Nel marketing, gli orologi di lusso, al contrario per esempio dei detersivi per i piatti (diametralmente opposti), sono collocati in una fascia d'appartenenza dove il senso del valore è dato dal brand, dalla sua storia, da come si vuole posizionare l'oggetto stesso, modello-variante e via dicendo, dove quindi l'oggettività e la razionalità diventa fuori luogo. Questo per dire che bisogna utilizzare più scale di comparazione, più visioni di confronto per paragonare un 16610 Rolex con un sub di Seiko, sempre SE sia giusto o non giusto fare un paragone.
C'è chi si limita alla logica del leggere l'ora sul cellulare, chi mette sulla bilancia i componenti degli orologi e confronta i materiali, chi si basa sulla precisione, chi tira le somme esclusivamente sul marchio ed il suo peso.
Il mio punto di vista su Seiko è prettamente legato alla piacevolezza di poter trovare ottimi automatici a prezzi accessibili, e mi fermo quì perchè non trovo la necessità di dover fare altri confronti con la forza, non essendo un "pragmatico" della passione, ma solo uno che con le dovute informazioni e conoscenze lascia poi sempre spazio al cuore, infischiandosene se poi matematica e poesia combacino!
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