Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: Errol - Gennaio 17, 2018, 14:48:31 pm

Titolo: Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 17, 2018, 14:48:31 pm
Proprio l'altro giorno mi è capitata sotto mano una rivista dell'epoca in cui ETA comunicò che a partire da una certa data avrebbe prima limitato poi sospeso la vendita dei propri calibri ai marchi non appartenenti al gruppo.
tra le varie considerazioni leggevo, e contemporaneamente ricordavo, i commenti di molti che vedevano in questa decisione "la fine" dell'industria svizzera, il prolificare di cloni svizzeri e cinesi, ecc.
Io vidi in positivo la novità preannunciata immaginando comunque che i brand più blasonati avrebbero fatto ricorso alle forze interne sviluppando nuovi calibri anche se questa considerazione un po' mi preoccupava perchè immaginavo un riposizionamento su una fascia superiore del mercato delle nuove produzioni.

adesso dopo circa 10 anni da quell'annuncio devo ammettere di essere abbastanza felice e soddisfatto dell'evoluzione della produzione.
il concetto estetico non rientra in questa considerazione (anche se per me le attuali produzioni sono quasi tutte di mio gradimento).
rispetto a fine anni 80, quando presi coscienza della mia malattia, oggi abbiamo una vastità di calibri come non se ne vedeva dagli anni 50 e 60, basti pensare che all'epoca tranne Rolex, Patek, Jaeger, in parte Piaget e qualche modello sporadico di altre marche, tutto il resto era ETA.
IWC montava un calibro proprio forse solo sul cioccolatone col pellaton e sul Portofino da 46 mm, Audemars forse solo su qualche super complicato, Zenith avevo solo El primero e fino all'uscita dell'Elite il resto era tutto ETA, Omega tutto di fornitura esterna, ecc

All'epoca la ricerca di una collezione con calibri particolari si rivelava ardua e comunque era da restringere alle marche sopra citate.....io oggi non so proprio cosa scegliere, li comprerei tutti, in casa IWC tranne gli entry level tutti hanno calibri propri, adesso anche Breitling tra crono e solo tempo Tudor, idem Lange, Bulgari, Cartier, Glashutte, Omega, ecc.

insomma, io in questo nuovo mercato fatto di calibri tutti diversi mi ci trovo molto bene, mancano le finanze ma mi sentirei libero di sbizzarrimi alla ricerca di calibri sempre nuovi e da provare.....voi che ne pensate
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: PESSOA67 - Gennaio 17, 2018, 16:19:48 pm
Ottimo spunto, però Gianluca i calibri nati di conseguenza cosa hanno di più (togliendo gli Eta ma neanche tutti) rispetto alle Ebauche JLC ad es?
Ci lamentiamo tutti degli scarsi investimenti delle Maison che campano sugli allori, sulla morte del design inteso come stile, su innovazioni che non arrivano, a parte i bracciali e le chiusure Rolex....
Se avessero continuato ad utilizzare calibri terzi incassandoli in orologi di nuovo disegno ed innovazione (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) come del resto facevano negli anni a cui tutti qua si guarda con nostalgia e sospiri come agli anni d'oro dell'orologeria mondiale sarebbe stata un'altra storia?
Io non lo ma me lo chiedo.
Me lo chiedo perchè molte volte ho letto anche qua che i cosidetti calibri di manifattura non sempre hanno convinto...
Un caro saluto

Roberto
 
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 17, 2018, 16:36:09 pm
Ottimo spunto, però Gianluca i calibri nati di conseguenza cosa hanno di più (togliendo gli Eta ma neanche tutti) rispetto alle Ebauche JLC ad es?
Ci lamentiamo tutti degli scarsi investimenti delle Maison che campano sugli allori, sulla morte del design inteso come stile, su innovazioni che non arrivano, a parte i bracciali e le chiusure Rolex....
Se avessero continuato ad utilizzare calibri terzi incassandoli in orologi di nuovo disegno ed innovazione (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) come del resto facevano negli anni a cui tutti qua si guarda con nostalgia e sospiri come agli anni d'oro dell'orologeria mondiale sarebbe stata un'altra storia?
Io non lo ma me lo chiedo.
Me lo chiedo perchè molte volte ho letto anche qua che i cosidetti calibri di manifattura non sempre hanno convinto...
Un caro saluto

Roberto

non dico che i nuovi calibri hanno qualche cosa in più, anzi, spesso hanno pure qualche cosa in meno, dico solo che la scelta è diventata quasi infinita.
Io non sono un tifoso dei calibri di manifattura a tutti i costi, anche perchè a volte fare da se non significa fare meglio, però la possibilità di non vedere 200 orologi tutti con lo stesso calibro mi piace e mi stimola.

io ricordo in qualche vetrina cartacea su Orologi e poi su l'Orologio di quegli anni, una carrellata di 10 - 12 orologi tutti con lo stesso calibro, ad esempio una vetrina di cronografi dove 6 o7 erano Valjoux e gli altri Eta 2892 + modulo....una palla.

oggi in una vetrina è probabile non trovare nessun calibro uguale all'altro
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 17, 2018, 16:42:46 pm
.................. (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) ..........

io su questo non sono d'accordo.
AP ha provato a cambiare il RO e fare linee nuove (ok sullo stesso spartito ma linee diverse).
pensa ai RO con cinturino pelle da 36 mm (cambio attacco anse), agli OS (inizialmente con attacco cinturino diverso...sono dovuti tornare indietro a furor di popolo), i vari OS con protezioni sui tasti, sulla corona, i RO Concept, ecc.....niente, la gente vuole il classico, più facile, più sicuro, più riconoscibile...e perchè no, anche più bello.

la stessa cosa ha provato a fare PP affiancando agli acciaio Nautilus prima l'aquanaut (piace perchè ricorda il primo), poi in Neptune, poi lo Sculpture, ecc.....anche qui niente, la gente vuole quello riconoscibile non quello in cui qualcuno deve andare  a leggere che marca è.

da circa 20 anni lego critiche a Vacheron perchè a detta di quasi tutti avrebbe dovuto rifare il 222 con tecniche moderne... è l'unica che ha provato a cambiare una linea per farne una nuova ed in fatti il mercato li boccia sempre.

non sono loro ad essere pigri e senza idee, sono i compratori che sono dinosauri ancorati a disegni riconoscibili e sicuro successo.

in parte tutto ciò spiega anche il successo Rolex che da 60 anni propina gli stessi identici orologi spacciandoli per novità
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Brisky55 - Gennaio 17, 2018, 17:17:12 pm
Bello spunto davvero, sono sostanzialmente d'accordo con te, il mercato oggi offre di tutto e di piu e per tutte le tasche.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: fansie - Gennaio 17, 2018, 19:09:23 pm
Di scelta ce n'é tanta davvero... Per tutti i gusti e tutte le tasche.
Poi in questi ultimi anni c'é stato anche chi étornato a dare importanza agli spessori dei movimenti mi pare... Buono!
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Bertroo - Gennaio 17, 2018, 19:10:18 pm
Mi trovo sostanzialmente d’accordo.
Intanto secondo me in generale, rispetto a 30 anni fa gli orologi in generale sono comunque fatti meglio.
Riguardo i calibri effettivamente è vero. Ad oggi ce ne sono per tutte le tasche.
La domanda che mi pongo però è “quanti di questi nuovi calibri è farina del sacco della casa che lo propone nel suo orologio?”
Quanti di questi calibri sono stati sviluppati da nuovo? E sopratutto, quanti di questi calibri sono effettivamente migliori di un ETA che incassavano?
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: corrado71 - Gennaio 17, 2018, 19:13:28 pm
.................. (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) ..........

io su questo non sono d'accordo.
AP ha provato a cambiare il RO e fare linee nuove (ok sullo stesso spartito ma linee diverse).
pensa ai RO con cinturino pelle da 36 mm (cambio attacco anse), agli OS (inizialmente con attacco cinturino diverso...sono dovuti tornare indietro a furor di popolo), i vari OS con protezioni sui tasti, sulla corona, i RO Concept, ecc.....niente, la gente vuole il classico, più facile, più sicuro, più riconoscibile...e perchè no, anche più bello.

la stessa cosa ha provato a fare PP affiancando agli acciaio Nautilus prima l'aquanaut (piace perchè ricorda il primo), poi in Neptune, poi lo Sculpture, ecc.....anche qui niente, la gente vuole quello riconoscibile non quello in cui qualcuno deve andare  a leggere che marca è.

da circa 20 anni lego critiche a Vacheron perchè a detta di quasi tutti avrebbe dovuto rifare il 222 con tecniche moderne... è l'unica che ha provato a cambiare una linea per farne una nuova ed in fatti il mercato li boccia sempre.

non sono loro ad essere pigri e senza idee, sono i compratori che sono dinosauri ancorati a disegni riconoscibili e sicuro successo.

in parte tutto ciò spiega anche il successo Rolex che da 60 anni propina gli stessi identici orologi spacciandoli per novità


Verità sacrosanta.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Istaro - Gennaio 17, 2018, 21:31:54 pm
Viva la varietà!  :D

A dire il vero, al primo posto metto sempre la qualità.
Ma quando in un nuovo calibro si riesce a proporre qualcosa di veramente valido, allora l'originalità è un valore aggiunto che certo non dispiace.

Però non è tutto oro quello che luccica.

Innanzitutto, la varietà dei nuovi calibri mi sembra limitata ai solo tempo e ai cronografi.
Per altre complicazioni - indipendenti esclusi - la fantasia latita.

E poi c'è un appiattimento anche nello stile: tutti orologi grossi e sportivi; o sportiveggianti.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Bertroo - Gennaio 17, 2018, 21:54:28 pm
Di sopraffino c’è poco.
Adesso L&S ha presentato Il triple split e Journe lo sdoppiante monopulsante. (Come dice gianni ci si limita al chrono).
Però Moser ha presentato anche un orologio con una lettura, non innovativa perché in linea di massima riprende un po’ il concerto dello SW di AP, ma lo ha proposto in maniera differente. E comunque Moser&C ci ha abituati a calibri di alto livello.
Ma poi, di roba da leccarsi i baffi ce ne è poca. E comunque dalle industrie quasi nulla.
Parlo sempre di calibri di alta gamma eh.
Perché poi da Panerai a Tudor, da Breitling a Maurice Lacroix, passando per il calendario annuale+GMT di Rolex, la scelta è vasta.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 18, 2018, 08:40:00 am
io non ho parlato di qualità dei calibri ma di maggior disponibilità di calibri diversi.
mi sembra che la varietà di nuovi calibri disponibili sia di molto aumentata e non solo per solotempo e crono e non solo per l'altissimo di gamma.
mi viene da pensare ai Frederic Constant (solo tempo e nuova piastra perpetuale), ai Panerai con solotempo manuali e automatici, crono, crono rattrapanti, perpetui, ecc, agli orologi Hermes che su una base escusiva Vaucher hanno introdotto molte piastre e/o modifiche per diverse visualizzazioni dell'ora, i Moser con i Perpetui, tutti i nuovi calibri vacheron, Hamilton che si è fatta sviluppare calibri ad hoc, Tissot idem.

forse non vi ricordate bene quello che era il mercato 23/30 anni fa (ma forse anche 10/15) ma gli orologi erano tutti con gli stessi calibri.

ho qui in studio alcune vecchie riviste (doppioni che conservo in studio); c'è un articolo sugli orologi di medio livello  con doppio fuso....ci sono 10 orologi, ci sono 3 quarzi, i restanti sette montano il 2893 ETA.
i marchi degli automatici sono Breitling, Eberhard, Hamilton, Maurice Lacroix, Movado, Tag, Wyler Vetta

oggi almeno 4 potrebbero essere presentati con calibro esclusivo e diverso dagli altri (non dico migliore ma diverso)
secondo me è un gran passo in avanti
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Bertroo - Gennaio 18, 2018, 09:48:09 am
30anni fa ne avevo 3 per cui come dici tu non posso, no non ricordare, ma proprio saperlo! :D

Però leggendo uno un’idea se la fa, ed è vero ciò che dici. Ve ne sono molti di più.
E ce ne sono tanti.
L’unica cosa però se ci pensiamo è che, nonostante tutto, le grandi case ancora si basano su calibri di decadi fa. Prendiamo ad es il 920 o Lemania 2320.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 18, 2018, 11:23:41 am
30anni fa ne avevo 3 per cui come dici tu non posso, no non ricordare, ma proprio saperlo! :D

Però leggendo uno un’idea se la fa, ed è vero ciò che dici. Ve ne sono molti di più.
E ce ne sono tanti.
L’unica cosa però se ci pensiamo è che, nonostante tutto, le grandi case ancora si basano su calibri di decadi fa. Prendiamo ad es il 920 o Lemania 2320.

anche tu hai ragione, ma se un calibro va bene perchè cambiarlo?
poi si potrebbe discutere anche sull'immobilismo concettuale del compratore che, come per le linee degli orologi, per un senso di nobilitante nostalgia e conservatorismo storico rigettano qualsiasi novità del mercato.

quante critiche hai letto sul nuovo calibro crono di PP, quante critiche sui calibri crono Vacheron che adesso utilizzano negli Overseas (in questo caso relativo allo spessore), ecc ecc

insomma se cambiano sbagliano, se copiano sbagliano, se ripropongono sbagliano......io comincio a convincermi che quelli strani e incontentabili sono i compratori non i produttori
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: claudio969 - Gennaio 18, 2018, 13:41:43 pm
30anni fa ne avevo 3 per cui come dici tu non posso, no non ricordare, ma proprio saperlo! :D

Però leggendo uno un’idea se la fa, ed è vero ciò che dici. Ve ne sono molti di più.
E ce ne sono tanti.
L’unica cosa però se ci pensiamo è che, nonostante tutto, le grandi case ancora si basano su calibri di decadi fa. Prendiamo ad es il 920 o Lemania 2320.

anche tu hai ragione, ma se un calibro va bene perchè cambiarlo?
poi si potrebbe discutere anche sull'immobilismo concettuale del compratore che, come per le linee degli orologi, per un senso di nobilitante nostalgia e conservatorismo storico rigettano qualsiasi novità del mercato.

quante critiche hai letto sul nuovo calibro crono di PP, quante critiche sui calibri crono Vacheron che adesso utilizzano negli Overseas (in questo caso relativo allo spessore), ecc ecc

insomma se cambiano sbagliano, se copiano sbagliano, se ripropongono sbagliano......io comincio a convincermi che quelli strani e incontentabili sono i compratori non i produttori

...in realtà il problema credo che sia proprio nelle motivazioni del cambiamento e provo a spiegarmi meglio:

è ottimo se cambi rispetto al nobile movimento vintage perchè ritieni che oggi, grazie a tecnologie e ricerca possa realizzarsi un movimento di gran lunga migliore, preciso, duraturo, efficiente e perchè no, esteticamente assai più affascinante e appagante? movimento che tra l'altro, rispetto a 50 anni fa, grazie alle macchine, riesci a realizzare e decorare in 1/10 del tempo

oppure cambi perchè sei costretto a farlo dal momento che non hai più le forniture di una volta e magari, cosciente del fatto che di movimenti ne sa solo 1% della sua potenziale cliente, decidi che il tuo movimento, potrà esser assai più economico e basico (tecnica finiture e decorazioni)) rispetto al nobile vintage, tanto ai più interessa il nome serigrafato sul dial, l'estetica o la praticità della clasp.

Ad esempio, da quanti anni si parla del sostituto del PP240??
Poi leggendo si trova che Ferrier aveva proposto agli Stern, quando ancora lavorava in azienda, quello che è oggi il suo movimento automatico.
Mi domando: ma con la potenza economica e tecnica di PP, realizzando delle finiture a macchina anzichè a mano (magari meglio delle attuali  ;D) oggi non si ritroverebbe con un movimento fantastico????
un movimento che, alla fine della fiera, magari gli sarebbe costato 20€ cad più del 240. Il problema è che, probabilmente, il prossimo movimento dovrà esser più economico del 240 e avere un prezzo pubblico assai più alto, altrimenti..... ci rimettono!! ;)
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Idomeneo - Gennaio 18, 2018, 14:25:10 pm
Tra tutte le maison che hanno cambiato ciclo, Panerai deve essere stata tra le prime a realizzare il proprio calibro base per svincolarsi da Eta.
Ho sempre visto di buon grado aziende tipo Ulysse Nardin realizzare complicazioni su una base sicura, affidabile e di facile manutenzione. Tutto sommato è sempre quello che sta sopra che mi interessa, a parte i chrono modulari Eta dubois-depraz. A tutto c'è un limite.
Mi son sempre piaciuti gli orologi di "manifattura", ma quello che più mi spaventa è l'assistenza. Ho sentito richieste folli per revisioni o accessori; questo è un mondo a parte.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: PESSOA67 - Gennaio 18, 2018, 15:52:27 pm
Ragazzi è quello che sostenevo ieri: ok abbiamo più calibri disponibili, ma sono migliori? Non so...e dirò di più...leggo quasi quotidianamente commenti che paragonano i nuovi calibri ai vecchi e pagine dopo quasi tutti concordiamo che il Calibro JLC o Piaget o Lemania etc rimangono insuperati...
Allora io preferisco un calibro modificato ad arte ad uno di manifattura di livello inferiore o pari ma che mi costa anche di più...
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Asholino - Gennaio 18, 2018, 17:02:19 pm
.................. (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) ..........

io su questo non sono d'accordo.
AP ha provato a cambiare il RO e fare linee nuove (ok sullo stesso spartito ma linee diverse).
pensa ai RO con cinturino pelle da 36 mm (cambio attacco anse), agli OS (inizialmente con attacco cinturino diverso...sono dovuti tornare indietro a furor di popolo), i vari OS con protezioni sui tasti, sulla corona, i RO Concept, ecc.....niente, la gente vuole il classico, più facile, più sicuro, più riconoscibile...e perchè no, anche più bello.

la stessa cosa ha provato a fare PP affiancando agli acciaio Nautilus prima l'aquanaut (piace perchè ricorda il primo), poi in Neptune, poi lo Sculpture, ecc.....anche qui niente, la gente vuole quello riconoscibile non quello in cui qualcuno deve andare  a leggere che marca è.

da circa 20 anni lego critiche a Vacheron perchè a detta di quasi tutti avrebbe dovuto rifare il 222 con tecniche moderne... è l'unica che ha provato a cambiare una linea per farne una nuova ed in fatti il mercato li boccia sempre.

non sono loro ad essere pigri e senza idee, sono i compratori che sono dinosauri ancorati a disegni riconoscibili e sicuro successo.

in parte tutto ciò spiega anche il successo Rolex che da 60 anni propina gli stessi identici orologi spacciandoli per novità

Caro Gianluca, concordo con te, il tuo pensiero ha centrato il punto debole...l’ho evidenziato in rosso!
D’altronde il compratore medio punta sempre a proteggere i propri investimenti, dunque “cambiare tutto affinché nulla cambi”...il nuovo equivale all’incerto, portando con se paure di futura invendibilità e perdita di valore del bene.
Perché, è inutile nasconderlo, spesso dietro l’appassionato medio ci sta un cuore da commerciante grande così 🤑

Saluti
Ignazio
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: claudio969 - Gennaio 18, 2018, 17:17:14 pm
Ragazzi è quello che sostenevo ieri: ok abbiamo più calibri disponibili, ma sono migliori? Non so...e dirò di più...leggo quasi quotidianamente commenti che paragonano i nuovi calibri ai vecchi e pagine dopo quasi tutti concordiamo che il Calibro JLC o Piaget o Lemania etc rimangono insuperati...
Allora io preferisco un calibro modificato ad arte ad uno di manifattura di livello inferiore o pari ma che mi costa anche di più...

...ed hai ragione ma qui secondo il me il punto dovrebbe esser che 50/70 anni dopo i grandi calibri vintage, con gli innumerevoli sviluppi avuti nella tecnica, la ricerca, gli strumenti e le macchine a controllo numerico, dovremmo pretendere dei nuovi movimenti con bellissime architetture, innovazioni tecniche o quantomeno il meglio delle innovazioni che già conosciamo, migliori di quelli del passato, decorazioni discrete o buone dal momento che per realizzarle gli addetti non devono più passare giorni intere con il legnetto in mano bensì passar pochi minuti l'orologio sotto qualche fresa o macchinario diverso.
E non vengano a raccontarci dell'enorme esborso di risorse necessarie per un movimento dal momento che ne vediamo di bellissimi presentati ogni anno da singoli Watchmaker che di risorse (di ogni natura) ne hanno pochissime.
Ogni watchmaker ha, appena dopo pochi anni, più movimenti originali da far cadere letteralmente la mandibola quando li vediamo. Come è possibile pensare che una Maison con centinaia di milioni di utile, centinaia di orologiai, ricercatori e designers, tutte le migliori macchine già in casa.... non riescano a far nulla del genere??
Sono i parametri di richiesta, i paletti che questi fissano ai loro orologiai per i nuovi movimenti e modelli, ad esser sin troppo stretti da non permettergli di andar oltre ai movimenti deludenti che sfornano.
Vogliamo ricordare i tanti meravigliosi calibri di Journe realizzati in pochissimi anni? quelli stupefacenti realizzati da Claret per il suo marchio e decine di altre Maison, oppure i nuovi Calibri di Voutilainen, Ferrier, De Bethune, UJ, Halter, Smith, Moser....

Vi faccio un esempio, Chopard ha resuscitato un marchio come Ferdinand Berthoud, ha messo una piccola somma per lo sviluppo di una bella idea, calibro originale sviluppato da un piccolo team esterno di orologiai e designers di qualità, e immediatamente ha ottenuto ciò che con il marchio principale non aveva mai raggiunto prima: riconoscimenti ovunque, addirittura miglior orologio del GPHG!
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Asholino - Gennaio 18, 2018, 17:31:39 pm
...ed hai ragione ma qui secondo il me il punto dovrebbe esser che 50/70 anni dopo i grandi calibri vintage, con gli innumerevoli sviluppi avuti nella tecnica, la ricerca, gli strumenti e le macchine a controllo numerico, dovremmo pretendere dei nuovi movimenti con bellissime architetture, innovazioni tecniche o quantomeno il meglio delle innovazioni che già conosciamo, migliori di quelli del passato, decorazioni discrete o buone dal momento che per realizzarle gli addetti non devono più passare giorni intere con il legnetto in mano bensì passar pochi minuti l'orologio sotto qualche fresa o macchinario diverso.
E non vengano a raccontarci dell'enorme esborso di risorse necessarie per un movimento dal momento che ne vediamo di bellissimi presentati ogni anno da singoli Watchmaker che di risorse (di ogni natura) ne hanno pochissime.
Ogni watchmaker ha, appena dopo pochi anni, più movimenti originali da far cadere letteralmente la mandibola quando li vediamo. Come è possibile pensare che una Maison con centinaia di milioni di utile, centinaia di orologiai, ricercatori e designers, tutte le migliori macchine già in casa.... non riescano a far nulla del genere??
Sono i parametri di richiesta, i paletti che questi fissano ai loro orologiai per i nuovi movimenti e modelli, ad esser sin troppo stretti da non permettergli di andar oltre ai movimenti deludenti che sfornano.
Vogliamo ricordare i tanti meravigliosi calibri di Journe realizzati in pochissimi anni? quelli stupefacenti realizzati da Claret per il suo marchio e decine di altre Maison, oppure i nuovi Calibri di Voutilainen, Ferrier, De Bethune, UJ, Halter, Smith, Moser....

Vi faccio un esempio, Chopard ha resuscitato un marchio come Ferdinand Berthoud, ha messo una piccola somma per lo sviluppo di una bella idea, calibro originale sviluppato da un piccolo team esterno di orologiai e designers di qualità, e immediatamente ha ottenuto ciò che con il marchio principale non aveva mai raggiunto prima: riconoscimenti ovunque, addirittura miglior orologio del GPHG!

Tutto assolutamente vero Claudio, c’è una esplicita volontà all’immobilismo da parte delle grandi Maison...che porta inevitabilmente alle considerazioni da te fatte!
Motivo per cui reputo il lavoro dei tanti indipendenti ancora più mirabile di quanto sia già, perché, oltre ad affrontare investimenti importanti (per loro evidentemente), sono quelli che ci fanno davvero sognare...il tuo nuovo perpetuo ne è meraviglioso esempio!
🤗
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: claudio969 - Gennaio 18, 2018, 17:36:18 pm
...ed hai ragione ma qui secondo il me il punto dovrebbe esser che 50/70 anni dopo i grandi calibri vintage, con gli innumerevoli sviluppi avuti nella tecnica, la ricerca, gli strumenti e le macchine a controllo numerico, dovremmo pretendere dei nuovi movimenti con bellissime architetture, innovazioni tecniche o quantomeno il meglio delle innovazioni che già conosciamo, migliori di quelli del passato, decorazioni discrete o buone dal momento che per realizzarle gli addetti non devono più passare giorni intere con il legnetto in mano bensì passar pochi minuti l'orologio sotto qualche fresa o macchinario diverso.
E non vengano a raccontarci dell'enorme esborso di risorse necessarie per un movimento dal momento che ne vediamo di bellissimi presentati ogni anno da singoli Watchmaker che di risorse (di ogni natura) ne hanno pochissime.
Ogni watchmaker ha, appena dopo pochi anni, più movimenti originali da far cadere letteralmente la mandibola quando li vediamo. Come è possibile pensare che una Maison con centinaia di milioni di utile, centinaia di orologiai, ricercatori e designers, tutte le migliori macchine già in casa.... non riescano a far nulla del genere??
Sono i parametri di richiesta, i paletti che questi fissano ai loro orologiai per i nuovi movimenti e modelli, ad esser sin troppo stretti da non permettergli di andar oltre ai movimenti deludenti che sfornano.
Vogliamo ricordare i tanti meravigliosi calibri di Journe realizzati in pochissimi anni? quelli stupefacenti realizzati da Claret per il suo marchio e decine di altre Maison, oppure i nuovi Calibri di Voutilainen, Ferrier, De Bethune, UJ, Halter, Smith, Moser....

Vi faccio un esempio, Chopard ha resuscitato un marchio come Ferdinand Berthoud, ha messo una piccola somma per lo sviluppo di una bella idea, calibro originale sviluppato da un piccolo team esterno di orologiai e designers di qualità, e immediatamente ha ottenuto ciò che con il marchio principale non aveva mai raggiunto prima: riconoscimenti ovunque, addirittura miglior orologio del GPHG!

Tutto assolutamente vero Claudio, c’è una esplicita volontà all’immobilismo da parte delle grandi Maison...che porta inevitabilmente alle considerazioni da te fatte!
Motivo per cui reputo il lavoro dei tanti indipendenti ancora più mirabile di quanto sia già, perché, oltre ad affrontare investimenti importanti (per loro evidentemente), sono quelli che ci fanno davvero sognare...il tuo nuovo perpetuo ne è meraviglioso esempio!
🤗

Ti ringrazio ma non direi che il mio perpetuo è un esempio di ciò che dicevo, anche li abbiamo un vecchio e nobile calibro come FP71 con un modulo perpetuale eta, quindi anche nel mio UJ ref. 3, è un lavoro a metà, ottimo per carità come finiture e designer ma il movimento è l'ennesima riproposizione.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 18, 2018, 17:53:50 pm
secondo me, ma è un mio parere, continuate a rapportarvi a livelli eccessivamente importanti e costosi.

quello che io volevo sottolineare e la diffusione di calibri esclusivi (inteso come di esclusivo utilizzo) anche su prodotti di basso o medio livello.

torno sempre a 20/30 anni fa: se volevo un crono automatico equivalente ad un Breitling Chronomat o oppure un Daytona (all'epoca costavano all'incirca la stessa somma) non avevo alcuna possibilità di trovare all'interno di qualsiasi marchio un movimento diverso tra:
- Valjoux 7750
- El Primero
- Lemania 283 (base Eta 2892 + modulo Lemania)

in alternativa ci metto il Lemania 5100 che ho sempre ritenuto una mondezza.

Oggi, oltre a quelli sopra riportati che ancora esistono e vengono utilizzati, su quel livello, o spesso anche meglio, trovo, come manifattura e quindi utilizzo esclusivo:

- Calibro 4130 Rolex
- Calibro B01 e derivati Breitling
- MB R200 Montblanc
- 9300 (mi sembra) Omega
- serie 89000 IWC
- 751 Jaeger
- ecc

su livelli superiori trovo Chopard, Vacheron, Piaget, Patek, ecc

Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: claudio969 - Gennaio 18, 2018, 17:57:03 pm
...il Remontoire 1941 di Grönefeld è un buon esempio. A voi vi pare possibile che questa giovane Maison famigliare si è presentata al mondo con questo calibro originale, mentre  qualcosa di simile, le grandi Maisons non l'hanno mai avuta?
oltre 250 componenti, remontoir che rilascia la sua energia ogni 8 secondi, il grande bilanciere a inerzia variabile da 10 mm, ponti in acciaio anzichè in argento tedesco che richiedono assai più tempo per esser lucidato, architettura unica e disegno spettacolare...

(http://i68.tinypic.com/sen71v.jpg)
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: claudio969 - Gennaio 18, 2018, 18:14:28 pm
secondo me, ma è un mio parere, continuate a rapportarvi a livelli eccessivamente importanti e costosi.

quello che io volevo sottolineare e la diffusione di calibri esclusivi (inteso come di esclusivo utilizzo) anche su prodotti di basso o medio livello.

torno sempre a 20/30 anni fa: se volevo un crono automatico equivalente ad un Breitling Chronomat o oppure un Daytona (all'epoca costavano all'incirca la stessa somma) non avevo alcuna possibilità di trovare all'interno di qualsiasi marchio un movimento diverso tra:
- Valjoux 7750
- El Primero
- Lemania 283 (base Eta 2892 + modulo Lemania)

in alternativa ci metto il Lemania 5100 che ho sempre ritenuto una mondezza.

Oggi, oltre a quelli sopra riportati che ancora esistono e vengono utilizzati, su quel livello, o spesso anche meglio, trovo, come manifattura e quindi utilizzo esclusivo:

- Calibro 4130 Rolex
- Calibro B01 e derivati Breitling
- MB R200 Montblanc
- 9300 (mi sembra) Omega
- serie 89000 IWC
- 751 Jaeger
- ecc

su livelli superiori trovo Chopard, Vacheron, Piaget, Patek, ecc

...sarei d'accordo con te Gianluca se ti avessi chiesto questo movimento originale, con le medesime finiture fatte a mano in centinaia di ore ma io ho domandato alla Maison uno o più buoni orologiai e designer per ideare un movimento di qualità e con una meravigliosa architettura, persone in grado di realizzare un'idea e un disegno simile a quelli dei solo tempo di Gronefeld, Voutilainen, Ferrier; Gauthier, Smith ecc.... e poi, grazie a macchine che i piccoli Watchmakers non potranno mai comprare e a un numero infinito di manodopera specializzata, produrre in serie questi movimenti in numeri che non sono di qualche decina di pezzi ma migliaia, anche decine di migliaia di pezzi.
Una volta che è stato ideato il modello e ottimizzate le macchine e la catena produttiva, tu davvero credi che, possa a venir a costare molto di più di un altro qualsiasi e banale movimento?
Certo non avrà queste finiture ma se le fanno sufficientemente buone a macchina, con un minimo di cura, il 70% della clientela nemmeno si accorgerà della differenza.
E' semplicemente che tutto questo ha un costo iniziale e le Maison non trovano un motivo valido per spendere determinate cifre quando alla maggior parte dei clienti del settore del movimento frega 0 (affermazione fatta in altri lidi da un "appassionato" che grazie a questa ha ricevuto tanti applausi ed è stata più volte quotata)
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 18, 2018, 18:17:16 pm

Ogni watchmaker ha, appena dopo pochi anni, più movimenti originali da far cadere letteralmente la mandibola quando li vediamo. Come è possibile pensare che una Maison con centinaia di milioni di utile, centinaia di orologiai, ricercatori e designers, tutte le migliori macchine già in casa.... non riescano a far nulla del genere??
...................
Vogliamo ricordare i tanti meravigliosi calibri di Journe realizzati in pochissimi anni? quelli stupefacenti realizzati da Claret per il suo marchio e decine di altre Maison, oppure i nuovi Calibri di Voutilainen, Ferrier, De Bethune, UJ, Halter, Smith, Moser....


Claudio secondo me hai ragione solo in parte.
indubbiamente le grandi case qualche investimento in più sui movimenti potrebbero e dovrebbero farlo (resta sempre il discorso che per esempio AP manda fuori il 3120 del RO 15300...e sono solo critiche di ogni genere) però non sempre la grandezza dell'azienda fa scopa con la possibilità di innovazione.

una produttore come Voutilainen può fare un solo tempo in oro e venderlo a 60 k€ (non ho idea di quanto costino) e con quello che ha speso pr farlo basta venderne 2/3 per fare il guadagno che lo fa vivere un anno sereno e pacioso, un marchio tipo PP non può piazzare un Calatrava a 60 k€ e deve farlo stare entro i 25/30.

un'azienda di quel livello non ha la possibilità di sviluppare tutti qui calibri, rinnovare tutti i macchinari (eh si, perchè se devi produrne 2000/3000 di quei calibri devi per forza installare una linea di produzione, l'indipendente per farne 2/3 all'anno può pure farseli a mano e malgrado tutto alla fine risparmia pure), testarlo (perchè se un calibro va male l'indipendente rimette mano sempre a quei due o tre, una casa come PP dovrebbe rimettere mano a 2000/3000 orologi all'anno, e montarlo mantenendo il prezzo al livello che tutti si aspettano.

esempio pratico: nella società di architettura in cui lavoro, discreta ma non grandissima, sotto certi sconti dalla parcella non possiamo lavorare perchè le spese di gestione, di segreteria, ecc ecc non ci consentono di lavorare sotto certe soglie, soglie che per un architetto indipendente o una associazione di 2/3 architetti sono invece più che remunerative.

più o meno il discorso sta li.

resta il fatto comunque che far pagare 25/30 mila euro un solotempo con un calibro di 50 anni fa è comunque troppo
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: S.M. - Gennaio 18, 2018, 20:27:43 pm
Il discorso è interessante e le riflessioni anche, per cui aggiungo anche la mia.

A me gli orologi moderni (tranne rare eccezioni) non piacciono, a prescindere da cosa incassano.
Troppo grandi, troppo vistosi, spesso pacchiani, ti sparano in faccia la loro (falsa in molti casi) opulenza. Quadranti con il brand sempre in vista come biglietto da visita, come fosse la cosa più importante. Sembrano urlarti la loro presenza.
Ma queste sono i miei gusti personali, quindi perfettamente opinabili.

E dentro?
Ok, le scelte strategiche del gruppo a cui fa capo Eta hanno costretto molti marchi a dotarsi di calibri di manifattura (poi è tutta da vedere la provenienza) che però si perdono in quelle enormi casse.
Da parte sua il marketing, visto che quell'investimento (sempre troppo piccolo) andava fatto, hanno cercato di pompare nell'appassionato l'idea dell'esclusività come valore aggiunto. Prima era materia per esperti parlare di cosa c'era dentro, oggi tutti noi (me incluso) ci riempiamo la bocca con la parola "manifattura".

Vediamoli questi movimenti esclusivi, confrontiamoli con quelli di pari categoria usati nel passato e se davvero sono migliori, onoriamoli con il giusto apprezzamento.
Io non credo che ci sia la differenza qualitativa che ci si aspetta da oltre mezzo secolo di evoluzione tecnica e manufatturiera.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Asholino - Gennaio 18, 2018, 21:04:14 pm
...ed hai ragione ma qui secondo il me il punto dovrebbe esser che 50/70 anni dopo i grandi calibri vintage, con gli innumerevoli sviluppi avuti nella tecnica, la ricerca, gli strumenti e le macchine a controllo numerico, dovremmo pretendere dei nuovi movimenti con bellissime architetture, innovazioni tecniche o quantomeno il meglio delle innovazioni che già conosciamo, migliori di quelli del passato, decorazioni discrete o buone dal momento che per realizzarle gli addetti non devono più passare giorni intere con il legnetto in mano bensì passar pochi minuti l'orologio sotto qualche fresa o macchinario diverso.
E non vengano a raccontarci dell'enorme esborso di risorse necessarie per un movimento dal momento che ne vediamo di bellissimi presentati ogni anno da singoli Watchmaker che di risorse (di ogni natura) ne hanno pochissime.
Ogni watchmaker ha, appena dopo pochi anni, più movimenti originali da far cadere letteralmente la mandibola quando li vediamo. Come è possibile pensare che una Maison con centinaia di milioni di utile, centinaia di orologiai, ricercatori e designers, tutte le migliori macchine già in casa.... non riescano a far nulla del genere??
Sono i parametri di richiesta, i paletti che questi fissano ai loro orologiai per i nuovi movimenti e modelli, ad esser sin troppo stretti da non permettergli di andar oltre ai movimenti deludenti che sfornano.
Vogliamo ricordare i tanti meravigliosi calibri di Journe realizzati in pochissimi anni? quelli stupefacenti realizzati da Claret per il suo marchio e decine di altre Maison, oppure i nuovi Calibri di Voutilainen, Ferrier, De Bethune, UJ, Halter, Smith, Moser....

Vi faccio un esempio, Chopard ha resuscitato un marchio come Ferdinand Berthoud, ha messo una piccola somma per lo sviluppo di una bella idea, calibro originale sviluppato da un piccolo team esterno di orologiai e designers di qualità, e immediatamente ha ottenuto ciò che con il marchio principale non aveva mai raggiunto prima: riconoscimenti ovunque, addirittura miglior orologio del GPHG!

Tutto assolutamente vero Claudio, c’è una esplicita volontà all’immobilismo da parte delle grandi Maison...che porta inevitabilmente alle considerazioni da te fatte!
Motivo per cui reputo il lavoro dei tanti indipendenti ancora più mirabile di quanto sia già, perché, oltre ad affrontare investimenti importanti (per loro evidentemente), sono quelli che ci fanno davvero sognare...il tuo nuovo perpetuo ne è meraviglioso esempio!
🤗

Ti ringrazio ma non direi che il mio perpetuo è un esempio di ciò che dicevo, anche li abbiamo un vecchio e nobile calibro come FP71 con un modulo perpetuale eta, quindi anche nel mio UJ ref. 3, è un lavoro a metà, ottimo per carità come finiture e designer ma il movimento è l'ennesima riproposizione.
Il mio era un apprezzamento sulla totalità del pezzo, evidentemente il calibro, se pur nobile nelle origini e nelle finiture, non è di nuova e personale ideazione/progettazione 👍🏻
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: fansie - Gennaio 18, 2018, 21:26:04 pm
Il discorso è interessante e le riflessioni anche, per cui aggiungo anche la mia.

A me gli orologi moderni (tranne rare eccezioni) non piacciono, a prescindere da cosa incassano.
Troppo grandi, troppo vistosi, spesso pacchiani, ti sparano in faccia la loro (falsa in molti casi) opulenza. Quadranti con il brand sempre in vista come biglietto da visita, come fosse la cosa più importante. Sembrano urlarti la loro presenza.
Ma queste sono i miei gusti personali, quindi perfettamente opinabili.

E dentro?
Ok, le scelte strategiche del gruppo a cui fa capo Eta hanno costretto molti marchi a dotarsi di calibri di manifattura (poi è tutta da vedere la provenienza) che però si perdono in quelle enormi casse.
Da parte sua il marketing, visto che quell'investimento (sempre troppo piccolo) andava fatto, hanno cercato di pompare nell'appassionato l'idea dell'esclusività come valore aggiunto. Prima era materia per esperti parlare di cosa c'era dentro, oggi tutti noi (me incluso) ci riempiamo la bocca con la parola "manifattura".

Vediamoli questi movimenti esclusivi, confrontiamoli con quelli di pari categoria usati nel passato e se davvero sono migliori, onoriamoli con il giusto apprezzamento.
Io non credo che ci sia la differenza qualitativa che ci si aspetta da oltre mezzo secolo di evoluzione tecnica e manufatturiera.

Io la penso esattamente così. Secondo me nei movimenti solotempo, é stato fatto qualcosa a livello tecnico, ma non tantissimo.
Nelle complicazioni invece, dagli anni 80/90 c'é stato un po' più il salto di qualità. Mi pare di aver letto che quando Calabrese realizzò il suo tourbillon per Blancpain, c'erano nel mondo solo 60 tourbillon in orologi da polso. Adesso lo realizzano in tanti, ci sono biassiali, triassiali, eccetera. Anche le ripetizioni minuti si era stati anni senza realizzarle... E anche nelle ripetizioni da polso, mi pare sono state realizzate alcune importanti innovazioni, timbri a cattedrale, brevetti per sentir meglio il suono, per silenziarle, per togliere le pause, eccetera. Nei perpetui l'aggiornamento istantaneo a finestra. Poi tutti i calendari e le fasi lunari realizzati dagli indipendenti che raggiungono precisioni per secoli e secoli (penso a Strehler nelle fasi lunari, Andersen nei calendari,  ecc..).
Quello che invece sarebbe potuto esser fatto meglio nei pluricomplicati sono le dimensioni: é vero che sono stati realizzati di tutti i tipi, ma le dimensioni in molti casi, son rimaste quelle di 150 anni fa (degli orologi da tasca).
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: claudio969 - Gennaio 18, 2018, 21:27:51 pm

Ogni watchmaker ha, appena dopo pochi anni, più movimenti originali da far cadere letteralmente la mandibola quando li vediamo. Come è possibile pensare che una Maison con centinaia di milioni di utile, centinaia di orologiai, ricercatori e designers, tutte le migliori macchine già in casa.... non riescano a far nulla del genere??
...................
Vogliamo ricordare i tanti meravigliosi calibri di Journe realizzati in pochissimi anni? quelli stupefacenti realizzati da Claret per il suo marchio e decine di altre Maison, oppure i nuovi Calibri di Voutilainen, Ferrier, De Bethune, UJ, Halter, Smith, Moser....


Claudio secondo me hai ragione solo in parte.
indubbiamente le grandi case qualche investimento in più sui movimenti potrebbero e dovrebbero farlo (resta sempre il discorso che per esempio AP manda fuori il 3120 del RO 15300...e sono solo critiche di ogni genere) però non sempre la grandezza dell'azienda fa scopa con la possibilità di innovazione.

una produttore come Voutilainen può fare un solo tempo in oro e venderlo a 60 k€ (non ho idea di quanto costino) e con quello che ha speso pr farlo basta venderne 2/3 per fare il guadagno che lo fa vivere un anno sereno e pacioso, un marchio tipo PP non può piazzare un Calatrava a 60 k€ e deve farlo stare entro i 25/30.

un'azienda di quel livello non ha la possibilità di sviluppare tutti qui calibri, rinnovare tutti i macchinari (eh si, perchè se devi produrne 2000/3000 di quei calibri devi per forza installare una linea di produzione, l'indipendente per farne 2/3 all'anno può pure farseli a mano e malgrado tutto alla fine risparmia pure), testarlo (perchè se un calibro va male l'indipendente rimette mano sempre a quei due o tre, una casa come PP dovrebbe rimettere mano a 2000/3000 orologi all'anno, e montarlo mantenendo il prezzo al livello che tutti si aspettano.

esempio pratico: nella società di architettura in cui lavoro, discreta ma non grandissima, sotto certi sconti dalla parcella non possiamo lavorare perchè le spese di gestione, di segreteria, ecc ecc non ci consentono di lavorare sotto certe soglie, soglie che per un architetto indipendente o una associazione di 2/3 architetti sono invece più che remunerative.

più o meno il discorso sta li.

resta il fatto comunque che far pagare 25/30 mila euro un solotempo con un calibro di 50 anni fa è comunque troppo

anch'io sono d'accordo con te ma... solo in parte :)
è vero che una grande organizzazione ha tante spese ed è altrettanto vero che devi organizzare una linea di produzione ma è altresì vero che una volta che lo hai fatto, quel calibro che manualmente per 10 pezzi ti costa 100 per un totale di 1 anno di lavoro, industrialmente ti costa 10, magari per 2.000 movimenti in un anno e a quel punto se lo metti ai 25/30k di cui parli non è che ci guadagni, bensì ti arricchisci sfacciatamente!
Non dimenticherei poi che, con un'organizzazione complessa come PP o altra grande Maison, questo lavoro non impegnerà tutto il processo produttivo come nel caso del Watchmaker bensì una piccola parte dell'insieme dei prodotti realizzati.
Insomma, secondo il mio parere, tutti questi alibi per non realizzare qualcosa che singoli orologiai fanno da soli nella loro soffitte di casa, queste opulente maisons, non li hanno! O meglio, il loro alibi siamo noi clienti che non pretendiamo di più!
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Istaro - Gennaio 19, 2018, 00:13:35 am
Mi son sempre piaciuti gli orologi di "manifattura", ma quello che più mi spaventa è l'assistenza. Ho sentito richieste folli per revisioni o accessori.

"Dettaglio" da non trascurare...  :-\
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: S.M. - Gennaio 19, 2018, 07:21:17 am
Poi non credo più neanche alla storia degli alti costi di industrializzazione che frenano gli investimenti.

Con le moderne macchine a controllo numerico, una volta che hai elaborato il programma di lavorazione il gioco è fatto.
Alla fine i macchinari sono sempre gli stessi, come hardware non devi cambiare nulla, è dietro che si lavora per vettorizzare il pezzo che si intende ricavare. Ed anche qui i moderni programmi di progettazione danno una grandissima mano.

Se lo fa JLC che ha una produzione di 80.000 pezzi l'anno suddivisi in una sterminata vastità di movimenti,  perché non lo fanno anche gli altri che hanno produzioni numericamente paragonabili ed a volte superiori?

Ma poi, torno a ripetere, abbiamo visto di che movimenti parliamo?
Non si può generalizzare, ma a me la gran parte sembrano un insieme di lamierini stampati senza la minima finitura.
Nessuna ombra delle più elementari lavorazioni, tipo il perlage, cote de Geneve, ne anglange fatti a macchina.......
Insomma, a me non pare proprio che +manifattura + varietà = qualità.
Semmai più scelta, questo si.

È palesemente una produzione votata al massimo profitto ed ogni novità viene introdotta con lo scopo del risparmio.

Ma alla fine se gli orologio piacciono significa che va bene così.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: PESSOA67 - Gennaio 19, 2018, 10:37:08 am
io considero i nuovi calibri meno belli dei precedenti e prodotti al risparmio considerato tutto quello che avete già espresso come innovazioni tecnologiche produttive.
Allora mi domando, cosa me ne faccio di questi nuovi calibri?
Nulla..al prezzo poi scandaloso a cui vendono venduti.
Roberto
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 19, 2018, 11:47:24 am
quindi secondo voi:

Bretiling - erano meglio con Valjoux che col nuovo calibro B01
Omega  - erano meglio con l'eta 2892 che col nuovo 8500
Omega - erano meglio con Valjoux che col nuovo 9300
Tudor - erano meglio con l'eta 2824 che con nuovo calibro
IWC - erano meglio col Valjoux che con il nuovo manifattura serie 89000
ecc
ecc

boh
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: ALAN FORD - Gennaio 19, 2018, 11:48:14 am
Comunque io da produttore di prodotti tecnologici in cui qualità e prestazioni crescono in maniera esponenziale mentre i prezzi scendono, provo una invidia infinita per questi che riescono a fare prodotti più scarsi con prezzi sempre in crescita.
Di sicuro se hanno fatto nuovi calibri lo hanno fatto per guadagnarci di più non certo per fare contenti noi.
Dentro al io Ingenieur un bellissimo Sellita!!
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: PESSOA67 - Gennaio 19, 2018, 12:17:03 pm
Beh, Navitimer e Cosmonaute che montano il B01 credo avessero il Lemania ma posso sbagliare....
Roberto
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 19, 2018, 12:34:54 pm
dagli anni 80 solo il Cosmonaute quando ancora era manuale, il Navitimer era automatico col Valjoux, il Cosmonaute quando è diventato automatico mi sembra modulare su base 2892
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: PESSOA67 - Gennaio 19, 2018, 15:44:43 pm
Anche se so che sai molto più di me...di tutto un po'.... :)

http://www.breitling-museum.com/Breitling-Navitimer.html



Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 19, 2018, 17:08:48 pm
Anche se so che sai molto più di me...di tutto un po'.... :)

http://www.breitling-museum.com/Breitling-Navitimer.html

io prima del 1985/1986 non li guardo proprio, in primo luogo perchè la mia conoscenza degli orologi esclude il vintage, perchè non ho tempo di studiarlo e nemmeno mi interessa visto che non li comprerei mai.

Gli unici vintage che prendo o che prenderò in considerazione sono quelli su cui ho studiato, quindi tutto dopo il 1985.

da quando io leggo di orologi il Navitimer era automatico col 7750 e il cosmonaute manuale con il Lemania.

comunque grazie perchè rinforzare quello che si sa non è mai inutile, per esempio ho letto che il Navi automatico è uscito nel 1987....pensavo, o meglio ricordavo, almeno due/tre anni prima....
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Istaro - Gennaio 19, 2018, 17:55:53 pm
Anche se so che sai molto più di me...di tutto un po'.... :)

http://www.breitling-museum.com/Breitling-Navitimer.html

io prima del 1985/1986 non li guardo proprio, in primo luogo perchè la mia conoscenza degli orologi esclude il vintage, perchè non ho tempo di studiarlo e nemmeno mi interessa visto che non li comprerei mai.

Gli unici vintage che prendo o che prenderò in considerazione sono quelli su cui ho studiato, quindi tutto dopo il 1985.

da quando io leggo di orologi il Navitimer era automatico col 7750 e il cosmonaute manuale con il Lemania.

comunque grazie perchè rinforzare quello che si sa non è mai inutile, per esempio ho letto che il Navi automatico è uscito nel 1987....pensavo, o meglio ricordavo, almeno due/tre anni prima....

Quelli del 1985 iniziano ad avere qualche annetto, ma non sono "vintage" (termine riferito all'epoca pre-quarzo), bensì "moderni". Distinti da quelli della produzione attuale, che sono "contemporanei".
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 19, 2018, 18:03:11 pm
non direi, vintage significa almeno vent'anni, la differenza è solo concettuale e spesso si identificano per vintage quelli nati prima di noi

io ad esempio considero vintage sia il 3237 che il 3130, ed è il limite del vintage che posso amare perchè li ho amati quando erano ancora in produzione. per me quello che era già fuori produzione quando ho cominciato a studiare è "troppo vintage" :D :D
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Istaro - Gennaio 19, 2018, 18:31:25 pm
Ne abbiamo parlato in un bel topic di 6 pagine (http://www.orologico.info/index.php?topic=21263.0  :)), in cui eravamo tutti concordi nel recepire una classificazione che, al di là dei possibili distinguo personali, è quella utilizzata dagli addetti ai lavori.

(Rectius: eravamo tutti d'accordo tranne un ex forumista che, avendo l'ossessione per le novità, usava il termine vintage  in senso un po' spregiativo, per bollare come antico e sorpassato ciò che non riteneva sufficientemente nuovo  ::) )
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Istaro - Gennaio 19, 2018, 18:45:51 pm
Ovviamente, quando indichiamo come vintage  gli orologi dell'epoca pre-quarzo, non ci riferiamo in senso stretto a quelli commercializzati prima dell'avvento del quarzo (primi anni Settanta), ma a tutti quelli progettati  in quell'epoca, e quindi ancora prodotti e venduti per tutti gli anni Settanta e i primissimi Ottanta.
Prima della "rinascita" dell'orologeria svizzera, insomma (rimando sempre al topic che ho linkato).
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: marco daytona - Gennaio 19, 2018, 19:47:40 pm
dagli anni 80 solo il Cosmonaute quando ancora era manuale, il Navitimer era automatico col Valjoux, il Cosmonaute quando è diventato automatico mi sembra modulare su base 2892

Errol,
ho un Cosmonaute 24H acciaio/oro credo anni 90, però monta un manuale con base Omega a navette se non ricordo male.
Marco
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 19, 2018, 20:21:45 pm
Ne abbiamo parlato in un bel topic di 6 pagine (http://www.orologico.info/index.php?topic=21263.0  :)), in cui eravamo tutti concordi nel recepire una classificazione che, al di là dei possibili distinguo personali, è quella utilizzata dagli addetti ai lavori.

(Rectius: eravamo tutti d'accordo tranne un ex forumista che, avendo l'ossessione per le novità, usava il termine vintage  in senso un po' spregiativo, per bollare come antico e sorpassato ciò che non riteneva sufficientemente nuovo  ::) )

Tutti tranne me credo (chi si ricorda quello che ho scritto).
Il fatto poi che molti siano concordi non vuol mica dire che molti hanno ragione
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 19, 2018, 20:22:32 pm
dagli anni 80 solo il Cosmonaute quando ancora era manuale, il Navitimer era automatico col Valjoux, il Cosmonaute quando è diventato automatico mi sembra modulare su base 2892

Errol,
ho un Cosmonaute 24H acciaio/oro credo anni 90, però monta un manuale con base Omega a navette se non ricordo male.
Marco

Vero, ma io ho parlato di Navitimer
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Istaro - Gennaio 19, 2018, 20:34:13 pm
Ne abbiamo parlato in un bel topic di 6 pagine (http://www.orologico.info/index.php?topic=21263.0  :)), in cui eravamo tutti concordi nel recepire una classificazione che, al di là dei possibili distinguo personali, è quella utilizzata dagli addetti ai lavori.

(Rectius: eravamo tutti d'accordo tranne un ex forumista che, avendo l'ossessione per le novità, usava il termine vintage  in senso un po' spregiativo, per bollare come antico e sorpassato ciò che non riteneva sufficientemente nuovo  ::) )

Tutti tranne me credo (chi si ricorda quello che ho scritto).

Ho ridato un'occhiata, tu non partecipasti alla discussione.

Leggitela: è interessante e fa chiarezza sulle confusioni di termini, oltre ad approfondire molti aspetti relativi ai "cambi d'epoca" nella produzione d'orologi.

Il fatto poi che molti siano concordi non vuol mica dire che molti hanno ragione

Giusto.

Però in quella sede non abbiamo messo insieme una sterile raccolta di "secondo me".
Piuttosto, ci siamo sforzati di fare una ricostruzione storica e concettuale accurata e - penso - convincente.

La classificazione che ho fatto non me me la sono inventata, ma è diffusa nel settore. In quella sede abbiamo cercato anche di comprenderla e motivarla.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: marco daytona - Gennaio 19, 2018, 22:42:03 pm
dagli anni 80 solo il Cosmonaute quando ancora era manuale, il Navitimer era automatico col Valjoux, il Cosmonaute quando è diventato automatico mi sembra modulare su base 2892

Errol,
ho un Cosmonaute 24H acciaio/oro credo anni 90, però monta un manuale con base Omega a navette se non ricordo male.
Marco

Vero, ma io ho parlato di Navitimer

Vero!
Allora mi sa che il mio é un accrocchio?
Dice Cosmonaute sul quadrante ma Navitimer sul fondello  :o
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: marco daytona - Gennaio 19, 2018, 22:42:50 pm
Scusate il piccolo OT
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Bertroo - Gennaio 19, 2018, 22:44:20 pm
Lasciando da parte la terminologia dico che tutto ciò che ha vetroplastica e trizio insieme a me non interessa....non ho voglia di studiarli perché sono caratteristiche che non digerisco in un orologio. Non mi piacciono neanche le auto d’epoca figuriamoci.
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Errol - Gennaio 20, 2018, 07:47:57 am
Quindi interpreto quello che avreste “stabilito” nella discussione:
-ante quarzo - vintage
- dopo quarzo fino a L’altro ieri - moderni
- in produzione oggi - contemporanei

Secondo me è una fregnaccia assegnare il nome ad un’epoca.
Quindi se tra quaranta anni mi figlio dovesse comprare un orologio del 1985 comprerà un moderno?

Io resto convinto che vintage vuol dire più di venti anni, se vuoi dire ante quarzo chiamali ante quarzo (anche se fa meno chic)

Anche un pandino del 1985 è un’auto storica, per legge non per voglia...
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Istaro - Gennaio 20, 2018, 08:16:56 am
Quindi interpreto quello che avreste “stabilito” nella discussione:
-ante quarzo - vintage
- dopo quarzo fino a L’altro ieri - moderni
- in produzione oggi - contemporanei

Secondo me è una fregnaccia assegnare il nome ad un’epoca.
Quindi se tra quaranta anni mi figlio dovesse comprare un orologio del 1985 comprerà un moderno?

Io resto convinto che vintage vuol dire più di venti anni, se vuoi dire ante quarzo chiamali ante quarzo (anche se fa meno chic)

Anche un pandino del 1985 è un’auto storica, per legge non per voglia...

Non abbiamo "stabilito" alcunché.
Ci siamo sforzati di capire e fare chiarezza sulla  classificazione utilizzata dagli addetti ai lavori.

Ripeto: trovati un quarto d'ora di relax sul divano e leggiti il topic...  ;) 
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: Bertroo - Gennaio 20, 2018, 08:34:59 am
Quindi interpreto quello che avreste “stabilito” nella discussione:
-ante quarzo - vintage
- dopo quarzo fino a L’altro ieri - moderni
- in produzione oggi - contemporanei

Secondo me è una fregnaccia assegnare il nome ad un’epoca.
Quindi se tra quaranta anni mi figlio dovesse comprare un orologio del 1985 comprerà un moderno?

Io resto convinto che vintage vuol dire più di venti anni, se vuoi dire ante quarzo chiamali ante quarzo (anche se fa meno chic)

Anche un pandino del 1985 è un’auto storica, per legge non per voglia...


Concordo. Le auto di 20-25 anni sono d’epoca...per cui anche gli orologi lo considererei tali
Titolo: Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
Inserito da: claudio969 - Gennaio 20, 2018, 10:33:45 am
Quindi interpreto quello che avreste “stabilito” nella discussione:
-ante quarzo - vintage
- dopo quarzo fino a L’altro ieri - moderni
- in produzione oggi - contemporanei

Secondo me è una fregnaccia assegnare il nome ad un’epoca.
Quindi se tra quaranta anni mi figlio dovesse comprare un orologio del 1985 comprerà un moderno?

Io resto convinto che vintage vuol dire più di venti anni, se vuoi dire ante quarzo chiamali ante quarzo (anche se fa meno chic)

Anche un pandino del 1985 è un’auto storica, per legge non per voglia...

....anche nell'arte si è utilizzata una simile suddivisione, seppur il punto di rottura tra antico e moderno è stata la grande guerra, non di certo l'avvento del quarzo.  ;D
Come spesso accade è una suddivisione dei periodi, dati spesso dalle case d'arte prima ancora che dagli storici, per poter definire un oggetto, e poi nessun "prodotto" di qualità dell'ingegno umano può esser definito "vecchio" o d'epoca dopo soli 20 anni, sarebbe sinonimo di bassa qualità non più un attributo positivo, e sarebbe di conseguenza di basso interesse artistico e commerciale.
Il termine vintage è nell'orologeria, come altri sinonimi lo sono nell'arte, un attributo di qualità, una creazione di qualità che ha superato la sfida del tempo. Un orologio di appena 20 anni, o anche meno, non merita (ancora) un simil attributo.