sviati dalle loro debolezze ideologiche).

Insomma: difficile che chi non è economista di professione possa davvero - con tutta la buona volontà e il tempo libero speso in approfondimenti - acquisire conoscenze tecniche sufficienti ad orientare scelte consapevoli.
E se anche fosse possibile a cento persone, o a mille, non si tratterebbe certo della "conoscenza diffusa" sufficiente a ridestare le coscienze delle masse popolari, che non hanno certo il tempo o gli strumenti culturali per giungere a certi livelli specialistici.
Internet o non internet.

Siamo senza speranza, dunque? Non serve diffondere la conoscenza?

La questione, a mio avviso, è che non serve più informazione, ma più cultura.

Servirebbe quell'insieme di "attrezzi" di conoscenza ed esperienza - cultura "di base" (giuridico-economica, ma anche storico-umanistica), non necessariamente specialistica; senso pratico; esperienza derivante dall'assunzione di responsabilità (lavorative e familiari); ideali e valori morali - che costruiscono il senso critico e la capacità di giudizio, che ci consentono di distinguere l'informazione dalla manipolazione, la notizia autentica e rilevante dalla bufala verosimile e futile.
Senza bisogno di master in business administration.

Purtroppo, da anni ci spingono ad andare in direzione completamente diversa: ad acquisire solo conoscenze tecniche, le uniche che - come si sente ripetere - "servono"; a non assumerci responsabilità di lungo termine, a non fare progetti di vita (quelli che ci fanno crescere e maturare).

Servirebbe, poi, più politica.

Politica intesa non come esercizio del "mestiere di amministrare", per cui i politici sarebbero semplicemente i nostri "dipendenti", i nostri "portavoce", quelli a cui noi - che sappiamo tutto - dobbiamo dare le istruzioni (salvo adeguarci quando arrivano i "tecnici" a spiegarci come oracoli che un fenomeno è "inevitabile"...).

Servirebbe la politica intesa, piuttosto, come progetto culturale, istituzionale, economico, di cui siano chiari gli attori sociali e gli interessi rappresentati, gli obiettivi perseguiti, i mezzi utilizzati.
In questo progetto, i "politici" e gli "economisti", che dichiarano con schiettezza la loro "identità", possono essere mandatari credibili, di cui possiamo fidarci - entro certi limiti - per le tecnicalità che non ci appartengono.
Mandatari con una delega non in bianco, e negli ambiti ristretti della rappresentanza necessaria: la quale, per essere effettivamente controllata, non può investire ambiti troppo estesi, non può sostituire la necessaria partecipazione diffusa dei cittadini e dei corpi sociali (sussidiarietà).

Anche qui: sappiamo di quale discredito sia stata fatto oggetto, non solo in Italia ma in tutto l'Occidente, la politica; non la cattiva politica (di cui c'è sempre stata abbondanza), ma la politica in sé.

Dovremmo però anche sapere, almeno a livello di percezione, chi sono i mandanti di questa azione di discredito della cultura e della politica (per non cadere in equivoci: non li individuo in poteri "occulti" o "illuminati"; sono - banalmente - gli attori che detengono visibilmente il potere economico e politico, al di là dell'avvicendarsi dei figuranti istituzionali; e che tengono a mantenerlo e consolidarlo).
E dovremmo anche sapere quali sono stati gli strumenti utilizzati per questa azione di discredito della cultura e della politica (il sistema mediatico ovviamente; di cui fa parte anche internet, che offre grandi spazi di libertà e autonomia, ma che può essere - ed è - fortemente influenzato nei suoi trend).

Da lì, dalle "fondamenta" di questa consapevolezza, dovremmo ripartire per riappropriarci della nostra libertà e sovranità, piuttosto che dal "tetto" delle teorie macroeconomiche, che rischiano di restare dibattito interessante ma sterile.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 00:36:20 am
Bisogna partire da dati semplici e fatti incontrovertibili.
Così l'area di incertezza viene enormemente ridotta.
Il dato attuale è che la funzione monetaria non è più in capo agli stati ma a delle società anonime che la esercitano attraverso leggi delega.
Le banche non hanno più da molto tempo la possibilità e la capacità di convertire la carta in oro per cui il valore della moneta è completamente slegato da qualsiasi riserva aurea.
La moneta vale esclusivamente per convenzione giuridica.
Per questo per parlarne bisogna sapere di diritto; l'economia viene dopo.
La materia per costituire una convenzione giuridica è forma, contenuto, pubblicita e comportamenti  conseguenti o, per meglio dire, carta più inchiostro più accettazione.
Dal 1694 in poi queste funzioni sono state progressivamente espropriate agli stati per passare progressivamente agli istituti di emissione.
Oggi per noi  un simile sistema è del tutto ovvio e scontato ma non è tanto normale comprendere come ci si sia arrivati.
Per cui dire che la moneta debba essere accreditata mentre viene invece addebitata può sembrare una provocazione.
Non lo è.
È un semplice atto di giustizia distributiva.
Posto che, come abbiamo detto, la convertibilità non è più possibile; posto che la collettività è l'elemento indispensabile perché il valore monetario nasca , immaginate infatti un governatore che stampa denaro su un isola deserta, mancando la collettività non può nascere alcun valore monetario e invano il governatore stamperebbe moneta.
Affinché il valore nasca è indispensabile chi accetti la moneta.
Non a caso Draghi ha detto che con la nascita delle moderne banche centrali il valore è esclusivamente convenzionale e fiduciario.
E allora, se il valore nasce grazie alla collettività, parte di quel valore dev'essere restituito in quota parte a tutti i cittadini.
Non entro nel merito dei falsi in bilancio della banca d'Italia nè del fatto che nel proprio consiglio di amministrazione siedano i rappresentanti della principali banche commerciali che la banca d'Italia dovrebbe sottoporre a vigilanza,faremmo notte fonda.
Della serie il controllore viene controllato dai controllati o i controllati controllano il controllore fate voi.
Un ultima parola sulla schizofrenia giuridica dei nostri tempi.
Lo stato ha in mano la leva fiscale ma non quella monetaria.
Chi Sa qualcosa di economia e di diritto capisce anche cosa questo possa significare.
E se qualcuno tira fuori il problema dell'inflazione Patrizio fa bene a chiudere la discussione perche il problema inflativo non esiste; esiste semmai il fenomeno deflativo.
Circa il debito pubblico qualcuno dovrà chiedersi come mai esiste sempre laddove esiste una banca centrale.
Ed esiste anche nei paesi più virtuosi, Germania compresa.
La risposta ancora una volta è semplice: perché la massa monetaria è emessa a debito e dev'essere restituita con gli interessi ma con un piccolo problema: ne è stata stampata solo una parte perché il resto è stata " prodotta" dalle banche commerciali attraverso il moltiplicatore monetario sìcche,non esistendo  fisicamente per poter essere restituita per intero ,la conseguenza è che il sistema non può che indebitarsi progressivamente verso gli istituti di emissione cosa che sta avvenendo progressivamente e rapidamente.
Perciò non si può essere a favore di questa Europa così  concepita..
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 30, 2016, 12:45:38 pm
Beh, io ringrazio Mauro per la chiarezza e sintesi espositiva, spero che anche chi ha idee e conoscenze diverse si mantenga su tale linea di dibattito.
 
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ilcommesso - Agosto 30, 2016, 15:25:31 pm
Ammetto di non avete capito tutto, ma la soluzione per uscire dal trappolone quale sarebbe?

Sto leggendo The great divide di stiglitz, a parole ci sono tutte le soluzioni per ridistribuire in modo più equo le ricchezze detenute dall'1% della popolazione mondiale che equivalgono a quelle del restante 99%.
Ma visto che oggi il potere politico è sodale del potere economico, mi sembra utopico immaginare qualsiasi miglioramento.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 30, 2016, 16:17:33 pm
Continuo a non capire come si possa trascurare un fatto banale: è vero che il valore convenzionale alla moneta lo attribuisce chi la accetta, ma é altresì vero che se io mi mettessi a stampare la mia moneta nessuno l'accetterebbe così come è evidente che se la moneta venisse stampata liberamente e "accreditata" nelle casse dello Stato, come suggerito da queste singolari teorie, nessuno sarebbe più disposto ad attribuirgli alcun valore (per il semplice fatto che l'illimitata disponibilità di moneta nelle casse dello Stato ne produrrebbe immediatamente una svalutazione totale come appunto accade nelle repubbliche delle banane o centro africane).
Stiamo parlando di aria fritta, uno stato che pagasse beni e servizi con una siffatta moneta sarebbe uno stato fallito in una settimana perché nessuno sarebbe disposto a offrirgli beni e servizi in cambio di una moneta che non vale nulla.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 30, 2016, 16:37:28 pm
Sarà che i miei studi macroeconomici sono risalenti e poco aggiornati ma secondo me la tesi di Mauro non regge.
Il fatto che il valore della moneta sia fiduciario e non di altra natura dipende dal superamento del gold standard. Prima per emettere occorreva l'equivalente in oro, mentre adesso si usano titoli. I titoli rendono e le banche emittenti hanno profitti (signoraggio). nel caso europeo la banca centrale europea rende i redditi a banca di italia che è partecipata da privati (e ciò ha una ragione storica evidente) la quale su questi redditi paga le imposte. la politica monetaria cerca di ottenere equilibrio tra la massa monetaria e il valore dei beni in circolazione. Se gira troppa moneta essa si svaluta e viceversa. MA il debito pubblico in tutto ciò dove sta? sta nel fatto che lo stato spende più di quello che incamera e di conseguenza ha bisogno di prestiti. Chi fa sti prestiti? tutti noi quando compriamo titoli di stato. Per cui lo stato è indebitato con se stesso in parte e in parte con altri investitori stranieri. Francamente tutte ste strambezze di addebitae ed accreditare emissione io non le capisco...
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 30, 2016, 17:06:21 pm
Secondo la teoria di Mauro lo stato potrebbe spendere quello che vuole semplicemente stampandosi e accreditandosi l'equivalente in moneta così da non avere debito.
Una teoria che appunto non regge perché una siffatta moneta non avrebbe alcun valore.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 30, 2016, 17:11:28 pm
Sarà che i miei studi macroeconomici sono risalenti e poco aggiornati ma secondo me la tesi di Mauro non regge.
Il fatto che il valore della moneta sia fiduciario e non di altra natura dipende dal superamento del gold standard. Prima per emettere occorreva l'equivalente in oro, mentre adesso si usano titoli. I titoli rendono e le banche emittenti hanno profitti (signoraggio). nel caso europeo la banca centrale europea rende i redditi a banca di italia che è partecipata da privati (e ciò ha una ragione storica evidente) la quale su questi redditi paga le imposte. la politica monetaria cerca di ottenere equilibrio tra la massa monetaria e il valore dei beni in circolazione. Se gira troppa moneta essa si svaluta e viceversa. MA il debito pubblico in tutto ciò dove sta? sta nel fatto che lo stato spende più di quello che incamera e di conseguenza ha bisogno di prestiti. Chi fa sti prestiti? tutti noi quando compriamo titoli di stato. Per cui lo stato è indebitato con se stesso in parte e in parte con altri investitori stranieri. Francamente tutte ste strambezze di addebitae ed accreditare emissione io non le capisco...
Normale e ovvio. Ma questa teoria strampalata non è di Mauro, ma è di un tale professore, morto da alcuni anni, che ho citato nel mio intervento precedente. Un professore che non sapeva niente di economia, che ha cercato di rendere presentabile la sempiterna teoria del capo espiatorio. ALcuni suoi seguaci, che sovente ragionano come una setta, anni fa mi avvicinarono e me la proposero. La studiai e capii che era una astruseria totale. Basterebbe dire che prestare denaro ha costi e rischi, e quindi deve essere renumerato, ed è bene economico preziosissimo che lo sia.. Che non ha alcun senso economico dire che il valore della moneta è dato da chi la accetta. Una assurdità. Che non si capisce come potrebbe funzionare non solo l'economia ma la vita di tutti i giorni, senza la moneta e il suo valore. Che il debito esiste e va finanziato ed onorato. Poi anche questa storia delle banche socie della banca centrale: è una cosa che ha una ragione storica precisa, perché la banca centrale deve avere un grado di autonomia dai governi. E quando questo regime vigeva in italia le banche socie delle banche centrali erano tutte banche pubbliche. Poi quando le banche sono state in maniera estremamente discutibile privatizzate con le fondazioni e quant'altro si è posto il problema della banca centrale ed infatti le partecipazioni stanno scendendo sino ad annullarsi. Che poi oggi il problema neppure esiste più visto che sulle maggiori banche vigila la BCE. Insomma quando una teoria non descrive nulla, anzi descrive un mondo che non esiste nella realtà ma che deriva da un assunto giuridico estremizzato, quando non riesce neppure ad essere prescrittiva, è una teoria morta che non serve a niente e a nessuno. Roba da pattumiera della storia. Perché, come ho detto, è roba che viene da incubi di un lontano passato.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 30, 2016, 17:13:14 pm
Secondo la teoria di Mauro lo stato potrebbe spendere quello che vuole semplicemente stampandosi e accreditandosi l'equivalente in moneta così da non avere debito.
Una teoria che appunto non regge perché una siffatta moneta non avrebbe alcun valore.
Questa identica obiezione io la rivolsi al professore in questione (Auriti). Fu la prima domanda che mi venne spontanea. Naturalmente non sapeva cosa rispondere....
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 17:18:04 pm
Sarà che i miei studi macroeconomici sono risalenti e poco aggiornati ma secondo me la tesi di Mauro non regge.
Il fatto che il valore della moneta sia fiduciario e non di altra natura dipende dal superamento del gold standard. Prima per emettere occorreva l'equivalente in oro, mentre adesso si usano titoli. I titoli rendono e le banche emittenti hanno profitti (signoraggio). nel caso europeo la banca centrale europea rende i redditi a banca di italia che è partecipata da privati (e ciò ha una ragione storica evidente) la quale su questi redditi paga le imposte. la politica monetaria cerca di ottenere equilibrio tra la massa monetaria e il valore dei beni in circolazione. Se gira troppa moneta essa si svaluta e viceversa. MA il debito pubblico in tutto ciò dove sta? sta nel fatto che lo stato spende più di quello che incamera e di conseguenza ha bisogno di prestiti. Chi fa sti prestiti? tutti noi quando compriamo titoli di stato. Per cui lo stato è indebitato con se stesso in parte e in parte con altri investitori stranieri. Francamente tutte ste strambezze di addebitae ed accreditare emissione io non le capisco...
No Patrizio è stato esattamente l' verso: è stato il fatto stesso che la moneta sia divenuta fiduciaria a far superare il gold standard il che era anche ovvio.
Se il valore della moneta fosse dipeso dalle riserve il 16 agosto del 71 il valore del dollaro sarebbe crollato mentre invece è divenuta la moneta base del sistema monetario internazionale.
La parità non esiste più nelle banche da quando la carta ha assunto il valore dell'oro ossia, da quando il prenditore ha smesso di andare in banca a chiedere la conversione in oro.
A quel punto la banca ha cominciato a mettere in circolazione più moneta della riserva.
Questa emissione, ripetiamo, a debito, non ha fatto altro che espropriare progressivamente le collettività e gli stati nazionali per quella funzione che lo stato o la comunità di stati, come nel nostro caso deve emettere autonomamente.
Non a caso il primo atto dello stato unitario fu il gran libro del debito pubblico mentre, ad esempio, nel Regno di Napoli la circolazione a principalmente Metallica e lo stato non aveva debito manda solo aveva cinque volte le riserve auree ddi tutti gli stati preunitari messi assieme.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 17:20:06 pm
Secondo la teoria di Mauro lo stato potrebbe spendere quello che vuole semplicemente stampandosi e accreditandosi l'equivalente in moneta così da non avere debito.
Una teoria che appunto non regge perché una siffatta moneta non avrebbe alcun valore.
Lo stato non può assolutamente spendere a piacimento la propria moneta perché la moneta DEVE essere rara.
E deve essere rara perche misura i beni economici che sono rari.
A tot beni deve corrispondere tot moneta altrimenti crei o inflazione o deflazione.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 17:22:02 pm
Secondo la teoria di Mauro lo stato potrebbe spendere quello che vuole semplicemente stampandosi e accreditandosi l'equivalente in moneta così da non avere debito.
Una teoria che appunto non regge perché una siffatta moneta non avrebbe alcun valore.
Questa identica obiezione io la rivolsi al professore in questione (Auriti). Fu la prima domanda che mi venne spontanea. Naturalmente non sapeva cosa rispondere....
Forse lo avrai chiesto a qualcun'altro.
Auriti ti avrebbe risposto che lo stato non può emettere moneta a piacimento altrimenti si crea quello che ho detto sopra.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 30, 2016, 17:26:38 pm
Invece la chiesi ad Auriti in persona, il quale infatti non rispose come fai tu. Perché la tua risposta peraltro contraddice tutta la sua teoria. Cioè se fosse vero che lo stato dovrebbe stampare il giusto della moneta allora i presunti vantaggi della teoria Auriti verrebbero meno uno dopo l'altro, fino a perdere anche per questa via ogni senso compiuto. Stiamo discutendo del nulla.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ilcommesso - Agosto 30, 2016, 17:31:13 pm
Sempre più confuso  :o

Negli ultimi anni USA e UE hanno stampato triliardi di carta, quindi c'è tutto fuorchè rarità...  ???
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 30, 2016, 17:40:51 pm
Secondo la teoria di Mauro lo stato potrebbe spendere quello che vuole semplicemente stampandosi e accreditandosi l'equivalente in moneta così da non avere debito.
Una teoria che appunto non regge perché una siffatta moneta non avrebbe alcun valore.
Lo stato non può assolutamente spendere a piacimento la propria moneta perché la moneta DEVE essere rara.
E deve essere rara perche misura i beni economici che sono rari.
A tot beni deve corrispondere tot moneta altrimenti crei o inflazione o deflazione.

E quindi viene meno il concetto dell'accredito ad abundantiam e dell'assenza di debito, perché se la massa monetaria Che lo stato può emettere è limitata entro il range di beni e servizi dei quali deve rappresentare il valore (concetto di per sé astruso e meramente teorico) esso per avere libertà di spendere, ossia finanziarsi indipendentemente dai limiti imposti dalla leva monetaria, deve necessariamente emettere debito ed avere un creditore disposto a fargli credito.
Per il prenditore il valore facciale di una banconota è quello dei beni e servizi che ci può acquistare, non ciò che lo stato può pagare con quella banconota stampandone a piacimento per finanziare il suo apparato e il suo funzionamento.
Una cena, uno Swatch, un concerto, non la ventesima parte di uno stipendio pubblico.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 19:24:12 pm
Invece la chiesi ad Auriti in persona, il quale infatti non rispose come fai tu. Perché la tua risposta peraltro contraddice tutta la sua teoria. Cioè se fosse vero che lo stato dovrebbe stampare il giusto della moneta allora i presunti vantaggi della teoria Auriti verrebbero meno uno dopo l'altro, fino a perdere anche per questa via ogni senso compiuto. Stiamo discutendo del nulla.
Non meriteresti risposta non foss'altro per il tuo comportamento ultimo o  per le ultime offese o potrei risponderti, come hai fatto tu molte volte e con molte persone che non hai gli strumenti culturali o mentali per capire...
E invece con la Santa pazienza ti rispondo.
Quello che sto scrivendo l'ho appreso da Auriti nel 1996 cioè vent'anni fa.
È per questo che non credo che tu abbia parlato ad Auriti o che lui non abbia potuto o saputo rispondere a tale banalità dopo aver visto percesempio Nerio Nesi,ex  presidente della BNL e allora candidato di RifondazioneComunista ad un convegno a Forlì nel 98,nascondersi sotto ad un tavolo ed andare via per la vergogna e proprio ad un convegno  organizzato  da suoi di Rifondazione dopo il gelo caduto nella sala.
Oppure sentire un direttore di Banca d'Italia affermare che è impossibile parlare dopo Auriti.
Capisco che il problema qui dentro è schiodarsi dalla teoria del debito a tutti i costi ma capisco anche che secoli di condizionamento culturale pesano.
La dottrina di Auriti è rivoluzionaria perche dopo secoli svela il segreto dei vertici bancari e perché capovolge lo schema del debito.
Quando parlo di creazione del valore non parlo di creazione di ricchezza ma quel valore creato dalla circolazione monetaria per il tramite della convenzione va distribuito quota parte a tutti i cittadini che partecipano alla convenzione monetaria.
Ripeto,se si vuole capire la moneta esiste solo la via giuridica.
Per quale motivo lo stato deve indebitarsi con una banca per una funzione per la quale è lo stato stesso a dover garantire le banche?
Prendiamo il caso della recente tragedia di Amatrice.
Lo stato per finanziare la ricostruzione deve emettere altro debito.
Perché non può stampare da se moneta con cui finanziare tale ricostruzione?
Chi ricorda le 500 Llire di carta su cui anziché Banca d'Italia era scritto Repubblica Italiana?
Qualcuno si è mai sognato di non accettarla perché non si fidava dello stato?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 30, 2016, 19:32:03 pm
premesso che lo stato potrebbe non fare debito per la ricostruzione ma semplicemente distrarre da altre spete, se emetti moneta la capacità di acquisto della stessa cala. per cui coi 100 mld di domani non prendi più la stessa qtà di beni dei 100 mld di oggi perchè la massa monetaria è cresciuta e la moneta svalutata.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 30, 2016, 20:11:28 pm
premesso che lo stato potrebbe non fare debito per la ricostruzione ma semplicemente distrarre da altre spete, se emetti moneta la capacità di acquisto della stessa cala. per cui coi 100 mld di domani non prendi più la stessa qtà di beni dei 100 mld di oggi perchè la massa monetaria è cresciuta e la moneta svalutata.
Auriti era giustamente sbefeggiato e deriso da tutti gli economisti  cioè quelli che hanno studiato economia, oppure era semplicemente e giustamente ignorato. Un qualsiasi governatore della Banca d'Italia mai avrebbe rivolto attenzione ad Auriti. E Nerio Nesi non è un ecomista ma è stato per anni il deus ex machina della BNL prima che fosse comprata dai francesi, con risultati non disprezzabili. Sciocchezze come quelle di Auriti non le avrebbe mai pensate né scritte. Auriti pur vagando per cercare invano qualcuno che gli presentasse una inutile e demagogica proposta di legge, in fondo sapeva almeno che la sua roba non era spendibile politicamente, perché non sapeva rispondere a domande fondamentali. E' così semplce da capire che se stampi moneta a parità di ricchezza prodotta crei inflazione, e quindi lo sforzo non ha alcun senso per pagare una spesa.
Invece di insultare come tuo solito, Mauro, prova a rispondere seriamente alle obiezioni che ti vengono fatte: se non ci riesci fai miglior figura a tacere. Se tu scrivi queste sciocchezze (e sono buono, potrei dire di peggio) su un forum pubblico è normale che tu faccia la figura di Auriti. Con una differenza però: che Auriti ammetteva di non avere risposte ad alcune domande, tu purtroppo no.
A tutti dovrebbe essere distribuita la stessa ricchezza? Questa è nuova, è una nuova utopia comunista? Cioè come sempre quando si estremizzano posizioni di destra si arriva a Marx in forma più integralista dei marxisti.
Infine vorrei far notare che quella teoria , che è già tanto chiamare teoria, meglio vaneggiamento, mentre si presenta con la formula populistica di restituire sovranità e potere al popolo per essere attuata dovrebbe presupporre un potere politico non dico dittatoriale, ma molto molto di più, un potere politico spaventoso centralizzato in capo a chi? Al popolo certamente no, quindi anche per questa via la teoria se messa in pratica non darebbe potere al popolo ma toglierebbe a tutti diritti e libertà esattamente come è successo sempre quando qualcuno ha cercato di realizzare utopie (ma questa a me sembra un incubo più che una teoria).
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 20:59:22 pm
Auriti era ovviamente osteggiato dal sistema ma non sbeffeggiato: era temuto. In realtà un potere dittatoriale lo abbiamo ed è quello delle banche centrali.
Auriti non enunciò una teoria ma mise in pratica la sua dottrina e stampò moneta a Guardiagrele.
Il paese rinacque e i commercianti  capirono come funzionava quel tipo d moneta aderirono tutti.
Andava troppo bene per la gente e per il paese.
Andava però meno bene per il sistema che temeva giustamente che la moneta di Auriti prendesse piede e mando allora la sua guardia armata, su ordine della magistratura che però dovette dissequestrare tutto sei mesi dopo ma in tempo sufficiente per far fallire l'esperimento.
A titolo di esempio, faceva così paura Auruti che per arrestare Totò Reina bastarono 43 uomini mentre per fermare questo professore universitario che aveva insegnato per trent'anni dovettero mandare 200 uomini; tanto faceva paura.
Circa le offese stai tranquillo, non ti batte nessuno.
Circa la lettura degli interventi degli altri invece vedi che vai sempre di corsa.
Spiega dunque a noi cosa significhi stampare moneta a parità di ricchezza prodotta.
Poi ti rispondo sul resto.
Attendo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 30, 2016, 21:08:32 pm
Auriti era ovviamente osteggiato dal sistema ma non sbeffeggiato: era temuto. In realtà un potere dittatoriale lo abbiamo ed è quello delle banche centrali.
Auriti non enunciò una teoria ma mise in pratica la sua dottrina e stampò moneta a Guardiagrele.
Il paese rinacque e i commercianti  capirono come funzionava quel tipo d moneta aderirono tutti.
Andava troppo bene per la gente e per il paese.
Andava però meno bene per il sistema che temeva giustamente che la moneta di Auriti prendesse piede e mando allora la sua guardia armata, su ordine della magistratura che però dovette dissequestrare tutto sei mesi dopo ma in tempo sufficiente per far fallire l'esperimento.
A titolo di esempio, faceva così paura Auruti che per arrestare Totò Reina bastarono 43 uomini mentre per fermare questo professore universitario che aveva insegnato per trent'anni dovettero mandare 200 uomini; tanto faceva paura.
Circa le offese stai tranquillo, non ti batte nessuno.
Circa la lettura degli interventi degli altri invece vedi che vai sempre di corsa.
Spiega dunque a noi cosa significhi stampare moneta a parità di ricchezza prodotta.
Poi ti rispondo sul resto.
Attendo.
Certo che un paesino può mettersi a battere moneta, lo ha fatto anche un presunto principato che pretende autonomia dall'Italia, certo la gente è contenta perché non cambia la loro vita: nel loro paese giocano con  la nuova ricchezza (solo di carta straccia) con chi sta al gioco e al di fuori del gioco usano gli euro. Ma la teoria di Auriti, di una banalità sconcertante, e di altrettanto sconcertante leggerezza, non prevedeva questo ovviamente....Ma se non riesci a distinguere queste cose è inutile che cerchi di rispondere ad obiezioni. Se uno stato deve spendere 5 miliardi (cifra a caso) per far fronte ai danni di un terremoto, non crederai mica sul serio che quei cinque miliardi stampati ex novo (invece di ricorrere a soldi già in circolazione) una volta pagati varrebbero come 5 miliardi prima di prima, vero? Dimmelo, dai, non ci posso credere...
A tuo zio provai a spiegare inutilmente che se dai a tutti la stessa somma di euro (tralasciamo che non si capirebbe a quale titolo si dovrebbe farlo) non aumenta la ricchezza di nessuno di uno iota.
Auriti temuto? Auriti faceva ridere e pena al tempo stesso. Nessuno gli ha mai dato credito, eccetto una piccola setta che si sente depositaria della verità, unica nel mondo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 21:12:24 pm
premesso che lo stato potrebbe non fare debito per la ricostruzione ma semplicemente distrarre da altre spete, se emetti moneta la capacità di acquisto della stessa cala. per cui coi 100 mld di domani non prendi più la stessa qtà di beni dei 100 mld di oggi perchè la massa monetaria è cresciuta e la moneta svalutata.
La massa monetaria dev'essere sempre commisurata alla ricchezza o ai beni che deve misurare.
Non siamo in un sistema statico ma in un sistema dinamico.
L'attuale QE infatti altro non è che un tardivo modo di riempire i vuoti monetari precedentemente creati dalla crisi economica e dalla tassazione.
Se lo stato deve ricostruire un ospedale per esempio potrebbe emettere la quantita di ,moneta necessaria a misurare il valore di quel bene.
Ma allo stato attuale non può farlo perché, in forza del trattato di Mahastricht l'unica moneta titolata alla circolazione sul territorio della comunità europea è l'euro di cui la Bce ha il copyright.
Insomma, hanno blindato un sistema col diritto d'autore.
Si creerebbe inflazione poi se lo stato emettesse moneta senza che ci fossero beni di cui misurare la ricchezza.
La moneta misura il valore dei beni in circolazione ma, parimenti, assume essa stessa il valore  della misura in forza della convenzione giuridica.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 21:21:20 pm
Auriti era ovviamente osteggiato dal sistema ma non sbeffeggiato: era temuto. In realtà un potere dittatoriale lo abbiamo ed è quello delle banche centrali.
Auriti non enunciò una teoria ma mise in pratica la sua dottrina e stampò moneta a Guardiagrele.
Il paese rinacque e i commercianti  capirono come funzionava quel tipo d moneta aderirono tutti.
Andava troppo bene per la gente e per il paese.
Andava però meno bene per il sistema che temeva giustamente che la moneta di Auriti prendesse piede e mando allora la sua guardia armata, su ordine della magistratura che però dovette dissequestrare tutto sei mesi dopo ma in tempo sufficiente per far fallire l'esperimento.
A titolo di esempio, faceva così paura Auruti che per arrestare Totò Reina bastarono 43 uomini mentre per fermare questo professore universitario che aveva insegnato per trent'anni dovettero mandare 200 uomini; tanto faceva paura.
Circa le offese stai tranquillo, non ti batte nessuno.
Circa la lettura degli interventi degli altri invece vedi che vai sempre di corsa.
Spiega dunque a noi cosa significhi stampare moneta a parità di ricchezza prodotta.
Poi ti rispondo sul resto.
Attendo.
Certo che un paesino può mettersi a battere moneta, lo ha fatto anche un presunto principato che pretende autonomia dall'Italia, certo la gente è contenta perché non cambia la loro vita: nel loro paese giocano con  la nuova ricchezza (solo di carta straccia) con chi sta al gioco e al di fuori del gioco usano gli euro. Ma la teoria di Auriti, di una banalità sconcertante, e di altrettanto sconcertante leggerezza, non prevedeva questo ovviamente....Ma se non riesci a distinguere queste cose è inutile che cerchi di rispondere ad obiezioni. Se uno stato deve spendere 5 miliardi (cifra a caso) per far fronte ai danni di un terremoto, non crederai mica sul serio che quei cinque miliardi stampati ex novo (invece di ricorrere a soldi già in circolazione) una volta pagati varrebbero come 5 miliardi prima di prima, vero? Dimmelo, dai, non ci posso credere...
A tuo zio provai a spiegare inutilmente che se dai a tutti la stessa somma di euro (tralasciamo che non si capirebbe a quale titolo si dovrebbe farlo) non aumenta la ricchezza di nessuno di uno iota.
Auriti temuto? Auriti faceva ridere e pena al tempo stesso. Nessuno gli ha mai dato credito, eccetto una piccola setta che si sente depositaria della verità, unica nel mondo.
Senti non divaghiamo.
Tu qui sei quello che sa tutto. Mica vorrai far vedere che non sai rispondere?
Hai fatto una affermazione; non ti chiedo di rispondere ad una mia domanda ma ad una tua affermazione.
Attendo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 30, 2016, 21:38:25 pm
Non litigate. La discussione e' interessante. Non sciupiamola con i consueti battibecchi a chi ce l'ha più lungo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 21:54:15 pm
Non litigate. La discussione e' interessante. Non sciupiamola con i consueti battibecchi a chi ce l'ha più lungo.
Assolutamente!
Quel signore ha scritto poco sopra che provò a spiegare che se dai a tutti la stessa somma ( tralasciando a che titolo..)non aumenta la ricchezza a nessuno di uno iota.
Bene, vallo a spiegare al disoccupato con moglie e figli a carico se è diverso o è la stessa cosa se qualcuno( lo stato) ti mette o non ti mette qualcosa in tasca che poi significa poter mettere qualcosa sopra la tavola per te e i per tuoi figli.
Certo, se metti qualche piccola somma nelle tasche di chi ne ha tanti è ovvio che non gli cambia niente.
Per non  parlare poi di quel " a che titolo"..che dimostra con quanta attenzione abbia letto Auriti o gli interventi.
Lo abbiamo spiegato.
Mai siccome gli interventi non li legge ripetiamo.
Il povero accetta il denaro come il ricco per cui partecipa alla convenzione giuridica a pari titolo.
Ovvio, come detto,al ricconon cambierà nulla ma al povero cambierà tutto.
Perché questo.
Perché esiste un qualcosa che ti è dovuto a titolo originario per il sol fatto che sei uomo.
Per questo io( stato) ti devo mettere un pezzo di pane sulla tavola e un tetto sulla testa.
Non ti porto al ristorante stellato ne ti porto in vacanza ma ti devo dare un reddito minimo perché con la tua vita contribuisci a creare i beni necessari alla tua esistenza oltre che, come detto partecipi alla convenzione giuridica.
Obiezione:ma il moribondo? Che reddito crea? Quello delle imprese di pompe funebri.
Altra obiezione:ma il neonato allora? Che reddito crea? Quello necessario al suo mantenimento, pappine, pannolini ecc.
E si potrebbe andare avanti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 30, 2016, 22:39:51 pm
Non litigate. La discussione e' interessante. Non sciupiamola con i consueti battibecchi a chi ce l'ha più lungo.
Guarda, mollo subito la presa. Tanto non risponde a nessuna delle obiezioni che gli abbiamo posto, non capisce neppure cosa sia il concetto di inflazione, come puoi vedere dalla sua ultima risposta, inutile proseguire. Quindi andate pure avanti tranquilli per me questo topic sarebbe non dico da chiudere perché un po' è pure divertente, ma l'interesse è qualcosa di diverso e di serio.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 22:46:48 pm
Non litigate. La discussione e' interessante. Non sciupiamola con i consueti battibecchi a chi ce l'ha più lungo.
Guarda, mollo subito la presa. Tanto non risponde a nessuna delle obiezioni che gli abbiamo posto, non capisce neppure cosa sia il concetto di inflazione, come puoi vedere dalla sua ultima risposta, inutile proseguire. Quindi andate pure avanti tranquilli per me questo topic sarebbe non dico da chiudere perché un po' è pure divertente, ma l'interesse è qualcosa di diverso e di serio.
Sei tu che non capisci e non spieghi neppure quello che scrivi.
Io sono qui.
Spiegalo tu il concetto di inflazione.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ilcommesso - Agosto 30, 2016, 23:06:52 pm
Quindi per il solo fatto di essere un essere umano e di accettare questa convenzione giuridica, ovvero l'esistenza di pezzi di carta (banconote) cui è attribuito un valore per convenzione, dovrei pretendere che colui che emette queste banconote, lo stato, me ne dia un numero tale da soddisfare i miei bisogni (senza svolgere alcuna attività)?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 30, 2016, 23:51:21 pm
Detta così suona un po' male e non rispetta lo spirito del l'intenzione con la quale è stata formulata.
Se tu con la tua attività crei un valore, trovi giusto che quota parte di questo valore ti venga riconosciuta?
Un esempio tipico è il tuo lavoro.
Con la moneta è la stessa cosa.
Per il solo fatto che tu fai parte di uno stato e che questo stato emette moneta tu, cittadino di tale stato per  il fatto che con la tua attività e con la tua stessa vita accetti la moneta e con essa il valore che la convenzione giuridica crea hai diritto ad una quota parte di tale ricchezza.
Ma guarda che è la stessa cosa di quello che a ovvierete fai ora solo che la ricchezza da te prodotta se la prende la banca centrale e lo stato con le tasse.
La banca in questo momento si impossessa della ricchezza da te prodotta con tale convenzione.
Così come hai il codice fiscale per pagare devi avere il codice dei redditi sociali per prendere.
Comprendo benissimo la tua/ vostra perplessità e capisco che questi non sono argomenti da forum.
Tale reddito ti assicura la sussistenza minima e per minima intendo la mera sussistenza.
Il resto è demandato al tuo lavoro.
Quando Grillo portava in giro nei suoi spettacoli il pensiero del Professore e con esso il concetto di Reddito di cittadinanza vorrei far presente che è cosa molto diversa da quello che dice oggi.
Il vero reddito di cittadinanza si può avere solo in presenza di sovranità monetaria.
Quello di cui parla Grillo oggi è la carità pelosa che aumenta gli introiti dello strozzino aumentando il già sito debito pubblico.
Ultima notazione della sera.
Chiunque abbia avuto in mano un qualsiasi manuale di diritto costituzionale scopre che i ooteri di uno stato sono tre: legislativo esecutivo e giudiziario. È come mai manca quello monetario che è quello in cui risiede la specificità  sovrana di uno stato?
Ma perche quello smemorato di Montesquieu nel suo Lo spirito delle leggi, dopo essere stato a Londra se ne era dimenticato..
E allora vai giù con le rivoluzioni liberali...
Storia lunga, complessa, incredibile...
Comprendo che non può essere creduta e che noi viviamo l'oggi senza sapere cosa hai originato l'oggi..
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Agosto 31, 2016, 00:06:43 am
Una cosa senza capo né coda, nulla più che un delirio. Mi spiace ma è una teoria talmente bislacca da ogni punto di vista possibile e priva di alcun tipo di presupposto, logico, politico, economico, da essere oltre che del tutto indifendibile anche palesemente grottesca.
Una siffatta moneta varrebbe ZERO e nessuno la vorrebbe nemmeno per accendere il carbone la domenica a pranzo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 00:11:03 am
Una cosa senza capo né coda, nulla più che un delirio. Mi spiace ma è una teoria talmente bislacca da ogni punto di vista possibile e priva di alcun tipo di presupposto, logico, politico, economico, da essere oltre che del tutto indifendibile anche palesemente grottesca.
Una siffatta moneta varrebbe ZERO e nessuno la vorrebbe nemmeno per accendere il carbone la domenica a pranzo.
Se spieghi perché varrebbe zero sarò lieto di rispondere.
Sembra che per te, per valere, la moneta debba essere gravata di debito per far piacere ai banchieri.
L'altro giorno poi hai quotato il mio intervento in cui partivo dalla rivoluzione francese.
Ebbene, la radice è la stessa e se non capisci  Quella il cui primo atto furono gli " assegnati" non puoi capire la moneta.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 31, 2016, 11:26:41 am
Io ammetto che non arrivo a capire il tutto ma prometto che rileggerò con attenzione.
Peccato non continuare una discussione inedita.
Roberto
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 31, 2016, 11:43:07 am
però mauro scusa.
Detta così suona un po' male e non rispetta lo spirito del l'intenzione con la quale è stata formulata.
Se tu con la tua attività crei un valore, trovi giusto che quota parte di questo valore ti venga riconosciuta?
Un esempio tipico è il tuo lavoro.
Con la moneta è la stessa cosa.
Per il solo fatto che tu fai parte di uno stato e che questo stato emette moneta tu, cittadino di tale stato per  il fatto che con la tua attività e con la tua stessa vita accetti la moneta e con essa il valore che la convenzione giuridica crea hai diritto ad una quota parte di tale ricchezza.
Ma guarda che è la stessa cosa di quello che a ovvierete fai ora solo che la ricchezza da te prodotta se la prende la banca centrale e lo stato con le tasse.
La banca in questo momento si impossessa della ricchezza da te prodotta con tale convenzione.
Così come hai il codice fiscale per pagare devi avere il codice dei redditi sociali per prendere.
Comprendo benissimo la tua/ vostra perplessità e capisco che questi non sono argomenti da forum.
Tale reddito ti assicura la sussistenza minima e per minima intendo la mera sussistenza.
Il resto è demandato al tuo lavoro.
Quando Grillo portava in giro nei suoi spettacoli il pensiero del Professore e con esso il concetto di Reddito di cittadinanza vorrei far presente che è cosa molto diversa da quello che dice oggi.
Il vero reddito di cittadinanza si può avere solo in presenza di sovranità monetaria.
Quello di cui parla Grillo oggi è la carità pelosa che aumenta gli introiti dello strozzino aumentando il già sito debito pubblico.
Ultima notazione della sera.
Chiunque abbia avuto in mano un qualsiasi manuale di diritto costituzionale scopre che i ooteri di uno stato sono tre: legislativo esecutivo e giudiziario. È come mai manca quello monetario che è quello in cui risiede la specificità  sovrana di uno stato?
Ma perche quello smemorato di Montesquieu nel suo Lo spirito delle leggi, dopo essere stato a Londra se ne era dimenticato..
E allora vai giù con le rivoluzioni liberali...
Storia lunga, complessa, incredibile...
Comprendo che non può essere creduta e che noi viviamo l'oggi senza sapere cosa hai originato l'oggi..

abbi pazienza Mauro, ma le condizioni di sussistenza sono teoricamente inglobate nello stato sociale che paghiamo con le imposte. vogliamo il reddito di cittadinanza? bene ci vorranno più imposte o una spesa diversa di quelle esistenti. Onestamente fatico a capire la necessità di tutti questi guazzabugli. Se lo stato non ha le risorse si indebita chiedendo ai cittadini le imposte necessarie a ripagare i prestiti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 31, 2016, 11:54:59 am
però mauro scusa.
Detta così suona un po' male e non rispetta lo spirito del l'intenzione con la quale è stata formulata.
Se tu con la tua attività crei un valore, trovi giusto che quota parte di questo valore ti venga riconosciuta?
Un esempio tipico è il tuo lavoro.
Con la moneta è la stessa cosa.
Per il solo fatto che tu fai parte di uno stato e che questo stato emette moneta tu, cittadino di tale stato per  il fatto che con la tua attività e con la tua stessa vita accetti la moneta e con essa il valore che la convenzione giuridica crea hai diritto ad una quota parte di tale ricchezza.
Ma guarda che è la stessa cosa di quello che a ovvierete fai ora solo che la ricchezza da te prodotta se la prende la banca centrale e lo stato con le tasse.
La banca in questo momento si impossessa della ricchezza da te prodotta con tale convenzione.
Così come hai il codice fiscale per pagare devi avere il codice dei redditi sociali per prendere.
Comprendo benissimo la tua/ vostra perplessità e capisco che questi non sono argomenti da forum.
Tale reddito ti assicura la sussistenza minima e per minima intendo la mera sussistenza.
Il resto è demandato al tuo lavoro.
Quando Grillo portava in giro nei suoi spettacoli il pensiero del Professore e con esso il concetto di Reddito di cittadinanza vorrei far presente che è cosa molto diversa da quello che dice oggi.
Il vero reddito di cittadinanza si può avere solo in presenza di sovranità monetaria.
Quello di cui parla Grillo oggi è la carità pelosa che aumenta gli introiti dello strozzino aumentando il già sito debito pubblico.
Ultima notazione della sera.
Chiunque abbia avuto in mano un qualsiasi manuale di diritto costituzionale scopre che i ooteri di uno stato sono tre: legislativo esecutivo e giudiziario. È come mai manca quello monetario che è quello in cui risiede la specificità  sovrana di uno stato?
Ma perche quello smemorato di Montesquieu nel suo Lo spirito delle leggi, dopo essere stato a Londra se ne era dimenticato..
E allora vai giù con le rivoluzioni liberali...
Storia lunga, complessa, incredibile...
Comprendo che non può essere creduta e che noi viviamo l'oggi senza sapere cosa hai originato l'oggi..

abbi pazienza Mauro, ma le condizioni di sussistenza sono teoricamente inglobate nello stato sociale che paghiamo con le imposte. vogliamo il reddito di cittadinanza? bene ci vorranno più imposte o una spesa diversa di quelle esistenti. Onestamente fatico a capire la necessità di tutti questi guazzabugli. Se lo stato non ha le risorse si indebita chiedendo ai cittadini le imposte necessarie a ripagare i prestiti.
...e forse andrebbe anche detto che i soldi che i cittadini e gli investitori istituzionali danno allo Stato, anzi agli Stati, comprando quote del loro debito, o meglio del rifinanziamento del loro debito, sono soldi veri, su cui si devono pagare interessi veri e si deve alla fine rendere pure il capitale. E l'ammontare di questi interessi è deciso da istituzioni ma soprattutto dal mercato, da quale livello di affidabilità da' il debitore a rispettare gli impegni verso il creditore.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 12:56:28 pm
Io ammetto che non arrivo a capire il tutto ma prometto che rileggerò con attenzione.
Peccato non continuare una discussione inedita.
Roberto
Ti ringrazio molto per questa apertura ma stai pur tranquillo, il fatto che non capisci non dipende da te ma dipende dall'informazione in cui siamo immersi.
Sìcche, mentre crediamo di ragionare con la nostra testa in realtà stiamo ragionando con la " loro".
Quando cominciai ad occuparmi di queste cose ero ancora fresco di studi e pensavo tra me e me: ma questi sono completamente fusi di testa, le loro idee non stanno né in cielo né in terra.
Dopo un po' una tessera andò a segno. Poi un altra e poi un altra  ancora...
Conseguentemente, io non devo vendere  nè pentole né detersivi e nel venire a scrivere di queste cose comprendo anche che sfidò il senso del reale o del ridicolo.
Ma è un rischio che corro volentieri ed è un prezzo anche basso per la posta in gioco.
Sapute queste cose si ha il dovere di testimoniarle, a qualsiasi costo.
Io non chiedo di essere creduto; a me basta che ci si ragioni su.
Poi il resto viene da solo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 13:02:46 pm
però mauro scusa.
Detta così suona un po' male e non rispetta lo spirito del l'intenzione con la quale è stata formulata.
Se tu con la tua attività crei un valore, trovi giusto che quota parte di questo valore ti venga riconosciuta?
Un esempio tipico è il tuo lavoro.
Con la moneta è la stessa cosa.
Per il solo fatto che tu fai parte di uno stato e che questo stato emette moneta tu, cittadino di tale stato per  il fatto che con la tua attività e con la tua stessa vita accetti la moneta e con essa il valore che la convenzione giuridica crea hai diritto ad una quota parte di tale ricchezza.
Ma guarda che è la stessa cosa di quello che a ovvierete fai ora solo che la ricchezza da te prodotta se la prende la banca centrale e lo stato con le tasse.
La banca in questo momento si impossessa della ricchezza da te prodotta con tale convenzione.
Così come hai il codice fiscale per pagare devi avere il codice dei redditi sociali per prendere.
Comprendo benissimo la tua/ vostra perplessità e capisco che questi non sono argomenti da forum.
Tale reddito ti assicura la sussistenza minima e per minima intendo la mera sussistenza.
Il resto è demandato al tuo lavoro.
Quando Grillo portava in giro nei suoi spettacoli il pensiero del Professore e con esso il concetto di Reddito di cittadinanza vorrei far presente che è cosa molto diversa da quello che dice oggi.
Il vero reddito di cittadinanza si può avere solo in presenza di sovranità monetaria.
Quello di cui parla Grillo oggi è la carità pelosa che aumenta gli introiti dello strozzino aumentando il già sito debito pubblico.
Ultima notazione della sera.
Chiunque abbia avuto in mano un qualsiasi manuale di diritto costituzionale scopre che i ooteri di uno stato sono tre: legislativo esecutivo e giudiziario. È come mai manca quello monetario che è quello in cui risiede la specificità  sovrana di uno stato?
Ma perche quello smemorato di Montesquieu nel suo Lo spirito delle leggi, dopo essere stato a Londra se ne era dimenticato..
E allora vai giù con le rivoluzioni liberali...
Storia lunga, complessa, incredibile...
Comprendo che non può essere creduta e che noi viviamo l'oggi senza sapere cosa hai originato l'oggi..

abbi pazienza Mauro, ma le condizioni di sussistenza sono teoricamente inglobate nello stato sociale che paghiamo con le imposte. vogliamo il reddito di cittadinanza? bene ci vorranno più imposte o una spesa diversa di quelle esistenti. Onestamente fatico a capire la necessità di tutti questi guazzabugli. Se lo stato non ha le risorse si indebita chiedendo ai cittadini le imposte necessarie a ripagare i prestiti.
Tutta la pazienza che vuoi.
In questo sistema per assicurare un pezzo di pane a tutti o per qualsiasi altra esigenza dello stato devi aumentare il già alto debito pubblico.
Se lo stato stampasse da se la propria moneta potrebbe farlo senza debito.
Ho già spiegato il perché questo, allo stato attuale non può avvenire; sostanzialmente per due ragioni, perché i banchieri della Bce hanno brevettato la loro moneta e perché hanno imposta nel trattato di Mahastricht che la loro è l'unica moneta titolata a circolare sul territorio della comunità.
Ma, attenzione, quel tipo di moneta serve i loro interessi e non quelli dello stato e della gente perché lo stato o gli stati si indebitano verso gli istituti di emissione per quella funzione che potrebbero svolgere in proprio.
Per favore , non tirate fuori la sciocchezza dell'inflazione, quella ce la spiega Mbelt.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 13:03:22 pm
però mauro scusa.
Detta così suona un po' male e non rispetta lo spirito del l'intenzione con la quale è stata formulata.
Se tu con la tua attività crei un valore, trovi giusto che quota parte di questo valore ti venga riconosciuta?
Un esempio tipico è il tuo lavoro.
Con la moneta è la stessa cosa.
Per il solo fatto che tu fai parte di uno stato e che questo stato emette moneta tu, cittadino di tale stato per  il fatto che con la tua attività e con la tua stessa vita accetti la moneta e con essa il valore che la convenzione giuridica crea hai diritto ad una quota parte di tale ricchezza.
Ma guarda che è la stessa cosa di quello che a ovvierete fai ora solo che la ricchezza da te prodotta se la prende la banca centrale e lo stato con le tasse.
La banca in questo momento si impossessa della ricchezza da te prodotta con tale convenzione.
Così come hai il codice fiscale per pagare devi avere il codice dei redditi sociali per prendere.
Comprendo benissimo la tua/ vostra perplessità e capisco che questi non sono argomenti da forum.
Tale reddito ti assicura la sussistenza minima e per minima intendo la mera sussistenza.
Il resto è demandato al tuo lavoro.
Quando Grillo portava in giro nei suoi spettacoli il pensiero del Professore e con esso il concetto di Reddito di cittadinanza vorrei far presente che è cosa molto diversa da quello che dice oggi.
Il vero reddito di cittadinanza si può avere solo in presenza di sovranità monetaria.
Quello di cui parla Grillo oggi è la carità pelosa che aumenta gli introiti dello strozzino aumentando il già sito debito pubblico.
Ultima notazione della sera.
Chiunque abbia avuto in mano un qualsiasi manuale di diritto costituzionale scopre che i ooteri di uno stato sono tre: legislativo esecutivo e giudiziario. È come mai manca quello monetario che è quello in cui risiede la specificità  sovrana di uno stato?
Ma perche quello smemorato di Montesquieu nel suo Lo spirito delle leggi, dopo essere stato a Londra se ne era dimenticato..
E allora vai giù con le rivoluzioni liberali...
Storia lunga, complessa, incredibile...
Comprendo che non può essere creduta e che noi viviamo l'oggi senza sapere cosa hai originato l'oggi..

abbi pazienza Mauro, ma le condizioni di sussistenza sono teoricamente inglobate nello stato sociale che paghiamo con le imposte. vogliamo il reddito di cittadinanza? bene ci vorranno più imposte o una spesa diversa di quelle esistenti. Onestamente fatico a capire la necessità di tutti questi guazzabugli. Se lo stato non ha le risorse si indebita chiedendo ai cittadini le imposte necessarie a ripagare i prestiti.
...e forse andrebbe anche detto che i soldi che i cittadini e gli investitori istituzionali danno allo Stato, anzi agli Stati, comprando quote del loro debito, o meglio del rifinanziamento del loro debito, sono soldi veri, su cui si devono pagare interessi veri e si deve alla fine rendere pure il capitale. E l'ammontare di questi interessi è deciso da istituzioni ma soprattutto dal mercato, da quale livello di affidabilità da' il debitore a rispettare gli impegni verso il creditore.
Io sto ancora aspettando che spieghi quello che hai scritto.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 31, 2016, 13:08:49 pm
ok però i profitti delle banche centrali che sono limitati peraltro, sempre agli stati rientrano in forma di imposte e quindi?

dopodichè immaginiamo stato senza debito. se vuole spendere di più per reddito di cittadinanza e non ha entrate sufficienti che può fare? debito. Se conia moneta e stampa che succede? che l'eccesso di moneta nel circuito la farà deprezzare. che è un altro modo per dire inflazione.

inoltre, gli usa stampano moneta? si. e il loro debito? come se spiega?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 31, 2016, 13:12:18 pm
ok però i profitti delle banche centrali che sono limitati peraltro, sempre agli stati rientrano in forma di imposte e quindi?

dopodichè immaginiamo stato senza debito. se vuole spendere di più per reddito di cittadinanza e non ha entrate sufficienti che può fare? debito. Se conia moneta e stampa che succede? che l'eccesso di moneta nel circuito la farà deprezzare. che è un altro modo per dire inflazione.

inoltre, gli usa stampano moneta? si. e il loro debito? come se spiega?
Il bello è che tutti gli stanno ripetendo la stessa cosa ma lui non sa come funziona l'inflazione, o è in malafede . Eppure dovrebbe sapere che quando con l'accordo Lama Agnelli del 1975 si stabilì la scala mobile automatica sugli stipendi i dipendenti ricevevano continui aumenti ma la moneta si deprezzava quindi alla fine i dipendenti avevano sempre meno potere di affitto. La follia fu cancellata nel 1984, e solo nel 1993 con l'accordo di San Valentino si creò un meccanismo a posteriori di recupero del l'inflazione dei salari
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 13:26:16 pm
ok però i profitti delle banche centrali che sono limitati peraltro, sempre agli stati rientrano in forma di imposte e quindi?

dopodichè immaginiamo stato senza debito. se vuole spendere di più per reddito di cittadinanza e non ha entrate sufficienti che può fare? debito. Se conia moneta e stampa che succede? che l'eccesso di moneta nel circuito la farà deprezzare. che è un altro modo per dire inflazione.

inoltre, gli usa stampano moneta? si. e il loro debito? come se spiega?
Il bello è che tutti gli stanno ripetendo la stessa cosa ma lui non sa come funziona l'inflazione, o è in malafede . Eppure dovrebbe sapere che quando con l'accordo Lama Agnelli del 1975 si stabilì la scala mobile automatica sugli stipendi i dipendenti ricevevano continui aumenti ma la moneta si deprezzava quindi alla fine i dipendenti avevano sempre meno potere di affitto. La follia fu cancellata nel 1984, e solo nel 1993 con l'accordo di San Valentino si creò un meccanismo a posteriori di recupero del l'inflazione dei salari
No io lo so come funziona l'inflazione sei tu che non lo sai.
Uno che scrive " a parità di ricchezza prodotta crei inflazione" non Sa nemmeno cosa sta scrivendo ma ragiona per ciò che gli hanno messo in testa.
Ho cercato di far slegare ma invano.
Attendo la sua spiegazione per poter fornire la mia.
Aggiungo che uno che crede di spiegare che "se dai la stessa somma a tutti non aumenta la ricchezza di uno iota" non è uno che può spiegare ma è uno che deve tornare a scuola.
Vai a spiegare ad uno che non ha un pezzo di pane che se gli dai qualche spicciolo non gli cambi la vita è poi facci sapere che ti risponde.
Io sono qui che aspetto comunque spiegazioni sul l'inflazione secondo Mbelt e poi, solo poi posso rispondere.
Non ti permettere poi di parlare di malafede! La malafede è una categoria che atterrà forse alla politica non certo a me che ci metto la faccia nel dire queste cose.
Non ti permettere mai più.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 13:42:08 pm
ok però i profitti delle banche centrali che sono limitati peraltro, sempre agli stati rientrano in forma di imposte e quindi?

dopodichè immaginiamo stato senza debito. se vuole spendere di più per reddito di cittadinanza e non ha entrate sufficienti che può fare? debito. Se conia moneta e stampa che succede? che l'eccesso di moneta nel circuito la farà deprezzare. che è un altro modo per dire inflazione.

inoltre, gli usa stampano moneta? si. e il loro debito? come se spiega?
I profitti delle banche centrali rientrano agli stati in quota minima.
Chi è in grado di verificare il bilancio della Bce?
Ti dico solo che la banca d'Italia metteva la circolazione monetaria tra le poste passive del suo bilancio considerandolo un debito.
Ma allora se lo metti tra i debiti vuol dire che la moneta non è tua.
Ma se non è tua come fai a caricarla di interessi verso lo stato?

Immagina ora un sistema chiuso in cui sia lo stato o una comunità di star ad emettere moneta.
Emette la moneta necessaria al suo funzionamento, per intero, senza creare debito nè inflazione.
L'inflazione la avrai quando emetti moneta in eccesso ai beni e alle funzioni che devi assicurare ed effettuare.
Il caso della Federal Reserve è unico perché il dollaro ,dopo gli accordi di Bretton Woods è divenuta la moneta base dl sistema monetario internazionale e costituisce attualmente la banca imperiale del sistema mondo mentre tutte le altre sono banche coloniali, cioè dipendenti dal sistema dollaro.
Gli USA possono permettersi di stampare a piacimento non curandosi( per ora) del debito federale perché la loro moneta è accettata in tutto il mondo e quando qualcuno prova a dire che invece dei dollari accetterebbe gli Euro immediatamente partono le portaerei.
Tipico è il caso di Saddam Hussein che si era dichiarato pronto ad accettare transazioni petrolifere in Euro anziché i dollari.
O il caso della Libia di Gheddafi che voleva coniare il Dinaro in oro, la nuova moneta africana.
Questo le banche centrali non lo possono permettere.
Diverso è il caso di Putin che rappresenta un boccone troppo grosso anche per gli USA che schiumano di rabbia nel non poterlo sottomettere al loro sistema.
Putin ha dichiarato che vuole reintrodurre il Rublo in oro e questo scompagina di un bè Po i piani delle banche centrali.
Per questo c'è l'hanno con lui.
Il resto sono pretesti, come dice un mio amico, il resto fa volume. 
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ilcommesso - Agosto 31, 2016, 14:02:54 pm
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/08/31/il-reddito-di-cittadinanza-ci-rendera-schiavi-della-politica/31617/?campaign_id=A100 (http://www.linkiesta.it/it/article/2016/08/31/il-reddito-di-cittadinanza-ci-rendera-schiavi-della-politica/31617/?campaign_id=A100)

Assolutamente condivisibile
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 14:10:52 pm
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/08/31/il-reddito-di-cittadinanza-ci-rendera-schiavi-della-politica/31617/?campaign_id=A100 (http://www.linkiesta.it/it/article/2016/08/31/il-reddito-di-cittadinanza-ci-rendera-schiavi-della-politica/31617/?campaign_id=A100)

Assolutamente condivisibile
Assolutamente.
Però io distinguerei.
Personalmente , come reddito di cittadinanza, io concepisco un reddito di mera sussistenza, immediatamente al di sotto del quale c'è la fame.
E penso questo perché l'uomo, credo, si realizza e si motiva nel lavoro.
Diverso però è a mio parere il problema " strutturale" del capitalismo che è la disoccupazione, problema del quale comunque la collettività si fa carico.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 31, 2016, 14:15:27 pm
ok però i profitti delle banche centrali che sono limitati peraltro, sempre agli stati rientrano in forma di imposte e quindi?

dopodichè immaginiamo stato senza debito. se vuole spendere di più per reddito di cittadinanza e non ha entrate sufficienti che può fare? debito. Se conia moneta e stampa che succede? che l'eccesso di moneta nel circuito la farà deprezzare. che è un altro modo per dire inflazione.

inoltre, gli usa stampano moneta? si. e il loro debito? come se spiega?
Il bello è che tutti gli stanno ripetendo la stessa cosa ma lui non sa come funziona l'inflazione, o è in malafede . Eppure dovrebbe sapere che quando con l'accordo Lama Agnelli del 1975 si stabilì la scala mobile automatica sugli stipendi i dipendenti ricevevano continui aumenti ma la moneta si deprezzava quindi alla fine i dipendenti avevano sempre meno potere di affitto. La follia fu cancellata nel 1984, e solo nel 1993 con l'accordo di San Valentino si creò un meccanismo a posteriori di recupero del l'inflazione dei salari
No io lo so come funziona l'inflazione sei tu che non lo sai.
Uno che scrive " a parità di ricchezza prodotta crei inflazione" non Sa nemmeno cosa sta scrivendo ma ragiona per ciò che gli hanno messo in testa.
Ho cercato di far slegare ma invano.
Attendo la sua spiegazione per poter fornire la mia.
Aggiungo che uno che crede di spiegare che "se dai la stessa somma a tutti non aumenta la ricchezza di uno iota" non è uno che può spiegare ma è uno che deve tornare a scuola.
Vai a spiegare ad uno che non ha un pezzo di pane che se gli dai qualche spicciolo non gli cambi la vita è poi facci sapere che ti risponde.
Io sono qui che aspetto comunque spiegazioni sul l'inflazione secondo Mbelt e poi, solo poi posso rispondere.
Non ti permettere poi di parlare di malafede! La malafede è una categoria che atterrà forse alla politica non certo a me che ci metto la faccia nel dire queste cose.
Non ti permettere mai più.
Non ti permettere più. Hai un bel coraggio a mettere la faccia su questa serie di fesserie. E hai un bel coraggio pure ad insistere. Se vuoi te lo riscrivo: se tu stampi un ammontare significativo di euro, qualche miliardo, e immagini di distribuirlo in modo paritario a tutti coloro che vivono in paesi euro, avrai come effetto che nessuno di loro vedrà aumentare la propria ricchezza cioè il proprio potere di acquisto, sia che sia ricco o povero ( il suo reddito non c'entra nulla). Perché ? Perché se immetti più moneta crei inflazione. Ed è infatti quello che sta facendo la BCE con il Qe. Ma quando aumenta l'inflazione cala il potere di acquisto di chi ha il denaro. Hai capito finalmente questa cosa che stiamo cercando tutti di farti capire, o dobbiamo sillabare? Quelle di Auriti sono solo una lunga serie di fesserie scritte da uno che di economia non sapeva niente. Uno che si è illuso di aver creato una dottrina ( pensa te) prendendo un principio giuridico ed estremizzandolo. Una roba che se uno è consapevole serve solo ad a ingannare deboli di mente ed ignoranti, a cercare consenso contro il capo espiratorio le banche, e chi sta dietro alle banche, secondo queste follie.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 14:33:04 pm
ok però i profitti delle banche centrali che sono limitati peraltro, sempre agli stati rientrano in forma di imposte e quindi?

dopodichè immaginiamo stato senza debito. se vuole spendere di più per reddito di cittadinanza e non ha entrate sufficienti che può fare? debito. Se conia moneta e stampa che succede? che l'eccesso di moneta nel circuito la farà deprezzare. che è un altro modo per dire inflazione.

inoltre, gli usa stampano moneta? si. e il loro debito? come se spiega?
Il bello è che tutti gli stanno ripetendo la stessa cosa ma lui non sa come funziona l'inflazione, o è in malafede . Eppure dovrebbe sapere che quando con l'accordo Lama Agnelli del 1975 si stabilì la scala mobile automatica sugli stipendi i dipendenti ricevevano continui aumenti ma la moneta si deprezzava quindi alla fine i dipendenti avevano sempre meno potere di affitto. La follia fu cancellata nel 1984, e solo nel 1993 con l'accordo di San Valentino si creò un meccanismo a posteriori di recupero del l'inflazione dei salari
No io lo so come funziona l'inflazione sei tu che non lo sai.
Uno che scrive " a parità di ricchezza prodotta crei inflazione" non Sa nemmeno cosa sta scrivendo ma ragiona per ciò che gli hanno messo in testa.
Ho cercato di far slegare ma invano.
Attendo la sua spiegazione per poter fornire la mia.
Aggiungo che uno che crede di spiegare che "se dai la stessa somma a tutti non aumenta la ricchezza di uno iota" non è uno che può spiegare ma è uno che deve tornare a scuola.
Vai a spiegare ad uno che non ha un pezzo di pane che se gli dai qualche spicciolo non gli cambi la vita è poi facci sapere che ti risponde.
Io sono qui che aspetto comunque spiegazioni sul l'inflazione secondo Mbelt e poi, solo poi posso rispondere.
Non ti permettere poi di parlare di malafede! La malafede è una categoria che atterrà forse alla politica non certo a me che ci metto la faccia nel dire queste cose.
Non ti permettere mai più.
Non ti permettere più. Hai un bel coraggio a mettere la faccia su questa serie di fesserie. E hai un bel coraggio pure ad insistere. Se vuoi te lo riscrivo: se tu stampi un ammontare significativo di euro, qualche miliardo, e immagini di distribuirlo in modo paritario a tutti coloro che vivono in paesi euro, avrai come effetto che nessuno di loro vedrà aumentare la propria ricchezza cioè il proprio potere di acquisto, sia che sia ricco o povero ( il suo reddito non c'entra nulla). Perché ? Perché se immetti più moneta crei inflazione. Ed è infatti quello che sta facendo la BCE con il Qe. Ma quando aumenta l'inflazione cala il potere di acquisto di chi ha il denaro. Hai capito finalmente questa cosa che stiamo cercando tutti di farti capire, o dobbiamo sillabare? Quelle di Auriti sono solo una lunga serie di fesserie scritte da uno che di economia non sapeva niente. Uno che si è illuso di aver creato una dottrina ( pensa te) prendendo un principio giuridico ed estremizzandolo. Una roba che se uno è consapevole serve solo ad a ingannare deboli di mente ed ignoranti, a cercare consenso contro il capo espiratorio le banche, e chi sta dietro alle banche, secondo queste follie.
Certo che ho coraggio perché la faccia è mia e di nessun altro.
Tu dove l'hai messa la tua faccia?
Nel difendere i diritti di chi ne aveva già in abbondanza?
E i diritti della povera gente quelli non contano?
No quelli non contano!
Invece guarda il paradosso di un professore ricchissimo che si gioca tutto per un atto di giustizia!
Si gioca tutto per andare verso la povera gente; per servire anziché fare il trombone universitario o il trombone della politica come gli avevano proposto purché stesse zitto.
Sì perché la dignità gratuita non esiste e se capisci che questa è la verità vai fino in fondo, costi quel che costi.
Quindi tu pensa alla tua di faccia che io penso alla mia e nessuno ti ha chiesto di pagare per i miei errori o per le mie fesserie.
Pensa alle tue che ne hai in abbondanza.
L'ultima, sull'inflazione l'hai appena detta.
Siamo in tale deflazione che tra poco Draghi dovrà caricare casse di euro sugli elicotteri e gettarle alla popolazione nel tentativo vano e tardivo di riempire i vuoti monetari creati dall'emissiine a debito.
Ma di quale inflazione parli di quella che ti hanno messo in testa e non esiste?
Mai sentito parlare di Helicopter money ?
E mi vieni a parlare di inflazione?
Vedi che devi tornare a scuola?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 31, 2016, 14:36:53 pm
bene ma le cose si possono dire anche senza insultare. siete di due opinioni diverse, c'è bisogno di darsi reciprocamente dei cretini? credo di no
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 31, 2016, 14:40:21 pm
scusa mauro ma se si fa helicopter money concorderai con me che stampare serve a creare inflazione.
i vuoti monetari altro non sono che incagli nella circolazione del denaro. le banche non prestano nonostante abbiano abbondanza di capitali presi a tasso zero.
perchè le banche centrali mettono a debito la moneta? perchè a credito ci sono i titoli a fronte dei quali emettono oggi e prima c'era l'oro. oh qualcosa de macro me la ricordo pure io eh....
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 14:56:09 pm
bene ma le cose si possono dire anche senza insultare. siete di due opinioni diverse, c'è bisogno di darsi reciprocamente dei cretini? credo di no
Nessun insulto, solo normale dialettica.
Ti pare?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 15:08:21 pm
scusa mauro ma se si fa helicopter money concorderai con me che stampare serve a creare inflazione.
i vuoti monetari altro non sono che incagli nella circolazione del denaro. le banche non prestano nonostante abbiano abbondanza di capitali presi a tasso zero.
perchè le banche centrali mettono a debito la moneta? perchè a credito ci sono i titoli a fronte dei quali emettono oggi e prima c'era l'oro. oh qualcosa de macro me la ricordo pure io eh....
Concordo al 200% ma quello a cui si riferiva Mbelt è il timore dell'inflazione ingenerato da una informazione tutta tesa al terrorismo.
Lo stesso trattato di Mahastricht ha come base il mandato della stabilità dei prezzi e sottende al timore inflativo.
La vulgata ufficiale è che tale mandato fu così voluto dai tedeschi ancora gravati dal ricordo ricordo della paura di Weimar.
Cazzate!
Il problema di Weimar fu l'inflazione voluta e procurata dai " vincitori" attraverso ben cinque o sei, non ricordo bene quanti istituti di emissione.
Questo consentiva " con pochi dollari di comprare interi vagoni di merci"..
Ma il problema di Weimar non fu tanto l'inflazione quanto la deflazione che azzerò l'intera economia già ridotta ai minimi termini dalla guerra.
Fu la deflazione di Weimar e non l'inflazione a spalancare le porte ad Hitler.
Quei milioni di disoccupati e dispetati furono ma massa di manovra del nazismo.
Il mandato della stabilità dei prezzi fu voluto dai tedeschi che furono gli unici, assieme agli inglesi a configurare quel trattato con il fine di mettere dentro una gabbia di ferro tutte le economie il cui funzionamento aveva fino a quel momento giovato di una gestione monetaria differente dalla loro.
Da quel momento tutto a loro misura con le ci seguente che la nostra industria manifatturiera è stata azzerata.
Per ciò quando sento parlare di inflazione in termini di 0.1 0.2 mi viene da dire: ma questi lo sanno di cosa stanno parlando?
Quando ho aperto questa discussione non pensavo di generare tante perplessità perché preferisco parlare del dato di fatto.
È il dato di fatto c'entrale dell'articolo con cui ho aperto  la discussione è la fondazione della banca d'Inghilterra.
Il resto segue.
Analogamente, non chiedo e non spero di essere creduto, sarei un illuso.
Mi basta solo che chi legge ci ragioni sopra.
Il resto va da solo.
Se sono vere le premesse e lo sono, le conseguenze saranno conseguenti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 31, 2016, 16:06:16 pm
ok però i profitti delle banche centrali che sono limitati peraltro, sempre agli stati rientrano in forma di imposte e quindi?

dopodichè immaginiamo stato senza debito. se vuole spendere di più per reddito di cittadinanza e non ha entrate sufficienti che può fare? debito. Se conia moneta e stampa che succede? che l'eccesso di moneta nel circuito la farà deprezzare. che è un altro modo per dire inflazione.

inoltre, gli usa stampano moneta? si. e il loro debito? come se spiega?
Il bello è che tutti gli stanno ripetendo la stessa cosa ma lui non sa come funziona l'inflazione, o è in malafede . Eppure dovrebbe sapere che quando con l'accordo Lama Agnelli del 1975 si stabilì la scala mobile automatica sugli stipendi i dipendenti ricevevano continui aumenti ma la moneta si deprezzava quindi alla fine i dipendenti avevano sempre meno potere di affitto. La follia fu cancellata nel 1984, e solo nel 1993 con l'accordo di San Valentino si creò un meccanismo a posteriori di recupero del l'inflazione dei salari
No io lo so come funziona l'inflazione sei tu che non lo sai.
Uno che scrive " a parità di ricchezza prodotta crei inflazione" non Sa nemmeno cosa sta scrivendo ma ragiona per ciò che gli hanno messo in testa.
Ho cercato di far slegare ma invano.
Attendo la sua spiegazione per poter fornire la mia.
Aggiungo che uno che crede di spiegare che "se dai la stessa somma a tutti non aumenta la ricchezza di uno iota" non è uno che può spiegare ma è uno che deve tornare a scuola.
Vai a spiegare ad uno che non ha un pezzo di pane che se gli dai qualche spicciolo non gli cambi la vita è poi facci sapere che ti risponde.
Io sono qui che aspetto comunque spiegazioni sul l'inflazione secondo Mbelt e poi, solo poi posso rispondere.
Non ti permettere poi di parlare di malafede! La malafede è una categoria che atterrà forse alla politica non certo a me che ci metto la faccia nel dire queste cose.
Non ti permettere mai più.
Non ti permettere più. Hai un bel coraggio a mettere la faccia su questa serie di fesserie. E hai un bel coraggio pure ad insistere. Se vuoi te lo riscrivo: se tu stampi un ammontare significativo di euro, qualche miliardo, e immagini di distribuirlo in modo paritario a tutti coloro che vivono in paesi euro, avrai come effetto che nessuno di loro vedrà aumentare la propria ricchezza cioè il proprio potere di acquisto, sia che sia ricco o povero ( il suo reddito non c'entra nulla). Perché ? Perché se immetti più moneta crei inflazione. Ed è infatti quello che sta facendo la BCE con il Qe. Ma quando aumenta l'inflazione cala il potere di acquisto di chi ha il denaro. Hai capito finalmente questa cosa che stiamo cercando tutti di farti capire, o dobbiamo sillabare? Quelle di Auriti sono solo una lunga serie di fesserie scritte da uno che di economia non sapeva niente. Uno che si è illuso di aver creato una dottrina ( pensa te) prendendo un principio giuridico ed estremizzandolo. Una roba che se uno è consapevole serve solo ad a ingannare deboli di mente ed ignoranti, a cercare consenso contro il capo espiratorio le banche, e chi sta dietro alle banche, secondo queste follie.
Certo che ho coraggio perché la faccia è mia e di nessun altro.
Tu dove l'hai messa la tua faccia?
Nel difendere i diritti di chi ne aveva già in abbondanza?
E i diritti della povera gente quelli non contano?
No quelli non contano!
Invece guarda il paradosso di un professore ricchissimo che si gioca tutto per un atto di giustizia!
Si gioca tutto per andare verso la povera gente; per servire anziché fare il trombone universitario o il trombone della politica come gli avevano proposto purché stesse zitto.
Sì perché la dignità gratuita non esiste e se capisci che questa è la verità vai fino in fondo, costi quel che costi.
Quindi tu pensa alla tua di faccia che io penso alla mia e nessuno ti ha chiesto di pagare per i miei errori o per le mie fesserie.
Pensa alle tue che ne hai in abbondanza.
L'ultima, sull'inflazione l'hai appena detta.
Siamo in tale deflazione che tra poco Draghi dovrà caricare casse di euro sugli elicotteri e gettarle alla popolazione nel tentativo vano e tardivo di riempire i vuoti monetari creati dall'emissiine a debito.
Ma di quale inflazione parli di quella che ti hanno messo in testa e non esiste?
Mai sentito parlare di Helicopter money ?
E mi vieni a parlare di inflazione?
Vedi che devi tornare a scuola?
Senza gli interventi di Draghi, come è noto, saremmo in deflazione . Lo capisci? Lo sai? Non credo, non ce la fai. Ridurre o azzerare la deflazione oppure generare l'inflazione sono la stessa identica cosa.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 31, 2016, 16:21:38 pm
Mauro hai destato perplessità perchè la teoria che propugni mi/ci pare poco solida.

https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bilancio-esercizio/2016-bilancio-esercizio/bil-eserc-2016.pdf

pag 28 e 29 il bilancio
a fronte dell'attivo nel passivo trovi la moneta in circolazione

nel CE i redditi e il miliardo di imposte

qui le quote di partecipazione

https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/funzioni-governance/partecipanti-capitale/Partecipanti_capitale_31_07_2016.pdf

questi signori a fronte degli accantonamenti obbligatori si mettono in tasca il residuo utile che da CE sono 2 mld.

7000 euro a quota... il debito pubblico sono 2350 mld di euro - mi sa che c'è qualcosina che non va
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Agosto 31, 2016, 16:24:01 pm
Bilancio BCE

https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/annrep/ar2015annualaccounts_it.pdf?6d043b22693702ce22eac13387834c58

pag 18-20 stato patrimoiale e conto economico
 guarda utile...
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 16:29:26 pm
Non è che saremo, siamo in deflazione!
Solo tu non te ne sei accorto!!
Draghi sta cercando di mettere una pezza a colore al famoso mandato sulla stabilità dei prezzi ma che ha creato in realtà vuoti monetari spaventosi giacché la liquidità sta tutta nelle lance delle banche.
E sai perché? Perché se la tengono stretta in attesa del botto che verrà. .
Se vai " di là" c'è un mio intervento di tanti mesi fa intitolato " Her Draghi e l'inflazione"..
Solo che dovresti andarlo a leggere.
È il problema è che l'ho scritto io.
C'è un altro piccolo problema: anche l'intervento sopra in cui parlo ( parzialmente)l'ho scritto io.
Non capisco poi perché ti ostini a rispondere alle mie fesserie.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 16:32:07 pm
Bilancio BCE

https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/annrep/ar2015annualaccounts_it.pdf?6d043b22693702ce22eac13387834c58

pag 18-20 stato patrimoiale e conto economico
 guarda utile...
Potrò farlo domattina.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Agosto 31, 2016, 16:54:14 pm
Non è che saremo, siamo in deflazione!
Solo tu non te ne sei accorto!!
Draghi sta cercando di mettere una pezza a colore al famoso mandato sulla stabilità dei prezzi ma che ha creato in realtà vuoti monetari spaventosi giacché la liquidità sta tutta nelle lance delle banche.
E sai perché? Perché se la tengono stretta in attesa del botto che verrà. .
Se vai " di là" c'è un mio intervento di tanti mesi fa intitolato " Her Draghi e l'inflazione"..
Solo che dovresti andarlo a leggere.
È il problema è che l'ho scritto io.
C'è un altro piccolo problema: anche l'intervento sopra in cui parlo ( parzialmente)l'ho scritto io.
Non capisco poi perché ti ostini a rispondere alle mie fesserie.
Di fesserie ne ho già lette abbastanza qui. Continua pure a coprirti di ridicolo con queste tesi, si vede che ci provi gusto o, forse, neppure te ne accorgi. Peraltro,  altra fesseria, la zona UE è bassa inflazione, ma non in deflazione.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Agosto 31, 2016, 17:23:10 pm
Non è che saremo, siamo in deflazione!
Solo tu non te ne sei accorto!!
Draghi sta cercando di mettere una pezza a colore al famoso mandato sulla stabilità dei prezzi ma che ha creato in realtà vuoti monetari spaventosi giacché la liquidità sta tutta nelle lance delle banche.
E sai perché? Perché se la tengono stretta in attesa del botto che verrà. .
Se vai " di là" c'è un mio intervento di tanti mesi fa intitolato " Her Draghi e l'inflazione"..
Solo che dovresti andarlo a leggere.
È il problema è che l'ho scritto io.
C'è un altro piccolo problema: anche l'intervento sopra in cui parlo ( parzialmente)l'ho scritto io.
Non capisco poi perché ti ostini a rispondere alle mie fesserie.
Di fesserie ne ho già lette abbastanza qui. Continua pure a coprirti di ridicolo con queste tesi, si vede che ci provi gusto o, forse, neppure te ne accorgi. Peraltro,  altra fesseria, la zona UE è bassa inflazione, ma non in deflazione.
Non darti pena per le mie fesserie, preoccupazione della quale comunque ti ringrazio.
Pensa alle tue.
Bassa inflazione? Come dire che il malato respira ancora e non è morto.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 01, 2016, 17:17:46 pm
Scusate il ritardo ma il lavoro viene prima di tutto.

In premessa va detto che l'istituto di emissione stampa le banconote a costo tipografico, da 10 a 30 centesimi circa, a prescindere dal valore nominale e quindi si impossessa della differenza tra costo tipografico e valore nominale.
A questo proposito, tempo fa un professore dell'Università di Siena depurante un convegno mi disse: "Ma sa, io a questo signoraggio non ho mai creduto e poi io sono marxista…” - come se Marx non fosse consapevole del signoraggio bancario sul quale non c’è nulla da credere ma solo tutto da comprendere.
Anticamente la moneta emessa era apposta correttamente nel passivo dello stato patrimoniale in quanto rappresentativa di un debito (il banchiere prendeva in deposito l’oro che gli veniva consegnato e rilasciava una nota di banco che rappresentava il debito che il banchiere aveva nei confronti del proprietario dell’oro consegnato in custodia; nell’attivo c’era l’oro e nel passivo la nota di banco).
Oggi la banca centrale EMETTE MONETA DAL NULLA, stampando a costo tipografico delle banconote e con questa “acquista" titoli di debito pubblico (i BOT); si, li acquista, perchè alla scadenza ne incasserà il controvalore quindi è come se vendesse la moneta creata e stampata dal nulla (tra l’altro ad un prezzo maggiore del suo valore nominale in quanto ci sono gli interessi).
I ricavi dovrebbero essere quindi composti sia dagli interessi percepiti (come avviene) che dalla quota capitale in quanto, come si può agevolmente evincere dalle stesse dichiarazioni della banca d’Italia in sede di costituzione in giudizio contro la denuncia del prof. Auriti, la moneta emessa deve essere e viene considerata a tutti gli effetti come merce prodotta dalla banca centrale.
Il bilancio pubblicato (falso) contiene tra i ricavi solo la quota interessi, ecco perchè l’utile che ne viene fuori è risicato; il resto è facilmente intuibile..
Per come avviene oggi l’emissione monetaria, la corretta contabilizzazione dovrebbe essere diversa: nell’attivo i titoli e tra i ricavi (in avere del conto economico, in contropartita all’attivo in dare) la quota capitale e la quota relativa agli interessi.
Ma così si scoprirebbe l’inganno e non si avrebbero a disposizione "fuori bilancio" le somme rientrate a seguito dell'emissione monetaria allo scadere dei titoli emessi e consegnati dallo Stato in pagamento della stessa moneta; inoltre le banche centrali sarebbero così costrette a pagare una notevole quota di tasse.
Ultimamente, a giugno c'è stata un altra denuncia alla banca d'Italia per la stessa questione.
In conclusione, le banche commerciali sono le grandi benefattrici delle società.
Le banche centrali lo sono degli stati.
In tutto questo la dimensione politica è completamente subordinata alla dimensione finanziaria.
Come diceva Qualcuno: i politici sono i camerieri dei banchieri e come meglio precisava qualcun'altro, ma non perché abbiano animo servile ma perché ke regole del gioco non consentono altrimenti.
Quando volete attacchiamo con le rivoluzioni liberali europee e le unificazioni degli stati nazionali.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: PESSOA67 - Settembre 01, 2016, 17:22:06 pm
Palla al centro, adesso tocca alle controparti ribattere.
 ;)
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 01, 2016, 18:06:39 pm
Palla al centro, adesso tocca alle controparti ribattere.
 ;)
A questo non potranno ribattere.
E dico purtroppo.
Se quanto ho detto fosse sbagliato staremmo tutti molto meglio economicamente e sarei davvero felice se così fosse.
Ma così non è.
Per questo dico sempre che se uno capisce la moneta capisce tutto.
Se non capisce la moneta invece vive tranquillo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 01, 2016, 19:12:23 pm
Scusate il ritardo ma il lavoro viene prima di tutto.

In premessa va detto che l'istituto di emissione stampa le banconote a costo tipografico, da 10 a 30 centesimi circa, a prescindere dal valore nominale e quindi si impossessa della differenza tra costo tipografico e valore nominale.
A questo proposito, tempo fa un professore dell'Università di Siena depurante un convegno mi disse: "Ma sa, io a questo signoraggio non ho mai creduto e poi io sono marxista…” - come se Marx non fosse consapevole del signoraggio bancario sul quale non c’è nulla da credere ma solo tutto da comprendere.
Anticamente la moneta emessa era apposta correttamente nel passivo dello stato patrimoniale in quanto rappresentativa di un debito (il banchiere prendeva in deposito l’oro che gli veniva consegnato e rilasciava una nota di banco che rappresentava il debito che il banchiere aveva nei confronti del proprietario dell’oro consegnato in custodia; nell’attivo c’era l’oro e nel passivo la nota di banco).
Oggi la banca centrale EMETTE MONETA DAL NULLA, stampando a costo tipografico delle banconote e con questa “acquista" titoli di debito pubblico (i BOT); si, li acquista, perchè alla scadenza ne incasserà il controvalore quindi è come se vendesse la moneta creata e stampata dal nulla (tra l’altro ad un prezzo maggiore del suo valore nominale in quanto ci sono gli interessi).
I ricavi dovrebbero essere quindi composti sia dagli interessi percepiti (come avviene) che dalla quota capitale in quanto, come si può agevolmente evincere dalle stesse dichiarazioni della banca d’Italia in sede di costituzione in giudizio contro la denuncia del prof. Auriti, la moneta emessa deve essere e viene considerata a tutti gli effetti come merce prodotta dalla banca centrale.
Il bilancio pubblicato (falso) contiene tra i ricavi solo la quota interessi, ecco perchè l’utile che ne viene fuori è risicato; il resto è facilmente intuibile..
Per come avviene oggi l’emissione monetaria, la corretta contabilizzazione dovrebbe essere diversa: nell’attivo i titoli e tra i ricavi (in avere del conto economico, in contropartita all’attivo in dare) la quota capitale e la quota relativa agli interessi.
Ma così si scoprirebbe l’inganno e non si avrebbero a disposizione "fuori bilancio" le somme rientrate a seguito dell'emissione monetaria allo scadere dei titoli emessi e consegnati dallo Stato in pagamento della stessa moneta; inoltre le banche centrali sarebbero così costrette a pagare una notevole quota di tasse.
Ultimamente, a giugno c'è stata un altra denuncia alla banca d'Italia per la stessa questione.
In conclusione, le banche commerciali sono le grandi benefattrici delle società.
Le banche centrali lo sono degli stati.
In tutto questo la dimensione politica è completamente subordinata alla dimensione finanziaria.
Come diceva Qualcuno: i politici sono i camerieri dei banchieri e come meglio precisava qualcun'altro, ma non perché abbiano animo servile ma perché ke regole del gioco non consentono altrimenti.
Quando volete attacchiamo con le rivoluzioni liberali europee e le unificazioni degli stati nazionali.


contabilmente i titoli sono beni a fecondità ripetuta e non ricavi. gli interessi sono ricavi. per cui la contabilizzazione è corretta per me.
i titoli avranno maturity diversa. quando uno scade diventa moneta, per cui cambia solo la qualità dell'attivo. quel denaro può essere usato per nuovi acquisti e rimesso in circolo. in questo modo la qtà di moneta rimane la stessa. peraltro nell'attivo ci sono oro e crediti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 01, 2016, 19:38:17 pm
Scusate il ritardo ma il lavoro viene prima di tutto.

In premessa va detto che l'istituto di emissione stampa le banconote a costo tipografico, da 10 a 30 centesimi circa, a prescindere dal valore nominale e quindi si impossessa della differenza tra costo tipografico e valore nominale.
A questo proposito, tempo fa un professore dell'Università di Siena depurante un convegno mi disse: "Ma sa, io a questo signoraggio non ho mai creduto e poi io sono marxista…” - come se Marx non fosse consapevole del signoraggio bancario sul quale non c’è nulla da credere ma solo tutto da comprendere.
Anticamente la moneta emessa era apposta correttamente nel passivo dello stato patrimoniale in quanto rappresentativa di un debito (il banchiere prendeva in deposito l’oro che gli veniva consegnato e rilasciava una nota di banco che rappresentava il debito che il banchiere aveva nei confronti del proprietario dell’oro consegnato in custodia; nell’attivo c’era l’oro e nel passivo la nota di banco).
Oggi la banca centrale EMETTE MONETA DAL NULLA, stampando a costo tipografico delle banconote e con questa “acquista" titoli di debito pubblico (i BOT); si, li acquista, perchè alla scadenza ne incasserà il controvalore quindi è come se vendesse la moneta creata e stampata dal nulla (tra l’altro ad un prezzo maggiore del suo valore nominale in quanto ci sono gli interessi).
I ricavi dovrebbero essere quindi composti sia dagli interessi percepiti (come avviene) che dalla quota capitale in quanto, come si può agevolmente evincere dalle stesse dichiarazioni della banca d’Italia in sede di costituzione in giudizio contro la denuncia del prof. Auriti, la moneta emessa deve essere e viene considerata a tutti gli effetti come merce prodotta dalla banca centrale.
Il bilancio pubblicato (falso) contiene tra i ricavi solo la quota interessi, ecco perchè l’utile che ne viene fuori è risicato; il resto è facilmente intuibile..
Per come avviene oggi l’emissione monetaria, la corretta contabilizzazione dovrebbe essere diversa: nell’attivo i titoli e tra i ricavi (in avere del conto economico, in contropartita all’attivo in dare) la quota capitale e la quota relativa agli interessi.
Ma così si scoprirebbe l’inganno e non si avrebbero a disposizione "fuori bilancio" le somme rientrate a seguito dell'emissione monetaria allo scadere dei titoli emessi e consegnati dallo Stato in pagamento della stessa moneta; inoltre le banche centrali sarebbero così costrette a pagare una notevole quota di tasse.
Ultimamente, a giugno c'è stata un altra denuncia alla banca d'Italia per la stessa questione.
In conclusione, le banche commerciali sono le grandi benefattrici delle società.
Le banche centrali lo sono degli stati.
In tutto questo la dimensione politica è completamente subordinata alla dimensione finanziaria.
Come diceva Qualcuno: i politici sono i camerieri dei banchieri e come meglio precisava qualcun'altro, ma non perché abbiano animo servile ma perché ke regole del gioco non consentono altrimenti.
Quando volete attacchiamo con le rivoluzioni liberali europee e le unificazioni degli stati nazionali.


contabilmente i titoli sono beni a fecondità ripetuta e non ricavi. gli interessi sono ricavi. per cui la contabilizzazione è corretta per me.
i titoli avranno maturity diversa. quando uno scade diventa moneta, per cui cambia solo la qualità dell'attivo. quel denaro può essere usato per nuovi acquisti e rimesso in circolo. in questo modo la qtà di moneta rimane la stessa. peraltro nell'attivo ci sono oro e crediti.

Perfettamente d'accordo. Se la banca centrale produce carta con la quale matura interessi contabilmente è assolutamente normale che registri a ricavo i soli interessi, non comprendo che altro dovrebbe imputare nei propri bilanci.
Da qualunque punto di vista la si analizzi questa teoria è null'altro che una cosa strampalata e senza un capo e una coda al punto che fatico a comprendere come persone di ottimo intelletto e cultura Com Mauro si ostinino a divulgarla e dargli credito.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 02, 2016, 07:54:44 am
Dal sito della banca d'Italia: "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico". Dal sito della banca d'Italia, è proprio così? Ci sono contraddizioni? Notate che sia tutto ok?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ilcommesso - Settembre 02, 2016, 08:21:01 am
Io ancora devo capire qual è sto trappolone.
Mi tocca di lavorare per campare, in attesa che mi diano soldi per seguire le mie passioni  8)
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 02, 2016, 08:26:18 am
Io non posso giudicare però non posso su alcuna teoria buttare fango. Essendo contro ogni talibanismo anche io, mi permetto solo brevemente di riassumere alcuni passi della vita del prof. Auriti, perchè non stiamo parlando di un folle, cerco solo di comprendere meglio. Tutto alla luce del fatto che le cause intentate dal Signore contro la Banca d'Italia furono sempre perse malamente, e io dico giustamente e  certamente, perchè la banca d'italia, agendo per legge, non può essere sconfessata.
Quando il professor Giacinto Auriti iniziò a parlare di signoraggio bancario, di moneta, di sistema bancario, erano gli anni Settanta, nessuno ne parlava, nessuno sapeva cos’erano. Oggi l’argomento è diventato di pubblico dominio, grazie anche a Beppe Grillo, il quale nemmeno mi piaceva come comico figuriamoci come politico, le teorie economiche dell'Auriti vengono rivalutate. Questo signore, abruzzese, professore universitario (fu cofondatore dell’università di Teramo), economista, scrittore, saggista, imprenditore e molto altro ancora, ha elaborato una teoria tesa a privare le banche centrali della proprietà della moneta che – secondo Auriti – andrebbe restituita ai cittadini. Ma negli anni Settanta e Ottanta l’Europa andava a gonfie vele, l’economia tirava, e Auriti era considerato solo un eccentrico professore che diceva fastidiose cose alternative; in più, era missino convinto, e pertanto a priori non andava ascoltato né valorizzato: su di lui c’era l’anatema dell’intellighenzia antifascista, da lui non poteva venire nulla di buono. Se Auriti fosse stato un economista e docente universitario schierato a sinistra, nel gregge, sicuramente oggi le sue folli idee sarebbero state anche messe in pratica, come purtroppo lo furono quelle dei professori dell'università di Trento o di Padova. Solo che le idee forse un tantino audaci di Auriti non prevedevano la rivoluzione armata. Ma così non è andata. Poi venne Beppe Grillo, nei suoi seguitissimi spettacoli iniziò a parlare di signoraggio bancario, di truffa delle banche centrali nei confronti degli Stati sovrani, di moneta e quant’altro, peraltro riscuotendo sempre grandissimi successi. Non credo che Beppe Grillo possa essere definito un vero  e proprio discepolo di Giacinto Auriti, però è certo che il comico genovese ha fatto delle teorie di Auriti il suo cavallo – vincente –  di battaglia. Nel 1977 Auriti diede alle stampe il libretto Principi e orientamenti per una moneta europea, in cui descriveva le linee guida per una eventuale adesione a una valuta comune europea, e si tenga presente che allora di euro non si parlava, al massimo si pensava all’Ecu, che però non fu mai realizzato. Nel 1993 fondò, e ne diventò preside, l’università di Teramo, dove organizzava convegni anche internazionali sulla moneta; successivamente fondò la scuola di Teramo di diritto monetario. Il "matto" avviò l’esperimento rivoluzionario del Simec nel suo paese natale, con l’emissione di moneta, esperimento che fu interrotto dalla Guardia di Finanza. Io non posso benedire tutto quel sistema teorico però posso dire che in quei pamphlet di quarant'anni fa si ritrovano dei passi quasi "profetici" e denunzie alle storture del sistema bancario che ora invece sono di prassi comune.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 02, 2016, 10:13:48 am
Pareva avere abbandonato la teoria poi a volte ci ritorna su. Faccio fatica ad ascoltare Grillo, qui cerca di giustificare certe affermazioni precedenti:
http://www.nocensura.com/2013/01/grillo-torna-parlare-di-signoraggio-ed.html
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 11:17:18 am
Scusate il ritardo ma il lavoro viene prima di tutto.

In premessa va detto che l'istituto di emissione stampa le banconote a costo tipografico, da 10 a 30 centesimi circa, a prescindere dal valore nominale e quindi si impossessa della differenza tra costo tipografico e valore nominale.
A questo proposito, tempo fa un professore dell'Università di Siena depurante un convegno mi disse: "Ma sa, io a questo signoraggio non ho mai creduto e poi io sono marxista…” - come se Marx non fosse consapevole del signoraggio bancario sul quale non c’è nulla da credere ma solo tutto da comprendere.
Anticamente la moneta emessa era apposta correttamente nel passivo dello stato patrimoniale in quanto rappresentativa di un debito (il banchiere prendeva in deposito l’oro che gli veniva consegnato e rilasciava una nota di banco che rappresentava il debito che il banchiere aveva nei confronti del proprietario dell’oro consegnato in custodia; nell’attivo c’era l’oro e nel passivo la nota di banco).
Oggi la banca centrale EMETTE MONETA DAL NULLA, stampando a costo tipografico delle banconote e con questa “acquista" titoli di debito pubblico (i BOT); si, li acquista, perchè alla scadenza ne incasserà il controvalore quindi è come se vendesse la moneta creata e stampata dal nulla (tra l’altro ad un prezzo maggiore del suo valore nominale in quanto ci sono gli interessi).
I ricavi dovrebbero essere quindi composti sia dagli interessi percepiti (come avviene) che dalla quota capitale in quanto, come si può agevolmente evincere dalle stesse dichiarazioni della banca d’Italia in sede di costituzione in giudizio contro la denuncia del prof. Auriti, la moneta emessa deve essere e viene considerata a tutti gli effetti come merce prodotta dalla banca centrale.
Il bilancio pubblicato (falso) contiene tra i ricavi solo la quota interessi, ecco perchè l’utile che ne viene fuori è risicato; il resto è facilmente intuibile..
Per come avviene oggi l’emissione monetaria, la corretta contabilizzazione dovrebbe essere diversa: nell’attivo i titoli e tra i ricavi (in avere del conto economico, in contropartita all’attivo in dare) la quota capitale e la quota relativa agli interessi.
Ma così si scoprirebbe l’inganno e non si avrebbero a disposizione "fuori bilancio" le somme rientrate a seguito dell'emissione monetaria allo scadere dei titoli emessi e consegnati dallo Stato in pagamento della stessa moneta; inoltre le banche centrali sarebbero così costrette a pagare una notevole quota di tasse.
Ultimamente, a giugno c'è stata un altra denuncia alla banca d'Italia per la stessa questione.
In conclusione, le banche commerciali sono le grandi benefattrici delle società.
Le banche centrali lo sono degli stati.
In tutto questo la dimensione politica è completamente subordinata alla dimensione finanziaria.
Come diceva Qualcuno: i politici sono i camerieri dei banchieri e come meglio precisava qualcun'altro, ma non perché abbiano animo servile ma perché ke regole del gioco non consentono altrimenti.
Quando volete attacchiamo con le rivoluzioni liberali europee e le unificazioni degli stati nazionali.


contabilmente i titoli sono beni a fecondità ripetuta e non ricavi. gli interessi sono ricavi. per cui la contabilizzazione è corretta per me.
i titoli avranno maturity diversa. quando uno scade diventa moneta, per cui cambia solo la qualità dell'attivo. quel denaro può essere usato per nuovi acquisti e rimesso in circolo. in questo modo la qtà di moneta rimane la stessa. peraltro nell'attivo ci sono oro e crediti.

Perfettamente d'accordo. Se la banca centrale produce carta con la quale matura interessi contabilmente è assolutamente normale che registri a ricavo i soli interessi, non comprendo che altro dovrebbe imputare nei propri bilanci.
Da qualunque punto di vista la si analizzi questa teoria è null'altro che una cosa strampalata e senza un capo e una coda al punto che fatico a comprendere come persone di ottimo intelletto e cultura Com Mauro si ostinino a divulgarla e dargli credito.
Caro Angelo, io non ho idea se la mia cultura o il mio intelletto siano ottimi o mediocri o non classificati, so solo che grazie ad essi sono arrivato alle conclusioni esposte e questo malgrado i miei studi che partivano dalle posizioni comunemente accettate e che voi tutti sostenete.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 11:23:21 am
Dal sito della banca d'Italia: "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico". Dal sito della banca d'Italia, è proprio così? Ci sono contraddizioni? Notate che sia tutto ok?
Questo sito non è attendibile perché nei bilanci possono scrivere ciò che vogliono.
La banca produce dal nulla la moneta e la vende al costo nominale.
Che sia poi una truffa è dimostrato dal fatto che quando allora Auriti denunciò Ciampi per truffa, usura, falso in bilancio, associazione a delinquere e istigazione al suicidio, cosa quest'ultima di cui le cronache ci hanno dato tristissimi resoconti, Ciampi a sua volta avrebbe come minimo dovuto querelare Auriti.E invece non fece nulla perché non poteva opporre nulla.
Ma di questo, stante le ultime denuncia di giugno,sentiremo ancora parlare.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 11:31:09 am
Dal sito della banca d'Italia: "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico". Dal sito della banca d'Italia, è proprio così? Ci sono contraddizioni? Notate che sia tutto ok?
La truffa è tutta qui e lo dicono anche: quando è lo stato ad emettere realizza il signoraggio come controvalore e differenziale tra costi di produzione delle banconote, pochi centesimi come abbiamo detto e controvalore nominale o facciale.
Quando invece è la banca centrale invece il guadagno è dato solo dagli interessi perché nel frattempo il differenziale tra costo di emissione e valore nominale della banconota è scomparso!
Sarebbe come se io andassi  in tipografia a far stampare dei biglietti per uno o spettacolo o una partita di calcio è la tipografia mi chiedesse anziché il prezzo di stampa il prezzo di vendita dei biglietti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 02, 2016, 12:31:05 pm
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: PESSOA67 - Settembre 02, 2016, 12:31:35 pm
Beh, al netto della mia profonda ignoranza, ma ci sarà una differenza se le banconote le emette lo Stato o la Banca Centrale?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 13:00:28 pm
Citazione
Ciampi a sua volta avrebbe come minimo dovuto querelare Auriti.

Opinabile. Se ci mettessimo a querelare tutti i cretini che incontriamo per strada spenderemmo tutto il nostro tempo appresso ad avvocati e a dare importanza ai cretini. Scusa ma questa è pura dietrologia da due soldi.

Citazione
ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?

Li reimmette nel circuito finanziario facendo così ciò che una banca centrale deve fare.

Citazione
ma ci sarà una differenza se le banconote le emette lo Stato o la Banca Centrale?

La differenza è spiegata nel post che Giorgio ha quotato dal sito della Banca d'Italia.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 13:15:20 pm
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 02, 2016, 13:27:01 pm
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 13:34:45 pm
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 02, 2016, 13:59:35 pm
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?

nel tuo framework dove sta il debito?
in uno c'era scritto repubblica italiana e nell'altro banca d'italia.. giusto? ecco all'emissione che è cambiato?
ps. molte delle tue argometnazioni le possiamo trovare on line nei siti dei monetaristi complottisti antisignoraggio
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 14:18:51 pm
Dialogo con un sordo (che pensa che gli altri siano muti perché aprono la bocca ma lui non sente). Inutile :)

Che differenza c'è tra le 500 e le 1000 lire? Per chi le spende che con le prime compri la metà della roba che compri con le seconde. Ma la domanda corretta semmai doveva essere: Che differenza c'è tra due banconote da 500 lire e una da mille lire?

Che il costo di stampa sia irrisorio l'abbiamo capito TUTTI, che il costo delle banconote di taglio diverso oltre che irrisorio sia anche uguale pure, quello che nessuno riesce a capire è cosa c'entri tutto questo col debito, con la evocata truffa del debito e delle banche centrali e con la suggestione del reddito di cittadinanza.

Il succo di questa bislacca teoria per farla breve e senza troppi panegirici o strampalate fantasie massoniche è che finché il debito dello stato è "con sé stesso", ossia è una partita di giro che puó essere ripianata semplicisticamente emettendo nuova moneta fino al suo azzeramento o meglio fino al soddisfacimento dei crediti in scadenza di chi lo ha acquistato e continua a farlo, lo stato può spendere e spandere come crede e senza dover rendere conto a nessun creditore pronto ad esigere, non carta straccia spendibile a mala pena nel suo paese ma in moneta sonante e tonante, come è ormai imperativo in un'economia globalizzata.

Un concetto assai strampalato di "sovranità nazionale", assai simile a quello dei dittatori sudamericani, in base al quale lo stato é legittimato a fare una enorme catena di sant'Antonio per svalutare la quale emette ad minchiam carta straccia che vale sempre meno (così come i salari dei dipendenti che vedono ridursi progressivamente il loro potere d'acquisto sia interno che estero), che non tiene in alcun conto i profondi e strutturali cambiamenti che l'economia globalizzata ha subito e che sono irreversibili, a partire dalla globalità del mercato dei beni e servizi e della non più praticabile politica protezionisitica. Una roba che oramai neanche in Cina, paese che avrebbe tutte le caratteristiche per poterla attuare se si richiudesse in sé stessa tornando ai tempi di Mao, riscontra un briciolo di credibilità.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 02, 2016, 14:30:49 pm
Dialogo con un sordo (che pensa che gli altri siano muti perché aprono la bocca ma lui non sente). Inutile :)

Che differenza c'è tra le 500 e le 1000 lire? Per chi le spende che con le prime compri la metà della roba che compri con le seconde. Ma la domanda corretta semmai doveva essere: Che differenza c'è tra due banconote da 500 lire e una da mille lire?

Che il costo di stampa sia irrisorio l'abbiamo capito TUTTI, che il costo delle banconote di taglio diverso oltre che irrisorio sia anche uguale pure, quello che nessuno riesce a capire è cosa c'entri tutto questo col debito, con la evocata truffa del debito e con la suggestione del reddito di cittadinanza.

ma vi viene qualche volta in mente che, forse, se siete 4 gatti a sostenere una cosa e il mondo intero a sostenere il contrario, potreste avere torto? a me sfiorerebbe l'idea. Perchè che 4 abbiano capito (tra i quali nessun economista di peso) ed il resto, premi nobel, economisti, esperti non ci siano arrivati mi pare poco credibile.  La fantomatica truffa delle banche centrali chi avvantaggerebbe? e possibile che se ci fosse una tal macroscopica truffa tutti zitti e tutti d'accordo? per cosa poi? per far stare peggio il popolo...

11 euro rientrati cash a fronte di 0,000001 euro di stampa. che ci si fa co sti 11 euro s'è capito o no? ciaca dice che vengono rimessi in circolo e io concordo. perchè sia una truffa bisogna che qualcuno se ne appropri...o no?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 14:42:33 pm
Forse sono stato poco chiaro perché di fatto la penso esattamente come te e il sordo, per me, è Mauro :)
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 15:18:10 pm
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?

nel tuo framework dove sta il debito?
in uno c'era scritto repubblica italiana e nell'altro banca d'italia.. giusto? ecco all'emissione che è cambiato?
ps. molte delle tue argometnazioni le possiamo trovare on line nei siti dei monetaristi complottisti antisignoraggio
Cambia tutto!
Le mille lire sono emesse dalla banca d'Italia e quindi sono emess a debito.
Le cinquecento lire sono emesse dallo stato senza indebitarsi con l'istituto di emissione e conseguentemente senza indebitare i cuttadini.
Ti sembra una differenza di poco?
Na tu rividi i miniasegni emessi dalle benché o sei troppo giovane?
Infine,anti americanismo , anticomunismo, complottismo ecc, sono contenitori che possono essere usati a seconda delle strategie da impiegare.
Nel caso da te indicato servono proprio a coprire una strategia di dominazione.
Ma, nel mio caso, ripeto, non devo convincere nessuno ma sarò felice se questo mio intervento indurrà a ragionamenti diversi che non possono certo essere quelli che dicono che costa mettere le somme  a disposizione delle aziende visto che, come abbiamo visto, le banconote vengono stampate a costo tipografico ed addebitate al valore nominale più gli interessi.
Tutta la moneta in circolazione è emessa a debito, compresa quella nelle tue tasche.
Sìcche tu credi di esserne proprietario in realtà ne sei debitore.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 15:19:40 pm
Dialogo con un sordo (che pensa che gli altri siano muti perché aprono la bocca ma lui non sente). Inutile :)

Che differenza c'è tra le 500 e le 1000 lire? Per chi le spende che con le prime compri la metà della roba che compri con le seconde. Ma la domanda corretta semmai doveva essere: Che differenza c'è tra due banconote da 500 lire e una da mille lire?

Che il costo di stampa sia irrisorio l'abbiamo capito TUTTI, che il costo delle banconote di taglio diverso oltre che irrisorio sia anche uguale pure, quello che nessuno riesce a capire è cosa c'entri tutto questo col debito, con la evocata truffa del debito e delle banche centrali e con la suggestione del reddito di cittadinanza.

Il succo di questa bislacca teoria per farla breve e senza troppi panegirici o strampalate fantasie massoniche è che finché il debito dello stato è "con sé stesso", ossia è una partita di giro che puó essere ripianata semplicisticamente emettendo nuova moneta fino al suo azzeramento o meglio fino al soddisfacimento dei crediti in scadenza di chi lo ha acquistato e continua a farlo, lo stato può spendere e spandere come crede e senza dover rendere conto a nessun creditore pronto ad esigere, non carta straccia spendibile a mala pena nel suo paese ma in moneta sonante e tonante, come è ormai imperativo in un'economia globalizzata.

Un concetto assai strampalato di "sovranità nazionale", assai simile a quello dei dittatori sudamericani, in base al quale lo stato é legittimato a fare una enorme catena di sant'Antonio per svalutare la quale emette ad minchiam carta straccia che vale sempre meno (così come i salari dei dipendenti che vedono ridursi progressivamente il loro potere d'acquisto sia interno che estero), che non tiene in alcun conto i profondi e strutturali cambiamenti che l'economia globalizzata ha subito e che sono irreversibili, a partire dalla globalità del mercato dei beni e servizi e della non più praticabile politica protezionisitica. Una roba che oramai neanche in Cina, paese che avrebbe tutte le caratteristiche per poterla attuare se si richiudesse in sé stessa tornando ai tempi di Mao, riscontra un briciolo di credibilità.
Fai attenzione ai termini che usi.
Un giorno potresti trovarti a cambiare idea.
Ma sopratutto non fate l'errore di presunzione di ritenere che avete capito tutto perché il giochetto sta proprio nell'assicurarsi il consenso miopie ed acritico delle masse.
Non basta una laurea anzi, tante volte non serve proprio.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 15:37:48 pm
Mauro, nessuno qui sta sventolando titoli o lauree, che per altro non abbiamo. Tutti stanno solo usando la loro ragione, pensano, analizzano criticamente certi postulati, e giungono quasi tutti alle medesime conclusioni.
Di contro, a fronte delle obiezioni che ti vengono mosse, continui a non rispondere nel merito, svii, cambi discorso, ti rifugi in una generica asserzione in base alla quale siccome non conosciamo non possiamo capire né sapere, crediamo di sapere e capire ma in realtà non capiamo niente come nel mito della caverna. Ma gli argomenti a supporto della tua tesi quali sono? Non è dato sapere, anzi dici di non voler convincere nessuno (e per questo non spieghi nulla) ma solo di voler stimolare curiosità e dubbio.
Solo che così facendo non stimoli né l'una né l'altra, ma solo ilarità, nel migliore dei casi quando ti avventuri su certi sentieri che hanno del surreale per quanto sono campati per aria. Anche gli alchimisti pensavano di poter trasformare le pietre in oro, ci hanno scritto volumi e fatto sette. Ma non per questo hanno avuto un briciolo di credibilità.
fatico a capire il senso di tutto questo, a maggior ragione perché ti reputo persona colta e intelligente. Però pazienza, contento tu, avrai le tue ragioni per questa ostinazione e non intendo indagare in merito perché esula dal mio interesse...
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 15:53:13 pm
Mauro, nessuno qui sta sventolando titoli o lauree, che per altro non abbiamo. Tutti stanno solo usando la loro ragione, pensano, analizzano criticamente certi postulati, e giungono quasi tutti alle medesime conclusioni.
Di contro, a fronte delle obiezioni che ti vengono mosse, continui a non rispondere nel merito, svii, cambi discorso, ti rifugi in una generica asserzione in base alla quale siccome non conosciamo non possiamo capire né sapere, crediamo di sapere e capire ma in realtà non capiamo niente come nel mito della caverna. Ma gli argomenti a supporto della tua tesi quali sono? Non è dato sapere, anzi dici di non voler convincere nessuno (e per questo non spieghi nulla) ma solo di voler stimolare curiosità e dubbio.
Solo che così facendo non stimoli né l'una né l'altra, ma solo ilarità, nel migliore dei casi quando ti avventuri su certi sentieri che hanno del surreale per quanto sono campati per aria. Anche gli alchimisti pensavano di poter trasformare le pietre in oro, ci hanno scritto volumi e fatto sette. Ma non per questo hanno avuto un briciolo di credibilità.
fatico a capire il senso di tutto questo, a maggior ragione perché ti reputo persona colta e intelligente. Però pazienza, contento tu, avrai le tue ragioni per questa ostinazione e non intendo indagare in merito perché esula dal mio interesse...
Eppure io le cose le ho scritte..
Basta ragionarci sopra.
Dico che non devo convincere nessuno perché non posso e non debbo.
Sono percorsi che vanno fatti autonomamente come io a suo tempo feci il mio.
Circa l'ilarità che suscito, come detto, non mi preoccupo.
La dignità gratuita non esiste e se un uomo non è pronto a combattere per le sue idee o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo che le propugna.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 02, 2016, 15:56:07 pm
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?

nel tuo framework dove sta il debito?
in uno c'era scritto repubblica italiana e nell'altro banca d'italia.. giusto? ecco all'emissione che è cambiato?
ps. molte delle tue argometnazioni le possiamo trovare on line nei siti dei monetaristi complottisti antisignoraggio
Cambia tutto!
Le mille lire sono emesse dalla banca d'Italia e quindi sono emess a debito.
Le cinquecento lire sono emesse dallo stato senza indebitarsi con l'istituto di emissione e conseguentemente senza indebitare i cuttadini.
Ti sembra una differenza di poco?
Na tu rividi i miniasegni emessi dalle benché o sei troppo giovane?
Infine,anti americanismo , anticomunismo, complottismo ecc, sono contenitori che possono essere usati a seconda delle strategie da impiegare.
Nel caso da te indicato servono proprio a coprire una strategia di dominazione.
Ma, nel mio caso, ripeto, non devo convincere nessuno ma sarò felice se questo mio intervento indurrà a ragionamenti diversi che non possono certo essere quelli che dicono che costa mettere le somme  a disposizione delle aziende visto che, come abbiamo visto, le banconote vengono stampate a costo tipografico ed addebitate al valore nominale più gli interessi.
Tutta la moneta in circolazione è emessa a debito, compresa quella nelle tue tasche.
Sìcche tu credi di esserne proprietario in realtà ne sei debitore.

ma se io stato mi indebitassi con l'istituto di emissione con chi mi starei indebitando? con un soggetto privato partecipato da altri soggetti privati. posso fiscalizzarli e sterilizzare il debito no? potei dire loro il vostro carico fiscale è essatamente pari al mio debito verso di voi, e fine dei giochi. o no?
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 16:02:32 pm
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

C'è poi una concezione dello "stato" del tutto anacronistica e fuori dalla storia, quale soggetto che non solo deve garantire lavoro (e quindi reddito) a tutti i suoi cittadini (idea già di per sé bislacca che ha portato ai massimalismi del 900 come il comunismo) ma addirittura accreditare reddito senza neanche contropartita in lavoro (una autentica follia delirante).

Citazione
Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 16:14:10 pm
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

Citazione
Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
Ed è qui che ti sbagli!
È in questo sistema che i crediti non possono essere esatti per tutto quanto ho scritto prima e perché la moneta fisica non esiste ed esplodono di conseguenza ple insolvenze aziendali con gli inevitabili fallimenti al punto che Barucci, ex ministro del tesoro ed ex tutto, parlava di crediti inesigibili.
Crediti inesigibili?
E che significa? Acqua asciutta? p*****a vergine?
È in questo sistema che non puoi far fronte ai debiti perche è così talmente ben congegnato che ti espropria piano piano senza che tu non te ne accorga.
È infatti non te ne accorgi.
È questo porta con se una ulteriore conseguenza: l'impossibilità di esigere crediti annulla la certezza di ogni diritto in ambito commerciale.
In quello che ho scritto c'è ampia materia di riflessione ,non c'è bisogno di rispondere ad ogni costo seguendo gli schemi consueti; quelli li conosciamo bene purtroppo.
Non sono io , credimi, a scrivere cose illogiche ma sei tu che sei completamente dentro alla tua logica per cui non possono esisterne altre.
Fai un passo alla volta.
Se condividi quello che ho scritto sulla rivoluzione francese e sul fascismo in altro intervento arriverai a condividere anche questo perché è una semplice conseguenza.
Capito 2 viene anche 4. E poi 8. E poi 16 ecc.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 02, 2016, 16:30:21 pm
ma le insolvenze aziendali dipendono dalla moneta?
se il sistema esporpria a vantaggio di chi va?
mauro ma tu hai un btp o un bot? io si... e a maturity mi rendono capitale e cedole... per cui?

peraltro

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/prima-pagina/dettaglio/nRC_02092016_1557_397548494.html

l'esistenza di un meccanismo di deposito overnight che ti dice?

Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 16:45:43 pm
ma le insolvenze aziendali dipendono dalla moneta?
se il sistema esporpria a vantaggio di chi va?
mauro ma tu hai un btp o un bot? io si... e a maturity mi rendono capitale e cedole... per cui?

peraltro

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/prima-pagina/dettaglio/nRC_02092016_1557_397548494.html

l'esistenza di un meccanismo di deposito overnight che ti dice?
Le insolvenze dipendono dalla moneta, esattamente come ho cercato di spiegare all'inizio.
Si vede che non siete stati attenti :)
Il fatto che nelle banche ci siano 1000 o 10000 miliardi non significa nulla perché quel professore ti avrà almeno spiegato che la moneta che non circola non è moneta.
Per cui se la moneta rimane nella pancia della banca e non va nel corpo sociale è come il sangue di un organismo che non circola.
La moneta infatti è il sangue del corpo sociale e tale corpo sta morendo proprio perché la moneta non circola.
Draghi proprio al fine di evitare questo ristagno, con i tassi negativi non ha fatto altro che applicare un vecchio principio di economia eretica: la moneta prescrittibile di Gesell.
Ma a quanto pare neppure questo giova.
Si è mosso troppo tardi.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 16:46:50 pm
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

Citazione
Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
Ed è qui che ti sbagli!
È in questo sistema che i crediti non possono essere esatti per tutto quanto ho scritto prima e perché la moneta fisica non esiste ed esplodono di conseguenza ple insolvenze aziendali con gli inevitabili fallimenti al punto che Barucci, ex ministro del tesoro ed ex tutto, parlava di crediti inesigibili.
Crediti inesigibili?
E che significa? Acqua asciutta? p*****a vergine?
È in questo sistema che non puoi far fronte ai debiti perche è così talmente ben congegnato che ti espropria piano piano senza che tu non te ne accorga.
È infatti non te ne accorgi.
È questo porta con se una ulteriore conseguenza: l'impossibilità di esigere crediti annulla la certezza di ogni diritto in ambito commerciale.
In quello che ho scritto c'è ampia materia di riflessione ,non c'è bisogno di rispondere ad ogni costo seguendo gli schemi consueti; quelli li conosciamo bene purtroppo.
Non sono io , credimi, a scrivere cose illogiche ma sei tu che sei completamente dentro alla tua logica per cui non possono esisterne altre.
Fai un passo alla volta.
Se condividi quello che ho scritto sulla rivoluzione francese e sul fascismo in altro intervento arriverai a condividere anche questo perché è una semplice conseguenza.
Capito 2 viene anche 4. E poi 8. E poi 16 ecc.

Mauro, i crediti non possono essere esatti quando il debitore oltre che insolente è anche insolvibile, e non ci vuole nessun perverso sistema perché ciò possa accadere ne alcun ben studiato complotto. Basta che uno esce di casa una sera e va a giocarsi pure le mutande nel primo casinò. È storia vecchia come la camminata a piedi, e per questo l'attività del credito ha un rischio che deve essere remunerato a parte oltre al costo opportunità del capitale concesso a credito, oltre ad esistere una serie di istituti giuridici a garanzia del credito (come le ipoteche). L'incertezza in ambito commerciale non ha nulla a che vedere con lesigibilitá dei crediti (che é parte del rischio d'impresa di chi presta soldi) quanto semmai con sistemi giudiziari e legislativi sudamericani (per esempio) che in buona parte rilevano anche sull'esigibilitá del credito, al punto che molti approfittando di sistemi legali e giudiziari caotici come quello italiano hanno fatto dell'insolvenza una leva della propria attività, altro che complotto e supercazzole! Finanche lo stato, che é il primo degli evasori e insolventi!

Le insolvenza aziendali esplodono per una infinita serie di ragioni delle quali la crisi di liquidità è solo una concausa e nemmeno la più rilevante.
Se io sono creditore dello stato per n milioni di euro di lavori eseguiti e non pagati e lo stato poi viene a esigere le tasse sui redditi maturati ma non ancora liquidati e mi manda al fallimento la crisi aziendale è colpa della liquidità risicata artatamente imposta dalle banche centrali o di una politica fiscale scellerata?!

E se lo stato mi commissiona n milioni di euro di prestazioni che non servono a nulla e che costano n milioni perché dietro c'é un apparato di sprechi e corruzione che i costi li moltiplica, e sperpera quindi risorse in cose che non producono nulla al di là del mio reddito e delle creste che l'apparato ci fa sopra, facendo così debiti su debiti che non hanno alcuna utilità pubblica, e mandando in crisi le sue finanze, la colpa è del complotto dei banchieri o di una classe politica miserabile e di un popolo di cialtroni che li legittima?!

E d'altronde nel momento in cui Draghi fa QE non va ad agire esattamente su quella leva monetaria su cui fondi tutto?! Quindi dov'é il complotto e il sistema di esproprio sistematico?!

Non ho poi capito che centrwrebbe il fascismo in tutto questo, ma é irrilevante giacché ormai ogni suggestione di tal tipo in questo nuovo millennio è mera utopia, per cui mi continua a sfuggire il 4, e quindi l'8 e il 16.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 16:53:02 pm
Citazione
il debito dello stato non è verso gli enti di emissione ma verso il suo stesso popolo e verso investitori stranieri che hanno dato denaro vs titoli di debito...

Esattamente. Il fatto è che se stampi moneta liberamente puoi fare di questo debito ciò Che vuoi (ripianarlo, rifinanziarlo, svalutarlo) e per questo i fautori di questa teoria evocano sempre la "sovranità nazionale" (tradotto: facciamo quel Che c****o ci pare e piace e il creditore è carne di porco), senza però curarsi - i sostenitori di tale teoria - del fatto che stampare moneta liberamente non è possibile (se si vuole che abbia un valore e una svalutazione controllata entro limiti virtuosi) e che quindi tutta questa teoria che si basa sulla libera emissione di moneta alla bisogna da parte degli stati non sta in piedi.

Citazione
Eppure io le cose le ho scritte..

Eh, il problema é il "cosa".
Perché se scrivi cose illogiche sulla cui apparente illogicitá poi non sei in grado di argomentare in modo logico allora non hai scritto niente.
Ed è qui che ti sbagli!
È in questo sistema che i crediti non possono essere esatti per tutto quanto ho scritto prima e perché la moneta fisica non esiste ed esplodono di conseguenza ple insolvenze aziendali con gli inevitabili fallimenti al punto che Barucci, ex ministro del tesoro ed ex tutto, parlava di crediti inesigibili.
Crediti inesigibili?
E che significa? Acqua asciutta? p*****a vergine?
È in questo sistema che non puoi far fronte ai debiti perche è così talmente ben congegnato che ti espropria piano piano senza che tu non te ne accorga.
È infatti non te ne accorgi.
È questo porta con se una ulteriore conseguenza: l'impossibilità di esigere crediti annulla la certezza di ogni diritto in ambito commerciale.
In quello che ho scritto c'è ampia materia di riflessione ,non c'è bisogno di rispondere ad ogni costo seguendo gli schemi consueti; quelli li conosciamo bene purtroppo.
Non sono io , credimi, a scrivere cose illogiche ma sei tu che sei completamente dentro alla tua logica per cui non possono esisterne altre.
Fai un passo alla volta.
Se condividi quello che ho scritto sulla rivoluzione francese e sul fascismo in altro intervento arriverai a condividere anche questo perché è una semplice conseguenza.
Capito 2 viene anche 4. E poi 8. E poi 16 ecc.

Mauro, i crediti non possono essere esatti quando il debitore oltre che insolente è anche insolvibile, e non ci vuole nessun perverso sistema perché ciò possa accadere ne alcun ben studiato complotto. Basta che uno esce di casa una sera e va a giocarsi pure le mutande nel primo casinò. È storia vecchia come la camminata a piedi, e per questo l'attività del credito ha un rischio che deve essere remunerato a parte oltre al costo opportunità del capitale concesso a credito, oltre ad esistere una serie di istituti giuridici a garanzia del credito (come le ipoteche). L'incertezza in ambito commerciale non ha nulla a che vedere con lesigibilitá dei crediti (che é parte del rischio d'impresa di chi presta soldi) quanto semmai con sistemi giudiziari e legislativi sudamericani (per esempio) che in buona parte rilevano anche sull'esigibilitá del credito, al punto che molti approfittando di sistemi legali e giudiziari caotici come quello italiano hanno fatto dell'insolvenza una leva della propria attività, altro che complotto e supercazzole! Finanche lo stato, che é il primo degli evasori e insolventi!

Le insolvenza aziendali esplodono per una infinita serie di ragioni delle quali la crisi di liquidità è solo una concausa e nemmeno la più rilevante.
Se io sono creditore dello stato per n milioni di euro di lavori eseguiti e non pagati e lo stato poi viene a esigere le tasse sui redditi maturati ma non ancora liquidati e mi manda al fallimento la crisi aziendale è colpa della liquidità risicata artatamente imposta dalle banche centrali o di una politica fiscale scellerata?!

E se lo stato mi commissiona n milioni di euro di prestazioni che non servono a nulla e che costano n milioni perché dietro c'é un apparato di sprechi e corruzione che i costi li moltiplica, e sperpera quindi risorse in cose che non producono nulla al di là del mio reddito e delle creste che l'apparato ci fa sopra, facendo così debiti su debiti che non hanno alcuna utilità pubblica, e mandando in crisi le sue finanze, la colpa è del complotto dei banchieri o di una classe politica miserabile e di un popolo di cialtroni che li legittima?!

E d'altronde nel momento in cui Draghi fa QE non va ad agire esattamente su quella leva monetaria su cui fondi tutto?! Quindi dov'é il complotto e il sistema di esproprio sistematico?!

Non ho poi capito che centrwrebbe il fascismo in tutto questo, ma é irrilevante giacché ormai ogni suggestione di tal tipo in questo nuovo millennio è mera utopia, per cui mi continua a sfuggire il 4, e quindi l'8 e il 16.
All'interno di questo tuo intervento c'è già tutto per capire.
Devi solo mettere ordine.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 16:58:04 pm
Io so bene qual'è l'ordine che tu vorresti applicare ai vari fattori (che evidentemente condividiamo visto che entrambi li conosciamo bene) ma non ho capito, e ti chiedo, per quale ragione sarebbero i banchieri gli artefici di tutta questa architettura che porta alla dissoluzione delle finanze pubbliche e al dissesto degli stati?
Qual'è l'utilità della BCE nell'avere un'europa che si sgretola proprio per effetto di questa dissoluzione?
E soprattutto, come mai potrebbe uno stato "dissoluto" rimediare alla propria dissolutezza mettendosi a battere la propria moneta?
Non è Che uno che dilapida risorse andando a mignotte (o che distribuisce 80 euro per comprarsi un po' di voti) diventa virtuoso stampandosi le proprie banconote da andare a spendere poi per il bene collettivo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 17:14:20 pm
Io so bene qual'è l'ordine che tu vorresti applicare ai vari fattori (che evidentemente condividiamo visto che entrambi li conosciamo bene) ma non ho capito, e ti chiedo, per quale ragione sarebbero i banchieri gli artefici di tutta questa architettura che porta alla dissoluzione delle finanze pubbliche e al dissesto degli stati?
Qual'è l'utilità della BCE nell'avere un'europa che si sgretola proprio per effetto di questa dissoluzione?
E soprattutto, come mai potrebbe uno stato "dissoluto" rimediare alla propria dissolutezza mettendosi a battere la propria moneta?
Non è Che uno che dilapida risorse andando a mignotte (o che distribuisce 80 euro per comprarsi un po' di voti) diventa virtuoso stampandosi le proprie banconote da andare a spendere poi per il bene collettivo.
Perché uno stato dev'essere per forza dissoluto?
Perché mai uno stato non può essere uno stato ben ordinato?
Posso pensare male?
Posso pensare che il sistema bancario può tranquillamente fare a meno di un buon governo come di un cattivo governo dal momento che ha ottenuto la piena indipendenza e la piena autonomia dalla politica?
Della serie, quel che fate e come lo fate non è affar nostro.
Ed è così.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 02, 2016, 18:09:39 pm
Io so bene qual'è l'ordine che tu vorresti applicare ai vari fattori (che evidentemente condividiamo visto che entrambi li conosciamo bene) ma non ho capito, e ti chiedo, per quale ragione sarebbero i banchieri gli artefici di tutta questa architettura che porta alla dissoluzione delle finanze pubbliche e al dissesto degli stati?
Qual'è l'utilità della BCE nell'avere un'europa che si sgretola proprio per effetto di questa dissoluzione?
E soprattutto, come mai potrebbe uno stato "dissoluto" rimediare alla propria dissolutezza mettendosi a battere la propria moneta?
Non è Che uno che dilapida risorse andando a mignotte (o che distribuisce 80 euro per comprarsi un po' di voti) diventa virtuoso stampandosi le proprie banconote da andare a spendere poi per il bene collettivo.
Perché uno stato dev'essere per forza dissoluto?
Perché mai uno stato non può essere uno stato ben ordinato?
Posso pensare male?
Posso pensare che il sistema bancario può tranquillamente fare a meno di un buon governo come di un cattivo governo dal momento che ha ottenuto la piena indipendenza e la piena autonomia dalla politica?
Della serie, quel che fate e come lo fate non è affar nostro.
Ed è così.

la ragione per cui non è lo stato ma una banca centrale ad emettere è proprio per evitare facili tentazioni di stampa
dimmi un po' ma gli 11 euro?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 02, 2016, 18:24:51 pm
Io so bene qual'è l'ordine che tu vorresti applicare ai vari fattori (che evidentemente condividiamo visto che entrambi li conosciamo bene) ma non ho capito, e ti chiedo, per quale ragione sarebbero i banchieri gli artefici di tutta questa architettura che porta alla dissoluzione delle finanze pubbliche e al dissesto degli stati?
Qual'è l'utilità della BCE nell'avere un'europa che si sgretola proprio per effetto di questa dissoluzione?
E soprattutto, come mai potrebbe uno stato "dissoluto" rimediare alla propria dissolutezza mettendosi a battere la propria moneta?
Non è Che uno che dilapida risorse andando a mignotte (o che distribuisce 80 euro per comprarsi un po' di voti) diventa virtuoso stampandosi le proprie banconote da andare a spendere poi per il bene collettivo.
Perché uno stato dev'essere per forza dissoluto?
Perché mai uno stato non può essere uno stato ben ordinato?
Posso pensare male?
Posso pensare che il sistema bancario può tranquillamente fare a meno di un buon governo come di un cattivo governo dal momento che ha ottenuto la piena indipendenza e la piena autonomia dalla politica?
Della serie, quel che fate e come lo fate non è affar nostro.
Ed è così.

la ragione per cui non è lo stato ma una banca centrale ad emettere è proprio per evitare facili tentazioni di stampa
dimmi un po' ma gli 11 euro?
Che è come affidare la pecorella al lupo.
Sugli 11 euro l'ultima che hai scritto.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 02, 2016, 19:14:51 pm
Io so bene qual'è l'ordine che tu vorresti applicare ai vari fattori (che evidentemente condividiamo visto che entrambi li conosciamo bene) ma non ho capito, e ti chiedo, per quale ragione sarebbero i banchieri gli artefici di tutta questa architettura che porta alla dissoluzione delle finanze pubbliche e al dissesto degli stati?
Qual'è l'utilità della BCE nell'avere un'europa che si sgretola proprio per effetto di questa dissoluzione?
E soprattutto, come mai potrebbe uno stato "dissoluto" rimediare alla propria dissolutezza mettendosi a battere la propria moneta?
Non è Che uno che dilapida risorse andando a mignotte (o che distribuisce 80 euro per comprarsi un po' di voti) diventa virtuoso stampandosi le proprie banconote da andare a spendere poi per il bene collettivo.
Perché uno stato dev'essere per forza dissoluto?
Perché mai uno stato non può essere uno stato ben ordinato?
Posso pensare male?
Posso pensare che il sistema bancario può tranquillamente fare a meno di un buon governo come di un cattivo governo dal momento che ha ottenuto la piena indipendenza e la piena autonomia dalla politica?
Della serie, quel che fate e come lo fate non è affar nostro.
Ed è così.

Si ma non hai risposto alla mia domanda.
Tu parli di un progetto studiato a tavolino per espropriare, impoverire, indebitare e in ultima analisi mandare in dissesto gli stati. Però non si capisce con quale fine, con quale utilità per i banchieri.

Altro discorso è che le banche centrali, con la piena autonomia dagli stati (ma non dalla politica come dimostra Draghi che é oggi in Europa l'unico che sta facendo politica monetaria propriamente detta in pieno disaccordo con la politica TEDESCA che non vede l'ora di toglierselo di mezzo e che nel board BCE gli vota sempre contro) sono relativamente coperte dai rischi di politiche dissolute (che però non significa che siano gli architetti di quelle politiche dissolute), cosa che è vera a metà (se è vero che Draghi sono anni che invoca riforme da parte degli stati dissoluti dicendo che tutto il peso della polirica non può ricadere solo sulla BCE esondando pure il mandato che ha) e sono anni che gli stati (dissoluti) continuano a fare orecchie da mercante continuando ad addosare all'euro e all'europa responsabilità che prima di tutto sono nella loro dissolutezza, nella loro mediocre classe dirigente e nei loro sistemi istituzionali feudali e ormai fuori dalla storia. Per cui continuo a non capire dove sarebbe il complotto e il progetto criminogeno, mentre vedo chiaramente (da circa 30 anni) i motivi della nostra dissolutezza e dei nostri problemi, che con la moneta, il signoraggio e le banche centrali non hanno nulla a che vedere.
Hanno invece molto a che vedere con 2300 miliardi di euro spesi per non si capisce cosa, di fatto scialacquati per tenere in piedi una REPUBBLICA che é tutto fuorché "Res pubblica" e dove non esiste la più elementare forma di giustizia e legalità là dove un processo o una causa possono durare un quarto di secolo e coinvolgere più generazioni.

Per altro come dice giustamente Patrizio sottrarre la leva monetaria agli stati per darla ad un ente terzo super partes è proprio un modo per togliere agli stati la tentazione di sperperare ancor di più, ed era anche l'unica via attraverso la quale si poteva realizzare l'unione monetaria alla base dell'unione europea, che incompiuta e zoppa per quanto sia è un male necessario per affrontare le sfide della globalizzazione.

Il mondo è cambiato, se ne può prendere atto cercando di adattarvisi o continuare a vivere nel rimpianto di un passato che comunque non tornerà alimentando false suggestioni comunque fuori dalla storia e dalla realtà. Piuttosto iniziamo a discutere delle "postdemocrazie" la cui inconcludenza, insipienza e inadeguatezza ci ha portati agli attuali disastri.
In un paese in cui si parla di 30 anni di riforme e in cui da 30 anni si fanno le più spregevoli lotte di retroguardia corporativa, in cui da 30 anni la politica è solo una continua faida tra poteri ed in cui l'interesse collettivo e l'autorevolezza delle istituzioni democratiche non esistono, prima di parlare di complotti, di signoraggio e di piani segreti ce ne sarebbero di argomenti ben più tangibili e incombenti su cui spendersi.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 03, 2016, 06:44:30 am
In quello che ho scritto c'è tutto per capire.
Ma a me sembra che, come nel gioco dei cruciverba," Unisci i punti", certe linee facciate fatica a tracciarle.
La Bce è una impresa commerciale.
Nelle piccole imprese si attuano strategie commerciali piccole.
Nelle grandi imprese si trattano strategie commerciali in grande.
Immagina ora una impresa che sovraintende al governo di una moneta per 500 milioni di individui...
Se preferisci chiama,e strategie.
Potrei continuare a dire le stesse cose 100 volte.
Non sono io che non rispondo alle domande.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 03, 2016, 09:26:32 am
Non credo alle teorie complottistiche come non credo alle teorie economiche esposte come teoremi. Credo, qualche tempo fa, di avere frequentato la facoltà di economia con scarsi risultati ed infatti ho abbandonato ben presto l'economia pura per le discipline aziendalistiche. Oggi vedo le teorie macroeconomiche tutte come teorie filosofiche. Non ci becca nessuna ma alla fine tutte ci salvano. La ragioneria stessa è una scienza non esatta, tanto è vero che le appostazioni contabili del mondo anglosassone sono diverse da quelle del mondo latino. Andatevi a vedere come espongono ad esempio il Leasing nel mondo anglosassone. La realtà dei fatti è che siamo e dobbiamo convivere attualmente con queste convenzioni e le convenzioni e i dogmi poi diventano convinzioni. Non vedo nulla di scorretto nell'attuale sistema monetario e nella produzione stessa di moneta, non vedo nulla di scorretto accettare che ci possa essere un reddito dallo stampare moneta. Dalle analisi storiche potremo comprendere meglio le funzioni monetarie. Per ora mi sono limitato a questo. ma dove finisce tutta la moneta che ha immesso sul mercato Draghi? Siamo sicuri che le banche comprano i debiti? E perchè non comprano i debiti delle imprese? Perchè le banche sono imprese solo quando devono svalangare le loro perdite? Perchè le banche non fanno più raccolta? Perchè il moltiplicatore della moneta non funziona a dovere? C'e' una ricchezza trattenuta dal sistema bancario che è ben superiore al dovuto, io per ora mi sento di parlare di "dispersione" , il sistema è come una condotta dell'acqua che perde....
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 03, 2016, 15:45:15 pm
La realtà dei fatti è che siamo e dobbiamo convivere attualmente con queste convenzioni e le convenzioni e i dogmi poi diventano convinzioni.

Si.
Ci auto convinciamo che il debito è necessario.
Fa quasi bene al sistema.
E alla salute, delle famiglie come delle aziende.
Ti ringrazio per questo intervento che ha almeno l'alea del dubbio.
È il dubbio che fa porre le domande.
Ed è il dubbio che nel porre le domande talvolta trova anche le giuste risposte.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 03, 2016, 17:18:54 pm
il problema è che tra emissione di moneta e debito non esiste il legame che mauro pensa.
semplicemente non c'è
esiste un reddito di emissione che viene anche fiscalizzato.
amen non esiste altro
perchè mauro stesso non risponde chiaramente alla domanda cui prodest? ti dice di unire i punti non ti dice se ne avvantaggia tizio o caio. ti dice che ti devi illuminare non punta il dito.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 03, 2016, 19:46:17 pm
il problema è che tra emissione di moneta e debito non esiste il legame che mauro pensa.
semplicemente non c'è
esiste un reddito di emissione che viene anche fiscalizzato.
amen non esiste altro
perchè mauro stesso non risponde chiaramente alla domanda cui prodest? ti dice di unire i punti non ti dice se ne avvantaggia tizio o caio. ti dice che ti devi illuminare non punta il dito.
Io non so a quale domanda non ho risposto ma ti dico che il debito è direttamente derivato da questo tipo di emissione.
Tutta la massa monetaria è emessa a debito, ti risulta il contrario?
Qual'è la domanda a cui non avrei risposto?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 03, 2016, 21:13:12 pm
Cui prodest?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 08:16:06 am
Cui prodest?
Cui prodest? Secondo questa teoria scombriccolata e razzista la finanza ebraica che controlla - secondo loro - il mondo, una manica di bachieri feroci e senza scrupoli che depredano le persone, in attesa di una nuova Shoah. Ecco, questo è il livello.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 09:38:15 am
Cui prodest?
L'attuale sistema giova a coloro che ne traggono vantaggio è ovvio.
Ed è a discapito della gente, sopratutto della povera gente.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 10:04:50 am
Cui prodest?
Cui prodest? Secondo questa teoria scombriccolata e razzista la finanza ebraica che controlla - secondo loro - il mondo, una manica di bachieri feroci e senza scrupoli che depredano le persone, in attesa di una nuova Shoah. Ecco, questo è il livello.
Le teorie possono essere sbagliate, folli ed inconcludenti, ma tirare fuori la shoah e l'antisemitismo mi sembra eccessivo Marco. Proviamo ad essere contro ogni talibanismo? O vogliamo diventare i portavoce del talibanismo? Le crociate hanno prodotto i risultati che sappiamo, nessun complotto pluto giudaico massonico è stato incernierato in un solo post di questo topic. Gli internnettiani che si impadroniscono delle teorie per fare controcultura o antisemitismo non sono qui dentro.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 04, 2016, 10:14:04 am
Si ma per questo non c'è bisogno di concepire una truffa mondiale reiterata in tutti gli stati che hanno una banca centrale. E di cui si sarebbe accorto auriti e pochi altri in tutto il mondo.

Si cita l'antisemitismo perché l'altro braccio della teoria propugnata e' che chi se ne avvantaggia siano gli ebrei banchieri. Questa e' la risposta alla.mia domanda cui mauro ha ovviamente non risposto.

Dopodichè la moneta e' emessa a debito per chi? Della banca centrale visto che va in avere? O del popolo?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 10:18:32 am
Si ma per questo non c'è bisogno di concepire una truffa mondiale reiterata in tutti gli stati che hanno una banca centrale. E di cui si sarebbe accorto auriti e pochi altri in tutto il mondo.

Si cita l'antisemitismo perché l'altro braccio della teoria propugnata e' che chi se ne avvantaggia siano gli ebrei banchieri. Questa e' la risposta alla.mia domanda cui mauro ha ovviamente non risposto.

Dopodichè la moneta e' emessa a debito per chi? Della banca centrale visto che va in avere? O del popolo?
Mi discosto da questa teoria non essendone un propugnatore. Mi pongo di fronte alle questioni in altro modo. Rivolgo a Voi un'altra domanda. In avere ci possono andare anche i ricavi di Conto economico giusto?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 10:49:20 am
Si ma per questo non c'è bisogno di concepire una truffa mondiale reiterata in tutti gli stati che hanno una banca centrale. E di cui si sarebbe accorto auriti e pochi altri in tutto il mondo.

Si cita l'antisemitismo perché l'altro braccio della teoria propugnata e' che chi se ne avvantaggia siano gli ebrei banchieri. Questa e' la risposta alla.mia domanda cui mauro ha ovviamente non risposto.

Dopodichè la moneta e' emessa a debito per chi? Della banca centrale visto che va in avere? O del popolo?
Dimmi un solo altro modo in cui avresti potuto mettere in campo una simile operazione.
La banca centrale, secondo l'attuale ordinamento dev'essere indipendente dagli stati per poter operare in autonomia dalla politica. Questo recita il sacro mantra.
Ma così facendo sottrai l'operato di tale istituzione a qualsiasi controllo democratico.
Tutti i politici che hanno veicolato l'ingresso nell'euro sono stati cooptati nel sistema politico dal serbatoio della banca d'Italia.
Ciampi, Sarcinelli,Dini, Monti, Draghi ecc ecc vengono o da banca d'Italia o da Goldman Sachs.
Ma li ha forse eletti qualcuno?
Draghi, gode forse di qualche investitura democratica?Non mi sembra.
Sappiamo solo e per certo che in Banca d'Italia si entra per cooptazione e da qui di attinge quando la Repubblica non naviga in acque tranquille.
C'è bisogno di un nocchiero capace infatti per condurre la nave in porto.
Allora, se è così, visto che non siamo in democrazia, che senso ha sesta funzione/ finzione con tutto l suo apparato?
Basta dire che chi conanda( veramente) è la banca d'Italia ed ora la Bce e siamo a posto.
Ma che il re è nudo non si può dire.
E non si può dire perché quest'epoca vive di finzione e non di verità.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 11:24:27 am
Cui prodest?
Cui prodest? Secondo questa teoria scombriccolata e razzista la finanza ebraica che controlla - secondo loro - il mondo, una manica di bachieri feroci e senza scrupoli che depredano le persone, in attesa di una nuova Shoah. Ecco, questo è il livello.
Le teorie possono essere sbagliate, folli ed inconcludenti, ma tirare fuori la shoah e l'antisemitismo mi sembra eccessivo Marco. Proviamo ad essere contro ogni talibanismo? O vogliamo diventare i portavoce del talibanismo? Le crociate hanno prodotto i risultati che sappiamo, nessun complotto pluto giudaico massonico è stato incernierato in un solo post di questo topic. Gli internnettiani che si impadroniscono delle teorie per fare controcultura o antisemitismo non sono qui dentro.
Giorgio, Patrizio ti ha risposto. La teoria dei banchieri ebrei, falsa anche solo nell'assunto che oggi gli ebrei controllino le banche, è parte essenziale della teoria del professore Auriti che Mauro riprende, e persino in alcune cose scritte da Mauro stesso trapela. Allora scusa Giorgio e qui mi arrabbio con te: ma se una persona dedica decine di pagine ad una teoria senza senso economico, politico, sociale , finanziario, una teoria che aveva uno scopo razzista preciso, dobbiamo fare finta di niente? Per pudore tacere che questo è l'assunto di base su cui tutto si regge? Mi spiace per te: io non ci sto. Tanto più se l'autore di questo topic nasconde la cosa perché sa cosa questo significa, e se all'inizio celava persino l'autore di questa teoria che io e non lui ha rivelato, beh, allora ci penso io a scrivere dopo quasi 10 pagine, come stanno le cose....e scusa tanto, eh.
È incredibile che ancora oggi vi sia chi crede a queste cose . È la conferma ( che è anche una risposta ad Auriti e alla sua setta, possessori unici della verità) di una teoria a me molto cara, di Hannah Arendt "La banalità del male" che dice in modo mirabile che sempre nelle società vi è ól'esigenza del mostro, l'esigenza di individuare una causa unica di tutti i torti e di tutti i mali, di individuare dei mostri che turberebbero e deruberebbero le povere e buone genti. E che sarebbero diversi da noi. Invece no dice Arendt: il mondo è brutto e cattivo, ed è popolato da uomini che talvolta si comportano come mostri. Ma sono nostri vicini, sono come noi, anche noi siamo potenziali mostri. Non esistono cause genetiche razziali alla mostruosità. Leggetelo , è un testo splendido. Vale più di milioni di libri di Auriti messi assieme.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 04, 2016, 13:35:40 pm
tecnicamente i ricavi vanno in avere. ma del conto economico.

mauro l'operazione la vedi solo tu. Io vedo un sistema di politica monetaria in cui nessuno si avvantaggia tanto quanto pensi tu.
che le banche centrali e bce abbiano potere siamo concordi ma non perchè magheggiano chissà cosa. Semplicemnte perchè gli stato sono indebitati. e non perchè la moneta è emessa a debito (circostanza che è solo tecnica) ma perchè il debito c'è ed è derivante dalla incapacità dello stato di spendere meno di quello che incamera. Punto, semplice lineare, senza complotti
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 13:50:53 pm
tecnicamente i ricavi vanno in avere. ma del conto economico.

mauro l'operazione la vedi solo tu. Io vedo un sistema di politica monetaria in cui nessuno si avvantaggia tanto quanto pensi tu.
che le banche centrali e bce abbiano potere siamo concordi ma non perchè magheggiano chissà cosa. Semplicemnte perchè gli stato sono indebitati. e non perchè la moneta è emessa a debito (circostanza che è solo tecnica) ma perchè il debito c'è ed è derivante dalla incapacità dello stato di spendere meno di quello che incamera. Punto, semplice lineare, senza complotti
No.
Se tu non concordi pazienza.
Ma il debito è originato ed è inevitabile stante L'emissione monetaria.
Anziché a debito allora perché non viene emessa a credito?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 04, 2016, 13:54:20 pm
no, il debito dipende da spese superiori ad entrate. il resto sono complotti che vedete in molto pochi. il che vi dovrebbe far riflettere.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 14:32:56 pm
no, il debito dipende da spese superiori ad entrate. il resto sono complotti che vedete in molto pochi. il che vi dovrebbe far riflettere.
E com'è allora che anche gli stati più virtuosi non riescono a raggiungere il pareggio di bilancio ma sono sempre in deficit?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 04, 2016, 14:52:16 pm
La Germania ha un avanzo mostruoso e il suo debito sta scendendo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 14:54:35 pm
La Germania ha un avanzo mostruoso e il suo debito sta scendendo.
Infatti. Ma non solo: esistono paesi non UE con debito praticamente nullo o quasi.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 15:00:30 pm
La Germania ha un avanzo mostruoso e il suo debito sta scendendo.
La Germania ha un debito pubblico al 64%.
Quello di cui parli è l'avanzo primario al netto degli interessi sul debito.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 04, 2016, 15:09:51 pm
Citazione
Ma così facendo sottrai l'operato di tale istituzione a qualsiasi controllo democratico.

Anche questo è falso.
Nel board della BCE siedono 4 consiglieri nominati a maggioranza qualificata dal consiglio europeo, che a sua volta è composto dai 28 capi di stato o di governo dei paesi aderenti all'unione.
Se fosse vero ciò che hai scritto Draghi non avrebbe mai potuto fare il QE, che é una scelta politica con l'Avallo della politica e quindi delle democrazie europee che compongono l'unione (per di più non unanime ma a maggioranza democratica visto che la Germania non è mai stata d'accordo e tramite il "suo" consigliere nel boArd BCE ha votato contro).
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 15:17:28 pm
E chi nomina il consiglio?
E chi nomina la commissione?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 04, 2016, 15:20:21 pm
Chi "nomina" il governo italiano?!
È un sistema di deleghe come lo è la democrazia parlamentare e rappresentativa.
L'utopia della democrazia diretta è già una follia su temi di secondaria rilevanza (come dimostrano i referendum), figuriamoci se potremmo mai permettercela in altri ambiti.

Al consiglio europeo non ci sono tiranni o usurpatori, ci sono capi di stato e di governo eletti secondo i meccanismi democratici e costituzionali di ciascuna delle 27 democrazie che fanno parte dell'unione.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 15:22:52 pm
E chi nomina il consiglio?
E chi nomina la commissione?
Il Consiglio è fatto dai componenti degli esecutivi che a loro volta sono eletti dai cittadini dei diversi paesi. La Commissione è nominata dai governi ma per entrare in carica ha la fiducia del Parlamento Europeo, eletto dai cittadini.
Della serie: studiare un po' seriamente serve per evitare di scrivere cose senza fondamento.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 15:28:45 pm
Chi "nomina" il governo italiano?!
È un sistema di deleghe come lo è la democrazia parlamentare e rappresentativa.
L'utopia della democrazia diretta è già una follia su temi di secondaria rilevanza (come dimostrano i referendum), figuriamoci se potremmo mai permettercela in altri ambiti.

Al consiglio europeo non ci sono tiranni o usurpatori, ci sono capi di stato e di governo eletti secondo i meccanismi democratici e costituzionali di ciascuna delle 27 democrazie che fanno parte dell'unione.
Infatti stamattina parlavo del deficit rappresentativo delle istituzioni europee.
Chi ha votato Renzi? Il parlamento?
No il parlamento ha avallato una decisione " altra" e quell'avallo è necessario alla finzione/ funzione democratica esattamente come quella che ha " votato " Junker.
Fino a qualche anno fa esistevano anche le democrazie socialiste.
Nominalmente erano democratiche anche quelle.
Tante volte non basta il solo informarsi ma è necessario uscire dagli schemi soliti che ci propinano.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 04, 2016, 16:02:02 pm
Ma tutto questo col complotto dei banchieri che c'entra?
La carta costituzionale e le prerogative del parlamento e del capo dello stato non le ha definite mica la BCE.
Se Renzi è presidente del consiglio è perché lo prevede la costituzione, perché un parlamento gli ha dato la fiducia e un presidente della repubblica gli ha dato l'incarico di formare un governo.
Renzi è quindi il presidente del consiglio legittimo di questa democrazia parlamentare, e come lui tutti gli altri 26 membri del consiglio europeo che democraticamente eleggono i membri del board BCE che democraticamente votano sulle decisioni che il presidente sottopone alla loro attenzione.
Quindi non c'è nulla di "anti democratico" nella BCE, al massimo possiamo discutere dell'efficacia o dell'utilità di tali forme di democrazia.
E allora prima di pensare alla democraticità della BCE varrebbe la pena occuparsi del valore della democrazia in quanto tale e per come è implementata nei singoli paesi (per quel che ci riguarda l'italia).
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 16:15:06 pm
Ma tutto questo col complotto dei banchieri che c'entra?
La carta costituzionale e le prerogative del parlamento e del capo dello stato non le ha definite mica la BCE.
Se Renzi è presidente del consiglio è perché lo prevede la costituzione, perché un parlamento gli ha dato la fiducia e un presidente della repubblica gli ha dato l'incarico di formare un governo.
Renzi è quindi il presidente del consiglio legittimo di questa democrazia parlamentare, e come lui tutti gli altri 26 membri del consiglio europeo che democraticamente eleggono i membri del board BCE che democraticamente votano sulle decisioni che il presidente sottopone alla loro attenzione.
Quindi non c'è nulla di "anti democratico" nella BCE, al massimo possiamo discutere dell'efficacia o dell'utilità di tali forme di democrazia.
E allora prima di pensare alla democraticità della BCE varrebbe la pena occuparsi del valore della democrazia in quanto tale e per come è implementata nei singoli paesi (per quel che ci riguarda l'italia).
E chi ha parlato del complotto dei banchieri?
Hai forse letto in qualche mio scritto la parola complotto?
Io ho parlato di strategie aziendali.
Io per la mia piccola azienda, così come ore una grande azienda.
Figuriamoci poi per il governo della moneta che si crea dal nulla e deve misurare il valore di transazioni per  mezzo miliardo di persone.
Ho parlato invece di finzione democratica perche questo è.
La democrazia attuale ratifica decisioni prese da altri ed in altre sedi.
Il potere quello vero non è mai manifesto ed inizia oltre la soglia di visibilità.
Noi dobbiamo osservare solo il livello politico a chi sono sottoposti, come diceva un gran d'uomo i politici appunto che venivano definiti i camerieri dei banchieri.
Io questo ho scritto non di complotti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 16:20:12 pm
I politici sono tutti tranne camerieri dei banchieri. Semmai a volte sono i banchieri che sono asserviti ai politici. E poi, comunque, meglio sarebbe essere cameriere dei banchieri che razzisti antisemiti,
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 16:26:21 pm
Se è per questo meglio ancora non essere cameriere di nessunoma ogniuno segue la sua indole.
Noto solo che quando non si hanno argomenti si passa alle offese.
Ma fa parte anche quella del'indole delle persone.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 04, 2016, 16:31:53 pm
Citazione
La democrazia attuale ratifica decisioni prese da altri ed in altre sedi.

Ma chi sono questi "altri"?
E dove sono queste altre sedi?
E quali sono scopi e utilità di questi altri in queste altre sedi?

Si è deciso per il fiscal compact in sede europea dove non "altri" ma "stati" hanno ratificato trattati. I trattati si siglano per rispettarli. I trattati li siglano i capi di stato o di governo, non i cittadini.
Non é democratico? Che dovevamo fare, un referendum come in Grecia (si è visto con quali risultati)? È così che funzionano le democrazie rappresentative.

Se vuoi parliamo di queste post democrazie e di quanto non siano più sistemi virtuosi, parliamo di come la democrazia sia diventato un totem ideologico o un culto dogmatico, al punto da volerla diretta pure per il governo di una banca centrale (!!!), ma questa discussione su "altri" e "altre sedi" che evoca suggestioni da fumetto con oscure ombre chiuse in oscuri antri partendo da presupposti falsi e sviluppando teorie assurde non serve a nulla.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 16:53:51 pm
Secondo me vi siete persi  in una enorme bolla di sapone.
Rispondo a patrizio che ha confermato esattamente quello che ho detto io, i ricavi vanno in avere di conto economico. Il Bilancio quadra anche se metti a conto economico tra i ricavi anche un pò di più dei soli interessi. L'importante è che ci metti come contropartita.
Mauro di Sabatino che ho intervistato in una lunga conversazione notturna, sa che io non credo e non comprendo. Nonostante tutto Vi posso confermare che questa teoria è tanto antisemita quanto lo è il Vangelo secondo Metteo. La religione cattolica, o per dirla come Patrizio, una branca della sua teologia è stata "veramente" antisemita, per questo buttiamo via la religione Cattolica? A mio nonno hanno insegmato che gli ebrei hanno ucciso Gesù, e questo Preti  Cattolici. Questa folle teoria, ma non ti arrabbiare caro Marco, mette il dito in una piaga, ma un dito piccolo. Eliminate le teorie dei banchieri ebrei, eliminate le teorie dei complottismi, eliminate questo, pulite il tutto e pensate solo al valore dell'essere umano. Cui prodest? Io l'ha risposta ce l'ho, volete saperla, per me questa teoria pur sbagliata che sia, trova un piccolo spiraglio nella mia offuscata mente. Giova a chi non ha nulla. Giova a chi è nato senza nulla. Non giova nè a me nè al Mauro, nè al marco o al Patrizio della situazione. A me basta pensare questo: se tu nasci consumi, se tu nasci crei ricchezza, i fattori della produzione non sono gratuiti, ma il surplus della creazione di moneta, oltre che a pagare il debito può riportarsi a chi non ha nulla per nascita. d'altra parte una delle funzioni fiscali è quella della redistribuzione del reddito. NOn hanno sentito Auriti quando l'anno detto, eppure è cosi semplice. Ogni volta che immetti nel sistema una teoria redistributiva vai a bere una gocciolina della strampalata sì strampalata teoria di Auriti. Ma non vi arrabbiate. Io riesco a convivere benissimo come voi. Quando qualcuno ha parlato di manovre a costo zero, di miglioramento dell'efficienza, di lenzuolate, di sbarellamento degli ordini professionali.....ecco anche lì ha bevuto alla scellerata teoria di Auriti. Basterebbe elimibare il numero chiuso dei notai per fare una manovra economica da 10.000.000.000 di Euro, ma no perchè i Notai sono utili al paese. Basterebbe quindi eliminare un pò, non tutta, solo poca dispersione monetaria per avere grandi benefici. Quando si leggono delle teorie economiche, che non sono matematica, sono filosofia, bisogna soppesare il tutto e fare la tara, poi cercare di vedere oltre l'uomo. Se qualcuno di voi ha assistito alla messa di oggi, ha potuto rinvenire delle parole molto dure nei confronti del possedere beni. Ora secondo Voi dobbiamo spogliarci di tutti i nostri beni? No, non siamo santi, però una rinunzia al governo del possesso rispetto al governo delle idee ci renderebbe un pò più liberi. Sono cazzate, ma lette con le dovute tare vengono riconosciute come insegnamenti. Pensate alla folle dottrina Auriti: " mettiamo in bocca un tozzo di pane agli esseri umani, lo prendiamo alle banche centrali". D'altra parte sommessamente la brava e signorile Cristine Lagarde, prima o poi cancelerà il debito dei paesi africani' Vi ricordate in parlamento come ci si sperticava tutti per la cancellazione del debito di certi paesi del terzo mondo? Io si , e si spellavano tutti le mani....
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 17:17:31 pm
Secondo me vi siete persi  in una enorme bolla di sapone.
Rispondo a patrizio che ha confermato esattamente quello che ho detto io, i ricavi vanno in avere di conto economico. Il Bilancio quadra anche se metti a conto economico tra i ricavi anche un pò di più dei soli interessi. L'importante è che ci metti come contropartita.
Mauro di Sabatino che ho intervistato in una lunga conversazione notturna, sa che io non credo e non comprendo. Nonostante tutto Vi posso confermare che questa teoria è tanto antisemita quanto lo è il Vangelo secondo Metteo. La religione cattolica, o per dirla come Patrizio, una branca della sua teologia è stata "veramente" antisemita, per questo buttiamo via la religione Cattolica? A mio nonno hanno insegmato che gli ebrei hanno ucciso Gesù, e questo Preti  Cattolici. Questa folle teoria, ma non ti arrabbiare caro Marco, mette il dito in una piaga, ma un dito piccolo. Eliminate le teorie dei banchieri ebrei, eliminate le teorie dei complottismi, eliminate questo, pulite il tutto e pensate solo al valore dell'essere umano. Cui prodest? Io l'ha risposta ce l'ho, volete saperla, per me questa teoria pur sbagliata che sia, trova un piccolo spiraglio nella mia offuscata mente. Giova a chi non ha nulla. Giova a chi è nato senza nulla. Non giova nè a me nè al Mauro, nè al marco o al Patrizio della situazione. A me basta pensare questo: se tu nasci consumi, se tu nasci crei ricchezza, i fattori della produzione non sono gratuiti, ma il surplus della creazione di moneta, oltre che a pagare il debito può riportarsi a chi non ha nulla per nascita. d'altra parte una delle funzioni fiscali è quella della redistribuzione del reddito. NOn hanno sentito Auriti quando l'anno detto, eppure è cosi semplice. Ogni volta che immetti nel sistema una teoria redistributiva vai a bere una gocciolina della strampalata sì strampalata teoria di Auriti. Ma non vi arrabbiate. Io riesco a convivere benissimo come voi. Quando qualcuno ha parlato di manovre a costo zero, di miglioramento dell'efficienza, di lenzuolate, di sbarellamento degli ordini professionali.....ecco anche lì ha bevuto alla scellerata teoria di Auriti. Basterebbe elimibare il numero chiuso dei notai per fare una manovra economica da 10.000.000.000 di Euro, ma no perchè i Notai sono utili al paese. Basterebbe quindi eliminare un pò, non tutta, solo poca dispersione monetaria per avere grandi benefici. Quando si leggono delle teorie economiche, che non sono matematica, sono filosofia, bisogna soppesare il tutto e fare la tara, poi cercare di vedere oltre l'uomo. Se qualcuno di voi ha assistito alla messa di oggi, ha potuto rinvenire delle parole molto dure nei confronti del possedere beni. Ora secondo Voi dobbiamo spogliarci di tutti i nostri beni? No, non siamo santi, però una rinunzia al governo del possesso rispetto al governo delle idee ci renderebbe un pò più liberi. Sono cazzate, ma lette con le dovute tare vengono riconosciute come insegnamenti. Pensate alla folle dottrina Auriti: " mettiamo in bocca un tozzo di pane agli esseri umani, lo prendiamo alle banche centrali". D'altra parte sommessamente la brava e signorile Cristine Lagarde, prima o poi cancelerà il debito dei paesi africani' Vi ricordate in parlamento come ci si sperticava tutti per la cancellazione del debito di certi paesi del terzo mondo? Io si , e si spellavano tutti le mani....
E quindi ci arrendiamo ad una teoria antisemita strampalata? No perché sai è vero che un tempo la Chiesa cattolica è stata antisemita, ma a differenza dei predecessori di Auriti non ha mai massacrato gli ebrei. Forse c'è stato qualche silenzio di Pio XII, ma stop. Invece gli antisemiti nazisti proprio propugnavano le tesi che ha ripreso Auriti: cioè che il mondo degli affari depredava i tedeschi ariani, e che tale mondo era in mano a banchieri ebrei. Come è già stato ampiamente dimostrato questa teoria, oltre ad essere un abominio  criminale, è anche campata per aria totalmente dal punto di vista teorico, tutto quello che contiene è smentito totalmente dalla realtà, solo chi ignora tutto dei sistemi politici, dei sistemi economici e persino delle basi minime della democrazia può credere a questa roba. Oppure gente colta accecata dal razzismo. Ti pare normale, giusto comprensibile, ti pare condivisbile? Voglio una risposta con un  sì e con un no- E non dovremmo denunciare questa sciagurata teoria, una congerie di fesserie a finalità razziste, quando si pubblicano pagine di internet su questa roba? In un forum di orologi? Voglio una risposta secca, non giri di parole, un sì o un no. E il fatto che anche il cattolicesimo ha fomentato fino a prima del Papato di Giovanni XXIII  tali sciocchezze non migliora le cose, dimostra ancora una volta quanto tutte le religioni, e non solo l'Islam , contengano germi di grave violenza. Per menti malate, però.
Il fatto poi che ci siano comportamenti economici non positivi per la collettività non significa un avallo alle follie antisemite degli Auriti di oggi, ma meno prudenti di Auriti, peraltro.
Voglio una risposta perché se anche solo giustifichi minimamente tale roba, evita di rivolgermi la parola in futuro, grazie. Io con questa roba e con gente che crede a questa roba non voglio avere nulla a che fare né sui forum né tantomeno fuori dai forum.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 17:39:56 pm
Io non posso, caro Marco, che risponderti con un forte abbraccio, che non mi sento di sputare addosso ad una teoria che non è stata scritta con i presupposti del Mein Kampf. Questa grande sciagura che è il nostro sprezzo nei confronti del diverso mi porta a dirti che io trovo degli spunti di sicuro interesse in questa teoria strampalata. Potrai trovare milioni di parole di internettiani antisemiti che fanno delle teorie sul complottismo il loro baluardo ma non è questo ciò che Mauro ha propugnato e non è antisemita la teoria, ma lo sono coloro che usano follemente le teorie. Non mi intimidiscono certe posizioni giuste o sbagliate che siano, mi preoccupano le persone come usano gli strumenti in loro possesso......Io continuerò a rivolgerTi la parola in futuro e se tu vorrai potrai rivolgerla a me e di questo ne sarò onorato. Se non vorrai rivolgermi la parola non ti potrò costringere, io ci sarò.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 17:53:05 pm
Io non posso, caro Marco, che risponderti con un forte abbraccio, che non mi sento di sputare addosso ad una teoria che non è stata scritta con i presupposti del Mein Kampf. Questa grande sciagura che è il nostro sprezzo nei confronti del diverso mi porta a dirti che io trovo degli spunti di sicuro interesse in questa teoria strampalata. Potrai trovare milioni di parole di internettiani antisemiti che fanno delle teorie sul complottismo il loro baluardo ma non è questo ciò che Mauro ha propugnato e non è antisemita la teoria, ma lo sono coloro che usano follemente le teorie. Non mi intimidiscono certe posizioni giuste o sbagliate che siano, mi preoccupano le persone come usano gli strumenti in loro possesso......Io continuerò a rivolgerTi la parola in futuro e se tu vorrai potrai rivolgerla a me e di questo ne sarò onorato. Se non vorrai rivolgermi la parola non ti potrò costringere, io ci sarò.
Allora sarò ancora più chiaro: la persona che qui apre topic su questa roba è un ufficiale propugnatore e seguace di Auriti. La teoria di Auriti è antisemita, e non solo come origine, ma nella sua essenza stessa. Allora una persona , non seguace di Auriti, potrebbe riprendere parti della teoria di Auriti, espressamente però, depurandola degli elementi antisemiti.  Ma se la riprende tutta, come in questo caso, non per quello che scrive qui ma per quello che so, è indifendibile . A me il razzismo fa orrore, schifo e paura. Altro non scriverò più in merito. Se non ribadire ancora una volta che un forum di orologi non può e non deve diventare megafono di teorie razziste chiunque ne sia latore.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 18:25:37 pm
A me sembra che qui l'unico che ha parlato di antisemitismo è la stessa persona che si scaglia contro ogni talibanismo.
E nel farlo dice o con me o contro di me.
Credo che qui siamo tutti adulti e aggiungo purtroppo è l'età dei giochi e delle figurine e del con te non gioco più è passata da un pezzo.
Noi stiamo parlando di economia,di diritto e di giustizia distributiva.
Circa le offese poi vanno sempre commisurate alla persona che offende.
Tanto pesa la persona e tanto pesano le offese.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 18:35:36 pm
Faccio presente che il codice penale dice qualcosa riguardo al razzismo e alla sua apologia...e fare apologia di una teoria antisemita è un reato.  Non vorrei dover concludere che questo forum si trasformi per volere di un forumista in una tribuna di questa roba.
Faccio anche presente che i talebani sono razzisti. Pazzi come gli antisemiti. Stessa roba.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 04, 2016, 19:19:25 pm
Per rimanere a zone a noi più vicine, il problema della Grecia non è il debito.
È l'avere letteralmente truccato i conti e soprattutto l'avere un sistema economico e di welfare incompatibili (ossia producono una ricchezza che non gli permette di avere quel tipo di spesa pubblica).
La Grecia ha oltre ad evidenti limiti della sua economia anche una Immane ed ingiustificata spesa pensionistica con storture e aberrazioni che possono essere giustificabili solo da chi ha una concezione dello stato quale enorme ammortizzatore sociale che deve garantire a tutti i suoi cittadini un reddito, da cui poi vengono fuori certe teorie economicamente insostenibili e impraticabili. Senza contare le singolari distorsioni fiscali di cui beneficiano alcuni settori (i più rilevanti) della sua economia.

Il paradosso della Grecia è emblematico perché la Grecia ha truccato i suoi conti proprio per poter far parte di quello che Mauro considera il trappolone quando avrebbe bellamente potuto restarne fuori continuando a emettere liberamente la sua dracma. Per la suggestiva teoria in questione  oggi sarebbe un paese "libero" e privo di debito.
Nella realtà sarebbe un paese fallito e alla fame (cosa che grazie al presunto trappolone invece non è) e probabilmente nemmeno più democratico con i colonnelli nuovamente al potere.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 19:27:56 pm
Per rimanere a zone a noi più vicine, il problema della Grecia non è il debito.
È l'avere letteralmente truccato i conti e soprattutto l'avere un sistema economico e di welfare incompatibili (ossia producono una ricchezza che non gli permette di avere quel tipo di spesa pubblica).
La Grecia ha oltre ad evidenti limiti della sua economia anche una Immane ed ingiustificata spesa pensionistica con storture e aberrazioni che possono essere giustificabili solo da chi ha una concezione dello stato quale enorme ammortizzatore sociale che deve garantire a tutti i suoi cittadini un reddito, da cui poi vengono fuori certe teorie economicamente insostenibili e impraticabili. Senza contare le singolari distorsioni fiscali di cui beneficiano alcuni settori (i più rilevanti) della sua economia.

Il paradosso della Grecia è emblematico perché la Grecia ha truccato i suoi conti proprio per poter far parte di quello che Mauro considera il trappolone quando avrebbe bellamente potuto restarne fuori continuando a emettere liberamente la sua dracma. Per la suggestiva teoria in questione  oggi sarebbe un paese "libero" e privo di debito.
Nella realtà sarebbe un paese fallito e alla fame (cosa che grazie al presunto trappolone invece non è) e probabilmente nemmeno più democratico con i colonnelli nuovamente al potere.
Condivido al 100 per cento
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 19:53:42 pm
Per rimanere a zone a noi più vicine, il problema della Grecia non è il debito.
È l'avere letteralmente truccato i conti e soprattutto l'avere un sistema economico e di welfare incompatibili (ossia producono una ricchezza che non gli permette di avere quel tipo di spesa pubblica).
La Grecia ha oltre ad evidenti limiti della sua economia anche una Immane ed ingiustificata spesa pensionistica con storture e aberrazioni che possono essere giustificabili solo da chi ha una concezione dello stato quale enorme ammortizzatore sociale che deve garantire a tutti i suoi cittadini un reddito, da cui poi vengono fuori certe teorie economicamente insostenibili e impraticabili. Senza contare le singolari distorsioni fiscali di cui beneficiano alcuni settori (i più rilevanti) della sua economia.

Il paradosso della Grecia è emblematico perché la Grecia ha truccato i suoi conti proprio per poter far parte di quello che Mauro considera il trappolone quando avrebbe bellamente potuto restarne fuori continuando a emettere liberamente la sua dracma. Per la suggestiva teoria in questione  oggi sarebbe un paese "libero" e privo di debito.
Nella realtà sarebbe un paese fallito e alla fame (cosa che grazie al presunto trappolone invece non è) e probabilmente nemmeno più democratico con i colonnelli nuovamente al potere.
Egregio, verissimo. Premetto che non voglio beccarmi dell'apologeta di alcuna dittatura. Se posso propugnare un pensiero senza essere offensivo per alcuno lo faccio. Se ho ben capito Mauro c'e' un perchè. Ma poi ho letto qualcosa in questi giorni, letto qualcosa di serio non quelle cose che girano su internet della destra sociale, della controcultura e di alcuni leghisti che hanno hanno strumentalizzato le idee. Orbene ho solo chiaro un assunto, per la teoria tanto bistrattata e forse un pò utopica, se volessimo applicare alla lettera la teoria il problema in Grecia non ci sarebbe stato, la moneta dovrebbe avere una funzione misuratrice della ricchezza reale, se i greci fossero veramente stati sovrani della loro Moneta non avrebbero speso a debito " a priori", ma avrebbero speso  esattamente quel tanto che serviva a misurare la loro ricchezza. Se c'era inflazione allora avrebbero ritirato moneta e se c'era deflazione avrebbero stampato moneta. Chi pagava il debito? Il debito non lo pagavano , facevano il gesto dell'ombrello come ha fatto l'Argentina. 
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 20:11:19 pm
Per rimanere a zone a noi più vicine, il problema della Grecia non è il debito.
È l'avere letteralmente truccato i conti e soprattutto l'avere un sistema economico e di welfare incompatibili (ossia producono una ricchezza che non gli permette di avere quel tipo di spesa pubblica).
La Grecia ha oltre ad evidenti limiti della sua economia anche una Immane ed ingiustificata spesa pensionistica con storture e aberrazioni che possono essere giustificabili solo da chi ha una concezione dello stato quale enorme ammortizzatore sociale che deve garantire a tutti i suoi cittadini un reddito, da cui poi vengono fuori certe teorie economicamente insostenibili e impraticabili. Senza contare le singolari distorsioni fiscali di cui beneficiano alcuni settori (i più rilevanti) della sua economia.

Il paradosso della Grecia è emblematico perché la Grecia ha truccato i suoi conti proprio per poter far parte di quello che Mauro considera il trappolone quando avrebbe bellamente potuto restarne fuori continuando a emettere liberamente la sua dracma. Per la suggestiva teoria in questione  oggi sarebbe un paese "libero" e privo di debito.
Nella realtà sarebbe un paese fallito e alla fame (cosa che grazie al presunto trappolone invece non è) e probabilmente nemmeno più democratico con i colonnelli nuovamente al potere.
Egregio, verissimo. Premetto che non voglio beccarmi dell'apologeta di alcuna dittatura. Se posso propugnare un pensiero senza essere offensivo per alcuno lo faccio. Se ho ben capito Mauro c'e' un perchè. Ma poi ho letto qualcosa in questi giorni, letto qualcosa di serio non quelle cose che girano su internet della destra sociale, della controcultura e di alcuni leghisti che hanno hanno strumentalizzato le idee. Orbene ho solo chiaro un assunto, per la teoria tanto bistrattata e forse un pò utopica, se volessimo applicare alla lettera la teoria il problema in Grecia non ci sarebbe stato, la moneta dovrebbe avere una funzione misuratrice della ricchezza reale, se i greci fossero veramente stati sovrani della loro Moneta non avrebbero speso a debito " a priori", ma avrebbero speso  esattamente quel tanto che serviva a misurare la loro ricchezza. Se c'era inflazione allora avrebbero ritirato moneta e se c'era deflazione avrebbero stampato moneta. Chi pagava il debito? Il debito non lo pagavano , facevano il gesto dell'ombrello come ha fatto l'Argentina.
Argentina che adesso, malgrado la grave crisi che l'ha colpita, ora il debito lo sta pagando, anzi lo ha appena pagato. Non solo, ma l'Argentina a differenza della Grecia ha le materie prime. Finchè i prezzi sono stati alti hanno vissuto isolati dal sistema finanziario. Dopo 15 anni sono collassati, e hanno dovuto pagare tutto e anche parte degli interessi. Quello che scrivi sul paese che stampa moneta è sintomo di assenza di conoscenza degli elementi di base dell'economia-
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 20:24:28 pm
Peccato che gran parte delle vecchiette che avevano sottoscritto Bond Argentini avevano aderito alle proposte di concambio già nel 2005 e nel 2010. Nella bancarotta dello Stato rimasero coinvolti  circa 450.000 investitori italiani, per un totale di circa 12,8 miliardi di euro dell’epoca (14,5 miliardi di dollari). Ora rimborsano quelli che hanno tenuto duro per sedici anni rimborsando il 150% del nominale per una spesa di 1,4 miliardi di dollari. Posso dirti che molti hanno dunque aderito ai concambi ribeccandosi altre obbligazioni che più o meno potranno ripagarli di meno della metà dell'investimento iniziale. Lo chiederemo alle vecchiette nel 2024 se sono state contente. Se ti pare che l'Argentina abbia ripagato bene il proprio debito? Questi due numeri li comprende anche l'uomo della strada come me.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Istaro - Settembre 04, 2016, 20:27:38 pm
tutte le religioni, e non solo l'Islam , contengano germi di grave violenza. Per menti malate, però.

“Tutte le religioni vogliono la pace. La guerra, la vogliono gli altri. Capito?”  (Papa Francesco)
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 20:28:30 pm
Peccato che gran parte delle vecchiette che avevano sottoscritto Bond Argentini avevano aderito alle proposte di concambio già nel 2005 e nel 2010. Nella bancarotta dello Stato rimasero coinvolti  circa 450.000 investitori italiani, per un totale di circa 12,8 miliardi di euro dell’epoca (14,5 miliardi di dollari). Ora rimborsano quelli che hanno tenuto duro per sedici anni rimborsando il 150% del nominale per una spesa di 1,4 miliardi di dollari. Posso dirti che molti hanno dunque aderito ai concambi ribeccandosi altre obbligazioni che più o meno potranno ripagarli di meno della metà dell'investimento iniziale. Lo chiederemo alle vecchiette nel 2024 se sono state contente.
Scusa ma questo cosa c'entra con il discorso che hai fatto prima? Io ho risposto con un fatto e ho dimostrato che l'Argentina sbagliò gravemente a non pagare il debito nel 2001, e che adesso ha dovuto pagare una enormità per un giunta in un momento di gravissima crisi economico. Ecco cosa ha guadagnato l'Argentina, se per te questo è un affare. Le vecchiette con tutto il rispetto forse sono state male informate sui rischi che correvano dalle banche: d'altro canto investire in tangobond ripagava con lauti interessi. Ma era un investimento rischioso...
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 20:30:23 pm
tutte le religioni, e non solo l'Islam , contengano germi di grave violenza. Per menti malate, però.

“Tutte le religioni vogliono la pace. La guerra, la vogliono gli altri. Capito?”  (Papa Francesco)
D'accordissimo con questa frase, sei tu forse che pensi che l'Islam voglia la guerra. Sono solo malati di mente, e ricchi finanziatori che vivono in Costa azzurra, che finanziano chi strumentalizza le religioni per uccidere.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 20:37:03 pm
Peccato che gran parte delle vecchiette che avevano sottoscritto Bond Argentini avevano aderito alle proposte di concambio già nel 2005 e nel 2010. Nella bancarotta dello Stato rimasero coinvolti  circa 450.000 investitori italiani, per un totale di circa 12,8 miliardi di euro dell’epoca (14,5 miliardi di dollari). Ora rimborsano quelli che hanno tenuto duro per sedici anni rimborsando il 150% del nominale per una spesa di 1,4 miliardi di dollari. Posso dirti che molti hanno dunque aderito ai concambi ribeccandosi altre obbligazioni che più o meno potranno ripagarli di meno della metà dell'investimento iniziale. Lo chiederemo alle vecchiette nel 2024 se sono state contente.
Scusa ma questo cosa c'entra con il discorso che hai fatto prima? Io ho risposto con un fatto e ho dimostrato che l'Argentina sbagliò gravemente a non pagare il debito nel 2001, e che adesso ha dovuto pagare una enormità per un giunta in un momento di gravissima crisi economico. Ecco cosa ha guadagnato l'Argentina, se per te questo è un affare. Le vecchiette con tutto il rispetto forse sono state male informate sui rischi che correvano dalle banche: d'altro canto investire in tangobond ripagava con lauti interessi. Ma era un investimento rischioso...
Allora non ti ho capito perchè mancando dei fondamentali non riesco a sostenere un discorso.
Io mi riferivo ai tango bond Argentini della grande crisi di fine novanta primi 2000. Tu hai detto che l'Argentina sta pagando il suo debito. L'Argentina non ha ripagato il suo debito. Ora a quale enormità ti riferisci? Agli 1,4 miliardi di Dollari rimborsati ai 50.000 pazientissimi italiani nel mese di giugno grazie al lavoro della TFA di Nicola Stock?  A quale altro debito ti riferisci?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 20:42:51 pm
E dirò di più egergio Marco. L'Argentina con Macri ha deciso di pagare il costo di 4 miliardi di Euro in tutto, che vanno a soddisfare un 5% dei cittadini del mondo rimasti fregati solo per accedere a prestiti internazionali, coi quali poi pagano il debito. Intanto hanno l'inflazione al 30% perchè stampano stampano stampano......
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 20:57:29 pm
E dirò di più egergio Marco. L'Argentina con Macri ha deciso di pagare il costo di 4 miliardi di Euro in tutto, che vanno a soddisfare un 5% dei cittadini del mondo rimasti fregati solo per accedere a prestiti internazionali, coi quali poi pagano il debito. Intanto hanno l'inflazione al 30% perchè stampano stampano stampano......
E ti sembra una buona situazione questa dell'Argentina? Anche questo dell'inflazione al 30 per cento smentisce la teoria Auriti. Stampano moneta e hanno inflazione. E ripeto: loro hanno resistito 15 anni perché il mercato delle materie prime che loro hanno ha retto per un po' di anni. I paesi che non hanno le materie prima non hanno neppure questa risorsa. Non c'è nulla da spiegare solo prendere atto dei fatti e conoscere come funziona, anche a livello di base , l'economia.
Per esempio ricordo che un'altra follia di Auriti era sul superamento del Global Standard: le ragioni che lui descrive se le deve essere sognate la notte.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 21:11:00 pm
E dirò di più egergio Marco. L'Argentina con Macri ha deciso di pagare il costo di 4 miliardi di Euro in tutto, che vanno a soddisfare un 5% dei cittadini del mondo rimasti fregati solo per accedere a prestiti internazionali, coi quali poi pagano il debito. Intanto hanno l'inflazione al 30% perchè stampano stampano stampano......
E ti sembra una buona situazione questa dell'Argentina? Anche questo dell'inflazione al 30 per cento smentisce la teoria Auriti. Stampano moneta e hanno inflazione. E ripeto: loro hanno resistito 15 anni perché il mercato delle materie prime che loro hanno ha retto per un po' di anni. I paesi che non hanno le materie prima non hanno neppure questa risorsa. Non c'è nulla da spiegare solo prendere atto dei fatti e conoscere come funziona, anche a livello di base , l'economia.
Per esempio ricordo che un'altra follia di Auriti era sul superamento del Global Standard: le ragioni che lui descrive se le deve essere sognate la notte.
Però Marco deciditi, se vuoi sparare addosso alla dottrina Auriti spara, se vuoi sparare addosso alla mia incompetenza spara pure, se però prima mi parli dell'Argentina che paga il debito cosa che hai capito non essere vera, e poi mi tiri fuori Auriti non riesco più a seguirti con la dovuta attenzione che la tua persona meriterebbe.
Io ho iniziato col parlare di moneta misuratrice di ricchezza, poi ho parlato di inflazione per sopprimere la quale bisogna togliere moneta e poi ho parlato di deflazione, per sopprimere la quale occorre siringare moneta nel sistema. Questo parlando di Grecia ( che non lo sta pagando il debito perchè tergiversa e lo ripaga con continui prestiti ). Poi hai tirato fuori l'Argentina , e io ti ho di fatto mostrato come anch'essa non stia pagando il debito. Non voglio esagerare ma il FMI dovrà sobbarcarsi in futuro molti di questi mancati pagamenti. Io non li chiamerei default, sono risistemazioni. Arriveremo vedrai, caro Marco, ad abbonare il debito a molti di questi stati se non vorremo massacrare l'intera economia mondiale. E' di questo che la Germania ha paura, ovviamente.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 21:42:35 pm
E dirò di più egergio Marco. L'Argentina con Macri ha deciso di pagare il costo di 4 miliardi di Euro in tutto, che vanno a soddisfare un 5% dei cittadini del mondo rimasti fregati solo per accedere a prestiti internazionali, coi quali poi pagano il debito. Intanto hanno l'inflazione al 30% perchè stampano stampano stampano......
E ti sembra una buona situazione questa dell'Argentina? Anche questo dell'inflazione al 30 per cento smentisce la teoria Auriti. Stampano moneta e hanno inflazione. E ripeto: loro hanno resistito 15 anni perché il mercato delle materie prime che loro hanno ha retto per un po' di anni. I paesi che non hanno le materie prima non hanno neppure questa risorsa. Non c'è nulla da spiegare solo prendere atto dei fatti e conoscere come funziona, anche a livello di base , l'economia.
Per esempio ricordo che un'altra follia di Auriti era sul superamento del Global Standard: le ragioni che lui descrive se le deve essere sognate la notte.
Però Marco deciditi, se vuoi sparare addosso alla dottrina Auriti spara, se vuoi sparare addosso alla mia incompetenza spara pure, se però prima mi parli dell'Argentina che paga il debito cosa che hai capito non essere vera, e poi mi tiri fuori Auriti non riesco più a seguirti con la dovuta attenzione che la tua persona meriterebbe.
Io ho iniziato col parlare di moneta misuratrice di ricchezza, poi ho parlato di inflazione per sopprimere la quale bisogna togliere moneta e poi ho parlato di deflazione, per sopprimere la quale occorre siringare moneta nel sistema. Questo parlando di Grecia ( che non lo sta pagando il debito perchè tergiversa e lo ripaga con continui prestiti ). Poi hai tirato fuori l'Argentina , e io ti ho di fatto mostrato come anch'essa non stia pagando il debito. Non voglio esagerare ma il FMI dovrà sobbarcarsi in futuro molti di questi mancati pagamenti. Io non li chiamerei default, sono risistemazioni. Arriveremo vedrai, caro Marco, ad abbonare il debito a molti di questi stati se non vorremo massacrare l'intera economia mondiale. E' di questo che la Germania ha paura, ovviamente.
IO sto contestando cose totalmente inesatte (e sono stato buono) che scrivi. Io non ho mai scritto che l'Argentina ha pagato tutto il debito del 2001, ho scritto che è stata costretta in piena crisi economica a pagare una cifra enorme (che tu hai confermato con le cifre che hai fatto) per saldare tutto il debito residuo dei Tangobond più interessi. L'ho scritto e lo confermo. E anche questo smentisce totalmente Auriti , perché è la ulteriore dimostrazione che non pagare il debito pubblico, isolarsi e stampare moneta a raffica come ha fatto l'Argentina, ha portato il Paese al collasso. Lo capisci questo? Lo capisci che è il contrario di quanto sostiene Auriti?
Ma andiamo avanti. Anche io penso come l'FMI che la UE abbia interesse a condonare parte del debito greco per cercare di far uscire il Paese da una situazione pericolosa per l'Euro, causa debito, che altrimenti non sarà mai pagato comunque. E anche questa è una smentita ad Auriti, a te e ad altri, perché se la Grecia si trova in questa situazione è colpa di un debito mostruoso rispetto al pil. Il debito esiste, e va pagato, e se è troppo alto addirittura come capita a volte con le persone fisiche i creditori possono treovare conveniente condonare parte del debito. Con buona pace delle fesserie di Auriti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 21:56:20 pm
Ha pagato il 5% del proprio debito, a me sembra un buon affare. L'Argentina continua a non adottare delle politiche attive per sostenere la propria economia, non fa manovre strutturali l'Argentina è un'Italia coi problemi decuplicati e l'unico modo che ha avuto per stare in piedi è stato di fregare il 95% dei propri investitori salvo poi pagare la restante  cifra solo per accedere a nuovi prestiti. Ripeto Marco, l'esempio dell'Argentina è sbagliato l'Argentina è l'esempio di uno stato che NON ha pagato il debito, per te è solvente un'azienda che paga il 5% dei propri creditori? Nego inoltre completamente di avere detto che l'argentina possa continuare a stampare moneta.  Lo ripeto: la moneta in circolazione dovrebbe essere misuratrice della ricchezza di quel paese, inflazione tolgo moneta, deflazione inietto moneta. Anche l'africa è piena di materie prime ma non fa girare l'economia. Tutto questo pero forse è perchè difetto di comprensione e te ne chiedo scusa. Ti prego però di non confondere ciò che dico io con quelle dottrine di Auriti, perchè poi inizi quelle crociate tutte tue su cosa è sacrosanto e giusto e su cosa è sacrosanto sbagliato. Ripeto che le dottrine non mi appartengono io sono l'uomo della strada.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 04, 2016, 22:16:07 pm
Ha pagato il 5% del proprio debito, a me sembra un buon affare. L'Argentina continua a non adottare delle politiche attive per sostenere la propria economia, non fa manovre strutturali l'Argentina è un'Italia coi problemi decuplicati e l'unico modo che ha avuto per stare in piedi è stato di fregare il 95% dei propri investitori salvo poi pagare la restante  cifra solo per accedere a nuovi prestiti. Ripeto Marco, l'esempio dell'Argentina è sbagliato l'Argentina è l'esempio di uno stato che NON ha pagato il debito, per te è solvente un'azienda che paga il 5% dei propri creditori? Nego inoltre completamente di avere detto che l'argentina possa continuare a stampare moneta.  Lo ripeto: la moneta in circolazione dovrebbe essere misuratrice della ricchezza di quel paese, inflazione tolgo moneta, deflazione inietto moneta. Anche l'africa è piena di materie prime ma non fa girare l'economia. Tutto questo pero forse è perchè difetto di comprensione e te ne chiedo scusa. Ti prego però di non confondere ciò che dico io con quelle dottrine di Auriti, perchè poi inizi quelle crociate tutte tue su cosa è sacrosanto e giusto e su cosa è sacrosanto sbagliato. Ripeto che le dottrine non mi appartengono io sono l'uomo della strada.
Sai perché ha pagato il 5 per cento? Perché nel frattempo - sono passati 15 anni - molti creditori avevano ceduto a condizioni estremamente favorevoli all'Argentina i loro crediti. E dal punto di vista di molti di loro li capisco pure. Ma se l'Argentina oltre 10 anni fa non avesse chiuso questi accordi penalizzanti per i creditori, oggi avrebbe dovuto rimborsare tutto il resto con gli interessi pure. Cioè tu non tieni conto del fattore tempo. Provo a farti un riassunto degli eventi, sperando di essere più chiaro: l'Agentina nel 2001 ha fatto default, cioè non ha rimborsato una enorme mole di bond.  Attenzione: non è che non ha pagato tutto il debito come erroneamente scrivi tu. No, L'argentina non ha pagato solo una serie di emissioni di bond. Per un importo enorme, che tuttavia non ha coperto tutto il suo debito I seguaci degli Auriti del mondo hanno festeggiato. Hanno detto: " ha fatto bene l'Argentina, dovremmo farlo anche noi". Peccato che dietro quella stupida esultanza ci fosse qualche problema: 1) un sacco di povera gente è stata fregata in nome non di Auriti, ma di teorie alla Auriti. Proprio quella teoria che dovrebbe tutelare i poveri espropriati dai banchieri ebrei; 2)  l'Argentina ha concluso sotto ricatto accordi a lei favorevoli negli anni con un numero enorme di creditori. Ha potuto farlo solo perché essendo ricca di materie prime, e avendo casualmente incrociato un lunghissimo ciclo economico positivo alle materie prime con prezzi alle stelle ha retto per molti anni all'isolamento dalla finanza mondiale; 3) peccato però che un Paese non può reggere senza gravi conseguenze ad un isolamento finanziario mondiale, ed infatti l'industria del Paese è praticamente morta nel frattempo; 4) quando infine dopo un ciclo lunghissimo il prezzo delle materie prime è crollato, l'Argentina ha dovuto pagare salatissimo tutto il resto del debito che non era coperto dagli accordi precedenti, che per sua fortuna era relativamente poco, ma ha dovuto sborsare una cifra enorme per un  Paese in crisi. E le è andata ancora bene, perché se fosse rimasto un debito maggiore avrebbe dovuto pagare anche quello per poter di nuovo accedere al mercato mondiale; 5) nel frattempo l'unica salvezza dell'Argentina negli anni in cui non ha potuto per sua scelta accedere al mercato finanziario mondiale è stata di stampare moneta a raffica come prescrive Auriti. Risultato che smentisce Auriti: inflazione a palla, e naturalmente povertà diffusa e crescente degli argentini.
E allora riformulo la domanda: l'Argentina ti pare stia bene dopo la scelta auritiana? Ti pare che la scelta auritiania abbia pagato? Ti pare che quanto accaduto confermi Auriti? E ripeto che è stata fortunata per il corso delle materie prime. Lo capisci ora? O ora o mai più. L'argentina ha retto 14 anni solo grazie al ciclo favoloso delle materie prime dovuto proprio alla crescita economica delle nuove economie a causa della tanto vituperata globalizzazione, cioè sostenuto proprio da quel fenomeno che il governo argentino negava. Senza quel fenomeno l'Argentina non avrebbe retto neppure un anno dopo il default. E a quel punto lì non avrebbe risarcito il 5 per cento di quell'emissione di bond ma tutto quanto a caro prezzo. (non del suo debito pubblico come erroneamente da te sostenuto). Con i risultati che ora si vedono.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 22:36:21 pm
Io non so se Allais ne sapeva più di voi.
Certamente ne sapeva più di me.
http://www.ilcambiamento.it/moneta/ricordando_maurice_allais.html
E diceva anche questo:

"L'attuale creazione del denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto".

Sempre a proposito di opere pubbliche mi torna in mente una frase di Pound, pericoloso criminale americano che si fece diversi anni di manicomio per poi essere riabilitato dopo la sua morte proprio da coloro che lo avevano condannato,che però, pur non sapendone certamente più di voi certamente ne Sa più di me ma ci vuole poco:

"Dire che uno stato non può perseguire i propri scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chlometri".

Inutile scomodare le crisi finanziarie se non si conoscono i presupposti reali di dette crisi.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 04, 2016, 23:14:04 pm
Torniamo per un attimo sulla Grecia.
Non entra nel trappolone, é libera dallo schiavismo del debito, applica la teoria Auriti e si mette a stampare dracma per "accreditare" moneta ai suoi cittadini sotto varie forme, pensioni assurde, stipendi assurdi o perfino mero reddito di cittadinanza.

Sembrerebbe che la Grecia sia il paese dei balocchi, non solo non ha debito ma la gente può non lavorare che comunque i soldi piovono dal cielo.
Ma c'è un ma.

Una simile moneta fuori dalla Grecia in poche settimane si svaluta al punto da non valere piú niente, e la Grecia a quel punto come paga le materie prime e l'energia e tutto ciò che importa dall'estero con una moneta che non vale nulla e che nessuno accetta? E la gente che ci compra a quel punto con la dracma che piove dal cielo? E nella pentola che ci mette?

Che si fa? Si va in banca e ci si fa prestare euro o dollari, ossia si fa debito come fece l'Argentina, e perché i creditori siano garantiti non lo si colloca nemmeno sotto legislazione greca (accá nissun'é fess) ma sotto legislazione estera, il che significa che il debito non puoi ripagarlo in moneta nazionale (Che non vale nulla e nessuno accetta visto che te la stampi tu come e quando vuoi) ma devi ripagarlo in moneta dello stato sotto la cui legislazione hai collocato il debito (europa, stati uniti ecc ecc), ossia in euro, dollari, ecc. ecc., che é esattamente ciò che ha mandato a gambe all'aria l'Argentina.

E siamo punto a capo (indebitati) e pure tenuti per le palle dai creditori più di quanto non pensassero di esser "liberi".

Ed infatti è quello che la Grecia ha fatto per decenni, stampare dracma che non valeva nulla e per questo indebitarsi in valuta estera, prevalentemente marchi tedeschi, per tirare a campare.
E proprio per salvarsi dalla BANCAROTTA che di fatto avrebbe espropriato i Greci delle proprie risorse (per esempio isole e infrastrutture) ha voluto a tutti costi entrare nella UE e nell'euro, al punto da truccare i conti che non le avrebbero permesso l'adesione.

Altro che trappolone, se Rodi, creta, mykonos e Santorini battono ancora bandiera greca e aeroporti e porti sOno di proprietà greca è proprio per il presunto "trappolone" il cui unico effetto è stato quello di salvare il culo ai greci dai suoi creditori (che non possono rischiare di far saltare l'euro e l'europa per esigere i loro crediti, anche se qualcuno come Shauble non sarebbe daccordo) che con la Grecia fuori dall'euro e dall'europa se la sarebbero spolpata più di quanto non abbiano potuto fare.

Ma davvero c'è qualcuno che crede in un paese in cui piova demaro dal cielo e sgorghi miele dai rubinetti?!
Ma davvero vogliamo prendere un paese fallito e insolvente con l'inflazione al 30% come modello virtuoso di riferimento?!  Ma ci siete o ci fate?!

P.s: le risorse hanno un valore, per definizione, quando sono LIMITATE. La moneta è una risorsa e segue la medesima regola, una moneta concettualmente illimitata come nella teoria Auriti NON VALE NULLA.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 23:55:07 pm
Mai detto questo nè di Grecia nè di Argentina. State spaziando in maniera fantasiosa inventando voi stessi le situazioni.
Io ho detto semplicemente questo , cioè che la regola basilare è avere moneta come misuratore della ricchezza, controllo sulla moneta equivale a dire: inflazione tolgo moneta, deflazione inietto moneta. Io ho sempre e solo scritto questo.
poi ho scritto come hanno fatto i paesi in crisi, semplicemente non hanno pagato il debito. Oppure, altrimenti qualcuno mi sgrida, non hanno rispettato il pagamento delle loro emissioni. Semplicemente i paesi fanno default, che poi vuol dire ristrutturare il debito, pagarlo meno, non pagarlo, pagarlo in modo selezionato. Equador, Argentina, Islanda ( piccola l'islanda)  Argentina. L’Argentina è un paese con ingenti risorse naturali e qualificate risorse umane che non sono riuscite ad intraprendere un naturale processo di sviluppo in grado di lasciarsi alle spalle la ricorrente instabilità economica che la caratterizza e che, in breve tempo, si traduce in crisi economiche cicliche. Le diverse amministrazioni, di qualunque partito politico, non son state abili nella creazione di un modello economico in grado di risolvere le anomalie esistenti quali la pressione inflazionistica, la svalutazione monetaria, la dipendenza dal dollaro, e via discorrendo. Queste anomalie tendono a  manifestare un carattere strutturale, pertanto, la mera esistenza di un progetto economico non è più sufficiente.  Non è possibile cambiare questa situazione a breve termine. Il problema maggiore dell'Argentina sono i ‘vincoli esterni’, ovvero la difficoltà nell’ottenere valuta, è uno dei problemi più importanti del paese. E' una caratteristica tipica che hanno i paesi sottosviluppati in quanto importatori di beni industriali ed esportatori di risorse naturali o materie prime. Il differenziale in valore tra le prime e i secondi produce un gap che impedisce a sua volta l’accumulazione di capitale. Questa situazione si attenua quando, nell’economia internazionale, si produce un rialzo del prezzo delle commodities, che si verifica in un lasso di tempo molto breve. E qui viene correttamente esplicitato il discorso di Marco. Ma è una vittoria di Pirro, di breve durata. Poi, quando questi prezzi crollano, si verifica nuovamente una restrizione di divise e, pertanto, un’acutizzazione delle tensioni cambiarie. I dollari in ingresso non sono sufficienti. Ogni giorno, lo Stato ha bisogno di dollari per pagare debiti esteri, i privati per importare beni, i cittadini per risparmiare o viaggiare, e altri motivi. La situazione potrebbe essere diversa se l’Argentina riuscisse a stringere accordi economici con paesi emergenti ( quali sono?) o ravvivare una produzione industriale e un settore secondario al collasso. In questo caso, l’ingresso di dollari potrebbe aumentare non conseguentemente all’aumento dei prezzi delle esportazioni, ma per il loro volume. Tutto questo porta ad una schiavitù nei confronti del dollaro. Le diverse crisi ricorrenti hanno fatto sì che l’Argentina sia diventato un paese “semidollarizzato” ed esistono molti prezzi di beni che vengono espressi in dollari e la gente ha una propensione a risparmiare in questa moneta che considera un porto sicuro. Ecco perchè l'Argentina non potrà rimborsare e sarà per lei un'ancora di salvezza i suoi bond ed è stata costretta a venire a patti con i Fondi internazionali pagando quella parte di debiti di quindici anni fa. Rimarranno tanti cartoneros ....sapete cosa sono?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 04, 2016, 23:57:18 pm
Torniamo per un attimo sulla Grecia.
Non entra nel trappolone, é libera dallo schiavismo del debito, applica la teoria Auriti e si mette a stampare dracma per "accreditare" moneta ai suoi cittadini sotto varie forme, pensioni assurde, stipendi assurdi o perfino mero reddito di cittadinanza.

Sembrerebbe che la Grecia sia il paese dei balocchi, non solo non ha debito ma la gente può non lavorare che comunque i soldi piovono dal cielo.
Ma c'è un ma.

Una simile moneta fuori dalla Grecia in poche settimane si svaluta al punto da non valere piú niente, e la Grecia a quel punto come paga le materie prime e l'energia e tutto ciò che importa dall'estero con una moneta che non vale nulla e che nessuno accetta? E la gente che ci compra a quel punto con la dracma che piove dal cielo? E nella pentola che ci mette?

Che si fa? Si va in banca e ci si fa prestare euro o dollari, ossia si fa debito come fece l'Argentina, e perché i creditori siano garantiti non lo si colloca nemmeno sotto legislazione greca (accá nissun'é fess) ma sotto legislazione estera, il che significa che il debito non puoi ripagarlo in moneta nazionale (Che non vale nulla e nessuno accetta visto che te la stampi tu come e quando vuoi) ma devi ripagarlo in moneta dello stato sotto la cui legislazione hai collocato il debito (europa, stati uniti ecc ecc), ossia in euro, dollari, ecc. ecc., che é esattamente ciò che ha mandato a gambe all'aria l'Argentina.

E siamo punto a capo (indebitati) e pure tenuti per le palle dai creditori più di quanto non pensassero di esser "liberi".

Ed infatti è quello che la Grecia ha fatto per decenni, stampare dracma che non valeva nulla e per questo indebitarsi in valuta estera, prevalentemente marchi tedeschi, per tirare a campare.
E proprio per salvarsi dalla BANCAROTTA che di fatto avrebbe espropriato i Greci delle proprie risorse (per esempio isole e infrastrutture) ha voluto a tutti costi entrare nella UE e nell'euro, al punto da truccare i conti che non le avrebbero permesso l'adesione.

Altro che trappolone, se Rodi, creta, mykonos e Santorini battono ancora bandiera greca e aeroporti e porti sOno di proprietà greca è proprio per il presunto "trappolone" il cui unico effetto è stato quello di salvare il culo ai greci dai suoi creditori (che non possono rischiare di far saltare l'euro e l'europa per esigere i loro crediti, anche se qualcuno come Shauble non sarebbe daccordo) che con la Grecia fuori dall'euro e dall'europa se la sarebbero spolpata più di quanto non abbiano potuto fare.

Ma davvero c'è qualcuno che crede in un paese in cui piova demaro dal cielo e sgorghi miele dai rubinetti?!
Ma davvero vogliamo prendere un paese fallito e insolvente con l'inflazione al 30% come modello virtuoso di riferimento?!  Ma ci siete o ci fate?!

P.s: le risorse hanno un valore, per definizione, quando sono LIMITATE. La moneta è una risorsa e segue la medesima regola, una moneta concettualmente illimitata come nella teoria Auriti NON VALE NULLA.
Si vede che non hai capito nulla ma proprio nulla e non hai capito perché neppure hai letto.
La moneta di cui parliamo, l'ho detto all'inizio, è limitata perché misura i beni economici che sono naturalmente limitati.
Detto questo, nessun paese di bengodi dagli stipendi milionari ma gente che finalmente ritrova il gusto della vita perché è liberata dall'angoscia del debito e dell'insolvenza.
È ovvio che questo sistema troverebbe opposizioni fortissime da coloro che hanno interesse a mantenere l'attuale stato di soggezione.
Ma potrebbe anche capitare che la gente di svegli veramente dal sonno e chieda l'applicazione di questa dottrina.
Perché il bene è contagioso.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 04, 2016, 23:58:49 pm
Pertanto, aggiungo, per risolvere i problemi di un grande paese come l'Argentina ci vorrebbero dieci anni di lacrime e sangue. Cosa che alcun governo Peronista ha mai avuto il coraggio di fare.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 10:29:31 am
La Germania ha un avanzo mostruoso e il suo debito sta scendendo.
La Germania ha un debito pubblico al 64%.
Quello di cui parli è l'avanzo primario al netto degli interessi sul debito.

sicuro?

http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201603311543305191&chkAgenzie=TMFI&titolo=Germania,%20debito%20pubblico%20in%20calo%20di%2024%20miliardi
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 10:34:29 am
La Germania ha un avanzo mostruoso e il suo debito sta scendendo.
La Germania ha un debito pubblico al 64%.
Quello di cui parli è l'avanzo primario al netto degli interessi sul debito.

sicuro?

http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201603311543305191&chkAgenzie=TMFI&titolo=Germania,%20debito%20pubblico%20in%20calo%20di%2024%20miliardi
Certo che sono sicuro.
Addirittura io ero rimasto al 64% del PIL mentre invece l'articolo parla addirittura del 71%.
È questo mostra in modo evidente che il debito sale anche nei paesi virtuosi.
È il gioco del bastone e della carota.
Non è che hai sbagliato a postare il riferimento?
Ma la Germania ha ben altri problemi nelle sue banche locali, quelle partecipate dai Lander se Frau Merkel non vuole che ci si metta becco ed occhio.
Addirittura non ricordo bene se sono persino sottratte alla vigilanza della Bce.
Ma di questo non ne sono sicuro.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 10:51:14 am
leggi bene. calato di 24 mld. nel 2015. Non calato in percentuale al pil. calato in termini assoluto.

"La Germania, prima economia dell'Eurozona, ha un bilancio in attivo dal 2014 e usa gli avanzi per ridurre il debito con l'obiettivo di riportarlo sotto il 60% del pil, come previsto dai Trattati europei, entro il 2020."

amen
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 10:55:33 am
leggi bene. calato di 24 mld. nel 2015. Non calato in percentuale al pil. calato in termini assoluto.

"La Germania, prima economia dell'Eurozona, ha un bilancio in attivo dal 2014 e usa gli avanzi per ridurre il debito con l'obiettivo di riportarlo sotto il 60% del pil, come previsto dai Trattati europei, entro il 2020."

amen
Ho letto bene.
La Germania sta abbassando il suo rapporto debito/ PIL ma questo ti dimostra che è comunque presente un debito anche in un paese con le caratteristiche che sappiamo.
Altra storia poi come questo avanzo sia fato in danno delle altre economie dell'eurozona.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 05, 2016, 11:09:58 am
Il fatto che sia presente un debito è fisiologico per le ragioni tra ampiamente chiarite. Nessuno infatti pretende di azzerare il debito ma come detto di mantenerlo sotto controllo, ossia sotto una soglia ritenuta ragionevole e virtuosa in rapporto alla sua capacità di produrre ricchezza, tanto maggiore sarà la ricchezza prodotta tanto maggiore sarà il valore del montante du debito necessario per produrla pur rimanendo invariata la suddetta percentuale
Infatti i problemi europei non sono nel debito ma sono nella scarsa o nulla crescita, e nel fatto che una parte della spesa pubblica non è produttiva (a maggior ragione in Italia).

Tu ti ostini a vedere nel debito in quanto tale un problema e a prefigurare un'economia senza debito che nessuno stato ha mai messo in pratica o che chi ci ha provato nel 900 ha portato a disastri di ogni tipo e di cui paghiamo ancora oggi, e chissà per quanto altro tempo ancora, il conto non solo economico ma soprattutto sociale, politico e culturale. Devi fartene una ragione, una economia senza addebiti e relativi accrediti in contropartita non può esistere se non in regimi chiusi e limitati nel tempo.

Giorgio, il tuo lungo discorso oltre che quale errore contiene anche una marea di spunti che con l'emissione della moneta e il debito in quanto tale peró hanno pochissimo a che vedere.
Per farla breve i problemi dell'Argentina sono talmente tanti, e prevalentemente di natura politica, istituzionale, sociale e in ultimo economica, che mettersi a discutere della moneta come causa di tutto questo è semplicemente surreale.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 11:15:56 am
Il fatto che sia presente un debito è fisiologico per le ragioni tra ampiamente chiarite. Nessuno infatti pretende di azzerare il debito ma come detto di mantenerlo sotto controllo, ossia sotto una soglia ritenuta ragionevole e virtuosa in rapporto alla sua capacità di produrre ricchezza, tanto maggiore sarà la ricchezza prodotta tanto maggiore sarà il valore del montante du debito necessario per produrla pur rimanendo invariata la suddetta percentuale
Infatti i problemi europei non sono nel debito ma sono nella scarsa o nulla crescita, e nel fatto che una parte della spesa pubblica non è produttiva (a maggior ragione in Italia).

Tu ti ostini a vedere nel debito in quanto tale un problema e a prefigurare un'economia senza debito che nessuno stato ha mai messo in pratica o che chi ci ha provato nel 900 ha portato a disastri di ogni tipo e di cui paghiamo ancora oggi, e chissà per quanto altro tempo ancora, il conto non solo economico ma soprattutto sociale, politico e culturale. Devi fartene una ragione, una economia senza addebiti e relativi accrediti in contropartita non può esistere se non in regimi chiusi e limitati nel tempo.
Certo! È come se un organismo avesse la febbre ma che vuoi mai?Cone si vive con la febbre si vive anche col debito, che problema c'è?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 11:24:07 am
il debito non è febbre.
non scherziamo. troppo debito è febbre. ma un livello fisiologico di debito è sanissimo perchè ti consente di fare quello che le risorse tue proprie non ti permettono.
mai sentito parlare di leva finanziaria? ogni qual volta il capitale investito rende più del costo del debito CONVIENE indebitarsi....
ahi ahi mauro, la tua costruzione scricchiola....
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 05, 2016, 11:34:01 am
il debito non è febbre.
non scherziamo. troppo debito è febbre. ma un livello fisiologico di debito è sanissimo perchè ti consente di fare quello che le risorse tue proprie non ti permettono.
mai sentito parlare di leva finanziaria? ogni qual volta il capitale investito rende più del costo del debito CONVIENE indebitarsi....

L'Abc di ogni scuola d'Economia.
Ma per Mauro sono covi di mentitori del male che progettano la nostra schiavitù quindi sono tutte menzogne.
Ovviamente Mauro non ha mai fatto un Leasing, non ha mai acceso un mutuo, non ha mai attivato una linea di credito per finanziare il circolante, e se l'ha fatto non l'ha fatto per tirare avanti e fare soldi con la sua attività, ma perché era schiavo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 11:41:25 am
il debito non è febbre.
non scherziamo. troppo debito è febbre. ma un livello fisiologico di debito è sanissimo perchè ti consente di fare quello che le risorse tue proprie non ti permettono.
mai sentito parlare di leva finanziaria? ogni qual volta il capitale investito rende più del costo del debito CONVIENE indebitarsi....
ahi ahi mauro, la tua costruzione scricchiola....
Stai dentro un equivoco grande come una casa.
Quello che tu dici è certamente vero " dentro" questo sistema.
Ma se io ti dicessi che per costruire una strada ti metto a disposizione le somme necessarie per l'opera? O se per costruire la tua casa lo stato ti mettesse gratuitamente i soldi per costruirla?
Sarebbe per te la stessa cosa contrarre debito o non contrarlo?
Il problema semmai è che la cifra complessiva dei vostri ragionamenti è tutta situata dentro una concezione debitoria dalla quale non riuscite a schiodarvi.
Non riuscite a ragionare in modo differente.
Ed è questo che vi impedisce poi di entrare nel merito o nel demerito della bontà della dottrina.
Provate a concepire un sistema differente in cui tutto funziona come ora ma una parte di reddito monetario viene messo a disposizione GRATUITAMENTE ai cittadini.
Pensate poi allo stesso sistema in cui lo stato, per far funzionare la propria macchina emette e fa circolare la propria moneta senza andarla a chiedere allo stato estero Bce.
Vi hanno abituato al fatto che per avere qualcosa occorra sempre pagare un corrispettivo e da questa concezione non riuscite ad emendarvi.
Il che è anche naturale: tre secoli di condizionamento pesano.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 11:43:18 am
il debito non è febbre.
non scherziamo. troppo debito è febbre. ma un livello fisiologico di debito è sanissimo perchè ti consente di fare quello che le risorse tue proprie non ti permettono.
mai sentito parlare di leva finanziaria? ogni qual volta il capitale investito rende più del costo del debito CONVIENE indebitarsi....

L'Abc di ogni scuola d'Economia.
Ma per Mauro sono covi di mentitori del male che progettano la nostra schiavitù quindi sono tutte menzogne.
Ovviamente Mauro non ha mai fatto un Leasing, non ha mai acceso un mutuo, non ha mai attivato una linea di credito per finanziare il circolante, e se l'ha fatto non l'ha fatto per tirare avanti e fare soldi con la sua attività, ma perché era schiavo.
Ho dovuto farlo perché nell'attuale sistema non puoi fare diversamente.
Ma io ti sto parlando di una cosa diversa se puoi arrivare a concepirla.
È inutile che continui a parlarmi di questo sistema perché come funziona lo so quanto te.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 05, 2016, 11:43:20 am
Citazione
Ma se io ti dicessi che per costruire una strada ti metto a disposizione le somme necessarie per l'opera? O se per costruire la tua casa lo stato ti mettesse gratuitamente i soldi per costruirla?

Mentiresti. Perché quei "soldi" non avrebbero alcun valore e nessuno li accetterebbe o potrebbe spenderli.

Citazione
È inutile che continui a parlarmi di questo sistema

No Mauro, é inutile che ti ostini a parlare di un sistema Che non esiste, e non esiste non perché una qualche regia occulta ha pilotato la storia per non farlo esistere, ma perché come tutte le cose di fantasia senza un capo e una cosa semplicemente non può esistere, e quando qualche fanatico ha provato a farlo esistere sappiamo poi come é finita la storia.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 11:44:31 am
Citazione
Ma se io ti dicessi che per costruire una strada ti metto a disposizione le somme necessarie per l'opera? O se per costruire la tua casa lo stato ti mettesse gratuitamente i soldi per costruirla?

Mentiresti. Perché quei "soldi" non avrebbero alcun valore e nessuno li accetterebbe o potrebbe spenderli.
E che ne sai?
La moneta buona scaccia sempre quella cattiva.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 05, 2016, 11:47:25 am
Non è che lo so, è assai facile immaginarlo se hai capito davvero cosa misura la moneta e chi gli da valore.
E tu nonostante ti ostini a parlarne ancora non l'hai capito.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 11:54:00 am
Non è che lo so, è assai facile immaginarlo se hai capito davvero cosa misura la moneta e chi gli da valore.
E tu nonostante ti ostini a parlarne ancora non l'hai capito.
Perdona la presunzione ma io conosco sia la tua concezione che quella di cui provo a parlare.
Semmai sei tu che non hai compreso la mia.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: ciaca - Settembre 05, 2016, 11:56:15 am
Fatto sta che la "mia" é realtà tangibile mente la tua una fantasia illogica.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 12:17:22 pm
il problema Mauro è che il sistema che propugni è una mera speculazione intellettuale purtroppo fallace.
Ha alla base un complotto che non esiste. Prevede un arricchimento di soggetti che in sostanza nella realtà non c'è.
Prevede anche una cecità globale di esperti sul fenomeno che è poco credibile. Si tratta di un modello pensato da un giurista e non da un economista. Non per cavillare ma c'è molta differenza, perchè è diverso il bagaglio degli attrezzi con cui si interpreta la realtà. Questo per essere buoni. Se poi uno volesse essere malizioso potrebbe pensare che il complottismo sollevato da un missino duro e puro guarda caso punto il dito su una certa fetta di popolazione che a dx diciamo non è molto amata.Circostanza che è negli scritti di auriti e di chi sostiene la sua teoria e che puntualmente Mbelt e ciaca ti hanno evidenziato. di questo non ti devi offendere o inalberare, è un fatto non una offesa. Purtroppo. Dopodiché se il problema monetario fosse così semplice ti pare che tutti sarebbero preda di pochi furbi? dai su, capisco che l'analisi della realtà è sconfortante ma se ti guardi in torno vedrai gente di cultura o cmq sufficientemente intelligente per capire se ci fosse un complottone del genere. Dopodichè personalmente non amo molto neanche il modo con cui propugnate la teoria. Questo approccio ermeneutico secondo me funziona con menti deboli ma chi ha studiato lo fai solo inalberare. L'illuminazione ce l'hanno i buddisti. Queste sono faccende tecniche e ti parrò estremo ma o sono o non sono. Non c'è via di mezzo. questo dire per non dire, accennare, alludere a me non piace. Siccome per mestiere mi è richiesta la chiarezza assoluto verbale e scritta non amo la maieutica socratica.
Infine, il tuo approccio è mai stato sperimentato a dimensione statale? non mi risulta, io ho dei sospetti sul perchè
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 12:39:12 pm
Io non so se Allais ne sapeva più di voi.
Certamente ne sapeva più di me.
http://www.ilcambiamento.it/moneta/ricordando_maurice_allais.html
E diceva anche questo:

"L'attuale creazione del denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto".

Sempre a proposito di opere pubbliche mi torna in mente una frase di Pound, pericoloso criminale americano che si fece diversi anni di manicomio per poi essere riabilitato dopo la sua morte proprio da coloro che lo avevano condannato,che però, pur non sapendone certamente più di voi certamente ne Sa più di me ma ci vuole poco:

"Dire che uno stato non può perseguire i propri scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chlometri".

Inutile scomodare le crisi finanziarie se non si conoscono i presupposti reali di dette crisi.
Veramente ho citato Allais che è stato un premio Nobel per l'economia...
Più di questo sinceramente non so cosa fare...
Circa il " missino duro e puro"...
È sconfortante dover rispondere a tali sciocchezze e spiego perché.
Il tema della proprietà popolare della moneta dovrebbe essere il cavallo di battaglia di ogni sinistra che tale voglia definirsi.
Auriti a sinistra trovò chiusura completa ed è per questo che si spostò a destra:semplice questione di spazio politico.
Ti faccio un esempio storico un po più importante: Mussolini!
M.era socialista rivoluzionario ecc ma nel 19 non trovò alcuno spazio a sinistra ed è per questo che cambio schieramento pur mantenendo un anima socialista ecc.
Come vedi solo questione di spazio politico per poter esprimere e far vivere le proprie idee.
Ti dirò di più: a Guardiagrele, dove si compì il suo esperimento monetario volle a tutti i costi che il sindaco di Rifondazione comunista e un ex sindaco di destra si dessero la mano perché la battaglia della moneta era ed è trasversale.
L'esperimento di Guardiagrele finì perché la magistratura gli mandò duecento uomini a sequestrare tutto.
La stessa magistratura che dopo sei mesi dovette dissequestrare tutto ma che intanto aveva raggiunto il suo scopo nel far cessare take esperimento.
Tieni poi presente che in quei giorni vennero giornalisti da tutto il mondo, Russia, Giappone ed Australia per intervistare il prof e per vedere come funzionava tale esperimento.
Quindi nessun inalberamento almeno da parte mia.
Trovo solo  strana una forma di chiusura aprioristica per una cosa che non si comprende e di cui non si entra nel merito.
Le critiche fatte fin'ora sono critiche tutte da dentro l'attuale sistema.
Bene, io invece vi invito a cercare di ragionare diversamente anche soltanto per darmi torto ma con maggiore cognizione di causa.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 13:06:10 pm
Io non so se Allais ne sapeva più di voi.
Certamente ne sapeva più di me.
http://www.ilcambiamento.it/moneta/ricordando_maurice_allais.html
E diceva anche questo:

"L'attuale creazione del denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto".

Sempre a proposito di opere pubbliche mi torna in mente una frase di Pound, pericoloso criminale americano che si fece diversi anni di manicomio per poi essere riabilitato dopo la sua morte proprio da coloro che lo avevano condannato,che però, pur non sapendone certamente più di voi certamente ne Sa più di me ma ci vuole poco:

"Dire che uno stato non può perseguire i propri scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chlometri".

Inutile scomodare le crisi finanziarie se non si conoscono i presupposti reali di dette crisi.
Veramente ho citato Allais che è stato un premio Nobel per l'economia...
Più di questo sinceramente non so cosa fare...
Circa il " missino duro e puro"...
È sconfortante dover rispondere a tali sciocchezze e spiego perché.
Il tema della proprietà popolare della moneta dovrebbe essere il cavallo di battaglia di ogni sinistra che tale voglia definirsi.
Auriti a sinistra trovò chiusura completa ed è per questo che si spostò a destra:semplice questione di spazio politico.
Ti faccio un esempio storico un po più importante: Mussolini!
M.era socialista rivoluzionario ecc ma nel 19 non trovò alcuno spazio a sinistra ed è per questo che cambio schieramento pur mantenendo un anima socialista ecc.
Come vedi solo questione di spazio politico per poter esprimere e far vivere le proprie idee.
Ti dirò di più: a Guardiagrele, dove si compì il suo esperimento monetario volle a tutti i costi che il sindaco di Rifondazione comunista e un ex sindaco di destra si dessero la mano perché la battaglia della moneta era ed è trasversale.
L'esperimento di Guardiagrele finì perché la magistratura gli mandò duecento uomini a sequestrare tutto.
La stessa magistratura che dopo sei mesi dovette dissequestrare tutto ma che intanto aveva raggiunto il suo scopo nel far cessare take esperimento.
Tieni poi presente che in quei giorni vennero giornalisti da tutto il mondo, Russia, Giappone ed Australia per intervistare il prof e per vedere come funzionava tale esperimento.
Quindi nessun inalberamento almeno da parte mia.
Trovo solo  strana una forma di chiusura aprioristica per una cosa che non si comprende e di cui non si entra nel merito.
Le critiche fatte fin'ora sono critiche tutte da dentro l'attuale sistema.
Bene, io invece vi invito a cercare di ragionare diversamente anche soltanto per darmi torto ma con maggiore cognizione di causa.

giornalisti da tutto il mondo ma nessuno ha replicato l'esperimento. che peraltro era su un paesello di 10k anime. non su scala nazionale.
ora immagina l'esperimento. si stampano 10000 simec e si danno 1 a testa. tizio va e compra una birra e spende il suo simec. il barista ha due simec adesso e tizio zero. se tizio non lavora tizio è foxxxxo. non avrà più simec. a meno che lo stato non gli dia un altro simec. continuando a stampare. di fronte ad un bene scarso o unico chi ha più simec compra - inflazione.

io invece mi sto interessando alle monete complementari tipo sardex piemex ecc. questi sono esperimenti molto interessanti...
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 13:19:51 pm
Io non so se Allais ne sapeva più di voi.
Certamente ne sapeva più di me.
http://www.ilcambiamento.it/moneta/ricordando_maurice_allais.html
E diceva anche questo:

"L'attuale creazione del denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto".

Sempre a proposito di opere pubbliche mi torna in mente una frase di Pound, pericoloso criminale americano che si fece diversi anni di manicomio per poi essere riabilitato dopo la sua morte proprio da coloro che lo avevano condannato,che però, pur non sapendone certamente più di voi certamente ne Sa più di me ma ci vuole poco:

"Dire che uno stato non può perseguire i propri scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chlometri".

Inutile scomodare le crisi finanziarie se non si conoscono i presupposti reali di dette crisi.
Veramente ho citato Allais che è stato un premio Nobel per l'economia...
Più di questo sinceramente non so cosa fare...
Circa il " missino duro e puro"...
È sconfortante dover rispondere a tali sciocchezze e spiego perché.
Il tema della proprietà popolare della moneta dovrebbe essere il cavallo di battaglia di ogni sinistra che tale voglia definirsi.
Auriti a sinistra trovò chiusura completa ed è per questo che si spostò a destra:semplice questione di spazio politico.
Ti faccio un esempio storico un po più importante: Mussolini!
M.era socialista rivoluzionario ecc ma nel 19 non trovò alcuno spazio a sinistra ed è per questo che cambio schieramento pur mantenendo un anima socialista ecc.
Come vedi solo questione di spazio politico per poter esprimere e far vivere le proprie idee.
Ti dirò di più: a Guardiagrele, dove si compì il suo esperimento monetario volle a tutti i costi che il sindaco di Rifondazione comunista e un ex sindaco di destra si dessero la mano perché la battaglia della moneta era ed è trasversale.
L'esperimento di Guardiagrele finì perché la magistratura gli mandò duecento uomini a sequestrare tutto.
La stessa magistratura che dopo sei mesi dovette dissequestrare tutto ma che intanto aveva raggiunto il suo scopo nel far cessare take esperimento.
Tieni poi presente che in quei giorni vennero giornalisti da tutto il mondo, Russia, Giappone ed Australia per intervistare il prof e per vedere come funzionava tale esperimento.
Quindi nessun inalberamento almeno da parte mia.
Trovo solo  strana una forma di chiusura aprioristica per una cosa che non si comprende e di cui non si entra nel merito.
Le critiche fatte fin'ora sono critiche tutte da dentro l'attuale sistema.
Bene, io invece vi invito a cercare di ragionare diversamente anche soltanto per darmi torto ma con maggiore cognizione di causa.

giornalisti da tutto il mondo ma nessuno ha replicato l'esperimento. che peraltro era su un paesello di 10k anime. non su scala nazionale.
ora immagina l'esperimento. si stampano 10000 simec e si danno 1 a testa. tizio va e compra una birra e spende il suo simec. il barista ha due simec adesso e tizio zero. se tizio non lavora tizio è foxxxxo. non avrà più simec. a meno che lo stato non gli dia un altro simec. continuando a stampare. di fronte ad un bene scarso o unico chi ha più simec compra - inflazione.

io invece mi sto interessando alle monete complementari tipo sardex piemex ecc. questi sono esperimenti molto interessanti...
Sono TUTTE e dico TUTTE figlie del SIMEC di Auriti.
Coloro che le stanno mettendo in pratica sono tutti o ex allievi o lo hanno letto.
Il SARDEX/ SCEC/GRANO ecc. funzionerà se il fornaio potrà farlo al panettiere il quale potrà darlo al benzinaio il quale potrà comprarci il pane ecc.
L'accettazione di tale moneta come previsione dell'altrui accettazione.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 14:04:13 pm
Io non so se Allais ne sapeva più di voi.
Certamente ne sapeva più di me.
http://www.ilcambiamento.it/moneta/ricordando_maurice_allais.html
E diceva anche questo:

"L'attuale creazione del denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto".

Sempre a proposito di opere pubbliche mi torna in mente una frase di Pound, pericoloso criminale americano che si fece diversi anni di manicomio per poi essere riabilitato dopo la sua morte proprio da coloro che lo avevano condannato,che però, pur non sapendone certamente più di voi certamente ne Sa più di me ma ci vuole poco:

"Dire che uno stato non può perseguire i propri scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chlometri".

Inutile scomodare le crisi finanziarie se non si conoscono i presupposti reali di dette crisi.
Veramente ho citato Allais che è stato un premio Nobel per l'economia...
Più di questo sinceramente non so cosa fare...
Circa il " missino duro e puro"...
È sconfortante dover rispondere a tali sciocchezze e spiego perché.
Il tema della proprietà popolare della moneta dovrebbe essere il cavallo di battaglia di ogni sinistra che tale voglia definirsi.
Auriti a sinistra trovò chiusura completa ed è per questo che si spostò a destra:semplice questione di spazio politico.
Ti faccio un esempio storico un po più importante: Mussolini!
M.era socialista rivoluzionario ecc ma nel 19 non trovò alcuno spazio a sinistra ed è per questo che cambio schieramento pur mantenendo un anima socialista ecc.
Come vedi solo questione di spazio politico per poter esprimere e far vivere le proprie idee.
Ti dirò di più: a Guardiagrele, dove si compì il suo esperimento monetario volle a tutti i costi che il sindaco di Rifondazione comunista e un ex sindaco di destra si dessero la mano perché la battaglia della moneta era ed è trasversale.
L'esperimento di Guardiagrele finì perché la magistratura gli mandò duecento uomini a sequestrare tutto.
La stessa magistratura che dopo sei mesi dovette dissequestrare tutto ma che intanto aveva raggiunto il suo scopo nel far cessare take esperimento.
Tieni poi presente che in quei giorni vennero giornalisti da tutto il mondo, Russia, Giappone ed Australia per intervistare il prof e per vedere come funzionava tale esperimento.
Quindi nessun inalberamento almeno da parte mia.
Trovo solo  strana una forma di chiusura aprioristica per una cosa che non si comprende e di cui non si entra nel merito.
Le critiche fatte fin'ora sono critiche tutte da dentro l'attuale sistema.
Bene, io invece vi invito a cercare di ragionare diversamente anche soltanto per darmi torto ma con maggiore cognizione di causa.

giornalisti da tutto il mondo ma nessuno ha replicato l'esperimento. che peraltro era su un paesello di 10k anime. non su scala nazionale.
ora immagina l'esperimento. si stampano 10000 simec e si danno 1 a testa. tizio va e compra una birra e spende il suo simec. il barista ha due simec adesso e tizio zero. se tizio non lavora tizio è foxxxxo. non avrà più simec. a meno che lo stato non gli dia un altro simec. continuando a stampare. di fronte ad un bene scarso o unico chi ha più simec compra - inflazione.

io invece mi sto interessando alle monete complementari tipo sardex piemex ecc. questi sono esperimenti molto interessanti...
Sono TUTTE e dico TUTTE figlie del SIMEC di Auriti.
Coloro che le stanno mettendo in pratica sono tutti o ex allievi o lo hanno letto.
Il SARDEX/ SCEC/GRANO ecc. funzionerà se il fornaio potrà farlo al panettiere il quale potrà darlo al benzinaio il quale potrà comprarci il pane ecc.
L'accettazione di tale moneta come previsione dell'altrui accettazione.


può darsi. Ma non è l'idea originaria di auriti. Perchè per avere anche un singolo sardex devi lavorare non è che l'emittente magnanimo te lo da. Per cui avranno letto auriti ma non l'hanno seguito.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 05, 2016, 14:16:16 pm
il problema Mauro è che il sistema che propugni è una mera speculazione intellettuale purtroppo fallace.
Ha alla base un complotto che non esiste. Prevede un arricchimento di soggetti che in sostanza nella realtà non c'è.
Prevede anche una cecità globale di esperti sul fenomeno che è poco credibile. Si tratta di un modello pensato da un giurista e non da un economista. Non per cavillare ma c'è molta differenza, perchè è diverso il bagaglio degli attrezzi con cui si interpreta la realtà. Questo per essere buoni. Se poi uno volesse essere malizioso potrebbe pensare che il complottismo sollevato da un missino duro e puro guarda caso punto il dito su una certa fetta di popolazione che a dx diciamo non è molto amata.Circostanza che è negli scritti di auriti e di chi sostiene la sua teoria e che puntualmente Mbelt e ciaca ti hanno evidenziato. di questo non ti devi offendere o inalberare, è un fatto non una offesa. Purtroppo. Dopodiché se il problema monetario fosse così semplice ti pare che tutti sarebbero preda di pochi furbi? dai su, capisco che l'analisi della realtà è sconfortante ma se ti guardi in torno vedrai gente di cultura o cmq sufficientemente intelligente per capire se ci fosse un complottone del genere. Dopodichè personalmente non amo molto neanche il modo con cui propugnate la teoria. Questo approccio ermeneutico secondo me funziona con menti deboli ma chi ha studiato lo fai solo inalberare. L'illuminazione ce l'hanno i buddisti. Queste sono faccende tecniche e ti parrò estremo ma o sono o non sono. Non c'è via di mezzo. questo dire per non dire, accennare, alludere a me non piace. Siccome per mestiere mi è richiesta la chiarezza assoluto verbale e scritta non amo la maieutica socratica.
Infine, il tuo approccio è mai stato sperimentato a dimensione statale? non mi risulta, io ho dei sospetti sul perchè
Complimenti ed applausi. Non c'è bisogno di aggiungere una virgola a quello che hai scritto. È esattamente così. È una teoria non economica, fatta da un giurista che ha estremizzato un concetto giuridico. Con ogni concetto giuridico si potrebbe fare una simile operazione e costruire un castello in aria., demagogico e populista. I banchieri ebrei padroni del mondo ( cosa da ridere se non provocasse morti e aggressioni ancora oggi), che sfruttano i popoli. Che altrimenti avrebbero una ricchezza gratis ed illimitat è senza debito. Come credere alle fiabe, ma questa è una fiaba con risvolti tragici e a me non fa ridere. Tutta ideologia, e del,a peggiore specie.
Auriti sia in Italia, ma ancora di più fuori dall'Italia , vale zero ed è conosciuto da nessuno. Se non dalla mini setta politica che si dice riferirsi a lui ma che poi spaccia una versione ancora più estrema della teoria di Auriti. Che non sarebbe neppure una teoria a ben vedere. Ma solo loro nel mondo hanno capito tutto , hanno la ricetta per il denaro gratis i a tutti....guarda veramente non ho più parole e non ne voglio più usare.
Almeno lasciamo in pace De Felice non facciamolo rivoltare nella tomba. Mussolini è stato tante cose diverse....il Mussolini socialista al Governo non era più tale. Il che non significa che abbia fatto tutto male, ma ha fatto tanto ma tanto male. E responsabile di eventi spaventosi, lasciamolo riposare in pace, per carità.
Mauro dovrebbe capire che qui non ha a che fare con imbecilli ....
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 14:17:46 pm
Io non so se Allais ne sapeva più di voi.
Certamente ne sapeva più di me.
http://www.ilcambiamento.it/moneta/ricordando_maurice_allais.html
E diceva anche questo:

"L'attuale creazione del denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto".

Sempre a proposito di opere pubbliche mi torna in mente una frase di Pound, pericoloso criminale americano che si fece diversi anni di manicomio per poi essere riabilitato dopo la sua morte proprio da coloro che lo avevano condannato,che però, pur non sapendone certamente più di voi certamente ne Sa più di me ma ci vuole poco:

"Dire che uno stato non può perseguire i propri scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chlometri".

Inutile scomodare le crisi finanziarie se non si conoscono i presupposti reali di dette crisi.
Veramente ho citato Allais che è stato un premio Nobel per l'economia...
Più di questo sinceramente non so cosa fare...
Circa il " missino duro e puro"...
È sconfortante dover rispondere a tali sciocchezze e spiego perché.
Il tema della proprietà popolare della moneta dovrebbe essere il cavallo di battaglia di ogni sinistra che tale voglia definirsi.
Auriti a sinistra trovò chiusura completa ed è per questo che si spostò a destra:semplice questione di spazio politico.
Ti faccio un esempio storico un po più importante: Mussolini!
M.era socialista rivoluzionario ecc ma nel 19 non trovò alcuno spazio a sinistra ed è per questo che cambio schieramento pur mantenendo un anima socialista ecc.
Come vedi solo questione di spazio politico per poter esprimere e far vivere le proprie idee.
Ti dirò di più: a Guardiagrele, dove si compì il suo esperimento monetario volle a tutti i costi che il sindaco di Rifondazione comunista e un ex sindaco di destra si dessero la mano perché la battaglia della moneta era ed è trasversale.
L'esperimento di Guardiagrele finì perché la magistratura gli mandò duecento uomini a sequestrare tutto.
La stessa magistratura che dopo sei mesi dovette dissequestrare tutto ma che intanto aveva raggiunto il suo scopo nel far cessare take esperimento.
Tieni poi presente che in quei giorni vennero giornalisti da tutto il mondo, Russia, Giappone ed Australia per intervistare il prof e per vedere come funzionava tale esperimento.
Quindi nessun inalberamento almeno da parte mia.
Trovo solo  strana una forma di chiusura aprioristica per una cosa che non si comprende e di cui non si entra nel merito.
Le critiche fatte fin'ora sono critiche tutte da dentro l'attuale sistema.
Bene, io invece vi invito a cercare di ragionare diversamente anche soltanto per darmi torto ma con maggiore cognizione di causa.

giornalisti da tutto il mondo ma nessuno ha replicato l'esperimento. che peraltro era su un paesello di 10k anime. non su scala nazionale.
ora immagina l'esperimento. si stampano 10000 simec e si danno 1 a testa. tizio va e compra una birra e spende il suo simec. il barista ha due simec adesso e tizio zero. se tizio non lavora tizio è foxxxxo. non avrà più simec. a meno che lo stato non gli dia un altro simec. continuando a stampare. di fronte ad un bene scarso o unico chi ha più simec compra - inflazione.

io invece mi sto interessando alle monete complementari tipo sardex piemex ecc. questi sono esperimenti molto interessanti...
Sono TUTTE e dico TUTTE figlie del SIMEC di Auriti.
Coloro che le stanno mettendo in pratica sono tutti o ex allievi o lo hanno letto.
Il SARDEX/ SCEC/GRANO ecc. funzionerà se il fornaio potrà farlo al panettiere il quale potrà darlo al benzinaio il quale potrà comprarci il pane ecc.
L'accettazione di tale moneta come previsione dell'altrui accettazione.


può darsi. Ma non è l'idea originaria di auriti. Perchè per avere anche un singolo sardex devi lavorare non è che l'emittente magnanimo te lo da. Per cui avranno letto auriti ma non l'hanno seguito.
L'idea dello SCEC è figlia diretta del SIMEC come pure il SARDEX, il GRANO ecc e muovono tutte dallo stesso principio che è il valore convenzionale.
Vacci a fondo.

<Tra l’Ottocento e il Novecento anche l’Italia passa da un sistema in cui la moneta è di metallo prezioso, o in esso convertibile, a uno di moneta puramente fiduciaria. Nel primo, la stabilità monetaria è sancita dal mantenimento della convertibilità della valuta in oro alla parità prefissata.(...)Con il prevalere della moneta cartacea l’innovazione istituzionale in campo monetario è radicale. Si affermano le moderne banche centrali, si definiscono norme, regole, organizzazioni, necessarie per il governo di una moneta il cui valore non è più ancorato a quello di un metallo, ma è completamente basato sulla fiducia.>
Mario Draghi.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 14:51:37 pm
ma il valore convenzionale Mauro non l'ha inventato auriti. è la diretta conseguenza dell'abbandono del sistema gold standard.
Da quando non esiste più oro a riserva in pari quantità la moneta ha valore convenzionale. Sta roba vi fa uscire de capoccia ma francamente è un metodo per favorire la circolazione della stessa moneta. Dopodichè non è che prima la moneta in parità con oro era emessa a credito. E se domani come è possibile facessimo a meno dei contanti e la moneta fosse solo virtuale?
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 15:00:23 pm
ma il valore convenzionale Mauro non l'ha inventato auriti. è la diretta conseguenza dell'abbandono del sistema gold standard.
Da quando non esiste più oro a riserva in pari quantità la moneta ha valore convenzionale. Sta roba vi fa uscire de capoccia ma francamente è un metodo per favorire la circolazione della stessa moneta. Dopodichè non è che prima la moneta in parità con oro era emessa a credito. E se domani come è possibile facessimo a meno dei contanti e la moneta fosse solo virtuale?
No Dario è l'inverso.
Non è che la moneta fiduciaria ha provocato l'abbandono del Gold Standard ma è stato De Gaulle che siccome chiedeva il rimborso in oro dei dollari circolanti ha costretto Nixon ad abolire il Gold Standard visto che la Federal Reserve si stava dissanguando per convertire le casse di dollari che attraversavano l'oceano.
L'oro a riserva non esisteva da quel dì e ancor prima dell'abbandono del Gold Standard per cui la moneta fiduciaria circolava da prima dell'agosto 71.
Circa la moneta elettronica è un ulteriore passo verso l'incaprettamento della popolazione e della sua libertà.
Immagina un sistema in cui tutta la moneta è controllata elettronicamente: sei politicamente on?
Bene allora è tutto a posto.
Sei politicamente off?
Mi dispiace ma per te non c'è moneta.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: Patrizio - Settembre 05, 2016, 15:04:35 pm
perfetto. e quindi possiamo vivere discretamente con il valore convenzionale o sbaglio?

invece dai a tutti una moneta e siamo liberi?
ma ti immagini dare il potere di stampare ai ns politici medi? daje su...
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 05, 2016, 15:32:09 pm
perfetto. e quindi possiamo vivere discretamente con il valore convenzionale o sbaglio?

invece dai a tutti una moneta e siamo liberi?
ma ti immagini dare il potere di stampare ai ns politici medi? daje su...
Viviamo già in convenzione monetaria.
Basta conoscerne le radici e gli esiti.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 06, 2016, 09:04:08 am
Io non sono vicino ad alcuna teoria, semplicemente penso che, attualmente, il governo della moneta non riesca a produrre gli effetti sperati:
1) Non comprendo perchè l'iniezione di liquidità, passando per forza attraverso le banche, trovi una dispersione complessiva enorme, perchè le banche non investono solo in bond ma nel resto della finanza. ( Poi è vero che Draghi ha messo dei paletti)
2) Non comprendo perchè il debito delle banche e i loro crediti deteriorati si siano improvvisamente riversati sugli utenti finali, vale a dire i depositanti, cioè lo comprendo e lo giustifico, ma non capisco perchè questo fatto, del tutto ovvio, si sia riversato sugli utenti finali con questa velocità, come se nei deceni precedenti tutto questo fosse un tabù. Insomma, ci siamo svegliati una mattina e abbiamo capito che le banche sono delle imprese come le altre?
3) Non comprendo, infine, quali siano e come si possano creare strumenti finanziari adeguati, poichè se vado a leggere le informazioni contenute in molti prospetti informativi, mi viene da pensare che siano tutte delle catene di sant'Antonio, degli schemi ponzi ben orchestrati.
Qualcuno ha detto che le banche cercano disperatamente clienti ai quali prestare soldi? Verissimo, peccato che le garanzie e le qualità richieste siano assolutamente superiori di quattro/cinque volte a quelle richieste dalla crisi. Se ci raccontano che immettono liquidità, ma poi le maglie del credito assumono caratteristiche restrittive incredibili, allora tutto diventa una grande operazione di immagine ma i soldi l'economia non li vede. Poi, giustamente, non si possono prestare i danari ad minchiam ma se penso ai raggi x odierni e alla scelleratezza di un tempo, trovo il tutto assolutamente incomprensibile.
Molti di Voi avranno frequentato il mondo delle banche più di me che rimango a livello marciapiede e quindi avranno sicuramente una piccola risposta utile. Grazie. 

Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: mbelt - Settembre 06, 2016, 09:54:57 am
Io non sono vicino ad alcuna teoria, semplicemente penso che, attualmente, il governo della moneta non riesca a produrre gli effetti sperati:
1) Non comprendo perchè l'iniezione di liquidità, passando per forza attraverso le banche, trovi una dispersione complessiva enorme, perchè le banche non investono solo in bond ma nel resto della finanza. ( Poi è vero che Draghi ha messo dei paletti)
2) Non comprendo perchè il debito delle banche e i loro crediti deteriorati si siano improvvisamente riversati sugli utenti finali, vale a dire i depositanti, cioè lo comprendo e lo giustifico, ma non capisco perchè questo fatto, del tutto ovvio, si sia riversato sugli utenti finali con questa velocità, come se nei deceni precedenti tutto questo fosse un tabù. Insomma, ci siamo svegliati una mattina e abbiamo capito che le banche sono delle imprese come le altre?
3) Non comprendo, infine, quali siano e come si possano creare strumenti finanziari adeguati, poichè se vado a leggere le informazioni contenute in molti prospetti informativi, mi viene da pensare che siano tutte delle catene di sant'Antonio, degli schemi ponzi ben orchestrati.
Qualcuno ha detto che le banche cercano disperatamente clienti ai quali prestare soldi? Verissimo, peccato che le garanzie e le qualità richieste siano assolutamente superiori di quattro/cinque volte a quelle richieste dalla crisi. Se ci raccontano che immettono liquidità, ma poi le maglie del credito assumono caratteristiche restrittive incredibili, allora tutto diventa una grande operazione di immagine ma i soldi l'economia non li vede. Poi, giustamente, non si possono prestare i danari ad minchiam ma se penso ai raggi x odierni e alla scelleratezza di un tempo, trovo il tutto assolutamente incomprensibile.
Molti di Voi avranno frequentato il mondo delle banche più di me che rimango a livello marciapiede e quindi avranno sicuramente una piccola risposta utile. Grazie.
1) perché ? Perché dopo la riforma Carli dei primi anni 90 venne meno per le banche il divieto di detenere, per esempio, partecipazioni azionarie. Inoltre il tutto risente di una demoltiplicazione di strumenti di investimento finanziario molto discutibili, anche. Le banche non sono istituti di beneficienza: sono aziende che devono fare utili. È evidente che se ritengono convenienti altri investimenti sono obbligati di fatto gli amministratori a farli. Dovrebbero essere i sorveglianti, BCE e banca d'Italia, mettere limiti . Al legislatore eventualmente stabilire nuovi limiti, tipo quello in vigor3 dopo al crisi del 29 che vietavano intrecci proprietari con le aziende. Credo poi che sia semplicemente scandaloso che le banche siano riuscite a prestare denaro ai loro soci, o a famigliari dei componenti del Cda. Conflitti di interesse folli. Da vietare. Alcuni casi di conflitti di interesse sono stati risolti negli ultimi anni ma ce ne sono ancora. Anche i requisiti di capitale che sono stati molto alzati per evitare rischi sistemici provati dal crollo di una banca, il fatto che il settore sia in grandissimo esubero di personale , il fatto che i tassi sono bassi, sono tutti fattori che ci dicono che le banche oggi , le italiane, fanno pochi profitti. Quindi anche questo riduce il capitale prestato.
2) mancata vigilanza di CONSOB e Banca di Italia. Ma anche risparmiatori che non capiscono che se ottengono redditi alti vuol dire che rischiano. Ci sono bancari disonesti che vendono ad anziani non informati. Ma vi sono anche clienti disonesti che fingono di non capire, investono rischiando, incassano alti rendimenti, poi quando va male piangono per riavere indietro i soldi e purtroppo il nostro Stato glieli da', in questo modo è deresponsabilizzando i clienti, con danni per loro è per tutto il sistema. Solo in caso di mancata informazione dimostrata dovrebbero essere dati i rimborsi;
3 ) su questo aspetto la competenza è di CONSOB. Se i prospetti sono poco chiari la colpa è della mancata od insufficiente vigilanza di CONSOB. Oggi è presieduta da Giuseppe Vegas che per anni è stato il deus ex machina delle finanziarie di Berlusconi. Lo conosco e lo stimo, ma in questo ruolo so che ha fatto gravi errori e dovrebbe dimettersi. Se lo scrivo è perché lo so per certo.
Aggiungiamo anche che sulla inefficienza CONSOB ha inciso anche l'inerzia del Parlamento che non ha completato il plenum per lungo tempo, con Vegas che di fatto decideva da solo tutto. E qui si apre una pagine complicata. Io non sono contrario a che il Parlamento faccia queste elezioni/ nomine. È i, modo in cui le fa che non va bene. Sia con la presidenza Bertinotti sia con la Presidenza Fini ho sempre personalmente insistito e mi sono battuto invano perché ogni nomina parlamentare fosse preceduta da una presentazione dei curriculum, e da una audizione in sede di commissione competente dei candidati , almeno dei più accreditati. Mai ascoltato su questo punto, anche se molti parlamentari sono stanchi di decisioni prese sulle loro teste, quando sul cellulare arrivano tramite sms i nomi da votare. Io mi sono rifiutato di farlo in Commissione di Vigilanza Rai, per esempio, e questo non mi procurato amicizie.

Respingere le corbellerie e fesserie di Auriti non significa promuovere il sistema bancario.

Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 06, 2016, 11:24:43 am
"Tempi duri per tutti, tutti vivono a credito... Ad un certo punto, arriva un turista tedesco. Ferma la macchina davanti all'unico albergo ed entra. Posa 100 euro sul bancone della reception e chiede di vedere le camere per sceglierne una. Il proprietario gli dice di scegliere quella che più gli aggrada. Appena il turista è sparito sù per le scale, l'albergatore prende i 100 euro, corre dal macellaio e paga il debito che aveva con lui. Il macellaio va immediatamente presso l'allevatore di maiali al quale deve 100euro e regola il suo debito. L'allevatore, a sua volta, corre a pagare la sua fattura presso la cooperativa agricola che gli procura gli alimenti per gli animali. Il direttore della cooperativa si precipita al pub per saldare il suo conto. Il barman, dà il biglietto alla prostituta che gli fornisce i suoi servizi a credito da un bel po'. La ragazza, che usa a credito le camere dell'albergo con i suoi clienti, corre a regolare i conti con l'albergatore. L'albergatore posa il biglietto sul bancone della reception dove il turista lo aveva posato. Dopo un po', il turista scende le scale e annuncia che non ha trovato una camera di suo gusto, per cui riprende il suo biglietto da 100 euroe se ne va... Nessuno ha prodotto nulla, nessuno ha guadagnato nulla, ma nessuno più è in debito e il futuro sembra molto più promettente... "

Questa storiella che io conoscevo in forma diversa è trattando sito di Beppe Grillo che anni fa aveva fatto della moneta il cavallo di battaglia dei suoi spettacoli.
Bene esemplifica le corse necessarie per riempire i vuoti monetari causati dal debito.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: guagua72 - Settembre 07, 2016, 09:53:00 am
Barzelletta carina, ma qualcuno ci ha rimesso qualcosa credo......
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 09, 2016, 07:54:25 am
https://youtu.be/sjEmyOUfrGk
Qui sopra, sotto forma di fiction, viene raccontata la verità che sfugge ai più.
E deve venire raccontata in questa maniera in modo da poter dire " ma è solo un film".
Perché quest'epoca non sopporta la verità.
E non sopportando la verità certe cose le puoi raccontare solo in questo modo.
Titolo: Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
Inserito da: MauroDS - Settembre 09, 2016, 13:37:23 pm
Ulteriore articolo sul tema.
http://www.rischiocalcolato.it/2016/09/quando-vi-dicono-mancano-i-soldi-fate-qualche-confronto.html