Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: ciaca - Maggio 01, 2016, 13:34:01 pm

Titolo: Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 13:34:01 pm
Sempre più spesso mi capita di ascoltare o leggere testimonianze di gente che acquista orologi la cui regolazione appare quantomeno discutibile, si badi la regolazione (ossia lo scarto giornaliero e non la sua regolarità) anche su orologi di pregio riconosciuto e costo molto elevato.

Nel mio piccolo ultimamente mi è capitato con un Panerai, il primo acquistato, che accumulava un ritardo di circa 15 sec. Al giorno (e in quel caso nemmeno tutti i giorni).

Ora io vorrei provare a capire una cosa: come fa una casa come Rolex a fare quasi un milione di orologi all'anno e a regolarli tutti mediamente bene (tutti sono certificati dal cosc), tanto che non sento mai nessuno lamentarsene (né io ho mai avuto modo di lamentarmene visto che tutti quelli che ho comprato erano regolati perfettamente), e case che producono un ventesimo degli orologi che fa Rolex avere evidenti lacune in tal senso tanto da far venire il sospetto che degli n mila orologi che producono solo un campione siano effettivamente testati e gli altri regolati in modo da essere conformi ai campioni testati (n giri di qua, m colpi di là, e come va va)?!

Ma secondo voi quello che scrivono (adjusted To 5 positions To heat And cold) lo fanno davvero su tutti gli orologi che producono?!
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 01, 2016, 13:40:23 pm
Sempre più spesso mi capita di ascoltare o leggere testimonianze di gente che acquista orologi la cui regolazione appare quantomeno discutibile, si badi la regolazione (ossia lo scarto giornaliero e non la sua regolarità) anche su orologi di pregio riconosciuto e costo molto elevato.

Nel mio piccolo ultimamente mi è capitato con un Panerai, il primo acquistato, che accumulava un ritardo di circa 15 sec. Al giorno (e in quel caso nemmeno tutti i giorni).

Ora io vorrei provare a capire una cosa: come fa una casa come Rolex a fare quasi un milione di orologi all'anno e a regolarli tutti mediamente bene (tutti sono certificati dal cosc), tanto che non sento mai nessuno lamentarsene (né io ho mai avuto modo di lamentarmene visto che tutti quelli che ho comprato erano regolati perfettamente), e case che producono un ventesimo degli orologi che fa Rolex avere evidenti lacune in tal senso tanto da far venire il sospetto che degli n mila orologi che producono solo un campione siano effettivamente testati e gli altri regolati in modo da essere conformi ai campioni testati (n giri di qua, m colpi di là, e come va va)?!

Ma secondo voi quello che scrivono (adjusted To 5 positions To heat And cold) lo fanno davvero su tutti gli orologi che producono?!
Forse andrebbe anche ricordato che un conto è avere un solotempo su cui si lavora da cinquanta anni, è un conto è regolare ultrapiatti e orologi anche con diverse complìcazioni. Così, giusto per non usare i due pesi e le due misure. Non penso che su nessun orlogio la regolazione sia fatta a macchina, penso che qualcuno che regoli ci sia sempre, forse dipende dalla cura con cui lavorano queste persone. Poi dipenderà anche dalle diverse soluzioni adottate dalle case per rendere più regolari gli orologi, e regolare un orologio dal funzionamento costante è molto ma molto più semplice.
Poi se si va ad approfondire cosa dicono coloro che si lamentano delle regolazioni molto spesso scopri che di orologerìa meccanica non sanno nulla: hanno comprato un orologio per moda ed estetica e usano lo stesso atteggiamento che avrebbero usato con un computer o un quarzo. In quel caso è il cliente inadeguato non la regolazione.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 14:01:43 pm
Si ma senza farla troppo difficile, restando quindi nell'ambito dei solo tempo, com'è possibile che una casa come Panerai che fa soltanto meno di 1/10 degli orologi di Rolex non riesca a garantire uniformità in tal senso, o anche peggio AP che di Royal Oak non ne fa certo a migliaia all'anno, che esce fuori con esemplari apparentemente non regolati affatto?
Solo a ma appare stridente la contraddizione? Quelli fanno UN MILIONE di orologi, con tutti movimenti certificati dal cosc, quindi regolati per marciare dentro quelle specifiche, e casi di macroscopiche anomalie non se ne sentono mai.
Questi altri con molti meno orologi da fare (e quindi regolare), non ci si avvicinano nemmeno in termini di uniforme regolazione degli esemplari immessi in commercio.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: tick - Maggio 01, 2016, 14:06:57 pm
Non è che magari Rolex ha una procedura stile preconsegna dei veicoli in cui il concessionario riceve e regola i pezzi prima di venderli?
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 01, 2016, 14:20:01 pm
Non è che magari Rolex ha una procedura stile preconsegna dei veicoli in cui il concessionario riceve e regola i pezzi prima di venderli?
No, escluderei. E' che fa sempre lo stesso calibro semplice da decenni. E naturalmente questo cambia tutto. Se hai a che fare con calibri diversi, sempre nuovi, con complicazioni cronometriche difficili, è chiaro che è più difficile ottenere buoni risultati. AP di RO ne fa molte e molte migliaia l'anno, e non hanno tutti lo stesso calibro solotempo, semplice.
Chissà perché quando si descrivono le virtù magiche di Rolex ci si scorda sempre di questo "dettaglio" che dettaglio proprio non è. Per me tutti gli orologi di tutte le case di alta orologeria escono con una regolazione. Poi ci sono orologi più o meno facili da regolare, poi ci sono regolatori più o meno bravi. Ma anche orologi che tengono la regolazione costante per più tempo, anche questo va detto. Sono talmente tanti i fattori che incidono sulla precisione di marcia che non credo sia possibile desumere nulla. Vorrei anche poi sapere che percentuale di clienti Rolex controlla la conometria: io scommetterei che sono meno di quelli AP, ad esempio, e non credo di aver bisogno di spiegare il perché. Rolex non ha in produzione un calibro come il Patek 240 o come il JLC 920, ad esempio, sempre per restare ai solotempo.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 14:25:11 pm
Continuo a dire di non farla troppo complicata con le superCazzole.
AP fa (pardon, usa) da...uhm...vediamo... .1965....2015....CINQUANT'anni sempre lo stesso movimento (AP 2120 aka JLC920) e oggi non è in grado di farne due che marciano allo stesso modo, più di uno ha difetti alla data e sempre più spesso ne saltano fuori con anticipi o ritardi degli anni 30. E si e no di 212x ogni anno ne faranno mille (e forse pure assai sono).

Sarà forse che prima li faceva JLC, che in quanto manifattura attrezzata a produrre tanto e bene sapeva farli funzionanti e pure tutti ben regolati?

Quindi a mio avviso il problema è uno: ci sono case che non sono attrezzate per garantire un sufficiente controllo di qualità (come possiamo intendere la dignitosa regolazione di un calibro nel 2016, cosa alla portata di chiunque) di ciò che producono in relazione a quanto producono e come sono attrezzate. Altra spiegazione io non vedo.

Stessa spiegazione per Panerai, che fa circa 70k orologi all'anno e certi problemi non li aveva quando a fare e regolare i movimenti era ETA, con buona pace della "manifattura" (valfleurier).

Citazione
Non è che magari Rolex ha una procedura stile preconsegna dei veicoli in cui il concessionario riceve e regola i pezzi prima di venderli?

Ma figurati, ce lo vedi lo zio Tanino concessionario di Roccalumera aprire i Rolex che gli arrivano e mettersi a regolari?  :D
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 01, 2016, 14:39:14 pm
Non credo che Rolex regoli a mano alcunchè, credo il fabbricare sempre lo stesso calibro da decenni e l'avere usato la spirale libera con le masse possa essere stato un vantaggio nel corso dei decenni per delle regolazioni a campione, magari una per ogni lotto produttivo, con un loro sistema oramai consolidato gli possa avere dato quella costanza prestazionale tra un orologio ed un altro, ma è solo una ipotesi.
Per AP è possibile che sia come dice Angelo, la crescita di produzione, e l'abbassamento generale della qualità anche in quello che riguarda i controlli della stessa, hanno peggiorato tutto. Forse l'industrializzare un calibro pregevole e geniale degli anni 70 con la non troppa cura del caso non ha prodotto gli effetti sperati(premetto che non sapevo dei difetti dei calibri 212X prodotti da AP (e non più da JLC)
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 14:58:14 pm
Due precisazioni:

- io non ho parlato di regolare "a mano", ma di regolare uno per uno in modo che tutti abbiano il minimo sindacale di regolazione per entrare nelle specifiche cosc. Se lo fa un robot non cambia niente, sempre regolati (tutti e UN MILIONE) sono.

- anche i 2120 AP hanno spirale libera e bilanciere a inerzia variabile, come i Rolex, e sempre quelli sono da 50 anni a questa parte (fatti industrialmente, prima da JLC e oggi non si sa da chi).

Che oggi non si riescono a fare non dico un milione ma nemmeno 1000 calibri senza difetti (eppure nessuno si lamenta dei 1020 usati da VC e prodotti ancora da JLC) e regolati con un minimo di cognizione, credo c'entri davvero poco col discorso del calibro artigianale e molto con il COME si fa e soprattutto CHI
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 01, 2016, 15:06:32 pm
Angelo ma AP non ha mica solo i 2120 e il fatto che ne faccia pochi in questo caso potrebbe essere una aggravante, ovviamente le regolazioni non possono comunque essere fatte a mano e anche a macchina non ci sono forse abbastanza numeri per perfezionare l'operazione, o più semplicemente non gliene frega nulla.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 01, 2016, 15:14:59 pm
Angelo ma AP non ha mica solo i 2120 e il fatto che ne faccia pochi in questo caso potrebbe essere una aggravante, ovviamente le regolazioni non possono comunque essere fatte a mano e anche a macchina non ci sono forse abbastanza numeri per perfezionare l'operazione, o più semplicemente non gliene frega nulla.
A parte il fatto che di 2120 ne fanno tanti, e a parte il fatto che è certamente più semplice regolare in modo efficace il solotempo Rolex del 2120 e del Patek 240, io so che solo con il sistem 51 la regolazione è fatta  a macchina, altrimenti si fa a mano. A meno che con calibri molto semplici, magari ci sono delle regolazioni standard che poi vengono sottoposte alla prova con macchine e solo se falliscono la prova vengono regolati in modo più fino. Ma non c'è una macchina che fa le regolazioni.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Bonimba - Maggio 01, 2016, 15:16:23 pm
Ora io vorrei provare a capire una cosa: come fa una casa come Rolex a fare quasi un milione di orologi all'anno e a regolarli tutti mediamente bene (tutti sono certificati dal cosc), tanto che non sento mai nessuno lamentarsene (né io ho mai avuto modo di lamentarmene visto che tutti quelli che ho comprato erano regolati perfettamente), e case che producono un ventesimo degli orologi che fa Rolex avere evidenti lacune in tal senso tanto da far venire il sospetto che degli n mila orologi che producono solo un campione siano effettivamente testati e gli altri regolati in modo da essere conformi ai campioni testati (n giri di qua, m colpi di là, e come va va)?!
Forse proprio perchè li inviano al COSC che , checchè se ne dica, li certifica uno per uno e non a campione ( a meno di credere che il COSC sia un colossale taroccatore di certificati/certificazioni)
Poi è vero che il COSC certifica il movimento e non l'orologio assemblato ma faccio fatica a pensare ad una Casa che regola i propri orologi in modo da passare i tutt'altro che stringenti requisiti COSC poi incassi i suddetti movimenti a martellate...
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 15:16:39 pm
Citazione
e il fatto che ne faccia pochi in questo caso potrebbe essere una aggravante

Appunto.
Ora se AP fa 40.000 orologi l'hanno, di cui la stragrande maggioranza Royal Oak con calibri più semplici del 2120 (per lo più il 3120 che per architettura ricorda da vicino certi Rolex) e non riesce a farli senza difetti e ben regolati, e Rolex riesce a farne 1 milione virtualmente tutti esenti da difetti e ottimamente regolati, è evidente e macroscopico che in AP c'è un problema. O no?
E parlo di AP solo come esempio, non è mica l'unica.

Citazione
Forse proprio perchè li inviano al COSC

Si ma mica li regola il cosc, quindi non è che sono ben regolati perché li inviano al cosc, semmai li inviano al cosc proprio perché sono ben regolati :)

Sará un caso, ma quando Panerai aveva i movimenti unitas li certificava al cosc, appena eta ha chiuso le forniture e sono passati ai valfleurier si sono fatti la loro certificazione (del nulla visto che escono anche orologi palesemente difformi da quelle certificazioni come quello che mi è capitato per le mani) e hanno lasciato il cosc.

Cosa devo supporre? Che in quei volumi ETA era comunque in grado di fornire macchine ben regolate, una per una, capaci di passare il coSc, mentre valfleurier non ne è capace. :)
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: claudio969 - Maggio 01, 2016, 15:23:04 pm
Non credo che Rolex regoli a mano alcunchè, credo il fabbricare sempre lo stesso calibro da decenni e l'avere usato la spirale libera con le masse possa essere stato un vantaggio nel corso dei decenni per delle regolazioni a campione, magari una per ogni lotto produttivo, con un loro sistema oramai consolidato gli possa avere dato quella costanza prestazionale tra un orologio ed un altro, ma è solo una ipotesi.
Per AP è possibile che sia come dice Angelo, la crescita di produzione, e l'abbassamento generale della qualità anche in quello che riguarda i controlli della stessa, hanno peggiorato tutto. Forse l'industrializzare un calibro pregevole e geniale degli anni 70 con la non troppa cura del caso non ha prodotto gli effetti sperati(premetto che non sapevo dei difetti dei calibri 212X prodotti da AP (e non più da JLC)

...ma dov'è che posso approfondire di questi difetti dei calibri??
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 15:31:02 pm
Claudio credo non esista fonte di approfondimento, il segnale di ciò è la quantità di lamentele riscontrate su alcuni aspetti, data cHe si inceppa, carica automatica pigra, e spesso marcia regolata alla pene di segugio.
Da quando ho iniziato a leggere i forum leggo sempre più spesso di queste lamentele, guarda caso sempre e solo di orologi recenti e di moderna produzione.
Da par mio sono 25 anni che regolo la data del jubilee (facendo avanti e indietro a cavallo della mezzanotte come sappiamo) ogni volta che lo indosso e non mi si inceppa, carica normalmente e dopo 25 anni senza mai aver visto orologiaio ritarda appena di 10 sec. Al giorno e ha un'amplitidine di 295° (controllato un anno fá). Praticamente un mulo.
 
La prima cosa cHe viene in mente è che non ci si improvvisa JLC da un giorno all'altro.

E che se le vere manifatture che per un secolo, e ancor di più negli ultimi 30 anni, hanno tenuto in piedi il tendone del circo si contano sulle dita di una mano, non è in un attimo che tutti improvvisamente possono diventarlo, senza fare disastri.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Bonimba - Maggio 01, 2016, 15:31:49 pm

Si ma mica li regola il cosc, quindi non è che sono ben regolati perché li inviano al cosc, semmai li inviano al cosc proprio perché sono ben regolati :)

Si , certo , intendevo dire proprio questo .
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: fabri5.5 - Maggio 01, 2016, 16:17:59 pm
leggendo le varie lamentele riguarlo la precisione-regolazione ho notato che sono nella maggior parte dei casi
gli orologi automatici ad essere imprecisi.
secondo me buona parte degli errori vanno attribuiti non alla regolazione fatta male o non fatta,
ma alla tensione della molla non sufficiente.
il caso più significativo è proprio il 920,dove per farlo marciare bene la prima cosa da fare è verificare pulizia e lubrificazione degli invertitori.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 16:32:16 pm
Fabri, orologi nuovi.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: fabri5.5 - Maggio 01, 2016, 16:39:48 pm
Fabri, orologi nuovi.

avevo capito orologi nuovi!
sul rotore l'orologio carica,al polso no,
poi ci si lamenta della regolazione,ma il difetto è derivato da altra causa.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 01, 2016, 16:56:24 pm
Fabri, orologi nuovi.

avevo capito orologi nuovi!
sul rotore l'orologio carica,al polso no,
poi ci si lamenta della regolazione,ma il difetto è derivato da altra causa.
Questo è possibile. Anche io ho notato questa cosa: quasi mai le lamentele sono sui manuali, quasi sempre sono sugli automatici. E anche io che controllo in modo per qualcuno ossessivo la cronometria ho avuto problemi solo con automatici. Poi devo anche portare la testimonianza diretta del mio RO perpetuo squelette che comprato nuovo non caricava bene, andò in assistenza e tornò dopo quattro mesi con la platina cambiata, e mi fu raccontato che un certo numero di questi calibri, non ricordo se solo in versione squelette oppure anche in versione standard, avevano un difetto della platina che impediva il corretto movimento del rotore. Dopo è sempre andato bene. E anche sul 240 Patek ci sono sovente problemi alla carica automatica.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 17:06:36 pm
Fabri, orologi nuovi.

avevo capito orologi nuovi!
sul rotore l'orologio carica,al polso no,
poi ci si lamenta della regolazione,ma il difetto è derivato da altra causa.

Si ma che c'entra la pulizia e la lubrificazione degli "invertitori" (che poi in realtà non ci sono invertitori ma un sistema simile al doppio pignone inventato da Omega e sempre usato da JLC, certi marchi di fabbrica nascosti alla vista :) ).
Se parliamo di orologi nuovi parliamo di un meccanismo pulito e ben lubrificato.

Poi su orologi usati, sporchi e non ben lubrificati certamente la tua spiegazione può essere una delle cause, ed in effetti anche io ho sperimentato che il sistema a doppio pignone usato su molti JLC nel tempo tende a perdere efficienza se non correttamente lubrificato, non solo sui 920 ma anche sui più convenzionali 889.

Ma per orologi nuovi di pacca appena usciti dalla casa?
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 01, 2016, 19:26:09 pm

Da par mio sono 25 anni che regolo la data del jubilee (facendo avanti e indietro a cavallo della mezzanotte come sappiamo) ogni volta che lo indosso e non mi si inceppa, carica normalmente e dopo 25 anni senza mai aver visto orologiaio ritarda appena di 10 sec. Al giorno e ha un'amplitidine di 295° (controllato un anno fá). Praticamente un mulo.
 



Sicuramente lo sai e l'avrai impostato correttamente, comunque l'angolo di levata del 212x è di 56° da quello che so io. :)
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 01, 2016, 19:34:18 pm
Fabri, orologi nuovi.

avevo capito orologi nuovi!
sul rotore l'orologio carica,al polso no,
poi ci si lamenta della regolazione,ma il difetto è derivato da altra causa.

Si ma che c'entra la pulizia e la lubrificazione degli "invertitori" (che poi in realtà non ci sono invertitori ma un sistema simile al doppio pignone inventato da Omega e sempre usato da JLC, certi marchi di fabbrica nascosti alla vista :) ).
Se parliamo di orologi nuovi parliamo di un meccanismo pulito e ben lubrificato.

Poi su orologi usati, sporchi e non ben lubrificati certamente la tua spiegazione può essere una delle cause, ed in effetti anche io ho sperimentato che il sistema a doppio pignone usato su molti JLC nel tempo tende a perdere efficienza se non correttamente lubrificato, non solo sui 920 ma anche sui più convenzionali 889.

Ma per orologi nuovi di pacca appena usciti dalla casa?


Se i problemi sono legati ad orologi nuovi o quasi, non è chiaramente solo un problema di regolazione e neanche di lubrificazione, qualcosa è stato trascurato o non riprodotto perfettamente dal progetto originario.
Sento ad esempio anche Marco che sa ed ha toccato con mano il problema alla ricarica del 240PP, Ermanno tra l'altro sospetta che i problemi di ricarica(e forse non solo) il calibro li abbia da quando da UG66 è diventato Patek 240, che ricordiamo ha inserito il gyromax e portato la frequenza a 21600a/h (e lo ha rifinito a raspàge...) :P


Il mio 1-66 che è degli anni 70 non ha problemi quando indossato, ma ad ogni modo l'efficienza non è delle migliori, e una volta tolto dal polso la riserva di carica non dura mai troppo a lungo, certo dipenderà anche da altri fattori, età, usura, revisioni, ma sostanzialmente nonostante tutto nessun problema evidente.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 01, 2016, 19:40:51 pm
Fabri, orologi nuovi.

avevo capito orologi nuovi!
sul rotore l'orologio carica,al polso no,
poi ci si lamenta della regolazione,ma il difetto è derivato da altra causa.

Si ma che c'entra la pulizia e la lubrificazione degli "invertitori" (che poi in realtà non ci sono invertitori ma un sistema simile al doppio pignone inventato da Omega e sempre usato da JLC, certi marchi di fabbrica nascosti alla vista :) ).
Se parliamo di orologi nuovi parliamo di un meccanismo pulito e ben lubrificato.

Poi su orologi usati, sporchi e non ben lubrificati certamente la tua spiegazione può essere una delle cause, ed in effetti anche io ho sperimentato che il sistema a doppio pignone usato su molti JLC nel tempo tende a perdere efficienza se non correttamente lubrificato, non solo sui 920 ma anche sui più convenzionali 889.

Ma per orologi nuovi di pacca appena usciti dalla casa?


Se i problemi sono legati ad orologi nuovi o quasi, non è chiaramente solo un problema di regolazione e neanche di lubrificazione, qualcosa è stato trascurato o non riprodotto perfettamente dal progetto originario.
O forse sono state introdotte semplificazioni di processo produttivo che non sono compatibili con il progetto originario....infatti anche nella mia esperienza il vecchio 240 q Patek andava meglio del nuovo. Il problema del 2120 squelette è un problema degli ultimi anni.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 01, 2016, 21:41:00 pm
Si ma, attenzione, a parte certi problemi (chiamiamoli pure difetti) dovuti alla piú disparate ragioni che non riusciremo mai ad individuare ma solo ad ipotizzare, io parlo di movimenti perfettamente funzionanti ma semplicemente regolati male.

E non parlo del solo AP 2121, ma di calibri tutt'altro che sofisticati come per esempio i P9000 Panerai; non sono l'unico ad aver sperimentato errori macroscopici e ho letto diverse discussioni a riguardo dei nuovi calibri prodotti da Valfleurier.
Di P9000 ne ho avuti due, il primo era regolato coi piedi l'altro è perfetto come un qualsiasi ETA o Rolex cosc.

Sappiamo che regolare un orologio è ancora oggi un'operazione complessa e laboriosa, che richiede tempo e personale specializzato in grado si farla.

Credo sia ragionevole ipotizzare che case poco attrezzate per fare grandi volumi, e sempre più votate al margine e al contenimento dei costi, siano sempre più propense a risparmiare anche su questo tipo di operazioni, tanto ormai si "certifica" il nulla e quasi nessuno se ne accorge.

Citazione
Sicuramente lo sai e l'avrai impostato correttamente, comunque l'angolo di levata del 212x è di 56°

Misura fatta dall'orologiaio, io neanche lo so accendere un crono comparatore :D
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Ermanno Muzii - Maggio 02, 2016, 00:04:44 am
Penso che i calibri Rolex siano regolati da macchine,costosissime,che le altre case non possono permettersi per via dei minori numeri di produzione.
Sappiamo che per montare un orologio basta un operaio,per regolarlo serve l'orologiaio (non il cambia pezzi).
Quasi tutte le case hanno negli ultimi 10 anni pressoche' decuplicato la produzione.
Un'azienda che doveva regolare 5000 orologi l'anno aveva (numero a titolo esemplificativo) 50 orologiai,ossia un orologiaio
ogni 100 orologi prodotti.
Volendo mantenere la percentuale la stessa ditta oggi di orologiai dovrebbe averne 500.
Moltiplicate per il numero delle aziende che producono orologi e ditemi dove in cosi' poco tempo si formano decine di migliaia di orologiai regolatori.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 02, 2016, 00:21:53 am
Citazione
Penso che i calibri Rolex siano regolati da macchine,costosissime,che le altre case non possono permettersi per via dei minori numeri di produzione.

Anche io. È impossibile che possano regolare a mano un milione di orologi all'anno. Ci vorrebbe un esercito di addetti all'uopo preposti che come hai ben spiegato non esistono.

Non sono invece convinto che altri con produzioni molto più basse non possano permettersi i medesimi sistemi; secondo me molto più banalmente se ne fottono.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ALAN FORD - Maggio 02, 2016, 08:00:03 am
Citazione
Penso che i calibri Rolex siano regolati da macchine,costosissime,che le altre case non possono permettersi per via dei minori numeri di produzione.

Anche io. È impossibile che possano regolare a mano un milione di orologi all'anno. Ci vorrebbe un esercito di addetti all'uopo preposti che come hai ben spiegato non esistono.

Non sono invece convinto che altri con produzioni molto più basse non possano permettersi i medesimi sistemi; secondo me molto più banalmente se ne fottono.

Sto arrivando all'imbarazzante conclusione che al netto degli anglage e dei cote  de  geneve, parlando di sana orologeria industriale, Rolex non è la più grande perché ci sono i tifosi Rolex ma ci sono i tifosi Rolex perché è la migliore e la più seria.
Non ho alcuna intenzione di comprarmene uno, trovo ridicole le quotazioni sui rottami di latta vintage, ma sul nuovo credo non ce ne sia per nessuno.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: guagua72 - Maggio 02, 2016, 08:04:36 am
Io ricordo, nella mia modestissima esperienza che molte persone si sono lamentate  anche della regolazione di Rolex ma forse non faccio testo. Forse negli ultimi dieci anni questa casa è migliorata moltissimo mentre per le altre case questo non è stato possibile. Comunque, negli ultimi cinque, sei anni non ho comprato orologi nuovi e nemmeno conosco persone lo abbiano fatto. L'ultimo orologio un Pam Luminor con un bell'Unitas a carica manuale, precisissimo. Ma io non faccio testo e non ho il polso della situazione come Voi.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 02, 2016, 08:29:26 am
Citazione
Penso che i calibri Rolex siano regolati da macchine,costosissime,che le altre case non possono permettersi per via dei minori numeri di produzione.

Anche io. È impossibile che possano regolare a mano un milione di orologi all'anno. Ci vorrebbe un esercito di addetti all'uopo preposti che come hai ben spiegato non esistono.

Non sono invece convinto che altri con produzioni molto più basse non possano permettersi i medesimi sistemi; secondo me molto più banalmente se ne fottono.

Sto arrivando all'imbarazzante conclusione che al netto degli anglage e dei cote  de  geneve, parlando di sana orologeria industriale, Rolex non è la più grande perché ci sono i tifosi Rolex ma ci sono i tifosi Rolex perché è la migliore e la più seria.
Non ho alcuna intenzione di comprarmene uno, trovo ridicole le quotazioni sui rottami di latta vintage, ma sul nuovo credo non ce ne sia per nessuno.


Non andare però da un estremo ad un'altro, una azienda che fa un milione di pezzi l'anno alla quale servirebbero almeno 500 orologiai per regolare gli orologi è pacifico che investa su macchine in grado anche di regolarli, gli altri che ne fanno 1/20mo o 1/30mo dei pezzi dovrebbero investire la stessa cifra, e se detta cifra corrisponde a n milioni probabilmente non lo fanno perchè non ne hanno ritorno. Inoltre una casa che fa una quantità di pezzi come Rolex si vuole anche tutelare da centinaia di migliaia di ritorni per regolazioni a casaccio, almeno credo. Si in questo magari è più seria di altre, ma le ragioni potrebbero essere non solo per soddisfare il cliente(serietà), ma per avere meno problemi possibili post vendita(che al cliente va comunque bene percarità, ma qua nessuno è santo...) ;)
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 02, 2016, 08:38:38 am
Poi ci si dimentica sempre che Rolex produce in tutto tre calibri diversi, il resto è sostanzialmente lo stesso, alla forma più elementare di orologeria.
PS: mai visto una macchina che regola gli orologi. Solo su Swatch 51 c'è una cosa simile, Rolex non credo la abbia.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 02, 2016, 08:39:09 am
Una piccola testimonianza mia.
Ho acquistato un Hamilton con Eta 2804 manuale. L'orologio era regolato(se era regolato...) malissimo ed anticipava ben 20/25 secondi al giorno. Tante volte alla gente viene erroneamente in mente che l'orologio costa poco ed è meno preciso di quelli più costosi. Ovviamente il più delle volte non è vero, perchè regolandomelo da solo (ci ho messo mano un paio di volte)ora l'orologio è molto accurato e fa costantemente +2/+3 sec. gg. oramai da oltre un anno.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ALAN FORD - Maggio 02, 2016, 08:50:43 am
Io dico che se la filiera di produzione rispetta tutte le fasi,dalla severità nell'accettazione dei metalli, dal rispetto di tutte le fasi di produzione e dalla severità del collaudo a campione dei componenti, credo che una produzione severa non abbia alcun bisogno di messa a punto.
Penso eh non ho alcuna certezza.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 02, 2016, 11:56:13 am
Citazione
Sto arrivando all'imbarazzante conclusione che al netto degli anglage e dei cote  de  geneve, parlando di sana orologeria industriale, Rolex non è la più grande perché ci sono i tifosi Rolex ma ci sono i tifosi Rolex perché è la migliore e la più seria.

Perché imbarazzante?
Che Rolex sia una casa seria, secondo me la più seria per molti aspetti nel campo della produzione industriale di grande serie, mi pare dimostrarlo il prodotto. Che negli ultimi anni è nettamente migliorato da tutti i punti di vista, che è fatto bene  (checché se ne dica anche molto meglio di altri prodotti di pari categoria) e che non delude mai (per robustezza, affidabilità, cronometria, durevolezza, praticità ed assenza di qualsivoglia difetto macroscopico). Costa uno sproposito, ma questo è vero per tutta lorologeria svizzera griffata.

L'imbarazzo semmai è per quelle case di gran nome che una volta facevano alta orologeria in piccola serie con la cura dovuta e che dagli anni 80 in poi si sono messe a fare quello che fa Rolex, seppur in quantità nemmeno paragonabili, senza nemmeno saperlo fare bene come lo fa Rolex. Che farà si tre calibri elementari e un cronografo, ma che quello che fa lo fa bene e sempre meglio, con rispetto di sé e quindi anche del cliente che paga.

Case che producono a ritmi forsennati senza essere attrezzate per farlo, che dalla perfezione del dettaglio più  nascosto sono passate al grossolano assemblaggio e a volte anche di autentiche porcherie; quadranti disegnati e spesso montati coi piedi, indici storti o male allineati, movimenti poco rifiniti che a volte neanche funzionano bene, bracciali e chiusure difettose, regolazioni a casaccio, una gran confusione organizzativa e la pressoché totale assenza di cura del cliente che abbia la sventura di dover passare dalla loro assistenza, il tutto a prezzi da autentica rapina.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 02, 2016, 12:23:37 pm
A me sembra che Rolex sia più seria di altre case, e ci vuole poco, peraltro. Ma non di tutte le case. Credo che il punto forse su cui ha più forza sia l'assistenza. Ma anche in questo caso non va dimenticato che ha scelto una via facile. Ed ecco perché non sono molto d'accordo quando leggo tanti elogi: perché io vorrei dire: ma con la produzione standardizzata che hanno (e quando dico che hanno tre calibri intendo il solo tempo, ll cronografo, e lo Yacht Master II, al limite dovremmo mettere anche lo SkyDweller) pensa se non funzionassero neppure cosa si dovrebbe scrivere. Cioè vorrei anche vedere che non funzionassero. Poi sul fatto che pochi si lamentano della cronometria Rolex vorrei anche dire che la tipologia di orologio è tale e la sua diffusione è tale per cui mi sembra ancora meno probabile che la stragrande maggioranza dei clienti Rolex ci faccia caso: già sono pochissimi quelli che ci fanno caso come il sottoscritto su orologi molto più impegnativi e da appassionati dei Rolex, figurati sui Rolex. Poi io di lamentele su corone storte, difettini di montaggio ne leggo, e ce ne sono.
E' una casa che ha scelto di evitare alcuni difetti dell'orologeria non facendola. Voglio dire che neppure ci prova a fare qualcosa di diffiicile e così è tutto più facile. Possibile, ma se tutte le case scegliessero quella via a me gli orologi non interesserebbero affatto e non mi sarei mai avvicinato al settore. A me vedere questo conservatorismo sino allo stremo, per cui persino il titanio è vietato, per cui si grida al miracolo per il colore di una ghiera e una ghiera in ceramica, beh, mette una tristezza infinita. Rolex è tanto brava...nel non fare.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 02, 2016, 12:36:07 pm
Ma perché Panerai che orologeria fa?!
E Zenith che con 4 El primero in croce uno su due ha problemi alla rimessa rapida della data?!
E la stessa AP che per il 70% della sua produzione fa solo trattori e crono modulari, con l'eccezione di pochi pezzi complicati, che fa?!
Lo stesso dicasi per PP e chissà quanti altri.

Qua parliamo di montare due indici dritti o un calibro di 50 anni fa che per 40 anni non ha avuto difetti finché l'ha fatto (e regolato) JLC.

Ma se non sono nemmeno più capaci di fare il minimo sindacale per tirare fuori roba esente da macroscopici difetti, altro che anglage, i prezzi che si fanno pagare che senso hanno? Che ancora nel 2016 non sono stati capaci di fare una deployante appena dignitisa con un minimo di regolazione e anzi l'anno costantemente imbruttita e appesantita al punto da far rimpiangere pure le deplo in lamiera dei 5402!

Se poi neanche sono in grado di regolarli non dico per passare i test del cosc ma anche solo per evitare che chi li compra possa accorgersene anche senza la sfera dei secondi, allora quello che scrivono sui ponti che è?! Un habillage al pari di perlage e Cotes de Geneve. Siamo alla farsa.

E sarebbe più difficile farlo su 40.000 orologi piuttosto cHe su un milione?
Di fronte all'evidenza si può solo tirare giù il cappello di fronte ad una casa seria che lavora ancora bene nonostante potrebbe vendere pure le rane dentro le casse col marchio forte che ha, e avere tutto il biasimo possibile nei confronti di chi pensa di poter vendere rane spacciandole per orologi di gran pregio.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Frank_Lunare - Maggio 02, 2016, 14:32:55 pm
La premessa è che non possiedo Rolex e nemmeno mi piacciono.
Senza entrare in tecnicismi e senza chiamare in causa le leggi che muovono le grandi aziende, la domanda che pongo è elementare.
Posso comprare un solotempo in acciaio pagandolo 20k e scoprire che non viene regolato perchè costerebbe troppo o perchè ci sono state semplificazioni nel processo produttivo?
E' una presa per i fondelli, per fortuna ci sono i forum, si comunica ed i problemi adesso sono noti.
Un tempo quando compravi il meglio avevi il massimo.
Adesso compri il lusso cioè spendi, non compri.
Per fortuna non posso permettermi 20k di orologio :D
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 02, 2016, 14:38:46 pm
É così, siamo alla farsa, e quando penso agli indici del 5712 che non sanno montare correttamente neanche quando intervengono per correggere il difetto di allineamento, e poi vado a rileggere le farneticazioni di Therry Stern che se la prende col crono turbo di TAG perché a suo dire rischia di banalizzare il "pregio artigianale" della manifattura svizzera, non so se ridere o piangere.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 02, 2016, 16:34:58 pm
Therry fa ridere, io proprio non riesco a piangere. Quando vedo quel suo faccione nella pubblicità del Grand Master Chime e di come guarda il vetro con l'aria saccente, col genio illuminato e poi si mette a disegnarlo... Fantastico. :D :D :D
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 02, 2016, 16:51:38 pm
Il nuovo Leonardo da Vinci insomma :D
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ALAN FORD - Maggio 02, 2016, 17:24:54 pm
Io dico che ogni casa fa quel che decide di fare ma che faccia ripetizioni o solo tempo deve farlo bene in maniera seria e professionale, gli orologi debbono innanzi tutto segnare l'ora esatta e se un orologio che esce dalla fabbrica sbaglia più di tre secondi al giorno con le tecnologie, i metalli ed i lubrificanti attuali forse è meglio che cambia mestiere.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Frank_Lunare - Maggio 02, 2016, 17:36:19 pm
Io dico che ogni casa fa quel che decide di fare ma che faccia ripetizioni o solo tempo deve farlo bene in maniera seria e professionale, gli orologi debbono innanzi tutto segnare l'ora esatta e se un orologio che esce dalla fabbrica sbaglia più di tre secondi al giorno con le tecnologie, i metalli ed i lubrificanti attuali forse è meglio che cambia mestiere.
Quoto Alessandro
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 02, 2016, 19:31:11 pm
Al netto dei 3 sec. (Per me vanno già più che bene anticipi e ritardi nel campo accettato dal cosc) sono d'accordo anche io.
Qualunque cosa tu decida di fare, o la fai bene, o non sei serio.
Soprattutto se hai la pretesa di fartela pagare cifre spropositate.
Già il rifinire i calibri senza alcuna particolare cura è un segnale evidente di poca serietà, ma se inizi a fare cose che non funzionano o funzionano male, che marciano peggio di cianfrusaglie da 4 soldi perché neanche li regoli, o peggio con macroscopici difetti su quadranti e bracciali, allora non è più neanche un discorso di serietà, sei proprio una farsa.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Frank_Lunare - Maggio 02, 2016, 19:42:12 pm
...e qui i Seiko5 da 50 euro dopo 12 anni spaccano il secondo...

Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Bonimba - Maggio 02, 2016, 21:43:52 pm
...e qui i Seiko5 da 50 euro dopo 12 anni spaccano il secondo...
Eh già.... :)
Ho un Seiko Samurai con Cal 7s26 , entry level di Seiko , automatico senza possibilità di ricarica manuale che , a parte le prime due/tre ore , poi spacca il secondo .
Di giorno quasi un quarzo , di notte pure se lo tieni con corona su.
Con dial su galoppa un po' , ma è pur sempre un calibro da qualche decina di Euro ( se non meno) , non regolato nelle varie posizioni.
Ho pure un Seiko Sarb 15 ( calibro poco meglio) che si comportava allo stesso modo prima che gli facessi fare un volo di qualche metro....
La precisione/regolarità di marcia di un orologio NON è un valore.
Ci deve essere a prescindere .
Figuriamoci per orologi che costano qualche k/decine di K, COSC o non COSC
Ma per favore !!
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 02, 2016, 22:43:43 pm
Mi piace che ora in tanti abbiano cambiato idea sull'importanza della cronometri. Perché mesi fa quando scrivevo la stessa cosa mi veniva risposto che per un meccanico era inutile. Tardi, ma ci siete arrivato.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 03, 2016, 00:26:03 am
No Marco, il discorso non è quello del mezzo sec al mese di regolarità in più o in meno, o della ricerca ossessiva della migliore cronometria possibile a costo di complicare le macchine all'inverosimile, qua si parla del minimo sindacale per un orologio, ossia che sia regolato il minimo per stare dentro al cosc, che è quel livello di errore tollerabile perché praticamente irrilevante che deve avere qualunque orologio e a maggior ragione uno che ha un listino di 2 decine di migliaia di euro
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: guagua72 - Maggio 03, 2016, 08:12:27 am
Ma che significato ha COSC oggi giorno?
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 03, 2016, 08:17:38 am
No Marco, il discorso non è quello del mezzo sec al mese di regolarità in più o in meno, o della ricerca ossessiva della migliore cronometria possibile a costo di complicare le macchine all'inverosimile, qua si parla del minimo sindacale per un orologio, ossia che sia regolato il minimo per stare dentro al cosc, che è quel livello di errore tollerabile perché praticamente irrilevante che deve avere qualunque orologio e a maggior ragione uno che ha un listino di 2 decine di migliaia di euro
Se adesso il COSC è diventato riferimento confermo che alcuni mesi fa era una sciocchezza, considerata tale. Mi fa piacere che, lo ripeto, l'idea sia del tutto mutata. Prima mi ricordo mi si diceva, sbagliando, che nessuno controlla più l'ora sull'orologio, che la precisione ormai non serve più a nulla. Ora viene fuori non solo che serve ma che deve stare anche dentro il COSC. Io sarei anche più restrittivo ma apprezzo la svolta.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ALAN FORD - Maggio 03, 2016, 09:38:40 am
No Marco, il discorso non è quello del mezzo sec al mese di regolarità in più o in meno, o della ricerca ossessiva della migliore cronometria possibile a costo di complicare le macchine all'inverosimile, qua si parla del minimo sindacale per un orologio, ossia che sia regolato il minimo per stare dentro al cosc, che è quel livello di errore tollerabile perché praticamente irrilevante che deve avere qualunque orologio e a maggior ragione uno che ha un listino di 2 decine di migliaia di euro
Se adesso il COSC è diventato riferimento confermo che alcuni mesi fa era una sciocchezza, considerata tale. Mi fa piacere che, lo ripeto, l'idea sia del tutto mutata. Prima mi ricordo mi si diceva, sbagliando, che nessuno controlla più l'ora sull'orologio, che la precisione ormai non serve più a nulla. Ora viene fuori non solo che serve ma che deve stare anche dentro il COSC. Io sarei anche più restrittivo ma apprezzo la svolta.

Personalmente questa cosa non credo mai di averla neanche pensata, tutte le centinaia di orologi che in cinquant'anni mi sono passati per le mani, se non erano precisi ce li ho fatti diventare facendoli regolare, per me il ritardo, l'andare indietro non deve proprio esistere, per l'avanzamento tollero al massimo tre secondi al giorno.
Quelli che non rispettavano questi canoni li ho venduti.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 03, 2016, 11:37:54 am
Citazione
Se adesso il COSC è diventato riferimento

Non è da adesso che il cosc è diventato "riferimento", semmai ha smesso di esserlo, e da molto, come garanzia di qualità superiore (cosa che era prima dell'avvento degli orologi al quarzo), da quando l'industria degli orologi ha raggiunto una evoluzione dei sistemi produttivi tale da garantire che qualunque movimento prodotto in milioni di pezzi, che sia un banale Rolex o ETA, possa avere una marcia accettabile per quegli standard che un tempo erano alla portata di un solo ristretto numero di orologi particolarmente curati e quindi di pregio superiore alla media.

Proprio perché non è più riferimento di qualità superiore, ma uno standard alla portata di tutti, è inconcepibile che orologi cHe costano decine di migliaia di euro e che dovrebbero essere realizzati con una cura superiore allo standard dell'orologeria industriale pane e salame siano in realtà ben lontani dal quello standard e vadano sul mercato senza alcuna regolazione marciando con decine e decine di secondi di anticipo o ritardo.

Cosa c'è di difficile da comprendere in questa cosa?
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: Frank_Lunare - Maggio 03, 2016, 12:59:04 pm
...e qui i Seiko5 da 50 euro dopo 12 anni spaccano il secondo...
Eh già.... :)
Ho un Seiko Samurai con Cal 7s26 , entry level di Seiko , automatico senza possibilità di ricarica manuale che , a parte le prime due/tre ore , poi spacca il secondo .
Di giorno quasi un quarzo , di notte pure se lo tieni con corona su.
Con dial su galoppa un po' , ma è pur sempre un calibro da qualche decina di Euro ( se non meno) , non regolato nelle varie posizioni.
Ho pure un Seiko Sarb 15 ( calibro poco meglio) che si comportava allo stesso modo prima che gli facessi fare un volo di qualche metro....
La precisione/regolarità di marcia di un orologio NON è un valore.
Ci deve essere a prescindere .
Figuriamoci per orologi che costano qualche k/decine di K, COSC o non COSC
Ma per favore !!
Ti quoto
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: PESSOA67 - Maggio 03, 2016, 14:15:55 pm
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 03, 2016, 15:17:33 pm
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: PESSOA67 - Maggio 03, 2016, 15:39:48 pm
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.

Certo Marco, ma queste due settimane chiamiamolo di rodaggio che non vengano fatte sul mio polso ma prima. 
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ALAN FORD - Maggio 03, 2016, 15:44:57 pm
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.

Marco permettimi di essere dubbioso al riguardo, forse sono fortunato io (ma ne dubito perché di problemi ne ho avuti di tutti e di più) però questa storia del rodaggio a me non risulta almeno personalmente.
Gli orologi nuovi in linea di massima sono sempre andati bene come marcia e qualcuno che non andava non si è assestato ma si è dovuto intervenire per regolarlo.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 03, 2016, 16:16:26 pm
Il "rodaggio" dovrebbe essere già stato fatto dalla casa.
JLC dichiara 1000 ore di test sui suoi orologi prima di metterli in commercio, e non ho mai letto di un JLC nuovo di pacca che appena messo al polso ritardasse di 20 secondi al giorno.
Rolex non dichiara nulla ma è evidente che se manda i calibri al cosc dove vengono testati per 4 settimane hai voglia di "rodaggio" che hanno fatto.
Non esiste ragione al mondo che non sia la scarsa se non nulla cura con la quale l'orologio è stato prodotto, regolato e testato, per la quale un orologio da nmila euro possa avere scarti cronometrici rilevanti, neanche per un orologino da quattro soldi sarebbe concepibile. Ma quale rodaggio e rodaggio, se mi danno un'auto che va a 2 cilindri mica aspetto il rodaggio prima di capire che c'è un difetto.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 03, 2016, 17:28:33 pm
Io mi permetto di ricordare che 30 anni fa e più da qualsiasi orologio Cosc o meno si pretendeva la regolarità di marcia...da sempre.
Parlo senz'altro anche prima del quarzo.
Allora, quando si vende e compera l'usato il cronocomparatore è sempre tirato in ballo, figurati se sul nuovo non si debba pretendere la precisione.
E non mi si venda a dire che lo devo indossare due settimane e poi ritararlo...se pago 10k eur un orologio qualcuno o qualcosa prima della vendita deve averci già provveduto, se il venditore ce l'ha in cassaforte da 3 anni sarà lui, se gli è appena stato consegnato la casa madre...
Gli orologi nuovi, soprattutto se automatici, hanno bisogno del funzionamento di almeno un paio di settimane per stabilizzarsi. Non è un problema di regolazione ma meccanico, e i calibri sono molto molto diversi in termini di prestazioni cronometrico. Alcuni sono molto precisi, altri lo sono molto meno.

Marco permettimi di essere dubbioso al riguardo, forse sono fortunato io (ma ne dubito perché di problemi ne ho avuti di tutti e di più) però questa storia del rodaggio a me non risulta almeno personalmente.
Gli orologi nuovi in linea di massima sono sempre andati bene come marcia e qualcuno che non andava non si è assestato ma si è dovuto intervenire per regolarlo.
A me invece è capitato più di una volta. Se portate i vostri orologi con continuità per del tempo e li osservate attentamente sul piano cronometrico vedrete dei cambiamenti. E' inevitabile, ecco perché non concordo con chi dice che lo deve fare la casa. No, lo deve fare il cliente che è l'unico che lo può fare. Peraltro una buona parte degli orologi nuovi che si comprano non sono stati fatti ieri, sono orologi magari fermi da un po' dopo la produzione, non danno le loro vere prestazioni subito. E' una cosa normale con un orologio meccanico. Molti non lo sanno perché non sono abituati a sorvegliare la cronometria dei loro orologi dopo magari due giorni se l'orologio sembra accettabile si smette di guardare. Male, è bene continuare a guardare.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: mbelt - Maggio 03, 2016, 17:32:15 pm
Il "rodaggio" dovrebbe essere già stato fatto dalla casa.
JLC dichiara 1000 ore di test sui suoi orologi prima di metterli in commercio, e non ho mai letto di un JLC nuovo di pacca che appena messo al polso ritardasse di 20 secondi al giorno.
Rolex non dichiara nulla ma è evidente che se manda i calibri al cosc dove vengono testati per 4 settimane hai voglia di "rodaggio" che hanno fatto.
Non esiste ragione al mondo che non sia la scarsa se non nulla cura con la quale l'orologio è stato prodotto, regolato e testato, per la quale un orologio da nmila euro possa avere scarti cronometrici rilevanti, neanche per un orologino da quattro soldi sarebbe concepibile. Ma quale rodaggio e rodaggio, se mi danno un'auto che va a 2 cilindri mica aspetto il rodaggio prima di capire che c'è un difetto.
A te della cronometria Angelo non è mai importato nulla e questo discorso lo conferma. Certo che se ho un calibro ultraperformante, un Journe, che nuovo mi prende venti secondi al giorno, posso pensare vada regolato. Ma se ho un JLC 920 nuovo che mi prende 20 secondi al giorno, se lo porti per due settimane, o tre, quello scarto varia, in più o in meno. A quel punto ha senso portarlo a regolare se lo scarto è ancora abbondante. Queste cose si sanno se si osserva con continuità il comportamento degli orologi nel tempo, cosa che non fai, come hai sempre scritto. Dopo le prime tre settimane in genere l'orologio si stabilizza e marcia con poche variazioni.
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 03, 2016, 17:42:11 pm
Comprato il primo panerai e messo al polso mi accorgo subito che anticipa di 15 sec/giorno.
Portato per intere settimane di seguito, per mesi intervallato saltuariamente ad altri orologi, sempre in carica e sempre marciante, ha continuato ad anticipare di 15 sec./giorno fino a quando non l'ho venduto.

Aquatimer, comprato nuovo di pacca avanzava di 5 sec/giorno quando l'ho comprato e avanzava di 5 sec/giorno quando l'ho venduto dopo due anni, portato spesso e durante l'estate quasi sempre.

Rolex 216570, un secondo anticipava 4 anni fa quando l'ho comprato (nuovo) e un secondo anticipa oggi dopo che di rodaggio ne ha fatto per 100 volte.

Panerai Submersible, stesso calibro del precedente, tre secondi anticipava quando l'ho preso e 3 secondi anticipa adesso, tenuto al polso o in carica per tutto l'inverno.

Io controllo sempre la cronometria degli orologi che compro, e periodicamente lo rifaccio per capire se è arrivato il tempo di fare il tagliando.

Non mi importa nulla del secondo in più o in meno in quanto simbolo di non so che ma questo non significa che non bado a come segna l'ora una cosa nata per fare quello :)

Il rodaggio non c'entra nulla, c'entra come sono regolati in fabbrica gli orologi (quando li regolano).
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 04, 2016, 08:56:31 am
Discorso complesso quello della marcia e della sua regolarità, difficile pensare che il non rodaggio o il rodaggio apporti differenze significative, i fattori possono essere molteplici, anche una magnetizzazione leggera alla cassa o in alcune parti del movimento possono modificare la marcia in modo da trarci in errore, a me è capitato tante volte che orologi ben regolati al cronocomparatore abbiano poi avuto delle variazioni quasi improvvise ed apparentemene inspiegabili anche di pochi secondi al giorno, sia in anticipo che in ritardo. Una volta verificato l'andamento e smagnetizzato è tornato a marciare esattamente come quando lo avevo regolato.
Quanti di voi sanno che una magnetizzazione leggera può apportare ritardi o anticipi anche di pochi di secondi al giorno e non necessariamente grosse e sempre percepibili differenze(come quando si tratta della spirale)?
Detto questo comunque molti orologi che ho acquistato non erano regolati bene e su alcuni sono dovuto intervenire, diciamo che io poi ho una buona tolleranza e in calibri molto usati e datati come possono essere un 920, un 66 o un 71(in non in perfettissimo stato) non pretendo prestazioni da cosc, ma i 10/15 secondi al dì di scarto li posso tollerare senza problemi. :)
(L'importante è che altri valori siano nella norma, altrimenti è il caso di intervenire)
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: leolunetta - Maggio 04, 2016, 09:00:35 am
Sugli orologi nuovi non saprei perchè li compro di rado, ho avuto solo due casi e in entrambi gli orologi erano regolati molto bene, un Omega e un Longines, variazioni di 2/3secondi al massimo
Titolo: Re:Regolazione "a campione" o a casaccio?
Inserito da: ciaca - Maggio 05, 2016, 10:44:40 am
Parliamo di orologi nuovi che appena ritirati accumulano anticipi o ritardi di diverse decine di secondi, seppur con regolarità.
Segno di una regolazione sbagliata (fatta male) o del tutto assente.
Fanno troppi orologi, con poca cura e senza avere personale all'altezza in quantità e qualità. Anche per questo Rolex dimostra di essere una casa di serietà sopra la media, quello che fa e nella quantità in cui lo fa, lo fa bene e in molti aspetti come appunto le regolazioni dei calibri o alcuni dettagli esteriori dell'orologio meglio di tante casa Ch producono molto meno e hanno prezzi mediamente molto più alti.

Non ho esperienza con Omega sulla quale però non ho mai letto se non molto saltuariamente di problemi di questo tipo, e sarà un caso ma anche Omega è una che buona parte dei suoi movimenti li certificava al cosc.
Ora che hanno deciso di uscire dal cosc e definire standard più restrittivi si spera non sia la scusa per invece fare come Panerai.