Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 09:45:00 am

Titolo: microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 09:45:00 am
il 1958 è un anno importante per l'orologeria in quanto segna l'apparizione di una novità assoluta :il movimento automatico con massa integrata a microrotore.Questo nuovo dispositivo permette infatti di ridurre lo spessore complessivo del movimento di almeno 1 mm rispetto ai movimenti tradizionali a rotore completo


Non è del tutto chiaro a chi spetta la progenitura,l'unica cosa certa è che in seguito a un contenzioso legale tra le due case,Buren dovette impegnarsi a pagare una royalty per ogni movimento prodotto per aver usato un particolare brevettato da Universal Geneve

Caratteristico di tutti i modelli Polerouter (anche i precedenti a battente)il quadrante bicolore ,con la parte centrale divisa in 4 settori(caratteristica questa ultima in comune con gli omega constellation)

per l'epoca la cassa era di spessore contenuto,nota la corona di carica personalizzata




l fondello  commemora la "rotta polare" inaugurata qualche anno prima dalla compagnia aerea S.A.S.della quale Universal Geneve era fornitore ufficiale degli orologi per gli equipaggi
l'interno del fondello oltre al marchio UG riporta le coordinate di un paio di brevetti inerenti questo modello

il calibro UG 218-2 ,diametro linee 12 1/2, 28 jewels , con dispositivo antiurto sia sull'asse del bilacere ,sia sull'asse della ruota di scappamento, con un moderno bilancere liscio Glucidur e un dispositivo di regolazione micrometrica,insieme a una ottima finitura delle platine,dimostra in pieno la sua caratura di movimento raffinato e importante


in confronto col precedente ,il Buren ha un  quadrante  molto più tradizionale
la cassa placcata oro , che, a differenza di UG non è destinata a un uso sportivo,quanto piuttosto a un uso formale




il nome super slender del modello indica il ridotto spessore dell'orologio (naturalmente in relazione al 1958)

calibro Buren 1006, diametro 12 1/2 linee, 25 jewels. antiurto .

A proposito del quadrante del Poleruter,da me definito bicolore,l'amico Salgi 56 mi ha fatto notare che ho detto una inesattezza in quanto la parte colore argento che contorna il quadrante non è altro che un rehaut zigrinato con indici a rilievo (simile alla lunetta girevole dei Rolex Date Just Thunderbird) Ringrazio Salvo per questa utile precisazione che ne dimostra (se pur ve ne fosse ancora bisogno) la grande competenza e discrezione(altri assai meno gentili mi avrebbero pubblicamente messo in croce per l'inesattezza fatta)






Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 09:49:07 am
Una precisazione per quanti, su "Lancette & C.", hanno trovato i "microrotori" Buren e Universal nel 1957 e non nel 1958. Sul Journal Suisse d'Horlogerie di settembre/ottobre 1957, i responsabili tecnici delle due Case annunciarono l'imminente arrivo sul mercato di un movimento automatico rivoluzionario, ma senza entrare nei dettagli. Nel numero successivo (novembre/dicembre) apparvero una doppia pagina pubblicitaria congiunta e la descrizione del nuovo movimento. Il brevetto fu registrato nel 1957 ed è probabile che i primi orologi siano stati messi in vendita prima della fine dell'anno. Ma il "debutto in società", cioè la presentazione alla Fiera di Basilea, risale certamente al 1958


(marco strazzi courtesy)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 09:56:35 am
vediamo ora il Piaget ,presentato nel 1959 e che per oltre 15 anni ha detenuto il record di movimento automatico più sottile al mondo

movimento di manifattura Piaget P 12 C ,diametro 12 linee,spessore mm 2,3. 30 jewels , 19800 BPH, microrotore ,integrato nel movimento, in oro 24 K,bilancere liscio Glucydur, spirale piatta,no antiurto



Tale sottigliezza era stata ottenuta eliminando l'indicazione dei secondi ,e per aumentare l'inerzia del sottile microrotore
fu usato l'oro a 24 k (alto peso specifico) anzichè una comune lega metallica.Fu pure eliminato il dispositivo antiurto sull'asse del bilancere ,ritenuto superfluo in un orologio elegante e perciò destinato a un uso responsabile





Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 10:02:39 am
La seconda parte della nostra storia inizia nel 1962 quando Buren presenta un nuovo calibro automatico con microrotore molto piu sottile del precedente e questo ,oltre a battere la concorrente Universal Geneve ,le permette di sottrarsi al pagamento delle royalty alla casa concorrente


il profilo della cassa appare notevolmente assottigliato rispetto alla versione precedente

(http://i48.tinypic.com/11a9z47.jpg)




per ottenere il minor spessore possibile si è dovuto rinunciare all'indicazione dei secondi, il nuovo movimento Buren è il calibro 1281intra-matic ,diametro linee 12 1/2, 30 jewels, 19800 BPH, con una riserva di carica di ben 54 ore,antichoc e regolazione micrometrica.E' evidente che si tratta di un calibro molto migliore del precedente anche se la finitura è molto semplice




Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 10:10:36 am
Per controbattere l'offesiva portata da Buren con l'"intramatic",Universal Geneve presento' un nuovo calibro automatico extra-plat nel 1965 che usò nella serie "Shadow ",e che Movado utilizzo' nella serie "gentleman


(http://i57.tinypic.com/34sqz3t.jpg)

cassa monoblocco in oro di spessore estremamente contenuto

Questo orologio è animato dal calibro M 230,che non è altro che il calibro Universal Geneve 66.Le principali caratteristiche sono: diametro linee 12 1/4,spessore mm 2,5 ,25 jewels , 19800 BPH ,bilancere liscio glucydur, spirale nivarox , incabloc
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 10:11:45 am
 digressione storica: il 1960 segna un vero e proprio spartiacque nel mondo dell'orologeria,il mondo dei calendari(fine anni 40) e dei cronografi (anni 50) è ormai al tramonto.I gusti del pubblico sono radicalmente mutati,ora si predilige l'orologio minimale ,piatto ,possibilmente a carica automatica,senza complicazioni aggiuntive se non un semplice datario.Ecco dunque che case come Universal Geneve e Movado si trovano in difficoltà.Universal è costretta a vendere la fabbrica di Pont de Martel (produttrice di ebauches) a Zenith (1960) .E più tardi ,nel 1968, anche l'intera Movado verrà assorbita dal colosso di Le Locle(Zenith) .In questi anni dunque Universal e Movado cercano di reagire alla crisi scambiandosi tra loro movimenti con caratteristiche diverse,in modo tale che ambedue le case possano ampliare la loro offerta
. Nella fattispecie Universal fornisce a Movado movimenti automatici a microrotore, mentre Movado , a sua volta, fornisce a Universal movimenti automatici a rotore completo.In conclusione questo decennio è segnato da grandi mutamenti,marchi come Cortebert,Lanco,Record,Blancpain vengono assorbiti da pochi gruppi sempre più grandi.è il preludio della catastrofe in arrivo dall'oriente sotto il nome ."Quarz
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 10:16:55 am
concludo la trattazione dei movimenti automatici vintage a microrotore con un modello fornitomi da Giuliano Sala (autore del libro monografico Universal Geneve)

è un orologio di foggia militare prodotto attorno all'anno 2000 con base uno stock di movimenti inusati prodotti negli anni 80 

questi movimenti sono gli ultimi microrotori dell'epoca vintage




(http://i60.tinypic.com/rwjfiu.jpg)




(http://img694.imageshack.us/img694/56/immagine712.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/694/immagine712.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)




(http://i61.tinypic.com/10o1kxl.jpg)




raro movimento automatico a microrotore Ronda cal 2538, diametro linee 11 1/2., spessore mm 3,75,22 jewels, 21600BPH, cambio rapido della data,riserva di carica 48 ore,antichoc
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Patrizio - Aprile 05, 2014, 12:57:46 pm
prima di tutto grazie
poi complimenti
poi una riflessione
il vero peccato di questi orologi è il fondello chiuso
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Music and Watches - Aprile 05, 2014, 13:23:48 pm
Probabilmente il più bello dei tuoi già splendidi threads che abbiamo avuto la possibilità di leggere, grazie! :D il piaget è splendido, lo conoscevo meno degli altri che ho avuto modo di studiare.

Comunque, un orologio vintage non ha il fondello a vista...si apre una volta ogni tanto (con cautela, andrebbe fatto il meno possibile!) e ci si concede un pò di goduria per gli occhi...ancora meglio le casse a vite per l'apertura, ogni tanto ne approfitto per gustarmi le finiture del M95 :P
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 05, 2014, 13:48:49 pm
ho rielaborato e unito alcuni miei vecchi articoli,in modo tale da avere una visione il più possibile organica dell'evoluzione tecnica di questi orologi e un giusto inquadramento storico,ho tralasciato il movimento cronografico a microrotore  elaborato su base  intramatic dal consorzio Breitling-  Buren-Hamilton -Heuer che potrebbe non essere secondo al famoso el primero di Zenith come molti ritengono
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Cicuzzo - Aprile 06, 2014, 18:32:27 pm
Molto belli i Tuoi microrotori, Calendarmeto!  ;) :)
Ecco i miei: Universal Geneve 1-69 e 2-67, Hamilton 628, Dugena 1010A e Buren Slender, che montano lo stesso movimento (il fondello del mio è diverso dal Tuo) e Bulova Ambassador (calibro 12 EBACD).
Alcune foto non sono mie.
 
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Aprile 06, 2014, 18:38:33 pm
vedo con piacere che anche tu ami questa tipologia di segnatempo

visto che hai mostrato un universal geneve della famiglia "shadow) approfondisco riguardo la terminologia

Golden-shadow  era usato per i modelli in oro

gilt-shadow per i modelli placcati oro

White-shadow per i modelli in acciaio
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Cicuzzo - Aprile 06, 2014, 19:05:51 pm
Dugena:
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Cicuzzo - Aprile 06, 2014, 19:05:51 pm
Buren:
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Cicuzzo - Aprile 06, 2014, 19:14:21 pm
Bulova:
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Teo - Aprile 07, 2014, 08:26:18 am
Il golden shadow è stupendo!  :P :P :P
Matteo
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Cicuzzo - Aprile 07, 2014, 15:55:46 pm
Il golden shadow è stupendo!  :P :P :P
Matteo

Grazie!  ;) :)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Patrizio - Aprile 07, 2014, 17:41:21 pm
mincxxa quanti ne avete
io sbavo per i moderni microrotori e rotori decentrati
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 10, 2017, 22:41:39 pm
Ritiro su questa discussione perché molto interessante.
Chiedo ai moderatori la possibilità di spostarla in sezione centrale in quanto avrà sicuramente più visibilità e risalto ed è un bell'argomento da affrontare.
Grazie mille ai mods.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Luglio 11, 2017, 14:08:54 pm
nella prima parte del topic sono andate perdute tutte le foto caricate con imageshack,pertanto ho dovuto rimaneggiare il tutto sulle poche foto rimaste
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: PESSOA67 - Luglio 11, 2017, 14:14:09 pm
Peccato davvero per le fotografie....ottimo lavoro grazie
Roberto
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: ilcommesso - Luglio 11, 2017, 14:24:26 pm
@calendarmeto: grazie, una discussione che in sezione principale porterà ad un bel confronto.

Io adoro il microrotore, per me vera espressione di tecnica orologiera.
Tra i contemporanei, in quanti si avvalgono di queste tipologia?
Pochissimi, segno che non sia così semplici farli, e farli funzionare  ;)

Un calibro "commerciale"
(https://s3.postimg.org/8qopnnesj/Bulgari-_Octo-_Finissimo-_Automatic-_Thinnest-_Titani.jpg) (https://postimg.org/image/ksk3hso0v/)

Un calibro "artigianale"
(https://s10.postimg.org/3wi5k8lqh/Laurent-_Ferrier-_Galet-_Square-_Focus-_Movement.jpg) (https://postimg.org/image/ydy0bs939/)


p.s. spero non vi offendiate se allego roba nuova  :P  ma io sono abbastanza ignorante sui pezzi vintage, però trovo che un confronto vecchio/nuovo sia sempre istruttivo.
Se ritenete che sia OT, ditelo pure  ;)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: e.m. - Luglio 11, 2017, 17:24:35 pm
Vai pure con i nuovi,quasi sempre entusiasmanti.

Devo ancora capire quale sia l'allergene per cui se una discussione e' in sezione vintage si diventa allergici.
Mi viene il dubbio che si abbia quasi paura a schiacciare il relativo tasto.
Gli orologi vintage non mordono e soprattutto non mentono!
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 11, 2017, 17:42:17 pm
Il topic si chiama storia ed evoluzione tecnica. Può abbracciare sia il vintage sulla storia, che la sua evoluzione(se c'è stata, ma qualcosa mi pare di si) sul moderno. Mi pare che le immagini postate da Simone di calibri moderni equipaggiati di micro rotore non siano così fuori luogo... così come il topic può essere discusso in sezione principale e non per forza in vintage, visto che si parla anche di evoluzione, no?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: mauridoom - Luglio 11, 2017, 18:24:55 pm
queste meccaniche con microrotore le ho sempre trovate estremamente affascinanti...prima o poi vorrei prenderne uno...
in questo caso credo andrei quasi sicuramente sul vintage....anche per una ragione di costi.

(http://cda.chronomania.net/img/uploaded2/image24319.jpg)
(http://cda.chronomania.net/img/uploaded2/image24313.jpg)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 11, 2017, 18:33:57 pm
Vai pure con i nuovi,quasi sempre entusiasmanti.

Devo ancora capire quale sia l'allergene per cui se una discussione e' in sezione vintage si diventa allergici.
Mi viene il dubbio che si abbia quasi paura a schiacciare il relativo tasto.
Gli orologi vintage non mordono e soprattutto non mentono!


semplicemente non entrano in molti nella sezione vintage, pertanto tanti utenti non si sono nemmeno accorti della discusisone. questo è un argomento che abbraccia tutto, dal vintage al moderno, per cui possiamo parlarne anche qui avendo a disposizione molto più materiale umano che nella sezione vintage.

lo dimostra il fatto che la discussione l'ho dovuta tirare su perchè andata nel domenticatoio, quindi ben venga parlarne tutti insieme nella sezione principale. ;)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Istaro - Luglio 11, 2017, 18:43:19 pm
Sbagliano quelli che non entrano in sezione vintage.

Il bello di un forum piccolo è proprio quello che è possibile leggere i topic di tutte le sezioni, allargando così le proprie conoscenze.  :)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 11, 2017, 18:52:28 pm
aoh...ammazza che palle che siete...e se uno non scrive ci si lamente perchè non scrive, e se uno lo sposta e allora ci si scrive vi lamentate perchè si dovrebbe scrivere di la.
non ci facciamo ste pippe mentali, una volta qui c'era un'unica sezione dove si parlava di tutto. pertanto, vi paice l'argomento? bene, rimaniamo in tema e parliamone.
non vi piace andate oltre. che barba ragazzi...che noia...essù, siate bravi.

la sezione vintage se la filano in pochi, è un dato di fatto. il forum è bello attivo e ci si scambiano tante idee. approfittiamone e parliamo di orologi e orologeria. non di menate  ;)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Istaro - Luglio 11, 2017, 19:40:55 pm
Non ce state a diventà un po' permalosi?

Il caldo?  ;D
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 11, 2017, 21:35:36 pm
Veramente io sto più che tranquillo e ho l'aria condizionata ovunque. Mi sembra che la polemica sia venuta da te ed Ermanno. Se poi non è polemica la vogliamo chiamare lamentala? Comunque "gratuita" perché come detto la sezione vintage non viene filata pertanto se portare in sezione principale, un argomento dal vintage, aiuta a conoscere questo, ben venga senza polemiche no?  ;)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Istaro - Luglio 11, 2017, 22:34:32 pm
Veramente io sto più che tranquillo e ho l'aria condizionata ovunque. Mi sembra che la polemica sia venuta da te ed Ermanno. Se poi non è polemica la vogliamo chiamare lamentala? Comunque "gratuita" perché come detto la sezione vintage non viene filata pertanto se portare in sezione principale, un argomento dal vintage, aiuta a conoscere questo, ben venga senza polemiche no?  ;)

Continuo a non comprendere dove sta la “polemica” che avrei sollevato…  :-\

Tu chiedi alla moderazione di spostare un topic, sulla base della considerazione che in sezione vintage non raccoglie le attenzioni che merita.
Io prendo per buona questa tua considerazione  e annoto a mia volta che quelli che non frequentano la sezione vintage a mio avviso sbagliano: per capire a fondo qualsiasi materia, bisogna conoscerne le basi e la storia (questo non significa diventare vintagisti o essere pronti ad acquistare orologi d’epoca).
Insomma, rivolgo un suggerimento a chi trascura quella sezione. Suggerimento peraltro poco impegnativo da seguire, visto il numero contenuto di post pubblicati su questo forum.
Non c’è nessuna polemica verso queste persone, né nel tono né nella sostanza (a meno che dare un suggerimento significhi offendere chi non lo segue: se dico che bisogna provare gli orologi prima di provarli offendo chi acquista via internet?)

Soprattutto, non c’è nessuna polemica verso di te, che la sezione vintage la frequenti (se hai pescato questo topic…), né verso la tua proposta di spostare il topic (proposta che potrebbe pure essere legittimo discutere, al di là delle decisioni dei moderatori… ma io non l’ho fatto!).

Tu rileggiti il tuo penultimo intervento e vedrai che la polemica l’hai fatta con te stesso.  ;)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: e.m. - Luglio 12, 2017, 00:13:24 am
Cioe' di un forum con 10 post al giorno non si frequenta una sezione perche' non piacciono i vintage?
Da che deduco che io che li preferisco non dovrei frequentare la prima,di sezione.
Come si fa a dire che determinati orologi non piacciono se non si conoscono?
Se non si conoscono gli Universal,i Buren ed i Piaget poi ci si beve la storiella che il 240 sia un calibro Patek!
E si acquistano i PP a 30 cucuzzoni e si sdegnano gli UG che costano un trentesimo (1/30).
Se vado sul frontespizio del forum alla voce vintage leggo che sono l'argomento principe del forum (e non potrebbe essere diversamente).
L'ho scritto prima,la parola deve suscitare un certo malessere...
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 12, 2017, 00:13:38 am
Boh, vabbè......andiamo avanti  ;D
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: e.m. - Luglio 12, 2017, 00:32:14 am
Non va bene per niente!
Hai fatto un'affermazione che e' la negazione della storia dell'orologeria.
Se tu non vuoi entrare nella sezione vintage nessuno ti obbliga ma lascia le cose al proprio posto,la storia con gli orologi contemporanei ha un solo riferimento e cioe' il fatto che i moderni sono per buona parte copie mal riuscite dei vintage.
Se poi ti rode che un Piaget in oro con il 12P costi solo 1,5k ed un Universal,sempre in oro,la meta' del Piaget consolati con il Daytona in oro bianco,quelli sono soldi ben spesi!
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: S.M. - Luglio 12, 2017, 07:29:02 am
Sono ben contento che questa discussione sia stata "riesumata" e ringrazio Calendarmeto per l'ottimo riassunto sulla storia di questa tipologia di movimenti.

Con rammarico faccio mea culpa per non frequentare abbastanza la sezione vintage.
Il fatto è che pur ammirando i calibri di quella che io reputo l'epoca d'oro dell'orologeria meccanica (metà del '900), non riesco a farmi piacere gli orologi.
Ho anche provato ad acquistare qualcosa, ma quando sento il "toc" di un vetro in esalite, mi si spegne tutto l'entusiasmo.
Potrei passare sopra al fatto che le casse in gran parte non sono impermeabili (e a prova di polvere), altra cosa che reputo quasi indispensabile su un orologio da polso, ma il vetro plastica proprio non lo digerisco.

Ma sono sempre interessato alla storia ed alle foto dei calibri d'epoca, anche e soprattutto per smascherare il fumo che ci vendono oggi facendoci credere chissà quali miracoli.

Perciò grazie ancora, mettiamo da parte le polemiche e per cortesia continuiamo con questa carrellata estendendo magari il confronto con i calibri moderni (penso ai LUC di Chopard e perché no al 240 di Patek).
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: ALAN FORD - Luglio 12, 2017, 07:40:36 am
Cioe' di un forum con 10 post al giorno non si frequenta una sezione perche' non piacciono i vintage?
Da che deduco che io che li preferisco non dovrei frequentare la prima,di sezione.
Come si fa a dire che determinati orologi non piacciono se non si conoscono?
Se non si conoscono gli Universal,i Buren ed i Piaget poi ci si beve la storiella che il 240 sia un calibro Patek!
E si acquistano i PP a 30 cucuzzoni e si sdegnano gli UG che costano un trentesimo (1/30).
Se vado sul frontespizio del forum alla voce vintage leggo che sono l'argomento principe del forum (e non potrebbe essere diversamente).
L'ho scritto prima,la parola deve suscitare un certo malessere...

Però riflettendoci Ermanno, se il forum fosse composto da una sezione unica, (siamo pochi e poche le discussioni) penso che potrebbe essere istruttivo un po per tutti, anche per quelli come me nella sezione vintage non ci entra mai che una discussione così in sezione principale l'avrei seguita volentieri ed anche altre discussioni sul vintage, ti ci trovi e l'appetito viene mangiando.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 12, 2017, 09:27:59 am
Non va bene per niente!
Hai fatto un'affermazione che e' la negazione della storia dell'orologeria.
Se tu non vuoi entrare nella sezione vintage nessuno ti obbliga ma lascia le cose al proprio posto,la storia con gli orologi contemporanei ha un solo riferimento e cioe' il fatto che i moderni sono per buona parte copie mal riuscite dei vintage.
Se poi ti rode che un Piaget in oro con il 12P costi solo 1,5k ed un Universal,sempre in oro,la meta' del Piaget consolati con il Daytona in oro bianco,quelli sono soldi ben spesi!

Erma'....calmati e fai un bel respiro  ;D

Hai sparato cose a caso che nessuno ha mai detto!
Che la sezione vintage sia pochissimo frequentata è un dato di fatto.
Le frasi che tu hai detto sono solo frutto della tua fantasia.
I dati sono altri, il discorso sui 3700 sono fermi a giugno e si rispondeva in 2-3, idem per la discussione sui RO, le altre sono tutte precedenti e arrivano a 1 pagina dove rispondono sempre gli stessi.
Quindi i dati son questi.
Ho chiesto alla moderazione se fosse possibile farlo in quanto l'argomento era interessante e possibilità di spunti in sezione centrale, l'han fatto loro quindi si vede che va bene. Ora Erma' ma che voi da me? :D
Io ho delle copie e tu gli originali? Ma sai a me che importa? A Roma si usa mastica...re!  :D  ognuno è tanto felice co la ruba sua, siamo questi ferri vecchi o delle copie. A me se un Piaget costa 500€ non frega nulla, così come se costasse 5000 semplicemente perché non mi piace punto, costasse 5k e mi piacesse lo prenderei domani. pertanto perché scrivere castronerie del genere? Capisco come dice Istaro che il caldo bruccia, ma esiste il mare! :D
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: corrado71 - Luglio 12, 2017, 09:32:52 am
Diciamo che l'argomento è stato spostato in sezione principale perché parla anche dell'evoluzione e dunque del moderno, così siamo tutti contenti e parliamo di orologi anziché perder tempo in critiche personali.
I movimenti con microrotore sono affascinanti, sicuramente di difficile esecuzione, anche se hanno il comune denominatore di un bilanciere molto piccolo che faccio fatica a digerire esteticamente e che meccanicamente non credo sia un bene... Forse la via di mezzo perfetta è il calibro con rotore decentrato, tipo FP 71, che conserva lo spazio per un bilanciere di dimensioni dignitose.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 12, 2017, 09:34:04 am
Diciamo che l'argomento è stato spostato in sezione principale perché parla anche dell'evoluzione e dunque del moderno, così siamo tutti contenti e parliamo di orologi anziché perder tempo in critiche personali.
I movimenti con microrotore sono affascinanti, sicuramente di difficile esecuzione, anche se hanno il comune denominatore di un bilanciere molto piccolo che faccio fatica a digerire esteticamente e che meccanicamente non credo sia un bene... Forse la via di mezzo perfetta è il calibro con rotore decentrato, tipo FP 71, che conserva lo spazio per un bilanciere di dimensioni dignitose.

Ecco bravo Corrado!
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Errol - Luglio 12, 2017, 09:35:26 am

Se non si conoscono gli Universal,i Buren ed i Piaget poi ci si beve la storiella che il 240 sia un calibro Patek!
E si acquistano i PP a 30 cucuzzoni e si sdegnano gli UG che costano un trentesimo (1/30).


io mi farei una domanda...e a seguire potrei darmi pure la risposta
Ermà, co sti Universal ce li hai fatti a peperini... :D :D
saranno fatti bene, saranno la base dei calibri Patek, saranno il miglior acquisto per rapporto qualità prezzo.... ma non piacciono a nessuno
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Istaro - Luglio 12, 2017, 09:36:29 am
Ora: la questione non è solo quella - cui ho dedicato anch'io una breve osservazione - se sia utile o no visitare la sezione vintage.

Ermanno mi sembra si sia infastidito perché ha visto in questo spostamento di topic una specie di bollino di inutilità alla sezione vintage, alla quale lui dedica energie.
(D'altronde, se tutti i topic "interessanti" della sezione vintage dovessimo spostarli, tanto varrebbe chiuderla...).

Però rinfocolare la polemica non serve a nessuno, se non a perdere il filo di un discorso costruttivo.

Io penso che questo spostamento sia un caso particolare, e la chiudiamo qui.  :)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 12, 2017, 09:48:40 am
Tra l'altro i Mod sono anche appassionati di orologi e da quello che ogni tanto leggo nei pochi interventi ne masticano, Patrizio sicuramente. Se hanno deciso di spostare il topic su richiesta e l'hanno trovato possibile si vede che non c'è nulla di strano. Io mi trovo anche d'accordo in questo caso specifico, visto che per evoluzione non si parlerebbe solo di vintage. Ora andiamo avanti e magari senza troppe polemiche da insolazione estiva :)
Nessuno ha ancora menzionato i calibri microrotore di Chopard, mi riferisco in particolare ai 4.96, 3.96 e al mio preferito l'1.96.
Non sono ultrapiatti per definizione visto che nessuno è sotto quota 3mm, quindi non nascono per fare i record, nascono per essere particolari è bello da vedere, probabilmente vista la minore propensione agli spessori ridotti potrebbero anche essere più robusti ed affidabili di alcuni predecessori.
Se qualcuno come Ermanno o Calendarmeto sa di questi calibri e della loro (relativamente) recente diffusione magari può arricchire la questione con qualche intervento, grazie.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: diemmeo - Luglio 12, 2017, 10:04:08 am
Tra i contemporanei, questo mi sembra bello (dal vivo è anche più attraente).
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Luglio 12, 2017, 12:18:32 pm
Discussione interessante.

Che voi sappiate, esistono orologi con microrotore antecedenti agli Universal?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: e.m. - Luglio 12, 2017, 12:34:16 pm
Tranquilli che l'aria condizionata e' arrivata anche in provincia.
Sono quindi nel pieno delle mie facoltà mentali.
Confesso di essere un po' in imbarazzo perché mi si costringere a scrivere ciò che avrei volentieri evitato ma a volte e' necessario usare,metaforicamente,il pugno duro.
In sezione orologi vecchi (cambio il termine perché la parola vintage causa allergie) sono presenti due mie discussioni che,se i conti sono giusti,sono state visitate circa 50'000 volte.
Il che mi porta a pensare che a qualcuno,molto probabilmente esterno al forum,interessino o siano interessate.
Mi dite che a molti di voi gli orologi non recenti non interessino.
Ne prendo atto e vi lascio a parlare di cinturini e di tutto ciò che a livello estetico rende appetibile un orologio.
Avendo una concezione dell'orologeria un tantino diversa dalla maggioranza capisco di rompere i marroni con le mie considerazioni nostalgiche.
A livello personale per me e' tutto come prima,i forumisti che ho conosciuto di persona sono tutti simpatici e sarò bel lieto di poter partecipare ancora alle riunioni che con la scusa degli orologi ci hanno accolto attorno ad un tavolo.

Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Luglio 12, 2017, 12:51:50 pm
Tranquilli che l'aria condizionata e' arrivata anche in provincia.
Sono quindi nel pieno delle mie facoltà mentali.
Confesso di essere un po' in imbarazzo perché mi si costringere a scrivere ciò che avrei volentieri evitato ma a volte e' necessario usare,metaforicamente,il pugno duro.
In sezione orologi vecchi (cambio il termine perché la parola vintage causa allergie) sono presenti due mie discussioni che,se i conti sono giusti,sono state visitate circa 50'000 volte.
Il che mi porta a pensare che a qualcuno,molto probabilmente esterno al forum,interessino o siano interessate.
Mi dite che a molti di voi gli orologi non recenti non interessino.
Ne prendo atto e vi lascio a parlare di cinturini e di tutto ciò che a livello estetico rende appetibile un orologio.
Avendo una concezione dell'orologeria un tantino diversa dalla maggioranza capisco di rompere i marroni con le mie considerazioni nostalgiche.
A livello personale per me e' tutto come prima,i forumisti che ho conosciuto di persona sono tutti simpatici e sarò bel lieto di poter partecipare ancora alle riunioni che con la scusa degli orologi ci hanno accolto attorno ad un tavolo.

Ermanno dai, rilassiamoci tutti. Sono e restano incomprensioni.
Non te ne andare di nuovo sennò vengo a cercarti!!!
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: ilcommesso - Luglio 12, 2017, 13:41:35 pm
Erm, ho poco tempo per andare a gnocca, figurati quanto tempo posso avere per il vintage  :'( :'( :'( :D :D :D

Per uno che voglia approfondire, il vintage, che per me diventa studio del passato quando mi interessa un orologio, sono essenziali.

Ciò detto, la casa che nell'ultimo decennio, e forse più, ha dato nuova linfa al microrotore è stat Roger Dubuis, sotto la guida di quel matto di Carlo Dias.

Sono pochi i solotempo, ma quanti sono i crono con microrotore contemporanei?  :o :o :o

Avevano problemi di affidabilità, ma era inevitabile, visto che ad ogni edizione del SIHH presentavano nuovi calibri,ma non solo la roba stellare, anche semplici solo tempo  8)

Purtroppo non ricordo il calibro del crono con gabbia sopra il microrotore...quello era pura poesia...infatti è durato pochissimo  :P

(https://s18.postimg.org/j9efvv961/3eac97b70b7f47437de2e2946ff70023--tribute-roger-.jpg) (https://postimg.org/image/n5rrruu5h/)

(https://s17.postimg.org/w31qvn40f/calibre-roger-dubuis-side-_RD681.png) (https://postimg.org/image/8c2ddj3t7/)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: S.M. - Luglio 12, 2017, 13:47:15 pm
Non penso che Ermanno sia così contrariato da andarsene, però magari parlare di storia e tecnica aiuterebbe a rendere tutto più interessante.

Se è vero che un orologio non è fatto di solo movimento, e' vero anche il contrario (un orologio non è solo cassa, quadrante e bracciale), quindi spostare ogni tanto l'attenzione sui calibri mi sembra sacrosanto.

Io trovo sia stata una buona idea portare in sezione principale questa discussione che per colpa nostra (mia per primo) giaceva non valorizzata come avrebbe meritato in sezione vintage.

Parlando del merito, a me i calibri con microrotore non fanno impazzire proprio per il motivo accennato da Corrado: il bilancere troppo piccolo.
Però trovo la soluzione molto interessante perché lascia la vista sulla meccanica oltre che consentire se ben fatti, un risparmio sullo spessore.

Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: S.M. - Luglio 12, 2017, 13:49:31 pm
Erm, ho poco tempo per andare a gnocca, figurati quanto tempo posso avere per il vintage  :'( :'( :'( :D :D :D

Per uno che voglia approfondire, il vintage, che per me diventa studio del passato quando mi interessa un orologio, sono essenziali.

Ciò detto, la casa che nell'ultimo decennio, e forse più, ha dato nuova linfa al microrotore è stat Roger Dubuis, sotto la guida di quel matto di Carlo Dias.

Sono pochi i solotempo, ma quanti sono i crono con microrotore contemporanei?  :o :o :o

Avevano problemi di affidabilità, ma era inevitabile, visto che ad ogni edizione del SIHH presentavano nuovi calibri,ma non solo la roba stellare, anche semplici solo tempo  8)

Purtroppo non ricordo il calibro del crono con gabbia sopra il microrotore...quello era pura poesia...infatti è durato pochissimo  :P

(https://s18.postimg.org/j9efvv961/3eac97b70b7f47437de2e2946ff70023--tribute-roger-.jpg) (https://postimg.org/image/n5rrruu5h/)

(https://s17.postimg.org/w31qvn40f/calibre-roger-dubuis-side-_RD681.png) (https://postimg.org/image/8c2ddj3t7/)
Ecco quello che non sono riuscito a ritrovare!!!
Era un RD!!
Bravo Simone!!

Anche qui il bilancere però sembra sparire, ma almeno la restante meccanica e' splendida
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: PESSOA67 - Luglio 12, 2017, 14:17:16 pm
Infatti per me i due pregi principali del microrotore sono la possibilità di vedere l'intero calibro nel suo insieme (ecco perchè per questo ad es preferisco molto di più vedere una bella realizzazione a carica manuale) e non per ultimo il contenimento dello spessore.
Dico anche però che a me ci sono certi orologi che un po' spessi mi piacciono, vedi un bel chrono d'oro anni 50....

Roberto
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Errol - Luglio 12, 2017, 14:30:15 pm
questo?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: ilcommesso - Luglio 12, 2017, 14:35:39 pm
Bravo, RD 78.
(https://s22.postimg.org/hmpyr8orl/54640_FF5-725_D-473_E-_B9_FF-_B299_F9_C1_D45_D_zpssac3axln.jpg) (https://postimg.org/image/a6qp5g125/)

(https://s23.postimg.org/ow1vzhcwb/EX45_78_back.jpg) (https://postimg.org/image/hsu0jv7gn/)

C'era anche lo sdoppiante.  :o :o :o :o :o
casse grandi ed enormi finchè si vuole, ma calibri che se li avesse fatti PP, certi prezzi avrebbero avuto, ieri ed oggi, (forse) più senso

(https://s9.postimg.org/3k1x9gzz3/RD79-rattrapante.jpg) (https://postimg.org/image/b016v9nob/)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: S.M. - Luglio 12, 2017, 15:37:47 pm
Da paura....
Peccato che, dimensioni a parte, i RD non mi sono mai piaciuti per via del loro aspetto troppo....."nuovo barocco".
Hanno un'estetica personale ma io non riesco a digerirla, altrimenti ha fatto calibri davvero eccezionali.
Guardiamo ad esempio il primo (ed ancora unico?) Perpetuo istantaneo con finestrelle in linea e gran data.....
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 12, 2017, 15:58:38 pm
Bellissimi infatti i Dubuis, ma anch'io come altri, non riesco a digerire le casse e spesso anche i quadranti. Esistono anche i Dubuis più classici è vero, ma sono difficili da trovare e spesso tecnicamente non interessanti come i fratelli più 'particolari'...
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 12, 2017, 16:00:05 pm
Bravo, RD 78.
(https://s22.postimg.org/hmpyr8orl/54640_FF5-725_D-473_E-_B9_FF-_B299_F9_C1_D45_D_zpssac3axln.jpg) (https://postimg.org/image/a6qp5g125/)

(https://s23.postimg.org/ow1vzhcwb/EX45_78_back.jpg) (https://postimg.org/image/hsu0jv7gn/)

C'era anche lo sdoppiante.  :o :o :o :o :o
casse grandi ed enormi finchè si vuole, ma calibri che se li avesse fatti PP, certi prezzi avrebbero avuto, ieri ed oggi, (forse) più senso

(https://s9.postimg.org/3k1x9gzz3/RD79-rattrapante.jpg) (https://postimg.org/image/b016v9nob/)

Questo sdoppiante è divino!
Probabilmente più bello di un 179 Venus
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: cirotti - Luglio 12, 2017, 16:08:54 pm
Discussione interessante.

Che voi sappiate, esistono orologi con microrotore antecedenti agli Universal?
Scusa Antonio ma non e' stata Buren la prima nel 1954?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Croix_de_Malte_® - Luglio 12, 2017, 16:58:21 pm
Discussione interessante.

Che voi sappiate, esistono orologi con microrotore antecedenti agli Universal?
Scusa Antonio ma non e' stata Buren la prima nel 1954?

Si verissimo!
Mi sono sbagliato.

Buren 21 giugno 1954 la pubblicazione del brevetto.
Universal-Perret 30 giugno 1958.

E prima di Buren ci sono tentativi?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: guagua72 - Luglio 12, 2017, 17:19:18 pm
Possiamo elencare quali vantaggi in breve possono dare i movimenti con microrotore?
Grazie
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: corrado71 - Luglio 12, 2017, 17:52:01 pm
Possiamo elencare quali vantaggi in breve possono dare i movimenti con microrotore?
Grazie

Da non esperto di meccanica, direi contenimento dello spessore e vista integrale del calibro. Altro non mi viene in mente.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: fansie - Luglio 12, 2017, 18:40:02 pm
Possiamo elencare quali vantaggi in breve possono dare i movimenti con microrotore?
Grazie

Da non esperto di meccanica, direi contenimento dello spessore e vista integrale del calibro. Altro non mi viene in mente.

... mica poco...  :)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: S.M. - Luglio 12, 2017, 18:58:09 pm
Elenchiamo anche gli svantaggi, primo tra tutti la scarsa (o perlomeno minore) efficienza del meccanismo di ricarica.
Poi come già detto, il poco spazio a disposizione per il bilancere (quindi minor precisione e costanza a parità delle altre variabili) a meno che non aumenti anche diametro del movimento vanificando parte del pregio.

Altri?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: guagua72 - Luglio 12, 2017, 19:25:14 pm
Risparmio sullo spessore e meccanica a vista, bisogna poi vedere quale meccanica rimane visibile, altrimenti meglio nasconderla con una bella massa oscillante tutta bella tamburata oppure, se proprio vogliamo, magari la massa oscillante scheletrata.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bonimba - Luglio 12, 2017, 21:03:11 pm
Risparmio sullo spessore e meccanica a vista, bisogna poi vedere quale meccanica rimane visibile, altrimenti meglio nasconderla con una bella massa oscillante tutta bella tamburata oppure, se proprio vogliamo, magari la massa oscillante scheletrata.
Mah..
Quando sono nati  i fondelli erano chiusi.

Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: fansie - Luglio 12, 2017, 21:17:10 pm
Per alcuni orologi sará anche solo un mero "esercizio di stile"? Ad esempio alcuni Chopard Luc con casse molto spesse e larghe eppure lo utilizzano... non credo avesero bisogno di un movimento sottile?! Comunque sia, per me, è sempre un plus da apprezzare...
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 12, 2017, 22:43:30 pm
Non penso che Ermanno sia così contrariato da andarsene, però magari parlare di storia e tecnica aiuterebbe a rendere tutto più interessante.



Io trovo sia stata una buona idea portare in sezione principale questa discussione che per colpa nostra (mia per primo) giaceva non valorizzata come avrebbe meritato in sezione vintage.




Oooohhh finalmente! Qualcuno che ha capito l'intento.
La finalità non è screditare una sezione, al contrario era proprio quella di valorizzare una discussione che era andata persa, perché se si guarda l'anno è di un paio di anni. Quindi piuttosto che aprirne un'altra era giusto secondo me continuare il lavoro di calendarmeto nella sezione dove tutti gli utenti scrivono, perché purtroppo (come dice stefano anche io per primo) in sezione vintage si scrive poco.
Tutto qui.
Poi ognuno creda e faccia ciocche reputa giusto.
Ma i fatti parlano chiaro, mi sembra che la discussione di calendarmeto sia e stia piacendo ancora.
Per il forum questo è l'importante. ;)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 12, 2017, 22:47:07 pm
Elenchiamo anche gli svantaggi, primo tra tutti la scarsa (o perlomeno minore) efficienza del meccanismo di ricarica.
Poi come già detto, il poco spazio a disposizione per il bilancere (quindi minor precisione e costanza a parità delle altre variabili) a meno che non aumenti anche diametro del movimento vanificando parte del pregio.

Altri?


Mi permetto però di dire che danno problemi ne più ne meno di altri calibri.
Guardiamo gli UG o i derivati patek o i Breitling o anche i vecchi Hamilton. Funziona bene, per non parlare degli attuali.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: calendarmeto - Luglio 13, 2017, 17:34:54 pm
l'argomento è tecnico,io l'ho trattato dal punto di vista storico vale a dire dalla fine anni 50 all'avvento del quarzo,sorvolando sul crono del consorzio buren Hamilton Breitling heuer, che contende al primero di zenith la primogenitura

ad altri il compito di chiarire cio' che si è succeduto negli anni successivi
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: corrado71 - Luglio 13, 2017, 18:48:12 pm
Elenchiamo anche gli svantaggi, primo tra tutti la scarsa (o perlomeno minore) efficienza del meccanismo di ricarica.
Poi come già detto, il poco spazio a disposizione per il bilancere (quindi minor precisione e costanza a parità delle altre variabili) a meno che non aumenti anche diametro del movimento vanificando parte del pregio.

Altri?


Mi permetto però di dire che danno problemi ne più ne meno di altri calibri.
Guardiamo gli UG o i derivati patek o i Breitling o anche i vecchi Hamilton. Funziona bene, per non parlare degli attuali.

Non è che diano problemi, è solo che la massa ha una minore inerzia rispetto al tradizionale rotore e dunque fa più fatica a ricaricare. Ecco perchè sono quasi sempre in metallo nobile, per compensare il "difetto" (che difetto non è quanto più propriamente un limite fisico) con il maggior peso specifico dell'oro.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 13, 2017, 19:21:49 pm
Si possono prevedere bilancieri(magari non microscopici) con alternanze da 18.000 a/h in modo da avere bisogno di minore energia per funzionare e quindi anche per ricaricare, con minori problemi "in alto" anche per i calibri a micro rotore. La precisione teorica della frequenza inferiore è minore, ma con un bel progetto accurato oggi credo si possano fare orologi di grande precisione anche con basse alternanze(vedi Lange).
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 13, 2017, 20:33:41 pm
Si possono prevedere bilancieri(magari non microscopici) con alternanze da 18.000 a/h in modo da avere bisogno di minore energia per funzionare e quindi anche per ricaricare, con minori problemi "in alto" anche per i calibri a micro rotore. La precisione teorica della frequenza inferiore è minore, ma con un bel progetto accurato oggi credo si possano fare orologi di grande precisione anche con basse alternanze(vedi Lange).

Anche se non ricordo male quello di L&S è quasi più un rotore decentrato. Ha una dimensione maggiore rispetto ai classici microrotori.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 13, 2017, 20:55:40 pm
Si possono prevedere bilancieri(magari non microscopici) con alternanze da 18.000 a/h in modo da avere bisogno di minore energia per funzionare e quindi anche per ricaricare, con minori problemi "in alto" anche per i calibri a micro rotore. La precisione teorica della frequenza inferiore è minore, ma con un bel progetto accurato oggi credo si possano fare orologi di grande precisione anche con basse alternanze(vedi Lange).

Anche se non ricordo male quello di L&S è quasi più un rotore decentrato. Ha una dimensione maggiore rispetto ai classici microrotori.

Si diciamo che non è proprio "micro" quel rotore :)
Io però mi riferivo in generale, Lange, ma anche altri, non usano elevate alternanze eppure sono dotati di ottima precisione. Lo standard di L&S mi pare sia 21.600 a/h
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: S.M. - Luglio 13, 2017, 20:58:09 pm
Si possono prevedere bilancieri(magari non microscopici) con alternanze da 18.000 a/h in modo da avere bisogno di minore energia per funzionare e quindi anche per ricaricare, con minori problemi "in alto" anche per i calibri a micro rotore. La precisione teorica della frequenza inferiore è minore, ma con un bel progetto accurato oggi credo si possano fare orologi di grande precisione anche con basse alternanze(vedi Lange).
Però le 18.000 alt/h le ho sempre viste associate a bilanceri piuttosto grandi, con bilanceri piccoli come nel caso di praticamente tutti i microrotor, non credo vadano d'accordo.
Penso che la combinazione bilancere piccolo e bassa frequenza sia molto instabile e dia luogo a una pessima costanza di marcia.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 13, 2017, 21:13:06 pm
Si usa da oltre 50 anni però... microrotore e bilanciere mignon con frequenze basse. L'Universal 66 è 19.800a/h. Patek il 240 lo ha portato a 21.600a/h.
Non mi pare qualcuno lamenti una insufficiente accuratezza di un 240 ed è un progetto di mezzo secolo. Oggi senz'altro si potrà fare anche meglio. Certo se poi di vogliono i cronometri punzonati magari è meglio non rivolgersi agli ultrapiatti...  ;)
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: cirotti - Luglio 13, 2017, 21:17:29 pm
Per esperienza dico che il  4.96 di Chopard da 28.800 a/h e' molto piu' pigro nel caricare rispetto al 66 di Universal da 19800 a/h....
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: S.M. - Luglio 13, 2017, 21:23:57 pm
Si usa da oltre 50 anni però... microrotore e bilanciere mignon con frequenze basse. L'Universal 66 è 19.800a/h. Patek il 240 lo ha portato a 21.600a/h.
Non mi pare qualcuno lamenti una insufficiente accuratezza di un 240 ed è un progetto di mezzo secolo. Oggi senz'altro si potrà fare anche meglio. Certo se poi di vogliono i cronometri punzonati magari è meglio non rivolgersi agli ultrapiatti...  ;)
Si sì, il mio era un discorso puramente accademico, anche perché la precisione dipende molto (direi soprattutto) anche dalla qualità di esecuzione e dal reglage.
Ho fatto solo 1+1 per completare la discussione.

Giusta anche l'esperienza di Cirotti.....
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: leolunetta - Luglio 14, 2017, 08:11:43 am
Per esperienza dico che il  4.96 di Chopard da 28.800 a/h e' molto piu' pigro nel caricare rispetto al 66 di Universal da 19800 a/h....

Corretto infatti, le alternanze più basse richiedono minore energia per funzionare ed anche la massa oscillante beneficia di questa minore controforza dovuta alla minore richiesta di energia del complesso.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: MauroDS - Luglio 15, 2017, 10:54:23 am
l'argomento è tecnico,io l'ho trattato dal punto di vista storico vale a dire dalla fine anni 50 all'avvento del quarzo,sorvolando sul crono del consorzio buren Hamilton Breitling heuer, che contende al primero di zenith la primogenitura

ad altri il compito di chiarire cio' che si è succeduto negli anni successivi
Per quello che vale è per quello che serve sull'ultimo numero della rivista PP c'è la storia del 240 è di come gli Stern, durante la crisi del quarzo, intendessero comunque andare avanti nell'orologeria meccanica.
Lo sviluppo del 240 in Patek fu dovuto ad un tecnico proveniente da UG, il Signor Berret che in Universal si era occupato proprio del design dei calibri ultrapiatti.
Il 240 però, a differenza di altri ultrapiatti con rotore decentrato risolse anche i problemi della ricarica.
Il brevetto svizzero sembra sia dovuto a quello.
Circa invece le polemiche sui " ben noti limiti strutturali e cronografici" del 240 non posso che ribadire quanto già detto all'epoca al diretto interessato e cioè che sono tutte scemenze.
Un calibro sottile non nasce nè per battere test di resistenza nè per battere record cronografici.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: Bertroo - Luglio 15, 2017, 14:21:12 pm
I microrotori dei RD nuovi in che materiale sono?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: SoloMeccanico - Maggio 12, 2022, 19:11:52 pm
l'argomento è tecnico,io l'ho trattato dal punto di vista storico vale a dire dalla fine anni 50 all'avvento del quarzo,sorvolando sul crono del consorzio buren Hamilton Breitling heuer, che contende al primero di zenith la primogenitura

ad altri il compito di chiarire cio' che si è succeduto negli anni successivi
Per quello che vale è per quello che serve sull'ultimo numero della rivista PP c'è la storia del 240 è di come gli Stern, durante la crisi del quarzo, intendessero comunque andare avanti nell'orologeria meccanica.
Lo sviluppo del 240 in Patek fu dovuto ad un tecnico proveniente da UG, il Signor Berret che in Universal si era occupato proprio del design dei calibri ultrapiatti.
Il 240 però, a differenza di altri ultrapiatti con rotore decentrato risolse anche i problemi della ricarica.
Il brevetto svizzero sembra sia dovuto a quello.
Circa invece le polemiche sui " ben noti limiti strutturali e cronografici" del 240 non posso che ribadire quanto già detto all'epoca al diretto interessato e cioè che sono tutte scemenze.
Un calibro sottile non nasce nè per battere test di resistenza nè per battere record cronografici.


Informazioni da ricordare a tutti, una volta ogni tanto...
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: SoloMeccanico - Settembre 28, 2022, 13:20:36 pm
Approfitto di questa discussione per chiedervi un parere su questo Buren:

(https://i.ebayimg.com/images/g/8YMAAOSwF3FjLxSO/s-l1600.jpg)


(https://i.ebayimg.com/images/g/2zsAAOSw8PdjLxSS/s-l1600.jpg)


(https://i.ebayimg.com/images/g/NToAAOSwP6hjLxSQ/s-l1600.jpg)


A parte una leggera perdita di laminatura sul fondello mi sembra a posto, ma non avendone mai maneggiato uno chiedo consiglio ai più esperti.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: tick - Settembre 30, 2022, 07:18:31 am
Avuto qualche anno fa, preso su eBay per 80 euro in versione acciaio.
Fa il suo è leggero e sottile, anche preciso. Non mi è rimasto nel cuore, regalato ad un amico.
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: SoloMeccanico - Settembre 30, 2022, 18:08:53 pm
Avuto qualche anno fa, preso su eBay per 80 euro in versione acciaio.
Fa il suo è leggero e sottile, anche preciso. Non mi è rimasto nel cuore, regalato ad un amico.
Interessante... io lo comprerei solo per avere in collezione un altro microrotore.ha qualche caratteristica particolare? Non so, il rumore, la capacità di ricarica o altro?
Titolo: Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
Inserito da: tick - Ottobre 02, 2022, 11:11:08 am
Avuto qualche anno fa, preso su eBay per 80 euro in versione acciaio.
Fa il suo è leggero e sottile, anche preciso. Non mi è rimasto nel cuore, regalato ad un amico.
Interessante... io lo comprerei solo per avere in collezione un altro microrotore.ha qualche caratteristica particolare? Non so, il rumore, la capacità di ricarica o altro?

Nessun rumore e dopo due giri di corona lo mettevi su e funzionava tutto il giorno con la solita attività ufficio. Anzi quando c’è l’ho avuto facevo anche poco movimento. Avevo preso un maglia Milano economico e stava anche bene.
Diciamo che a livello di sostanza ci stava alla grande.