Messaggio di airangel leggo spesso critiche riguardanti i calibri che monta la Iwc su molti modelli, tra i quali i Portoghese (con quello che costano!!). Ma questa casa non ha calibri di manifattura? e se sì, su quali modelli? |
persson ha scritto: (pensiamo solo che il loro modello di riferimento degli ultimi anni, il destriero schafusia, modello celebrativo dei 125 anni, un grand complicasion crono rattrapante, calendario perpetuo, ripetizione minuti, fasi di luna... è sviluppato su base valjoux 7750!) |
lillo ha scritto: non gli dare retta ci sono ci sono pochi ma ci sono:il portoghese riserva di carica,il portoghese f.a. jones,il portoghese ripetizione di minuti,il big pilot's watch, |
Ciao Fabrizio. Questa proprio non la sapevo. Mi vuoi dire che il calibro osannato e pulsante all'interno di un orologio da oltre 200.000 euri è sviluppato su base 7750??????? Non posso crederci!!!!! Ciao Lu |
persson ha scritto: condivido ogni tua sillaba Luciano, il grande problema è che dietro a questi grandi nomi, che una storia nn solo l'avevano ma la creavano, oggi ci sono altrettanto grandi nomi di multinazionali (in questo caso richemond) che altro nn sono che macchine da profitto, senza cultura ne sentimento, che se ne strafregano della tradizione, della qualità, del buon savoir-faire... hanno un unico obbiettivo, il bilancio ed un solo motto, poche spese e molti guadagni, confezionando il tutto con un lieve velo di storia che nn appartiene a loro ma al solo nome che hanno comprato... è così per quasi tutti, per iwc, per zenith, per bregeut, per ulysse nardin... servirebbero 20 pagine per scrivere i nomi; e spesso si cade anche nell'insulto, pensa soltanto a questo, un brand come ulysse nardin il più premiato in assoluto in concorsi di cronometria per cronometri da marina, un punto di riferimento (se nn "il" punto di riferimento) in questo settore, oggi produce orologi che chiama letteralmente cronometri e cronografi da marina, che dovrebbero essere il fiore all'occhiello della collezione e dentro cosa ci trovi?... gli onnipresenti calibri eta o eta + platina crono (neppure un 7750 che almeno sarebbe integrato)... il minimo sindacale e te li fan pagare il giusto, cavolo! mica scherzi!... però sul fondello sbandierano i 4000 e più primi premi vinti, le 17 medaglie d'oro... da nausea. Ecco perchè quando mi vedo arrivare un catalogo Dornblueth con una cartolina di accompagnamento scritta interamente a mano con la stilografica, scritta apposta per me, mi commuovo e mi rendo conto di cosa sia davvero la professionalità, la passione, la cultura ed il buongusto... altro che nomi, storia e blasoni... a presto! |
lumen ha scritto: Ciao Dario, condivido quanto affermi. E' chiaro che le grandi ditte(ormai multinazzionali, come ad esempio la swatchgroup, la Richemont), non sono associazioni "fatebenefratelli" ed il loro unico scopo è quello di fare il fatturato più alto. E' anche vero, però, che ogni singola maison ha una politica commerciale e produttiva esclusivamente soggettiva. Analizziamo ad esempio due grandi nomi dell'orologeria mondiale, entrambi del gruppo Richemont: IWC e A.Lange&Shone. E' evidente come queste due maison, pur facenti parte del medesimo gruppo si stiano sempre più diversificando in una propria identità di vendita e di realizzazione tecnica. La prima con un livellamento verso il basso (per il grande pubblico), la seconda attraverso un cammino diametralmente opposto. Ciò che contestavo, anche, con il mio intervento era la sempre più cattiva abitudine di ammaliare il potenziale cliente con un marketing fatto di niente, di effimera superficialità. La trovo mancanza di serietà. Stiamo pur sempre parlando di oggetti che costano una tombola. Se spendo "x" migliaia di euro mi aspetto che quanto compro valga quasi la cifra che pago. Non possiamo essere tutti intenditori ed appassionati di orologi. Non è giusto doversi informare per mesi e mesi prima di acquistare un orologio perchè altrimenti c'è il rischio d'essere "fregati" portandosi a casa un prodotto che vale un decimo di quanto pagato. Non c'è serietà e qundo una ditta manca di onestà io comunque la contesto e nel mio piccolo cerco di "boicottarla". Ciao Lu |
persson ha scritto: aggiungerei un altro grande merito ad iwc, se lange&shoene è tornata a rifiorire in tutto il suo spendore è proprio grazie ad iwc che ha prestato tecnici, competenza e fondi in quel sogno che walter lange aveva e che è dinuovo tornato ad essere realtà... ciò nn toglie tutto il resto però, ciao |
Lory ha scritto: dimenticavo che del resto, ormai è sempre più difficile identificare un marchio con i tecnici che ci lavorano (magari a progetto) [:D] LOL |