Orologico Forum 3.0

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Storia del collezionismo degli orologi da polso

il collezionismo degli orologi da polso è un fatto molto recente le cui origini si trovano negli anni 80 dello scorso secolo

fino a quel momento l'orologio da polso era considerato esclusivamente come un prodotto industriale,più o meno prestigioso a seconda del marchio o del valore del metallo della cassa, ma non certo un oggetto da collezione

oggetti da collezione erano esclusivamente i modelli da tasca ed eventualmente quelli da tavolino

negli anni 80 si ebbe un periodo di grande entusiasmo e di apparente prosperità economica, con stabiltà politica, il governo di Bettino Craxi fu il primo a durare una intera legislatura ,e sul piano internazionale,data la divisione in due blocchi contrapposti Est/ovest, la posizione strategica nel mediterraneo e il governo forte come non era mai stato nelle epoche precedenti,godevamo di grande prestigio internazionale

 l'uomo comune viveva questa epoca con entusiasmo e la certezza di un futuro sempre più roseo,la stessa inflazione a due cifre dava l'impressione di diventare di anno in anno sempre più ricchi (il tasso bancario sui conti correnti arrivava facilmente al 16%) e i BOT rendevano ancor di più

ecco dunque che l'orologio da polso ,essendo il più importante accessorio dell'abbigliamento maschile, divenne uno status symbol da mostrare e da collezionare



mi pare che sia qui il caso di inquadrare storicamente quello che è avvenuto negli anni 80

durante la decade precedente ,oltre il 90% delle ditte svizzere ha dovuto chiudere i battenti per l'arrivo dei quarzi giapponesi

centinaia di migliaia tra orologi finiti,semifiniti,componenti varie di tutti i generi erano nei vari magazzini e in mano di tantissimi privati che avevano perso il posto di lavoro e ,al posto degli ultimi stipendi, erano stati pagati in natura

in Italia, per tutta la prima parte degli anni 80 scomparivano dalle vetrine quasi tutti gli orologi meccanici ,ad eccezione della fascia più bassa ed economica che risultava al momento ancora concorrenziale rispetto ai quarzi

in questo periodo ,personaggi intraprendenti e fiduciosi in una futura rinascita dell'orologeria meccanica, come Gianluigi Boselli, battevano la repubblica elvetica per accapparsi a basso prezzo il meglio che il mercato potesse offrire e lo portavano a Bologna che, grazie ad orologiai come Lecca,Coliva e Paselli, diveniva una specie di "piccola svizzera"
dove questi piccoli capolavori acquistavano nuova vita e iniziava il fenomeno del collezionismo degli orologi da polso


parallelamente nella" Milano da bere" altri personaggi cominciavano a imporre orologi rinvenuti nei tanti negozi di pegni degli stati uniti da alcuni italiani che avevano preso resisenza a Miami,e qui nasce la "daytonamania"

nello stesso periodo tal Ferretti di Montecatini terme acquistava a peso di ferro casse di orologi dismessi dal ministero della guerra francese(Breguet,Dodane,,Auricoste,Vi-xa) e tutte le rimanenze provenienti dall'arsenale di La Spezia (Panerai) e inaugurava il collezionismo militare da polso

commercianti come Piretti , Majid , Pagani, lo stesso Ferretti, cominciavano a tener banco nei mercati antiquari di Arezzo e Modena ,dove cominciavano a comparire, grazie al buffo Ingeborg Grundman, anche i primi cataloghi d'asta e pubblicazioni specifiche sugli orologi da polso

comparivano anche un imprecisato numero di traffichini come il succitato Boselli, il non dimenticato Schiaretti,e tanti altri che sarebbe del tutto impossibile elencare

questa è la fotografia di quello che è avvenuto in quel periodo storico e che ha posto le basi di quella che oggi è la nostra comune passione


è d'uopo ricordare comunque anche altri aspetti meno piacevoli di quell'epoca ,infatti la delinquenza cominciò a vedere negli orologi una facile fonte di guadagno,donde le trasferte di napoletani specialisti nello scippo dei rolex dal polso di tanti malcapitati automobilisti .oppure le vere e proprie rapine a mano armata come quella in cui fu ucciso l'orologiaio Florindo Rossi di Traversetolo cui Eberhard ha dedicato una sua linea di orologi


arriviamo così all'inizio degli anni 90,parallelamente ai mercati antiquari già consolidatati (Arezzo e Modena,ma anche Navigli a Milano,Balon a Torino) compaiono nelle hall degli alberghi le prime manifestazioni di orologeria

tra i primi animatori ricordo Davide di Torino,Poletto di Ferrara e soprattutto Michele Galizia di Padova che di lì a poco organizza Cronomania che dopo tanti anni è ancora ben presente

nelle grandi città si aprono negozi specialzzati nel commercio di orologi da collezione (e spesso anche argenti e piccola gioielleria)

si affermano anche le varie manifestazioni del Mercante in Fiera a Parma

si fanno strada anche case d'asta più o meno importanti come Antiquorum all'epoca guidata da Patrizzi,Muller & joseph che poi si scinderanno, (joseph si trasferisce dalla germania alle isole baleari e con l'avvento di internet nel nuovo millennio diviene un E-Commerce shop)

 la case d'aste Tempus viene travolta dallo scandalo dei crono Breguet falsi

nasce la Meeting-Art tuttora operante

breve la vita della casa d'aste bolognese fondata da Pierluigi Buccioli da cui comprai alcuni interessanti modelli

col nuovo millennio si afferma prepotentemente la rete e soprattutto e.bay versione aggiornata e corretta del vecchio

Postal Market degli anni 60/70

infine nascono i Forum, ma qui è una altra storia

naturalmente ho tracciato la storia che ho vissuto in prima persona e le persone che ho conosciuto in quel di Bologna e dintorni,ma sarebbe bello se qualche altro con tanti anni di collezionismo sulle spalle, magari operante in zone geografiche diverse dalla mia,raccontasse la sua parte di vita vissuta e le sue esperienze





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Orologi ... Vintage / Vetta Sintesi
« il: Gennaio 08, 2016, 18:26:00 pm »
la mia passione per gli orologi è nata sul finire degli anni 80,quando dopo l'infatuazione per il quarzo, alcune case orologere riscoprirono le complicazioni,ormai dimenticate da molti anni ,e rilanciarono l'orologeria meccanica

è proprio di quell'epoca questo orologio che mi attirò dalla vetrina di un orologiaio fiorentino in un bel sabato primaverile,durante una gita in quella stupenda città

e che decisi di acquistare all'istante






le mie conoscenze tecniche all'epoca erano pari a zero,e dato che eravamo sul finire di marzo,per alcuni giorni tutto filò liscio

il primo aprile mi accorsi con disappunto che l'indicazione del mese (aprile) non era scattata,pertanto,garanzia alla mano,mi recai dal concessionario Vetta della mia città, che verificata l'incongruenza,ritiro' l'orologio per spedirlo, a suo dire, a Milano al centro assistenza autorizzata

quando ,tempo dopo,ritirai l'orologio mi fu detto che tutto era stato riparato e non dovevo preoccuparmi

il mese appresso capitò la medesima cosa .....e fu così che imparai che il mese, come in quasi tutti gli orologi di questo tipo non scatta automaticamente ma deve essere corretto tramite l'apposito correttore posto sulla carrure !!!!








l'orologio con cassa in acciaio e finiture in oro è corredato da un cinturino  con attacco tipo Van Cleef, e chiusura a libro

inoltre ha un oblò sul fondello che permette di vedere il movimento







si tratta di un movimento automatico ETA,molto ben rifinito ,con regolazione micrometrica dalle prestazioni estremamente soddisfacenti

a questo movimento base è stato, applicato,sotto il quadrante,un modulo aggiuntivo per il calendario triplo e le fasi lunari
prodotto dalla Kelek


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Orologi ... Vintage / AUGURI
« il: Dicembre 24, 2015, 10:27:06 am »
auguri a tutti e particolarmente agli appassionati di vintage da polso



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Orologi ... Vintage / Geneva Sport
« il: Novembre 27, 2015, 22:27:31 pm »
una delle manifatture meno conosciute dai collezionisti,operativa soprattutto negli anni trenta e inizio quaranta,ha fornito ebauches a manifatture importanti come Rolex e Minerva,oltre che presentare rari modelli a proprio marchio

due le misure ,un 16 linee,e un 10e1/2 spesso usato in modelli di forma








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Orologi ... Vintage / cronografo Postala
« il: Novembre 17, 2015, 15:30:46 pm »
il marchio Postala si rifà alla precisione e accuratezza del servizio postale elvetico,ed è uno dei tanti marchi ,insieme a Telda e a Ch. Nicolet, gravitanti nel gruppo Nicolet Watch con sede a Tramelan


in questo modello, che risale agli anni 40, la funzione cronografica è messa al primo posto,tanto che per darle la maggior leggibilità possibile,l'indicazione delle ore è stata spostata all'esterno del quadrante sulla lunetta, non solo ,ma anche il gioco sfere ,sottile ,a bastone, pare disegnato proprio per non nascondere le scale presenti sul quadrante

questa caratteristica è peculiare di questo modello e lo rende particolarmente interessante per il collezionista


 P1040244.JPG


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Orologi ... Vintage / Longines A7 Avigation Watch
« il: Novembre 06, 2015, 18:13:32 pm »
negli anni trenta cominciava ad espandersi un nuovo settore :l'aviazione

specialità nata ad uso prevalentemente militare,dopo un periodo pionieristico, cominciava a diffondersi nel mondo civile per il trasporto delle persone e della corrispondenza

è quindi ovvio che molte case svizzere proponessero modelli speciali adatti a questa nuova attività

l'orologio per aviatore era generalmente caratterizzato da dimensioni generose atte a farlo indossare al di sopra della spessa tuta di volo

la corona di carica massiccia poteva essere azionata anche da una mano guantata

ed infine il quadrante doveva poter essere letto con sicurezza e immediatezza al primo colpo d'occhio

a queste caratteristiche ,Longines ne aggiunse una ulteriore,infatti ruotando il quadrante di circa 50 gradi e indossando l'orologio al di sotto del polso, si poteva avere una visione ottimale delle indicazioni senza staccare le mani dal volantino



http://s13.postimg.org/s8jlulcjr/Immagine_465.jpg

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Orologi ... Vintage / Le coultre Quartermaster
« il: Settembre 10, 2015, 18:33:51 pm »
l'unico orologio d'epoca di JLC con affissione a 24 ore

databile verso il 1958 e destinato al mercato nordamericano

prodotto in soli 2500 esemplari  con due tipi di quadrante nero oppure bianco




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Orologi ... Vintage / il mio Spaceview
« il: Luglio 17, 2015, 12:32:26 pm »
correva l'estate del 1972, e fino a quel momento l'unico orologio di cui disponevo era un modesto Sigma automatic cromato che mi accompagnava da una decina di anni ,e che, a dispetto del nome assai poco altisonante, funzionava correttamente e in modo abbastanza preciso

era il mio primo orologio,se si esclude una parentesi di qualche ora,quando all'età di 8 anni,in occasione della cresima,il mio padrino si sfilo' dal polso un vecchio crono in oro capsulee e me lo donò. Basto' una breve partitella a "pallone" con gli amichetti per distruggerlo, e una volta raccolti i vari pezzi e riportatili a casa ,non lo vidi mai più.

ritornando al Sigma ,mi era stato regalato dal nonno Martino all'inizio delle scuole medie ritenendo Lui giustamente che da quel momento in avanti mi sarebbe stato indispensabile conoscere l'orario per regolare la mia attività di studente

frequentavo ormai l'Università quando per la prima volta pensai di comprare con i risparmi un orologio di mio gusto, e, data l'epoca, la scelta non poteva essere che una : Bulova Accutron Space-view

a Bologna vi era un solo concessionario, esattamente sotto il portico del Pavaglione prospicente Piazza Maggiore

il prezzo era di Lire 95.000 ,non pochi per l'epoca,dato che era l'equivalente di un buon stipendio mensile, e di sconti non se ne parlava affatto!

dato che per le mie possibilità il prezzo era cospiquo, rimasi indeciso sul da farsi, fino a che ,qualche tempo dopo,in occasione di una gita nella Repubblica di San Marino,entrai dal locale concessionario,che dopo avermelo mostrato e illustrato,me lo propose a Lire 90.000

quelle 5.000 Lire di differenza mi fecero prendere finalmente la storica decisione di comprare il mio primo orologio

l'orologio oltre che di scatola e garanzia era equipaggiato da un semplice cinturino rastremato in pelle di lucertola colore nero dotato di una originale fibbia metallica a forma di diapason

presto mi accorsi che il cinturino in pelle mal si concigliava con la calura estiva, ragion per cui lo sostituii con un braccale metallico di fornitura di tipo Jubilee che oltre ad avere un aspetto piacevole , trovai assai confortevole, a tal punto che lo lasciai montato per gli almeno otto anni successivi in cui indossai l'orologio costantemente ogni giorno


l'unico intervento di manutenzione,se così si può dire, fu eseguito circa un anno dopo l'acquisto, e fu' la sostituzione della batteria che effettuai presso il concessionario di Bologna

ancora oggi mi chiedo se fui preso bellamente per il naso,in quanto ,per effettuare la sostituzione della pila, il concessionario trattenne l'orologio una settimana ,dicendo che l'operazione poteva essere svolta solo spedendo l'orologio alla filiale Bulova di Milano

è pur vero che ,almeno nella mia città,erano i primi orologi a batteria e forse le pile adatte non erano facilmente reperibili,tuttavia la sostyituzione è talmente facile che anche un bambino sarebbe riuscito nell'impresa

ad ogni modo questo orologio visse al mio polso alcuni dei momenti più importanti della mia vita,in ordine cronologico la Laurea in Medicina e Chirurgia, il successivo esame di stato, poi il Matrimonio e successivamente la nascita della mia prima e unica Figlia ed infine il diploma di specializzazione in Odontoiaria e Protesi Dentaria

Insomma fino agli inizi degli anni 80 fu il mio unico orologio

dopo ebbi "altre storie" con un Breil al quarzo regalatomi da mia Moglie prima, e, dopo la scomparsa di mio Padre, con un Omega seamaster manuale oro rosa che portai al polso diversi anni a suo ricordo

dal 1990, anno in cui mi ammalai di vintagite, non posso più dire di aver avuto un orologio in quanto negli anni se ne sono succeduti alcune centinaia, molti sono stati ceduti o scambiati,altri sono rimasti,ma l'unico che non cedero' mai se non a mia figlia nel giorno estremo è questo , che a distanza di tanti anni ,senza essere mai stato sottoposto ad alcuna revisione,continua a fischiare e a battere le ore con buona precisione

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Il Mercatino degli Orologi / vendo Longines Lindbergh anni 30/40
« il: Giugno 16, 2015, 12:50:52 pm »
Longines Hour Angle ,anni 30/40 (detto baby Lindbergh)

cassa gold-filled ,il tutto in condizioni molto buone

chiedo Euro 1800


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Orologi ... Vintage / Asta orologi da collezione
« il: Maggio 08, 2015, 14:52:13 pm »
è in linea il catalogo della consueta asta primaverile di meeting-art


diversi modelli hanno, a mio parere, una base d'asta allettante


http://www.meetingart.it:7778/meeting01/Web_Lotti_Ultime_Offerte?InAsta=794



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Orologi ... Vintage / Breitling Super-ocean
« il: Aprile 21, 2015, 18:03:21 pm »
nella seconda metà anni 50 Breitling,già affermatissima nel settore aeronautico, entrò a pieno titolo anche in quello subacqueo professionale con due realizzazioni con impermeabilità garantita fino a 200 metri

questa nuova linea, cui venne dato il nome "super-ocean" , si componeva di due modelli : un solo tempo a carica automatica ed un cronografo a carica manuale

il quadrante ed il gioco sfere riflettono evidentemente la moda dell'epoca per gli orologi a forte connotazione sportiva , con indici allungati e sfere a freccia luminescenti
su fondo nero









completano l'estetica di questi modelli le ghiere girevoli bidirezionali dalla particolare forma svasata verso l'esterno



le casse in acciaio hanno entrambe il fondello a vite, mentre le corone di carica sono di semplice tipo impermeabile, vale a dire non a vite




vediamo singolarmente i due modelli iniziando dal solo tempo










le sfere a freccia e la disposizione sul quadrante di abbondante pasta lumuninescente facilitano la lettura nell'oscurità degli abissi









lo spessore ,in relazione al tipo di segnatempo, si può dire sicuramente contenuto









il fondello,lievemente bombato per accogliere meglio il movimento a carica automatica, presenta il logo della casa










il movimento è una base ETA con una bella finitura dorata

questo movimento era comune anche al modello elegante e impermeabile denominato "trans-ocean" ed evidentemente Breitling considerò non valesse la pena di modificare il logo sul rotore di carica automatica




l'impostazione stilistica del crono è la medesima del solo tempo









i contatori a contrasto anticipano una scelta stilistica che verrà ad affermarsi soprattutto nella decade successiva









non dovendo accogliere il rotore di carica il fondello qui è completamente piatto e porta inciso il medesimo logo dell'altro modello









il movimento è una base Venus 150 da 13 linee , con un insolito antiurto "monobloc"

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Il Mercatino degli Orologi / vendo Tourbillon
« il: Aprile 20, 2015, 08:45:11 am »
vero tourbillon con gabbia che ruota in un minuto, orologio da me usato intensamente

cassa e bracciale acciaio,completo di scatola  e accessori, ottimo funzionamento, lieve graffio sul vetro





euro 300 + spese spedizione






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Orologi ... Vintage / Jean Lassale
« il: Aprile 07, 2015, 15:48:39 pm »
come per gli orologi a carica manuale,così per quelli a ricarica automatica,a partire dalla seconda metà degli anni 50 inizio' una corsa verso l'ultrasottile

nel 1957/58 i primi esempi di questa nuova tipologia sono gli orologi a microrotore prodotti da Universal Geneve e Buren

seguiti di li' a poco da Piaget che dal 1959 a metà anni 70 sara' detentore del record con il suo calibro 12 P a microrotore

arriviamo così agli anni 70 ,nei quali ,se da un lato già si intuiscono i primi segni della crisi, dall'altra appaiono nuove imprese ,come per l'appunto la ditta Bouchet- Jean Lassale Geneve ,dove grazie al genio di Pierre Mathis nascono i calibri ultrapiatti 1200,a carica manuale ,e 2000 a ricarica automatica

questi orologi suscitano immediato scalpore tanto da vincere degli ambiti riconoscimenti a Ginevra e a Bruxelles nel 1976, e a New York l'anno successivo

nel biennio 1978/79 viene fatto un accordo con la Lemania per un possibile aumento della produzione , ma ormai la crisi incombe e jean Lassale è costretta a interrompere la produzione , mentre il solo marchio viene venduto a Seiko che lo userà nei suoi top di gamma al quarzo con cassa oro

Negli anni 80 Lemania riprende una limitata produzione dei calibri 1200 e 2000 che sono riservati alla sola Piaget.Negli anni 90,quando Piaget viene assorbita dal gruppo Cartier oltre alla indipendenza perde anche l'escusiva dei due movimenti che vengono forniti ad altre case .Vacheron Constantin ridenominerà il cal 1200 in cal1160 , e il cal 2000 in cal 1170



fatto questo doveroso inquadramento storico presento uno dei modelli a me più cari ,per eleganza e rarità. vale a dire la versione a ricarica automatica










orologio di linea squisitamente classica ,quadrante di sobria eleganza,gioco sfere esile ma ugualmente ben leggibile

lunetta godronata e anse sottili e lapidate completano l'insieme










l'esiguo spessore dell'orologio ne favorisce la portabilità anche con abito elegante










il fondello è caratterizzato forse per la prima volta da un oblò che permette la visione del movimento

questa caratteristica anticipa di almeno un decennio la tendenza entrata in uso sul finire degli anni 80




il modello è in uno stato conservativo museale ed è corredato da cinturino e fibbia originali, quest'ultima in oro 18K come del resto la cassa dell'orolo

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Orologi ... Vintage / Movado Gentleman
« il: Marzo 11, 2015, 13:27:21 pm »
gli anni 60 sono il periodo che vede l'affermazione dell'orologio automatico elegante,di spessore ridotto e magari in metallo prezioso, sono gli anni del "boom economico" di cui questa tipologia di orologio rappresenta lo status symbol

tra le varie case anche Movado presenta un modello con tali caratteristiche ,e,non a caso, lo chiama "Gentleman"









innegabile l'eleganza del quadrante "tapisserie" e del sottile gioco sfere sottolineato,come pure gli indici applicati,da una sottile linea di smalto nero

anche i quattro numeri romani e il logo in oro arricchiscono il modello



nella vista laterale si apprezza lo spessore ridotto della cassa










si tratta di una cassa monoblocco in oro 18 K in cui il complesso quadrante/movimento viene inserito dall'alto e chiuso da una lunetta portavetro a pressione, naturalmente la corona di carica logata è di tipo "a strappo"



non può mancare naturalmente la sua bella fibbietta dorata









il movimento a carica automatica è un microrotor fornito da Universal Geneve ( UG2-66) e personalizzato da Movado
cal.M 230






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Orologi ... Vintage / Movado crono Sub Sea
« il: Febbraio 06, 2015, 18:41:15 pm »
la saga dei cronografi movado nasce sul finire degli anni trenta con il primo calibro di tipo modulare denominato M90, a questo di lì a poco si aggiunge anche la versione a tre contatori detta M95

l'incarico della progettazione era stato affidato qualche anno prima a  Frederic Piguet  che aveva ideato un apposito modulo da applicare sul classico movimento base M150, in produzione fin dal lontano 1910,tramite tre sole viti.

essendo il modulo posizionato dal lato del fondello,gli interventi di manutenzione erano grandemente facilitati, non dovendosi necessariamente smontare tutto l'orologio


questi cronografi dunque entrano in catalogo a far data dal 1939 ,e tale è il loro successo che verranno prodotti fino alla seconda metà degli anni 60

quello che cambia in questo lungo ciclo sono solo le casse che comunque provenivano sempre da uno dei più rinomati cassai dell'epoca : Francois Borgel che deteneva diversi brevetti riguardanti l'impermeabilità

La serie detta "sub sea" entra in produzione verso il 1958 e gli viene dato grande risalto fissando un modello sotto la chiglia di un transatlantico impegnato nella traversata oceanica tra l'Europa e gli Stati Uniti

gli orologi che vado a mostrare sono gli ultimi due tipi prodotti prima della definitiva chiusura degli stabilimenti situati a La Chaux de Fonds








il modello sulla sinistra è uno dei pochi prodotti basandosi sul classico calibro M95 da 12 linee

il modello a destra invece,prodotto dopo la fusione con Zenith, monta il classico calibro

Zenith_Martel 146 da 13 linee


la nota distintiva tra i due è la posizione ravvicinata dei contatori nel primo modello rispetto al

secondo

potendoli poi toccare con mano , una ulteriore prova è che nel primo modello le funzioni

cronografiche risultano invertite ,trovandosi l'avvio del crono al 4 e l'azzeramento al 2


Mentre del secondo modello non si conosce variante alcuna, del primo non si può dire lo stesso in

quanto, oltre alla versione qui pubblicata con ghiera fissa e inserto telemetrico oppure medicale,

esiste una version piu' comune con ghiera girevole del tutto simile a quella del secondo modello

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