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Post - Fabrizio Rotoloni (persson)

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Orologi e Co... / Re:Sull'affissione non convenzionale
« il: Luglio 04, 2020, 13:41:05 pm »

ma nel caso di questo Hermes che utilita' ha sospendere il tempo per poi farlo recuperare dalla memoria meccanica...
Solo un modo romantico e simbolico di avere l'impressione di poter fermare il tempo in momenti speciali... Bella idea ma secondo me non interpretata in modo fantastico, se avesse avuto una affissione tipo Mercator ed anche le lancette delle ore e minuti fossero scomparse come quella retrograda della data, lasciando il quadrante totalmente sgombro avrebbe avuto maggior senso.

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Orologi e Co... / Re:Sull'affissione non convenzionale
« il: Luglio 04, 2020, 13:30:29 pm »
E come si fa a non mettere anche questo, con il nostro Bel Paese in bella vista!

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Orologi e Co... / Re:Sull'affissione non convenzionale
« il: Luglio 04, 2020, 13:15:20 pm »
Molte immagini sono andate perse, quindi se era stato postato e mi è sfuggito mi scuso ma fu uno dei primi orologi con "lettura strana"  :D che colpì la mia attenzione, per estetica e buon gusto in quanto tributa, affidando la lettura del tempo ad un compasso da carteggio nautico, la giusta importanza dovuta ad un grande cartografo... Il Vacheron Constantin Mercator, uno degli smalti più belli e complessi mai realizzati e dentro, guarda caso , il JlC 920  ;)


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Orologi e Co... / Re:L’unicità del RO 5402
« il: Luglio 04, 2020, 11:56:56 am »
Comunque Roberto, riguardo al Duometre sono stato molto sintetico ed anche superficiale perché ieri avevo poco tempo, ho comunque ritrovato su un numero dell'orologio del 2008 un articolo molto completo sul primo Duometre presentato, quello con la cronografia (l'orologio fotografato era un prototipo, anche se in veste definitiva), con una disamina molto completa ed accurata del funzionamento del calibro.
Tra poco esco dal lavoro e più tardi magari posto un paio du foto e vi chiedo due cose...

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Orologi e Co... / Re:Sull'affissione non convenzionale
« il: Luglio 04, 2020, 05:44:34 am »
E poi c'è questo. A me è una complicazione che affascina tantissimo, purtroppo montata solo in orologi a mio avviso inguardabili o tipicamente lady. L'affissione in sè è tradizionale, il movimento delle lancette no. E' infatti possibile "sospendere il tempo" e portare le sfere in posizione a V come in fotografia. La base tempo avanza normalmente e dopo un periodo in cui hai "fermato il tempo" premendo un pulsante al 9 l'orologio si rimette all'ora corretta.


E' il Le Temps Suspendu di Hermes.

vedendolo mi é tornato in mente un prodigio meccanico realizzato circa 12 anni non da un nome del sacro dell'orologeria  ma dalla Maurice Lacroix... il Memore1... il primo orologio meccanico con una "memeria"!... che permette grazie ai suoi 604 componente ed una meccanica complessissima di poter passare dalla lettura del tempo continuo a quella del tempo cronografico (sia attivo che stoppato) soltanto premendo un pulsante coassiale alla corona... tutte le volte che si vuole... e utilizzando quindi le uniche tre lancette presrenti (o meglio due, perché quella delle ore é sostituita da un disco in zaffiro).

https://www.orologidiclasse.com/maurice-lacroix-memoire-memoria-meccanico/

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Orologi e Co... / Re:L’unicità del RO 5402
« il: Luglio 03, 2020, 16:21:21 pm »
anche questo é vero, peró credo che il successo iconico che alcuni oggetti hanno assunto (e non mi riferisco necessariamente al solo mondo dell'orologeria) sia derivato in buona parte da quanto dici ma anche da un "momento storico propizio" dove anche le persone a cui questi prodotti erano rivolti erano piú predisposte ad accettarli... la frenesia, i folli ritmi di aggiornamento odierni che ormai sono "normali" nelle nostre menti, quel pessimismo inconscio anche se di fatto vivi dignitosamente che comunque ci affligge, non aiuta, ed anche delle idee valide e di pari portata a quelle avute per un Royal Oak o per una Porsche Carrera, oggi penso attecchirebbero non bene o comunque non arriverebbero a dove sono arrivate... e su questo, anche i progettisti/designer poco possono fare.

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Orologi e Co... / Re:L’unicità del RO 5402
« il: Luglio 03, 2020, 15:56:43 pm »
esattamente... quindi tirando un po' le somme, l'immoblitá (tipo utilizzare uno stesso calibro per decenni) non é bella come cosa... ma d'altra parte non possiamo aspettarci poi chissá cosa... basta rendersene conto e farsene una ragione, tutto qua.

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Orologi e Co... / Re:Calibro Jaeger Le Coultre 920
« il: Luglio 03, 2020, 15:25:00 pm »
che ti dico... sognata non me la sono sognata e la so da tanti anni... ma non escludo neppure che all'epoca qualcuno me la abbia raccontata e fosse una cosa inventata... cerco di fare qualche ricerca... ed attendo altri riscontri come il tuo  ;)

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Orologi e Co... / Re:Calibro Jaeger Le Coultre 920
« il: Luglio 03, 2020, 15:00:56 pm »
Quanto al materiale per il Royal Oak, io ricordavo una cosa ma probabilmente é piú una leggenda metropolitana che un fatto vero.
Ricordavo che anche se resi disponibili non contemporaneamente, l'acciaio venne comunque prezzato fin al suo esordio ad un prezzo molto simile al potenziale modello in oro... e questo continuó a farlo preferire anche quando il modello in oro venne immesso sul mercato, perché poter spendere una cifra simile per un oggetto in acciaio, fregandosene di prenderlo in oro massiccio, diventó una specie di "nuova frontiera della ricchezza" ed anche questo contribui alla "mitizzazione" di questo modello.
Risulta anche a voi questa cosa?

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Orologi e Co... / Re:L’unicità del RO 5402
« il: Luglio 03, 2020, 13:22:36 pm »
Grazie dei dettagli leo.
Avevo mal interpretato quanto avevi scritto Roberto, quanto a JLC, indubbiamente é un brand molto attivo ma anche loro di "poesia" ne fanno tanta... direttamente dal loro sito per il Duometre:
ispirazione dagli uccelli  (dual-wing)... genesi dell'idea abbastanza forzata a mio modo di vedere, nel senso che sa tanto di marketing che di ispirazione vera.
due meccanismi indipendenti, uniti da un unico organo regolatore, questo, a loro modo di dire assicurerebbe maggior precisione ma, é dimostrato? una volta c'erano le gare di cronometria come riscontro, oggi mi sembrano cadute in disuso...  l'organo regolatore, che trasforma il moto continuo della molla del bariletto in impulsi (modo alternato) é unico, la precisione arriva tutta da lí, il resto sono leve ed  ingranaggi e nel creare due meccanismi indipendenti io vedo un maggior numero di parti meccaniche in movimento, leggi maggior dispendio energetico, maggiori attriti, maggior manutenzione richiesta.
grande attenzione anche ai più piccoli dettagli. La decorazione di ogni pezzo richiede padronanza tecnica e pazienza infinita. Una moltitudine di tecniche ad alta precisione è utilizzata per decorare a mano il movimento di ogni orologio... che ti devo dire... sarei curioso di vedere con i miei occhi la decorazione di un intero calibro.
Vedi, secondo me toniamo al solito discorso... questo mondo, per tanti versi anacronistico, é ormai saturo da tantissimo tempo... non c'é piú nulla da inventare secondo me... e se qualcosa ci si inventa (tanto di merito!) lo si fa a "processo inverso"... nel senso che oggi ci si deve mettere a tavolino e dirsi: "ok pensiamo a qualcosa di nuovo (inteso come diverso) da produrre"... una volta non era cosí perché ogni complicazione nasceva da esigenze reali a cui veniva richiesta una soluzione ed a tavolino ci si si sedeva per risolvere questi problemi.
Oggi, ma potremmo dire da tanti decenni, le esigenze non ci sono piú e quindi anche l'innovazione e le nuove invenzioni, se ci sono... sono abbastanza fini a se stesse e piú che altro meri esercizi di stile.

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Orologi e Co... / Re:L’unicità del RO 5402
« il: Luglio 03, 2020, 00:46:11 am »
faccio alcune considerazioni, conscio del fatto che ho un buco nero nelle conoscenze piú o meno recenti, quindi perdonatemi se dico cose inesatte o poco puntuali o se chiedo cose, che potendo sembrare banali potrebbero essere scambiate per domande retoriche.
Non conosco l'attuale produzione JLC peró non stento a credere che siano molto attivi in ricerca e sviluppo, mi chiedo peró quali siano i risultati o le innovazioni raggiunte e lo chiedo perché, nel mondo della meccanica e micromeccanica (nello specifico applicata al mondo orologiero ma anche piú in generale) credo che i potenziali raggiungibili in termini di innovazione, nuove funzionalitá, utilizzo e sperimentazione dei materiali piú disparati sia siano quasi del tutto raggiunti o addirittura esauriti, ricordo nei miei ultimi anni di interesse che giá allora le cose ristagnavano e rifiniture per novitá venivano proposti oggetti, abbastanza inutili, esercizi di stile piú che altro fini a se stessi, tipo calibri con 3 o 4 tourbillon.
quando scrivi:
E prediligono la tecnica ai fronzoli, si vede anche dalle rifiniture dei movimenti
cosa intendi di preciso? se vogliamo essere sinceri le rifiniture, piú che tecnica sono fronzoli... il 920 sarebbe stato un eccelso calibro da un punto di vista tecnico anche senza quel perlage in differenti diametri, senza la lucidatura o l'anglage dei ponti... in definitiva senza quasi tutto quello che, ad esempio, richiede lo standard del Punzone di Ginevra, o sbaglio?
Sull'immobilismo delle case si certo hai ragione, l'ho scritto pure io che sicuramente riguarda un po' tutte, peró non farei di tutta un erba un fascio ed... essendo di parte, non concordo molto sul discorso Zenith.
Si Zenith dal dopo quarzo, quindi dai primissimi anni ottanta é di fatto solo El Primero, ed Elité (non lo dimenticherei comunque perché é un calibro che ha il suo dire, nulla di che ma certamente degno di essere ricordato e considerato).
Per moltissimi anni é stato cosí e poco é stato fatto per innovare, fasi di luna, calendario completo e... basta per tanti anni... per tanti motivi, si rinasceva dopo quasi la morte assoluta, il mercato degli anni 80-90 era quello che era, si fornivano altri brand, Rolex in primis, ma anche qualcosina ad Ebel, Panerai, Parmigiani (Movado lasciamo stare che era dello stesso gruppo ed altre di certo mi sfuggono).
Poi é arrivata l'acquisizione da parte di LVMH ed é iniziata l' "Era Nataf" (perché che piaccia o meno di Era si tratta, in quanto il pre-Nataf ed il, o meglio "i" post-Nataf, non hanno nulla a che fare con quanto accaduto in quegl'anni) e qui direi che l'immobilismo é decisamente venuto meno, questo calibro é stato proiettato nel mondo delle complicazioni di altissimo livello (che sia stata la strada giusta o meno é tutto da ragionare e qui le opinioni potrebbero tranquillamente spaccarsi) ed abbiamo potuto vedere un fiorire di nuovissimi calibri su base EP che di certo ricerca e sviluppo lo hanno richiesto, calendario perpetuo, la  scheletratura dello scappamento (che di per se non aggiunge nulla ma ha richisto diverse riprogettazioni per integrare alcuni ponti direttamente nella plaitina e molti calcoli perché la stessa fosse strutturalmente solide nelle zone di massima scheletratura), tourbillon, ore del mondo con svegliarino, ripetizione di minuti, rattrapante, "una sorta" di foudroyante, date retrogradanti e grandata, tourbillon montato su gabbia giroscopica, con un livello finitura estetica dei calibri, che seppur industriale ha il suo rispettabile perché (perlage totale su platina e ponti, viti di regolazione al blu e/o in oro a seconda dei casi, coté de Geneve  sulle masse oscillanti, ecc. ecc.).
A  tanta cura interna si é accompagnata sempre anche tanta "particolaritá" (diciamo cosí, per essere buoni) estetica dei quadranti, delle scale di lettura e perfino di intere collezioni (Defy Extreme... su tutte), vuoi perché si puntava a determinati mercati, che culturalmente hanno gusti e canoni estetici ben diversi dai nostri... ma anche possibilitá e volontá di spesa molto ben differenti dalle nostre, vuoi, forse, perché il gusto estetico di Nataf  tendeva in quella direzione (cmq, per vari motivi, ne paga e ne pagherá lo scotto, spero per lui di sbagliarmi ma... per tutta la vita).
Sul post-Nataf, direi che salto, che ben che va vedo, qui si, immobilismo e leggo spesso di concetti quali "esemplificazione" (vedi il nuovo calibro 3600 "El Primero 2") che considerando la miseria di informazioni e immagini presenti in giro,  mi fanno pensare a nulla di buono (spero di sbagliare anche qui).
Quindi ecco in definitiva, non mi sentirei di dire che Zenith abbia vissuto (o sopravvissuto) solo della poca rendita di un calibro ormai vecchio di 50 anni.
Quanto all'orologeria di avanguardia, non é mai stata minimamente nelle mie corde (sono un classico di impostazione, giá digerisco poco o niente le casse di forma...immaginarsi il dentro :)) ma al di la di quelli che sono i miei gusti che nulla spostano, penso che potrá restare  per alcuni, parecchi pure, appassionati una interessantissima nicchia... ma non di piú, nel senso che non riesco a vederci la naturale evoluzione ed il futuro di questo mondo, che ha da sempre nel suo DNA un imprescindibile legame con le sue origini e la tradizione storica (che sono anche quegli aspetti che, a discapito della grande innovazione tecnica nelle produzioni, permettono a questi Signori, ancora "di gabbarci" spesso e volentieri  :D).

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Orologi e Co... / Re:Cosa indossiamo oggi?
« il: Luglio 02, 2020, 21:51:02 pm »
Complimenti per il Longines, molto carino e gradevole per essere un orologio "muscoloso" e specifico.

Fantastico il Seiko, é davvero molto elegante, mi piace la cassa ed anche il quadrante, pur nella sua asimmetria resta molto elegante e luminoso, in piú le lancette a foglia, quella dei secondi sottilissima al blu ed i numeri romani fanno il resto, in tal senso.
Apprezzo molto anche l'inidicazione della riserva di carica, ovviamente! ;D
Poco da dire, i Giapponesi non scherzano mai in nulla, anche su oggetti non necessariamente premium e immagino che é un oggetto che vale tutti i soldi che costa.
Di lato B com'é?

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Orologi e Co... / Re:L’unicità del RO 5402
« il: Luglio 02, 2020, 21:41:10 pm »
parole sacrosante Stefano! E la cosa riguarda un po' tutti, chi piú e chi meno...
Ale hai perfettamente ragione ma il punto non credo sia non sono stati "capaci" anzi, per le macchine odierne le tolleranze richieste per un ottimo calibro sono quasi grossolane ... io credo che in parte abbiano semplicemente adottato la tecnica del "cavallo che vince non si cambia", potendosi adagiare sugli allori come dice Stefano ed in parte l'alone di mito che si é diffuso intorno a questo calibro (mito basato su aspetti solidi ed oggettivi) abbia fatto il resto... a tutto vantaggio loro.

ah, una domanda, questi RO hanno la corona che si chiude semplicemente a pressione o ha un qualche sistema di serraggio, tipo a vite come Rolex?

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Orologi e Co... / Re:prezzi... inflazione o pazzie?!?!?!
« il: Luglio 02, 2020, 05:40:05 am »
ciao, nessuna delusione, é verissimo quello che dici, si vede anche nel filmato, eccola ma credo che a differenza di quella che puoi vedere nel filmato attuale, fosse molto meno automatizzata e potesse applicare solo rubini di un'unica dimensione, oggi invece ne hanno una che ha una multi-testa che installa tutti i vari formati necessari.
In questi video, vecchi e nuovi, si percepisce comunque che cercano di dosare la modernitá e con la "poesia" :D

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Orologi e Co... / Re:L’unicità del RO 5402
« il: Luglio 01, 2020, 23:54:17 pm »
ora ho le idee piú chiare nei confronti delle varie referenze dei RO e su questo 920 di JLC, indubbiamente notevole per l'epoca, sotto ogni aspetto e la sua longevitá ne é testimonianza.

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