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Gli Orologi => L'Angolo tecnico => Topic aperto da: mbelt - Aprile 25, 2015, 10:34:33 am

Titolo: Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 25, 2015, 10:34:33 am
Questo topic vuole raccogliere pareri, informazioni, immagini emozioni sulla complicazione denominata "ripetizione minuti" e suoi suoi derivati, la piccola e la grande suoneria.
Non ho dubbi nel ritenere la ripetizione minuti la vera regina delle complicazioni negli orologi da polso, e non solo per la complessità e l'estrema qualità delle componenti e del montaggio che richiede il suo funzionamento, ma anche per un fascino che deriva dal fatto che con essa si sconfina negli aspetti acustici, nell'analisi di una melodia semplice, del ritmo, del volume, della ricchezza e profondità delle note, della qualità del suono, della ricchezza o meno di toni. Tutti aspetti che vanno molto oltre l'ambito strettamente orologiero.
Ci vorrà tempo, anche a me lo anticipo subito, non è argomento semplice, tutt'altro.
La ripetizione minuti è una suoneria. Esistono vati tipi di suonerie: le sveglie (da polso svegliarini, orologi a due corone che ebbero molta fortuna negli anni 50, grazie a JLC e Vulcain, soprattutto), la ripetizione a ore, quella a quarti, quella a cinque minuti, quella minuti, le piccole e grandi suonerie (in ordine crescente di complessità).
La parole "ripetizione" indica che si tratta di un dispositivo a richiesta che batte le ore, i quarti, e i minuti dall'ultimo quarto. In sostanza trasforma in note musicali la posizione delle lancette sul quadrante. Lo scopo è evidente: far conoscere l'ora senza leggerla sul quadrante, al buio, quando non esisteva la luce elettrica.
Infatti se già nel 18° esimo secolo vi erano orologi a ripetizione, il 19° secolo è stato il secolo delle ripetizioni minuti. Breguet diede forma, tra la fine del 700 e l'inizio dell'800 alla ripetizione nel design moderno con cui la conosciamo, con i timbri fatti a sottili fili metallici che circondano il calibro, e su cui battono i martelletti.
La ripetizione a minuti in particolare è assai complessa. Vi sono tre camme a chiocciola di forma molto molto elaborata che si muovono assieme alle lancette dell'orologio, ruotando ad ogni minuto. Quando si aziona la slitta della ripetizione al tempo stesso accadono due cose: si carica una molla supplementare e si dà inizio al complesso e lungo movimento degli ingranaggi dedicati alla suoneria, alimentati dalla molla stessa. Vi sono tre rastrelli che hanno il compito ciascuno di leggere la posizione della camma delle ore, di quella dei quarti e di quella dei minuti. In sostanza, il numero di note eseguito sui di solito due timbri dipende da quale è la distanza con cui il dito dei rastrelli si appoggia a ciascuna delle camme sopracitate, e questo dipende dalla posizione delle stesse, che a sua volta è legata a quella delle lancette. Sull'altro lato dei rastrelli vi sono dei denti che scorrendo muovono dei nottolini che sono collegati ai gong facendo sì che colpiscano i timbri. Naturalmente i primi a colpire un gong sarà il rastrello delle ore, segue quello dei quarti, che deve azionare in sequenza entrambi i timbri, e poi quello dei minuti che aziona il martelletto sul timbro di suono più acuto. Generalmente con due timbri abbiamo: una nota grave ripetuta per il numero delle ore; un suono acuto/grave per segnalare i quarti trascorsi dall'ultima ora, ed infine una nota acuta per segnalare i minuti trascorsi dall'ultimo quarto. Ovviamente se non ci sono quarti essi non vengono suonati(ad esempio alle 8h e 7 minuti, si udiranno 8 note gravi, una pausa, e 7 note acute). Se smontiamo il quadrante di una ripetizione minuti classica, vediamo al centro sotto il centro delle sfere, le tre camme a chiocciola citate, una sull'altra. In cima quella a forma di stella di mare dei minuti, sotto quella dei quarti, e sotto ancora quella delle ore. Perifericamente notiamo i rastrelli citati. Quando spingiamo la slitta a fondo corsa, viene eseguita la posizione di lettura, cioè i rastrelli si posano con le loro dita sulle camme rispettive. Quando rilasciamo la slitta i rastrelli tornano ruotando alla posizione iniziale ma ciascuno deve prima azionare i nottolini dei gong. A seconda di quanti rintocchi sono necessari la molla si carica più o meno, e lo notiamo dalla diversa corsa della slitta.
Tutto questo fa già capire la precisione che è richiesta da questi componenti nella loro realizzazione, e nei loro movimenti ed interazioni. In particolare nelle piccole dimensioni di un orologio da polso le distanze fra un minuto e l'altro sono minime, basta un nonnulla perché l'esecuzione non sia corretta.
Ma non basta quanto descritto per comprendere come funziona la ripetizione minuti. Esiste un dispositivo chiamato sorpresa, che si attiva ogni volta che devono essere battuti 14 minuti, per impedire al rastrello di finire al quarto successivo, e che si disattiva quando si arriva al nuovo quarto. Poi vi è un meccanismo regolatore che ha il compito di regolare lo svolgimento della molla della ripetizione, che altrimenti si scaricherebbe troppo velocemente. Il ritmo va rallentato e reso costante, in genere e tradizionalmente si usa una ancora a questo scopo, ma come vedremo esistono regolatori a volano inerziale, e altri ancora più sofisticati.
Questo gioco di camme e di rastrelli si trova generalmente sotto il quadrante, mentre sul retro solitamente si vedono i martelletti e sovente si intravvedono i timbri, ma come vedremo molte altre soluzioni sono possibili.
Ma non abbiamo ancora esaurito la complessità della realizzazione di questo meccanismo. Infatti per avere un buon suono, note cristalline, bisogna accordare i timbri. Essi sono realizzati in una lega di acciaio la cui esatta composizione è un segreto di ciascuna casa. Una volta aver ricavato ciascun timbro, a mano bisogna asportare lentamente materiale finché non si ottiene la nota desiderata. Ovviamente questo procedimento è lungo, basta asportare troppo materiale per dover rifare tutto da capo, e soprattutto lo deve fare un orologiaio dotato di "orecchio assoluto", diciamo di una particolare sensibilità alle note musicali, che poche persone hanno. I martelletti poi sono un'altra sfida realizzativa: essi sono solitamente lucidati a specchio, e devono colpire i timbri in modo secco,e rapidissimo, con debole forza. I timbri devono essere perfettamente fissati altrimenti il risultato acustico è pessimo. Poi è evidente che dimensioni, materiale, e forma della cassa hanno un ruolo fondamentale sul risultato acustico. È noto che il platino è il peggiore dei metalli che si usano in orologeria, perché la sua alta densità assorbe il suono. Molto meglio l'oro rosa, ma ancora meglio è l'acciaio, e meglio ancora il titanio. Ciò nonostante per ragioni commerciali la più parte delle ripetizioni da polso sono in platino, perché è difficile spiegare ai clienti che un orologio tanto costoso sia un metallo meno nobile. Questo è un tipico esempio di deriva commerciale a giudizio di chi scrive.
In genere i ripetizione minuti non sono protetti dall'umidità, proprio per non smorzare troppo il suono già debole in una cassa di un orologio da polso. Ovviamente con le maggiori dimensioni di un orologio da tasca si ottiene un risultato migliore in termini di suono e di volume dello stesso. La velocità dei rintocchi deve essere regolata in modo da essere conteggiati con facilità da chi ascolta, ma senza impiegare troppo tempo (in genere ci vogliono una ventina di secondi per il numero di battute superiori, cioè alle 12.59).
Naturalmente con un tasto rispetto alla slitta aumenta la complessità. Perché i casi sono due:1) l'orologio, magari perché ha anche una Sonnerie grande e petite, ha un suo bariletto già carico assieme a quello del treno del tempo, e questo comporta una serie di problemi che vedremo in seguito; 2) oppure, come il JLC nuovo Master Ripetizione fly tourbillon extrapiatto presentato a Ginevra a gennaio di questo anno, l'azione sul tasto deve anche caricare la molla della suoneria...non facile ed infatti molto raro.
Più facile l'azionamento della suoneria tramite rotazione della lunetta ( esempio il Roger Dubuis Excalibur 45 perpetuo istantaneo, ripetizione minuti, tourbillon, ora non più in porduzione, ma anche altri orologi).
Un'altra variazione è la ripetizione decimale: in questo caso si suonano le ore, le decine di minuti ed in ultimo i minuti dall'ultima decina.

Da questa base poi si possono aggiungere ulteriori complicazioni. Dalla descrizione sommaria del meccanismo fatta sarà già chiaro che muovere le lancette dell'orologio mentre è in funzione la suoneria significa danneggiare seriamente il meccanismo. Per questo già molte ripetizioni minuti, le prime penso di AP, hanno un meccanismo che inibisce la regolazione dell'ora mentre la suoneria è in funzione.
Poi vi sono ripetizioni minuti ( sempre AP, ma anche JlC) che annullano la pausa quando non vi sono quarti da battere. Altre ripetizioni minuti sono dette a carillon, perché hanno almeno tre martelletti e tre timbri, cioè tre note, che in genere si ascoltano tutte quando si battono i quarti. Ci sono pure ripetizione con i timbri "cattedrale". I timbri cattedrale sono come quali normali ma più lunghi. In questo modo si ottiene una maggiore risonanza. Ovviamente questo comporta una dimensione maggiore dell'orologio ( uno dei primi con questa soluzione deve essere stato il Patek 5074, con cassa di 42 mm). A me la ripetizione con timbri cattedrale non piace come suono, troppo prolungato, e ho scoperto che non piace neppure a Philippe Stern.
Poi ci sono ripetizioni con altre differenze. Vi sono ripetizioni minuti che si attivano con un tasto anziché con la slitta.

Ma non è finita. Infatti negli ultimi anni abbiamo visto ripetizioni da polso con leveraggi di disegno diverso, soprattutto a livello di rastrelli mentre le camme sono sempre le stesse. Vi è chi come Journe, ma anche JLC, per fare due esempi, ha modificato la forma dei timbri, piatti, e la forma dei gong (martelletti) e li ha collegati a vista sul quadrante, con i timbri a contatto del vetro zaffiro. In questo modo sembra che il suono arrivi ad un volume maggiore all'orecchio, anche con orologio al polso, in quanto non vi è di mezzo il calibro.

E ora veniamo alle suonerie, grande e piccola. La grande e piccola suoneria sono ripetizioni minuti che si possono azionare in genere con un tasto, ma che suonano volendo automaticamente all'ora e ai quarti. La grande e la piccola suoneria differiscono proprio dal fatto che la piccola batte le ore allo scoccare dell'ora, e batte i quarti ad ogni quarto, senza ripetere il numero delle ore. Esistono in genere due interruttori: uno comanda la ripetizione minuti, l'altro è un selettore che consente di scegliere tra "grande", "piccola" suoneria, e "silenzio".Non stupirà che design sia quello di una ripetizione minuti, rispetto alla quale però vi sono due problemi molto molto difficili da risolvere:1) energetico. Infatti, poiché suona automaticamente, non si può usare una slitta che carica una molla al momento della richiesta, ma occorre una molla già caricata; 2) di resistenza, il meccanismo deve poter dover battere ore e quarti molte volte al giorno.
Ovviamente il vero problema è il primo, soprattutto con le dimensioni ridotte di un orologio da polso. E allora le soluzione sono due: o ci si dota di un secondo generoso bariletto per far fronte alle esigenze della suoneria che si carica preventivamente a mano, singolarmente o in contemporanea con il bariletto del treno del tempo, oppure se si usa un unico bariletto bisogna che sia molto generoso, e rimane il problema di una energia della molla sufficiente ad assicurare una buona cronometria. Qui, FPJourne ha adottato una soluzione notevole che ha portato ad una decina di brevetti: usa un unico bariletto, ma prende l'energia da due punti diversi dello stesso, dall'albero del bariletto, e dal bariletto. Una soluzione che poi ha utilizzato con lo stesso scopo anche sul Centigraphe. In questo modo, sostiene Journe, non si inficia la cronometria dell'orologio, si ha uno spessore ridotto, e comunque come quasi tutte le suoneria con un solo bariletto vi è un meccanismo che sotto un certo livello di carica inibisce la suoneria, per non fare fermare l'orologio.
Le grandi e piccole suonerie si diffusero tra le seconda metà dell'ottocento e i primi 30 anni del novecento, su orologi di grandissima complicazione, ovviamente.
Ci sono poi due suonerie di JLC che meritano di essere citate per la straordinarietà tecnica. Una è lo splendido Duomètre à Grande Sonnerie di JLC, noto anche come Hybris Mechanica Grande Sonnerie. Quì il sistema di camme e rastrelli è stato sostituito e raggruppato in una unica torre, detta "torre infernale ", quindi in verticale, con un disegno tutto nuovo. Vi sono poi la bellezza di otto tombri e martelletti, per ottenere la melodia di Westminster. Se poi si considera che ovviamente è anche una ripetizione minuti, ma vi è pure un calendario perpetuo istantaneo, il tutto in una cassa spessa poco più di 12 mm, per 44 mm di diametro, vi è da togliersi letteralmente il cappello

Poi a Ginevra ha debuttato l'undicesimo pezzo dell'Hybris Mechanica di JLC. E' un tourbillon volante a carica automatica con rotore periferico su lato quadrante, con una ripetizione minuti azionata da tasto, con soppressione dello spazio di silenzio quando non ci sono quarti da battere, il tutto in una cassa in platino di meno di otto millimetri di spessore. Un capolavoro.

Ma ora che ho apparentemente esaurito la parte tecnica veniamo ad altro, di non minore interesse.
La mia ripetizione minuti preferita? E' da polso (e spiegherò il perché) ed è un solo tempo, anche se non è la più sofisticata. Si tratta del Patek Phillippe 5078P.
Perché? Perché è il fascino di avere un orologio all'apparenza semplice il più possibile, altamente complicato, ma privatamente complicato, solo per chi sa e può vedere la slitta esterna a sinistra della cassa. Certo il costo è alto, troppo alto, ma lo preferisco al 3939H, non fosse altro per il minore spessore e la scritta tourbillon di quest'ultimo e che rompe un po' la descrizione. (continua)
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 25, 2015, 13:24:38 pm
La ripetizione minuti non è mai un prodotto industriale, in quanto come minimo il lavoro di accordo dei timbri alle caratteristiche acustiche della cassa, e ciascuna è diversa dall'altra, vanno eseguite mediante piccole correzioni a mano. Ogni minima variazione nella lunghezza e nella sezione dei timbri può determinare una variazione importante del suono. Ogni cassa, anche se dello stesso tipo e dello stesso materiale, ha caratteristiche proprie. Oggi tutti utilizzano grafici del suono, in modo da sapere meglio quando e come intervenire per migliorarlo, per ottenere le frequenze desiderate, e ridurre i rumori parassiti. Il più importante dei quali è sempre stato il meccanismo regolatore della velocità di svolgimento della molla della suoneria. Per molto tempo si è usato l'ancora folle, molto rumorosa. Poi Patek Philippe e altri costruttori, alla ripresa alla fine degli anni 80 della produzione delle ripetizioni da polso, svilupparono sistemi più silenziosi, come il volano inerziale dove due barrette all'aumentare della velocità di rotazione spinte della forza centrifuga aumentano la pressione su un tamburo, che quindi riduce o meglio tiene costante la velocità. Oggi Breguet sta usando un sistema ancora più silenzioso usando il magnetismo. Va tutto bene, ma io penso che un minimo di suono di fondo del regolatore sia molto utile per far comprendere a chi ascolta che l'esecuzione non è finita anche quando non si sente alcun suono, come capita quando alcun quarto viene battuto (minuti da 01 a 14), eccetto in quei pochi orologi che eliminano anche queste pause.
Ma una grossa innovazione quest'anno è venuto da uno di quelli che più hanno contribuito al rilancio della ripetizione minuti da polso, Giulio Papi. Infatti Renaud&Papi per AP, ha presentato al SIHH una ripetizione minuti rivoluzionaria, sia nei risultati che nel modo di costruire. Ero presente al salone e Giulio mi ha mostrato questa innovazione. Il suono è molto più forte di quello che si ascolta normalmente in una ripetizione da polso. Ma soprattutto il suono era molto più pulito. Qui io voglio fare una precisazione sull'uso della ripetizione da polso. Esse suonano molto meno forte che su un qualsiasi orologio da tasca. Da diversi questo è visto come un limite. Per me è vero il contrario: la ripetizione è un piacere intimo da gustare non deve suonare forte. Se sono in un cinema devo poter sapere che ore sono senza disturbare il vicino, e stessa cosa di notte se non dormo solo. Il volume nei tasca è talmente forte da inibirne l'uso.
La vera rivoluzione introdotta da AP sta in un macchina fatta costruire appositamente con l'ausilio di un ingegnere tecnico del suono dell'Università di Losanna, che consente con il laser di indicare esattamente dove e  quanto togliere ad un timbro per avere una certa frequenza. Questo è importantissimo, perché in questo modo si fanno meno errori in fase di accordo ma soprattutto si ottiene quello che si vuole per ogni esemplare prodotto, e si dipende meno da quei pochissimi orologiai dotati di orecchio assoluto, sinora indispensabili per produrre questi orologi e per la loro manutenzione. Quindi è una svolta che può togliere un po' di romanticismo nel lavoro della costruzione di una ripetizione, ma al vantaggio di un migliore risultato finale ed è ciò che onta. Spero solo che i tecnici di AP non esagerino con il volume, per i problemi sopra citati.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 25, 2015, 14:00:01 pm
Hai già virtualmente esaurito la parte tecnica dell'argomento con un paio di post che ritengo degni delle migliori riviste del settore, non posso quindi aggiungere null'altro che le mie poche esperienze personali.
Quando nei primi anni 90 ho provato le ripetizioni a minuti di allora non mi avevano trasmesso quella sensazione di pregio che mi sarei atteso da una complicazione così sofisticata, vuoi per il volume non troppo alto, vuoi per la timbrica assai limitata alle frequenze alte, vuoi per il tono piatto e monotono, vuoi per un certo "rumore" provocato dallo svolgimento della molla preposta all'azionamento del meccanismo.
Una però mi colpì più delle altre, perchè suonava "meglio", a parità di volume, rispetto ad altre che potevano beneficiare di casse di risonanza più grandi, perchè non produceva rumori udibili in termini di svolgimento della molla, e perchè era contenuta in una cassa di dimensioni lillipuziane cosa che giudicai all'epoca un prodigio. La ripetizione a minuti di Blancpain incassata in 34mm di diametro.
Col tempo ho poi maturato la convinzione che il volume di una ripetizione deve essere basso, il suono deve essere intimo e rimanere confinato ad un fatto squisitamente privato, e che quindi quello che inizialmente identificavo come un difetto è in realtà un pregio.
Delle tre ripetizioni che posseggo quella di Blancpain è per me la più pregevole da ogni punto di vista, anche e soprattutto per l'aspetto sul quale hai messo già l'accento: l'apparente semplicità che nella giusta misura si traduce anche in una indossabilità senza paragoni con le altre due, che sono grandi (o triple a secondo delle definizioni) complicazioni di volume oggettivamente esagerato e quindi anche non altrettanto fruibili.

(http://imageshack.us/a/img838/5295/dzyu.jpg)
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 25, 2015, 16:39:52 pm
Sarà perché ne ho da sempre intuito la straordinaria complessità,è la complicazione che più mi affascina.
Non ho avuto la fortuna fino ad ora di possederne una ma non nascondo che è il sogno nel cassetto mai sopito.
Aspettando che si realizzi, mi accontento del pendolo a casa e la pendoletta sulla mia scrivania che scandiscono le mie giornate.
Topic estremamente pregevole ed impegnativo, spero in molti interventi, io purtroppo non posso dare molto se non leggere con attenzione.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: erm2833 - Aprile 25, 2015, 17:02:31 pm
Marco,la LEZIONE teorica e' gia' affascinante;
diventerebbe superba se alle parole unissi delle immagini (non scattate da te  ;D ).
Anche il contributo di Antonio sarebbe il benvenuto.
Due maestri tutti per noi!
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 25, 2015, 20:12:10 pm
Aggiungo una informazione ulteriore acquisita di recente. Dunque, un calibro solo tempo con ripetizione minuti suonerà meglio di uno con uno o più moduli aggiunti. L'aggiunta di componenti rende più difficile il raggiungimento di una buona sonorità.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: leolunetta - Aprile 25, 2015, 22:46:29 pm
Direi che a me un calibro solo tempo con ripetizione può bastare ed avanzare, per me come per Alessandro, al momento la ripetizione è ben fuori dalla mia portata, anche sul secondo polso, ma un giorno vorrei coronare questa mia passione con questa splendida complicazione.
Grazie Marco la tua disamina è davvero incredibile per le informazioni e cose dette, si vede che ti piace in modo particolare la ripetizione e leggendoti capiamo anche il perchè, davvero grandissima competenza e passione, complimenti veri...
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 25, 2015, 22:57:09 pm
Direi che a me un calibro solo tempo con ripetizione può bastare ed avanzare, per me come per Alessandro, al momento la ripetizione è ben fuori dalla mia portata, anche sul secondo polso, ma un giorno vorrei coronare questa mia passione con questa splendida complicazione.
Grazie Marco la tua disamina è davvero incredibile per le informazioni e cose dette, si vede che ti piace in modo particolare la ripetizione e leggendoti capiamo anche il perchè, davvero grandissima competenza e passione, complimenti veri...
Forse non riesco a trasmettere l'emozione di una ripetizione minuti al polso. Con essa, a tuo capriccio, poi fare una esperienza straordinaria , che ha anche vedere con più sensi.  Azionare la slitta che è tenera burrosa, poi il suono. È un orologio che apre altre dimensioni non visuali del tempo.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: S.M. - Aprile 26, 2015, 08:04:25 am
Non saprei dare nessun contributo a questa discussione ma voglio comunque partecipare solo per dire che da sempre la Repetition è la mia complicazione preferita.
Purtroppo il prezzo elevato non mi consente troppe scelte, rigorosamente tra i secondo polso, però sto' lavorando per poter arrivare a possederne una.

Grande risparmio potrebbe essere ottenuto se si andasse sui tasca, che tra l'altro dovrebbero suonare pure meglio dato il loro maggior volume interno, però a me non attirano più di tanto.

In anni di passione ho imparato molte cose sulla ripetition, cosa valutare oltre alla "semplice timbrica", ascoltare difetti di rumorosità dell'organo regolatore, ritmo dei rintocchi, intervalli tra i diversi gong, volume, ecc.

Devo dire che oggi ci sono ripetizioni davvero sofisticate e ben fatte, con difetti quasi nulli, ma ahimè le cifre sono sempre a cinque zeri....

Che dire, stupiteci voi che già l'avete.....
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: julian_ross - Aprile 26, 2015, 16:34:04 pm
Che bello ritrovare qui molti amici persi per strada ed in altri lidi.. Topic molto interessante. Grazie a Marco ed un saluto a tutti,  in particolare a Sandro e ciaca.

Orio.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 26, 2015, 16:41:51 pm
Che bello ritrovare qui molti amici persi per strada ed in altri lidi.. Topic molto interessante. Grazie a Marco ed un saluto a tutti,  in particolare a Sandro e ciaca.

Orio.

Ce l'hai fatta a trovarci! ;D
Benarivvato.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Wei Koh - Aprile 26, 2015, 17:10:16 pm
Che bello ritrovare qui molti amici persi per strada ed in altri lidi.. Topic molto interessante. Grazie a Marco ed un saluto a tutti,  in particolare a Sandro e ciaca.

Orio.
Ben trovato!
Che dire, complimenti a Marco per lo straordinario approfondimento, chiarissimo e dettagliato.
Purtroppo non posso dare grandi contributi, quest'inverno fui ad un passo dall'acquistare un Reverso con ripetizione ma temporeggiai troppo...per il resto oltre a quello e ad un Portoghese azionato recentemente da Piccini a Firenze ho avuto ben poche occasioni di udirne una, occasioni che cmq hanno palesato la mia totale assenza di un orecchio assoluto...tuttavia tale deficienza non impedisce a questa complicazione di essere la mia preferita in assoluto e con ampio distacco su tutte le altre.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Aprile 26, 2015, 18:21:06 pm
Marco,la LEZIONE teorica e' gia' affascinante;
diventerebbe superba se alle parole unissi delle immagini (non scattate da te  ;D ).
Anche il contributo di Antonio sarebbe il benvenuto.
Due maestri tutti per noi!

Ermanno, non saprei che altro aggiungere al superpost ipercompleto di Marco  :D

Man mano vedrò cosa si potrà aggiungere  ;)

Posso dire che, l'anno scorso, ho avuto per un pò un Cvstos al polso.
Non che abbia avuto la fortuna di ascoltare proprio tutti tutti i ripetizione sul mercato, ma qualcuno lo conosco.
Direi che questo Cvstos mi ha impressionato per la forza e la pulizia del suono.
Molto molto interessante sotto l'aspetto tecnico!

(http://fr.worldtempus.com/sites/default/files/articles/wysiwyg/325127/RTEmagicC_09_0201_CV_RMTSmouv.jpg_2.jpg)

(http://www.prixmontresluxe.com/wp-content/uploads/2014/06/Cvstos-Repetition-Minutes-Tourbillon-Sport-RMT-S.jpg)
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: erm2833 - Aprile 26, 2015, 20:01:26 pm
Mi riferivo a qualche immgine della camme a chiocciola,del rastrello.
Personalmente sono carente e mi piacerebbe saperne di piu'.
Giusto qualche foto,o disegno,per cercare di far capire anche a chi come me non capisce,
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 26, 2015, 20:03:31 pm
Mi riferivo a qualche immgine della camme a chiocciola,del rastrello.
Personalmente sono carente e mi piacerebbe saperne di piu'.
Giusto qualche foto,o disegno,per cercare di far capire anche a chi come me non capisce,
Ci sono alcuni video su YouTube che fanno vedere come si muovono le chiocciole e i rastrelli, ed ecco che tutta la spiegazione diviene perfettamente chiara. Così come diviene chiaro il miracolo di precisione e di esecuzione che si realizza ogni volta che si aziona la slitta.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: leolunetta - Aprile 26, 2015, 21:07:24 pm
La cosa che mi trasmette la maggiore emozione, almeno all'inizio pensando ai ripetizione è il fatto come ha specificato Marco, che non si può parlare di calibri industriali quando è presente questa complicazione, quindi non solo abbiamo alta orologeria, ma anche un certo livello di artigianalità indispensabile per far funzionare tutto al meglio, il che è doppiamente grandioso.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 27, 2015, 11:48:04 am
Io penso che anche le ripetizioni, oggi, siano fatte con sistemi industriali, per larga parte. Dalla progettazione alla prototipazione alla realizzazione delle componenti.
La parte artigianale, quando c'è, è limitata al finissage e al montaggio/messa a punto dello strumento.
Per quanto industriali però sono certamente le complicazioni ancora più difficili da realizzare e far funzionare, se ne producono relativamente poche e (almeno fino ad oggi non ne conosco) non sono ancora state sputtanate dalla paccottiglia cinese, come accaduto con il tourbillon.
Industriali o semiartigianali, quindi, non sono prodotti di larga serie, sono prodotti fatti in piccolissimi lotti e ai quali per farli funzionare è dovuta un'attenzione e un impegno di cura che nell'orologeria contemporanea è un fatto sempre più raro, specie quella commerciale dei grandi marchi del lusso.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Bertroo - Aprile 27, 2015, 12:18:39 pm

Industriali o semiartigianali, quindi, non sono prodotti di larga serie, sono prodotti fatti in piccolissimi lotti e ai quali per farli funzionare è dovuta un'attenzione e un impegno di cura che nell'orologeria contemporanea è un fatto sempre più raro, specie quella commerciale dei grandi marchi del lusso.

Vero! Sarebbe però utile e interessante capire 2 cose:  1) per far si che l'orologio suoni bene è meglio una cassa di grandi dimensioni o di dimensioni più contenute? Visto che spesso ho sentito che la qualità e la forza del suono non sono direttamente proporzionali con la grandezza della cassa.   2) quale materiale è più adatto per un ripetizione? Se prendiamo spunto dall'immaginario collettivo ci saltano subito alla mente i vari oro rosa, oro giallo, oro bianco di PP, VC, Breguet e compagnia "suonante"......prendiamo invece l'esempio di F.P. Journe che produce i suoi ripetizione in acciaio....allora....quale delle 2 scuole di pensiero è da ritenersi corretta???

In questo caso bisognerebbe sentire chi ha avuto modo di ascoltarle entrambe.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 27, 2015, 12:28:57 pm
Io penso che anche le ripetizioni, oggi, siano fatte con sistemi industriali, per larga parte. Dalla progettazione alla prototipazione alla realizzazione delle componenti.
La parte artigianale, quando c'è, è limitata al finissage e al montaggio/messa a punto dello strumento.
Per quanto industriali però sono certamente le complicazioni ancora più difficili da realizzare e far funzionare, se ne producono relativamente poche e (almeno fino ad oggi non ne conosco) non sono ancora state sputtanate dalla paccottiglia cinese, come accaduto con il tourbillon.
Industriali o semiartigianali, quindi, non sono prodotti di larga serie, sono prodotti fatti in piccolissimi lotti e ai quali per farli funzionare è dovuta un'attenzione e un impegno di cura che nell'orologeria contemporanea è un fatto sempre più raro, specie quella commerciale dei grandi marchi del lusso.
Industriale è la fabbricazione dei componenti di base, ma poi vanno aggiustati ampiamente a mano. Non solo, ma come mi spiegava Giulio Papi, la qualità delle componenti sono di livello talmente alto che esiste un margine di scarto molto elevato ( mi diceva circa il 30 per cento) per alcuni componenti. Quindi è veramente la procedura più manuale ma anche quella che chiama più in causa competenze altre, campi diversi ma complessi e amplissimi. E anche un po' misteriosi, nel senso che oggi Papi dice di avere una macchina che adatta i timbri alle diverse caratteristiche acustiche di casse che dovrebbero essere uguali, ma sul piano acustico non lo sono per micro differenze non note, per cui si adattano i timbri per cercare di superare queste differenze. Comunque due ripetizioni che suonano uguale non ci sono.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 27, 2015, 12:33:21 pm
Non solo aggiustate a mano, ma collaudate da Stern in persona quelle Patek, e se è Stern Junior passano quasi tutte, ma se è Stern senior che oramai è mezzo sordo lo  scarto è intorno al 95%! ;D
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 27, 2015, 12:34:10 pm

Industriali o semiartigianali, quindi, non sono prodotti di larga serie, sono prodotti fatti in piccolissimi lotti e ai quali per farli funzionare è dovuta un'attenzione e un impegno di cura che nell'orologeria contemporanea è un fatto sempre più raro, specie quella commerciale dei grandi marchi del lusso.

Vero! Sarebbe però utile e interessante capire 2 cose:  1) per far si che l'orologio suoni bene è meglio una cassa di grandi dimensioni o di dimensioni più contenute? Visto che spesso ho sentito che la qualità e la forza del suono non sono direttamente proporzionali con la grandezza della cassa.   2) quale materiale è più adatto per un ripetizione? Se prendiamo spunto dall'immaginario collettivo ci saltano subito alla mente i vari oro rosa, oro giallo, oro bianco di PP, VC, Breguet e compagnia "suonante"......prendiamo invece l'esempio di F.P. Journe che produce i suoi ripetizione in acciaio....allora....quale delle 2 scuole di pensiero è da ritenersi corretta???

In questo caso bisognerebbe sentire chi ha avuto modo di ascoltarle entrambe.
Teoricamente una cassa grande aiuta,ma con movimento piccolo, perché vi è bisogno di aria attorno ai timbri. Per quanto riguarda la seconda domanda la questione è più semplice: il platino è il peggiore, l'oro suona molto meglio, soprattutto il rosso, ma le differenze tra le leghe di oro non sono enormi. Poi c'è l'acciaio che si dice suoni meglio dell'oro, ma il titanio secondo molti suona ancora meglio. E allora si dovrebbero fare ripetizioni solo in titanio, o in acciaio, o in oro rosso, ma i clienti scelgono quasi sempre il platino.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Errol - Aprile 27, 2015, 12:34:56 pm
Non solo aggiustate a mano, ma collaudate da Stern in persona quelle Patek, e se è Stern Junior passano quasi tutte, ma se è Stern senior che oramai è mezzo sordo lo  scarto è intorno al 95%! ;D

io vorrei proprio vederli a scartare un oggettino col quale possono incassare centinaia di migliaia di euro, manco fossero Mozart
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 27, 2015, 12:36:43 pm
Non solo aggiustate a mano, ma collaudate da Stern in persona quelle Patek, e se è Stern Junior passano quasi tutte, ma se è Stern senior che oramai è mezzo sordo lo  scarto è intorno al 95%! ;D

io vorrei proprio vederli a scartare un oggettino col quale possono incassare centinaia di migliaia di euro, manco fossero Mozart
Se scartano al limite cambiano il timbro, non buttano via l'orologio. Al limite intervengono sulla velocità dell'esecuzione.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Errol - Aprile 27, 2015, 12:38:16 pm
Non solo aggiustate a mano, ma collaudate da Stern in persona quelle Patek, e se è Stern Junior passano quasi tutte, ma se è Stern senior che oramai è mezzo sordo lo  scarto è intorno al 95%! ;D

io vorrei proprio vederli a scartare un oggettino col quale possono incassare centinaia di migliaia di euro, manco fossero Mozart
Se scartano al limite cambiano il timbro, non buttano via l'orologio. Al limite intervengono sulla velocità dell'esecuzione.

ovviamente col termine scartare intendevo rimandarlo in lavorazione, altrimenti bisognava trasferirsi a Ginevra e "piantonare i cassonetti"
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: palombaro - Aprile 27, 2015, 13:25:12 pm
come detto più volte ho sempre meno tempo di articolare le risposte che vorrei dare a questo tipo di topic  ... Ci tengo almeno a farvi sapere che leggo con molto interesse. Per quel che riguarda le considerazioni di mbelt sui ripetizione minuti ho avuto modo di non scoprirle solo ora...
Mi fa piacere che siano state riportate anche in questo forum .. lo impreziosiscono certamente  ;)
Davvero un ottimo contributo Marco e complimenti anche a chi vi sta partecipando
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: leolunetta - Aprile 27, 2015, 14:19:43 pm
come detto più volte ho sempre meno tempo di articolare le risposte che vorrei dare a questo tipo di topic  ... Ci tengo almeno a farvi sapere che leggo con molto interesse. Per quel che riguarda le considerazioni di mbelt sui ripetizione minuti ho avuto modo di non scoprirle solo ora...
Mi fa piacere che siano state riportate anche in questo forum .. lo impreziosiscono certamente  ;)
Davvero un ottimo contributo Marco e complimenti anche a chi vi sta partecipando
Sono d'accordo, affascinante e non solo da non perdere la descrizione di Marco per gli appassionati di alta orologeria, ma da leggere e rileggere per memorizzare bene i molti dettagli scritti in apertura.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 27, 2015, 15:11:03 pm
Bisognerebbe anche capire però su quali basi si intende stabilire la "qualità" del suono. Suona "bene" in che termini?
Ho avuto la ripetizione a 5 minuti di Kelek che tra tutte era quella con il volume più alto ma anche con il suono più scadente, il rumore dello sferragliamento della molla e degli ingranaggi dentro alla cassa era altrettanto udibile.
Secondo me il "volume" del suono non può essere un metro di giudizio. La precisione della cadenza per esempio lasciava a desiderare in alcune ripetizioni che ho ascoltato, messe in funzione più volte era come se non suonassero mai due volte nello stesso identico modo.
Poi c'è la timbrica del suono, che dipende si dalla cassa di risonanza, quanto é ampia e vuota, ma anche dal materiale (e confermo anche io che quelle in platino risuonano di meno) della cassa e dalla conformazione dei martelli, da come vengono impressi gli impulsi. E anche la durata del suono stesso tra un gong e l'altro, anch'essa funzione della risonanza, incide molto sulla qualità del suono.
Poi c'è il tema della manutenzione di questi complessi meccanismi che é anche più rilevante che non su altri tipi di complicati; una ripetizione non perfettamente "a posto" rischia di funzionare male, o addirittura di non funzionare. Gli orologiai che sanno metterci sopra le mani sono pochissimi, le stesse case non sempre sono ben attrezzate per la manutenzione di queste complicazioni che il più delle volte non fanno ma fanno fare ad artigiani altamente specializzati, come Papi che è uno dei massimi esperti sul tema. E la manutenzione, quindi, diventa un terno al lotto.
Comunque, quale che sia e come sia fatta, trovo che nessuna ripetizione (almeno di quelle che ho avuto il piacere di ascoltare) da polso si avvicini a quelle negli orologi da tasca.
A me gli orologi da tasca piacciono ma ciò nonostante ne posseggo soltanto due di relativamente poco pregio perché non li uso. Ma se ne volessi prendere uno, oggi, coi prezzi ridicoli che hanno raggiunto questo tipo di orologi ne cercherei proprio uno con ripetizione :)
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 27, 2015, 15:40:41 pm
Bisognerebbe anche capire però su quali basi si intende stabilire la "qualità" del suono. Suona "bene" in che termini?
Ho avuto la ripetizione a 5 minuti di Kelek che tra tutte era quella con il volume più alto ma anche con il suono più scadente, il rumore dello sferragliamento della molla e degli ingranaggi dentro alla cassa era altrettanto udibile.
Secondo me il "volume" del suono non può essere un metro di giudizio. La precisione della cadenza per esempio lasciava a desiderare in alcune ripetizioni che ho ascoltato, messe in funzione più volte era come se non suonassero mai due volte nello stesso identico modo.
Poi c'è la timbrica del suono, che dipende si dalla cassa di risonanza, quanto é ampia e vuota, ma anche dal materiale (e confermo anche io che quelle in platino risuonano di meno) della cassa e dalla conformazione dei martelli, da come vengono impressi gli impulsi. E anche la durata del suono stesso tra un gong e l'altro, anch'essa funzione della risonanza, incide molto sulla qualità del suono.
Poi c'è il tema della manutenzione di questi complessi meccanismi che é anche più rilevante che non su altri tipi di complicati; una ripetizione non perfettamente "a posto" rischia di funzionare male, o addirittura di non funzionare. Gli orologiai che sanno metterci sopra le mani sono pochissimi, le stesse case non sempre sono ben attrezzate per la manutenzione di queste complicazioni che il più delle volte non fanno ma fanno fare ad artigiani altamente specializzati, come Papi che è uno dei massimi esperti sul tema. E la manutenzione, quindi, diventa un terno al lotto.
Comunque, quale che sia e come sia fatta, trovo che nessuna ripetizione (almeno di quelle che ho avuto il piacere di ascoltare) da polso si avvicini a quelle negli orologi da tasca.
A me gli orologi da tasca piacciono ma ciò nonostante ne posseggo soltanto due di relativamente poco pregio perché non li uso. Ma se ne volessi prendere uno, oggi, coi prezzi ridicoli che hanno raggiunto questo tipo di orologi ne cercherei proprio uno con ripetizione :)
Come ho anche avuto modo già di dire in queste pagine io per qualità del suono non intendo il volume dello stesso: per me all'atto pratico è più uno svantaggio che un vantaggio l'alto volume. Ho due tasca con ripetizione: suonano bene, ma sono inusabili. Una questione interessante che avevo già sfiorato riguarda per esempio il tempo in cui si propagano le note. I timbri "cattedrale", quelli più lunghi, che fanno più volte il giro attorno al calibro, richiedono più spazio, perché essi non devono mai toccarsi, ovviamente. Ma il risultato? Per me è scadente, il suono diventa poco definito e troppo prolungato, meglio una nota più secca, ma c'è a chi piace invece questa soluzione prolungata.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 27, 2015, 15:44:15 pm
Io penso che alla fine sia l'armonia dell'ascolto più che la precisione che permette il conteggio dei tocchi, dubito che qualcuno li conti veramente per sapere l'ora se non per il puro divertimento ed il godimento dello stesso.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 27, 2015, 16:12:54 pm
Io penso che alla fine sia l'armonia dell'ascolto più che la precisione che permette il conteggio dei tocchi, dubito che qualcuno li conti veramente per sapere l'ora se non per il puro divertimento ed il godimento dello stesso.
Eccetto in rarissime situazioni, in cui volendo hai pure altri strumenti, si contano le note per avere conferma che tutto funzioni bene. Ovviamente prima che ci fossero gli orologi elettronici parlanti, le ripetizioni minuti da polso venivano usata da facoltosi non vedenti che ne hanno sostenuto il mercato fino agli anni 60 quando si smise di farle, almeno quelle da polso, mentre si mantenne un mercato minimo collezionistico per quelle da tasca. Grande merito alle case che alla fine degli anni 80 hanno pensato di riproporle.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 27, 2015, 21:44:47 pm
Citazione
Eccetto in rarissime situazioni, in cui volendo hai pure altri strumenti, si contano le note per avere conferma che tutto funzioni bene.

Si trattiene il fiato e alla fine si tira un bel sospirone di sollievo  ;D
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: S.M. - Aprile 28, 2015, 21:09:30 pm
Io non parlerei di metalli migliori o metalli peggiori per le casse di un ripetizione.

In questa meravigliosa complicazione si sposano due grandi arti e passioni: quella per gli orologi e quella per la musica.
E' vero che le casse suonano diversamente ma, come per la musica, possono si trovare estimatori in ogni caso. C'è a chi piace un suono secco, chi più trascinato, chi più squillante, chi più dolce.

Poi bisogna anche considerare con quale timbrica di base vengono accoppiate queste casse.
Se uno o più gong hanno uno "strascico" del rintocco prolungato, montarli su una cassa di un metallo poco "assorbente" e molto risuonante come l'acciaio, potrebbe peggiorare le cose e rendere poco distinguibile un tocco dall'altro.
Viceversa un suono già di per se asciutto e definito se montato su una cassa in metallo denso potrebbe spegnerlo del tutto con un discutibile risultato finale.

Come già detto, non possiedo ripetizioni, ma tutte le volte che mi è possibile cerco di ascoltarle e davvero ho avuto conferma che ogni orologio possiede le sue caratteristiche, anche se si tratta dello stesso modello.

Più che il suono, molto soggettivo e difficile da commentare, io valuterei il ritmo, il rumore di fondo, l'intervallo tra un gong e gli altri, il silenzio in caso di assenza dei quarti. Tutte cose che fanno la qualità di un ripetizione, come e più della timbrica.

Personalmente credo che l'acciaio, se accoppiato a gong dolci ma secchi nei rintocchi, possa essere la soluzione a mio gusto migliore.
Però ho sentito anche dei platino, oro rosso, oro bianco suonare splendidamente.....
Sul titanio ho dei dubbi, ma mai sentito uno.

Insomma, mai come in questo caso l'orologio va provato....
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 28, 2015, 21:33:26 pm
Io non parlerei di metalli migliori o metalli peggiori per le casse di un ripetizione.

In questa meravigliosa complicazione si sposano due grandi arti e passioni: quella per gli orologi e quella per la musica.
E' vero che le casse suonano diversamente ma, come per la musica, possono si trovare estimatori in ogni caso. C'è a chi piace un suono secco, chi più trascinato, chi più squillante, chi più dolce.

Poi bisogna anche considerare con quale timbrica di base vengono accoppiate queste casse.
Se uno o più gong hanno uno "strascico" del rintocco prolungato, montarli su una cassa di un metallo poco "assorbente" e molto risuonante come l'acciaio, potrebbe peggiorare le cose e rendere poco distinguibile un tocco dall'altro.
Viceversa un suono già di per se asciutto e definito se montato su una cassa in metallo denso potrebbe spegnerlo del tutto con un discutibile risultato finale.

Come già detto, non possiedo ripetizioni, ma tutte le volte che mi è possibile cerco di ascoltarle e davvero ho avuto conferma che ogni orologio possiede le sue caratteristiche, anche se si tratta dello stesso modello.

Più che il suono, molto soggettivo e difficile da commentare, io valuterei il ritmo, il rumore di fondo, l'intervallo tra un gong e gli altri, il silenzio in caso di assenza dei quarti. Tutte cose che fanno la qualità di un ripetizione, come e più della timbrica.

Personalmente credo che l'acciaio, se accoppiato a gong dolci ma secchi nei rintocchi, possa essere la soluzione a mio gusto migliore.
Però ho sentito anche dei platino, oro rosso, oro bianco suonare splendidamente.....
Sul titanio ho dei dubbi, ma mai sentito uno.

Insomma, mai come in questo caso l'orologio va provato....
Capisco e condivido l'argomento, però è chi le fa le ripetizioni, chi ne ha ascoltate tante, che ti spiega che i metalli non sono tutti uguali. E che il titanio sia anche migliore dell'acciaio è abbastanza acclarato. Poi certo si può ottenere un buon risultato anche con il platino ma è molto molto più difficile. Ed in genere non è mai pari all'oro rosa. Poi è vero che ogni ripetizione viene calibrata su una precisa cassa, ma da ciò che ho compreso non si annulla mai del tutto la differenza di metallo. Poi è chiaro che come sempre questa affermazione vale "ceteris paribus" non in assoluto. Perché non escludo che una cassa in platino con particolari caratteristiche acustiche suoni meglio di una in oro rosa magari non appositamente studiata allo scopo. E qui si tocca un'altra questione delicata. Perché in realtà mai, dico mai, si dovrebbe prendere una cassa preesistente ed adattarla ad una ripetizione minuti. La più parte le modifica, ma un lavoro veramente serio a mio avviso richiederebbe una riprogettazione della cassa intera in funzione della ripetizione minuti. Non mi risulta che avvenga sempre.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: S.M. - Aprile 28, 2015, 22:03:56 pm
Una volta rimasi delusissimo da un Patek (non chiedetemi il modello, ma era con perpetuo annesso). Un zzzzzzzz di fondo chiaramente percepibile e fastidioso, sembrava lo svolgersi di un molla delle macchinine di una volta.

Recentemente un Vacheron i cui rintocchi erano rapidissimi e rendevano molto difficoltoso il conteggio.

Insomma, fare belle ripetizioni è difficile e anche le case più blasonate spesso scivolano clamorosamente.

Ad onor del vero, subito dopo quel Patek il gentile negoziante (non italiano) mi fece ascoltare un ripetizione puro della stessa casa che suonava splendidamente......

ah !!.... avessi due trecentomila euro da buttare...... ;D
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 28, 2015, 22:10:55 pm
Una volta rimasi delusissimo da un Patek (non chiedetemi il modello, ma era con perpetuo annesso). Un zzzzzzzz di fondo chiaramente percepibile e fastidioso, sembrava lo svolgersi di un molla delle macchinine di una volta.

Recentemente un Vacheron i cui rintocchi erano rapidissimi e rendevano molto difficoltoso il conteggio.

Insomma, fare belle ripetizioni è difficile e anche le case più blasonate spesso scivolano clamorosamente.

Ad onor del vero, subito dopo quel Patek il gentile negoziante (non italiano) mi fece ascoltare un ripetizione puro della stessa casa che suonava splendidamente......

ah !!.... avessi due trecentomila euro da buttare...... ;D
Infatti la presenza di complicazioni aggiuntive con molti componenti non aiuta certamente la qualità del suono, pare anzi sia un fattore molto limitante. Forse in tal caso varrebbe la pena prendere dei solotempo a ripetizione minuti . Poi sai siamo sempre lì. Uno dice: spendo 200k, non posso avere neppure la cassa in platino? Non posso avere neppure un calendario perpetuo? Pare che il fatto che siano in acciaio sia un grosso ostacolo alla vendita, perché diciamo anche che purtroppo un buon numero di persone che compra questo orologi nuovi non sono intenditori. Spesso sono persone che parcheggiano o meglio dire nascondono magari denaro non dichiarato al fisco o peggio. E allora si fanno consigliare e ovviamente vagli a spiegare che l'acciaio o il titanio solotempo suonano meglio!
Quanto al tempo del l'esecuzione siamo molto sul soggettivo. Appena presi l'Ap ritenevo fosse un po' troppo veloce, ma poi mi sono abituato, e col tempo mi sono convinto che l'esecuzione deve comsertirti di contare ma avere un buon ritmo ed essere piuttosto veloce. La regola Patek dei 18 secondi massimo mi sembra convincente.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 28, 2015, 22:54:43 pm
Come detto prima se oggi penso ad una ripetizione la penso da tasca. E, appunto, solo tempo.
Più in generale oggi più che mai sono freddo nei confronti di più complicazioni sovrapposte e penso che ciascuna complicazione dia il meglio di se singolarmente, e la ripetizione ancor di più per i motivi già espressi
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Teo - Aprile 29, 2015, 11:18:13 am
Come detto prima se oggi penso ad una ripetizione la penso da tasca. E, appunto, solo tempo.
Più in generale oggi più che mai sono freddo nei confronti di più complicazioni sovrapposte e penso che ciascuna complicazione dia il meglio di se singolarmente, e la ripetizione ancor di più per i motivi già espressi

Concordo anche se alcuni super complicati rimangono affascinanti dal punto di vista meccanico
Matteo
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 29, 2015, 11:35:00 am
Come detto prima se oggi penso ad una ripetizione la penso da tasca. E, appunto, solo tempo.
Più in generale oggi più che mai sono freddo nei confronti di più complicazioni sovrapposte e penso che ciascuna complicazione dia il meglio di se singolarmente, e la ripetizione ancor di più per i motivi già espressi

Concordo anche se alcuni super complicati rimangono affascinanti dal punto di vista meccanico
Matteo

Nel tempo devo dire di aver maturato un certo scetticismo per queste sovrapposizioni che nei primi anni 90 sembravano trionfi di tecnica oltre ogni immaginazione ma che nel tempo si sono rivelati dei veri e propri vicoli ciechi. E lo stesso scetticismo che nutro oggi verso certa orologeria indipendente che ai miei occhi rischia di essere "ridondante" e inutilmente complicata, più sul piano estetico e formale che non su quello meramente meccanico.

Dal punto di vista meccanico le grandi complicazioni sono realizzazioni ragguardevoli ma comunque piuttosto "rozze" concettualmente, sul piano formale trovo che mettere molti ingredienti in un'unica insalata porti inevitabilmente a perderne i sapori. Ti abbuffi si di tante cose, ma alla distanza non ne assapori bene nessuna e rischi di risultarne satollo.

L'indicazione di un calendario perpetuo, per esempio, si diluisce in quella di un cronografo al punto che quasi non ti accorgi più che ci sia, a meno che non sia un perpetuo con indicazioni a finestre.
La ripetizione suona relativamente male in presenza di troppa roba sovrapposta l'una sull'altra dentro alla cassa, il tourbillon quando c'è non è nemmeno visibile dal quadrante e neanche te ne puoi godere il movimento. Pulsanti, slitte e correttori popolano la carrure oltremisura appesantendo non poco l'estetica complessiva già di suo messa in crisi da diametri e spessori congrui a contenere tutto questo trionfo di leve e ingranaggi.

Insomma, io sono in una fase di riscoperta della semplicità, quella in cui "less is more". La semplicità di un ultrapiatto come il Royal Oak jumbo o di un orologio "gioiello" come il golden bridge di calabrese, di un calendario perpetuo piccolo e sottile come un solo tempo da donna dei nostri giorni, di una ripetizione minuti solo tempo discreta come un solo tempo elegante che nemmeno ti accorgi di averla al polso, di un cronografo manuale di stampo classico senza poemi e abachi aritmetici sul quadrante o sulla lunetta, di un "semplice" tourbillon ben disegnato e senza ulteriori orpelli a confonderne la vista, e via discorrendo.

Sto invecchiando ;D
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 29, 2015, 11:43:40 am
Come detto prima se oggi penso ad una ripetizione la penso da tasca. E, appunto, solo tempo.
Più in generale oggi più che mai sono freddo nei confronti di più complicazioni sovrapposte e penso che ciascuna complicazione dia il meglio di se singolarmente, e la ripetizione ancor di più per i motivi già espressi

Concordo anche se alcuni super complicati rimangono affascinanti dal punto di vista meccanico
Matteo

Nel tempo devo dire di aver maturato un certo scetticismo per queste sovrapposizioni che nei primi anni 90 sembravano trionfi di tecnica oltre ogni immaginazione ma che nel tempo si sono rivelati dei veri e propri vicoli ciechi. E lo stesso scetticismo che nutro oggi verso certa orologeria indipendente che ai miei occhi rischia di essere "ridondante" e inutilmente complicata, più sul piano estetico e formale che non su quello meramente meccanico.

Dal punto di vista meccanico le grandi complicazioni sono realizzazioni ragguardevoli ma comunque piuttosto "rozze" concettualmente, sul piano formale trovo che mettere molti ingredienti in un'unica insalata porti inevitabilmente a perderne i sapori. Ti abbuffi si di tante cose, ma alla distanza non ne assapori bene nessuna e rischi di risultarne satollo.

L'indicazione di un calendario perpetuo, per esempio, si diluisce in quella di un cronografo al punto che quasi non ti accorgi più che ci sia, a meno che non sia un perpetuo con indicazioni a finestre.
La ripetizione suona relativamente male in presenza di troppa roba sovrapposta l'una sull'altra dentro alla cassa, il tourbillon quando c'è non è nemmeno visibile dal quadrante e neanche te ne puoi godere il movimento. Pulsanti, slitte e correttori popolano la carrure oltremisura appesantendo non poco l'estetica complessiva già di suo messa in crisi da diametri e spessori congrui a contenere tutto questo trionfo di leve e ingranaggi.

Insomma, io sono in una fase di riscoperta della semplicità, quella in cui "less is more". La semplicità di un ultrapiatto come il Royal Oak jumbo o di un orologio "gioiello" come il golden bridge di calabrese, di un calendario perpetuo piccolo e sottile come un solo tempo da donna dei nostri giorni, di una ripetizione minuti solo tempo discreta come un solo tempo elegante che nemmeno ti accorgi di averla al polso, di un cronografo manuale di stampo classico senza poemi e abachi aritmetici sul quadrante o sulla lunetta, di un "semplice" tourbillon ben disegnato e senza ulteriori orpelli a confonderne la vista, e via discorrendo.

Sto invecchiando ;D
No, non stai invecchiando, io a questo ero già giunto da tempo. Non mi hanno mai affascinati i mistoni di complicazioni. Le complicazioni si assaporano una alla volta. Gli orologi sono più sottili, portabili, e forse fatti anche meglio. E comunque con tanta roba si assapora peggio ogni ingrediente, si può curare meno tutto.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 29, 2015, 12:04:40 pm
Invece Marco sto invecchiando, lo dice l'anagrafe  :'(
Il fatto è che bene o male siamo tutti "vittime" più o meno consapevoli del nostro tempo. Tu hai iniziato ad approfondire questa passione in un tempo relativamente recente, altri (come il sottoscitto) in altre "epoche" (perchè anche se sono passati "pochi anni", circa 25, in orologeria davvero di epoche diverse si tratta).
Epiche in cui il trionfo dell'eccellenza era appunto questa sovrapposizione, e la corsa alla complicazione (che oggi si fa con meccanismi sempre più sofisticati oltre il limite, in alcuni casi, della ridondanza) come sigillo d'arte si concretizzava in queste pluricomplicazioni affastellate l'una sull'altra, sui quadranti come sui movimenti.
Un vero e proprio "trend" che veniva tradotto anche sulle produzioni "di serie" e di primo prezzo al punto che aziende come Kelek o IWC avevano nell'offerta di pluricomplicati "economici" la loro ragion d'essere. Un'epoca in cui si è passati dal semplice calendario perpetuo al tourbillon, e da questi alle triple o grandi complicazioni, come vertice della sofisticatezza, nel giro di pochissimi anni. Una corsa un po' folle e isterica a chi lo faceva più "complicato".
Ogni orologio è figlio del suo tempo, come figlio del suo tempo è l'orientamento e la percezione del cliente "più o meno consapevole".
Poi passa il tempo, approfondisci, sperimenti, impari e cambi i registri di valutazione delle cose.
E questo, purtroppo, significa anche "invecchiare"  ;D
Per questo oggi, dopo 25 anni, tendo ad apprezzare di più un solo tempo classico ben rifinito e "semplice" piuttosto che un sofisticatissimo e avveniristico esempio di alta orologeria contemporanea, un "banale" Coyon con il suo buon livello di finitura e la sua estetica sobria piuttosto che un ultramoderno e sofisticato Grönefeld (che pur mi piace), una piccola ripetizione a minuti in cassa lillipuziana piuttosto che un Bird repeater (che pur mi esalta).
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Teo - Aprile 29, 2015, 12:08:08 pm
Come detto prima se oggi penso ad una ripetizione la penso da tasca. E, appunto, solo tempo.
Più in generale oggi più che mai sono freddo nei confronti di più complicazioni sovrapposte e penso che ciascuna complicazione dia il meglio di se singolarmente, e la ripetizione ancor di più per i motivi già espressi

Concordo anche se alcuni super complicati rimangono affascinanti dal punto di vista meccanico
Matteo

Nel tempo devo dire di aver maturato un certo scetticismo per queste sovrapposizioni che nei primi anni 90 sembravano trionfi di tecnica oltre ogni immaginazione ma che nel tempo si sono rivelati dei veri e propri vicoli ciechi. E lo stesso scetticismo che nutro oggi verso certa orologeria indipendente che ai miei occhi rischia di essere "ridondante" e inutilmente complicata, più sul piano estetico e formale che non su quello meramente meccanico.

Dal punto di vista meccanico le grandi complicazioni sono realizzazioni ragguardevoli ma comunque piuttosto "rozze" concettualmente, sul piano formale trovo che mettere molti ingredienti in un'unica insalata porti inevitabilmente a perderne i sapori. Ti abbuffi si di tante cose, ma alla distanza non ne assapori bene nessuna e rischi di risultarne satollo.

L'indicazione di un calendario perpetuo, per esempio, si diluisce in quella di un cronografo al punto che quasi non ti accorgi più che ci sia, a meno che non sia un perpetuo con indicazioni a finestre.
La ripetizione suona relativamente male in presenza di troppa roba sovrapposta l'una sull'altra dentro alla cassa, il tourbillon quando c'è non è nemmeno visibile dal quadrante e neanche te ne puoi godere il movimento. Pulsanti, slitte e correttori popolano la carrure oltremisura appesantendo non poco l'estetica complessiva già di suo messa in crisi da diametri e spessori congrui a contenere tutto questo trionfo di leve e ingranaggi.

Insomma, io sono in una fase di riscoperta della semplicità, quella in cui "less is more". La semplicità di un ultrapiatto come il Royal Oak jumbo o di un orologio "gioiello" come il golden bridge di calabrese, di un calendario perpetuo piccolo e sottile come un solo tempo da donna dei nostri giorni, di una ripetizione minuti solo tempo discreta come un solo tempo elegante che nemmeno ti accorgi di averla al polso, di un cronografo manuale di stampo classico senza poemi e abachi aritmetici sul quadrante o sulla lunetta, di un "semplice" tourbillon ben disegnato e senza ulteriori orpelli a confonderne la vista, e via discorrendo.

Sto invecchiando ;D

E in tutto questo non dimentichiamo di come incide il tutto sulla cronometria... che parliamoci chiaro o meglio secondo me rimane la cosa più importante.
Matteo
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 29, 2015, 12:43:18 pm
Come detto prima se oggi penso ad una ripetizione la penso da tasca. E, appunto, solo tempo.
Più in generale oggi più che mai sono freddo nei confronti di più complicazioni sovrapposte e penso che ciascuna complicazione dia il meglio di se singolarmente, e la ripetizione ancor di più  per i motivi già espressi

Concordo anche se alcuni super complicati rimangono affascinanti dal punto di vista meccanico
Matteo

Nel tempo devo dire di aver maturato un certo scetticismo per queste sovrapposizioni che nei primi anni 90 sembravano trionfi di tecnica oltre ogni immaginazione ma che nel tempo si sono rivelati dei veri e propri vicoli ciechi. E lo stesso scetticismo che nutro oggi verso certa orologeria indipendente che ai miei occhi rischia di essere "ridondante" e inutilmente complicata, più sul piano estetico e formale che non su quello meramente meccanico.

Dal punto di vista meccanico le grandi complicazioni sono realizzazioni ragguardevoli ma comunque piuttosto "rozze" concettualmente, sul piano formale trovo che mettere molti ingredienti in un'unica insalata porti inevitabilmente a perderne i sapori. Ti abbuffi si di tante cose, ma alla distanza non ne assapori bene nessuna e rischi di risultarne satollo.

L'indicazione di un calendario perpetuo, per esempio, si diluisce in quella di un cronografo al punto che quasi non ti accorgi più che ci sia, a meno che non sia un perpetuo con indicazioni a finestre.
La ripetizione suona relativamente male in presenza di troppa roba sovrapposta l'una sull'altra dentro alla cassa, il tourbillon quando c'è non è nemmeno visibile dal quadrante e neanche te ne puoi godere il movimento. Pulsanti, slitte e correttori popolano la carrure oltremisura appesantendo non poco l'estetica complessiva già di suo messa in crisi da diametri e spessori congrui a contenere tutto questo trionfo di leve e ingranaggi.

Insomma, io sono in una fase di riscoperta della semplicità, quella in cui "less is more". La semplicità di un ultrapiatto come il Royal Oak jumbo o di un orologio "gioiello" come il golden bridge di calabrese, di un calendario perpetuo piccolo e sottile come un solo tempo da donna dei nostri giorni, di una ripetizione minuti solo tempo discreta come un solo tempo elegante che nemmeno ti accorgi di averla al polso, di un cronografo manuale di stampo classico senza poemi e abachi aritmetici sul quadrante o sulla lunetta, di un "semplice" tourbillon ben disegnato e senza ulteriori orpelli a confonderne la vista, e via discorrendo.

Sto invecchiando ;D

E in tutto questo non dimentichiamo di come incide il tutto sulla cronometria... che parliamoci chiaro o meglio secondo me rimane la cosa più importante.
Matteo
Che bello, siamo in due a pensarlo, pensavo di essere il solo. Certamente la sovrapposizione di complicazioni rende difficile lavorare bene. Ma è questo il punto: chi la fa, lavora bene? La mia risposta è che molte volte non è successo. E poi effettivamente più chr la quantità delle complicazioni conta la qualità, il modo in cui sono realizzate.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: S.M. - Aprile 29, 2015, 21:08:19 pm
Io come pensiero mi colloco esattamente a metà strada da quanto da voi espresso.

Ossia, se potessi permettermeli, la mia collezione ideale sarebbe costituita da ciascuna singola complicazione nella sua massima espressione tecnica, ossia lo stato dell'arte senza compromessi.
Questo partendo dal miglior subacqueo, per finire alla miglior ripetizione minuti a tre timbri o magari carillon.

Però poi soddisfatte queste esigenze, mi rivolgerei sicuramente anche ad uno o più pluricomplicati che continuano ad affascinarmi per la complessità nel racchiudere in pochi centimetri cubi un gran numero di componenti diverse perfettamente accordate tra loro, conscio che sempre di compromessi si tratta.

Stesso discorso per la cronometria.
Da calibri nati per eccellere in questo senso, pretenderei il massimo possibile e non mi accontenterei prima di averlo raggiunto (penso ad esempio a multi-tourbillon con differenziale o gyrotourbillon).
Approccio diverso se si tratta di un orologio preso per altri pregi, chessò, un ultrapiatto, od un calendario perpetuo o appunto un pluricomplicato dove mi riterrei soddisfatto con molto meno (comunque mai oltre i +/- 5/8 sec. medi al giorno).

Nel mio piccolo, mi stò muovendo in questo modo, consapevole che le vette non saranno mai alla mia portata.

Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: PONCHIA75 - Aprile 29, 2015, 22:17:46 pm
A parità di tipologia di orologio, la prestazione cronometrica è, per me, un valore assoluto.

Detto ciò, condivido l'opinione di chi, in genere, predilige complicazioni singolarmente prese.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 29, 2015, 22:19:07 pm
Io come pensiero mi colloco esattamente a metà strada da quanto da voi espresso.

Ossia, se potessi permettermeli, la mia collezione ideale sarebbe costituita da ciascuna singola complicazione nella sua massima espressione tecnica, ossia lo stato dell'arte senza compromessi.
Questo partendo dal miglior subacqueo, per finire alla miglior ripetizione minuti a tre timbri o magari carillon.

Però poi soddisfatte queste esigenze, mi rivolgerei sicuramente anche ad uno o più pluricomplicati che continuano ad affascinarmi per la complessità nel racchiudere in pochi centimetri cubi un gran numero di componenti diverse perfettamente accordate tra loro, conscio che sempre di compromessi si tratta.

Stesso discorso per la cronometria.
Da calibri nati per eccellere in questo senso, pretenderei il massimo possibile e non mi accontenterei prima di averlo raggiunto (penso ad esempio a multi-tourbillon con differenziale o gyrotourbillon).
Approccio diverso se si tratta di un orologio preso per altri pregi, chessò, un ultrapiatto, od un calendario perpetuo o appunto un pluricomplicato dove mi riterrei soddisfatto con molto meno (comunque mai oltre i +/- 5/8 sec. medi al giorno).

Nel mio piccolo, mi stò muovendo in questo modo, consapevole che le vette non saranno mai alla mia portata.
È chiaro che anche io tengo conto delle complicazioni nel giudicare la  cronometria. Per me la cronometria dice tante cose di un orologio e di come è stato realizzato. Sono esigente in materia, e credo sia necessario esserlo.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 30, 2015, 01:26:30 am
Questa cosa della cronometria prima poi la dobbiamo approfondire meglio.
Perchè se la cronometria dice molto, come alcuni di voi sostengono, non mi spiego come fanno alcuni miei orologi di nessun particolare pregio ad avere una cronometria degna di un concorso.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 30, 2015, 08:56:23 am
Questa cosa della cronometria prima poi la dobbiamo approfondire meglio.
Perchè se la cronometria dice molto, come alcuni di voi sostengono, non mi spiego come fanno alcuni miei orologi di nessun particolare pregio ad avere una cronometria degna di un concorso.
Forse perché si devono fare delle prove specifiche per vedere come va. Tu mi hai sempre detto che non le fai, s le facessi potresti avere delle sorprese. Troppo facile fare un orologio complesso che cronometricamente va male, molto più difficile fare un complicato che funzioni bene. Sarebbe come dire che in una automobile le sue prestazioni non contano nulla, io penso che contino. Anche su una limousine.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Teo - Aprile 30, 2015, 10:39:41 am
Questa cosa della cronometria prima poi la dobbiamo approfondire meglio.
Perchè se la cronometria dice molto, come alcuni di voi sostengono, non mi spiego come fanno alcuni miei orologi di nessun particolare pregio ad avere una cronometria degna di un concorso.

Sicuramente molto dipende da come vengono regolati questo è indubbio.
Però il discorso c'è tutto, bisognerebbe prendere la stessa maison che partendo dalla stessa base tempo ha sia il complicato che il solo tempo per vedere le differenze.
Per altro la cronometria va valutata nel tempo almeno un mese in cui bisognerebbe prendere gli scostamenti.
Un excel come questo può svolgere bene il compito  8)
http://www.dgedizioni.it/orologio/precisometro.htm
Io lo feci con il mio nomos con risultati molto soddisfacenti prima di essere oggetto di tempeste magnetiche  :o :o ;D ;D
Matteo
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 30, 2015, 13:05:56 pm
Questa cosa della cronometria prima poi la dobbiamo approfondire meglio.
Perchè se la cronometria dice molto, come alcuni di voi sostengono, non mi spiego come fanno alcuni miei orologi di nessun particolare pregio ad avere una cronometria degna di un concorso.
Forse perché si devono fare delle prove specifiche per vedere come va. Tu mi hai sempre detto che non le fai, s le facessi potresti avere delle sorprese. Troppo facile fare un orologio complesso che cronometricamente va male, molto più difficile fare un complicato che funzioni bene. Sarebbe come dire che in una automobile le sue prestazioni non contano nulla, io penso che contino. Anche su una limousine.

Non le faccio OGGI, ma sapessi quante ne ho fatto in passato quando ero letteralmente fulminato da questo tema, prima che mi rendessi conto che infilarmi in questa che per me era diventata una fissazione era il modo migliore per non godermi a pieno gli orologi al polso. Prove fatte con il cronocomparatore che ho a casa, in tutti i modi possibili e immaginabili.
E quando scopri che un banale rolex ha una cronometria da concorso senza nessun particolare pregio, anche superiore a quella di un tourbillon, qualche domanda ti sovviene :)
Ma qualora anche differenze vi fossero, se di ordine di grandezza tale da essere misurabili solo con sofisticate apparecchiature e di fatto non rilevabili praticamente, il senso del discorso cambierebbe poco.
È davvero la cronometria negli orologi moderni un parametro indicativo della qualità di un movimento nella misura in cui le differenze sono talmente esigue, quando esistono, da non avere alcun rilievo pratico ne essere praticamente tangibili?
Ho sincronizzato un explorerII con il mio G-shock sabato sera, lo porto da quattro giorni (notti e docce incluse) e fino a poco fa non ha preso ne perso nemmeno un secondo! Certo, sarà l'effetto di anticipi e ritardi che si compensano, un giorno ha preso un secondo, il giorno dopo ne ha persi due, ma alla fine è uno di quegli orologi che si può dire "spacca il secondo". E sappiamo che il movimento non è niente di fuori dall'ordinario.
Come ordinario è l'el primero rallentato del 16520 al quale in 22 anni non ho mai fatto una revisione e continua a marciare dentro i parametri del cosc (per quel poco che ormai lo uso).

Io dico che la cronometria era un fattore discriminante di qualità prima dell'avvento dei bilancieri monometallici e delle spirali amagnetiche, quando i margini di miglioramento della cronometria a seguito di ottimizzazioni e cure particolari della macchina erano cospicui e tangibili, mentre oggi che qualunque movimento, anche il più dozzinale e industriale, con il minimo sindacale di regolazione può avere prestazioni cosc, faccio fatica a considerarla un elemento discriminante di pregio.

E tornando alla ripetizione minuti, che è il tema in oggetto, davvero considero il suo impatto sulla cronometria l'ultimo dei criteri in base ai quali valutarne il pregio.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 30, 2015, 13:39:36 pm
Questa cosa della cronometria prima poi la dobbiamo approfondire meglio.
Perchè se la cronometria dice molto, come alcuni di voi sostengono, non mi spiego come fanno alcuni miei orologi di nessun particolare pregio ad avere una cronometria degna di un concorso.
Forse perché si devono fare delle prove specifiche per vedere come va. Tu mi hai sempre detto che non le fai, s le facessi potresti avere delle sorprese. Troppo facile fare un orologio complesso che cronometricamente va male, molto più difficile fare un complicato che funzioni bene. Sarebbe come dire che in una automobile le sue prestazioni non contano nulla, io penso che contino. Anche su una limousine.

Non le faccio OGGI, ma sapessi quante ne ho fatto in passato quando ero letteralmente fulminato da questo tema, prima che mi rendessi conto che infilarmi in questa che per me era diventata una fissazione era il modo migliore per non godermi a pieno gli orologi al polso. Prove fatte con il cronocomparatore che ho a casa, in tutti i modi possibili e immaginabili.
E quando scopri che un banale rolex ha una cronometria da concorso senza nessun particolare pregio, anche superiore a quella di un tourbillon, qualche domanda ti sovviene :)
Ma qualora anche differenze vi fossero, se di ordine di grandezza tale da essere misurabili solo con sofisticate apparecchiature e di fatto non rilevabili praticamente, il senso del discorso cambierebbe poco.
È davvero la cronometria negli orologi moderni un parametro indicativo della qualità di un movimento nella misura in cui le differenze sono talmente esigue, quando esistono, da non avere alcun rilievo pratico ne essere praticamente tangibili?
Ho sincronizzato un explorerII con il mio G-shock sabato sera, lo porto da quattro giorni (notti e docce incluse) e fino a poco fa non ha preso ne perso nemmeno un secondo! Certo, sarà l'effetto di anticipi e ritardi che si compensano, un giorno ha preso un secondo, il giorno dopo ne ha persi due, ma alla fine è uno di quegli orologi che si può dire "spacca il secondo". E sappiamo che il movimento non è niente di fuori dall'ordinario.
Come ordinario è l'el primero rallentato del 16520 al quale in 22 anni non ho mai fatto una revisione e continua a marciare dentro i parametri del cosc (per quel poco che ormai lo uso).

Io dico che la cronometria era un fattore discriminante di qualità prima dell'avvento dei bilancieri monometallici e delle spirali amagnetiche, quando i margini di miglioramento della cronometria a seguito di ottimizzazioni e cure particolari della macchina erano cospicui e tangibili, mentre oggi che qualunque movimento, anche il più dozzinale e industriale, con il minimo sindacale di regolazione può avere prestazioni cosc, faccio fatica a considerarla un elemento discriminante di pregio.

E tornando alla ripetizione minuti, che è il tema in oggetto, davvero considero il suo impatto sulla cronometria l'ultimo dei criteri in base ai quali valutarne il pregio.
Premesso che un orologio con ripetizione minuti non ha problemi di cronometria dovuti alla complicazione, che è energeticaente autonoma, sul piano teorico dire che la cronometria non conta niente in orologi complicati, con complicazioni energivore per esempio, è come dire che di una automobile non interessano le prestazioni perché tanto sono molto superiori ai limiti di legge. Per me è alla base di qualsiasi discorso legato a questa materia. Se un orologiaio mi fa i biselli  a specchio ma mi da una pessima cronometria per me è un pessimo orologiaio. Nella mia esperienza io ho incontrato molti orologi  blasonati pessimi cronometricamente, altri meno blasonati molto curati. Non posso occuparmi con un minimo di serietà di orologerìa senza interessarmi di questo aspetto che è cruciale negli orologi meccanici, proprio perché difficile da ottenere. Perché la cronometria non è avere un Rolex al polso da quattro giorni e vederlo non prendere un secondo, è altra cosa e si misura in altro modo. Ci sono orologi in commercio da molte decine di migliaia di euro che non sono regolari nel comportamento, non sono prevedibili. Per me questo non è accettabile, capisco che per altri lo possa essere, ma negare che sia un aspetto cruciale della materia dell'orologeria meccanica mi pare difficile. Perché allora potremmo dire che le finiture non servono a niente, che le complicazioni non servono più a niente, che è meglio un quarzo e chìudiamo il discorso.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Aprile 30, 2015, 14:15:10 pm
Ha si fonte energetica autonoma ma interagisce comunque con il treno del tempo.
Non è la più "energivora" delle complicazioni, ma anche una ripetizione interagisce in qualche misura con la cronometria della base tempo, se non altro per la ruota contaore e minuti e per la ricarica del suo bariletto.
Per il resto è chiaro che se un modulo o una complicazione penalizza oltremisura la cronometria, o per evitare che accada funziona male (come certi perpetui Patek che si aggiornano nel corso di ore proprio per parzializzare l'assorbimento di energia) va giudicato anche in base a questo criterio.
Ma è già un discorso da una prospettiva differente rispetto a quanto scritto prima.
Quindi io sono perfettamente d'accordo che l'impatto di una complicazione sulla cronometria e/o il suo funzionamento in relazione a tale impatto è un fattore che descrive il pregio e la cura costruttiva di un modulo, non sono invece d'accordo sul fatto che le prestazioni cronometriche "assolute" di una base tempo siano un indicatore significativo del suo particolare pregio.
Sono due cose diverse. Una base tempo che marcia "male" potrebbe solo essere mal regolata, una base tempo che marcia "bene" potrebbe non avere alcun particolare pregio meccanico. Una complicazione che impatta sensibilmente sulla cronografia o che per evitare che ciò accada funziona male è un'altra cosa.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Aprile 30, 2015, 14:46:58 pm
Ha si fonte energetica autonoma ma interagisce comunque con il treno del tempo.
Non è la più "energivora" delle complicazioni, ma anche una ripetizione interagisce in qualche misura con la cronometria della base tempo, se non altro per la ruota contaore e minuti e per la ricarica del suo bariletto.
Per il resto è chiaro che se un modulo o una complicazione penalizza oltremisura la cronometria, o per evitare che accada funziona male (come certi perpetui Patek che si aggiornano nel corso di ore proprio per parzializzare l'assorbimento di energia) va giudicato anche in base a questo criterio.
Ma è già un discorso da una prospettiva differente rispetto a quanto scritto prima.
Quindi io sono perfettamente d'accordo che l'impatto di una complicazione sulla cronometria e/o il suo funzionamento in relazione a tale impatto è un fattore che descrive il pregio e la cura costruttiva di un modulo, non sono invece d'accordo sul fatto che le prestazioni cronometriche "assolute" di una base tempo siano un indicatore significativo del suo particolare pregio.
Sono due cose diverse. Una base tempo che marcia "male" potrebbe solo essere mal regolata, una base tempo che marcia "bene" potrebbe non avere alcun particolare pregio meccanico. Una complicazione che impatta sensibilmente sulla cronografia o che per evitare che ciò accada funziona male è un'altra cosa.
Ecco, questa è una questione interessante. Come sai in genere, nel 99 per cento dei casi le ripetizioni hanno una piccola o grande molla dedicata che si carica azionando la slitta. Però è vero che le chiocciole sono collegate alle sfere dell'orologio, e almeno nell'istante in cui le cremagliere leggono le chiocciole una minima influenza cronometrica ci deve essere. Ma deve o dovrebbe essere io ho sempre pensato del tutto insignificante nel bilancio complessivo. Ma ammetto che mi piacerebbe essere confortato in questo da anche altri competenti perché un piccolo dubbio mi rimane, e mi sembra rafforzato dal tuo messaggio. Diverso il caso delle rarissime ripetizioni che usano il bariletto unico dell'orologio per la suoneria, in cui l'azionamento è ad interruttore, allora in quel caso ha un impatto molto forte sull'energia dello scappamento e quindi influisce eccome sulla cronometria. Ed ecco spiegato perché la grande sonnerie è estremamente energivore, ed è difficile farla precisa, così come sono energivori i cronografi, le ore e i minuti saltanti, tanto più se a dischi, i calendari tutti e i perpetui istantanei tantissimo...
Diciamo che confrontarsi con i problemi delle cronometria è essenziale anche per comprendere a fondo come funziona un orologio, e quali problemi deve affrontare un orologiaio che costruisce un orologio. Quali scelte e dilemmi deve risolvere. È alla base di tutto.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Il New - Maggio 26, 2015, 18:03:33 pm
Molto interessante. Una curiosità: anche le finiture del movimento possono dimostrare la qualità e il livello di una ripetizione ?
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Maggio 26, 2015, 18:10:26 pm
Molto interessante. Una curiosità: anche le finiture del movimento possono dimostrare la qualità e il livello di una ripetizione ?
Devo ammettere che sinora non ho ancora visto una ripetizione minuti rifinita male, sarà che essendo il prodotto di vertice per molte maison, e visto anche il costo, evidentemente ancora si ritiene che a quel livello le finiture debbano essere belle.

Ne approfitto per scusarmi con i lettori di questo topic: sono diversi giorni che mi sono prefisso di arricchirlo e ho sia idee che materiale, devo elaborarlo. Ci sto mettendo più del previsto ma lo farò.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Teo - Giugno 03, 2015, 08:03:54 am
Non so se già postato, nel caso chiedo scusa, comunque Parmigiani che racconta un po' di storia della ripetizione:
https://www.youtube.com/watch?v=042vuCY_oCQ
Matteo
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: claudio969 - Giugno 14, 2015, 18:43:44 pm
Buonasera a tutti voi, mi spiace partecipare raramente ai molti post stimolanti che leggo ma spesso non mi sento tecnicamente preparato, e non m'interessa farlo scrivendo semplicemente se un orologio o una discussione mi piace o non.

Oggi invece voglio unirmi a voi innanzitutto per ringraziare Mbelt e tutti voi che stanotte mi avete dato moltissimo con i due post che ho letto sui Tourbillon (vecchio post in altri lidi) e la ripetizione minuti (è stata, come avrete capito, una delle mie notti insonni).
Come vi avevo già accennato il mio interesse per l'orologeria è di poco più di un anno, anche se, come spesso mi accade, agli inizi di una passione dal momento sono dannatamente curioso, divengo quasi monotematico, onnivoro di ogni documento, libro, informazione e post....e confesso che poter rileggere le vs tantissime e interessanti discussioni non solo soddisfa questa mia "fame" ma mette anche qualche toppa alla mia inesauribile ignoranza nel settore.

Vi confesso che poi quando andate molto sul tecnico inizio a sudare e leggere e rileggere ciò che scrivete passando da wikipedia a libri tecnici per cercare di interpretare e tradurre cosa state dicendo e spiegando (praticamente mi fate sentire giovane....riportandomi alle superiori mentre mi sbattevo tra latino e greco!!!  :) ).

Scusatemi se sono uscito fuori dal tema principale ma mi sarebbe sembrato inadeguato, dopo questa notte, dare la mia semplice e forse banale opinione per poi sparire, sarebbe stato un po come approfittarmi di voi per poi rivestirmi e scappare via mentre dormivate  ;D

Il godimento di questa mia giovane passione, sto permettendo che avvenga in modo del tutto anarchica e cioè lasciandomi andare a tutto ciò che visceralmente mi stimola (probabilmente proprio a causa delle mia deficienza tecnica e forse perché non è dovuta a motivi speculativi), al piacere per l'estetica e alla ricerca dell'Arte, cioè dell'orologiaio o dell'orologio in grado di regalarmi emozione profonde.
Il tourbillon e la ripetizione minuti sono le complicazioni che più mi affascinano, trovo che siano un po due facce della stessa moneta, mentre la prima riesce a rapirmi gli occhi in un modo più scenografico e palese come una donna oggettivamente bellissima da cui non riesci a togliere gli occhi di dosso; la ripetizione minuti rapisce il proprio "sentire" più intimo, classico, la parte femminile in ognuno di noi, proprio come una donna piena di fascino ed eleganza.

Aggiungo che mi ha affascinato moltissimo questo video della ripetizione minuti del Breguet La Tradition
http://www.breguet.com/it/segnatempo/nuovi-modelli-tradition/7087
l''orologio personalmente lo trovo affascinante peccato che ha il diametro e lo spessore di un orologio da tasca e quindi temo al polso possa deludere moltissimo!

(in ultimo esco ancora da questo post per tornare, Mbelt, al tuo post del tourbillon solo per dirti che mi hai fatto apprezzare, attraverso il Tourbillon Souveraine, il magnifico lavoro del quadrante di Journe, ho letto spesso di questo geniale orologiaio ma i suoi quadranti ilpiù delle volte non mi hanno convinto, trovandoli spesso esteticamente freddi e "scomposti" con un'architettura cioè disequilibrata. Il Souveraine invece...meraviglioso! Tra i quadranti dei Tourbillon del passato invece, quel che più mi affascina è quello di Daniel Roth, che sto facendo di tutto ultimamente per possederne un esemplare).
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: ciaca - Giugno 14, 2015, 18:47:23 pm
Quella infatti è una delle ripetizioni più innovative degli ultimi anni. Il meccanismo è molto affascinante e pieno di brevetti, mi pare anche che se ne sia parlato in questo stesso topic :)
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Giugno 15, 2015, 15:41:24 pm
Buonasera a tutti voi, mi spiace partecipare raramente ai molti post stimolanti che leggo ma spesso non mi sento tecnicamente preparato, e non m'interessa farlo scrivendo semplicemente se un orologio o una discussione mi piace o non.

Oggi invece voglio unirmi a voi innanzitutto per ringraziare Mbelt e tutti voi che stanotte mi avete dato moltissimo con i due post che ho letto sui Tourbillon (vecchio post in altri lidi) e la ripetizione minuti (è stata, come avrete capito, una delle mie notti insonni).
Come vi avevo già accennato il mio interesse per l'orologeria è di poco più di un anno, anche se, come spesso mi accade, agli inizi di una passione dal momento sono dannatamente curioso, divengo quasi monotematico, onnivoro di ogni documento, libro, informazione e post....e confesso che poter rileggere le vs tantissime e interessanti discussioni non solo soddisfa questa mia "fame" ma mette anche qualche toppa alla mia inesauribile ignoranza nel settore.

Vi confesso che poi quando andate molto sul tecnico inizio a sudare e leggere e rileggere ciò che scrivete passando da wikipedia a libri tecnici per cercare di interpretare e tradurre cosa state dicendo e spiegando (praticamente mi fate sentire giovane....riportandomi alle superiori mentre mi sbattevo tra latino e greco!!!  :) ).

Scusatemi se sono uscito fuori dal tema principale ma mi sarebbe sembrato inadeguato, dopo questa notte, dare la mia semplice e forse banale opinione per poi sparire, sarebbe stato un po come approfittarmi di voi per poi rivestirmi e scappare via mentre dormivate  ;D

Il godimento di questa mia giovane passione, sto permettendo che avvenga in modo del tutto anarchica e cioè lasciandomi andare a tutto ciò che visceralmente mi stimola (probabilmente proprio a causa delle mia deficienza tecnica e forse perché non è dovuta a motivi speculativi), al piacere per l'estetica e alla ricerca dell'Arte, cioè dell'orologiaio o dell'orologio in grado di regalarmi emozione profonde.
Il tourbillon e la ripetizione minuti sono le complicazioni che più mi affascinano, trovo che siano un po due facce della stessa moneta, mentre la prima riesce a rapirmi gli occhi in un modo più scenografico e palese come una donna oggettivamente bellissima da cui non riesci a togliere gli occhi di dosso; la ripetizione minuti rapisce il proprio "sentire" più intimo, classico, la parte femminile in ognuno di noi, proprio come una donna piena di fascino ed eleganza.

Aggiungo che mi ha affascinato moltissimo questo video della ripetizione minuti del Breguet La Tradition
http://www.breguet.com/it/segnatempo/nuovi-modelli-tradition/7087
l''orologio personalmente lo trovo affascinante peccato che ha il diametro e lo spessore di un orologio da tasca e quindi temo al polso possa deludere moltissimo!

(in ultimo esco ancora da questo post per tornare, Mbelt, al tuo post del tourbillon solo per dirti che mi hai fatto apprezzare, attraverso il Tourbillon Souveraine, il magnifico lavoro del quadrante di Journe, ho letto spesso di questo geniale orologiaio ma i suoi quadranti ilpiù delle volte non mi hanno convinto, trovandoli spesso esteticamente freddi e "scomposti" con un'architettura cioè disequilibrata. Il Souveraine invece...meraviglioso! Tra i quadranti dei Tourbillon del passato invece, quel che più mi affascina è quello di Daniel Roth, che sto facendo di tutto ultimamente per possederne un esemplare).
Ti ringrazio molto per la pazienza che hai avuto a leggere ben due topic piuttosto tosti. Quanto al Tradition di Breguet ripetizione minuti e tourbillon, io me lo ero perso. Circa tre anni fa seppi da un orologiaio di Breguet che la casa aveva sviluppato un regolatore magnetico per la suoneria, assolutamente silenzioso. Non ne avevo saputo più niente, ora vedo che lo hanno proposto su questo orologio che non avevo visto tra le novità di BAsilea. Io sono tra i pochi che ama l'estetica degli orologi Tradition di Breguet, che ritengo i più aderenti alla idea originaria estetica di Breguet stesso. Devo dire che questo ripetizione minuti ha molte novità tecniche: dai martelli che colpiscono perpendicolarmente alla platina, alla molla sonora di forma inedita, al nuovo regolatore. Considerato che è pure un tourbillon il suo prezzo di oltre 400 k sembra meno folle del solito. Devo però dire che almeno sul piano estetico mentre ho molto apprezzato la nuova versione del Tradition a crongrafo, questa mi lascia un po' freddo, ma come ogni cosa andrebbe vista dal vivo.
Ma ci tornerò.
Io penso che il tourbillon di Journe sia in assoluto l'orologio che mi ha dato e mi da' più emozione esteticamente. Lo trovo praticamente ....perfetto, con quell'alternarsi di vuoti e di pieni, la vista completa sul remontoir d'égalité, le diverse velocità a cui tutto si muove sul quadrante, la possibilità di poter leggere l'ora decidendo di vedere o non vedere il tourbillon , senza togliere l'orologio da polso. Penso sia una riuscita assoluta, tecnica che è stata infatti ripresa da tantissimi costruttori di orologi a distanza di anni, ed estetica. Orologio di una regolarità di funzionamento quasi assoluta, esemplare . Mi piace anche molto il Daniel Roth, sia di quadrante che di cassa.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: claudio969 - Giugno 16, 2015, 13:26:36 pm
Caro Mbelt, tu ringrazi me per aver letto due topic interessantissimi e istruttivi??
...ma se non ci fossi tu, Angelo, Croix de malte, Michele, Vittorio e altri (mi scuso con chi non ho citato) che mettono a disposizione di tutti noi la loro esperienza e anni di studio questo forum, come altri, sarebbe un'inutile collezione di "mi piace e non mi piace" oppure di topic sui soliti orologi che non mi hanno mai suscitato alcuna emozione.

Quando anche Angelo andò via dall'altra parte, avevo appena preso il Breguet 3130, lo pubblicai e scrissi quanto i suoi post, i tuoi, quelli di Vittorio e alcuni altri erano stati importanti per farmi guardare oltre le solite marche, farmi andare oltre il marketing e l'idea speculativa, istruirmi su tecnica, storia dell'orologeria....per sintetizzare: quanto eravate stati stimolanti nell'accrescere la mia passione nell'alta orologeria. Naturalmente dal momento che vi avevo nominato mi spiegarono che erano stati costretti a censurarmi  ;D

Per i Tradition devo dire che è stata una dei motivi occasionali di avvicinamento all'orologeria e più volte sono andato ad indossarli ed è proprio con i Tradition che ho scoperto che gli orologi vanno indossati! Ho scoperto  che i Tradition che mi piacciono di più, per prima cosa hanno costi per me proibitivi o che non mi sento di spendere e 2 sono enormi sul mio polso (ho un 16,5/17cm) e risultano essere poco eleganti e appariscenti. Inoltre m'intimorisce un po l'idea che alla lunga la loro estetica mi possa stancare, ti faccio un esempio: agli inizi i Tradition che potevo valutare, i 7027 e 7057 mi piacevano moltissimo e ho desistito solo per i costi....ora però sto valutando di prendere un Tourbillon del 90 di Daniel Roth??!! ...probabilmente, mi sono detto, quello per i Tradition non è stato "vero amore"! Tu che ti sei trovato più volte, immagino, in situazioni simili, come la pensi?

Chiudo per quotare tutto quello che hai scritto sul tuo Journe, come ti ho scritto, non appartengo ai fans scatenati dell'artista che qualsiasi cosa fa lo elogiano ma il tuo orologio....beh se non costasse una cifra così importante, per la mia troppo giovane passione, beh non ti nascondo che già sarei a caccia!! ;)
p.s. pensa che accoppiata con il Tourbillon di Roth!!
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: palombaro - Giugno 16, 2015, 14:25:57 pm
Naturalmente dal momento che vi avevo nominato mi spiegarono che erano stati costretti a censurarmi  ;D

innominabili eretici  ;D  .... (e untori) .....

Riguardo a questo topic invece, lo seguo sempre con molto interesse ...  ;) grazie a chi vi partecipa ..
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Giugno 16, 2015, 18:20:50 pm
Caro Mbelt, tu ringrazi me per aver letto due topic interessantissimi e istruttivi??
...ma se non ci fossi tu, Angelo, Croix de malte, Michele, Vittorio e altri (mi scuso con chi non ho citato) che mettono a disposizione di tutti noi la loro esperienza e anni di studio questo forum, come altri, sarebbe un'inutile collezione di "mi piace e non mi piace" oppure di topic sui soliti orologi che non mi hanno mai suscitato alcuna emozione.

Quando anche Angelo andò via dall'altra parte, avevo appena preso il Breguet 3130, lo pubblicai e scrissi quanto i suoi post, i tuoi, quelli di Vittorio e alcuni altri erano stati importanti per farmi guardare oltre le solite marche, farmi andare oltre il marketing e l'idea speculativa, istruirmi su tecnica, storia dell'orologeria....per sintetizzare: quanto eravate stati stimolanti nell'accrescere la mia passione nell'alta orologeria. Naturalmente dal momento che vi avevo nominato mi spiegarono che erano stati costretti a censurarmi  ;D

Per i Tradition devo dire che è stata una dei motivi occasionali di avvicinamento all'orologeria e più volte sono andato ad indossarli ed è proprio con i Tradition che ho scoperto che gli orologi vanno indossati! Ho scoperto  che i Tradition che mi piacciono di più, per prima cosa hanno costi per me proibitivi o che non mi sento di spendere e 2 sono enormi sul mio polso (ho un 16,5/17cm) e risultano essere poco eleganti e appariscenti. Inoltre m'intimorisce un po l'idea che alla lunga la loro estetica mi possa stancare, ti faccio un esempio: agli inizi i Tradition che potevo valutare, i 7027 e 7057 mi piacevano moltissimo e ho desistito solo per i costi....ora però sto valutando di prendere un Tourbillon del 90 di Daniel Roth??!! ...probabilmente, mi sono detto, quello per i Tradition non è stato "vero amore"! Tu che ti sei trovato più volte, immagino, in situazioni simili, come la pensi?

Chiudo per quotare tutto quello che hai scritto sul tuo Journe, come ti ho scritto, non appartengo ai fans scatenati dell'artista che qualsiasi cosa fa lo elogiano ma il tuo orologio....beh se non costasse una cifra così importante, per la mia troppo giovane passione, beh non ti nascondo che già sarei a caccia!! ;)
p.s. pensa che accoppiata con il Tourbillon di Roth!!
Per i miei gusti vedo molto meglio i Tradition di dimensioni originali piccoli e manuali. Mi piace moltissimo la finitura grenè del calibro e penso che se facessi io orlogi di sapore classico la userei più delle côtes de  Genève . Però quello che mi ha stregato più di tutti è stato il tourbillon a fusèe: sono sicuro che non mi stancherebbe, malgrado in questo caso dimensioni in spessore generose, ma il tourbillon è come deve essere, e cioè grande.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: claudio969 - Giugno 16, 2015, 19:43:21 pm
si, hai ragione, è davvero uno splendido pezzo, e in questo caso non è nemmeno esagerato con i suoi 41 mm, l'ho visto la scorsa settimana a Milano nella boutique Breguet ma.....come il ripetizione minuti, fa parte di quegli esemplari dal prezzo proibitivo. Inoltre proprio negli ultimi giorni si è visto il primo esemplare in un'asta, mi sembra di Christie's, aggiudicato, se non ricordo male a circa 100k, cioè ha perso il 60% circa del suo valore in meno di un paio di anni!!
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Giugno 16, 2015, 20:12:20 pm
si, hai ragione, è davvero uno splendido pezzo, e in questo caso non è nemmeno esagerato con i suoi 41 mm, l'ho visto la scorsa settimana a Milano nella boutique Breguet ma.....come il ripetizione minuti, fa parte di quegli esemplari dal prezzo proibitivo. Inoltre proprio negli ultimi giorni si è visto il primo esemplare in un'asta, mi sembra di Christie's, aggiudicato, se non ricordo male a circa 100k, cioè ha perso il 60% circa del suo valore in meno di un paio di anni!!
Guarda che 100k per un tourbillon non sono pochi. Dico di secondo polso. Non sono tanti quello che valgono tanto da usati.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: claudio969 - Giugno 17, 2015, 01:12:03 am
si, hai ragione, è davvero uno splendido pezzo, e in questo caso non è nemmeno esagerato con i suoi 41 mm, l'ho visto la scorsa settimana a Milano nella boutique Breguet ma.....come il ripetizione minuti, fa parte di quegli esemplari dal prezzo proibitivo. Inoltre proprio negli ultimi giorni si è visto il primo esemplare in un'asta, mi sembra di Christie's, aggiudicato, se non ricordo male a circa 100k, cioè ha perso il 60% circa del suo valore in meno di un paio di anni!!
Guarda che 100k per un tourbillon non sono pochi. Dico di secondo polso. Non sono tanti quello che valgono tanto da usati.

Si è vero, è una somma importante ma pur sempre meno della metá del prezzo di listino per un orologio di nemmeno 2 anni....a meno che, in boutique, al prezzo di listino, non compri più nessuno?!
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Giugno 27, 2015, 14:45:49 pm
Prima di tutto: due appassionanti video confronto tra ripetizioni minuti, ad opera di riviste del settore:
http://youtu.be/x-A0dlgiba8
http://youtu.be/NZDvzPmnZO4
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: claudio969 - Luglio 01, 2015, 15:39:59 pm
Prima di tutto: due appassionanti video confronto tra ripetizioni minuti, ad opera di riviste del settore:
http://youtu.be/x-A0dlgiba8
http://youtu.be/NZDvzPmnZO4

molto interessanti
VC nel primo video e Patek e Hublot nel secondo, secondo il mio modesto orecchio, suonano davvero bene!
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Luglio 01, 2015, 16:00:55 pm
Prima di tutto: due appassionanti video confronto tra ripetizioni minuti, ad opera di riviste del settore:
http://youtu.be/x-A0dlgiba8
http://youtu.be/NZDvzPmnZO4

molto interessanti
VC nel primo video e Patek e Hublot nel secondo, secondo il mio modesto orecchio, suonano davvero bene!
Sì. Anche per quella poca esperienza che ho io, i Patek che ho sentito suonare di persona suonavano bene, meglio di altri (ma non li ho sentiti tutti ovviamente). Devo dire che a parte le esagerazioni di Patek, forse è questo uno dei pochi ambiti in cui la casa ha volte a qualcosa in più di altre. Non ho mai sentito suonare di persona un Vacheron, ma hanno anch'essi buona fama. Purtroppo, premettendo che nessuno di questi orologi è mai economico, sono anche tra i più cari del settore, ovviamente con Patek in testa. Patek nel settore ha anche un merito altro, cioè quello di proporre una gamma vera con molti modelli, e questo va bene.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: claudio969 - Luglio 01, 2015, 16:07:46 pm
Si ho sentito anch'io della loro fama sui ripetizione minuti ma in questi modelli hanno un prezzo definibile semplicemente Folle a parer mio, anche più che in tutti gli altri generi e modelli, già considerabili molto costosi rispetto a quello che offrono.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Luglio 01, 2015, 16:11:47 pm
Si ho sentito anch'io della loro fama sui ripetizione minuti ma in questi modelli hanno un prezzo definibile semplicemente Folle a parer mio, anche più che in tutti gli altri generi e modelli, già considerabili molto costosi rispetto a quello che offrono.
Purtroppo è vero, e spesso la differenza reale dei prezzi è ancora maggiore di quello che non appare già nei listini. E certamente non sono neppure orologi che tengano il valore, nel senso che nel 90 per cento dei casi vengono aggiudicati a cifre alte ma sempre decisamente minori dei listini.
Forse l'ho già scritto nel topic ed in tal caso mi scuso: ma c'è una cosa su cui concordo con Philippe Stern e non con suo figlio: neppure io apprezzo i timbri cattedrale, che sono timbri più lunghi rispetto agli altri, ed emettono vibrazioni diverse. Si possono trovare su due Patek: il 5074 e lo SkyMoon Tourbillon. Anche io penso siano quelli che suonano peggio, poi è anche una questione di gusti. Comunque il risultato non ripaga anche della maggiore dimensione delle casse per ospitarli (in spessore).
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: Planar - Luglio 01, 2015, 18:18:18 pm
Bellissima discussione per la regina delle complicazioni.
E poi la spiegazione mi ha reso chiaro il funzionamento, che avevo intuito, da immagini e video vari, ma non ancora ben compreso.
L'anno scorso vidi un tasca con ripetizione minuti di PP per Spalding&Co. (non ho idea chi sia, forse un vecchio distributore) da un noto reseller romano, a 4,5k. Ci pensai un giorno di troppo e andò via, ma mi è rimasto il desiderio di averne una.
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: S.M. - Luglio 01, 2015, 19:10:30 pm
Attenzione a non commettere l'errore di valutare una ripetizione solo dai timbri dei gong.
Altrettanta importanza riveste la cadenza dei rintocchi (specialmente quella dei minuti ed il silenzio nel caso di mancanza dei quarti) e la rumorosità dell'organo regolatore.

Patek ha eccezionali ripetizioni, ma in qualche modello il ronzio di fondo è troppo fastidioso.

Da non sottovalutare JLC che finora è l'unica (mi corregga Marco se sbaglio) ad aver presentato una ripetizione (pure ultrapiatta e pure automatica con rotore periferico) che annulla la pausa dei quarti mancanti. Peccato che parliamo di 300k€ almeno.......
Titolo: Re:Ripetizione minuti: la musica del tempo
Inserito da: mbelt - Luglio 01, 2015, 19:34:21 pm
Attenzione a non commettere l'errore di valutare una ripetizione solo dai timbri dei gong.
Altrettanta importanza riveste la cadenza dei rintocchi (specialmente quella dei minuti ed il silenzio nel caso di mancanza dei quarti) e la rumorosità dell'organo regolatore.

Patek ha eccezionali ripetizioni, ma in qualche modello il ronzio di fondo è troppo fastidioso.

Da non sottovalutare JLC che finora è l'unica (mi corregga Marco se sbaglio) ad aver presentato una ripetizione (pure ultrapiatta e pure automatica con rotore periferico) che annulla la pausa dei quarti mancanti. Peccato che parliamo di 300k€ almeno.......
Hai ragione, io mi sono espresso male ma quando ho formulato le mie considerazioni oggi mi riferivo a tutti i pArametri che hai citato. No, JLC non è stata la prima, la prima a proporre la eliminazione della pausa è stata Ap con il solito Giulio Papi già negli anni 90 su un modello. Ne aveva parecchi brevetti. Giulio Papi ha fatto anche il primo carillon da polso con ripetizione minuti. Poi non so perché quella innovazione non l'ha più riproposta. Non solo non è male ma deve avere anche una discreta complicazione meccanica....