Orologico Forum 3.0

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Topics - fansie

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Orologi e Co... / Microscultura nell'orologeria
« il: Giugno 18, 2018, 13:50:24 pm »
Apro questo topic senza essermi preparato sull'argomento, ma solo per la curiosità di avere un vostro parere su questa pratica.
Noto che ultimamente sta un pochino riprendendo campo (chiaramente, per conformazione, gli orologi da tasca, erano più idonei a ricevere questo tipo di decorazioni).
Vi piacciono? Pensate sia una particolarità interessante? Quali orologi conoscete?

Tra le recenti produzioni penso all'Aventicum di Claret, che ha un gioco di specchi, per cui la minuscola statuetta di Marco Aurelio sembra uscire dall'orologio e sembra più grande di quello che realmente è (2 mm mi pare che avevo letto).

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Novità Orologi / Berthoud edizione limitata ossidata
« il: Giugno 08, 2018, 13:42:29 pm »
Idea carina, sono sicuro che la apprezzerete. Ahahah!!!
In omaggio a una missione navale, Berthoud realizza cinque orologi con cassa in bronzo già ossidata, a vari livelli per diversificare il colore. È un po' come i jeans che vengono venduti già strappati o stinti, secondo me.
5 pezzi unici da circa 44 mm e prezzo di circa 250k... Insomma mi prendo l'orologetto ossidato tanto per levarmi un piccolo sfizio...

Comunque sia, questo orologio fa parte della moda, ormai consolidata del falso vintage. Mi chiedo io... Dove arriveremo?!! Arriveremo all'orologio nuovo, venduto col vetro già rigato e fracassato?! Ma soprattutto: quale categoria di cliente, può subire il fascino di un oggetto simile?

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Orologi e Co... / Orologi in italiano, ce ne sono sempre?
« il: Giugno 05, 2018, 20:37:22 pm »
Ragazzi, ce ne sono ad oggi, 2018, orologi a catalogo delle maison, con indicazioni in italiano (quindi calendari con scritto lun, mar, mer, ecc..., oppure ore del mondo con scritto Londra, Roma, Città del Messico, eccetera).

Troverei il minimo, da parte delle grandi maison orologiere, a fronte di ricevere migliaia di euro per oggetti che tra l'altro, spesso non hanno neppure grandissimi pregi tecnici, avere accorgimenti del genere. Tra l'altro il fatto è ancora più meschino poiché finché eravamo tra le prime economie al mondo, queste accortezze nei confronti della clientela italiana, non mancavano.

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Orologi e Co... / Scelta su crono, budget max 5k
« il: Maggio 24, 2018, 11:01:30 am »
Ebbene sì, soffro di sudditanza psicologica nei vostri confronti, perchè voi avete il crono e io no.  :D
Gradirei pertanto, vostri pareri cronografici. :D
Il budget è limitato nell'ordine dei 4/5k, meglio anche meno, sia perché ho spese a  breve (devo cambiare la macchina  :-\), sia perché non vedo il salto di qualità, tra molti crono da 3k e crono da 10k (secondo me, il vero salto di qualità sta più su, ed è del tutto fuori dal mio budget  ;)).
È parametro stringente lo smistamento tramite ruota a colonne.
Vorrei un modello da alternarlo ai miei e quindi, siccome ho già un paio di orologi di tipologia abbastanza eleganti, preferirei la via di mezzo sportivo/elegante oppure lo sportivo puro.

Vi dico subito che in cima alla lista, ci sono Cartier Pasha. Mi piace la lavorazione del quadrante e penso che è abbastanza versatile, per il mio abbigliamento. Mi piace perchè la linea non scopiazza altri mille cronografi e guarderei esclusivamente alle versioni con Fp1185. Credo di poterlo trovare intorno ai 2,5/3k.

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Orologi e Co... / Girard Perregaux, Tre Ponti d'Oro
« il: Maggio 12, 2018, 21:08:40 pm »
Nei 25 anni che seguono la morte di Breguet, il dispositivo del tourbillon cade nel dimenticatoio: l'orologeria tradizionale aveva registrato degli sviluppi tali che, anche senza bisogno dello spettacolare dispositivo, i risultati cronometrici, erano ormai diventati soddisfacenti.
Solo nel 1850 circa, l'utilizzo del tourbillon tornerà in vigore, in particolare per lo svilupparsi dei concorsi di cronometria (importante quello di Neuchatel)… dovrebbe essere appunto nato in quegli anni, il più antico orologio svizzero con tourbillon.
Uno degli orologiai che si interesserà maggiormente allo studio del tourbillon sarà Constant Girard-Perregaux e lo utilizzerà in orologi, che gli varranno 3 importantissimi premi: due medaglie d'oro all'Exposition Universelle de Paris nel 1867 e 1889 (lo stesso anno in cui veniva presentata anche la Tour Eiffel, la famosa torre assemblata di travi in acciaio a forma di palo della luce, che se invece di esser fatta in Francia, era fatta in Italia, non se la sarebbe filata nemmeno il gatto) e un Bollettino di prima Classe all'Osservatorio di Neuchatel nel 1911.
L'orologio presentato nel 1867 prevedeva, oltre al dispositivo del tourbillon, scappamento a detente e secondi morti indipendenti, che richiedevano il montaggio di un secondo bariletto di carica. L'orologiaio ricorre così, per motivi tecnici, a un disegno dei ponti che caratterizzerà fortemente l'estetica dell'orologio, l'utilizzo di tre ponti: il primo per il bariletto di carica, il secondo per la ruota centrale, il terzo per il tourbillon.
Le prime creazioni, che si possono datare intorno al 1860, prevedevano ponti lisci (il primo in assoluto aveva i ponti in argento, tutti gli altri in oro, i "Tre ponti d'oro", che daranno il nome al famoso tourbillon di GP).

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Orologi e Co... / Vianney Halter e le sue creazioni
« il: Maggio 06, 2018, 13:43:56 pm »
Penso sia l'Orologiaio contemporaneo (tra quelli di altissimo livello) più criticato dagli appassionati, sia per i suoi prezzi spesso ridicoli, sia perché talvolta, nell'arco della sua carriera, non ha portato a termine (oppure li ha portati a termine, ma con alcuni difetti) progetti da lui iniziati (e forse anche da molti incompreso, per la forza stilistica delle sue creazioni).
Se sulle "missioni incompiute" si può chiudere un occhio poiché in fondo, l'idea geniale è nata dalla sua mente (tra l'altro ricorda un po' qualche artista del passato che iniziava le sue opere, salvo poi abbandonarle per iniziare una nuova, oppure dipingere su un dipinto terminato per risparmiare una tavola… lo ha fatto anche il grande Leonardo da Vinci  ;D )
Invece sui prezzi non lo si può giustificare. L'appassionato di orologeria artigianale bada al sodo, non gli interessa una scritta per farsi figo in ufficio e condanna le prese in giro delle multinazionali del lusso che offrono poco al prezzo di tanto. Pertanto, se ti comporti alla stessa maniera, non puoi essere giustificato.

Per correttezza di informazione, ho sottolineato le note negative. Adesso volevo invece condividere con voi, ciò che mi attira tantissimo di questo grande Orologiaio. Può sembrare stranissimo che ad un amante di Roth o di Voutilainen, possa piacere VH, tanto è diverso il frutto del loro lavoro, se ci limitiamo a giudicare, la sola estetica di un loro lavoro finito, ma per me ci sono degli aspetti che combaciano e che pongono Vianney Halter in cima alle mie preferenze, in assoluto. Per fare ciò, VH tocca tutti e tre i punti che solleticano le mie corde.
Il primo: avere una cifra stilistica personale. Su questo punto penso che non ci siano dubbi, un VH si riconosce da lontano. E' riuscito a creare delle linee, che potremmo definire "moderniste" o meglio "futuro anteriore", ovvero stanno a metà strada tra l'orologeria classica e quella futuristica (e anche quando è stato chiamato a lavorare per altri, c'è sempre stata la sua firma stilistica, non è mai sceso a compromessi: un Harry Winston o un Goldpfeil o un Cabestan di VH, hanno al 100% le forme e la genialità di meccanica dei VH).

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Orologi e Co... / Pierre Jaquet-Droz, Maestro dei Robot
« il: Aprile 26, 2018, 22:25:04 pm »
Pierre Jaquet-Droz nasce nel 1721 a La Chaux-de-Fonds, nel cantone di Neuchatel. Il padre era agricoltore, mentre il nonno e molti amici di famiglia erano orologiai. Frequenta la facoltà di filosofia all'Università di Basilea, dove studia matematica e fisica (è là che conosce i matematici Bernouilli, sia il padre che il figlio, che contribuiranno a far crescere in JD la passione per la costruzione di macchine automatiche). Presto abbandona la vocazione religiosa per dedicarsi agli orologi e nel 1738 inizia a lavorare sulle pendole, pur facendo capire la propria passione per gli automi. Nel 1753 ha grande successo la sua dimostrazione sugli automi, tenuta a Parigi. Nel 1755 perde la moglie e uno dei due figli. Da quel momento, si dedica completamente alla sua vita professionale. E' così che tra il 1758 e il 1759, intraprende un viaggio per promuovere le sue creazioni, che vedrà l'apice del suo successo quando viene ricevuto da Ferdinando VI, re di Spagna. In quell'occasione rischierà di essere arrestato (è il periodo dell'inquisizione) per i suoi automi e dovrà dare spiegazioni sul funzionamento del meccanismo all'interno. Il re di Spagna viene talmente colpito dalle creazioni dell'orologiaio che deciderà di pagare per intero le spese del lungo viaggio, oltre ad omaggiarlo di 500 luis d'or. Forte di questo tesoretto, potrà dedicarsi completamente alla costruzione dei suoi automi.
E' tra il 1767 e il 1774 che vedranno la luce i suoi 3 automi più famosi: The Draughtsman (2000 componenti), The Musician (2500) e il capolavoro assoluto The Writer (6.000 componenti, un automa capace di riprodurre su 3 righe un testo di massimo 40 caratteri). Tutti e 3 i robot, costruiti con l'aiuto del figlio Henri Louis (1752-91) e del "figlio adottivo" (figlio del vicino di casa) Frederic Leshot (1746-1824) sono conservati al museo d'Arte e di Storia di Neuchatel.

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Novità Orologi / GP e H.Winston triassiali
« il: Aprile 14, 2018, 16:11:33 pm »
Soprattutto il primo, merita un topic tutto suo. Sono passati un po' in sordina, almeno per me che sono fuori dai giri delle fiere dell'orologeria, questi due orologi complicatissimi.
Il primo è la ripetizione minuti con tourbillon triassiale di Girard Perregaux, che è un record mondiale, in quanto fino a questo momento, nessuno aveva sommato queste due complicazioni (considero, anche se non lo è nella teoria, il tourbillon una complicazione).
Per ospitare tutto questo, l'affissione di ore e minuti, è stata posta in questa maniera.

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Orologi e Co... / Quadranti smaltati, tipologie
« il: Marzo 03, 2018, 18:32:41 pm »
Tra il bellissimo topic di Stefano SM dove si mostravano gli JLC smaltati, quello di Bonimba sui Breguet dove si sfidano quadranti guilloché e grand feu, quello aperto sui tasca da Idomeneo, m'é presa voglia di scrivere sulle tecniche di pittura dei quadranti. Provo a descrivere quelle che conosco, confidando nei vostri interventi.

GRAND FEU
Come da traduzione grande fuoco, per le alte temperature a cui viene cotto lo smalto (800/900 gradi). Appunto la polvere di smalto, composta da microscopici frammenti di vetro, viene distribuita uniformemente sul quadrante (deve essere applicata anche sul retro) e il quadrante viene cotto. Si lascia raffreddare lentamente e poi si ripete più volte. Gli strati sovrapposti, danno un colore profondo e intenso. Il raffreddamento lento comporta che la realizzazione richieda più giorni. Inoltre basta un piccolo errore, o un po' di sporco e polvere, per buttar via il lavoro.
Come esempio posto questo Lange (anche perché credo che Lange vada poco oltre).

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Orologi e Co... / Louis Elysée Piguet
« il: Dicembre 07, 2017, 19:40:33 pm »
Louis Elysee Piguet (1836-1924) entra di diritto nella storia dell’orologeria, sia per le sue invenzioni talvolta poco appariscenti ma estremamente funzionali che, soprattutto, per la sua abilità nel campo delle complicazioni. Pur rimanendo spesso in secondo piano (in molte occasioni i suoi movimenti, o i suoi orologi finiti saranno venduti con altro nome, alcune volte senza la sua firma in nessuna parte dell’orologio, altre volte con delle iniziali segrete) possiamo annoverarlo come il migliore, di una lunga stirpe di eccellenti orologiai che porteranno quel nome.

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Orologi e Co... / Cosa ne pensate degli scheletrati da Kurt Schaffo?
« il: Settembre 20, 2017, 19:23:38 pm »
Ragazzi, cosa ne pensate degli scheletrati da Kurt Schaffo? Secondo voi (magari qualcuno di voi ha toccato con mano), la qualitâ delle scheletrature puó competere con i top di categoria (Vacheron, Patek, Breguet)? Ne avete mai visti dal vivo? Parlo non solo a marca sua,anche i suoi lavori in Piaget, AP, Zenith, Montblanc.. i Grossmann non li apprezzo sono scheletrature di tipo moderno)? Vedo usa spesso il F.Piguet 71 e ne sono passati 5 o 6 sui siti di aste negli ultimi anni, venduti spesso intorno ai 6mila... che alla fin fine per un oggetto lavorato a mano da lui...

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Orologi e Co... / Modelli degli ultimi 20 anni
« il: Agosto 06, 2017, 17:33:19 pm »
Quali sono gli orologi con design nuovo,  prodotti negli ultimi 20 anni che preferite? Chi c'ha provato a lanciare qualche cassa o qualche quadrante con una bella linea? Chi secondo voi c'è riuscito e chi no? ... c'è chi non è stato in grado in due decenni di disegnare una nuova cassa ma ci propone in tutte le salse le solite forme... c'è chi ha ripreso linee anni 50 per lanciare nuove collezioni... chi ha ripreso disegni mai prodotti degli anni 70/80...
... pertanto premiamo chi almeno, c'ha provato a innovare le linee. :)
Lasciando stare le innovazioni tecniche  (pochissime), ma come linea estetica qualcosa di bello si è visto? C'è qualche orologio che non sia una rivisitazione di uno prodotto precedentemente che davvero vi piace, lanciato nel mercato dopo il 1997 (per comoditá ho fatto il conto a 20 anni)? Oppure solo gli indipendenti hanno fatto vedere qualcosa? Secondo il mio modesto parere, pur con i difetti delle produzioni moderne (in primis le dimensioni) qualcuno ha fatto piú di altri. Sono davvero curioso di conoscere le impressioni di chi segue l'orologeria da piú tempo di me.

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Il Caffè di Orologico / Presentazione
« il: Aprile 07, 2017, 16:13:02 pm »
Ciao a tutti! Mi chiamo Federico! Sono di Siena, lavoro all'isola d'Elba e ho 33 anni. Da qualche anno vi leggo e ne approfitto per farvi i complimenti per la passione e per la competenza! Mi piacciono gli orologi, ma non ne capisco molto, quindi il mio apporto al forum sará modesto (praticamente  è meglio che sto zitto a ascoltarvi, invece di dire fesserie). Spero di non aver infranto il regolamento con questo mio topic, nel caso mi scuso. Ciao a tutti!

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