Orologico Forum 3.0

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Post - palombaro

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Orologi e Co... / Re:Quadranti: tipologie a confronto
« il: Aprile 17, 2018, 15:22:21 pm »
Un grazie particolare a Michele (palombaro) e Denny (dnysoldier) per l'accuratezza e la ricchezza di informazioni.
Mi piace riprendere l'esordio di Michele:
Posso affrontare la questione solo in veste di appassionato, con relativi limiti e poche certezze assolute!
Metto in conto anche la possibilità che io dica delle inesattezze, quindi sono pronto ad essere smentito o corretto, ben venga !
Quando si approccia un argomento con questa umiltà, mettendo in discussione continuamente ciò che si è scoperto, è più facile raggiungere una conoscenza solida, che costituisce un arricchimento per tutti.
P.S.: attendiamo sempre aggiornamenti sullo Steam-Monster...  :)
Ma perché non lo hai portato a Roma? (Nella nostra breve presentazione ho dimenticato di chiederti se lo avevi indossato, poi ho saputo che ne avevi un altro)
Grazie Istaro per aver ben compreso le premesse di questo mio topic.
Sulla “sprezzatura” è condivisibile il tuo punto di vista e oggettivo quanto hai riportato sulle origini del termine.. Argomento che meriterebbe un approfondimento .. tempo permettendo (purtroppo per me :( )
Lo Steam-Monster è attualmente smontato, causa la mia caparbietà nel voler raggiungere un quadrante con indici applicati (ad intarsio ;) )e azzurrati alla fiamma come le sfere .. Qualche passo è stato mosso ma non ancora ultimato ..  magari vi farò vedere qualcosina sul topic dedicato. Alla mostra mi sembrava il minimo venir con il C127 vista la presenza di D. Roth
Fra l’altro Claudio è stato l’unico (fra voi) a toccare con mano il prototipo dello Steam-Monster tempo fa a Venezia ;) Nella serata di Roma invece c’è un aneddoto; Denny (dnysoldier) mi disse in presenza di Halter  “fagli vedere in foto il tuo Steam-Monstar” .. la mia risposta è stata: “mi vergogno” (non avessi avuto in mano l’orologio di Halter forse avrei avuto il coraggio ?? Chissà.. ad Eric Coudray tempo fa lo feci vedere, mi aiutò anche con qualche prezioso consiglio .. in fin dei conti sono davvero disponibili ;)

Michele io come un maleducato, alla mostra non mi sono neanche proposto per salutarti e conoscerti di persona.
Chiedo venia e magari alla prossima occasione cercherò di rimediare a questa mia goffa svista...
La prossima volta però, come dice Gianni, devi venire con lo Steam M. ;D
La cosa, visto il tuo topic, la nascita dell’idea, i cambi di rotta, i tempi di lavorazione e quant’altro, mi ha(ci ha) incuriosito non poco.  :D
Ma quale maleducazione .. assolutamente no … quelle sono serate così intense da non permetterci di completare al massimo tutto ciò che vorremmo o potremmo fare .. Non ci si conosce (per alcuni) di fisionomia quindi senza la coincidenza astrale giusta (una conversazione di gruppo o altro) non si intuisce che magari abbiamo guardato una vetrina con al fianco compagni di forumistiche avventure senza saperlo..
P.S. per lo Steam ho risposto sopra .. e magari alla prossima occasione ci sarà ..

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Orologi e Co... / Re:Quadranti: tipologie a confronto
« il: Aprile 13, 2018, 15:08:09 pm »
Ragazzi purtroppo io non riuscirò ad intervenire come vorrei per mancanza di tempo.. speravo in un topic un po’ più didattico, di quelli che annoiano e quindi c’è tutto il tempo per riprenderli anche a distanza di giorni.. :D Speravo nell’aggiunta di una risposta al giorno da parte vostra così da assecondare anche i miei tempi …  :P
Sto scherzando anche per cercar di sdrammatizzare .. ;)

Devo fare una scelta e spero venga seguita da tutti come già vedo state facendo: Lasciar stare le “polemiche” e concentrarsi eventualmente sull’argomento di discussione, ovvero la tecnica di esecuzione!
In realtà i miei dubbi sono stati ben risolti già dal primo intervento di Errol con il suo video che mi ha ampiamente soddisfatto. Volevo capire se esisteva un macchinario simile e ora so che esiste.
Io posso solo ribadire che i quadranti su “pezzo unico” possono avvicinarsi al concetto (nell’esecuzione) di una CNC moderna elettronica .. e non ci trovo nulla di male nell’affermare che, prima di vedere la macchina del video messa da Errol, nella mia mente, stentavo a credere potesse esistere un tale macchinario. Ora che so che esiste ho capito anche la sostanziale differenza fra un quadrante fatto in CNC elettronico rispetto ad un quadrante fatto su fresa manuale come quella del video .. La differenza sta proprio nella manualità, nonostante la macchina manuale abbia dei tamburi che possono riprodurre l’effetto del guilloche bisogna capire che va comandata manualmente e questo è eccezionale, serve un operatore con i controC**** …  A me questo basta per farmi apprezzare di più (rispetto a prima) i quadranti su “pezzo unico” .. forse non ancora quanto quelli “ad intarsio” ma queste sono solo preferenze personali che lasciano il tempo che trovano ..
In una CNC elettronica l’apporto umano riguarda la programmazione.. mentre nelle frese manuali (del video) oltre ad esserci una programmazione dell’operatore (deve inserire i tamburi, le matrici ed altro ancora) c’è pure la movimentazione manuale, con partenza e fermata di una linea a guilloche.. e questo viene fatto addirittura a vista su pochi decimi di millimetro.. ?? Chapeaux ..
Poi ci sarebbe da capire cosa intendiamo tutti per “manualità” …
Manualità significa prendere un bulino in mano ed incidere..?? Direi di si però potrei anche dire che il bulino è uno strumento e quindi la faccenda diventa semi-manuale..?? Sono punti di vista..
Se c’è l’apporto di una macchina complessa ma dietro questa complessa macchina serve un operatore che gestisca la movimentazione, parliamo di lavoro manuale o no … ??? Per me si ma forse per altri no …
Le premesse sono sempre fondamentali per snocciolare un argomento.
Credo si possa arrivare solo fino ad un certo punto, dopo di che ognuno di noi si forma a modo suo, dando ascolto alle proprie sensazioni, alle proprie emozioni.
un artigiano, come massima espressione della sua professione, ha sempre cercato di raggiungere la perfezione.. Oggi sembra quasi (e lo dico da artigiano) che l’unico modo per distinguersi dall’industria sia la “sprezzatura” o meglio, si cerca di far vedere l’artigianalità (quindi imperfezioni naturali dovute a limiti umani) come segno distintivo, valorizzando questo aspetto senza portarlo ai due estremi, ovvero, la troppa perfezione o la grossolanità … Rimango sbalordito di fronte alla perfezione e sempre pronto a fare un plauso a chi ci riesce con tanta maestria .. però non nego che la sprezzatura mi affascina e se riesco a scovare, con perizia, l’artigianalità in un oggetto … allora mi si scalda il cuore.
Ritengo l’orologeria un arte, cerco di comprendere la tecnica per seguire poi l’emozione ..!!

Ringrazio tutti quelli che mi hanno fornito contributi tecnici in questo topic.. spero di trovar il tempo nel quotarli uno a uno come meriterebbero ..

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Orologi e Co... / Re:Quadranti: tipologie a confronto
« il: Aprile 12, 2018, 17:27:14 pm »
qualche passaggio di questo video può essere utile

https://www.youtube.com/watch?v=HfFvb0y85Jo

grazie... youtube purtroppo l'ho sempre snobbato .. quindi sono felice di aver visto addirittura questi video ... Sono macchine che non conoscevo, una sorta di controllo numerico primordiale (senza elettronica) con delle matrici a dirigere i movimenti degli assi per l'utensile .. In pratica, se ben ho capito, per ogni lavorazione va inserita una sequenza di matrici e la cosa che più mi sbalordisce è la possibilità di fermare il guilloche su punti ben precisi del quadrante... Il procedimento è lo stesso di una macchina CNC ma anziché programmare su computer (come si farebbe oggi) si programma con le matrici ... ciò che mi fa emozionare è il pensiero di come siano state concepite queste matrici a quei tempi ... C'è sicuramente un lavoro immenso dietro a questi macchinari ... Chapeaux a chi le posside e le custodisce  ;)

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Orologi e Co... / Quadranti: tipologie a confronto
« il: Aprile 12, 2018, 14:59:06 pm »
Parto con una premessa: ho un debole per George Daniels.
Cercando di studiarlo, posso certamente affermare che abbia “forgiato” e indirizzato le mie preferenze in orologeria. Non nego io possa anche essere condizionato in certe preferenze proprio da questo approccio.

Mi intriga anche la modalità con la quale sono stati costruiti i suoi quadranti. La scuola è indubbiamente quella relativa alla corrente “Breguettiana” ma più che altro io direi che si tratta di scuola puramente anglo-sassone (dalla quale lo stesso Breguet attinse durante i suoi viaggi in Inghilterra).
Posso affrontare la questione solo in veste di appassionato, con relativi limiti e poche certezze assolute!
Metto in conto anche la possibilità che io dica delle inesattezze, quindi sono pronto ad essere smentito o corretto, ben venga !
Analizziamo insieme alcuni aspetti riguardanti la composizione di alcuni quadranti.

Capitolo 1:
Come si possono ottenere varie tipologie di lavorazione (guilloche, lignèe ecc) su un unico quadrante, considerando anche l’intersezione di contatori vari e cornici.. ??
Su un unica superficie piana è relativamente semplice (semplice inteso a livello accademico e teorico) effettuare un unica tipologia di lavorazione. Quindi se voglio “riempire” un quadrante di soli lignèe non faccio altro che entrare e uscire con l’utensile da un lato all’altro del quadrante mantenendo la stessa altezza di lavorazione. Se voglio fare un guilloche faccio altrettanto con aggiunta di ulteriori passaggi ad intersecare le linee del primo passaggio.
Ora: immaginatevi, durante questi passaggi, ci sia da “raggirare” un contatore o ancor peggio una targhetta di forma nel bel mezzo del quadrante … La traiettoria dell’utensile andrebbe fermata ad ogni passaggio in un punto ben preciso in prossimità del perimetro della targhetta per non invaderla ..e qui comincia “il bello”.

Se faccio un ragionamento figlio dei miei tempi, so che posso programmare una fresa CNC ..che con un controllo numerico computerizzato, capace di calcolare il decimo di millimetro, mi permette di fare tutte le lavorazioni con un unico passaggio senza mai togliere il quadrante dal macchinario.. Da tutto questo,  consapevole che l’utensile, per quanto minuscolo, ha un suo spessore, userei un escamotage per non far risaltare le fermate dell’utensile in prossimità di geometrie differenti sulle traiettorie, come ..?? Effettuando un “solco” lungo tutto il perimetro della targhetta (ormai presa ad esempio).. una sorta di cornice scavata che interrompe il guilloche … Esteticamente apprezzabile come soluzione!




Se guardo la foto qui sopra mi chiedo come sia possibile eseguire questa mole di lavoro con metodi manuali.. da ignorante (nel senso che ignoro) mi chiedo come sia possibile programmare manualmente tutte le fermate del guilloche in determinati punti (curvi, obliqui.. guardate anche la riserva di carica sempre sulla foto sopra) con coordinate sempre differenti, quasi infinite..
Tutto questo è replicabile con metodologie manuali..?? Non lo so, quindi potrebbe anche essere.
Come verrebbe fatto manualmente..?? Non lo so, immagino con macchinari appositi che io non conosco. Una sorta di macchinario che manualmente tenga conto di tutti i punti di fermata..?? Esistesse lo vorrei davvero vedere, lo troverei strabiliante e meraviglioso!! Oppure mi vien da pensare che sarebbe possibile riprodurre questo tipo di quadrante “semplicemente” giocando sugli spessori: quindi effettuando prima su tutto il quadrante il guilloche per poi toglierlo con una fresatura manuale solo sui contatori (scavando) e ricavando anche le targhette o le cornici semplicemente togliendo materiale sul guilloche, questo fa si che una superficie liscia o satinata non possa avere la stessa profondità (o altezza) della superficie lavorata a guilloche.
Usare piani ed altezze differenti sarebbe la cosa più logica da fare anche se l’impressione è che, targhette e cornici siano sempre sullo stesso livello del guilloche.




In questa foto sopra si può notare come tutte le lavorazioni sembrino essere sullo stesso piano, alla stessa altezza.

Capitolo 2:
Esiste (e di questo sono certo) un'altra tipologia di quadranti, differenti per procedura da quello sopra.
Se faccio un ragionamento figlio della tradizione più antica, devo ragionare con le attrezzature di un tempo!
C’è da chiedersi: come faceva Breguet.. ?? Come faceva Daniels..?? Come fa Smith..??
Così:




Assemblando un quadrante composto da vari pezzi, ogni pezzo ha la propria lavorazione (entrata e uscita consecutiva dell’utensile o a passo)  un differente guilloche per ogni contatore, una satinatura, uno smalto oppure un argentatura.. Effettuate tutte le lavorazioni separatamente, si va a comporre poi il quadrante come una sorta di intarsio (nel legno generalmente si ha la possibilità di stuccare le imperfezioni dell’intaglio e di levigare il tutto successivamente.. su questi quadranti, invece, tutto deve avere la misura perfetta ed incastrarsi con una precisione assurda per rendere il limite invisibile ad occhio nudo). Solo le macro fotografiche possono rilevare i limiti umani (ben vengano come certificato inconfutabile di artigianalità).




Guardate la foto sopra.. vedrete l’intarsio e nessuno scavo o cornice perimetrale sull’inserto.
Spero dunque abbiate capito la differente tipologia di costruzione.
Attualmente ritengo (personalmente) più “romantica” la soluzione ad intarsio, forse perché la comprando nell’esecuzione, le attribuisco artigianalità e storicamente riesco anche a collocarla.
Invece la soluzione a “quadrante intero” (scusate i nomi che attribuisco) è per me ancora un mistero come venga eseguita manualmente e questo è dovuto certamente ad ignoranza ma finchè non scoprirò le tecniche manuali con le quali si possono eseguire questo tipo di quadranti, ammetto di ritenerli meno “romantici” (?).




L’apprezzare più uno non significa detestare l’altro (sia chiaro) e ammetto sia sbagliato lasciarsi andare a supposizioni.. quindi spero di scoprire prima o poi (magari già qui in questo topic) come vengono eseguiti manualmente i “quadranti interi”. Da appassionato ritengo una priorità imparare a capire.

Faccio un ultimo appunto:
Normalmente ho visto (oppure ho dato per scontato di vedere) i quadranti Daniels sempre con targhette, inserti e contatori applicati. Solo oggi, approfondendo la ricerca, ho trovato (oppure ho fatto semplicemente più attenzione del solito)  un quadrante con targhetta che sembra incisa, mentre tutto il resto è applicato.. ecco qui




Questo mi rende ancor più confuso. E’ possibile che Daniels utilizzasse entrambe le tecniche..?? Sulla foto di sinistra c’è una targhetta che sembrerebbe incisa e sullo stesso piano del Guilloche.
Ripeto: l’unica spiegazione che riesco a darmi è quella di un abbassamento (togliendo il guilloche sulla targhetta) impercettibile tanto da sembrare sullo stesso piano .. Altrimenti qualcuno mi deve spiegare come sia possibile, manualmente, fermare l’esecuzione del guilloche in prossimità della targhetta..

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Per quel che riguarda i quadranti mi piacerebbe aprire un topic dedicato e mi impegnerei a farlo se avete un po’ di pazienza.. Sarei felice se si potesse snocciolare il discorso anche perché Claudio ha detto di aver visto come vengono composti  quelli di Voutilainen.  Da parte mia posso esporre le differenze che noto con altri (come ad esempio Smith, Daniels, Roth o Klings) e sarei felicissimo (credetemi) di arrivare ad imparare come vengono fatti quelli di Voutilainen. Nella mia ignoranza spero di far cosa gradita con il topic che andrò ad aprire.. Ci sarà da imparare ed è ciò che di meglio si può chiedere ad un forum. L’importante sarà essere chiari su ciò che riteniamo essere supposizioni o impressioni in modo da separare le impressioni dai fatti concreti.
Scusate il ritardo
Apro con la frase di rito perché sono diventato ormai un assenteista nel forum .. ahimè
Come state .. ?? Vi vedo arzilli come sempre.. bene quindi.. ;)
Io c’ero:  orgoglioso di poterlo dire! Ho preso pure l’aereo per godermi questo grande evento.
Grazie Claudio … grazie grazie grazie, da appassionato non posso che ringraziarti per aver avuto il “coraggio” di osare, la caparbietà di provarci, la bravura nel riuscirci .. a proporre qualcosa che altri non fanno, un evento più unico che raro in Italia. Noi appassionati siamo assuefatti da un unico contesto, quello del concessionario, del negozio, dell’aver a che fare con un commesso (spesso) che ne sa pure meno di noi. Assuefatti da prodotti industriali conditi da marketing generoso “nell’inventar fiaba”.
Grazie Claudio perché hai dato spazio e acceso un riflettore su un concetto di orologeria insolita ai più.
Nella serata trascorsa, ho avuto la sensazione che il tempo (è proprio il caso di dirlo) fosse relativo, accelerato.. il giorno dopo ho fatto il conto: ho passato 8 ore in ottima compagnia di persone e orologi sensazionali .. eppure la percezione è stata di 3, forse quattro ore !!
Ringrazio tutti gli amici incontrati e quelli conosciuti lì …. Viceversa mi spiace per quelli che magari conosco qui e non ho riconosciuto alla serata.. ma il web ed i nickname ci catapultano in un mondo virtuale che poi inevitabilmente rilascia scorie in quello reale, chissà quanti avrei potuto conoscere e salutare (presenti in questo forum) e non sapevo ci fossero.. Un vero peccato.
Claudio l’unico vero errore che ti attribuisco è quello di non aver portato alla mostra un Antiqua ..  :D mi volevi far un dispetto .. ?? Forse la verità è che mi hai letteralmente viziato fin dalla prima idea di questa mostra, l’ho vista crescere e mai avrei sperato, inizialmente, riuscissi a far così tanto … quindi prendila solo come una battuta la mia ;) Grazie per aver rinvigorito ancor di più questa mia passione in una serata.. e grazie anche ai forumisti che ho incontrato.

Complimenti per il Roth retrogrado che ho visto alla cena. Con Denny con l'ultrapiatto bianco, facevate una coppia strepitosa.  8) 8)

ti ringrazio.. è stato un piacere conoscerti e ti ringrazio anche per la gentilezza a fine serata ;) ..

Scusate il ritardo
Apro con la frase di rito perché sono diventato ormai un assenteista nel forum .. ahimè
Come state .. ?? Vi vedo arzilli come sempre.. bene quindi.. ;)
Io c’ero:  orgoglioso di poterlo dire! Ho preso pure l’aereo per godermi questo grande evento.
Grazie Claudio … grazie grazie grazie, da appassionato non posso che ringraziarti per aver avuto il “coraggio” di osare, la caparbietà di provarci, la bravura nel riuscirci .. a proporre qualcosa che altri non fanno, un evento più unico che raro in Italia. Noi appassionati siamo assuefatti da un unico contesto, quello del concessionario, del negozio, dell’aver a che fare con un commesso (spesso) che ne sa pure meno di noi. Assuefatti da prodotti industriali conditi da marketing generoso “nell’inventar fiaba”.
Grazie Claudio perché hai dato spazio e acceso un riflettore su un concetto di orologeria insolita ai più.
Nella serata trascorsa, ho avuto la sensazione che il tempo (è proprio il caso di dirlo) fosse relativo, accelerato.. il giorno dopo ho fatto il conto: ho passato 8 ore in ottima compagnia di persone e orologi sensazionali .. eppure la percezione è stata di 3, forse quattro ore !!
Ringrazio tutti gli amici incontrati e quelli conosciuti lì …. Viceversa mi spiace per quelli che magari conosco qui e non ho riconosciuto alla serata.. ma il web ed i nickname ci catapultano in un mondo virtuale che poi inevitabilmente rilascia scorie in quello reale, chissà quanti avrei potuto conoscere e salutare (presenti in questo forum) e non sapevo ci fossero.. Un vero peccato.
Claudio l’unico vero errore che ti attribuisco è quello di non aver portato alla mostra un Antiqua ..  :D mi volevi far un dispetto .. ?? Forse la verità è che mi hai letteralmente viziato fin dalla prima idea di questa mostra, l’ho vista crescere e mai avrei sperato, inizialmente, riuscissi a far così tanto … quindi prendila solo come una battuta la mia ;) Grazie per aver rinvigorito ancor di più questa mia passione in una serata.. e grazie anche ai forumisti che ho incontrato.

Complimenti per il Roth retrogrado che ho visto alla cena. Con Denny con l'ultrapiatto bianco, facevate una coppia strepitosa.  8) 8)
Ah, magnifico, quindi finalmente sono riuscito a conoscere Michele il Palombaro, dopo tanti anni di mancati incontri e neppure mi ha fatto vedere il Roth retrogrado.....vabbé vuol dire che ci rivedremo presto, spero.

troppe cose in un unica serata e molte me le sono dimenticate .. fra le quali farti vedere il retrogrado.. ma ci sarà sicuramente un altra occasione ;)

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Scusate il ritardo
Apro con la frase di rito perché sono diventato ormai un assenteista nel forum .. ahimè
Come state .. ?? Vi vedo arzilli come sempre.. bene quindi.. ;)
Io c’ero:  orgoglioso di poterlo dire! Ho preso pure l’aereo per godermi questo grande evento.
Grazie Claudio … grazie grazie grazie, da appassionato non posso che ringraziarti per aver avuto il “coraggio” di osare, la caparbietà di provarci, la bravura nel riuscirci .. a proporre qualcosa che altri non fanno, un evento più unico che raro in Italia. Noi appassionati siamo assuefatti da un unico contesto, quello del concessionario, del negozio, dell’aver a che fare con un commesso (spesso) che ne sa pure meno di noi. Assuefatti da prodotti industriali conditi da marketing generoso “nell’inventar fiaba”.
Grazie Claudio perché hai dato spazio e acceso un riflettore su un concetto di orologeria insolita ai più.
Nella serata trascorsa, ho avuto la sensazione che il tempo (è proprio il caso di dirlo) fosse relativo, accelerato.. il giorno dopo ho fatto il conto: ho passato 8 ore in ottima compagnia di persone e orologi sensazionali .. eppure la percezione è stata di 3, forse quattro ore !!
Ringrazio tutti gli amici incontrati e quelli conosciuti lì …. Viceversa mi spiace per quelli che magari conosco qui e non ho riconosciuto alla serata.. ma il web ed i nickname ci catapultano in un mondo virtuale che poi inevitabilmente rilascia scorie in quello reale, chissà quanti avrei potuto conoscere e salutare (presenti in questo forum) e non sapevo ci fossero.. Un vero peccato.
Claudio l’unico vero errore che ti attribuisco è quello di non aver portato alla mostra un Antiqua ..  :D mi volevi far un dispetto .. ?? Forse la verità è che mi hai letteralmente viziato fin dalla prima idea di questa mostra, l’ho vista crescere e mai avrei sperato, inizialmente, riuscissi a far così tanto … quindi prendila solo come una battuta la mia ;) Grazie per aver rinvigorito ancor di più questa mia passione in una serata.. e grazie anche ai forumisti che ho incontrato.

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Orologi e Co... / Re:E pur si muove, il mio “Mostro a vapore”
« il: Dicembre 03, 2017, 17:51:00 pm »
Ciao a tutti … è da molto tempo che non scrivo qui ma il mio progetto è ancora vivo, a rilento ma vivo ..
Alcuni mesi fa ho raggiunto un nuovo traguardo (in questo topic vi avevo già resi partecipi della costruzione ultimata riguardo le sfere e anche riguardo i dadi ciechi) … ora è definitiva anche la corona di carica (a forma di manopola ).
Inserisco qui il video tramite link:
https://www.youtube.com/watch?v=v4cpGmG6Mqk
Se volete darmi il vostro parere sarò curioso di leggere …   ;)

Mi piace moltissimo, idea che si sposa con le affinità "idrauliche" del design dello Steam...
Oramai quanti anni sono che sei dietro a questo progetto..? ???

Hai capito il mio intento :)
saranno 4 o 5 anni ormai .. non ricordo più  :D

La corona di carica mi piace un casinò! Scelta direi perfetta!
Un video o una foto d’insieme dell’orologio?
ma come.. ?? in questo video si vede quasi tutto ...  ;D
vabbè .. è che sto alzando l'asticella anche sul quadrante con una variazione impegnativa e ovviamente non è ancora terminato, quindi non ho l'orologio intero da farvi vedere .. (abbiate pazienza ancora qualche anno  :D :D :D :D :D )

La corona la trovo anche io azzeccatissima...bravissimo... :)
Roberto

grazie mille

complimenti, davvero originale

grazie anche a te e a tutti gli altri

Molto bella anche la corona!

L'hai realizzata interamente da solo?

Una domanda: perché hai scelto il perimetro lobato e non uno esagonale, che avrebbe richiamato i bulloni sulla lunetta? Volevi "spezzare" il tutto?


Un video o una foto d’insieme dell’orologio?

:D

no... con le mie manine ho fatto solo il prototipo a testa alta .. mentre per la versione del testa bassa mi faccio aiutare da chi ha più competenza per raggiungere il massimo della finitura ... infatti anche la corona di carica è differente dalla prima che ho eseguito io ... ora ho utilizzato una fresa a controllo e quindi ho potuto modificare e aumentare la difficoltà di dettaglio ..  ;) Non l'ho fatta esagonale come i dadi perchè volevo rappresentasse una manopola (una sorta di rubinetto per tubature)

23
Orologi e Co... / Re:E pur si muove, il mio “Mostro a vapore”
« il: Dicembre 01, 2017, 14:14:10 pm »
Ciao a tutti … è da molto tempo che non scrivo qui ma il mio progetto è ancora vivo, a rilento ma vivo ..
Alcuni mesi fa ho raggiunto un nuovo traguardo (in questo topic vi avevo già resi partecipi della costruzione ultimata riguardo le sfere e anche riguardo i dadi ciechi) … ora è definitiva anche la corona di carica (a forma di manopola ).
Inserisco qui il video tramite link:
https://www.youtube.com/watch?v=v4cpGmG6Mqk
Se volete darmi il vostro parere sarò curioso di leggere …   ;)

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Orologi e Co... / Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« il: Novembre 29, 2017, 14:25:26 pm »
Che Rolex abbia apportato le sue migliorie e abbia ben saputo commercializzare e industrializzare il sistema, ne va dato atto e non è in dubbio questo .. ma Rolex, in questo caso, mette in campo una “furbissima” interpretazione,............................................... la storia dell’orologeria non dovrebbe essere “snobbata”.


Attualmente è Sarton che vanta il "primato". La storia è fatta per essere riscritta.


per quel che mi riguarda questo è il succo del mio topic.



Innanzitutto, è un piacere rileggere Michele (a che punto è il tuo orologio artigianale?  :)).
Grazie del "ben-ri-tornato" ... anche se temo non riuscirò ad essere molto presente sul forum .. :( (grazie anche per il bel contributo che hai dato a questo topic, anche con notizie e fonti di articoli rari) ;)
Poi, grazie anche per l'interesse sullo Steam-Monster .. non ricordo neppure a che punto ero arrivato nel raccontavi i progressi .... darò uno sguardo al topic che gli avevo dedicato e poi vi/ti racconterò gli sviluppi ;)
grazie ancora..

25
Orologi e Co... / Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« il: Novembre 24, 2017, 16:28:09 pm »



Harwood ne avrà venduti 2 che magari manco funzionavano.......

l'Horological Journal afferma che Harwood abbia venduto molte migliaia di orologi automatici prima del '31  (centinaia di punti vendita in Gran Bretagna  e la società si diffuse anche in Francia e USA) poi con la grande depressione Harwood fu messa in liquidazione ...

26
Orologi e Co... / Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« il: Novembre 24, 2017, 16:15:21 pm »
Scusate: Harwood non costruiva e vendeva orologi da POLSO prima del '31 .....??

27
Orologi e Co... / Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« il: Novembre 24, 2017, 15:46:12 pm »
beh, di certo fu la prima a montare su orologi di serie il sistema, brevettandolo.

oggi, come ieri, le carte valgono più della verità

Perché ..?? Harwood non aveva brevettato il suo ..??

Harwood ne avrà venduti 2 che magari manco funzionavano, io non amo Rolex ma disconoscere che è stata la Casa che ha diffuso a livello mondiale la carica automatica mi sembra strumentale.

Pure Perrelet allora aveva fatto l'automatico

e chi ha mai messo in dubbio che Rolex non abbia saputo diffondere e industrializzare il sistema automatico ..??
(l'ho pure scritto sul post di apertura ... )

28
Orologi e Co... / Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« il: Novembre 24, 2017, 14:46:26 pm »
beh, di certo fu la prima a montare su orologi di serie il sistema, brevettandolo.

oggi, come ieri, le carte valgono più della verità

Perché ..?? Harwood non aveva brevettato il suo ..??

29
Orologi e Co... / Rolex: Storia del primo orologio automatico
« il: Novembre 24, 2017, 14:23:46 pm »


Ne ho discusso di recente su alcuni social … Qual è il messaggio che passa dal sito Rolex, se a leggere il Sito è un neofita..??
https://www.rolex.com/it/rolex-history/1926-1945.html
A parer mio passa il messaggio che Rolex ha inventato il primo automatico al mondo e il primo della storia (un valore assoluto dunque, a detta di Rolex, un primato) .. ma storicamente parlando, altri prima di Rolex sono arrivati ad un risultato concreto sulla progettazione e sviluppo di orologi automatici (nella foto sopra ne ho citato solo uno, il più antico conosciuto da me ma ce ne sono altri come Perrelet, Breguet, anche qualche anonimo..  per poi arrivare fino ad Harwood)…
Che Rolex abbia apportato le sue migliorie e abbia ben saputo commercializzare e industrializzare il sistema, ne va dato atto e non è in dubbio questo .. ma Rolex, in questo caso, mette in campo una “furbissima” interpretazione, facendo passare tale messaggio come fosse un primato assoluto, quindi mi sono permesso di usare un po’ di ironia con la vignetta sopra ..  perché ritengo che, per quanto possibile, la storia dell’orologeria non dovrebbe essere “snobbata”.

30
Novità Orologi / Re:MCT Dodekal One
« il: Marzo 19, 2017, 09:45:19 am »
Non riesco a capire come possa ruotare la sfera dei minuti che dalle immagini sembra fissa ai ponti in diagonale..

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